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L’insaziabile desiderio di denaro: perché nulla è mai abbastanza?

Buongiorno,

il tema che vorrei stamani affrontare riguarda il denaro.

Sì… in particolare la ricerca spasmodica di volere sempre di più, come se quanto si ha non basti mai!!!

D’altronde, basti osservare quanto accade nelle cronache o anche sui social; sembra che tutti siano alla ricerca di soldi, sebbene le loro professioni soddisfino quelle esigenze primarie solitamente richieste dal vivere quotidiano…

Eppure, pur ricevendo guadagni non indifferenti – peraltro integrati il più delle volte da un secondo introito, ad esempio quello del partner – sembra comunque che il denaro accumulato non basti mai!

E allora mi chiedo: perché ci si assilla nel volere ancor di più? A cosa si deve questa “malattia” per il denaro?

È ovvio che questa condizione predispone, ahimè, molti individui a rendersi più disponibili a compiere azioni illegali o quantomeno a farsi corrompere. E naturalmente, chi compie la funzione di corruttore, comprenderete, trova agevole la propria influenza, avendo di fronte a sé un soggetto già favorevole – in cambio di denaro – a prestare la propria disponibilità o, ancor peggio, a chiudere, durante le sue funzioni, tutti e due gli occhi.

So bene che quanto sto sollevando non è un argomento che piace alla maggior parte dei miei lettori, perché ahimè molti di loro fanno parte di questa categoria di individui (peraltro, ogni volta che scrivo argomenti del genere, di lettori ahimè… ne perdo tanti, ma come ripeto a me stesso, se solo riesco a redimerne qualcuno, avrò fatto qualcosa d’importante). 

E quindi, nell’affrontare la questione, proverò ad analizzare tutta una serie di motivazioni che vanno dall’aspetto sociale a quello economico, passando per la psicologia e finendo con l’etica.

Ecco perché la ricerca spasmodica di denaro – anche quando si ha abbastanza per vivere dignitosamente – rappresenta un fenomeno complesso che può essere analizzato da diverse prospettive.

Provo tuttavia ad analizzare il fenomeno di cui sopra…

Inizio dalla natura insaziabile del desiderio umano, quel desiderio di “volere sempre di più” che da sempre rappresenta una caratteristica profondamente radicata nella natura umana. Gli esseri umani, per loro natura, tendono a cercare miglioramenti, crescita e sicurezza. Tuttavia, questa spinta può trasformarsi in una vera e propria ossessione quando il denaro diventa non più un mezzo per soddisfare bisogni, ma un fine in sé.

Il filosofo Arthur Schopenhauer sosteneva che il desiderio umano è come “una sete che non può essere placata: appena si soddisfa un bisogno, ne emerge un altro”. Questo meccanismo psicologico può spiegare perché, anche quando si raggiunge un certo livello di benessere economico, si continua a cercare di più. Il denaro, in questo contesto, diventa un simbolo di successo, potere o sicurezza, ma raramente porta alla vera felicità.

Quindi va affrontato il tema della società in cui stiamo vivendo, sì… quel vivere in maniera “consumistica“, soffocati dal mito del “mai abbastanza”.

Già… una società consumistica che ci bombarda continuamente con messaggi che ci spingono a desiderare di più. Basta osservare la pubblicità, i social media e la cultura del successo: tutti messaggi che insegnano che il valore di una persona è misurato in base a ciò che possiede. Questo crea un circolo vizioso in cui le persone si sentono costantemente inadeguate se non raggiungono determinati standard materiali.

Inoltre, il denaro è spesso associato alla libertà e alla possibilità di vivere una vita “migliore“, sì… più agiata. Tuttavia, questa libertà è illusoria, perché più si ha, più si teme di perdere ciò che si è accumulato. Questo genera ansia e insicurezza, spingendo le persone a cercare ancora più denaro come forma di protezione.

E ancora, osservando quanto accade in politica e nell’imprenditoria, il denaro non è solo uno strumento per acquistare beni o servizi, ma è un mezzo per acquisire potere e influenza!!!

Difatti, nell’attuale società, chi possiede più denaro ha accesso a privilegi, opportunità e relazioni che altri non possono permettersi. E questo crea una competizione costante, in cui le persone cercano di accumulare risorse non solo per soddisfare i propri bisogni, ma per affermare il proprio status sociale.

Ma abbiamo potuto constatare (sebbene nel nostro Paese certi comportamenti vengano solitamente insabbiati, in particolare quando si tratta di persone influenti…) come questa dinamica possa portare a comportamenti distorti, come corruzione o malaffare. Chi è disposto a tutto pur di ottenere denaro può facilmente cadere nella tentazione di accettare tangenti o chiudere un occhio di fronte a situazioni illegali. D’altra parte, chi corrompe sa bene che il denaro è un’arma potente per influenzare gli altri, soprattutto quando trova persone già predisposte a mettere da parte i principi etici in cambio di vantaggi economici.

E infine, la condizione più grave tra tutte: la mancanza di valori alternativi!!!

In una società che celebra il successo materiale, spesso mancano modelli alternativi di realizzazione personale. Molte persone non hanno mai riflettuto su cosa significhi davvero vivere una vita significativa al di là del denaro. Senza una bussola morale o spirituale, è facile cadere nella trappola di credere che più soldi equivalgano a più felicità.

Tuttavia, studi psicologici dimostrano che, oltre una certa soglia di reddito (necessario per soddisfare i bisogni di base), il denaro ha un impatto marginale sulla felicità. Ciò che conta davvero sono le relazioni significative, il senso di scopo e la possibilità di contribuire al benessere degli altri.

E quindi, per affrontare questa “malattia” del denaro, è necessario un cambiamento radicale, una nuova prospettiva sulla propria vita: chiedersi cosa sia davvero importante nella vita e quali valori si vogliono perseguire; imparare ad apprezzare ciò che si ha, invece di concentrarsi su ciò che manca; comprendere che il denaro non è la soluzione a tutti i problemi e che la vera ricchezza spesso risiede nelle cose semplici; e soprattutto, educare se stessi e gli altri a riconoscere quando “abbastanza è abbastanza“.

Infine, permettetemi di aggiungere come la ricerca spasmodica di denaro sia un gravissimo sintomo di questa nostra società che ha perso di vista ciò che conta davvero.

Non dico che il denaro non sia importante, anzi, in taluni casi è necessario per garantirci una vita dignitosa, ma certamente non deve diventare un’ossessione che ci allontana dalla nostra umanità.

Ecco perché affronto solitamente questo tema con grande vigore, perché ritengo che questo problema richieda una riflessione profonda sui reali valori a cui dovremmo aspirare e soprattutto sulle scelte che facciamo ogni giorno e che possono, in un qualche modo, segnarci per sempre!!!

10 Agosto: E’ la notte dei desideri…

La notte del 10 agosto rappresenta per molti la notte dei desideri, perché secondo un fenomeno astronomico, l’orbita terrestre si trova ad essere attraversata da uno sciame meteoritico, quello delle Perseidi, creando una vera e propria pioggia di stelle cadenti…
Ovviamente, il mio blog ha poco a che fare con l’osservazione delle stelle, anche perché al sottoscritto piace rimanere più su argomenti “terra terra”, che su quelli estremamente fantasiosi… 

Ma vi è un altro motivo che lega queste cosiddette “stelle cadenti” ad un martirio cristiano, quello di San Lorenzo, che proprio il 10 Agosto venne bruciato vivo su una graticola ardente..

La coincidenza temporale, ha fatto in modo quindi che le stelle cadenti, rappresentassero per i fedeli, le lacrime versate dal Santo durante il suo supplizio e quindi, secondo la tradizione cristiana, chi ricorderà il dolore del santo guardando le sue “lacrime”, vedrà realizzato ogni suo desiderio…
Ed allora ho pensato: perché non approfittarne!!!
Già, quale migliore occasione per esprimere un desiderio, sperando che forse grazie a quel “Santo” si potrà avverare!!!
Ecco perché ho pensato a qualcosa di diverso… non di personale e neppure per un caro amico o qualcuno di mia conoscenza, no… il desiderio di questa notte riguarderà tutti, in particolare tutti i miei conterranei!!!
Sì… perché guardando il cielo stanotte, proverò ad individuare quelle “lacrime di San Lorenzo”, per invocare il mio desiderio e cioè quello di  vedere un giorno la mia terra libera!!! 
Già… libera da tutte quelle ramificazioni clientelari, libera da quei meccanismi corruttivi, libera da quei tentacoli mafiosi, libera da quei politici collusi e disonesti, libera da tutte quelle coercizioni quotidiane, libera da qual virus clientelare, libera  da quegli imprenditori “prenditori”, libera da quegli uomini/donne all’interno delle istituzioni ed ormai da tempo svenduti al vile denaro, libera da quelle imposizioni richieste dai dirigenti e/o funzionari pubblici, libera da quei “colletti grigi” disposti a commettere per poche migliaia di euro ogni sorta di nefandezza, liberi da qualsivoglia atteggiamento omertoso, liberi da quei “comitati d’affari”, liberi dal pizzo e da quella criminalità organizzata, liberi da una giustizia “ingiusta”, liberi di poter ricordare ogni giorno gli uomini e le donne che hanno donato la loro vita per questa terra, liberi di non dover tacere, liberi di avere una pluralità dei media, liberi di una concorrenza leale, liberi di potere essere liberi!!! 
Già… mi basterebbe soltanto che uno di quei desideri espressi venisse esaudito… per poter essere felice!!!
Sarebbe un  grandissimo passo avanti, un modo diretto verso quei valori morali “non negoziabili”, da troppo tempo ormai andati perduti…
Ed allora se anche voi desiderate vedere una terra diversa da quella nella quale oggi vivete, fate come me, stanotte nell’alzare gli occhi al cielo, esprimete un desiderio, sì… per la vostra Sicilia!!! 

Amore senza sesso o sesso senza amore???

Certo il quesito è interessante… 
E’ meglio quindi avere un partner ideale con cui condividere sessualmente le proprie esperienze, pura passione che genera fuoco nel corpo, pur sapendo di non essere innamorati oppure vivere di quel amore cosiddetto ” platonico “, fatto di batticuori, manifestazione di una presenza costante, quel non far mai mancare nulla al proprio partner, quel sentimento duraturo ed eterno, ma che pone ed impone il desiderio sessuale, ad esigenza marginale della propria e della altrui esistenza??? 
Esaminando separatamente le due situazioni possiamo dire che il desiderio sessuale, non è purtroppo per tutti i soggetti eguale, ciò è dovuto a vari fattori, all’educazione familiare ricevuta, agli insegnamenti scolastici in particolare se questi svolti in ambienti religiosi, a esperienze fatte e a volte subite, in particolari se negative queste, condizioneranno per sempre il confronto con gli altri, lasciando profondi segni nel proseguo della propria esistenza, quel voler credere che il sesso sia in definitiva qualcosa di sporco e che non rappresenti quindi l’amore… 
Ciò che è particolarmente interessante e che l’area del nostro cervello predisposta a tale funzione, non ha bisogno di accendersi quando è stimolata da fattori esterni, come certe situazioni particolarmente piacevoli, come per esempio il piacere di un buon bicchiere di vino o il sapore prelibato di alcune pietanze… 
Nel caso particolare infatti della manifestazione sessuale, questa non necessità di fattori esterni ed è indipendente dalla presenza fisica della persona oggetto del desiderio, per cui, ciò che scatena gli ormoni sessuali è qualcosa che avviene in un modo più complesso e che si presenta sotto varie forme, quasi fosse l’estrazione indiretta dei nostri pensieri più intimi. 
Ciò a dimostrazione quindi che il sesso e l’amore sono due sensazioni totalmente differenti e che hanno processi di elaborazione che portano il soggetto a soffrire per amore, a creare dipendenza nella persona amata, fino ad arrivare a sperimentare su se stessi, la sofferenza dell’amore in particolare di quando questo viene a mancare… 
Diventa quasi una malattia, si instaura il principio di monogamia, quel voler in maniera possessivo solo e soltanto per se l’amato/a, quella fedeltà imposta al partner a tutti i costi creando una barriera protettiva ad eventuali intromissioni esterne…, il tradimento non è contemplato e in questo comportamento relazionale ci si dimentica di fare la cosa più semplice… cioè di amare!!! 
Ed è per questo che alla fine che il sesso, quasi fosse una droga prende il sopravvento, quando la persona raggiunge attraverso il corpo la massima espressione di piacere, non ricerca altro e autoregolandosi ritrova da solo quella fedeltà naturale che altrimenti sarebbe imposta… 
E’ attraverso la stimolazione quotidiana del piacere, che si spegne il bisogno di ricerca di quel qualcosa e/o qualcuno che possa riportare ai livelli attivi la propria esigenza psicologica e fisica… 
Il momento sessuale riveste una grande importanza nel rapporto di coppia, l’amore ed il sesso debbono sempre andare di pari passo se si vuole tenere alta la relazione in corso, l’essere soddisfatti sessualmente appaga anche la mente che risulta più decisa nel saper contrastare le eventuali situazioni che si vengono a creare, in particolare proprio nei periodi estivi quando ci si è più propensi a socializzare e a conoscere nuove persone… 
Il tradimento dipende sempre dal fatto che nella relazione manca qualcosa, se viene a mancare quel qualcosa che finora lo ha stimolato è ovvio che alla fine si va alla ricerca di qualcosa che possa sostituirlo… 
Quindi il mio consiglio è quello di ricercare sempre il proprio partner ideale, che rappresenti quanto in bellezza, intelligenza, educazione e carattere quel modello da voi desiderato e se a questo aggiungete il piacere di scoprire che sessualmente questa persona vi completa, potete concludere di avere finalmente trovato quanto volevate dando alla vostra vita soddisfazione e possibilità di crescita. 
Accontentarsi o limitare il proprio essere per compiacere il vostro partner, non farà altro che prepararvi ad una agognata esistenza, che avrà quale unico epilogo, la vostra fine!