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"Incredibile"… tangenti anche a Siracusa??? Ma com’è possibile…???

Dalla denuncia presentata, sembra che siano 15 anni che vengono devolute mazzette ad alcuni funzionari del Comune…
E’ stato il Presidente della Coop STES ad annunciarne la notizia, dichiarando che provvederà a presentare carte e fatti incontrovertibili…
Certo, immagino che in questi anni di documenti conservati ne avrà tantissimi e forse chissà l’avrà fatto per cautelarsi se stesso da eventuali controlli o immaginando possibili indagine da parte delle forze dell’ordine, situazione che – visto quanto sta accadendo ultimamente – è bene prevedere…
Ora, dopo tanti anni, Francesco Abruzzo, ha deciso di denunciare!!!
Stessa cosa ha fatto il Sindaco di Siracusa, sfiduciato dal suo partito, che ha denunciato infiltrazioni di soggetti, che hanno legami con la criminalità organizzata…
Vedremo quindi cosa accadrà, in particolare dopo che la commissione antimafia dell’ARS, avrà esaminato quelle denunce…
Certo quanto ha dichiarato dal Presidente Abruzzo rappresenta – visto l’ampio periodo trascorso – qualcosa di assolutamente grave…
In particolare quando riporta: per mantenere i dipendenti, le loro famiglie e i loro figli sono stato costretto per 15 anni a pagare STIPENDI... CONTRIBUTI e TANGENTI, attingendo all’imposta IVA che avrei dovuto viceversa… pagare allo Stato!!!
Precisa inoltre che, non solo ha dovuto pagare tangenti, ristrutturare appartamenti e soprattutto omaggiare… ma gli è stato imposto anche l’assunzione di parenti e familiari da parte di quei soggetti corruttori!!!
Se quanto dichiarato corrisponda al vero… si comprendi il motivo per il quale da noi… nulla deve cambiare, perché va bene così!!!
Questo sistema difatti è perfetto e collaudato: produce benessere finanziario non tracciabile e soprattutto alimenta quel sistema corruttivo a cui sono tutti legati… e proprio come riportavo alcuni giorni fa “nessuna sa… nessuno deve sapere“!!!
Ovviamente dopo aver depositato l’esposto in Procura… la Coop è stata messa alla porta…
Funziona così da noi… non paghi o non puoi pagare ( per motivi vari…) ed allora sei fuori, io per esperienza personale… proprio nel siracusano ne so qualcosa… e doveva andare così!!!
Quando ci si scontra con quel sistema criminale (e non parlo di quello più educato e signorile “mafioso”) realizzato da quegli uomini/donne dipendenti dello Stato, che non fanno per nulla gli interessi della collettività… ma i propri, ecco, quando si è ricattati da quei soggetti (chiamarli “Signori” sarebbe eccessivo e inappropriato…) diventa per chiunque impossibile continuare ad operare…
D’altronde… è la differenza tra chi non ha mai lavorato onestamente, sudando quella propria retribuzione giornalmente e chi di contro, approfitta di questo sistema marcio, per ingrassarsi… occupando posizioni immeritate, in quanto facenti parte di quel mondo ripugnante dei cosiddetti “raccomandati”… 
Mi fanno schifo tutti… nessuno è escluso da quel contesto familiare, che vive da sempre, approfittando della debolezza di questo nostro sistema, della leggerezza delle sanzioni penali previste e soprattutto avendo la certezza di beneficiare dell’appoggio di parecchi come loro, che pur di non rimanere esclusi da quel legame (questo sì… ) “criminale”… si svendono personalmente partecipando a quelle corruzioni!!!
Che schifo… mi sento disgustato!!!
Ovviamente al Sig. F. Abruzzo, va tutta la mia piena solidarietà…

La verità è una sola: la mafia esiste perché esistono i siciliani!

Non sono io a dirlo… 
Ma è una frase riportata nella copertina posteriore di un bel libro… intitolato “Tutto a posto” scritto da Alfio Caruso…
Ogni qualvolta che qualcuno si permette di affermare che la “mafia” sia di fatto connaturata con la società civile o con quella mentalità collusiva, ecco che viene immediatamente ricoperto di insulti da tutti quei “vespri” che si scoprono all’improvviso come difensori di quell’onore offeso siciliano… 
Ecco quindi le solite frasi fatte: “la mafia non esiste… è soltanto la solita porcata creata per danneggiare noi poveri cittadini del Sud”…
Ma forse la verità va ricercata da un’altra parte, senza esagerare con i pregiudizi, ma impegnandosi sempre a rispettare l’autenticità dei fatti…
La Sicilia e quindi i siciliani… storicamente hanno purtroppo sofferto sulla propria pelle, quella mancata presenza dello Stato o meglio di uno Stato “forte” e quindi, quello stato di cose, ha permesso di sviluppare una totale sfiducia nei suoi confronti e permettendo di conseguenza a quella associazione criminale, di modificare nei cittadini quella propria mentalità, secondo la quale, grazia alla mafia si può tirare avanti…
Pian piano quella mentalità “contorta” si è andata diffondendo e i cittadini, si sono ritrovati “inquadrati” a quel modo perverso, “rispettoso e rispettabile” verso chi poteva concedere loro, quanto si andava chiedendo…
Ecco è grazie proprio a quella “assenza”… che si è favorito un fenomeno, quello mafioso, che ha iniziato a dimostrare la propria forza – non solo economicamente e finanziariamente – ma anche attraverso quelle modalità ben conosciute sia d’aggressività che di violenza, consentendo così d’ampliare in tutti, quel concetto di “omertà”…
Ma andando nel concreto: perché i siciliani credono d’aver bisogno – quasi fosse una fede… della mafia???
Ma se è vero che questo sentimento congenito possa aver condizionato i nostri anziani e chissà forse anche i nostri genitori, adesso, in questo preciso momento, un periodo nel quale i nostri giovani si ritrovano moralmente liberi e certamente distanti da quelle mentalità ristrette… a cosa è dovuta quella ricercata vocazione nei riguardi di quei personaggi??? 
E’ una loro scelta oppure una decisione dei propri familiari che da sempre, perseguono quel malcostume???    
Dopotutto, analizzando i fatti… come potremmo dargli torto, la mafia è ovunque, in tutti i settori: si è infiltrata nelle PA, si aggiudica quasi tutti gli appalti… producendo di conseguenza opportunità di lavoro (tutti voti che al momento opportuno verranno ovviamente barattati all’amico politico…), permette ai professionisti di accumulare parcelle, un vero e proprio sistema manageriale “integrato” che fa in modo – a chi appartiene a quel sodalizio- di ricevere vantaggi o certamente privilegi…
Una volta si bruciavano santini e si facevano giuramenti vari e chi tradiva “a famigghia” rischiava di essere investito dai colpi di una “lupara”…
Ma oggi la mafia ha cambiato metodo… ha progredito diventando una “S.P.A.” non solo finanziaria ma è riuscita a mettere i propri artigli nella politica, per comandare non solo nella nostra regione, ma anche dalla nostra capitale… essendo stata capace in questi anni, di trasferire i propri uomini nelle due camere istituzionali… o c’è qualcuno tra i lettori che si è già dimenticato i nominativi di quanti sono stati e lo sono tutt’ora, indagati per associazione mafiosa???
Le elezioni in Sicilia, ieri come oggi, sono sempre state manipolate e la mafia ha potuto eleggere in Parlamento quei suoi rappresentanti…
Già… un problema del tutto nostro… quello della “memoria”; si è inclini a dimenticare presto quegli uomini ed in particolare, quelle loro spregevoli azioni… 
Ecco quindi il perché oggi, la stra-maggioranza dei miei conterranei, ricorre a quei mafiosi, siano essi politici, che uomini istituzionali, imprenditori o benefattori… è una intera comunità che si presta a diffondere quel mal costume, che si sottomette a quel sistema per protezione ed anche per sottomissione… perché in fondo il messaggio che deve passare è quello che la legge viene rispettata soltanto da “cu è fissa” mentre “cu è spacchiusi” può permettersi di violarla!!!
Agli altri… a tutti gli altri, non resta che soccombere e farsi sopraffare da quei prepotenti… 
Il titolo sopra riportato è ovvio da fastidio a molti, ai tanti uomini e donne oneste che nel loro piccolo e con le loro piccole azioni, tentano di contrastarla quella mafia… ma fintanto che i siciliani, non saranno in grado di distinguere ciò che costituisce il proprio interesse personale da quello pubblico, diventerà difficile credere che si potrà veder crescere quel sentimento d’amore per questa propria terra… e tutto continuerà a rimanere per com’è!!!

Ed è per questo che "mi chiamo Giovanni"…

Alcuni giorni fa, sono andato a trovare un mio caro amico, quando ho notato tra i suoi libri in salone, uno… che mi ha incuriosito.

Era di suo figlio… “Gerardo“, il quale gentilmente, compreso il mio interesse, mi ha detto di prenderlo…
Insisteva nel volermelo regalare, ma alla fine ci siamo accordati che l’avrei soltanto preso in prestito, per poi, appena finito di leggerlo, l’avrei restituito…
Il titolo del romanzo è “Per questo mi chiamo Giovanni” ed è un libro di Luigi Garlando (pubblicato nel 2004) e racconta la storia di un ragazzino, per l’appunto Giovanni, che sta per compiere 10 anni…
Ecco che allora il padre (Luigi), decide di fare un bel regalo al figlio, e cioè di far passare ad egli, una giornata indimenticabile… e soprattutto di come sia stato deciso quel suo nome…
Ma, qualche giorno prima del suo compleanno e di quella particolare “vacanza”, Giovanni era a scuola e durante l’intervallo dovette assistere ad un fatto spiacevole; era stato testimone di un lite tra due ragazzi, di cui uno era il suo compagno di classe (Simone), che proprio a seguito di quella colluttazione, si era ritrovato spinto giù dalle scale, da un altro ragazzino di nome Tony… 
Il giorno quindi del compleanno di Giovanni, il padre Luigi decise di portarlo nella spiaggia più famosa vicino a Palermo…. “Mondello”.
Mentre stavano per attraversando la città, il iniziarono a soffermarsi in alcuni punti precisi della città…
Erano, strade e piazze divenute ahimè famose, perché in ognuna di esse, era stata assassinata una persona perbene…
Erano uomini che volevano esclusivamente il bene di questa terra, compiere qualcosa d’importante per questa regione… cominciando dal proprio dovere.
Proseguendo, racconta al proprio figlio quegli anni passati, cosa era accaduto in quei posti, ora ripuliti e forse chissà… anche dimenticati…, 
Tra quegli uomini vi era un magistrato, un uomo che in tutti i modi, aveva provato a combatterla quella associazione criminale chiamata mafia: e lui… proprio come te… si chiamava Giovanni… 
Finalmente “Mondello”, la sua spiaggia finissima ed il mare cristallino… 
Dopo un bagno rilassante, Luigi inizia a raccontare al figlio il motivo di quel suo nome: “vedi… il tuo nome “Giovanni” deriva da un grande uomo, Giovanni Falcone. 
Un uomo, che con grande coraggio, ha dimostrato l’esistenza di quella associazione, di come fosse strutturata e dove ognuno aveva un suo ruolo ed infine di come fossero legati da un patto di sangue…
Era ed è la “mafia”… non racconti popolari, tanto decantati dai cantastorie nell’entroterra siciliano…
Pian piano “Giovanni” inizia ad appassionarsi a quell’uomo e chiede al padre di raccontargli altri episodi della vita del giudice Falcone. 
Ecco quindi che il padre, racconta dei metodi utilizzati dalla mafia per arruolare nuovi componenti, racconta del giuramento che fanno quei cosiddetti “uomini d’onore” e paragona quella associazione ad un ortaggio… il carciofo, già, dove le foglie rappresentano i soldati che contano poco, mentre il cuore posto al centro, è del capo…. 
La giornata si è conclusa e di ritorno attraversano l’autostrada nei pressi di Capaci… 
Qui il padre accosta e nel vedere il monumento dedicato ai caduti (due obelischi ai due bordi della strada) racconta a suo figlio la triste fine che la mafia ha riservato al giudice Giovanni Falcone, a sua moglie e alla scorta…
Nel frattempo il padre inizia a raccontare al figlio qualcosa di personale, ma che indirettamente lo ha riguardato…
Il padre, titolare di 4 negozi di giocattoli a Palermo, è stato anch’egli vittima del racket… con minacce da parte di quegli uomini (appartenenti alla mafia) che, in cambio di una strana “protezione” ne richiedevano il pagamento mensile (pizzo)!!! 
La reazione del padre era stata quella di rivolgersi alle istituzioni, denunciando quanto accaduto e facendo arrestare i mafiosi. 
Ovviamente in risposta a quel atto di protesta, uno dei suoi negozi fu bruciato… e anche la moglie, in quel momento incinta, vedendo quella scena si prese di paura ed a causa di ciò, ebbe le doglie…
Fu per questo motivo, che appena nato, decisero di chiamare il proprio bimbo… Giovanni!!! 
Rientrati a casa… la giornate ripresero come sempre, ma Giovanni, avendo compreso il messaggio che il padre gli aveva voluto trasmettere, rientrato nuovamente a scuola, si presento dal preside per denunciare Toni su quanto era accaduto e da allora diventò il migliore amico di Simone.
Il libro si conclude, con una richiesta di Giovanni al padre: andare a conoscere personalmente la sorella del giudice…
Dedico quanto sopra a certi pseudo “commentatori”, per ricordare loro, che non dovrebbero mai permettersi di utilizzare quel nome così importante… in maniera così indegna!!! 

Quando il reale obbiettivo… è quello di censurare l’informazione!!!

Che il nostro paese fosse posizionato nella classifica mondiale della libertà di stampa tra gli ultimi posti… era cosa ben nota (siamo  difatti scesi nel 2015 al 77’esimo posto, seguiti in Europa soltanto da Cipro, Grecia e Bulgaria…), ma che questa posizione venisse occupata non solo per le frequenti intimidazioni che i giornalisti subiscono da parte delle cosiddette organizzazioni criminali, ma anche da quanto realizzato in modo subdolo da una parte degli uomini delle istituzioni… che trovano in quei pseudo giornalisti da programmi di “denuncia” e quotidiani d’investigazione tanto noti nelle nostre reti televisive e web, ecco che allora mi viene il sospetto che queste restrizioni stanno sempre più divenendo pericolose…
Se a quanto riportato sopra si aggiungono le imposizioni da parte di alcuni editori, proprietari di quelle testate (per non dire… “padroni”…), i quali obbligano i loro redattori a dover revisionare quanto scritto dai loro subordinati colleghi giornalisti…  
Sono in molti a credere che soltanto quei giornalisti che si occupano d’inchieste sul crimine organizzato o affrontano temi sulla mafia, sono di fatto quelli maggiormente più a rischio… dimenticando che vi altresì un’altra importante categoria in difficoltà ed è quella rappresentata da quanti operano nell’esplicazione di una libera informazione e cioè nel rivelare e segnalare quelle vicende giudiziarie che coinvolgono maggiormente alcune figure rappresentative dello Stato ed anche dirigenti pubblici, politici, uomini rappresentativi del mondo imprenditoriale e di quei falsi “paladini della legalità”, che celandosi dietro quella immagine costruita, fanno sì che il malaffare dilaghi ovunque!!!
Quindi non è solo la violenza fisica ad imporsi e a limitare la libertà d’informazione, ma anche e soprattutto quegli atteggiamenti di protezione, posti dallo stesso sistema affinché certe informazioni non abbiano a divulgarsi…
Come si dice… non si vuol perdere la faccia e soprattutto non si vuole fare emergere la verità… almeno quella verità scomoda che farebbe incrinare posizioni acquisite e che ora se pubblicate risulterebbero pericolose…
Ed allora si tenta di screditare la persona: isolamento, denigrazione professionale, dichiarazioni diffamanti e ricerca di eventuali “scheletri nell’armadio”, calunnie e disonore, sono solo una parte di quanto si può tentare di realizzare per danneggiare coloro che stanno intaccando (o danneggiando…) quell’immagine finora, falsamente costruita…
Quando inoltre non si riesce con le sopraddette azioni… allora si tenta con la mediazione e successivamente con le querele!!!
Ormai le cause ingiustificate di diffamazione verso quei pochi giornalisti onesti o nei riguardi di quei coraggiosi “freelance”… sono a migliaia e quasi sempre vengono intentate da personaggi corrotti della politica o da uomini delle istituzioni, che tentano così facendo, di soffocare la diffusione di quelle informazioni, determinando con queste loro azioni, una forma concreta di censura!!!
Non si sta parlando d’intimidazione fisica violenta … ma di una vera e propria “mafia” dell’informazione, che fa sì che non venga riportato quanto non deve obbligatoriamente saltare fuori… 
Si crea così un muro di gomma all’interno del quale restano inglobate quelle notizie scottanti… le quali vengono, di volta in volta, coperte a seconda delle circostanze, quasi fossero segreti di Stato da proteggere ad ogni costo!!!
L’impostazione è quella di impedire e quindi non far circolare notizie sgradite agli uomini di potere!!!

In particolare si procede in modo tale che vengano limitate tutte le libertà d’espressione o di stampa sconvenienti… basti pensare che solo nel nostro paese le vittime di queste violazioni tra i giornalisti, blogger ed editori sono circa 3.000…
Un fenomeno purtroppo trascurato dagli stessi media, ma soprattutto poco noto ai cittadini. 

Scriveva bene il giornalista libanese Amin Maalouf: “la gente a volte immagina che solo perché ha accesso a tanti giornali, canali radio e televisivi, può avere un’infinità di opinioni diverse. Poi scopre che le cose sono esattamente l’opposto: la potenza di questi diffusori amplifica solo l’opinione prevalente in un certo tempo, al punto da coprire qualsiasi altra opinione”!!!

21 marzo: giornata della Memoria e dell’Impegno, in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.

https://it.wikipedia.org/wiki/Vittime_di_Cosa_nostra_in_Italia

Vi basta collegarvi a questo link per vedere tutti i nomi delle vittime della mafia e se li contate vedrete che sono… troppi!!!

Lo Stato avrebbe dovuto proteggerli non tutti… ma ognuno di essi, nessuno meritava di essere barbaramente ucciso per come è accaduto…

Contarli, vedere quanti sono… strazia il cuore, perché fa comprendere quanto debole o complice sia stato questo nostro paese, con quelle associazioni criminali!!!
Oggi, come ogni giorno in cui vi è un anniversario da ricordare si scende in piazza… voler essere lì  a manifestare il proprio sdegno, a sollecitare un maggiore impegno da parte delle istituzioni…
Certo è bello vedere tutta questa gente, quei giovani che scendono per le strade per fare sentire la loro presenza, contare tutte quelle associazioni di legalità che si mobilitano, da Messina a Milano… è vederli con quanto impegno hanno organizzato tutto questo…

Come in queste circostanza, le frasi espresse sono forti e incisive, soprattutto quando sono i familiari delle vittime a parlare…

Mi piace quella frase che dice “ognuno può e deve fare qualcosa”, il problema però è che quando si tratta di fare le cose o meglio di metterle in pratica… ecco quando si tratta di esporre la propria persona, qualcosa s’inceppa…
Perché la verità e che quando si tratta di mettere il proprio nome e cognome, ecco, in quel preciso momento, sono in molti a tirarsi indietro e alla fine restano sempre i soliti pochi “eroi” a combattere per tutti!!!
Basti vedere come alla fine – già da domani – questa giornata simbolica ritorna nel dimenticatoio… ed ognuno riprende a fare la propria vita come sempre… in egual maniera, aspettando sempre che siano gli altri a mettersi davanti, mentre loro dietro, senza mai intervenire o mostrare alcun impegno!!!
Leggere i nomi delle vittime serve a poco se poi l’andazzo è sempre lo stesso… quella ricercata uguaglianza e legalità che si contrappone principalmente ai propri interessi… quella giustizia che si perde quando si chiede il favore al politico di turno, quando si brama a proprio vantaggio a discapito di quanti si sa essere più meritevoli o quando, infine, dinnanzi ad una denuncia… si preferisce l’omertà…
Serve a poco sfilare o sperare che questi giovani cambieranno la storia della lotta alle mafie…
La maggior parte di essi dopotutto è figlia di quel sistema… e ha proprio come genitori quegli stessi che da sempre hanno partecipato a quei metodi collusivi/corruttivi e mafiosi che li hanno, negli anni, assistiti, sostenuti e cresciuti e che ora o a breve, faranno sì di trasmettere quel testimone tentacolare ai loro figli, insegnando loro quella sistematica metodologia che li visti chiedere e dare qualche favore ai soliti “amici degli amici”…
Dice bene l’ex Magistrato Gian Carlo Caselli: contro le mafie c’è ancora tanto da fare e i giovani che sfilano così numerosi, potranno “forse” riuscirci meglio di noi…
Sì… quel “forse” è perfetto, sottinteso… anzi aggiungerei collocato al posto giusto!!!
Perché non è passeggiando o gridando a squarciagola, che si vince contro la mafia…
Quello serve esclusivamente per fare propaganda o fare in modo di “sottrarsi” a un giorno di scuola… se non fosse per quel giusto tributo da dare a quanti hanno dato la loro vita… lo riterrei di per se un gesto inutile!!!
Perché la verità è che bisogna fare riforme serie e rigorose…
Basta con politiche inconcludenti o con leggi deboli che fanno sì che questa criminalità continui ad operare nei modi che ancora oggi vediamo…
Io non ci sto a questo modo di fare… mi sembra quasi di “elemosinare” la mafia, sperare cioè che essa si rammarichi per quanto finora compiuto e decida così… all’improvviso, di pentirsi del male commesso e corregga quelle azioni e quei modi violenti attuati, che finora le hanno permesso di resistere da oltre due secoli…
Un giorno “forse” la mafia sarà sconfitta… ma prima che si giunga a quel momento, strada da fare c’è ne… e non intendo certamente… quella che in tutti questi anni – proprio come oggi – si è deciso di percorrere!!!

Riscossione Sicilia: equità, efficienza, lotta agli sprechi e al malaffare, senza lacrime e sangue per i dipendenti!!!

Si concludeva così l’articolo di Mario Barresi, pubblicato alcuni giorni fa su lasicilia.it: Riscossione Sicilia, voragine miliardaria incassa 320 milioni su 4 miliardi di crediti…
In particolare il pezzo sull’inchiesta riportava le frasi dell’ex Presidente: “un dossier che s’ingrossa giorno dopo giorno sulle «incredibili anomalie» di Riscossione Sicilia. Ma anche un altro file sul computer: il nuovo piano industriale. «Con le priorità che mi ha chiesto il presidente Crocetta: equità, efficienza, lotta agli sprechi e al malaffare, senza lacrime e sangue per i dipendenti». Una missione impossibile? «Ci proviamo e vogliamo riuscirci presto», assicura Fiumefreddo. Altrimenti? «Portiamo i libri in tribunale»”.
Ecco, quanto sopra è ciò che pensava l’allora presidente di questo “carrozzone”… 
State certi che il problema non è da ricercare in quanti non pagano le cartelle esattoriali… ma di quella inefficacia del sistema, nel saper creare quei presupposti affinché nessuno paghi… o meglio solo i più fessi!!!
Sarei curioso di conoscere tutte quelle imprese in odor di mafia, che operano nel nostro territorio e a cui sono state fatte pervenire le richieste morose dei pagamenti… o forse queste sono dispensate dai pagamenti dei tributi???
Dopo poche settimana l’ex presidente definiva “Un quadro sconcertante” la situazione ad egli affidata, riconoscendo sin da subito di applicare ” una inversione di tendenza rispetto al passato nell’operato degli ultimi due miei predecessori”, ma perché cos’era successo negli anni passati… potrebbe chiarire meglio il concetto… perché così si palesa il dubbio che durante quegli anni, quanto doveva essere svolto correttamente non è stato fatto… ed allora perché non sono stati denunciati quegli ex presidenti che certamente, per la loro mansione, avranno ricevuto fior di quattrini???  
Alla fine mi chiedo… ma di chi ha responsabilità di questo fallimento???
La politica… i dirigenti… i dipendenti (erano 1500… ora sono 700… anche questa una circostanza assurda…; servivano questi dipendenti per averli assunti o erano in soprannumero???ed ancora che fine hanno fatto??? sono stati spostati presso un altro casermone della regione e a far che cosa???) alla fine cioè di chi è la colpa…  chi ha la responsabilità di un’azienda che fa acqua da tutte le parti e poi come può essere che in questo nostro paese, nessuno mai paga per gli errori commessi!!!
Sì… domande… domande… le solite e inutili domande… in una terra irrecuperabile!!!
Forse mi è venuta un’intuizione: perché non affidare questa azienda alla mafia… si proprio ad essa… ai suoi uomini… dopotutto quei soggetti, in questi anni, hanno dimostrando di aver conoscenza sulle metodologie da applicare per farsi pagare…  
Avranno sicuramente dei modi un po rudi… violenti… eccessivi… per non dire che il più delle volte sono coercitivi… ma alla fine i risultati li ottengono… e c’è da aggiungere inoltre, che quanto chiedono… (o quanto loro impongono di pretendere) il più delle volte, se pur gravato da interessi usurai… corrisponde a quanto univocamente pattuito… anche se in questo caso… non dovuto!!!
Sono certo che quanto sopra ha esclusivamente un carattere provocatorio e lungi da me il dover pensare di affidarci a soggetti criminali per la riscossione…, individui che debbono essere sempre denunciati (usufruendo anche del sostegno dato dalle associazioni di legalità) opponendosi a quella reiterata violenza e dimostrando forza e resistenza senza mai piegarsi, rifiutando sin da subito, eventuali compromessi a quelle loro forzate richieste!!!   
Quindi, ritornando a Riscossione Sicilia… sembra che le loro richieste, oltre a essere il più delle volte inesatte o a non sussistere in quanto sono del tutto (o in parte) infondate poiché vanno a gravare su società “corrette” amministrativamente o ancor peggio su aziende “confiscate”…  mentre nel contempo, la stessa azienda, ha pensato bene, di accomodare posizioni debitorie con alcune banche… infatti, lo stesso ex presidente la definiva: una “disonestà dei numeri”, che esprime “ingegneria finanziaria molto prossima al falso in bilancio”… minchia… complimenti… ma come sempre… nessuno che denuncia alla Procura???
Dice bene Baresi… altro che far impallidire Pirandello, gli esattori… indebitati!!!
Ma poi… indebitati per cosa???
Per gli alti costi di affitto, di forniture d’energia e telefonia, di personale in esubero, di parcelle per consulenze, di forniture varie, di manutenzione e pulizia… e di tutti quei costi che servono quotidianamente a far lievitare in maniera esponenziale i debiti… 
Ma tanto c’è chi paga o meglio chi dovrebbe pagare e non paga!!!
Sono i soliti furbetti… una sfilza di evasori (sarebbe interessante vedere pubblicati l’elenco dei nomi con accanto gli importi che debbono restituire…) sono certo che troveremo note banche e società, politici e industriali, imprenditori e professionisti, fino a scendere verso una serie di prestanome, truffatori e nullatenenti, a cui bisogna aggiungere quanti operano nel riciclaggio della criminalità organizzata ed infine, ci sono i poveri disgraziati…
Quindi avendo coscienza di quanto sopra, la diligenza del “buon padre di famiglia” dovrebbe sapere cosa fare…
Ma qui da noi è tutto diverso… non c’è mai un percorso chiaro, vedasi infatti quanto sta avvenendo proprio con Riscossione Sicilia… dove la nostra Ars continua a finanziare le perdite, per aumentare ancor di più quell’inutile fardello di sprechi!!!

Condizionamento criminale…

“Se fratelli e sodali di noti mafiosi, possono sedere impunemente nel Consiglio di Catania, distribuiti tra banchi di maggioranza o opposizione, vuol dire che in quel Consiglio e sull’attuale amministrazione c’è il rischio concreto di un condizionamento criminale”  è quanto ha dichiarato il Vicepresidente della Commissione Antimafia Nazionale, On. Claudo Fava…
Inoltre ha aggiunto: chiederò alla Prefettura di Catania di valutare l’opportunità e l’urgenza di affidare a una Commissione d’accesso i necessari atti ispettivi!
Con questo provvedimento, la commissione dovrebbe valutare se esistono le condizioni d’infiltrazione all’interno del Consiglio e quindi trasmettere al Ministro degli Interni, On. Angelino Alfano, per le determinazioni del caso… 
Finalmente dopo che –anche il sottoscritto, nel suo precedente post del 08/01 richiedeva che i nominativi fossero pubblicati- siamo giunti a conoscerli… quei nomi!
Ora tutti però ad attaccare la Commissione nazionale presieduta dal On. Rosy Bindi, per aver fatto emergere quei nominativi, in particolare presso gli organi di stampa (già… forse si preferiva che quei nomi rimanessero secretati) per non dare in pasto a illazioni che hanno (il più delle volte) quale fine… quello di delegittimare quelle “posizioni” e innescare polemiche… politiche a dismisura.
Certo dopo aver ascoltato in questi giorni, gli attacchi al M5Stelle per il Sindaco di Quarto, con la richiesta (da parte di tutti i partiti) delle dimissione dell’incarico, viene da chiedersi se analoga situazione non dovrebbe essere applicata anche alla nostra Città… o forse debbo credere che da noi la situazione è diversa???
Dopotutto secondo quanto denunciato (sempre in maniera sconosciuta… queste denunce mi sempre ridere… c’è ne fosse uno che abbia il coraggio di denunciare ufficialmente, tutti che si celano… mai che mettono –non solo la propria faccia– ma soprattutto il proprio nome e cognome su quei fogli… )…
Infatti, trattasi di “segnalazioni giunte in modo anonimo” all’attuale Presidente della commissione Antimafia all’Assemblea regionale siciliana (ed ex presidente della provincia), On. Nello Musumeci, che ha provveduto correttamente ad informare le autorità di competenza… ma che oggi, appresa la notizia, ha manifestato il proprio disappunto in particolare, mettendo in chiaro, che la divulgazione della relazione, non giungerebbe dal suo organismo…
Se quanto denunciato e cioè, che 3 consiglieri di cui 2 di maggioranza, hanno legami con persone collegate alla criminalità organizzata, ed inoltre, considerato che questa vicenda è stata acquisita e portata a conoscenza (da circa un anno) a chi di dovere… non si capisce come sia stato possibile continuare ad operare all’interno di quel consiglio, senza che fossero intervenuti, richieste o provvedimenti disciplinari, da quanti fanno parte del direttivo di quei partiti, a cui questi consiglieri di fatto appartengono…
Ho letto che il Sindaco del Pd di Catania, On. Enzo Bianco è stato convocato ieri pomeriggio davanti alla commissione nazionale antimafia, ma egli ha dichiarato… di non saperne nulla!!!
Ora a quelle sue affermazioni il M5Stelle ed in particolare uno dei suoi fondatori Beppe Grillo, nel suo Blog ha riportato quanto segue:
Lui è ignaro. 
E’ dire che non è certo un novellino, è in politica da decadi. 
E’ stato alla Camera, è stato in Senato, è stato ministro, è stato più volte sindaco di Catania. 
E’ stato anche coinvolto nello scandalo dei finanziamenti pubblici dell’ex partito la Margherita da Luigi Lusi, tesoriere della Margherita. 
Do you remember Lusi? 
Da Wikipedia: “Lusi sostenne di aver versato a Enzo Bianco una somma mensile di 3.000 euro, poi passata a 5.500 euro, in qualità di presidente della defunta assemblea della Margherita. 
Sebbene l’operazione fosse formalmente legale, Bianco inizialmente negò tutto tentando di non essere coinvolto nello scandalo. 
Successivamente ammise di aver ricevuto quel denaro giustificandosi dicendo che lo aveva usato per fare politica.” E per cosa sennò?
Con questo popò di curriculum non è stato in grado di accorgersi dei suoi consiglieri che hanno legami con persone legate alla mafia. 
Capita. 
Bianco ha fatto il suo tempo: è bollito, il consiglio comunale è a serio rischio di infiltrazioni mafiose e i catanesi hanno bisogno di un’amministrazione attenta, reattiva e senza macchie. 
#BiancoDimettiti e nuove elezioni per Catania!
Cosa aggiungere, se si tiene conto che nel solo Parlamento (mancano quindi tutti i dati dei Sindaci e consiglieri provinciali, regionali e comunali…) della vecchia legislazione erano presenti 116 indagati (di cui molti di questi sono stati condannati) e di contro come l’attuale legislatura, presenta ben 46 indagati (e di cui 3 condannati); possiamo ben comprendere come siamo ancora ben lontano dal credere che attraverso la politica, si potrà giungere ad avere un paese finalmente privo da ogni forma di corruzione!!!
Il giorno in cui, attraverso una legge si limiterà o meglio… si proibirà, a chiunque di fare politica -tra quanti sono già stati condannati o vengono inquisiti durante i loro incarichi -ecco forse soltanto allora- potremo sperare di avere finalmente non solo una classe politica “limpida” ma soprattutto un Paese… onesto!!!
   

Nessuno che parla… c’è ne fosse uno soltanto che facesse i nomi…

E’ dire che si parla di commissione regionale antimafia…

Trattasi difatti di una relazione inviata alla Procura della Repubblica, che descriverebbe su presunte infiltrazioni mafiose nel comune di Catania, da parte di tre esponenti, di cui due del Consiglio ed uno della circoscrizione…
Mi chiedo… ma se anche loro hanno timori reverenziali a dichiararne i nomi, come si pensa di cambiarlo questo paese???
Certamente prima di mettere alla gogna i sospettati… è giusto che bisogna attendere gli organi di competenza, le loro opportune verifiche… ma se queste giungeranno, fra uno o due anni, cosa si fa, si approvano nel frattempo i vari provvedimenti… per poi fra qualche anno… rendersi conto che quanto formalizzato era stato abilmente pilotato??? 
Per fortuna… almeno in questo, i consiglieri comunali (tutti, nessuno escluso…) sono uniti nel voler conoscere i nomi, anche perché senza quei nomi… ognuno di loro –quasi fossero colpevoli– restano ovviamente… coinvolti!!!
Dopotutto, sappiamo bene come questo nostro paese è bravo a gettare fango ancor prima che uno venga condannato… per poi scoprire il più delle volte, che le motivazioni su cui erano state fondate le inchieste gli accertamenti… non avevano alcuna concretezza… ma anzi, erano state create artificiosamente!!!
Ma giunti ormai a questo punto… avendo fatto uscire la notizia della denuncia, eludendo quindi di fatto qualsivoglia riservatezza sul documento trasmesso, non si capisce, a cosa serva “nascondersi” se non forse per giustificare quella azione, con l’obbiettivo di aver voluti creare confusione ed instabilità politica…
Tirare la pietra per poi nascondere la mano… non fa altro che gettare ombre sul quello stesso operato della commissione, trasformando chissà… forse anche qualcosa di concreto, in una bolla di sapone 
Sono in molti oggi a chiedere di liberare quei sospetti dall’aula… ma il problema e che nessuno intende farne i nomi per primo, forse dobbiamo credere… per non essere successivamente tirati giù anch’essi da quelle poltrone… portando a conoscenza dell’opinione pubblica… quanto sapientemente, si era saputo conservare nell’armadio???
Dopotutto parliamo di politica, di uomini che combattono giornalmente per stare seduti lì… su quelle poltrone, di personaggi abituati a gestire i compromessi e a salvaguardare quelle proprie posizioni, tentando di non intaccare soprattutto i loro colleghi e amici non solo di partito, ma soprattutto di coalizione…
Motivazioni per non fare i nomi c’è ne sono tante… e dispiace che ogni volta per fare affiorare la verità non si faccia mai il proprio dovere… ma si attende sempre che siano gli altri a scoprirsi… il più delle volte gli stessi uomini e donne della Procura… che avranno l’onere non soltanto di accertare l’eventuali responsabilità, ma anche quello di doverci mettere la faccia…
Però è strano come si pensi sempre alle responsabilità giudiziarie e non ci si soffermi di salvaguardare anche quelle morali!!!
Di bene in meglio… continuiamo così a goderci un consiglio comunale che gestisce e amministra il bene della cosa pubblica, pur sapendo che “forse” al proprio interno, ci possano essere soggetti collusi con quei poteri mafiosi, i quali certamente andrebbero contrastati, ma bensì nella realtà trovano (attraverso quelle eventuali pedine) a concretizzare quanto loro estremamente necessario…

ADDIO… pizzo???

Bagheria non è cosa loro“… così il Presidente Renzi ha commentato la notizia sulla rivolta degli imprenditori di Bagheria… aggiungendo inoltre un grazie al “coraggio di chi rifiuta ricatti, grazie a Carabinieri ed organi inquirenti“… 
Si potrebbe parlare di evento storico… ma la verità è che questo non è il primo caso… anzi rappresenta in questi ultimi anni, quel proseguo naturale (forse) di un cambiamento…  
Proprio l’altro ieri sera in Tv… nel talk show “OpenSpace” condotto da Nadia Toffa (curato dalla redazione delle “Iene”), c’era infatti tra gli ospiti della puntata, il pasticciere Santi Palazzolo che, proprio con la sua denuncia, ha fatto incriminare l’ex presidente di Confcommercio (ed ex vicepresidente Gesap) Roberto Helg, ma che oggi, a causa di quanto denunciato… rischia di fatto… di perdere il proprio locale!!!
Abbiamo sentito anche il giornalista Enzo Palmesano, che per le sue inchieste è stato licenziato per ordine di un boss della Camorra e dove proprio lo scrittore Saviano ne denunciò la vicenda…
C’era anche il direttore di Telejato, Pino Maniaci, che con le sue continue inchieste è stato più volte vittima d’aggressioni…
E cosa dire di quegli imprenditori, che nei primi mesi di quest’anno, proprio da Corleone hanno rotto il muro dell’omertà, denunciando e facendo arrestare i propri aguzzini, per voler dire basta con l’estorsioni…
Oppure di quei dipendenti di Caltanissetta che hanno denunciato il proprio datore di lavoro, che pretendeva da essi, il 30% della loro busta paga, minacciandone in caso contrario… il licenziamento!
Ed ancora… soltanto di pochi giorni fa (siamo nel mese di Ottobre), i Carabinieri del comando di Catania, hanno ricevuto una denuncia da parte di un imprenditore, costretto (a suo dire) a titolo gratuito, ad eseguire lavori di ristrutturazioni, a compensazione di quanto avrebbe dovuto versare…
L’elenco è lungo… e come dai dati finora emersi si potrà verificare, denunce ne sono state fatte e molte di queste partono da tempi lontanissimi… e quindi, pur ricevendo con soddisfazione l’annuncio riportato (a caratteri cubitali) nella giornata di ieri… dove, 35 imprenditori di Bagheria, hanno deciso di dare una svolta, ribellandosi al pagamento richiesto dai consueti esponenti della criminalità organizzata, rimango alquanto scettico… sulla promozione data a tale notizia, per le ragioni che ora andrò ad esprimere…
Quanto sopra difatti… cela il vero quesito e cioè, se il dover pagare, non abbia nascosto quei possibili vantaggi personali e/o societari, tra chi ha deciso di sostenere con il proprio appoggio (denaro, assunzioni o quant’altro) quelle associazioni criminali e chi invece, in maniera opposta e sin da subito, ha deciso di denunciare o preferire chiudere i battenti della propria attività, decidendo anche, nei casi più estremi, di allontanarsi definitivamente con la propria famiglia, da quella terra…
Innanzitutto, non mi sorprende aver appreso come, in alcuni casi, la vittima, abbia deciso soltanto ora di denunciare… a distanza di vent’anni e dopo essere definitivamente giunto sul lastrico e costretto a chiudere la propria attività (considerato che, negli anni precedenti non si era mai ribellato…). 
Perché ciò che non si vuole dire è che a partecipare (se pur condizionati da quelle “pressioni” esterne…) si sono ottenuti dei vantaggi!!!
Già… è stato ampiamente dimostrato, come l’essere affiliati (perché pagando… si accetta di fatto quel sistema) permette di essere privilegiati… per esempio diventando esclusivi fornitori della zona, commercianti a cui viene permesso di aprire una attività commerciale (possa questo essere un negozio d’abbigliamento o un punto vendita alimentare), le commesse pubbliche casualmente (e li si dovrebbe aprire un’altra pagina infame…) vengono di volta in volta affidate a chi appartiene a quel cerchio ristretto, anche i lavori privati, per nuove costruzioni o anche semplici ristrutturazioni, vengono appaltati alle imprese amiche “associate”, mentre gli altri… quelli sì onesti… restano a guardare…
Quindi, mentre alcuni “paganti” imprenditori crescono, beneficiando dei servizi offerti da quell’imposto sistema,  gli altri vedono precludersi qualsivoglia aspettativa e soprattutto quella tanto desiderata libera concorrenza…
Mi chiedo quindi, quando si sapeva di godere di quei benefici, quando osservavate l’invidia che provocavate nei vostri compaesani, quell’espressione del tutto umana che accompagnava… sentimenti acrimoniosi, ecco allora dov’eravate, facevate finta di non sapere a chi dovevate tutto???
Per favore… basta con queste solite propagande elettorali… si sa, cosa nostra nostra… toglie, cosa nostra dà… già, dà a tutti i suoi “attori” quei privilegi che altrimenti non avrebbero (sia per proprie incapacità, che specialmente, per inadeguati meriti professionali…), vantaggi quindi ricevuti e dei quali, si era perfettamente consapevoli, quando, a suo tempo, si era deciso di entrare in quel sistema per interpretare il ruolo assegnato!!! 
Ecco, era allora… in quel preciso momento che bisogna decidere dove stare… non dopo… non oggi… non basta ora fare le vittime, come non basta a quegli associati criminali… proclamarsi pentiti… dopo essere stati arrestati!!!
Non è così che si potrà debellare questa piaga… non è chiedendo collaborazione ai criminali che si potrà eliminare la mafia… ( le collaborazioni dei pentiti, servono solo a fare luce su quanto accaduto… e non non su come si sta evolvendo quell’organizzazione malavitosa…).
Ciò che necessità da sempre… è fare sentire il peso dello Stato… quella forza che non permette più a nessuno di poter decidere se scendere a compromessi, quella libertà di legalità e democrazia, che deve imporsi su regole e dettami scritti…
C’è la necessità di fare valere le ragioni dei cittadini onesti, perché chi non vuole stare con questo sistema di diritto… va definitivamente colpito e allontanato… anche in un’isola se necessario!!!
Solo così finiranno le violenze, gli abusi, le corruzioni e collusioni, questo generalizzato malaffare, presente anche purtroppo nelle nostre istituzioni…
C’è poco da stare allegri… per un pizzo che oggi non si paga… c’è ne sono centinaia di migliaia che pagano e soprattutto che non denunciano!
Ed è in ognuna di quelle mancate denunce che lo Stato dimostra i propri limiti… perché si sa… chi lotta può anche perdere, ma chi non lotta ha già perso in partenza!!!

Presidente Mario Fontana…, dia un taglio a questo increscioso stato…

Egr. Dott. Mario Fontana (Pres. dei Beni confiscati del tribunale di Palermo, in sostituzione della Dott.ssa Saguto), prendo spunto da un suo omonimo… (il grande Lucio…) per rappresentare graficamente quanto si sta vivendo nel ns. capoluogo…
La gestione da poco affidata alla sua persona, non rappresenta certamente una delle migliori condizioni cui lei forse aspirava, ma forse, questa gravosa responsabilità affidatale, potrebbe rappresentare un incentivo al compito cui è stato assegnato…
Quanto mi auguro con il suo intervento è racchiuso in un piccolo ma profondo gesto, in quel “taglio” con il passato, con quel sistema che ha dimostrato essere totalmente fallimentare…
Certamente, dovrà attendere le indagini della procura di Caltanissetta e in seguito, potrà analizzare in maniera chiara, il quadro della situazione, le falle presenti all’interno di questo sistema ed infine, valutare quali provvedimenti adottare…
Che il sistema non ha funzionato è ormai cosa accertata e sperare che si passi in tempi celeri a risolvere tutti problemi è un’utopia…
Ho letto inoltre che anche il Csm ha aperto un fascicolo in prima commissione, per verificare se ci siano stati gli estremi per un’eventuale azione disciplinare (a prescindere da possibili responsabilità penali), tali da esonerare definitivamente la permanenza dei magistrati coinvolti…
Adesso Lei, ha il compito arduo di ricostruire l’immagine di legalità di questo sistema giudiziario, in particolare quello della gestione dei beni confiscati…
Non serve a noi sapere che alcuni dei protagonisti dell’inchiesta in corso, stanno lasciando i loro incarichi… ciò che importa, è sapere che verrà limitato l’ingresso a quegli incarichi (amministratori giudiziari) a familiari/parenti, di altrettanti magistrati. 
Analoga situazione deve essere fatta per i consulenti: si dovrà provvedere a realizzare un registro professionale trasparente, cui si attingerà attraverso evidenze pubbliche, soggetti in possesso dei requisiti richiesti che si propongono mediante propria candidatura,  per poter ottenere così, un eventuale incarico…
Non può essere più un’affidamento demandato ai giudici, che poi si è scoperto, assegnare questi, ai soliti… “amici degli amici”.
Gli affidamenti, devono essere dati a soggetti, che hanno dimostrato (attraverso incarichi conferitigli nelle loro precedenti amministrazioni), di aver fornito prova di lealtà, capacità professionale, libertà morale, ecc… e soprattutto, che abbiano provato, di aver migliorato la situazione ricevuta e che quanto da loro svolto… non sia servito esclusivamente a prosciugare il consistente patrimonio societario, con l’unica finalità, di essere riusciti a mandare in fallimento/liquidazione le società loro consegnate… 
Dopotutto in questo, sono già bravissimi di loro, quei cosiddetti “amministratori rapaci”, a cui proprio il ns. ex Procuratore di Catania, Dott. Giovanni Salvi (ora trasferito alla Procura generale di Roma), si era rivolto, manifestando per essi, il proprio rammarico…
Adesso, bisogna trovare i nomi dei sostituti, per quanti hanno richiesto ora il trasferimento…
Trattasi di soggetti poco disposti oggi all’incarico, visto l’alto polverone che con l’inchiesta è stato alzato… ma soprattutto, la difficoltà maggiore sta nel verificare le posizioni di quanti, a tutt’oggi, sono rimasti ancorati alle loro poltrone, le stesse che avevano permesso “indirettamente o direttamente” di partecipare a quegli imbrogli, senza mai denunciare gli abusi…
Centinaia di migliaia di euro che hanno fatto “gola” a tutti e che ne hanno condizionato i silenzi… 
Già, zitti tutti…, in particolare quanti con quelle particolari funzioni di collaboratori, gravitavano intorno a quei magistrati e/o amministratori… ora inquisiti!
Regali per tutti, anche importanti… come per esempio, auto di grosse cilindrate rivendute loro a prezzi fuori mercato, oppure telefonini di ultima generazione e ancora, l’uso privato di alcune auto prestigiose, prese in consegna direttamente da quelle stesse concessionarie sottoposte a sequestro…
Tutte situazioni, monitorate e intercettate, che hanno dimostrato come questo sistema fosse ben “lubrificato”, proprio per evitare che qualcuno tra essi, potesse rimanere insoddisfatto e con il tempo iniziare a lamentarsi!
Ed allora, Presidente Fontana, a completamento di quanto riportato sopra, le suggerisco una frase che dice… “certe volte per avere un futuro migliore… bisogna dare un “taglio” netto con il passato…“.
Quindi… buon lavoro!

Il Presidente Pulvirenti ed il Catania calcio… mah…???

Scusate, sarà che leggo da sempre legal/thriller ed i miei autori preferiti sono tra i più geniali scrittori di questo genere… e consapevole non per presunzione ma per aver letto più di duemila libri su questi argomenti e soprattutto, l’essermi ispirato ed appassionato per quel genere di film e serie televisive dai cosiddetti contorni “gialli”, ecco che quanto sto ascoltando in questi giorni nella mia città… provoca nel sottoscritto, una profonda difficoltà, poiché non riesco ad inquadrare l’indagine svolta…, si…, è come se qualcosa non mi è chiara… in particolare:
Abbiamo saputo da fonti autorevoli che il presidente A. Pulvirenti, avesse alcuni mesi fa, denunciato alla Procura, rischi per la propria incolumità…
Ora, dal momento in cui si riceve una denuncia, inizia da parte degli organi preposti una attività di controllo e verifica…

Una delle prime cose che la polizia investigativa fa, è quella di mettere sotto la lente d’ingrandimento, quanto avviene attorno al denunciante e cioè s’indaga sulle amicizie, conoscenze, si mette sotto controllo la propria abitazione, l’abituale posto di lavoro, i telefoni di casa, d’ufficio e soprattutto i cellulari, dei familiari, forse anche dei parenti, ma sicuramente quello della persona che ha richiesto una eventuale protezione… in questo caso il presidente stesso!   

Ovviamente, nelle disponibilità del personale a disposizione da parte delle forze dell’ordine, potrebbe essere pedinato, per scoprire se qualche losco individuo,  possa attentare alla sua vita…
Ora sapendo tutto ciò, il presidente Pulvirenti cosa fa, parla tranquillamente al telefono, decide quali partite acquistare, quali giocatori corrompere, incontra nei bar pubblici soggetti legati ad ambienti sportivi o proprietari di centri di scommesse, coinvolge i propri collaboratori, ecc.
C’è qualcosa non funziona, questo si chiama harakiri, cioè si può paragonare a quel rituale giapponese che indicava il suicidio in uso tra i cosiddetti samurai.
Ma qui di giapponese non c’è nessuno, il Presidente è nato a Catania nel 1962 ed è quindi avvezzato a situazioni particolari, ai modi d’operare, alle persone da incontrare e quelle da allontanare, da escludere… perché qui… ripeto… siamo a Catania… non a Stoccolma!!!
Da noi, tutti sanno come funzionano le amicizie e le conoscenze, non c’è bisogno di capire guardando gli sceneggiati di squadra antimafia… e neppure c’è bisogno di una laurea alla Harvad University, per intuire come muoversi e soprattutto quali stratagemmi adottare in certe particolari circostanze o come allontanare da se stessi, situazioni che potrebbero divenire compromettenti…
O forse qualcuno pensa veramente tra i miei concittadini, che il Sig. Antonino Pulvirenti sia uno sciocco?
Una persona che dal nulla è riuscito a creare un impero economico, uno che deteneva 85 punti vendita in Sicilia della Fortè ( catena importante di hard discount ), due alberghi di lusso: Platinum Resorts & Hotels a Mazzarò (Taormina), più un terzo nel comune di Belpasso col nome di Fenice Hotel…
Ed ancora, la società di ristorazione Sorsy e Morsy con tre ristoranti ubicati a Palermo, Catania e Caltanissetta, un’imprenditore che nel 2006 arriva a possedere ottanta supermercati da Roma in giù e che gestisce un’industria chimica a Gela.
E’ cosa dire della compagnia aerea Wind Jet e della gestione dell’Etna Golf Resort a Castiglione di Sicilia (CT).
Imprenditore dell’anno in Sicilia nel 2006 ed infine, proprietario del 100% della società del Calcio Catania.
Ed ecco quindi che questo signore un giorno cosa fa… dopo aver realizzato ripeto “dal nulla” un impero, decide… di farsi intercettare!
Ma poi per cosa… per una squadra di pallone… per non scendere in Lega Pro… come se non si potesse ritornare nuovamente in auge… la Juventus dopo essere stata in serie B… ha vinto 4 scudetti, disputato la Champion League, quest’anno era in finale, ha realizzato un nuovo stadio… ed è certamente proiettata verso grandi traguardi…
Sono i corsi e ricorsi della vita… a volte si sale e a volte si scende……  
E’ poi… mi chiedo, ma quale strategia difensiva suggerisce al proprio assistito, di non richiedere la facoltà di non rispondere… è la prima regola che fanno vedere sempre in televisione… 
Moggi…  e Giraudo alla fine sono stati assolti – certo, grazie anche alla prescrizione – ma in ogni caso i loro legali hanno  vinto… conoscevano certamente meglio dei loro assistiti le leggi e le loro procedure!!!  
Qui è tutto al contrario, qualcosa non torna… non mi convince, manca la cosa più importante e cioè il movente!!!
Che vantaggio aveva il presidente da tutto ciò… solo per restare in serie B??? 
Vi sembra una valida motivazione per metterci la faccia e l’onore di tutta una vita, non può essere… questa storia non mi convince…
Si, queste mi sembrano pure fantasie e la cosa bella è che c’è qualcuno ( non ho ancora capito chi….????) che sta cercando in tutti i modi d’imporcele… di farcele credere come fossero vere… chissà, non è che in modo “celato” si sta tentando di proteggere quelle che sono le reali motivazioni che hanno spinto il Presidente a compiere questo ( come dice l’ad Pablo Cosentino ) “folle” gesto… ???
Diamo tempo al tempo… vedrete che forse fra qualche anno… scopriremo tutta la verità…
Io comunque continuo a credere ad un Pulvirenti vittima,  per il quale egli, con estrema dignità, sta sacrificando se stesso, per proteggerne un segreto che non può essere divulgato!!!

Catania, ci mancava pure questa triste notizia… ma non disperiamo!!!

Che fossimo alla frutta come città… lo sapevamo da un pezzo, che la ripresa economica è soltanto un fantasiosa affermazione è anch’essa una amara verità…
Cosa dire inoltre della disoccupazione… c’è ancora chi va dichiarando che sta scendendo, certo serve soltanto a convincere quei pochi illusi, che debbono continuare a sperare nella politica e nei suoi interlocutori…
E della legalità…??? già quella legalità che vince sempre e dove la mafia perde, mi sembra che serva ad entrambi per nominare, far crescere e successivamente modificare, quei personaggi degli entrambi schieramenti, che poi, a seconda delle degli arresti, vengono di volta in volta, opportunamente sostituiti…

Se dovessimo dividere i ladri a seconda della loro disposizione nel campo delle alleanze, credo che la compagine dei “colletti bianchi” batte ” i mafiosi ” per 2-1…
Non ci si può fidare di nessuno, il più onesto alla fine… si dimostra ladro!!!
Io non so proprio come si può cambiare questa nostra terra… sto quasi perdendo le speranze…, un paese marcio, dove manca quella cultura verso il rispetto delle leggi, questo modo di fare… dove l’illecito è divenuto consuetudine e dove tutti cercano di fottere il prossimo…
Potrei ancora capire che a volte si è portati ad essere gentili per poco… per una granita al bar, un pranzo, addirittura una cena… io comunque per mia natura, vado sempre a pagare per primo, sono infatti pochi quegli amici “sinceri” a cui permetto di pagare… 
Ricordo di aver conosciuto alcuni anni fa un caro conterraneo, trasferitosi per lavoro a Casarza Ligure…, si chiamava Nino, e aveva una regola: quando sono a casa mia… pago per non perdere il possesso e quando sono fuori… pago per iniziare a prenderlo il possesso!!!
Si, forse sto esagerando, però dover pensare, che a, causa di altrui comportamenti, si può venire coinvolti in situazioni spiacevoli, ecco questo dover stare in allerta, mette certamente tensione nei rapporti personali…
Quindi, oggi, bisogna stare attenti a parlare con sconosciuti, perché forse qualche telecamera li sta in quel preciso momento, inquadrando… oppure, rispondere al telefono ad un interlocutore conosciuto casualmente o direttamente interessato per questioni di lavoro, ed ancora, evitare chi vi chiede la cortesia d’incontrarlo e cosa dire, di chi vi chiede per un munito il vostro cellulare e vi ritrovare coinvolti in intercettazioni ambientali, dove ora il vostro numero è stato segnalato per aver chiamato, partecipato, ad una discussione tra due interlocutori, forse appartenenti a qualche associazione criminale… ecc…
E’ divenuto tutto difficile per non dire… “impossibile”, continuare a risiedere in questa città, se non ci si protegge… se non allontani ogni possibile pericolo, dalla tua solita giornata…
Oppure ci si può adeguare, cioè ci si sottomette a quelle situazioni corruttive, iniziando a far parte di quel sistema…
Peccato, perché per il resto – parlo per le bellezze storico/naturalistiche – la nostra Catania, potrebbe essere la più bella città del mondo…, ma quando poi la osservi con attenzione, quelle meraviglie spariscono e ti accorgi di come in questi anni sono state “violentate”…
Un mare trasformato in discarica abusiva, liquami fognari che scaricano direttamente dalle coste, percorsi naturalistici e paesaggistici di parchi e riserve sull’Etna per lo più inesistenti, o meglio realizzati senza alcuna logica e per lo più in questi anni completamente distrutti…
I nostri musei, quasi sempre chiusi, quelle poche strutture aperte, completamente abbandonate, senza custodi e dove i cani randagi pernottano giornalmente…   
E’ cosa dire del traffico insostenibile, dell’assenza di controllo da parte dei vigili urbani, della inesistenza di carri attrezzi, estremamente necessari per una grande città come la nostra, ma soprattutto, visti quei modi cafoni di parcheggiare l’auto da parte di molti miei concittadini, in seconda e/o terza fila e guai a rimproverarli, ne nasce una lite non solo personale, ma familiare… per non dire… generazionale.  
Cosa dire inoltre delle nostre strade, già chiamarle così è un lusso… buche ovunque, dissestate, sempre bloccate da interventi e manutenzioni…e soprattutto sporche, spazzatura ovunque, cassonetti lasciati aperti, che in questo inizio d’estate comincia a fare sentire i propri profumi…
I trasporti sono gli stessi che c’erano trent’anni fa… quando andavo a scuola… ed il numero è sempre inferiore alle reali esigenze e se non fosse per quei poveri autisti… veri eroi in questa nostra città…
Per gli anziani non c’è nulla… servono solo quando devono votare, allora… ecco che tutti li cercano, li trasportano e gli fanno fare pure un giro turistico in pullman, per il resto del loro tempo, sono completamente abbandonati, e quei pochi volontari dei servizi sociali, tentano di compensare ciò che a loro manca…
Non dimentichiamoci della sicurezza, dove sono i controlli, quei presidi necessari soprattutto nelle periferie, quelle pattuglie delle forze dell’ordine che dovrebbero proteggere il territorio, sono pochi, mal pagati, con automezzi il più delle volte non funzionanti e soprattutto limitati nel loro agire… necessari proprio per quei quartieri poveri e dove c’è bisogno di diminuire i pericoli a cui vanno quotidianamente incontro i residenti, ma in particolare bisogna ridurre il rischio di reclutamento dei ragazzi, da parte della criminalità organizzata…
Non tocchiamo la sanità, gli uffici pubblici, le attività ormai cessate, i problemi legati all’immigrazione, la mancanza di case popolari, la vendita abusiva di prodotti clonati, bisognerebbe migliorare le scuole, le attività sportive, finalizzare progetti che permettano l’inserimento dei nostri giovani nel mondo lavorativo, imparare in pratica… una professione, poter sviluppare la propria ispirazione artistica, con attività di teatro, cinema, fotografia, pittura, danza e con la musica e tutte le grandi possibilità di sviluppo che oggi questo mercato offre…
Vedete, problemi Catania ne ha tanti… e non sono certo quelli rappresentati oggi dalla squadra di pallone o del rischio di andare in Lega Pro…
Siamo tutti ovviamente dispiaciuti, questa notizia del Catania Calcio ci ha colto di sorpresa, potevamo dire fino a qualche hanno fa… che forse era una delle cose più belle della nostra città… a volte ci ha pure fatto sentire orgogliosi di essere li… in serie A!!!
Ho ascoltato le intercettazioni che sono state pubblicate… sono in molti, adesso li, pronti a tirare le pietre… ma quanti di questi hanno partecipato, già, forse avendo ricevuto la soffiata su quale risultato puntare, cosa hanno fatto… ??? hanno anch’essi scommesso per vincere ed ora cosa fanno… nascondono la mano???
Di tutta questa vicenda, vi sono due cose che non mi sono chiare:
– la prima, il Presidente denuncia e poi è egli stesso a farsi incastrare… ma… e se il presidente non denunciava…, non succedeva nulla???
la seconda, e forse la più grave… il Presidente intercettato dice: ormai l’ho inquadrato il campionato di serie B… l’hanno prossimo saliremo in serie A!!!
Ecco, questa è la frase più importante tra tutte quelle intercettate…
Non è che forse, la serie B, è gestita dai soliti personaggi, che celati dietro le fila, comandano, governano ed obbligano a pagare, in modo tale da poter decidere chi deve salire, chi restare e chi invece deve scendere???
Non mi meraviglierei, dopotutto io che le partite del Catania, l’ho viste tutte, mi chiedevo, sin dal girone d’andata, cosa avessero gli arbitri nei ns. riguardi, l’indirizzo dato alle partite non permetteva al Catania – se pur tra mille difficoltà e giocatori inconsistenti – di poter competere alla pari… era come se “qualcosa” ci fosse già allora…, pian piano però la squadra, con i nuovi innesti, era cambiata, era nuovamente salita in classifica, anche se verso la fine ( siamo nel girone di ritorno ) sembrava che la sfortuna che ci aveva perseguitato nel girone d’andata, fosse nuovamente ritornata…
Già non bastata più neanche la sciarpa fortunata lasciata dal grande Mihajlovich…
Però, cari tifosi, attendiamo il percorso della giustizia prima di condannare e di scegliere a gran voce il nome di “Barabba”…

Replica a Servizio Pubblico…

Chissà se domani sera, nel programma presentato da Santoro, ci sarà il Procuratore Capo di Torino, Giancarlo Caselli, ormai infuriato per quanto dichiarato dal neo Presidente del Senato Pietro Grasso…
Io devo dire, che avendo ascoltato l’ex procuratore durante la trasmissione – Piazza Pulita, ho scritto sul loro Twitter il seguente messaggio: avevo dei dubbi… ora soltanto certezze!!! 
Già perché a sentire le vicende raccontate in quel suo monologo, mi sono reso conto, che in un qualche modo, quella presenza invisibile definita ” mafia ” aleggiava su tutti i personaggi descritti, come fosse una essenza odorosa difficile da togliere, sottile presenza di trasformazione dei comportamenti umani, portati a variare quel loro naturale percorso, anelando così dubbi su eventuali trattative, accordi, papelli…, come se si volesse nascondere qualcosa o qualcuno e comunque, che alla fine la verità non debba mai venire fuori…
Dopo le accuse che il giornalista Travaglio, aveva manifestato durante la trasmissione di giovedì scorso, ora anche  l’ex collega G. Caselli, ha denunciato il comportamento di Grasso in una lettera al Csm dichiarando che ” sono state prodotte allusioni suggestive, con il risultato di prospettare in maniera distorta vari fatti e circostanze afferenti la sua attività di magistrato “, e quindi chiede oggi di essere adeguatamente tutelato nei suoi diritti ed immagine”, in particolare là dove si insinua che il suo operato sarebbe stato caratterizzato dalla tendenza a promuovere e gestire processi che diventavano gogne pubbliche, ma che restavano senza esiti…

Il magistrato aggiunge inoltre che in tutta la sua esperienza professionale, si è sempre e soltanto ispirato alla osservanza della legge, al rispetto dei presupposti in fatto e in diritto necessari per poter intervenire e alla rigorosa valutazione della prova… ed inoltre che il comportamento in oggetto risultava, sempre a suo giudizio, ancor più delegittimante nei suoi confronti perché tenuto nel giorno stesso in cui veniva pronunziata dalla Corte d’appello di Palermo, lsentenza di condanna nei confronti di Marcello Dell’Utri, relativa ad un procedimento avviato dalla Procura quando appunto il magistrato ne era a capo…
Speriamo finalmente di scoprire cosa è avvenuto soprattutto nel 2005, quando l’ex Procuratore Grasso,  fu nominato dal Csm Procuratore Nazionale Antimafia. 
Alla fine sembra che le deposizioni fatte da Massimo Ciancimino, nella trattativa Stato-Mafia, non erano poi del tutto campate in aria, ma anzi, cominciano a trovare quelle giuste collocazioni, che per chissà quali motivi, certamente ancora da scoprire, erano state tramutate in calunnie…
Domani certamente assisteremo ancora una volta ad una nuova puntata di veleni e denunce…, ma chissà se alla fine così facendo, certe coperture poste a scudo e a salvaguardia, inizieranno a sgretolarsi, giungendo finalmente così a chiarire, quell’unica verità storica da tutti noi auspicata!!!