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La giustizia, grazie al governo Meloni, compie cento passi indietro!!!

Sono sempre a favore di quei Governi che applicano alla regola la Giustizia!!!

Siano essi di centro, di sinistra o di destra, al sottoscritto non importa, l’importante è che si compiano in maniera corretta tutti quei procedimenti che hanno quale finalità il raggiungimento della legalità, il contrasto alla criminalità organizzata e soprattutto alla corruzione.

Viceversa, quanto sto scoprendo attraverso il nuovo Ministro Nordio, è proprio il disarmo di tutti quei controlli sulla legalità e sulla corruzione…

Una cosa è certa, d’altronde si sta rasentando la follia, basti vedere le modifiche alla legge sull’ergastolo ostativo, l’aumento del tetto del contante cui si somma il progetto di abolire il reato di abuso d’ufficio o il traffico d’influenze illecite al fine di ottenere favori e agevolazioni, grazie al pagamento di denaro…

Ma non solo, si vogliono eliminare per di più le intercettazioni giudiziarie compiute dalla Magistratura, ma si… quasi quasi consiglio – visto che siamo a Natale – l’apertura delle carceri per tutti i detenuti, tanto a cosa serve tenerli lì dentro, rappresentano solo costi per la comunità… 

Ho la sensazione che a breve, se si continua con queste scellerate decisioni, saranno in molti a recarsi a Roma e bloccare questo Paese da scelte errate che portano ad aumentare i rischi di sicurezza per il nostro paese, a causa della direzione intrapresa dall’attuale governo, di voler abbassare la soglia di legalità…

D’altronde osservando quanti inquisiti hanno avuto negli anni gli attuali partiti di governo non mi meraviglio che oggi abbiano diretto le proprie azioni verso i mancati controlli in particolare nella gestione del denaro pubblico…

E quindi, mentre dall’Europa ci viene chiesto – visto le truffe commesse in questi anni – di attenzionare ed elevare gli strumenti contro la corruzione, in particolare per garantire i fondi del PNRR che a breve arriveranno, di contro, l’attuale governo Meloni, sembra indirizzare il proprio programma in maniera contraria…

Qualcuno dimentica che siamo noi cittadini a comandare il Paese e non il contrario: auspico che il governo ravvedi le proprie posizioni, per evitare uno scontro di cui non si è preparati, d’altronde la giustizia, come la sicurezza del Paese, non può essere barattata da finalità politiche o dettate da compromessi degli alleati!!!

Costretti a restituire parte dello stipendio!!!

Erano costretti a restituire parte del loro stipendio!!!

Sì… sembra assurdo che ancora nel 2022 vi siano forme di schiavismo eppure proprio nel nostro Paese, in particolare a Messina, a quattro soggetti di Messina è stata emessa la custodia cautelare, per aver promosso e costituito una strutturata organizzazione criminale, dedita alla commissione di condotte estorsive in danno dei propri dipendenti.

Per fortuna che attraverso le attività investigative condotte dai Finanzieri del Comando Provinciale di Messina nei confronti di alcuni soggetti appartenenti ad una nota famiglia imprenditoriale messinese si è potuto verificare quanto sopra, dando il via all’esecuzione del provvedimento cautelare personale e reale disposto dal Tribunale di Messina su richiesta della locale Procura della Repubblica.

Ovviamente il provvedimento cautelare è attuato nella fase delle indagini preliminari ed è basato su imputazioni provvisorie, che dovranno trovare riscontro in dibattimento e nei successivi gradi di giudizio, nel rispetto della presunzione di innocenza che l’art. 27 della Costituzione che come sappiamo garantisce ai cittadini fino a sentenza definitiva.

Le indagini svolte, sviluppate dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Taormina, si sono servite delle dichiarazioni dei lavoratori vessati dal gruppo criminale che è stato arrestato, documentando l’abituale ricorso a schemi di fittizi pagamenti dei corretti emolumenti previsti dai CCNL, ma che venivano ahimè decurtati dall’imprenditore che obbligava i dipendenti alla restituzione in contanti di una parte di quota parte dello stipendio formalmente versato.

Approfittando del loro stato di bisogno, questi illegittimi comportamenti venivano documentati con riferimento particolare alla sistematica violazione della normativa relativa all’orario di lavoro e ai riposi che ad essi spettavano.

L’attività d’indagine svolta, trova la sua genesi nella quotidiana attività di controllo economico del territorio esperito dalle Fiamme Gialle con particolare riferimento alla piaga del lavoro sommerso e all’utilizzo di manodopera in nero e irregolare. 

E’ stata trovata inoltre una documentazione extracontabile in cui erano presenti prospetti di calcolo che hanno permesso di ipotizzare l’esistenza di una vera e propria struttura organizzata.

Perciò, lo sviluppo dell’attività d’indagine, diretta dalla Procura della Repubblica di Messina e consistita in approfondimenti documentali e intercettazioni telefoniche, hanno chiarito come gli imprenditori abbiano fatto ricorso a minacce e soprusi nei confronti dei lavoratori dipendenti.

La coerenza del quadro indiziario ha portato lo stesso Giudice del Tribunale di Messina a sottolineare come si trattasse di: “Un modus operandi consolidato, volto ad estorcere sistematicamente denaro ai lavoratori assunti e a imporre loro condizioni inique di lavoro al fine di conseguire ingiusti profitti economici, avvalendosi del potere di prevaricazione derivante dalle condizioni di difficoltà economica in cui versavano le persone offese; potere esercitato mediante minaccia, di volta in volta esplicita o velata, di licenziamento“.

Le indagini effettuate hanno permesso di accertare che gli indagati reinvestissero il denaro illecito, pari a circa 200mila euro oggi sottoposti a sequestro, nell’acquisto di terreni. Operazioni finanziarie illecite concordate da parte di tutti e quattro uomini, al solo fine di auto riciclare il denaro.

Un plauso quindi alle nostre forse dell’ordine, in particola alla Guardia di Finanza e alla Procura della Repubblica di Messina, che dimostra ancora una volta, l’impegno quotidiano nella lotta alle condotte criminali altamente lesive della persona e dell’attività di impresa.

Purtroppo tanto ancora c’è da fare, ma sono certo che grazie agli uomini altamente professionali e soprattutto incorruttibili che si trovano all’interno di quegli uffici, lo Stato almeno lì dimostra d’esserci ed è il motivo che rende tutti noi cittadini più sereni, perché è importante sapere che alle nostre spalle vi sia qualcuno che ci sta proteggendo!!!

Il "tallone d’Achille" nelle organizzazioni mafiose…

Sì… perché a differenza di quanto si possa pensare, anche le associazioni criminali possiedono un unto debole e quest’ultimo è costituito dalle tracce che lasciano dietro di sé, in particolare i movimenti di denaro connessi alle attività più o meno legali svolte…

Si tratta quindi di verificare lo sviluppo di quelle tracce, ad esempio come riportavo nel post di ieri, attraverso un’indagine patrimoniale si prova a seguire il flusso di denaro, quasi sempre (si scoprirà essere) di provenienza illecita e quindi ciò fa comprendere come bisogna attenzionare in maniera minuziosa –nel corso delle investigazioni da parte degli organi inquirenti – il reticolo di prove documentali, le quali dovranno esse precise e dettagliate, affinché possano successivamente essere confermate in qualsivoglia possibile riscontro.

Difatti, attraverso questa particolare metodologia si potrà giungere ad accertare le responsabilità di ciascun soggetto indagato e di tutta la rete di connivenze e complicità che, a qualunque livello, hanno permesso a quel fenomeno certamente illegale, di affermarsi e prosperare.

Più questi risultati verranno verificati e quindi saranno apprezzati, maggiori saranno le possibilità di comprendere quali movimenti di denaro sono stati utilizzati per quelle particolari attività produttive, certamente legate alla criminalità organizzata, ma non solo, seguendo le tracce dei movimenti di denaro, si potrà facilmente ricostruire un quadro probatorio capace di far luce non solo sui reati commessi, fine a se stessi, ma anche su quei metodi coercitivi utilizzati nello specifico quale mezzo per delinquere.

Non è casuale, d’altronde, che proprio queste organizzazioni criminali abbiano saldamente assunto il controllo di molte attività lucrose; quest’ultime infatti per funzionare in maniera perfetta, richiedono non soltanto un’articolata organizzazione, ma soprattutto hanno necessità di avere accanto un  ampio collegamento esterno con soggetti posti ciascuno in strutture pubbliche e/o uffici istituzionali, ed è proprio per questi motivi che diventa difficile agli organo competenti, far emergere nel corso delle indagini, eventuali complicità o ancor più dimostrare un possibile legame o affiliazione con quell’associazione mafiosa.

Appalti:Astutezza=Inganno:Raggiro

Irregolarità nel’esecuzione dei lavori, opere realizzate in modo difforme da quanto previsto dal capitolato, materiali di qualità scadente o inferiore e senza l’utilizzo di strumenti, attrezzature o mezzi d’opera previsti per l’esecuzione a regola d’arte…

Chi opera in questa tipologia di appalti sa bene a cosa mi riferisco, d’altronde sono quelle abituali irregolarità a cui in qualità di tecnici o di responsabili si assiste quotidianamente, chi più chi meno non ha bisogno di leggere quanto avviene in quegli appalti pubblici (o privati…) attraverso le inchieste compiute delle forze dell’ordine e portate allìopinione pubblica attraverso le note testate web… 

No… tutti sanno cosa avviene durante quei processi di produzione, certo si sa…  non sempre è possibile eseguire quei lavori con la massima perfezione, qualcosa sfugge, come dice quel detto ” chi mangia fa molliche…” e qualche situazione conduce a realizzare quell’opera non proprio in maniera corretta… 

Ma il problema reale che deve essere affrontato non è rappresentato dall’errore dettato da una errata procedura o da quell’insieme di tecniche che a causa di talune circostanze, quali ad esempio la celerità nell’esecuzione oppure l’avvicinarsi di una condizione ambientale sfavorevole o anche la rottura meccanica di un mezzo d’opera oppure l’infortunio o il malessere di un addetto ai lavori…

No, il problema diventa grave quando dietro a quei lavori vi è una frode, già… un raggiro elaborato sin dall’inizio dell’opera, già, sin da quando quei suoi progettisti hanno previsto l’utilizzo di forniture o di procedure che potremmo definire al limite della normativa, in quanto essi – pur difar rientrare in quei paramentri richiesti dalla Committente – ne modificano i parametri reali, alterano cioè i valori anche solo di poche percentuali, compiono tutta una serie di manipolazioni affinchè quei criteri richiesti rientrino nelle valutazioni previste, necessarie per la realizzazione di quelle opere…

Parliamo quindi di materie prime, fondamentali e necessarie in quanto elementi di base o costituenti principali di quelle lavorazioni e di quei trattamenti, previsti e riportati nel capitolato d’appalto…

Il resto lo sapete bene… perché il problema ora è se compiere il proprio dovere o far finta di nulla, diventando partecipe di quei meccamismi illegali!!!

Direttore dei lavori arrestato…

Una tentata concussione per dei lavori in corso al Policlinico di Messina…

I Carabinieri del comando provinciale di Catania hanno arrestato per tentata concussione un direttore dei lavori per aver chiesto 35mila euro alla ditta incaricata della realizzazione dei lavori…

Ovviamente trovate i nomi coinvolti nel web, cme dico sempre a me interessa ricevere conferme su  quanto vado di volta in volta anticipando nel mio nlog e cioè su quelle metodologie che a prima vista sembrano a chi mi legge “strambalate” o quantomeno “incredibili”, ma che poi, le varie inchieste giudiziarie dimostrano quanto quelle mie dichiarazioni fossero di fatto veritiere!!!

Già… non so quante pagine avrò scritto sull’argomento, su quelle metodologie applicate in molti cantieri in corso, in particolare quando si tratta di fare valere le ragioni dell’impresa esecutrice, che trovano la maggior parte delle volte, da parte di quei direttori dei lavori,  l’implicita minaccia a non approvare il computo metrico, in particolare quando si tratta di variante sui lavori appaltati…

D’altronde la storia si ripete anche per tutto il resto quali lavori in economia, richieste a causa dell’aumento di prezzi di mercato, l’imposizione sul rivolgersi a taluni fornitori rispetto a quelli di propria fiducia o anche il voler intorloquire direttamente con consulenti ( amici ) consigliati, rispetto ai tecnici utilizzati dipendenti dell’impresa…

Se si vuole ottenere… bisogna dare in cambio qualcosa: una tangente, una consulenza, un posto di lavoro e via discorrendo… perché così funziona, altrimenti iniziano i problemi, le contestazioni, la sospensione dei SAL, etc. etc.!!!

Comunque,  non vi è nulla di nuovo… e solo un’altra storia che si aggiunge a quelle già riportate ed a quelle prossime che emergeranno!!!

Gli appalti nascono per creare fondi neri, per tutti, sì… ad ogni livello, rappresentano un sistema talmente perfetto e collaudato, che è difficilissimo sradicare…

Partecipano tutti, ognuno posto all’interno di quegli uffici viene oleato da bustarelle, che fanno diventare un po’ meno sgradevole quella loro funzione pubblica e che permette certamente più agiata la propria vita e ciascuno di essi, ormai corrotti da quella prima volta, non possono, ma soprattutto non desiderano più rinunciarvi!

Per i soldi, sono in molti quelli che venderebbero le loro madri, sì perché nel frattempo le mogli o le figliele hanno barattate per la carriera…  un vero schifo e sono in molti quelli che fan finta d’indignarsi, ma che poi di fatto si sono resi disponibili!!!

Certo va detto… esistono anche se in maniera esigua le persone per bene, i cosiddetti “inflessibili”, purtroppo quest’ultimi creano grossi problemi anche ai colleghi,  a causa di loro certi equilibri saltano ed iniziano ahimè i problemi, solo perchè si desidera far valere e rispettare i propri princìpi morali….

Ed allora in quest casi cosa accade… si apprezza il collega propenso alla legaità, i dirigenti di quell’ufficio premierà quell’intransigente??? Noniziano le prime ritorsioni, troppo irremovibile quel suo modo di fare… potremmo definirlo per certi versi “insensibile”, non comprende che attraverso con quei suoi modi di fare, mette tutti in difficoltà, incrina quel sistema clientelare che ora – proprio a causa sua – inizia a sgretolarsi…

Sì… le denunce sono ora sul tavolo della Procura e i tentativi di corruzione e concussione sono stati appositamente segnalati agli organi giudiziari: il proprio beè sh… alla fine il proprio dovere è stato compiuto!!!

La ricompensa??? Quella di venire definitivamente allontanato da tutti e trasferito il più lontano possibile!!!

Quando la giustizia fallisce: storia di una donna disgustata dai suoi interpreti ma che ha deciso di non piegarsi alle prevaricazioni!!!

Egr. Sig. Costanzo, Le scrivo questa mail perché sono sicura che questa mia notazione avrà modo nel suo blog di essere ben rappresentata.    

Quanto sto per descriverLe rappresenta una di quelle storie dove i personaggi sembrano slegati, ciascuno di loro è distante, ma poi con il passar del tempo e nello specifico, si scopre come essi siano fortemente connessi…

Lo si capisce dai passaggi più o meno formali, dalle comunicazioni inviate e/o ricevute, dagli incarichi assegnati, dalle relazioni compiute che dimostrano mai essere “equidistanti” o quantomeno equilibrate, ma viceversa si dimostrano lacchè in tutti quei loro passaggi “galanti“.

Quanto sto per raccontarLe potrebbe apparire come una bega condominiale, di quelle che ciascuno conosce bene per averle vissute, ma quì non si tratta di affrontare problematiche tra pochi condomini di un modesto stabile, no, qui affrontiamo un enorme condominio, con quasi un migliaio di famiglie, molti dei quali non residenti o quantomeno potremmo definire ciascuno di essi “stagionali“, rappresentanti di quell’enormità di somme versate, una miniera per chi poi le gestisce.

D’altrode va detto, i proprietari di quegli immobili non hanno alcun peso, ciascuno di loro possiede un potere decisionale ridicolo e non si provi ad entrare nell’ambito dei controlli gestionali, su quest’ultimo tema non vi potrà mai essere alcun confronto e ancor meno verifica! 

Comprenderà da se come la maggior parte dei condomini preferiscono tralasciare qualsivoglia loro diritto a interfacciarsi costruttivamente con quel proprio amministratore, in quanto, pur conoscendo le problematiche e avendo certezza che quel loro conto condominiale potrebbe non essere corretto o incrementato di poche centinaia di euro non si soffermano a riflettere che nel caso in cui tale importo potrebbe risultare esiguo per ciascuno di loro, quest’ultimo moltiplicato per tutti i condomini diventa un bel “tesoretto” in mano di chi detiene quel forzieree cioè dell’amministratore; d’altro canto, basti moltiplicare €.100,00 x 1.000 abitazioni, ed ecco ben 100.000 euro a disposizione della cassa, somme che poi spariranno attraverso fittizie giustificazioni di spesa… 

Ma se quanto sopra potrebbe essere considerato una noncuranza da parte di quei condomini, ciò che diviene grave è quando a quegli esborsi illlegittimi si sommino debiti non liquidati e un saldo in negativo di oltre 1.000.000,00 di euro!!!

Vede il complesso di cui parlo possiede una storia complessa che ha avuto inizio mezzo secolo fa e che ha visto l’avvicendamento di soggetti più o meno pittoreschi, molti dei quali veri e propri responsabili di una costante emorragia!!!

Per cui:  dinnanzi a queste evidenziate gravi circostanze, quale decisione prenderanno i proprietari di quel condominio??? Nessuna… quel soggetto in questione e molti suoi sostenitori rappresentano gli stessi che da decenni hanno fatto su quel condominio man bassa: soldi, immobili, insolvenze ed un continuo atteggiamento arrogante che dimostra non avere remore sulle possibili conseguenze!

Vede, la scrivente pensa che quando esistono condomini di questa importanza, dove circola tanto denaro – si potrebbe paragonare quel bilancio a un piccolo Comune – sì quando ciò accade, questi complessi dovrebbero essere sottoposti a un controllo mirato, già a modello Corte dei Conti.

Ed allora mi chiedo: può un condomino, costituito da famiglie semplici e perbene, che con enormi sacrifici ha deciso di volersi acquistare una casetta al mare, chissà magari contraendo un prestito o un mutuo, al fine di possedere quella pseudo “cabina in muratura” dove alloggiare con la propria  famiglia durante le ferie estive, per poi improvvisamente risvegliarsi una mattina qualunque con una valanga di debiti o perdendo anche quella stessa proprietà, soltanto perche uno “sciacallo” di turno, ha esercitato l’incarico di amministratore (un dipendente pagato dall’intera comunità condominiale) in maniera contraria alla legge e soprattutto restando impunito?

Sig. Costanzo, come ha potuto verificare dagli allegati presenti nella mail trasmessa, sono stata condannata da poco da una sentenza ingiusta!!! 

Un esborso quello a cui sono stata costretta che si somma agli altri precedenti (anch’essi ingiusti) che rappresentano la prova inconfutabile di un modus operante sleale,  in quanto, oltre ad avere “saccheggiato” la borsa della mia famiglia, ha intaccato la stima che avevo per tutti coloro che si occupano dall’interno di quei Tribunali di giustizia, ma che stranamente, con eguali ruoli, evidenziano differenze capacità interpretative… 

D’altronde vorrei aggiungere che quanto materialmente (e moralmente) ho subito, penso sia accaduto esclusivamente per non essermi genuflessa a quel mio amministratore (e a molti suoi amici…), per aver voluto legittimamente “ficcare il naso” nei conti e/o nelle problematiche di quel mio condominio.

Mi perdoni, la mia non è ostinazione, nè caparbietà, potrei dire che in un qualche modo rifletto quanto Lei quotidianamente realizza attraverso i suoi post, quel voler esaltare in ogni circostanza principi di legalità e rispetto delle istituzione!

Sì perchè sono questi i valori con cui sono cresciuta e a cui nella mia vita ho dato priorità; un modus di vita non certo agevole, ma che mi ha trasmesso grande forza, carattere e dignità, dimostrando sempre di non voler mai arretrare o arrendersi dinnanzi a quei poteri illegali, corrotti ed occulti, senza mai ricercare il proprio tornaconto personale, ma lottando non solo per se stessi, ma soprattutto per gli altri. 

Sig. Costanzo, nel corso della mia vita mi sono arresa soltanto dinnanzi l’amore, l’amicizia, la bellezza, la natura, l’arte, la sapienza, viceversa ho sempre pensato che la storia vada scritta, perchè soltanto così che diventiamo – in concreto – protagonisti di essa. 

Sono certa che Lei comprenderà bene queste mie ultime parole…

Il calcio, ha differenza dell’enorme entusiasmo determinato dalla nostra nazionale, non rappresenta nulla di quel sano complesso di valori morali e meritocratici!!!

Comprendo come in questo periodo post-pandemia siamo tutti euforici per essere finalmente liberi, ma soprattutto per poter festeggiare questa nostra nazionale e in particolare il suo bravo tecnico che ci sta dando grandi soddisfazioni… 

Ma passata l’euforia del momento cosa resterà di questa avventura, quali cambiamenti produrrà in maniera positiva all’interno di quel sistema “clientelare”???

Sì… perché a differenza di qualsiasi altro sport svolto dai nostri atleti, il calcio rappresenta l’unico modello nel quale il denaro sia l’unico fattore determinante!!!

Non vi è alcun altro valore che spinge i nostri ragazzi a praticarlo, non si tratta difatti di compiere qualcosa di sano o di benessere per la propria salute, no… l’unica motivazione che spinge la maggior parte di essi è perché vede in esso un futuro senza sforzi, una grande possibilità quella cioè di far soldi nel minor tempo possibile, beneficiando di un sistema fortemente “cullato” da questo Stato, dove per l’appunto molti di quegli uomini si rappresentano… già come per loro infatti i privilegi sono superiori ai meriti!!!

Ecco perché non vi è più alcuna cosiddetta “bandiera” e ancor meno scoprire come siano pochi a voler rimanere nella squadra che sin da pulcini li ha formati, sapendo – grazie a procuratori “scaltri” – di come la propria carriera venga prima di qualsiasi sentimento!!!

Certo, va detto, sono professionisti e quindi come tali puntano ad avere sempre più vantaggi…  ma ditemi, guadagnare 8 ml. di euro l’anno rispetto a 12 ml. pensate che faccia molta differenza??? 
Perché è in questo rapporto che si valutano gli uomini, ma la colpa per prima va ricercata proprio in questo sport, già basterebbe ad esempio porre dei limiti agli ingaggi, ad esempio, un tetto massimo di 500.000 euro l’anno per i migliori!!!

Pensate forse che qualcuno di loro si rifiuterà di giocare… ed allora ditemi cosa andrebbe a fare, il muratore, il metalmeccanico, il carpentiere, il giardiniere o anche il medico, l’avvocato, l’ingegnere, il commercialista, si cosa permetterebbe ad egli di guadagnare tutti quei milioni di euro, ma soprattutto avrà mai la capacità per compiere quelle professioni, alzarsi la mattina, sgobbare come un qualunque cittadino o forse per come sono certo, continuerà a dare una pedata a quel pallone, neppure in maniera così perfetta per come egli pensa…

Ci sono alcuni “giocatori” con cui il sottoscritto non si sostituirebbe, anzi osservandoli giocare, comprendo come essi non siano capaci neppure di stoppare una palla a volo, sì… se fossi al loro posto mi vergognerei, ma loro non hanno alcun imbarazzo, d’altronde va ricordato come la maggior molti di loro provengono da quell’ambito “raccomandato” e quindi di cosa mai dovrebbero vergognarsi, forse di essere dei figli di “papà”??? 

Come ho scritto in un precedente post – http://nicola-costanzo.blogspot.com/2021/06/calcio-gia-uno-su-diecimila-ce-la-fa.html – essi non saranno ne i primi e neppure gli ultimi di questo fallace Paese, perché come la maggior parte dei loro connazionali fanno parte di una nazione grottesca, capace da sempre d’entusiasmarsi quando si tratta di festeggiare per circostanze certamente uniche ma futili, ma si tiene distante quando si tratta di unirsi per far valere le proprie ragioni, affinché questo nostro paese possa giungere a realizzare quella necessaria crescita morale che conduca tutti noi ad avere finalmente quella ricercata equità, giustizia, legalità, ma soprattutto onestà e meritocrazia!!!

So bene che desiderare di cambiare questo Paese anomalo sia totalmente impossibile, sì… ma come dice il detto… “la speranza è l’ultima a morire”, d’altronde possiamo dire che è rappresenta lo stesso auspicio che unisce in questo momento molti italiani a voler credere come la nostra nazionale possa anche vincere gli europei!!!

Parco fluviale dell’Alcantara e impianti di depurazione

Un impianto progettato per servire i Comuni di Taormina, Giardini Naxos, Letojanni e Castelmola, tra l’altro costruito – grazie ad una scellerata politica – in uno dei posti più belli e naturali al mondo, già… all’interno di un’oasi del parco fluviale.!!!

Il sottoscritto ricorda perfettamente quei luoghi, già quand’erano incontaminati, perché trascorrevo lì accanto le mie vacanze estive ed anche qualche settimana invernale…

Mentre ora è tutto inquinato e sono anni che se ne parla, ma non solo, difatti… sia gli organi competenti, che gli Enti preposti, hanno ricevuto denunce formali, il sottoscritto tra l’altro si è ormai stancato di compiere quegli atti… 

Un malfunzionamento e una gestione di manutenzione del trattamento delle acque reflue finito ora in mano alla Procura della Repubblica di Messina…

Come diceva il giudice Falcone, “bisogna inseguire il denaro” e se qualcuno iniziasse a fare questo, troverebbe il reale problema di quell’impianto e di quanti negli anni  ci hanno marciato e cosa dire del danno erariale, così palese che mi meraviglio come sia stato possibile che nessuno – di quella ambigua filiera – se ne sia mai accorto!!

Le carte ci sono, basterebbe semplicemente leggerle o quantomeno che quei funzionari abbiano la volontà di andarle a prendere, perché in fondo, il problema reale è questo, sì… Quella diffusa omertà che viene continuamente perpetra in ogni circostanza!!! 

Tuttifanno finta di non vedere, non so dirvi se per mera complicità o per loro totale incompetenza, ma forse la verità va ricercata altrove, perché nessuno di essi vuole esporsi personalmente, chissà per non restar coinvolti o ancor peggio, per non intaccare quei rapporti personali di cui un giorno si potrebbe avere bisogno!!! 

Ora in questi giorni è stato nominato il nuovo presidente del “Parco fluviale dell’Alcantara”, sì… dopo le dimissioni del suo predecessore, chissà se finalmente qualcosa inizierà a cambiare, vedremo… e speriamo in bene!!!  

Toghe sporche??? Se dimostrate… le accuse sono veramente infamanti!!!

Incredibile… nuove indagini di una procura nazionale su un pm!!!
Il ministero della Giustizia che attiva l’ispettorato per fare delle verifiche sull’’ex presidente dell’Anm, indagato ora per corruzione per somme di denaro ricevute…
E… nel frattempo che il numero degli indagati vanno aumentando, anche l’Associazione nazionale magistrati fa sapere di aver chiesto gli atti dei fascicoli.
Il Comitato direttivo centrale ha convocato con la massima urgenza una riunione per i primi giorni di giugno… mentre i difensori di quegli indagati anno hanno provveduto a depositare le documentazioni a giustifica dei viaggi e dei pagamenti effettuati, che secondo gli inquirenti, avrebbero rappresentato il pagamento di quelle presunte corruzioni…
Difatti, secondo le accuse, il magistrato avrebbe ricevuto del denaro, vacanze e altri beni per facilitare un imprenditore e taluni avvocati, anch’essi ora indagati per corruzione e già al centro dell’inchiesta sulle presunte sentenze pilotate in Consiglio di Stato…
Il Guardasigilli data la vicenda, risulta essere molto preoccupato data la delicatezza della vicenda – che coinvolgerebbe anche le nomine del Csm – si riserva sin d’ora d’assumere ogni opportuna iniziativa, nel pieno rispetto dell’autonomia della magistratura che ha aperto l’inchiesta.
Sulla vicenda, l’Associazione Nazionale Magistrati “confida che il percorso decisionale del Csm non sia in alcun modo influenzato da alcun altro fattore, esterno o interno alla magistratura“.
Certo le le ipotesi di reato emerse sono gravi… in quanto trattasi di rivelazione di segreto d’ufficio, favoreggiamento personale, tangenti per nomine e dossieraggi sui pm “nemici”…
Se pensiamo che questo sistema di potere è riuscito a penetrare all’interno dell’organo di autogoverno della magistratura ed è stato capace (attraverso quelle presunte tangenti…) di veicolare nomine, procedimenti amministrativi, ma soprattutto è riuscito a infangare l’operato di alcuni colleghi magistrati – che avevano per l’appunto individuato taluni procedimenti illeciti – ecco se pensiamo a tutto ciò, viene spontaneo chiedersi se mai ci potrà essere in questo nostro paese, una vera giustizia!!! 
E sì… perché leggendo costantemente di queste inchieste, qualche dubbio viene…

Un Paese che si regge sull’illecito è perfetto e non privo d’una sua armonia – Seconda parte

Continuando il post pubblicato ieri: http://nicola-costanzo.blogspot.com/2019/04/un-paese-che-si-regge-sullillecito-e.html :
Di tanto in tanto, quando meno ce lo si aspettava, un tribunale (già il nostro etneo…) decideva d’applicare le leggi, provocando piccoli terremoti in qualche centro di potere e anche arresti di persone che avevano avuto fino a allora le loro ragioni per considerarsi impunibili. 

Ma come sempre accade da noi… il sentimento dominante anziché essere la soddisfazione per la rivincita della giustizia, era il sospetto che si trattasse d’un regolamento di conti d’un centro di potere contro un altro centro di potere…
Cosicché era difficile stabilire se le leggi fossero usabili ormai soltanto come armi tattiche e strategiche nelle battaglie intestine tra interessi illeciti, oppure se i tribunali per legittimare i loro compiti istituzionali dovessero accreditare l’idea che anche loro erano dei centri di potere e d’interessi illeciti come tutti gli altri.
Naturalmente una tale situazione era propizia anche per le associazioni a delinquere di tipo tradizionale che con le proprie attività criminali (fino a giungere a quelle più modeste come lo scippo sullo scooter…) s’inserivano come un elemento d’imprevedibilità nella giostra dei miliardi, facendone deviare il flusso verso percorsi sotterranei interni, ma anche esterni, in particolare verso quelle località ben disponibili a affari con “cosanostra“, da cui prima o poi certo riemergevano – grazie a vari riciclaggi – in mille forme inaspettate di finanza lecita…
In opposizione al sistema guadagnavano terreno anche le altre organizzazioni, quali quelle terroristiche che, usando quegli stessi metodi di finanziamento della tradizione fuorilegge, e con un ben dosato stillicidio d’ammazzamenti distribuiti tra tutte le categorie di cittadini, illustri e oscuri, si proponevano come l’unica alternativa globale al sistema… 

Ma il loro vero effetto sul sistema era quello di rafforzarlo fino a diventarne il puntello indispensabile, confermandone la convinzione d’essere il migliore sistema possibile e di non dover cambiare in nulla!!!

Così tutte le forme d’illecito, da quelle più sornione a quelle più feroci si saldavano in un sistema che aveva una sua stabilità e compattezza e coerenza e nel quale moltissime persone potevano trovare il loro vantaggio pratico senza perdere il vantaggio morale di sentirsi con la coscienza a posto. Avrebbero potuto dunque dirsi unanimemente felici gli abitanti di quel paese, non fosse stato per una esigua categoria di cittadini cui non si sapeva quale ruolo attribuire: “gli onesti”!!!
Erano costoro onesti non per qualche speciale ragione (non potevano richiamarsi a grandi principi, né patriottici né sociali né religiosi, che non avevano più corso…), erano onesti per abitudine mentale, per non danneggiare gli altri, per condizionamento caratteriale, erano moralmente onesti… e basta!!!
Insomma non potevano farci niente se erano così, se le cose che stavano loro a cuore non erano direttamente valutabili in denaro, se la loro testa funzionava sempre in base a quei vieti meccanismi che collegano il guadagno col lavoro, la stima al merito, la soddisfazione propria alla soddisfazione d’altre persone. In quel paese di gente che si sentiva sempre con la coscienza a posto loro erano i soli a farsi sempre degli scrupoli, a chiedersi ogni momento cosa avrebbero dovuto fare. 
Sapevano che fare la morale agli altri, indignarsi, predicare la virtù sono cose che trovano troppo facilmente l’approvazione di tutti, in buona o in malafede.

Il potere non lo trovavano abbastanza interessante per sognarlo per sé (almeno quel potere che interessava agli altri); non si facevano illusioni che in altri paesi non ci fossero le stesse magagne, anche se tenute più nascoste; in una società migliore non speravano perché sapevano che il peggio è sempre più probabile.

Dovevano rassegnarsi all’estinzione? 
No, la loro consolazione era pensare che così come in margine a tutte le società durante millenni s’era perpetuata una contro società di ladri, truffaldini, ricattati, voltagabbana, delinquenti, mafiosi, ecc…, una contro società che non aveva mai avuto nessuna pretesa di diventare la società, ma solo di sopravvivere nelle pieghe della società dominante e affermare il proprio modo d’esistere a dispetto dei principi consacrati, e per questo aveva dato di sé (almeno se vista non troppo da vicino) un’immagine libera e vitale, così la contro società degli onesti forse sarebbe riuscita a persistere ancora per secoli, in margine al costume corrente, senza altra pretesa che di vivere la propria diversità , di sentirsi dissimile da tutto il resto, e a questo modo magari avrebbe finito per significare qualcosa d’essenziale per tutti, per essere immagine di qualcosa che le parole non sanno più dire, di qualcosa che non è stato ancora detto e ancora non sappiamo cos’è…

La massoneria in Sicilia… a Catania???

Se sperate di conoscere i nomi dei politici o di quegli imprenditori che sono attualmente affiliati a quelle logge massoniche, beh… potete stare freschi!!! 
Nessuno di loro vi dirà mai di far parte di quel sistema celato, anzi viceversa, chi fa sfoggio di appartenervi, significa che non sa neppure di cosa stia parlando e quel suo atteggiamento spavaldo dimostra come serva esclusivamente a quell’individuo, per dare sfoggio ad amicizie e conoscenze che neppure conosce… 
Quanto compiuto difatti da quest’ultimi, serve esclusivamente come si dice a Catania “pi’ spacchiarisi“, cioè per darsi un atteggiamento degno d’ammirazione, ma nello stesso tempo quel significato possiede anche un spiegazione “negativa”, rappresentata da quel modo di fare… “u spacchiusu“, cioè l’essere spaccone o arrogante.
Per cui, è impossibile sapere quanti e quali uomini istituzionali, politici, assessori, dirigenti, ecc… prima di diventare importanti e conquistarsi una poltrona, siano dovuti transitare da quelle logge, per poi mettersi a disposizione di quei superiori, che poi sono gli stessi che governano quella struttura piramidale e le sue gerarchie…
Ecco perché prendendo in esame una parte di questa regione, ad esempio il territorio etneo, si comprende come, anche soltanto a pelle che… (la possibilità di sbagliarmi è alquanto remota) sono molti gli ambienti che mostrano essere sotto le mani di questa massoneria/mafiosa, la stessa che  influenza, determina e condiziona tutti gli apparati di questa nostra città… 
Si… ora saranno in molti a “urlare” che quanto sto scrivendo non rappresenta la realtà dei fatti!!! 
Già… ma d’altronde loro sono i figli di quei genitori che negli anni passati, gridavano che la mafia non esisteva e poi, dopo quarant’anni, abbiamo scoperto cos’era accaduto…
Ripeto… la Massoneria comanda a Catania e le società che orbitano dietro quelle logge, sono le uniche – in un periodo che manifesta essere ancora fortemente in crisi – che evidenziano una crescita esponenziale non indifferente, sono le stesse che “incredibilmente” si aggiudicano gli appalti pubblici, sono società capaci di diversificano i loro utili investendoli in altre realtà, come quelli del settore immobiliare, commerciale, della grande distribuzione, dei trasporti, ecc…  lasciando tutti gli altri… con le mani vuote!!!
E quindi mentre la concorrenza muore… incontrando in quel loro percorso tutta una serie d’impedimenti, limitazioni, ostruzioni, sia bancari che a causa di quei responsabili “corrotti” di enti pubblici, loro… grazie a quella affiliazione, vanno dritti come un treno senza mai fermarsi… arricchendo sempre più le loro tasche e lasciando le briciole a quei loro lacchè…
D’altronde questa è una terra che non ha scampo… perché la maggior parte dei suoi conterranei (tra cui anche coloro che risultano essere legati alla criminalità organizzata), si è messa a disposizione di queste organizzazioni, offrendo ad essi qualsivoglia servizio!!!
Quindi… altro che adepti, uomini liberi e fratellanza a base morale… 
Qui di comportamenti virtuosi non vi è nulla… anzi tutto il contrario, perché ciò a cui si punta è esclusivamente il potere e il denaro, due fattori che nulla possiedono con quei principi e quella ideologia umanitaria…
Altro che “livella”, altro che principi egualitari, qui la bolla è tutta da un lato e favorisce soltanto chi ne fa parte!!!

Catania: Gira la ruota dell’Illegalità

I comportamenti illegali o comunque illeciti nella nostra città non si contano più…
Pochi minuti fa – mentre stavo scrivendo questo post – la notizia nel catanese di una bancarotta fraudolenta patrimoniale, con grave condotta distrattiva, che ha condotto il giudice per le indagini preliminari ad emettere un decreto di sequestro preventivo di un complesso immobiliare dal valore di oltre 2,7 milioni di euro… 
Alcuni giorni fa mia figlia, ancora adolescente, insieme ad alcuni suoi compagni d’Istituto è stata a visitare la sede distaccata del Tribunale di Catania, presso via Guardia della Carvana, per effettuare una formazione di orientamento universitario, nel caso specifico della facoltà di giurisprudenza…
Rientrando a casa mi ha detto: “sai a quanto ammontano i procedimenti contenziosi, camerali e residuati nella nostra città“???
“Ho risposto… no!!! Quanti sono???”  
Mi ha detto… oltre 14.000…!!!
Ecco… forse questo dato, rappresenta il primo insuccesso d’una vera azione di contrasto… 
Il fatto di continuare a sottovalutare questa circostanza negativa, ha come conseguenza quella di generare in molti, la convinzione che un eventuale procedimento giudiziario, civile o penale che sia, prima che venga emessa una sentenza definitiva, si dovrà attendere… “le calende greche”!!!
Un giudizio quello dell’inadeguatezza giuridica, che conduce molti a pensare di poterla fare franca iniziando a non aver alcun timore sia della legge, che di quelle sue eventuali ripercussioni …
Ecco quindi la vera motivazione che spinge molti a deviare da quel percorso di legalità, perché malgrado siamo intuitivamente consapevoli che la corruzione può comportare stravolgenti in ambito personale o familiare, il rischio è così marginale che – secondo loro – il gioco vale la candela…
Dunque, azioni corruttive che conducono a comportamenti illeciti nel campo professionale, d’ufficio, amministrativo, possono essere spiegate solo perché il sistema ha generato quella serie di comportamenti non etici, a cui ogni giorno assistiamo…
Basti aprire la pagina web della propria città ed ecco evidenziate nuove inchieste giudiziarie che prendono in esame, non solo quegli uomini della politica, della pubblica amministrazione, delle istituzioni e dell’imprenditoria, ecc… ma una totale mancanza di ciò che dovrebbe rappresenta in se l’etica… nel senso pratico della parola, un reale contrasto di tutti quei comportamenti che come vediamo danno adito a continui comportamenti devianti…
Difatti la corruzione – nelle sue molteplici varianti – costituisce una degenerazione intenzionale del comportamento umano, che porta a ricercare gli interessi personali a qualunque altra situazione…
Ecco perché chi si macchia quotidianamente di quelle colpe, le ripercuote successivamente nel suo operato; si è visto difatti che chi compie truffe o raggiri, evidenzia nel suo campo, comportamenti professionali del tutto inefficienti, assenteisti e che presentano una scarsa produttività…
Ma loro sono come quei concorrenti, speranzosi di vincere un premio e chissà se forse, nell’attesa di girare quella ruota, non venga ahimè… anche il loro turno!!!

In questa terra di ladri…

Ma chi sono questi nuovi ladri…??? 
Chi sono i malandrini di questa nostra terra di cui ogni giorno sentiamo parlare???
Non sarà che forse sono anch’essi dei mafiosi??? 
Ma allora, se fosse così, dobbiamo pensare che anche coloro che siedono dietro alle scrivanie e copioni quotidianamente quelle loro azioni illegali, non sono solo ladri… ma anch’essi mafiosi???
Ma se questa parola viene applicata a loro, in qualità di ladri, allora anche quelle “pseudo” qualità del mafioso vengono di fatto trasmesse a questi soggetti???
Diceva Sciascia: “Ciò avviene perché il non sempre colto pubblico, non ha avuto tempo di ragionare sul valore della parola, né s’è curato di sapere che nel modo di sentire del ladro e del malandrino il mafioso è soltanto un uomo coraggioso e valente, che non porta mosca sul naso, nel qual senso l’essere mafioso è necessario, anzi indispensabile… 
La mafia è la coscienza del proprio essere, l’esagerato concetto della forza individuale, unica e sola arbitra di ogni contrasto, di ogni urto d’interessi e d’idee… donde la insofferenza della superiorità e peggio ancora della prepotenza altrui. 
Il mafioso vuol essere rispettato e rispetta quasi sempre… 
Se è offeso non si rimette alla legge, alla giustizia, ma sa farsi personalmente ragione da sé, e quando non ne ha la forza, col mezzo di altri del medesimo sentire di lui”.
La Sicilia difatti vive di questo trasformismo, un male che potremmo definire “genetico” in quanto i suoi conterranei dimostra con il passare degli anni di essere stati colpiti da una grave piaga… e non è quella riportata dall’Avv. di Jonny Stecchino, “l’Etna, la siccità o il traffico“, no… qui si tratta della mancanza di memoria!!! 
Per i siciliani la storia non ha nulla da insegnare, d’altronde parliamo di un popolo incapace di apprendere… proprio perché incapace di ricordare!!!
Ed è su questa amnesia collettiva che difatti il potere mafioso, politico e clientelare, continua a mietere le sue vittime… 
Basti osservare quanto avviene giornalmente, una storia infinita fatta di truffe, ladrocini, soprusi, scambi illeciti di favori, imbrogli, raccomandazioni e protezioni sia nella vita politica, professionale e amministrativa… 
Ed è su questi principi che basa la propria sopravvivenza il siciliano, celato sotto un’apparente maschera di legalità (che non mette mai in pratica…) prova in ogni circostanza a sfruttare quelle possibilità che gli vengono offerte e senza alcuna resistenza, si “piega” sin da subito a concedersi a alle richieste ricevuti…
Una terra – la nostra – che si regge sull’illecito e le cui leggi dimostrano d’essere inadeguate a cambiarla, soprattutto perché questo sistema “corruttivo” basa se stesso su principi che purtroppo in molti condividono… 
Infatti, ciascuno di essi, condizionato da quel centro di potere (in possesso di cospicui mezzi finanziari), viene quotidianamente soggiogato da quella eventuale possibilità di denaro (d’altronde … non è più capace di concepire la vita in altro modo) e pur sapendo che questi mezzi potrà averli solo illegalmente e cioè concedendo favori certamente disonesti…
E’ un meccanismo marcio che si ripete, d’altronde chi oggi compra quei suoi conterranei con il denaro, chi offre soldi in cambio di voti o favori in genere, sicuramente aveva fatto in precedenza quei soldi, grazie a favori ottenuti in precedenza… 
Possono raccontarci ciò che vogliono, ma la realtà è questa e cioè che viviamo in una terra dove “l’illecito” è circolare e forse per molti, non privo d’una sua armonia…

Quel "mondo di mezzo" delle cave d’estrazione in Sicilia: "Ahhh… se solo si scavasse più a fondo"!!!


L’altra sera, nel guardare i report del mio blog, ho notato che tra i miei 20 post più letti degli ultimi mesi, cinque rappresentano il mondo delle cave (abusive e non) e dell’estrazione della pietra lavica… 

Mi sono detto: ” Ma guarda un po’ quale interesse hanno i lettori a leggersi argomenti cosi specifici e dettagliati”.
D’altronde parliamo di una materia che non interessa molti…
La platea dei visitatori nel web solitamente preferisce argomenti meno peculiari e certamente più generici…
Però… questo fatto mi ha incuriosito ed allora stasera ho deciso di riproporre in maniera più soft quel “mondo di mezzo”, costituto solitamente da chi gestisce lecitamente o illegalmente le cave nella nostra regione e chi dovrebbe controllarle…
Una volta un mio caro amico – proprietario di alcune cave – mi disse: se vuoi fare immediatamente soldi… devi acquistare una cava!!!
Il sottoscritto, non comprese immediatamente quelle parole e quindi chiese maggiori delucidazioni sul quel mondo dell’estrazione ed egli allora mi disse: “vedi, una cava con aggregato un impianto di frantumazione – anche “mobile” – permette d’incassare subito denaro, per di più in contante, perché tutti hanno bisogno del materiale frantumato, chi per realizzare riempimenti, e chi ad esempio per realizzare in opera del Cls e quindi ha necessità di pietrisco o sabbia (meglio conosciuta con il nome di azolo), per proseguire ancora con la pietra frantumata, i massi, ecc…
La pietra lavica è un materiale con cui si fa di tutto… 
Ovviamente c’è un livello più alto, diciamo più raffinato, con cui si fanno – se pur nella loro semplicità – vere e proprie opere d’arti…
Ma è soprattutto la “gestione” che secondo il sottoscritto determina i maggiori vantaggi… perché parliamo di un’attività difficile da controllare e la cui produzione quantificata, se pur opportunamente registrata (mi riferisco ovviamente a quelle società legalizzate… perché per tutte le altre, quelle abusive, quel mondo dell’estrazione “è tutto oro che cola”…) può dar luogo ad una contabilità parallela, sicuramente ardua da scoprire, non solo per quei funzionari responsabili degli Enti addetti ai controlli, bensì anche per le forze dell’ordine, in particolare per quelle che tra esse, si occupano di reati che riguardano l’economia e la materia tributaria, ed intervengono quando sono presenti reati di truffa e/o evasione fiscale…
Se poi a quella maestria imprenditoriale ci sommate le complicità di coloro che avrebbero dovuto verificare, ecco che quel mondo delle cave, garantisce non solo a quegli imprenditori di accrescere economicamente in modo esponenziale, ma permette a tutta una serie di soggetti intorno, di beneficiare di ulteriori introiti, regalie che se dimostrate, confermerebbero in maniera chiara quell’eventuale rapporto collusivo…
Certo, quanto sopra non è semplice da dimostrare, anche perché nessuno parla… 
D’altro canto perché farlo, avendo ciascuno di contro interessanti vantaggi a proseguire per come finora fatto!!!
Quindi per scoprire qualcosa, bisogna attendere e sperare… sì che quel flusso all’improvviso s’interrompa, affinché quella cosiddetta “armonia professionale” possa sfaldarsi e dare il via a tutta una serie di provvedimenti amministrativi e no solo, che causeranno tutta una serie di lungaggini, al fine esclusivo di giungere ad una sospensione di quella attività di cava… 
Semplice no… d’altronde ditemi: chi possiede tra le parti, il coltello dalla parte del manico???  
Ho l’impressione che fintanto un’inchiesta non palesi che quanto dal sottoscritto ipotizzato trovi conferma, difficilmente qualcosa di quel mondo, potrà mai cambiare… 
Già, dovremmo accontentarci di scoprire – di tanto in tanto – il nome di qualche “prestanome” che forse sfruttava abusivamente una cava all’interno del Parco dell’Etna, ma per il resto nulla…
Sì… in un certo modo dispiacerà sapere che nel contempo, tutti gli altri, resteranno come sempre impuniti!!!  

Catania, bluff e sangue: il Potere del denaro, la Procura della Repubblica, la gestione della notizia

di “iena anti antimafiosa” Marco Benanti: https://www.ienesiciliane.it/articolo.php?aid=8955
Appena ho letto l’articolo pubblicato su “Linkedin”, ho contattato immediatamente Marco, chiedendogli il permesso di pubblicare questo suo post, che ritengo sia fedele – in tutte le sue sfumature – a tutto quello che da sempre, riguarda la nostra città etnea: 
Scriveva Pippo Fava negli anni Settanta:“….Ecco dunque che il catanese corre per arrivare prima. Tutti corrono. Rapaci, violenti, disordinati, vocianti, ognuno per conto suo, inseguendo la vita che corre via veloce, e il catanese sempre appresso, mai distaccato d’un palmo, automobili, autobus, camion, biciclette, autotreni, moto, passanti, tutti a catafascio, da tutte le direzioni e per ogni dove, poiché il denaro è in ogni direzione. 
Il denaro è il padrone del mondo, con il denaro si può tutto nella vita: una bella casa, la macchina, la villeggiatura, il rispetto della gente, la salute con garanzia delle migliori cliniche, persino la grazia dell’onnipotente il quale viene invocato in modo perentorio con la mediazione di Sant’Agata che, essendo vergine, viene tenta in altissima considerazione: “Sant’Aituzza, vossia vede che gioco d’artificio ci ho sparato ieri sera dinnanzi al fercolo. Ruote luminose ed anche la cassa infernale. Sant’Aituzza…!Oh, Sant’Agheta…? Che fa non ci sente? Io ci avevo chiesto quella grazia…annunca niente gioco fuoco la prossima volta!”
L’amore per i soldi, la vocazione, la passione, la identificazione del potere con la massima ricchezza fa presumere che tutti abbiano la stessa passione e vocazione, il commerciante, l’industriale, il ciabattino, il medico chirurgo, l’impiegato e naturalmente l’uomo politico. Della voracità di questi ultimi i catanesi si sono fatti un paradigma, ma benevolente, quasi senza rancore, come i fatti della natura che accadono perchè è nell’ordine stesso della natura che accadano.
“Ohu…si mangianu li soddi!”
“Ca nsamai…c’eri tu a quel posto, che facevi?”….
Non esiste in tutta Europa una città così mistificatoria persino nei confronti delle statistiche economiche ufficiali. Catania risulta agli ultimi posti nella media del reddito individuale. E’ un imbroglio. Il denaro scorre da tutte le parti, passa nel vento, scompare, riappare, crediamo che siano pochissimi i catanesi a fare soltanto un lavoro. Centinaia di migliaia fanno gli impiegati, funzionari, professori, vigili urbani, dipendenti pubblici, maestri elementari, muratori, archivisti, e contemporaneamente sono negozianti, hanno una bancarella di ortofrutta, commerciano, suonano la tromba o il violino, curano un’industria di gelati, possiedono una radio libera, sono tassisti abusivi, fotografi, maghi, fabbricanti di mobili, elettricisti, meccanici, all’occorrenza scippatori, ladri, rapinatori, usurai, ricettatori, infermieri, ruffiani, magnacci, dattilografi…” (tratto da “I Siciliani” Cappelli editore, 1980).

Fava scrittore prima che giornalista coglieva l’anima più vera di una città fenicia: a distanza di quarant’anni le cronache di questi giorni raccontano ancora di questa anima. Già, perchè come spiegare, al di là del merito delle singole vicende giudiziarie, gli scandali e gli intrecci affaristici che vengono fuori da giorni dalle pagine d’accusa della Procura della Repubblica di Catania?

Che riguardi l’alto professionista, già direttore dell’Esattoria, o che coinvolga l’avvocato rampante che gira in Bentley incurante delle multe che gli piovevano per divieto di sosta, le inchieste della magistratura rimandano dritti dritti al senso più profondo di una città priva di cittadini, piena di abitanti (incuranti di quanto gli accade attorno, se non li tocca nel privato) e animata da una sola “religione”: i soldi. Una “religione” praticata con scrupolo, con ordine e disciplina quasi e che scandisce le 24 ore, durante le quali si può passare da un centro di potere ad un altro, da una “bandiera” ad un’altra, da una “scelta di vita” ad un’altra, senza battere ciglio. Ma non senza battere cassa. 
Perché per il catanese non esiste altro, e non c’entra nulla la crisi economica che pure esiste: esattamente come diceva Pippo Fava quarant’anni fa.
Una dimensione privatistica dell’esistenza, dove il rispetto si deve solo per tutto ciò che ha un valore (la “legge del valore” è l’essenza del capitalismo nella sua dinamica di fondo). O “si conta” o si è “niente”: un principio religioso appunto. Il resto è ipocrisia o meglio come diceva Antonio Schilirò (l’intellettuale del Comune di Catania, assassinato nell’anima dalla “Catania perbene e della legalità”, di cui in questi giorni è l’anniversario) “mentono tutti”.
E di menzogna in menzogna, di truffa in truffa, di doppiezza in doppiezza, le giornate di questa Catania dominata dalla Procura della Repubblica (divenuta “monopolista” dell’informazione, o meglio “editore di riferimento” della popolazione, mediante i “uffici stampa paralleli” nel sistema dei media) passano di scandalo in scandalo. In attesa, sempre, di verificare, al processo (al dibattimento si forma la prova, non in conferenza stampa davanti ai piemme) che le ipotesi d’accusa reggano. 
Ma per fare questo ci vorrà sempre qualcuno che qualcuno, magari con le pezze al culo, vada in udienza, magari finendo talora scaraventato fuori “perché il codice non prevede il pubblico”: per tutto il resto, sopratutto prima di tutto, ci sono le solite “imprendibili” manine che “tirano carte” solo da una parte dell’informazione. 
Come negli “anni d’oro” del “sistema Ciancio”, quando il segreto istruttorio vigeva a targhe alterne (per gli altri): esattamente come oggi, o meglio da un decennio. Si chiama “gestione della notizia”, è una forma del Potere reale, che a Catania ha rappresentato uno delle chiavi del sistema dominante per decenni, di cui ha fatto e fa parte integrante la Procura della Repubblica. “Gestione notizia” che significa prima di tutto tracciare un solco, a partire dall’esistenza di un fatto o anche solo della sua interpretazione, su una città disarmata perchè non abituata a non avere memoria di sé e da tempo priva o deprivata di un tessuto imprenditoriale autonomo.
Insomma, ma non è che dietro il “fumo accecante” della mediaticità si potrebbe nascondere un brillante finto cambiamento, insomma uno straordinario nulla di fatto?

A proposito di recessione…

Un altra serie di dati industriali, questa volta provenienti dalla Germania sta sollevando forti preoccupazioni tra gli analisti, considerato che la Germania da sola, rappresenta la più grande economia europea e che nessuno si sarebbe aspettato che la produzione industriale potesse diminuire dell’1,9 %, arrivando ad una crescita inferiore dello 0,3%.
Questa flessione aveva caratterizzato non solo l’industria pesante, ma anche la produzione nell’industria automobilistica, energetica e delle costruzioni…
Gli economisti ora stanno a osservare quanto sta avvenendo, per comprendere tecnicamente, se è in corso una recessione… o se questa attuale crisi dipenda dalle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, con l’incertezza economica che la Brexit sta realizzando nella zona euro, ed infine le turbolenze sui mercati azionari che potrebbero agire come un ulteriore freno…
Mai come in questo periodo il DAX tedesco ha toccato il fondo, perdendo quasi il 20% delle proprie azioni…
Certo, il calo della produzione industriale tedesca è stato conseguenza dei problemi nel settore automobilistico, a causa di quanto emerso nelle emissioni di scarico delle proprie autovetture… che ha condotto ad una deflazione degli ordini…
La specificità e la dimensione della crisi finanziaria con cui si sta muovendo, il fatto altresì che l’intero sistema bancario stia ancora galleggiando, ci ha condotto in un certo senso, in un’area grigia, in una economia che a prima vista sembra essersi stabilizzata, ma che cela un potenziale di crisi che nessuno è ancora in grado di prevedere e misurare…  ma che potrebbe stravolgere il mondo!!!
D’altronde la cosa peggiore che oggi sta capitando, è che la crisi dei mercati finanziari non è rimasta un fattore isolato, ma ha lasciato degli strascichi; vedasi ad esempio quanto accade con le banche, le quali ormai non prestano più denaro, perché temono di non ricevere indietro i soldi e così tutto si sta fermando, anche la più piccola attività imprenditoriale…
Vedremo cosa accadrà e quali conseguenze avranno tutte quelle politiche messe in atto dai vari governi nazionali!!!
Di una cosa sono comunque certo: Gli attuali problemi non potranno essere risolti in maniera celere, ma ci vorranno anni, prima che la condizione di stabilità e crescita di alcuni anni fa, possa nuovamente ritornare!!!   

Quel farisaico modo di protestare in Sicilia…

In questi giorni, osservando i nostri Tg regionali, ho avuto come la sensazione che quanto avviene nella nostra terra, rappresenta perfettamente quel mal costume prettamente siciliano e cioè di proteggere sempre i propri interessi, di salvaguardare il proprio orticello e di protestare soltanto quando, questi vengono messi in discussione o a rischio…
Già, tutto il contrario di quanto ad esempio è avvenuto negli stessi giorni in Francia, dove tutti i cittadini, di qualunque ordine e grado, hanno deciso di scendere in piazza per far valere le proprie ragioni, tanto d’aver costretto il Presidente Macron ad ammettere le proprie colpe…
Sì… la cosa che mi ha colpito di quella manifestazione, è che tra gli intervistati vi fossero parecchi dipendenti pubblici e soprattutto molti lavoratori d’importanti compagnie private, tanti pensionati ed anche molti studenti, che hanno deciso di appoggiare personalmente quella contestazione, per venire incontro ad un paese che soffre e loro – se pur blindati da un reddito sicuro e inattaccabile –  con quei “gilet gialli”, hanno fatto valere la loro voce a difesa dei giovani senza un lavoro o di quei cosiddetti precari…
Viceversa, riprendendo quanto osservavo da noi in tv negli stessi giorni, vedevo pensionati che sono andati a protestare contro la Giunta di Porto Empedocle, gridando a squarciagola: “Non siamo pecoroni”…
Negli stessi giorni i precari dell’Asp sono scesi in piazza,creando non pochi disagi agli utenti, proseguendo nella mia città etnea gli impiegati comunali, da mesi senza stipendi, si sono fatti sentire… 
Peraltro, mentre a Catania vi era un grosso fermento, a Palermo in corteo organizzato dai sindacati si è diritto verso la sede della prefettura… a manifestare molti amministrativi che rivendicano una stabilizzazione attesa da oltre 25 anni!!!
Nel frattempo gli studenti, avendo appreso dei tagli per più del 50% alle scuole, hanno deciso di andare sotto l’ufficio del presidente Musumeci…
Se pensavate che nel messinese la situazione fosse più calma vi sbagliate, a Milazzo sono scesi in piazza i lavoratori precari del Comune, dichiarando che a rischio c’è il futuro di 162 famiglie!!!
Analoga situazione avviene a Mussomeli e come non ricordare i magistrati cd. onorari, che hanno chiesto una definitiva soluzione a quella loro sostanziale precarietà, ritenendo il loro apporto fondamentale per l’efficienza del sistema giudiziario…
La cosa assurda è che potrei continuare con un altrettanto numero di esempi, sempre compiuti durante la medesima settimana, ma preferisco non annoiarvi con un altro elenco…
Ciò che volevo portare in evidenza, è la differenza messa in atto in quelle contestazioni, tra chi scende in piazza per valori nobili quali l’uguaglianza, la legalità e soprattutto la solidarietà e chi di contro, scende esclusivamente per far valere le proprie ragioni, quasi sempre di natura economica e finanziaria e certamente poco sociali…
Perché solo per questi motivi si protesta in quest’isola, ma forse questo comportamento farisaico potremmo estenderlo anche a tutto il Paese… ma nella nostra regione è più presente e nessuno vuole rinunciarvi, perché in gioco non vi è la dignità dell’essere umano, il benessere collettivo… no, qui in gioco c’è soltanto la tasca ed è ciò che importa!!!
Puntare come sempre al proprio orticello, del resto, di quanto avviene intorno, non frega niente a nessuno, sì… l’importante è protestare, per ottenere per se, sempre più privilegi!!!
Altro che “gilet gialli” da indossare… i miei conterranei (quei pochi che li hanno ricevuti) non li hanno neppure scartati, già… se li sono venduti ancora confezionati!!! 

Se i controlli sono demandati ai dipendenti che devono anticipare pure i costi per le trasferte… siamo a mare!!!

Alcuni anni fa avevo parlato delle nostre autostrade in particolare dei tratti siciliani della A18-A20…

Abbiamo visto in questi anni cosa è accaduto… crolli di viadotti, terrapieni che hanno invaso le carreggiate, gallerie buie e fatiscenti, guard-rail non a norma, piazzole di sosta utilizzate come discariche, per gettare qualsivoglia rifiuto indifferenziato… ed ancora, la maggior parte di quelle cosiddette autostrade mancano dei minimi requisiti di sicurezza… ed oggi, ciascuno di voi starà pensando, sì oggi… dopo che sono passati più di due anni, quel’è la situazione???

La stessa d’allora… non è cambiato nulla, siamo nella medesima condizioni, anzi no… peggio!!!

Già, basti osservare qualunque tratto stradale… il pavimento non esiste più in quanto lo strato d’usura è sparito, sia per il degrado causato dai veicoli che vi transitano, ma soprattutto per quel conglomerato bituminoso d’indubbia qualità e spessore…

Ovviamente analogo discorso andrebbe fatto per tutto il pacchetto stradale che si sa, dovrebbe resistere a quei grossi carichi concentrati, all’usura, al degrado da parte degli agenti fisico-chimici, alle dilatazioni termiche, a tutte quelle condizioni per consentire ai veicoli, un’ottimale aderenza con i pneumatici.

Ed oggi siamo qui a valutare quanto accaduto a Genova… a quel ponte, sapendo già che tutto ciò che riguarda le nostre infrastrutture, non ha alcuna logica, ne di progettazione e neppure di sicurezza!!!

Ora sono tutti a dire che la colpa di quanto sta accadendo è da attribuirsi alla scarsa manutenzione ed è innegabile come la maggior parte di quegli incidenti o ancor peggio di quelle tragedie, si sarebbero potute evitare se ci fosse stata una corretta manutenzione stradale o certamente uno scrupoloso controllo, da parte di quei suoi responsabili…

Ma ciò che nessuno dice è che quei semplici “controllori”, responsabili di valutare quelle opere infrastrutturali, per poter svolgere quel proprio incarico devono (premesso… senza quelle necessarie attrezzature oppure forse qualcuno in quelle società credeva che i propri dipendenti avessero la vista a raggi x… ) anticipare anche i costi per quelle trasferte…

Sì… non ci sono i soldi ed i rimborsi anticipati per quelle indennità, verranno (se verranno…) rimborsati dopo circa sei

mesi!!!

Ed allora mi chiedo: “Perché un semplice impiegato di una società autostradale, dovrebbe mettere a disposizione il proprio automezzo, anticipare tutti i costi necessari, per andare a verificare quelle opere in corso o ancor più quelle opere realizzate a suo tempo dalla società con la quale per l’appunto, esercita il proprio incarico???

Certo il sottoscritto, un soggetto come quello sopra riportato, ha avuto modo di conoscerlo… e credetemi ci ha rimesso tutto, anche l’auto… ma nella vita ci sono valori che non possono essere commisurati con il denaro o con la distruzione di una banale autovettura, sono principi che prendono il nome di “responsabilità” e fanno parte di quelle qualità intrinseche di taluni uomini…

Non tutti sanno farle emergere, la maggior parte ormai si è adeguata al sistema e valuta tutto, come fosse banale ed è il motivo per cui oggi, accadono ancora queste disgrazie…

La verità: “Hanno tutti paura… e nessuno di loro è disponibile a metterci la faccia e soprattutto i soldi”!!!    

Puntano tutti ad ottenere successo, potere e denaro!!!

Che differenza c’è tra quegli uomini della criminalità organizzata e le persone comuni: Nessuna!!!
Puntano entrambi ad ottenere per se successo, potere, denaro e successo!!!
Alcuni giorni fa avevo preso spunto da un programma televisivo intitolato “Temptation Island” per introdurre un tema, quello delle “tentazioni” in particolare nella nostra terra… 
Ecco perché Papa Francesco durante l’udienza generale ha parlato del “vitello d’oro“.
Per chi non ricorda quel passo della Bibbia: “Mose, durante il suo viaggio verso la terra promessa, si fermò per salire nel monte Sinai a ricevere da Dio le tavole con i Dieci comandamenti, ma dal momento che tardava a tornare, il popolo d’Israele, chiese al fratello Aronne una nuova guida divina… 
Questi, preso dalla paura, raccolse tutto l’oro che il popolo gli aveva donato e lo forgiò in un vitello, ispirandosi agli antichi dei egizi…. 
Mosè avvertito da Dio che la sua gente si era corrotta, scese dalla montagna e vedendo a quale perdizione la sua gente si era indirizzata, infuriato, fece a pezzi le tavole della legge!!!
Ecco perché quel simbolo raccoglie in se, tutti i desideri che danno per l’appunto l’illusione della libertà, mentre nei fatti… la schiavizzano!!! 
Non per nulla, nella Bibbia questo comandamento è posto al primo punto: “Non avrai altro Dio all’infuori di me. Non ti fare nessuna scultura, né immagini delle cose che sono su nel cielo, o sulla terra, o nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai”!!!
Ma se di contro, viviamo in un periodo nel quale regnano precarietà e insicurezza, è logico che gli uomini di oggi, come quel popolo del deserto d’allora, si rivolga all’idolatria… accontentandosi di quelle misere rassicurazioni, che possano esserle garantire dal luccichio di fama, potere e  ricchezza…
Fateci caso, ciascuno, chi più chi meno, nel corso della propria vita insegue qualcosa. 
C’è chi cerca gloria nella propria professione, tentando in ogni modo di scalvare gli altri colleghi, c’è chi si batte per diventare famoso ed allora prova ad ottenere fama attraverso la televisione o lo sport, c’è chi tenta di raggiungere il potere e si butta nella politica o sfrutta quanto a suo tempo predisposto dai propri cari, c’è chi vuole ottenere sempre più denaro e fa di tutto per ottenerlo, anche se ciò implica compromessi o far parte di una qualche associazione mafiosa… e c’è chi ha raggiunto tutto, in maniera lecita o illegale e vuole ottenere sempre ancor di più!!!
L’importante è “AVERE”… e si fa di tutto per ottenerlo, viceversa, conta nulla l’essere moralmente onesti, corretti o irreprensibili… 
Purtroppo non interessa a nessuno, d’altronde ogni giorno ascoltiamo le notizie nei Tg o sul web, dove da quelle inchieste giudiziarie, nessuna categoria viene risparmiata!!!
Si passa dai funzionari ai dirigenti di enti pubblici, dai presidenti di associazioni di categorie ai politici, da quella sfilza d’imprenditori ai vari amministratori, i quali, solitamente oltre ad essere semplici “prestanome”, gestiscono in maniera fraudolenta quel loro mandato…
Ed ancora, cosa dire di tutti quegli uomini e donne legati al mondo delle istituzioni, a cominciare purtroppo da taluni magistrati corrotti, per finire a quegli addetti degli uffici giudiziari…
E ci sono loro, i professionisti (sì… del pulito…); categorie di colletti “grigi”, che si prestano a collaborare affinché quelle attività corruttive vengano celate oppure se scoperte, provvedono a limitarne i danni… difendendo quei loro clienti dai reati commessi, presso le opportune sedi: sono uomini di legge, dottori commercialisti, operatori tributari e fiscali, che si alternano a seconda delle circostanze, affinché tutto continui a restare per com’è… 
E infine, non potevano mancare i semplici cittadini; sono loro a partecipare ogni giorno con quelle azioni, a tutta una serie di comportamenti corruttivi…
Uscirne… è impossibile!!!
Fintanto che successo, potere e denaro, avranno ragione sulla morale e sui principi di questa fragile e influenzabile natura umana, vedrete il vitello d’oro sarà sempre lì, trasportato a spalla da tutti quei devoti sopra descritti, che lo hanno eletto a proprio idolo!!! 

Certo, dover apprendere che anche all’interno della Prefettura vi siano funzionari corrotti, fa rabbrividire!!!

Mazzette, mazzette e ancora mazzette …
Per fortuna questa volta la corruzione riguarda il responsabile dell’Ufficio cittadinanza della Prefettura di Reggio Emilia ed anche un titolare di una agenzia di pratiche per stranieri di Guastalla…
La Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Reggio Emilia, ha scoperto un presunto sistema di corruzione per l’ottenimento della cittadinanza italiana!!!
Secondo le indagini, la funzionaria dell’Ufficio cittadinanza della Prefettura di Reggio Emilia s’interessava di far ottenere permessi di cittadinanza previo compenso economico… 
Ora, a seguito dell’indagine è stata arrestata dalla polizia e si trova agli arresti domiciliari…
La dottoressa che ovviamente era in partenza per le vacanze, è stata accusata di corruzione per aver chiesto e ottenuto “mazzette” da alcuni stranieri, per agevolare le pratiche di ottenimento della cittadinanza italiana!!!
Dalle indagini è emerso un sistema corruttivo per il quale sono destinatari di misure cautelari anche due fratelli pakistani (titolari di pratiche di cittadinanza per stranieri), ed anche una donna marocchina (anche lei titolare di uno studio specializzato)
Le intercettazioni video hanno evidenziato il passaggio di banconote (infilate dentro un fascicolo), nell’ufficio della dottoressa…
Oltre alle misure cautelari personali, sono in corso di esecuzione anche misure patrimoniali… 
E stato scoperto che nel corso degli ultimi tre anni sui conti correnti personali della funzionaria arrestata  sono emersi oltre 116.000 euro di versamenti in contanti!!!
Certo ora la Prefettura si è messa a disposizione degli Organi inquirenti, dichiarando: “Affinché vengano definite con certezza le responsabilità”
Peccato che come sempre… nessuno si accorge mai di nulla, ne chi avrebbe dovuto verificare l’operati di quei funzionari e neppure i colleghi, che il più delle volte fanno fonta di non vedere oppure si ritrovano ad essere anch’essi collusi,  nellapplicare quelle metodologie corruttive…
Ciò che maggiormente mi preoccupa è pensare che se questo stesso sistema criminale operato dai nostri funzionari pubblici, fosse stato compiuto anche in tutte quelle altre prefetture nazionali, in particolare dove la richiesta è maggiore – vedasi ad esempio proprio la nostra isola – a causa del maggior numero di presenza di quegli extracomunitari, quanto si è scoperto oggi, potrebbe rappresentare soltanto la punta di un iceberg… il cui fondo sarebbe difficile da vedere!!!
Avevo scritto proprio ieri sulla tentazione che il denaro produce su molti soggetti e mi ha fatto piacere leggere oggi come proprio Sua santità Papa Francesco, ne abbia affrontato l’argomento… 
Già, avevo fatto riferimento a coloro che operano nel settore pubblico… ed ora abbiamo avuto l’ennesima conferma,  di come, il business illegale, avviene ahimè ad ogni livello e coinvolge tantissime persone, soprattutto quelle che non ti aspetti, come ad esempio quei funzionari dello Stato…
Il problema comunque resta e servono a poco le indagini della Polizia di Stato, se pur necessarie a evidenziare la verità e a condurre alla eventuale condanna di quei soggetti coinvolti…. 
Ma quando poi le pene sono così irrisorie, quando tutta una serie di “azzeccagarbugli” riescono ad evitarle… serve a poco aver limitato quella illegalità, perché il business in tutte le sue forme, continuerà a procedere alle medesime condizioni !!!
Bisogna trovare nuove regole di contrasto… perché quelle attualmente in vigore, fanno – secondo il mio modesto parere –  semplicemente ridere!!!

Temptation Island in Sicilia???

L’isola delle tentazioni…
Già… ditemi, quale altra isola, più della nostra, possiede questo particolare requisito???
Scusate… mi auguro comunque che non stiate pensando che stavo per scrivere un post su quel programma televisivo, dove alcune coppie hanno deciso di mettere alla prova la loro fedeltà per verificare la forza dei loro sentimenti…
Mi dispiace, ma al sottoscritto interessa poco o meglio nulla… di quanto accade in quel paradiso terrestre!!!
Mi piaceva contrariamente cogliere il significato della parola, dal momento che da noi, in questa nostra bella isola siciliana, l’essere tentati, rappresenta un momento quotidiano nella vita sociale…
Tralasciando quindi quella prima tentazione biblica, nel quale il serpente invitò Eva ad assaggiare la mela per condurci tutti al peccato originale e allontanando da  noi quelle banali considerazioni (per non chiamarle con il loro vero nome… “cazzate”) espresse ( anche dal nostro pontefice…) sulle tentazioni compiute dal demonio, passiamo ad esaminare in maniera concreta, le uniche tentazioni alle quali desideravo fare riferimento o quantomeno in questo post ad una, alla quale i miei conterranei noto con dispiacere, non riescono a fare a meno!!!
Sì… la prima tentazione che mi viene in mente è il denaro!!!
Ora riprendendo la prima lettera di San Paolo a Timoteo – tranquilli non sto frequentando alcuna sala dei Testimoni di Geova… (scherzo ovviamente…) – vi è scritto: “Quelli che vogliono arricchirsi cadono nella tentazione dell’inganno di molti desideri insensati e dannosi, che fanno affogare gli uomini nella rovina e nella perdizione”…
Ora, il sottoscritto non è così radicale nel giudicare colui che con grandi meriti, riesce a migliorare la propria posizione finanziaria…
Quindi qui… non è in discussione se è possibile servire due padroni: Dio o il denaro…
Al sottoscritto d’altronde interessa poco se vi sia un atteggiamento di fedeltà verso il denaro o se questo conduca ahimè ad allontanarsi da Dio!!!
Ciò che non può essere da me accettato, è certamente meno sacro e più profano, ed è inserito in quel contesto quotidiano di ciascuno di noi, sia per chi opera in quegli enti pubblici, che per chi svolge la propria funzione all’interno del privato…
Certo sono due aspetti che sembrano interagire tra loro in modo equivalente, ma la verità è che vi sono differenze sostanziali che conducono l’una o l’altra a tentare oppure ad essere tentata…
Bisogna comprendere innanzitutto in quale posto si trova il tentatore oppure colui che si suole tentare; c’è poi da comprendere se egli agisce per conto proprio o se per altri, se è un soggetto disonesto che obbliga anche i colleghi a comportamenti scorretti, oppure se egli è talmente debole dal non saper rifiutare mai una proposta indecente…
Chiamatela come volete ma sempre di “tentazione” si tratta e sono in molti disgraziatamente a partecipare a questo gioco…
D’altronde il tentatore agisce non solo quando la missione sta per iniziare o quando la missione sta per portare i suoi frutti oppure quando si è conclusa; no… egli agisce sempre!!!
Quel lusingatore infatti continuerà all’infinito, perché sa che dall’altra parte c’è chi è stato disponibile a vendersi, ad accettare quelle somme di denaro e sa bene che ora, difficilmente l’altra parte vorrà rinunciarvi…
Quindi, se da un lato troviamo quei tentatori, forti da tempo di quell’altrui sottomissione, dall’altro vi è un vero e proprio “sistema”, ricattato e ricattabile, che ha fatto diventare la maggior parte dei cittadini “collusi”!!!
Ecco perché la nostra isola rappresenta perfettamente il nome di quel gioco…
Perché come in quell’intrattenimento, vi sono da un lato i tentatori e dall’altro tutti coloro che sperano di venire scelti per essere tentati… credetemi, anche in quest’isola vi sono i medesimi giocatori, ma in questo caso rappresentano la maggioranza!!!

I Corrotti!!!

Se cercate nel blog (tramite la casella in basso a destra) la frase “poliziotti”, vedrete i post che ho scritto negli anni su quest’argomento, riferendomi in particolare, su quei cosiddetti servitori dello Stato… poco “servitori”, ma molti “infedeli”!!! 

Sono tre giorni che assistiamo (se pur in maniera contenuta o certamente poco visibile…) ad alcune indagini nei confronti di talune organizzazioni criminali che operavano nel centro-nord Italia, ma a differenza dei soliti arresti delinquenziali, in queste circostanze vi erano coinvolti uomini e donne delle nostre istituzioni…
Ci si accorti ad esempio che a Roma, durante le intercettazioni, una cancelliera del tribunale della capitale, spifferava i dettagli delle indagine ad un pregiudicato, che ovviamente ne beneficiava…
Inoltre, durante le perquisizioni, capitava spesso di assistere a strane sparizioni, sia di denaro contante che di stupefacenti… 
Inoltre, dall’inchiesta è emerso che ben sei poliziotti, erano entrati direttamente in affari (illeciti) con alcuni uomini di quelle cosche, grazie ad esempio all’apertura di locali, quali bar o slot machine… 
Quindi non solo regali ricevuti per quella collaborazione, bensì un vero e proprio sistema che fruttava migliaia e migliaia di euro ogni mese…
Analoga circostanza nel nord Italia, dove sono state colpite delle bande criminali che gestivano le piazze dello spaccio di droga e dove anche in questa circostanza, ad essere coinvolti erano 4 poliziotti, i quali, oltre ad incassare un mensile, ricevevano in cambio delle soffiate, partite di cocaina (da rivendere a prezzi di favore…), serate in noti locali (offerte dai pusher) e weekend o viaggi all’estero…
Ora, pur comprendendo quanto sia difficile valutare queste inchieste, ma soprattutto quanto dolorose esse siano sul piano morale e personale, nessuno cittadino può pensarsi di porsi al di sopra della legge!!!
Ancor di più se quei reati commessi, vengono compiuti da coloro che per loro scelta, hanno deciso di sacrificarsi per lo Stato!!!
Mi permetto quindi di concludere quest doloroso post, con quanto riportato lo scorso anno da un magistrato che si era di fatto occupato di una inchiesta delicata, avendo essa come imputati, proprio alcuni servitori dello Stato: Non è consentito in uno stato di diritto quale è il nostro, che la sola appartenenza a una categoria sociale oppure a un corpo meritevole qual’è quello delle nostre forze dell’ordine, renda immuni da ogni responsabilità e autorizzi persino la commissione di reati, mettendosi al riparo dal subire indagini Sono soddisfatto che le misure abbiano colpito un numero ristretto di militari, a dimostrazione dell’impegno, della correttezza, del senso delle istituzioni e dello spirito di sacrificio che normalmente pongono nell’adempimento dei loro molteplici e delicati compiti i militari delle nostre forse dell’ordine, verso i quali esprimo ancora una volta, unitamente ai sostituti procuratori tutti, il più incondizionato e alto apprezzamento”…
Un’ultima incertezza: “Ho sentito dire che questi poliziotti “marci” sono stati trasferiti presso altri uffici??? Scusate… ma non sarebbe il caso di licenziarli, prima che possano realizzare ulteriori danni presso queste altre sedi???”.

Ecco come le sentenze al Tribunale di Messina venivano sovvertite!!!

Che avessi dei dubbi su alcuni tribunali siciliani o su taluni magistrati, è una cosa ormai risaputa… 
Basti rileggersi alcuni miei post sull’argomento, ricercando le parola “giustizia o magistratura“!!!
A volte mi sembra che non accada nulla, ma quando sembra che tutto si sia arenato… ecco giungere finalmente la scure della giustizia e iniziano a cadere le teste di quei magistrati corrotti…
In manette ora è finito l’ex membro del Consiglio di giustizia amministrativa Siciliana Giuseppe Mineo…
A fare il suo nome agli inquirenti è stato l’avvocato Piero Amara (ex legale Eni), che a febbraio è stato indagato e da mesi collabora con i pm di Messina e Roma
Certo, questa ulteriore mazzata nei confronti di quell’ordine giudiziario, crea non solo forte imbarazzo all’interno di quell’ambiente, ma certamente mette l’intero quell’apparato in forte discussione da parte dell’opinione pubblica…
Credo che per quanti operano in maniera corretta all’interno di quelle strutture, non sia piacevole dover assistere all’ennesima storia di corruzione in atti giudiziari, che ha già visto formalizzare da Palermo a Siracusa… per giungere ora a Messina, a tutta una serie d’inchieste che hanno portato all’arresto di magistrati tra cui un presidente della gestione beni confiscati, ed alcuni Pm e per proseguire, con i dipendenti di quegli stessi tribunali e vari professionisti, tra cui avvocati, commercialisti e consulenti tributari… 
Oggi è toccato ad un altro magistrato: Giuseppe Mineo,  ex giudice del Consiglio di Giustizia Amministrativa Siciliana, un organo che su questa regione a statuto speciale, ha le stesse funzioni del Consiglio di Stato.
Dalle indagini è emerso che abbia sovvertito due sentenze, in cambio di €. 115.000!!! 
Ai domiciliari, sono finiti inoltre due soggetti… 
Il primo è considerato un tramite tra la malavita catanese e quella siracusana, mentre l’altro è uno stretto collaboratore di alcuni moti studi legali, ed era lui a ricevere i bonifici sul suo conto personale maltese…
Non entro nel merito dell’inchiesta, d’altronde su questa vicenda giudiziaria trovate sul web dovizia di notizie e di particolari… 
M’interessa maggiormente riproporre le parole durissime riportate dal Gip: “Ha mostrato di essere avvezzo ad una particolare professionalità a delinquere, in spregio alla funzione ricoperta”!!!
Considerato vicino all’ex governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo e indicato da alcuni come l’ideologo del Movimento per l’Autonomia, il giudice aveva fatto già parlare di se, quando era stato nominato al Consiglio di giustizia amministrativa nel 2010. 
A indicarlo era stato proprio Lombardo, ma alcuni giornali locali avevano fatto notare come per un posto al Cga occorresse essere professore ordinario, mentre all’epoca dei fatti Mineo era solo un associato. 
La stessa situazione si ripeterà anche quattro anni dopo, quando a fare il suo nome per un posto al Consiglio di Stato sarà il governo Renzi. 
Una nomina per fortuna stoppata… proprio come le sentenze che avrebbero dovuto essere sovvertite…
Ho sempre la convinzione che le leggi sono come le ragnatele: abbastanza forti per catturare i deboli, ma troppo deboli per trattenere i forti…
Sono pochi a sapere che la parola “magistrato” derivi da una antica leggenda che riporta quanto segue: i famosi “Re Magi” citati nei Vangeli, nominavano nei loro regni i giudici con un sistema particolare. Su un blocco di marmo versavano diversi strati di polvere d’oro, d’incenso e di mirra, e inserivano tra uno strato e l’altro, dei fogli con i nomi dei candidati. 
Gli aspiranti giudici dovevano scoprire sotto quale strato si celava il fatidico foglio con il nome prescelto. Ecco quindi il perché da “strato dei magi”, deriva quella parola “magistrato“!!!
Sono certo comunque che se dovessi individuare oggi quei loro nomi, non sarebbe difficile… 
Già, li troverei certamente al di sotto di quel particolare strato: sì… coperti da una polvere d’oro!!!

Salvini in Libia per convincere il paese a creare degli “Hotspots" per accogliere il flusso dei migranti.


Il ministro dell’interno Matteo Salvini è in Libia per tentare di risolvere il problema dei flussi migratori e di contrastare quelle associazioni criminali che grazie anche ad alcune colluse Ong, hanno permesso a quei flussi di realizzare business sulla pelle di quei poveri migranti… 

La proposta prevede innanzitutto la realizzazione di nuovi centri di accoglienza ai confini del Sud del paese africano, per evitare che Tripoli e la parte di quel nord Africa, possa divenire, un serbatoio umano, per come è accaduto per il nostro paese…
Salvini, durante l’incontro ha aggiunto: “Giovedì a Bruxelles sosterremo di comune accordo che i centri di accoglienza e identificazione vanno costruiti a sud della Libia per aiutare a bloccare l’immigrazione che stiamo subendo entrambi”!bloccato sul nascere la proposta, dichiarando: !!
Ovviamente, come logico che fosse, il numero due del governo libico presieduto da Fayez Al Sarraj, ha subito bloccato la proposta, dichiarando: “Rifiutiamo categoricamente la presenza di qualsiasi campo per i migranti in Libia: non è consentito dalla legge libica”…
Sono certo comunque che l’eventuale apertura a forti concessioni economiche e la realizzazione di programmi infrastrutturali, potrà ribaltare questa attuale presa di posizione…  
Per meglio comprendere comunque il giro d’affari che muove la gestione dei migranti, mi permetto di riportare quanto segue, per meglio comprendere che fine fanno i soldi messi a disposizione…  
L’Unione europea ha appena deciso di triplicare i fondi per la gestione dei migranti: la somma messa a bilancio passerà dagli attuali 13 miliardi di euro (anni 2014-2021) ai futuri 35 miliardi di euro (anni 2021-2027).
Prima però di compiere l’analisi dei costi preventivati e di dove finiscono quei soldi, ritengo sia doveroso comprendere  cosa si prende da quei paesi africani, e cosa viceversa apportiamo ad essi…
Bisogna cioè prendere in esame i luoghi dai quali quei migranti partono…
Ho letto ad esempio che spendiamo 35 euro al giorno per ospitare un migrante, mentre con soli 6 euro al giorno, potremmo farli stare bene lì… a casa propria.
Già, viene quindi da chiedersi, perché non vengono aiutati direttamente nei propri paesi d’origine???
Ed allora mi permetto di riportare un belissimo articolo di Silvestro Montanaro: 
Casa loro? Andiamoci piano con le parole. Perché la loro casa è in vendita e sta divenendo la nostra. 
Per dire: il Madagascar ha ceduto alla Corea del Sud la metà dei suoi terreni coltivabili, circa un milione e trecentomila ettari. La Cina ha preso in leasing tre milioni di ettari dall’Ucraina: gli serve il suo grano. In Tanzania acquistati da un emiro 400mila ettari per diritti esclusivi di caccia. L’emiro li ha fatti recintare e poi ha spedito i militari per impedire che le tribù Masai sconfinassero in cerca di pascoli per i loro animali. La loro vita.
E gli etiopi che arrivano a Lampedusa… non accreditabili come rifugiati, giungono dalla bassa valle dell’Omo, l’area oggetto di un piano di sfruttamento intensivo da parte di capitali stranieri che ha determinato l’evacuazione di circa duecentomila indigeni. E tra i capitali stranieri molta moneta, circa duecento milioni di euro, è di Roma. Il governo autoritario etiope, che rastrella e deporta, è l’interlocutore privilegiato della nostra diplomazia che sostiene e finanzia piani pluriennali di sviluppo. Anche qui la domanda: sviluppo per chi???
L’Italia intera conta 31 milioni di ettari. La Banca mondiale ha stimato, ma il dato è fermo al 2009, che nel mondo sono stati acquistati o affittati per un periodo che va dai venti ai 99 anni 46 milioni di ettari, due terzi dei quali nell’Africa sub-sahariana. In Africa i titoli di proprietà non esistono (la percentuale degli atti certi rogitati varia dal 2 al 10 per cento). Si vende a corpo e si vende con tutto dentro. Vende anche chi non è proprietario. Meglio: vende il governo a nome di tutti. Case, villaggi, pascoli, acqua se c’è. Il costo? Dai due ai dieci dollari ad ettaro, quanto due chili d’uva e uno di melanzane al mercato del Trionfale a Roma. Sono state esaminate 464 acquisizioni, ma sono state ritenute certe le estensioni dei terreni solo in 203 casi. Chi acquista è il “grabbatore”, chi vende è il “grabbato”.
 La definizione deriva dal fenomeno, che negli ultimi vent’anni ha assunto proporzioni note e purtroppo gigantesche e negli ultimi cinque una progressione pari al mille per cento secondo Oxfam, il network internazionale indipendente che combatte la povertà e l’ingiustizia. Il fenomeno si chiama land grabbing e significa appunto accaparramento della terra…
I Paesi ricchi chiedono cibo e biocombustibili ai paesi poveri. In cambio di una mancia comprano ogni cosa. Montagne e colline, pianure, laghi e città. Sono circa cinquanta i Paesi venditori, una dozzina i Paesi compratori, un migliaio i capitali privati (fondi di investimento, di pensione, di rischio) che fanno affari. 
E’ più facile trasportare una tonnellata di cereali dal Sudan che le mille tonnellate d’acqua necessarie per coltivarle. 
Ed allora, ritorniamo nuovamente alla domanda: aiutiamoli a casa loro? Siamo proprio sicuri che abbiano ancora una casa? Le cronache sono zeppe di indicazioni su cosa stia divenendo questo neocolonialismo che foraggia guerre e governi dittatoriali pur di sviluppare il suo business. In Uganda 22mila persone hanno dovuto lasciare le loro abitazioni per far posto alle attività di una società che commercia legname, l’inglese New Forest Company. Aveva comprato tutto: terreni e villaggi. I residenti sono divenuti ospiti ed è giunto l’avviso di sfratto… Dove non arriva il capitale pulito si presenta quello sporco. 
La cosiddetta agro-mafia. Sempre laggiù, nascosti dai nostri occhi e dai nostri cuori, si sversano i rifiuti tossici che l’Occidente non può smaltire. La puzza a chi puzza…
Chi ha fame vende. Anzi regala. L’Etiopia ha il 46 per cento della popolazione a rischio fame. E’ la prima a negoziare cessioni ai prezzi ridicoli che conosciamo. Seguono la Tanzania (il 44 per cento degli abitanti sono a rischio) e il Mali (il 30 per cento è in condizioni di “insicurezza alimentare”). Comprano i ricchi. Il Qatar, l’Arabia Saudita, la Cina, il Giappone, la Corea del Sud, anche l’India. E nelle transazioni, la piccola parte visibile e registrata della opaca frontiera coloniale, sono considerate terre inutilizzate quelle coltivate a pascolo.
Il presidente del Kenya, volendo un porto sul suo mare, ha ceduto al Qatar, che si è offerto di costruirglielo, 40mila ettari di terreno con tutto dentro. Nel pacco confezionato c’erano circa 150 pastori e pescatori. Che si arrangiassero pure!
L’Africa ha bisogno di acqua, di grano, di pascoli anzitutto. Noi paesi ricchi invece abbiamo bisogno di biocombustibile. Olio di palma, oppure jatropha, la pianta che – lavorata – permette di sfamare la sete dei grandi mezzi meccanici. E l’Africa è una riserva meravigliosa. In Africa parecchie società italiane si sono date da fare: il gruppo Tozzi possiede 50mila ettari, altrettanti la Nuova Iniziativa Industriale. 26mila ettari sono della Senathonol, una joint-venture italosenegalese controllata al 51 per cento da un gruppo italiano. Le rose sulle nostre tavole, e quelle che distribuiscono i migranti a mazzetti, vengono dall’Etiopia e si riversano nel mondo intero. Belle e profumate, rosse o bianche. Recise a braccia. Lavoratori diligenti, disponibili a infilarsi nelle serre anche con quaranta gradi. E pure fortunati perché hanno un lavoro.
Il loro salario? Sessanta centesimi al giorno!!!”.
Ora, dopo aver letto quanto sopra, mi auguro che molti miei connazionali rivalutino quei pregiudizi fortemente manifestati in questi giorni nei confronti di quei migranti, che certamente dimostrano sì… d’aver bisogno, ma la cui soluzione non può essere realizzato con quanto finora compiuto, con le modalità che ben conosciamo e cioè attraverso questa accoglienza infinita per tutti coloro che giungono nel nostro paese, nei modi che ormai ben sappiamo…
E’ evidente a tutti che così facendo il problema non verrà risolto… perché è alla fonte che va affrontato, sì… in quei paesi d’origine e l’Europa deve mostrarsi d’essere finalmente unito e non diviso per come finora ha fatto, ma soprattutto deve evidenziare principi di solidarietà nei confronti di quei paesi (che ben conosce… visto che riesce ancora oggi a sfruttarli…), che richiedono di ricevere da quei paesi ricchi, non solo carità, ma soprattutto sostegno per la loro crescita…
D’altronde diceva Pierre Rabhi: I Paesi del Terzo Mondo si percepiscono ormai come poveri, quando i loro territori celano immense ricchezze di cui si organizza il trasferimento verso Paesi già prosperi, per accrescerne ulteriormente la prosperità… 

“Berlusconi ha agito per corrompere”!!!

Silvio Berlusconi, “è un corruttore con assoluta coscienza e volontà di corrompere”!!!
A dirlo non è il sottoscritto, che in più di un occasione a messo in risalto circostanze dubbie, cui molti miei lettori hanno dimostrato coi loro commenti non gradire… 
Eppure, a pensarla così è anche il Presidente della Corte d’Appello di Napoli Patrizia Mirra ed il giudice estensore Andrea Rovida, che nelle pagine della motivazioni depositate il 12 ottobre, hanno suggellato di fatto, una compravendita di senatori…
Documenti che riportano: Berlusconi è un corruttore che circa dieci anni fa si comprò il senatore Sergio De Gregorio, e l’ha fatta franca solo grazie alla prescrizione!!! 
Come abbiamo potuto leggere, ad aiutare quel “cavaliere” di Forza Italia, ci penso il faccendiere Valter Lavitola, che venne successivamente incriminato, ma che riusci a godere anch’esso di quella nota “prescrizione”… 
Nelle motivazioni si fa riferimento all’iniziativa dell’offerta e della promessa di denaro, decisione presa direttamente da Berlusconi e non certamente da De Gregorio, al cui incontro comunque si accordo nella piena consapevolezza…
Per cui, concludendo: “Berlusconi ha, pacificamente, agito come privato corruttore e non certo come parlamentare nell’esercizio delle sue funzioni”!!!
Ora comprendo ancor più quest’ultimo suo particolare interesse a rientrare in politica, nelle vesti di “regista” di questo prossimo governo nazionale…
Chissà, forse era a conoscenza che a breve i magistrati si sarebbero diretti verso di egli, per portare definitivamente a compimento, quanto non si era riusciti a fare in tutti questi anni, a seguito di quelle leggi “ad personam” fatte approvare nel corso dei suoi governi, proprio per permettergli di far decadere quella accuse a suo nome…
Ho l’impressione che questa volta però… gli finisce come a quel suo caro amico Bettino… 
Avrete modo di vedere come alla prima occasione, proverà a trasferirsi in qualche paradiso naturale (ed anche fiscale…), uno di quei paese che protegge da una eventuale richiesta di estradizione…
Ritornando alla sentenza… i magistrati di secondo grado hanno ribadito che Berlusconi ha corrotto con fiumi di denaro (sono all’incirca 3 milioni di euro) per l’ex senatore De Gregorio (Italia dei Valori), per fargli cambiare casacca e farlo passare così con il centrodestra, affinché potesse cadesse il governo Prodi. 
Purtroppo però la Corte d’appello non ha potuto far altro che sancire la prescrizione maturata già nel 2015… già, se non ci fosse questa norma, credo che più del 20% nel nostro paese oggi… sarebbe dentro!!!
E difatti, è proprio grazie ad essa che è stato impossibile confermare la condanna a tre anni, che l’allora Tribunale di Napoli aveva inflitto l’8 luglio del 2015 sia a Berlusconi che a Lavitola!!!
Lo ripeto sempre… “fatta la legge trovato l’inganno”!!!
Ovviamente i legali avevano provato a far passare la tesi di riqualificare il reato in “finanziamento illecito“… ma l’ipotesi della difesa è decaduta immediatamente. anche perché in ogni caso, non si cancellava il reato di corruzione…
Infine i suoi avvocati hanno provato a sostenere la tesi che quanto compiuto non avesse forma di dolo, anzi ne era priva…  ma i magistrati hanno bocciano anche questa tesi… rispondendo: “È del tutto pacifico che Berlusconi abbia agito con assoluta coscienza e volontà di corrompere un senatore della Repubblica”!!!
Ho la netta sensazione che a breve non sentiremo più parlare di questo “incandidabile” individuo, certamente non più in quell’aula di parlamento… ma credo con molta probabilità, in un altra aula: quella del Tribunale!!!

Saper dire… NO!!!

Quante volte avete saputo dire NO!!!
Parlo di tutte le volte in cui vi è stato offerto qualcosa, in cambio di un qualcos’altro da compiersi o forse già realizzato!!!
Sono in molti ad aver dimenticato… che è proprio con quel rifiuto, che esprimiamo al nostro interlocutore chi siamo e ciò di cui non abbiamo bisogno…
Se ad esempio si rifiuta del denaro, si fa comprendere a chi ci propone quell’offerta, che siamo dei soggetti totalmente diversi, da quelli con cui il nostro negoziatore ha avuto a che fare e quel nostro diniego, farà comprendere ad egli che quando vorrà incontrarci, dovrà farlo sempre con il massimo rispetto!!!
Il sottoscritto, se pur non condivide quell’atteggiamento evidenziato, ne comprende certamente il metodo, poiché si rifà a quanti oggi pretendono, ed è quindi logico per quei soggetti pensare di fare il giusto, d’altronde pensano che tutti, appartengano nei modi, allo stesso fascio… 
Peraltro, sono in molti a pensare che, se non li prendono loro quelle mazzette, li prenderà sicuramente qualcun altro… e di contro, quel voler mostrare il proprio disaccordo, farà sì che a breve in molti (in particolare se colleghi…), chiederanno il vostro allontanamento. 
Eppure, sembra strano a dirlo, ma il voler dire NO… non dovrebbe riservare  tutti quei problemi, poiché con l’aver espresso quella parola, si affermano concetti di onesta e legalità a cui certamente ciascuno di noi dovrebbe aspirare… ed invece nella pratica, accade l’esatto contrario, di ciò che si voleva con quel gesto… affermare!!! 
Infatti, a seguito di quella decisione, per i più… insolita, si entra in un tunnel dal quale non si esce più… 
Già, si viene visti come “infermi” o ancor peggio come dei “contagiati”, da quali virus non si sa, ma si diventa agli altrui occhi, come qualcosa da evitare e così tutti hanno paura di frequentarvi, peraltro non piacevate prima, ancor meno oggi a seguito di quel diniego e così venite isolati, non perché vi siete dimostrati ladri o lestofanti o corrotti, bensì… proprio per il contrario, perché siete stati moralmente troppo onesti e ciò non può essere accettato, tant’è che il giudizio che viene espresso su di voi, diventa giorno per giorno da parte di tutti… sempre più negativo!!!
Vi vengono attribuite false azioni irresponsabili o comportamenti inadeguati, che minano quella vostra stessa professionalità, per colpe certamente non proprie…
Ma quanto effettuato serve esclusivamente a farvi comprendere che, se volete rimanere in quel luogo, dovete allinearvi a quel sistema… oppure è molto meglio che ve ne andiate da tutt’altra parte!!!
Per loro di fatto, quella vostra presenza è sgradevole, anzi direi preoccupante, visto che coloro che vi circondano, sono proprio quanti  hanno già acconsentito ad effettuare quelle richieste, certo a volte “immorali”, ma a cui essi, si sono adeguati perfettamente…
D’altronde, in questo nostro Paese è ormai consuetudine dire immediatamente “Sì”, il più delle volte per non deludere l’amico di turno o ancor peggio, per assecondare il proprio datore di lavoro, oppure perché non si riesce a dire “NO” a quella proposta indecente, presentata attraverso una bustarella… 
Bisogna inoltre comprendere di come a volte, ci sono taluni soggetti, che non vogliono apparire “timorosi” o incapaci di compiere quanto viene loro richiesto, e quindi, pur di non esternare quel concetto negativo… “no…grazie, non posso, dovete comprendere che mi è difficile fare quanto mi chiedete, non posso rischiare o quant’altro…”  preferiscono, all’imbarazzo… dire di Sì!!!
Ecco che così… si è entrati in quel circolo vizioso i cui effetti saranno visibili a momento debito… e quel giorno saranno devastanti…
Difatti, con quella propria partecipazione, ci si è trasformati in  veri e propri “burattini”, costretti a muoversi su quei fili, a seconda delle scelte altrui, con il rischio però che prima o poi, tutto crolli all’improvviso su se stessi…
Certo… bisognava pensarci prima, si sa dopotutto che un comportamento etico, passa innanzitutto dal saper dire il più delle volte…NO!!!

Meno si parla di mafia… e più la mafia fa affari!!!

Sì… sembrerà strano, ma la morte del “capo dei capi” rappresenta per questa attuale associazione criminale ed il suo capo, un vera e propria liberazione, in quanto quella figura era diventata per cosa-nostra troppo ingombrante…

Abbiamo visto come in questi lunghi anni (nei quali i boss di Corleone sono stati sottoposti al 41 bis), l’allora mafia aggressiva e bellicosa, ha lasciato il posto ad una nuova strategia… quella dell’immersione!!!
Il nuovo gruppo dirigente, con a capo (per quanto finora è stato riportato dai media…) Messina Denaro, ha imposto la regola del silenzio: meno si parla di mafia e maggiori saranno per questa, le possibilità di compiere affari illegali… 
Si tratta cioè di mettere in pratica, tutte quelle azioni affinché i principi corruttivi abbiano effetto… 
D’altronde, quell’associazione malavitosa sa benissimo di poter contare su tutta una serie di soggetti esterni, che nulla centrano con i propri affiliati; persone che a prima vista si possono definire autorevoli, perbene, slegati da eventuali meccanismi perversi e corruttivi, d’altronde molti di loro svolgono i loro incarichi all’interno delle pubbliche amministrazioni, altri ancora sono interconnessi con la politica, alcuni di essi ne fanno proprio parte nella veste di rappresentanti e poi vi sono tutta quella schiera dei professionisti, da tempo “ammaestrati”, che sanno di dover sottostare a quel sistema, poiché in caso contrario vengono totalmente estraniati…
Sono i cosiddetti “colletti bianchi”, quelli che il sottoscritto preferisce definire “grigi”, appartengono a quel “mondo di mezzo”, una zona che negli anni, ha fatto in modo da rendersi invisibile, rendendosi disponibile a collaborare con questi nuovi uomini al comando di quel mondo criminale…
Uomini che seppur al comando, non hanno potuto avere in questi anni, una vera e propria legittima ufficialità sia da parte dei loro boss (da tempo colpiti dai provvedimenti giudiziari), che da quella cosiddetta “commissione” interprovinciale, che non ha dato quella necessaria autorizzazione, essendo ancora in vita (seppur in carcere) il capo indiscusso… 
Ecco quindi che, all’interno di quella gerarchia, tra vecchia mafia che resiste al comando e nuova che prova ad appropriarsi di quei posti scoperti, si è creato sicuramente uno scontento, con problemi che minano l’assetto di quelle posizioni ai tempi stabilite…
Ecco perché c’era bisogno all’interno di cosa-nostra di rinnovare, ma per far ciò, era necessario che Totò Riina… non ci fosse più!!! 
Ecco perché finalmente ora la morte del boss permette… anzi libera l’offensiva alla nuova classe dirigente, di quell’associazione mafiosa…
Va inoltre aggiunto che, molti di quegli uomini (che avevano per altro collaborato nel passato con quel boss…) sono rimasti in questi anni in disparte, senza fidarsi di nessuno, in particolare di nuovi pseudo padrini, che avevano provveduto per l’appunto, attraverso propri emissari, ad informarli sulle variazioni sopraggiunte, … 
Ciascuno di essi difatti, ha preferito conservare la propria autonomia, avendo quale arma di baratto, segreti di cui si è stati partecipi o quantomeno portatori…
Ora finalmente, per molti all’interno di quel mondo criminale si aprirà una autostrada!!!
Già, non è escluso che si possa determinare una nuova rivalsa per definire l’assetto piramidale, in particolare proprio da chi considera oggi, quel posto come “vacante” e non riconosce di fatto alcun padrino e/o gruppo di comando, ritenuto nella sostanza… abusivo!!!
Cosa accadrà lo vedremo a breve: se ci sarà silenzio, allora la cupola avrà deciso per tutti, imponendo di proseguire con l’attuale vertice di comando e preferendo così, gli affari all’egoismo dei suoi affiliati (ed allora, nessuno di noi, s’accorgerà di nulla…); viceversa, se i media, inizieranno a parlare di scontri a fuoco, vittime e quant’altro, allora prepariamoci a rivivere nuovamente, una possibile “terza” guerra di mafia…
Ovviamente, nei due casi sopra esposti, incrociamo le dita e speriamo che le nostre Forze dell’ordine…intervengano prima che entrambe possano avverarsi!!!

Ma se anche i giudici sono corrotti… dove andremo a finire???

Sembra incredibile a dirsi… eppure è così!!!

Alcuni giorni fa ho ascoltato l’ennesima inchiesta condotta da una delle direzioni delle Procure della Repubblica, nel caso specifico quella di Foggia, che in collaborazione con i militari del Gruppo Tutela Spesa Pubblica/Sezione Anticorruzione del Nucleo di Polizia Tributaria di Bari e con l’ausilio di personale della Sezione di pg GDF di Foggia, ha dato esecuzione all’ordinanza emessa dal GIP presso il Tribunale nei confronti di 13 misure cautelari personali, di cui 10 misure domiciliari e 3 interdittive…
I reati contestati agli indagati, sono stati emessi ad alcuni giudici tributari, funzionari delle Commissioni Tributarie Regionale e Provinciale di Foggia, commercialisti, legali, ed ovviamente quegli abituali imprenditori che, per evitare il pagamento dei contributi ricevuti, si sono macchiati di corruzione in atti giudiziari, falso e truffa in concorso…
L’indagine ha permesso di accertare come alcuni di quei soggetti delle Commissioni Tributarie Provinciale di Foggia e Regionale, hanno fatto da riferimento per un lungo periodo, ad alcuni studi legali, nei quali operavano difensori per nome e conto di quegli imprenditori,  per l’appunto contribuenti di quel territorio…
Questi “consulenti” della giustizia, per evitare che i loro clienti pagassero allo Stato le imposte dovute, hanno preferito come veri e propri “azzeccagarbugli”, versare somme di denaro in forma di tangenti, a quei funzionari amministrativi delle commissioni o ad alcuni giudici di quelle stesse procedure amministrative, in cambio ovviamente di giudizi favorevoli nei contenziosi tributari…

Quanto sopra naturalmente determinava per i contribuenti un grande vantaggio patrimoniale ed ovviamente per quei difensori, prestigio e guadagni nell’ambiente tributario…

Un vero e proprio sistema fraudolento, l’hanno difatti definita “giustizia privata“, che a causa di quelle sentenze favorevoli per i contribuenti, determinavano per lo Stato un ammanco non indifferente, dove proprio l’Agenzia delle Entrate, vedeva andare in fumo ovviamente, molti di quei contenziosi…
Potremmo definirlo “uno Stato contro lo Stato” poiché, è proprio grazie a quei suoi uomini, che si sono potute compiere tutte quelle pluralità di condotte illecite…
Il sistema era semplice: alcuni funzionari amministrativi in cambio di denaro (o altri benefici…) pilotavano le cause sui giudici compiacenti; questi magistrati emettevano decisioni favorevoli al contribuente in cambio ovviamente di somme di denaro; altri, pur in mancanza di una vera e propria utilità personale, frodavano l’amministrazione tributaria delegando completamente di fatto, la giurisdizione a funzionari che deliberavano secondo il proprio tornaconto personale (tangenti o altri vantaggi), limitandosi alla sola firma della sentenza con introito delle indennità previste per l’attività decisoria!!!

Vi starete chiedendo ma a quanto ammontavano in euro tutti quei giudizi favorevoli emessi…???

State pensate forse a 10.000, 50.000, 100.000 euro… no, vi sbagliate… erano soltanto 500-1000 euro a sentenza…
Mi chiedo, ma come fa un magistrato (che già percepisce un compenso interessante per quel proprio incarico…) a svendersi per poche centinaia di euro???     
Potrei ancora comprendere i difensori e/o i commercialisti, che senza alcun concetto di morale operano sul nostro territorio… d’altronde proprio una grossa fetta di questi consulenti, si scopre essere quotidianamente in combutta con procedimenti e condotte svolte al limite della legalità… oppure gli stessi dimostrano di essere, attraverso quei propri studi… vere e proprie sedi d’incontri per referenti della criminalità organizzata …
Ma un giudice, un magistrato che ha prestato giuramento alla costituzione, come può violarla così facilmente???
Per cosa poi… per cento o duecento euro!!! Ma non si fanno schifo…??? 
Ed ancora, come fanno taluni funzionari ad alzarsi la mattina per andare a lavoro, sapendo d’esser nei libri paga mensili di soggetti terzi, personaggi collusi per i quali dovranno svolgere quegli incarichi richiesti, ma per cosa poi… per ricevere quell’esigua somma di 400.00 € al mese…???
E’ stato calcolato che il sistema illecito ha fruttato circa 60.000 euro… sì, sono queste le somme complessive accertate come prezzo di quei reati corruttivi… fuorviando un sistema giudiziario, per esclusivi interessi di qualche privato corruttore…
Ora, da un lato quindi, la trasformazione della funzione pubblica giudiziaria in una sorta di “giustizia privata”, dall’altro, il lavoro perfetto svolto dagli inquirenti, compiuto attraverso intercettazioni telefoniche, ambientali, nonché perquisizioni e sequestri di documenti e personal computer!!!
La verità, è che bisogna ripristinare totalmente la giustizia, ristabilire nuove regole e soprattutto colpire in maniera decisa tutti coloro che all’interno di quel sistema chiamato “Stato”, si vendono come prostitute, per il vile denaro o per interessi personali o familiari!!!
Bisogna finalmente applicare le pene con la massima severità, in particolare proprio su quanti violano quotidianamente quei propri compiti ufficiali, perché soltanto così, si potrà tornare ad avere una giustizia equa e giusta, altrimenti ciascuno di noi cittadini, si sentirà in diritto di poter fare ciò che più gli passa per la testa… sapendo d’altronde, di poter contare sempre, sulla disponibilità di qualche magistrato “allineato” ad accogliere le richieste del nostro legale e discolpandoci quindi, da quelle eventuali azioni illegali commesse!!!

Chissà perché… ma tra i due mali, scelgono sempre il peggiore!!!

Il termine più esatto sarebbe “l’insostenibile leggerezza dell’essere umano“…
Una scadente personalità di chi manifesta quel proprio imbarazzo nel dover decidere… ciò che è giusto, da ciò che è sbagliato!!!

Sono sempre loro, te ne accorgi dai loro comportamenti… li senti man mano che si avvicinano… hanno addosso quell’odore di vecchiume, fateci caso, sembra di essere in quelle vecchie cappelle cimiteriali, dove ci sentiamo circondati da quell’odore acre e fastidioso, che ci costringe ad uscire immediatamente da quella sala…
Sono come gli ormai decrepiti “democristiani”, personaggi che hanno vissuto quelle loro vite sul filo del compromesso, del ricatto, del favoritismo, alimentando così nel paese, corruzione e malaffare…

Ciò che mi ha sempre incuriosito di questi soggetti e che hanno manifestato esternamente nel corso degli anni un comportamento neutrale ed una profonda esibizione di rispetto per l’altrui libertà di pensiero… ma nei fatti, con quel loro “savoir faire“, vogliono di fatto condizionare gli altri…
D’altronde essi si sono già schierati, hanno scelto il carro su cui aggrapparsi, quasi sempre quello più comodo… dell’illegalità o meglio quello che alla fine  garantisce loro sicuri vantaggi…  

Infatti, messi di fronte alle scelte della vita, optano sempre per quella che può risultare più semplice o quantomeno, che non presenta conseguenze personali…
D’altronde, per loro, tutta la vita si riduce a questo: una estenuante ricerca del male minore!!! 

Loro non si espongono, non decidono ciò che è giusto, per loro la lotta si riduce a ciò che è male e ciò che è peggio… e difatti al peggio non c’è mai fine!!!

Già, ci sono loro!!!
Durante quei loro “imbarazzanti” interventi, si dicono predisposti al cambiamento… ma il dubbio di poter sbagliare li assilla…
Per loro cogliere la veridicità delle cose, analizzarle con la dovuta responsabilità è qualcosa che non li aggrada… perché a loro non interessa approfondire, mancano infatti di quella estrema capacità di giudizio equo e indipendente…
Loro non provano neppure ad andare oltre o per lo meno, non provare minimamente a farlo… la loro è una esistenza all’insegna della rinuncia!!! 
Così, malgrado i numerosi tentativi da parte di molti coraggiosi, amici e/o conoscenti che vorrebbero far aprire loro gli occhi, essi restano e resteranno sempre, a supporto di questo sistema sociale, inutili individui… pronti a barattarsi in ogni circostanza, per quella propria sopravvivenza…

Essi infatti dimostrano di odiare l’azione e di conseguenza, odiano tutti coloro capaci di fare quelle azioni, gente che crede di invertire il pensiero di questa terra faziosa, individui che portano nuove idee e obbiettivi pratici che sono alla portata di tutti, soggetti che credono nella legalità e non accettano alcuna forma di compromesso…
Ma purtroppo i sogni come ben sappiamo, si scontrano con la realtà… con coloro che, per l’appunto, tra questi soggetti, preferiscono non agire…
Ecco la “puzza” di cui parlavo… quel dover a volte stare lì ad ascoltare personaggi, che hanno basato tutta la loro esistenza sul profitto, la coercizione ed il denaro!!!
Ciò che non vogliono comprendere è che scegliere un male, non è altro che la maniera migliore di volerlo prolungare…
Infatti… non lo si elimina, non si devia da quella strada, ma si prosegue sempre nella stessa maniera, quella cioè di accettare quanto di più è sbagliato, perseguendo quindi verso l’unica via conosciuta, quella conservatrice…
Passano dal male minore in male minore, accumulando anni in quella logica di sottomissione, riflettendo quotidianamente su quale male scegliere… e decidere incredibilmente sempre tra due mali…il peggiore!!!

D’altronde la differenza tra un grande uomo e uno mediocre è che il primo teme di peggiorare e il secondo non pensa neanche lontanamente a migliorare!!!
Diceva Jean Rostand: Ciò che temi non succederà, succederà di peggio…

E’ tutta una questione di soldi…

Quanto vale una persona… con quale criterio viene giudicata???
Semplice è solo una questione di denaro!!!
Ciascuno, nel corso della propria vita, ha dimostrato quanto in fondo valesse…
Leggere quindi stamani per l’ennesima volta su corruzione, tangenti, bustarelle ricevute per garantire quelle aggiudicazioni nei vari appalti, rappresenta quanto di più consueto avviene nel nostro paese…
E’ un modo di voler essere… non tanto di proporsi o di vendersi al migliore offerente, bensì si tratta di qualcosa di più intimo, di personale, qualcosa di cui non si può fare a meno e di cui si è sempre alla ricerca…
Il denaro è l’unico motivo di esistenza, averlo, possederlo, ricercare tutti i modi per poterne avere di più… per cosa poi, semplice per poterlo ostentare agli altri, facendosi ammirare per ciò che si possiede e non per ciò che si è…
Certo è difficile scrivere su questo argomento senza sembrare i soliti moralisti del cazzo che pretendono di ergersi a giudici, veri e nuovi predicatori che tentano di riportare su questo paese infetto, una leggera ventata di onestà e legalità… 
Ma si sa… “non vi è peggior sordo di chi non vuol sentire…” e quindi posso dire che in questo mio post, non vi è alcuna intenzione di criticare la corruzione, ne dal punto di vista etico che morale, perché quella ormai fa parte della quotidianità e chi sono io per sperare che all’improvviso qualcosa o qualcuno possa cambiare questo stato di cose…
D’altronde come vado ripetendo, la corruzione è insita nella mentalità dei miei connazionali e si basa essenzialmente sul senso tanto diffuso di scarsità, che per l’appunto non fa altro che accrescere quel modo di essere…
Ormai infatti si è diffusa quella convinzione che per ottenere quanto si vuole, bisogna mediare e che non è possibile riuscire solo con i propri mezzi a ottenere ciò che si vuole… 
La verità è che si ha la consapevolezza dei propri limiti… della propria incapacità personale e professionale, ed è il vero motivo per cui la corruzione realizza tutti questi adepti, producendo risultati devastanti nella nostra società, la quale è ormai convinta di quanto sia necessario – per andare avanti –  indirizzarsi verso quel sistema corruttivo, affinché si possano ottenere quegli incarichi dirigenziali, che con le proprie competenze, non si sarebbe in grado di raggiungere…
E quindi… se per ottenere quelle determinate posizioni sono necessarie le solite influenti raccomandazioni o compromettere se stessi a quel sistema di corruzione, ecco che non dobbiamo meravigliarci della qualità del servizio che alla fine riceviamo…
Ma ormai si sa… il nostro non è un paese che basa il proprio progetto sul merito, ma bensì continua a inventarsi un futuro “falso e apparente” fondato sul nulla…
Ecco il motivo per cui la mancanza di certezza, produce nella maggior parte degli individui, questa affannosa ricerca del “vile” denaro a cui tutti dimostrano giorno per giorno, voler aspirare!!!