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Dalla Shoah al Darfur: L’eterna Ombra del Genocidio

Continuando con quanto espresso nella giornata di ieri, vorrei stamani allontanarmi perché ritengo prima di continuare quel percorso, affrontare due punti fondamentali sulla “Soluzione Finale” che hanno segnato il dibattito storico e morale degli ultimi decenni. Da un lato, si è cercato di convincere il mondo democratico e capitalistico che la Shoah rappresentasse un evento eccezionale e irripetibile. Dall’altro, si è insistito sulla necessità di preservarne la memoria affinché simili orrori non si ripetessero.

Ma viene da chiedersi: se assumiamo queste due affermazioni come verità assolute, non rischiamo di cadere in una contraddizione insanabile? Se la Shoah è davvero eccezionale e irripetibile, allora la memoria diventa superflua. Al contrario, se la memoria è necessaria, significa che la Shoah non è né eccezionale né irripetibile, ma piuttosto un tragico esempio di ciò che l’umanità è capace di fare.

Purtroppo, la storia ci ha dimostrato che la seconda ipotesi è quella più vicina alla realtà. Dopo la Shoah, il mondo ha continuato a essere teatro di genocidi, massacri e pulizie etniche.

In Cambogia, tra il 1975 e il 1979, il regime dei Khmer Rossi guidato da Pol Pot cercò di creare una società agraria utopica, sterminando chiunque fosse considerato un “nemico”: intellettuali, minoranze etniche, religiosi. Un quarto della popolazione, circa 1,7 milioni di persone, morì per esecuzioni, fame e malattie. Poco dopo, nel 1994, il Ruanda fu sconvolto da un genocidio che in soli 100 giorni portò al massacro di circa 800.000 persone, principalmente Tutsi e Hutu moderati, in un’esplosione di odio etnico alimentato da decenni di tensioni.

Anche l’Europa, nonostante le lezioni della Shoah, non fu immune. Durante la dissoluzione della Jugoslavia, tra il 1992 e il 1995, le forze serbo-bosniache attuarono una campagna di pulizia etnica contro i Bosgnacchi e i Croati, culminata nel massacro di Srebrenica, dove oltre 8.000 uomini e ragazzi musulmani furono uccisi.

Eppure, già prima della Shoah, l’Unione Sovietica di Stalin aveva dato prova di una violenza sistematica. Tra gli anni ’30 e ’50, milioni di persone furono perseguitate, deportate nei Gulag o giustiziate come “nemici dello Stato”. Interi gruppi etnici, come i Tatari di Crimea e i Ceceni, furono deportati in massa, mentre politiche come l’Holodomor in Ucraina causarono carestie deliberate, uccidendo milioni di persone.

Nel frattempo, in America Latina, i popoli indigeni subirono persecuzioni e massacri. In Guatemala, durante la guerra civile (1960-1996), le comunità Maya furono sterminate con l’accusa di sostenere i ribelli comunisti, lasciando un bilancio di 200.000 morti. E ancora oggi, in Darfur, il governo sudanese e le milizie Janjaweed conducono una campagna di pulizia etnica contro le comunità non arabe, causando oltre 300.000 morti e milioni di sfollati.

La memoria non basta…

Da questi eventi emerge un quadro chiaro e sconvolgente: l’odio etnico, il fanatismo ideologico e l’autoritarismo possono sempre e di nuovo condurre a tragedie immani. La Shoah non è un evento isolato, ma parte di un continuum storico in cui l’umanità ha dimostrato una spaventosa attitudine alla ferocia e al sadismo.

Eppure, troppo spesso la memoria della Shoah è stata ridotta a una musealizzazione sterile, trasformandola in un evento eccezionale e distaccato dalla storia contemporanea. Questo approccio, secondo me, rischia di sminuire la sua portata universale. La memoria non deve essere un monumento immobile, ma un esercizio costante di confronto e dialogo. Dobbiamo interrogarci sul nostro presente, sulle ingiustizie che ancora persistono, sulle ideologie che seminano odio e divisione.

Solo così possiamo sperare di spezzare l’eterna ombra del genocidio. Perché, come ci ha insegnato Primo Levi, “è avvenuto, quindi può accadere di nuovo”. E sta a noi fare in modo che non sia così.

CONTINUA 

Mandati di arresto dalla Corte Penale Internazionale: si incrina il sostegno occidentale a Israele?

Dopo oltre un anno di conflitto devastante e un bilancio drammatico di circa 44.000 morti tra i palestinesi, la Corte penale internazionale (CPI) ha emesso i suoi primi mandati di arresto per crimini di guerra e crimini contro l’umanità commessi nella Striscia di Gaza e in Israele successivamente al 7 ottobre 2023.

Sotto accusa, su richiesta del procuratore capo Karim Khan, sono finiti il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu, l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant, e il capo militare di Hamas, Mohammed Deif. Quest’ultimo, tuttavia, è stato dichiarato morto da Israele in un raid aereo su Gaza, sebbene tale notizia non sia stata confermata ufficialmente da fonti indipendenti.

La decisione della Camera preliminare della CPI ha scatenato reazioni immediate e accese. Da parte israeliana, Netanyahu ha definito il verdetto “antisemita” e lo ha paragonato a un “nuovo processo Dreyfus”, mentre Gallant ha criticato aspramente la Corte, accusandola di “equiparare Israele e Hamas” e di “incentivare il terrorismo”. Dalla parte palestinese, Hamas ha accolto il provvedimento come un “passo importante verso la giustizia”, senza però fare riferimento diretto a Deif.

Sul piano internazionale, la decisione ha diviso la comunità globale. Gli Stati Uniti e l’Argentina si sono schierati al fianco di Israele. L’amministrazione Biden ha rigettato categoricamente il verdetto, esprimendo “profonda preoccupazione” e ribadendo di non riconoscere la giurisdizione della CPI su questa vicenda. Secondo il presidente argentino Javier Milei, il provvedimento “ignora il legittimo diritto di Israele a difendersi dagli attacchi costanti di Hamas e Hezbollah”.

L’Unione Europea, invece, per voce dell’Alto Rappresentante uscente Josep Borrell, ha difeso la legittimità dell’operato della CPI, sottolineando che “non si tratta di una decisione politica, ma di un pronunciamento giuridico che deve essere rispettato e applicato”. Borrell ha ribadito che la tragedia in corso a Gaza deve trovare una fine e che i Paesi membri dell’UE hanno l’obbligo di collaborare con la Corte.

Gli Stati aderenti allo Statuto di Roma – 124 in totale – sono infatti tenuti a eseguire i mandati di arresto nei confronti delle persone ricercate, inclusi i capi di governo. Questo rende estremamente complesso, se non impossibile, per Netanyahu e Gallant recarsi all’estero senza il rischio di arresto.

Il procuratore capo Khan ha difeso l’integrità del lavoro del suo ufficio, sottolineando che le accuse sono basate su prove verificabili e che le indagini proseguono, anche alla luce delle segnalazioni di nuove violazioni del diritto internazionale umanitario in corso a Gaza e in Cisgiordania. Israele, tuttavia, ha replicato con durezza, definendo Khan un “procuratore corrotto” e rilanciando accuse di condotta impropria nei suoi confronti.

Tra i primi Paesi a dichiarare piena collaborazione con la CPI c’è stata l’Olanda, che ospita la sede della Corte all’Aja. L’Italia, invece, attraverso il ministro degli Esteri Antonio Tajani, ha espresso sostegno generale alla CPI ma ha sottolineato la necessità di coordinarsi con gli alleati per decidere come affrontare la questione. Il ministro della Difesa Guido Crosetto, pur definendo la decisione della Corte “sbagliata”, ha ammesso che, qualora Netanyahu o Gallant visitassero l’Italia, il Paese sarebbe obbligato a rispettare il diritto internazionale e procedere all’arresto.

Sebbene l’effettiva consegna dei due leader alla Corte appaia improbabile, il valore dei mandati di arresto è anche simbolico. Questo procedimento rappresenta un monito sul fatto che, persino nei conflitti più aspri, il rispetto delle norme del diritto internazionale è imprescindibile. Parallelamente, resta aperto un altro caso all’Aja, stavolta dinanzi alla Corte Internazionale di Giustizia, che riguarda le accuse di genocidio mosse allo Stato di Israele, principalmente dal Sudafrica. La CPI, invece, si concentra esclusivamente sulle responsabilità individuali, sottolineando la necessità di distinguere tra azioni di Stato e responsabilità personali dei leader.

Che miseria spirituale: nel 2024 debbo ancora sentir uomini di Chiesa parlare di "Satana"!!!

L’ultima cazzata è arrivata da un Arcivescovo che osservando la cerimonia inaugurale dei Giochi Olimpici di Parigi ha riportato come quanto compiuto durante l’apertura sia di fatto un vile attacco a Dio (già… come se egli ne potesse conoscere il pensiero: povero presuntuoso del caz…), alla religione Cattolica e alla “morale” naturale (ma guarda un po’ chi parla di morale… dopo oltre duemila anni di crimini commessi in nome di Cristo…) da parte dell’élite anticristica che tiene in ostaggio i Paesi occidentali. 

L’Arcivescovo – in quel suo delirio di onnipotenza – ha continuato dicendo: “Avevamo visto scene non meno sconcertanti alle Olimpiadi di Londra del 2012, all’inaugurazione del traforo del San Gottardo del 2016, ai Giochi del Commonwealth del 2022, con figure infernali, caproni e animali terrificanti. L’élite che organizza queste cerimonie non pretende solo il diritto alla bestemmia e all’oscena ostentazione dei vizi più turpi, ma addirittura la loro muta accettazione da parte dei Cattolici e delle persone oneste, costrette a subire l’oltraggio di vedere profanati i simboli più sacri della propria Fede e i fondamenti stessi della Legge naturale.

Ma non soddisfatto del penoso effetto raggiunto con quelle sue frasi, ecco che nel vivere quella esperienza di vita certamente deludente, prende di mira il diavolo, già quel “Satana” capace ancora oggi nel 2024 d’impossessarsi della mente dell’uomo, agendo attraverso i suo gesti, per così dire dall’interno, sì… un diavolo che stringe patti con alcuni esseri umani per compiere il male. Satana fonte del male, un dualismo pienamente assunto, capace ancora oggi di trasformare la vita sulla terra in un conflitto eterno tra il bene e il male, già fra quel Dio (con cui dialoga attravero il cellulare l’Arcivescovo ) e il diavolo. 

Ecco quindi ripercorrere attraverso quelle sue parole le terribili vicende commesse nei secoli – proprio da quella Chiesa cui egli fa riferimento!!! 

Già… come non ricordare quanto compiuto nei secoli contro gli eretici, contro quanti sospetti di una falsa credenza, contro i pagani, contro coloro che compivano malefici e sortilegi o con arti superstiziose tentavano di danneggiare il prossimo. 

Ed ancora, contro gli astrologi, divinatori e maghi, contro coloro che predicavano dottrine scandalose e contrarie alla vera religione cristiana cattolica; contro quelli che in pubbliche lezioni, in discorsi e/o scritti sostenevano che la ss. Vergine non fosse stata concepita senza macchia originale, ed inoltre, contro chi usava litanie nuove non approvate, contro chi celebrava messa e/o ascolta confessioni non essendo sacerdote, contro gli stessi sacerdoti capaci di comportamenti turpi, contro i cristiani apostati, contro i giudei e gli altri infedeli, contro chi faceva sacrifici ai demoni e/o cercava d’indurre i cristiani ad eseguirli, contro chi bestemmiava, contro le stregonerie e le possessioni che hanno insanguinato per secoli la storia!!!

Ed ora, dopo quanto la storia ci ha insegnato debbo sentire frasi arroganti come quelle pronunciate dall’Arcivescovo Carlo Maria Viganò: Abbiamo assistito a una distopica dance macabre in cui gli ologrammi dei cavalieri dell’Apocalisse si sono alternati a un pingue Dioniso blu, servito sotto una campana da pietanze; la parodia dell’Ultima Cena LGBTQ+ e la truculenta performance di una Maria Antonietta decapitata che cantava Ça ira chiamata a celebrare gli orrori della Rivoluzione Francese; i balletti di travestiti barbuti e ballerini effeminati ai pietosi cantanti in playback. In questo spettacolo provocatorio, Satana non sa fare altro che rovinare la perfezione creatrice di Dio, mostrandosi l’invidioso autore di ogni contraffazione. Satana non crea nulla: sa solo rovinare tutto. Non inventa: manomette. E i suoi seguaci non sono da meno: umiliano la femminilità della donna per cancellarne la maternità che richiama la Vergine Madre; castrano la virilità dell’uomo per strappargli l’immagine della paternità di Dio; corrompono i piccoli per uccidere in essi l’innocenza e farne delle vittime del wokismo più abbietto.

La parata dei Giochi Olimpici scandalizza non solo per l’arrogante ostentazione del brutto e dell’osceno, ma per la sovversione infernale di Bene e Male, per la folle pretesa di poter bestemmiare e profanare ogni cosa, anche la più sacra, nel nome di un’ideologia di morte, di bruttezza, di menzogna che sfida Cristo e scandalizza quanti Lo riconoscono come Signore e Dio. Non è un caso che a patrocinare questa rivoltante kermesse vi sia un emissario del World Economic Forum, Emanuel Macron, che spaccia impunemente come propria moglie un travestito, esattamente come Barak Obama si accompagna a un nerboruto in parrucca. È il regno della mistificazione, della falsità, della finzione eretta a totem, nel quale viene sfigurato l’uomo, proprio perché creato ad immagine e somiglianza di Dio. 

La tolleranza non può essere l’alibi per la distruzione sistematica della società cristiana, nella quale si riconoscono miliardi di persone oneste e finora silenziose. Questa prevaricazione deve finire! E deve finire non tanto e non solo perché essa ferisce la sensibilità dei credenti, ma perché offende la Maestà di Dio. Satana non ha i diritti di Dio, il male non può essere messo sullo stesso livello del Bene, né la menzogna può essere equiparata alla Verità. È su questo che si basa la nostra civiltà, che alcuni vorrebbero seppellire sotto le macerie fisiche e morali di un mondo allo sfacelo.

Dev’esser chiaro che la pazienza e la sopportazione dei fedeli e dei cittadini si sono esaurite, che non è più tempo di “deplorare” ma di agire, anche e soprattutto quando l’autorità civile e religiosa sono complici del tradimento.  

È dunque necessario che i Cristiani si muovano in tutto il mondo con azioni concrete, anzitutto con un boicottaggio dei Giochi Olimpici e di tutti i loro sponsor. È parimenti necessario che le aziende non asservite al globalismo revochino i contratti di sponsorizzazione, e che le delegazioni e i singoli atleti si ritirino dai Giochi, inaugurati sotto i peggiori auspici. Occorre esigere e pretendere che i responsabili di queste intollerabili sopraffazioni rispondano delle proprie azioni, oltre che della corruzione che accompagna anche questo evento. Infine, lo scenografo omosessuale che ha partorito questo spettacolo blasfemo e volgare deve restituire il compenso che le Macroniadi hanno fatto pagare ai contribuenti francesi.

Esorto i Cattolici a riparare con la preghiera, il digiuno e la penitenza agli oltraggi perpetrati contro Nostro Signore Gesù Cristo e contro la nostra santa Religione. Che il ricorso confidente dei buoni presso il trono dell’Altissimo non sia disgiunto da un generale risveglio delle coscienze, affinché il Re dei re torni a regnare sulle Nazioni, sulle società, sulle famiglie, sulla Chiesa. 

Esso nasce in momenti oscuri, di guerre e tensioni apocalittiche, e si può pensare che gli uomini abbiano dipinto nella guerra fra Dio e il diavolo le loro stesse lotte, le loro stesse guerre. E che, liberando Dio dall’essere all’origine del male, abbiano in realtà voluto espellere il male da sé, togliersene la responsabilità, come Gesù espelleva i demoni dal posseduto e gli esorcisti liberavano — e liberano — dai diavoli uomini e donne.

Mi sento comunque di sperare, già… che individui come questi non abbiano più motivo di parlare!!!

L’auspicio è che si ponga la parola fine ad un conflitto secolare che proprio a causa di una religione generata per fini personali e di casta, è stata capace di creare nell’animo umano la parola “male“: la stessa d’altronde che sin dalla genesi non ha mai smesso di tormentarci!!!

Quei soggetti (mi riferisco a quei cosiddetti “uomini di chiesa”) sanno bene come il “male” vada ricondotto alla responsabilità dell’uomo e quindi non a Dio e/o a eventuali azioni di un (irrealistico) diavolo, ed il motivo per cui ritengo che sicuramente un giorno – non certo in questo secolo – questa diffusa malvagità (soprattutto tra quei togati…),  potrà essere combattuta e certamente vinta!!!

 

La nostra vita finisce quando diventiamo silenziosi sulle cose che contano!!!

C’è un’isola che si è formata improvvisamente nel Mediterraneo dinnanzi a quel territorio palestinese…

Se la si guarda da lontano, sembra che abbia la forma di un uomo che non trova pace con se stesso, già… è come se riflettesse su tutti i fallimenti commessi!!!

Debbo forse credere che quella sua inaspettata presenza serva a far comprendere agli uomini di aver perso la  speranza e che questo mondo sta evidenziando d’esser estraneo ai problemi di quelle popolazioni attualmente in conflitto o  poste sotto dittatura, come se vi fosse negli uomini un  vuoto interiore che fa sì di dedicarci a manifestazioni televise effimere, dimenticando viceversa quanto poco sia rimasto intorno a noi…

Osservo ovunque indifferenza, già… nessuno sforzo, se non proprio il minimo contrasto a questo stato di fatto, come se si accettasse a priori che qualsivoglia nostro sforzo, rappresenti qualcosa di vano…

Nessun dubbio, nessuna lotta e ancor meno si sente l’altrui dolore, già… si fanno trascorrere le giornate come se quanto stia accadando laggiù… sia lontano, già… da noi, che non ci riguardi affatto!!! 

Forse si è deciso di non pensarsi, l’indifferenza ha avuto il sopravvento e chissà se non sia il reale motivo per cui abbiamo chiuso gli occhi o quantomeno ci siamo girati dall’altra parte, sì…per non ascoltare le grida e il dolore di quelle donne, anziani e bambini…

Aspettiamo quindi che quel grido di dolore ci lasci, crediamo che non dipenda da noi ed inoltre che la nostra condizione di benessere non verrà influenzata da quegli avvenimenti, perchè tutto è stato deciso e noi ci siamo posti nella situazione che ci fa dire: non possiamo far altro che rassegnarci a questo stato di cose!!!

Non vogliamo vedere al di là di noi stessi, siamo così indifferenti che abbiamo dimenticato quali sono i veri valori, manchiamo totalmente di empatia, sì… di quella considerazione che dovremmo avere nei confronti degli altri, in particolare di chi sta soffrendo e di quanto possiamo fare noi con le nostre azioni, perchè va ricordato che le sofferenze altrui sono anche le nostre ed è ciò che deve spingere ciascuno ad intervenire e proteggere chi è oggi in difficoltà, per prevenire e alleviare le sofferenze.

Perché… per rispettare i nostri simili è fondamentale essere fedeli nel rispettare sempre la vita, la libertà, la salute, le idee, i costumi e le religioni professate, eliminando qualsivoglia concetto di superiorità e di inferiorità, in particolare quando quest’ultimi vengono messi in pratica in maniera coercitiva!!!

I più grandi crimini nel mondo non sono commessi da persone che infrangono le regole, ma da persone che seguono le regole ed è gente che esegue gli ordini, bombarda e distrugge villaggi.

Il 26 Agosto venne eletto Papa il cardinale Albino Luciani, conosciuto con il nome di Giovanni Paoli I: 33 giorni dopo venne assassinato!!!

A differenza di tutti coloro che in questi lunghi anni, hanno evitato di toccare l’argomento, per i motivi che ben intuiamo, ecco il sottoscritto – visto l’anniversario – riprende uno di quei casi di cui il nostro Vaticano non può andare fiero!!! 
Sì… potremmo inserire questo omicidio con tutte quelle migliaia di crimini, compiuti in questi duemila anni sotto il nome di Gesù Cristo!!!
Ed allora ripercorriamo quanto accaduto in quei 33 giorni…
Era il 26 agosto del 1978 quando il patriarca di Venezia, cardinale Albino Luciani, veniva eletto Papa e prendeva il nome di Giovanni Paolo I…
Tutti quelli che lo conoscevano parlavano di un persona mite, semplice nei modi e con una grande umiltà d’animo…
Ma dietro quella sua giovialità, vi era un uomo con una grande polso di ferro, conosciuto in quell’ambiente per aver risolto questioni difficili e spinose… 
Infatti… già da vescovo dimostro quella sua energia quando, di fronte alla ribellione ripetuta della comunità di Montaner – che voleva imporre alla diocesi il nome del parroco per motivi principalmente ideologici – Luciani non esitò a piombare in paese, portare via il tabernacolo con l’eucarestia ed annunciare l’interdizione canonica contro la parrocchia!!!
Una decisione certamente sofferta e da cui scaturì uno scisma, ma resasi obbligata dalla necessità di difendere l’incolumità dei sacerdoti inviati lì per svolgere il loro mandato e che venivano ripetutamente intimiditi e cacciati da quei cosiddetti “ribelli“. 
Dietro quindi a quel sorriso, non si nascondeva un “bonaccione”, ma tutt’altro, ma un uomo forte, mai arrendevole e  pronto a confrontarsi con tutti, senza mai farsi intimorito nel dover prendere una decisione scomoda!!!
Ecco… è in questo suo carattere che va analizzata la sua morta… in quel voler fare piazza puliti di tutti quei prelati che negli anni si erano macchiati di colpe gravi e di cui egli, era da Papa, venuto a conoscenza!!!
33 giorni… tanto durò il suo pontificato, uno dei più brevi della storia della Chiesa cattolica..
Difatti, il 29 settembre dello stesso anno, papa Luciani morì e secondo quanto riportato il decesso fu attribuito ad un infarto improvviso… ma d’altronde qualcuno di voi pensava forse che le autorità vaticane, avrebbero dichiarato l’assassinio… a dimostrazione di quanto sopra, sappiate che non fu mai eseguita alcuna autopsia su quel corpo, con la giustificazione che si trattava del cadavere di un pontefice…
Caro Papa Francesco, perché non dai oggi l’autorizzazione – a quasi 40 anni di distanza – a verificare se sono presenti veleni nel corpo di Albino Luciani, d’altronde con le nuove tecniche diagnostiche, autoptiche e forensi, ci vorranno pochi giorni per scoprire le cause di quella morte e si eliminerebbero tutti i possibili dubbi!!!
Ma la risposta la conosciamo già… è morto perché è stato assassinato!!!
I motivi vanno ricercati nel dossier che Papa Luciano stava preparando, che conteneva l’elenco di tutta una serie di alti prelati, tra cui molti cardinali, iscritti alla Massoneria e non solo, forse erano tra coloro che avevano partecipato alle migliaia di abusi sui minori… e non escludo che tra quei nomi, ci possa essere stato anche un cardinale, poi divenuto Papa…
Come ben comprenderete, la sua morte improvvisa evitò quella epurazione… e molti di quei soggetti a rischio, continuarono a restare nelle proprie poltrone, ed anzi, qualcuno prese pure il suo posto e difatti abbiamo visto cosa è accaduto storicamente… 
Innanzitutto in Polonia il sindacato “cattolico” Solidarnosc, guidato dall’operaio Lech Walesa, iniziò uno scontro con le autorità comuniste in cui aveva una parte di rilievo anche la Chiesa (in particolare è stato dimostrato l’interessamento personale di Karol Józef Wojtyła) e che condusse ad una rivoluzione pacifica che diede al Paese un nuovo assetto costituzionale… 
Seguì la caduta del muro di Berlino, la fine di regimi totalitari sudamericani o quelli dittatoriali come quello di Nicolae Ceaușescu in Romania, l’attentato di Alì Agca, per giungere alla fine di quella nazione chiamata URSS…
Una cosa è certa…  l’incartamento presente nella stanza di Papa Luciani, il giorno seguente la sua morte, era sparito!!!

Quali nomi erano riportati in quel dossier… e chi può avere avuto vantaggio da quella sua morte??? 

Forse è solo una coincidenza, ma certamente è strano che in una struttura blindata, qual’è il Vaticano, si sia riuscito a far sparire un documento così importante… 
Alcuni mesi fa ho letto un bel libro intitolato “In nome di Dio”, nel quale l’autore ipotizza un omicidio a sfondo politico ad opera di alcuni prelati che per l’appunto si opponevano alle riforme programmati da papa Luciani, come ad esempio quel famoso “IOR”, gestito a quel tempo dal tanto discusso monsignor Paul Marcinkus, ed anche di Roberto Calvi, il presidente del Banco Ambrosiano trovato alcuni anni dopo impiccato sotto il Ponte dei Frati Neri, a Londra (l’inchiesta parlo di “assassinio”, accostando in proposito il nome del Vaticano a Cosa nostra e alla massoneria…)!!!
Dovrei parlare della gestione del denaro della mafia, delle dichiarazioni di alcuni pentiti tra cui Vincenzo Calcara, di quelle banche e dei loro banchieri come Michele Sindona, a disposizione del vaticano tanto quest’ultimo da essere indicato come “l’uomo mandato da Dio”, già… ma quell’abile banchiere di Patti, s’accorge subito che qualcosa non funziona e che i bilanci presentati dal Vaticano sono falsati e che la situazione è peggiore di quello che sembra…
Una cosa è certa, papa Luciani vuole provvedere immediatamente alla trasformazione della banca vaticana e soprattutto evidenzia forti riserve sull’operato di monsignor Marcinkus… una circostanza questa che, visti i legami di quell’alto prelato, gli costeranno molto cari, tanto da pagarle con la sua vita!!!
Già prima i due monsignori erano giunti allo scontro, quando alcuni anni prima Luciani, aveva chiesto allo Ior per evitare il pignoramento di uno dei palazzi vescovili più antichi di Venezia, sede del seminario… 
Monsignor Marcinkus rifiutò l’aiuto e dovette intervenire Paolo VI in persona, inviando (a quello che sarebbe stato di lì a poco il suo successore) un assegno a sua firma, proprio il giorno in cui l’ufficiale giudiziario avrebbe dovuto porre i sigilli all’edificio!!!
Non resta molto da aggiungere, Albino Lucini è stato assassinato e se qualcuno di quel ristretto mondo Vaticano desidera smentire questa mia tesi, convochi tre società internazionali ed indipendenti, in grado di portare a termine  quegli accertamenti biologici e tossicologici (secondo rigorosi standard internazionali e linee guida forensi), che a suo tempo – per i motivi sopra descritti – non furono compiuti!!! 

Come…??? Sono 70 gli anni di pedofilia emersi da quegli uomini di Chiesa??? No scusate… sono 2018 anni i crimini compiuti sotto il nome di Cristo!!!

La Chiesa cattolica, perseverando in quel suo modus operandi, ha sistematicamente perpetrato abusi sessuali su oltre mille bambini, attraverso quasi 300 dei suoi preti: nel corso di 70 anni, in Pennsylvania, l’ignobile depravazione compiuta a danno dei più deboli, ha potuto evolversi grazie alla complicità dei suoi superiori e al totale silenzio deciso dai suoi vertici!!! 
Un Gran giurì americano ha diffuso un rapporto di oltre 1.400 pagine: il più complesso ed esaustivo dopo quello pubblicato dal Boston Globe che, denunciava la pedofilia talare diffusa in Massachusetts sin dal 2002!!!
Il dossier ha condotto all’incriminazione di due preti: nella maggioranza dei casi i presunti responsabili sono purtroppo deceduti, ed il reato è stato prescritto. 
Uno dei talari incriminati è accusato di aver eiaculato nella bocca di un bambino di sette anni e si è dichiarato colpevole; l’altro ha aggredito due bambini, uno dei due è stato vittime di abusi dagli 8 anni fino ai 16. 
L’indagine del Gran giurì è durata due anni ed è stata condotta in tutte le diocesi della Pennsylvania: esaustiva e particolareggiata riporta decine di testimoni e mezzo milione di pagine di informazioni della Chiesa, contenenti accuse circoscritte contro oltre 300 preti pedofili. 
Ne risulta un quadro agghiacciante e schifoso!!! 
Il clero cattolico e la pedofilia vanno a braccetto da secoli: dal Concilio di Elvira (305 d.C.), quando per gli “stupratores puerorum” fu decisa la sola punizione del rifiuto della comunione, al “Crimen sollicitationis“, approvato nel 1962 da Papa Giovanni XXIII, dopo la prima edizione di Pio XI (1922), che stabilisce l’assoluta segretezza nelle cause di molestie, pena la scomunica, anche per la vittima che avesse intenzione di denunciare il fatto alla giustizia civile: la validità del documento è stata confermata nel 2001 dall’allora cardinale Ratzinger nella lettera “De delictis gravioribus”, diventato per di più Papa (ora… “emerito” del cazz…). 
Un meccanismo perverso incentrato sull’idea improponibile che l’atto pedofilo non sia una violenza perché il bambino, in quanto privo di razionalità, non sarebbe un essere umano… 
Nel dossier risulta che più di mille bambine e bambini vittime di abusi sono identificabili, anche se il numero reale sarebbe riconducibile a migliaia (molte vittime non hanno denunciato vinte dalla paura, in altri casi i loro dati sono andati perduti). 
Futuri adulti traumatizzati per la vita che, alle volte, hanno finito per autodistruggersi, abusando di droga e alcol; il numero di suicidi è decisamente alto.
La pedofilia è l’annullamento della realtà umana del bambino, una violenza efferata e inaccettabile dettata da una reale pulsione omicida. 
Il clero rivendica una propria legislazione e sottrae i preti pedofili alle norme dello Stato: tutti i loro rapporti sociali sono regolati come nel Medioevo e la legge da rispettare è quella, arcaica, della Bibbia. 
Alcuni casi elencati dal Gran giurì producono un orrore ineguagliabile: un sacerdote ha stuprato una bambina di 7 anni in ospedale, dopo che la piccola aveva subito una tonsillectomia; un bambino, dopo aver bevuto un succo di frutta, si svegliò il mattino dopo sanguinante dal retto, completamente incapace di comprendere l’accaduto; un prete costrinse un bambino di 9 anni a praticargli sesso orale, poi gli lavò la bocca con l’acqua santa per purificarlo; un altro “ministro di Dio” abusò di cinque sorelle della medesima famiglia, una vittima è stata violentata dai 18 mesi ai 12 anni. 
Nel 1992 una delle piccole rivelò ai genitori l’orrore subito: la polizia trovò nella casa del prete slip, bustine di plastica contenenti peli pubici, fiale d’urina e fotografie pedo-pornografiche. 
Cosa fece allora la Chiesa? 
Nulla… decise di ignorare le accuse e il sacerdote morì in attesa di processo…
Il procuratore generale della Pennsylvania, Josh Shapiro, afferma: “Lo schema era abuso, negazione e copertura. Come diretta conseguenza della sistematica copertura da parte delle alte autorità ecclesiastiche, quasi ogni caso di pedofilia che abbiamo rilevato è troppo datato per un processo”. 
Il Gran giurì ha chiesto che la prescrizione per i reati di pedofilia sia eliminata, le vittime devono aver più tempo per presentare denuncia. 
Nel dossier si evince che i religiosi anziani accusati furono promossi e i preti pedofili poterono amministrare per 10, 20 e persino 40 anni dopo che i vertici erano venuti perfettamente a conoscenza degli abusi.
Negli Stati Uniti sono tra 5.700 e 10 mila i preti cattolici accusati di abusi sessuali,  poche centinaia sono stati processati, dichiarati colpevoli e condannati: una stima ipotizza che le vittime negli Usa siano 100 mila. 
Che schifo… ed hanno il coraggio di porsi tra noi e Dio!!! 
Ma per favore… Dio li ha rinnegati ancor prima che decidessero di chiamare “Chiesa” quel loro movimento, che doveva ispirarsi ad un suo “ipotetico” figlio!!! 
Ora comprendo meglio perché Egli abbia deciso di resuscitare: per non aver a che fare con nessuno di loro!!!  

Iscritti del Pd??? Per una volta, fate la cosa giusta!!!

“Stamattina mi sono alzato, o bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao…” , interessante riproporre quel canto di ribellione popolare “antifascista”, contro gli estremismi filo-nazionalisti di destra…
Diventato celeberrimo dopo la resistenza, poiché  associato idealmente a quel movimento partigiano italiano…. 

Certo sarebbe bello, se soltanto uno… all’interno di questi attuali cortei, avesse vissuto in prima persona quell’esperienza tragica del nostro paese nel 1945 fino alla formazione della Repubblica Italiana… 
Ma nessuno di loro oggi sa niente d’allora, ma ripropone un testo che parla di un partigiano morto per la libertà…
Ma loro… già proprio loro, cosa sanno di libertà, in particolare di pensiero… sì, cosa ne sanno di democrazia, perché tale diritto include non solo la libertà di manifestare isolatamente o in comune, in pubblico o in privato, ma soprattutto tale diritto include la possibilità libertà di “cambiare”… ma ciascuno di loro, non ha mai cambiato idea, perché è fortemente radicato a quel concetto che da sempre gli è stato inculcato, quasi fosse giusto e corretto, il migliore, l’unico a cui doversi affidare…
Difatti nel nostro paese gli orrori prodotti dal comunismo sono sempre stati un tabù, peraltro considerato in quale modo è stata alterata la storia nei libri o osservando i programmi demenziali che vengono proposti dalla nostra Tv nazionale, si comprende come poco interesse vi sia stato, nel far emergere quanto accaduto non solo in quegli anni… ma fino ai giorni nostri, in tutte quelle nazioni governate sotto l’emblema del “comunismo”!!!
Non aver compreso che Fascismo/Nazismo e Comunismo, sono due specie all’interno dello stesso genere… significa non aver compreso nulla di storia!!!
Entrambi hanno provato a costruire una cosiddetta “società perfetta“, eliminando nel contempo, tutto ciò che si opponeva al raggiungimento dello scopo!!!
Eppure stranamente, dei primi ci si ricorda perfettamente (e non viene mai tenuto conto che proprio in quel periodo, nel nostro paese, erano tutti fascisti e quei pochi ed esigui individui che si erano voluti ribellare a quel sistema dittatoriale, erano stati -nelle migliori circostanze- esiliati dallo stesso…), mentre del secondo gruppo, ,quello per l’appunto comunista, tutto è stato diabolicamente rimosso dalle coscienze. 
Se ciascuno di quegli attuali iscritti, avesse dedicato un po’ del proprio tempo a scoprire cosa fosse realmente accaduto, senza limitare il proprio giudizio artefatto, ecco forse avrebbero compreso come i crimini del comunismo, in questo nostro paese, non sono mai stati sottoposti a una valutazione legittima e corretta, né dal punto di vista storico e neppure da quello morale…
La storia ha preferito dedicarsi sull’argomento in maniera superficiale, in particolare se paragonato al grande approfondimento che è stato fatto sul nazismo, ma anche senza voler utilizzare quel paragone, certamente va detto che su quest’argomento si è trattato troppo poco!!!
Non voler parlare nella storia dei regimi e dei partiti comunisti, dimenticare i viaggi dei nostri esponenti di sinistra in quella loro amata URSS, non apri bocca sui finanziamenti ricevuti negli anni e di quella politica imposta da quella potenza o di quei rapporti sottomessi con quelle rispettive società internazionali comuniste, non riducono le dimensioni criminale di terrore e repressione compiute in quella “democrazia popolare” da quel dittatore Stalin oppure quanto realizzato dall’amico cinese Mao Tze Tung…
Se qualcuno volesse conoscere in cifre gli orrori perpetuati da quei regimi sotto il nome di “comunismo”, sappia che – pur essendo ancora largamente approssimativo per difetto – attraverso di esso, si potrà comprendere la portata dell’enorme gravità…
Già, in URSS: 20 milioni di morti; Cina, 65 milioni di morti; Vietnam, 1 milione di morti; Corea del Nord, 2 milioni di morti; Cambogia, 2 milioni di morti; Europa dell’Est, 1 milione di morti; America Latina, 150.000 morti; Africa, 1,7 milioni di morti, Afghanistan, 1 milione e 500.000 morti, movimento comunista internazionale e partiti comunisti non al potere, circa 10.000 morti…
Il totale come potete vedere si avvicina ai 100 milioni di morti!!!
Ecco, questi sono i numeri di cui nessuno vuole parlare…ma cosa ne sanno di comunismo i nostri partiti di sinistra… o quei suoi leader (o ex leader…) loro vanno con lo Yacth a mare, possiedono lussuose ville e auto da sogno, minch… bello fare il comunista in questo modo… e quei loro iscritti che ancora li votano!!! 
Ma d’altronde – parlando di loro – se per un istante pensate in quali modi viene imposta quella tessera di partito, soprattutto in quelle regioni “rosse”, dove l’iscrizione garantisce vantaggi personali e familiari a quei propri iscritti, mentre di contro lascia a casa quanti la pensano diversamente politicamente…
Prendete ad esempio il sistema “COOP”…  il sistema si comporta come una banca (senza possedere alcun titolo), raccolgono denaro dai soci, che poi rinvestono in scelte finanziarie, il più delle volte errate, le quali stanno provocando fallimenti a raffica… e chi ci rimette sono sempre quei loro soci di minoranza, pensionati e famiglie.
Come dice la pubblicità, “La COOP sei tu”…  ma i soldi non ti ritornano più!!!
La notizia è talmente sconvolgente… che fanno tutti a gara per tenerla nascosta.
Come riportavo sopra, le coop si sono trasformate in banche, senza poterlo essere… ma non essendo formalmente banche, hanno potuto ignorare tutti quei parametri di bilancio che invece le banche devono avere…
Peraltro come non tenere conto dell’ultima manovra finanziaria del governo “Renzi bis” (ovviamente di sinistra…) che ha tenuto conto del debito miliardario necessario, per salvaguardare quelle banche (degli amici degli amici) o anche quanto compiuto nella giornata di ieri… dal governo “gentiloni” (mai legittimato), che ha previsto l’aumento delle imposte indirette nel 2019 e in minor misura, nel 2020, il tutto ovviamente come sempre… a scapito di tutti noi cittadini!!!
Ma d’altronde invece di ribellarsi per quanto compiuto in questi anni di governo Reni-Gentiloni, quei suoi iscritti perdono il loro tempo a cantare “Bella ciao”… nel frattempo questo nostro paese rischia di non uscire più da questa recessione!!!   
Cari iscritti del Pd, ricordatevi che “la libertà di manifestare non può essere oggetto di restrizioni diverse da quelle che sono stabilite dalla legge e che costituiscono misure necessarie in una società democratica, alla pubblica sicurezza, alla protezione dell’ordine, della salute o della morale pubblica o alla protezione dei diritti e della libertà altrui”!!!
Per una volta quindi… provate ad essere moralmente liberi e a fare il bene di questo nostro paese, anche se chiederlo è uno come il sottoscritto, certamente diverso da voi, non avendo mai posseduto alcuna tessera di partito e neppure del supermercato, ma voi provateci lo stesso… ad essere finalmente voi stessi!!!

Quanti sono gli extracomunitari a disposizione della criminalità organizzata???

Sembra che a nessuno importi…
Avevo in precedenza evidenziato del problema, di tutti quegli extracomunitari posti ai semafori, a chiedere l’elemosina…
Ma in questi mesi ho potuto comprendere come non si tratti più di un caso singolo o sporadico, bensì di un sistema messo in pratica da chi ne ha organizzano il business…
Sì… pensateci, ad ogni incrocio a cui sostate, trovate non meno di 4 ragazzi per lato… troppi se pensate che già uno avrebbe difficoltà a raccogliere in una giornata quanto necessario per il proprio sostentamento… eppure loro sono lì, dalla mattina fino alla sera, con le mani giunte, a chiedere l’elemosina, dopo di che, finita la serata, ecco che alcuni di essi, si trasferiscono verso il centro per trasformarsi a posteggiatori abusivi degli spazi rimasti “liberi”, non segnalati cioè, dalle strisce blu a pagamento…
Mentre il resto di loro, è (come si dice ormai da noi) a “disposizione”!!!
Di chi… ovviamente della criminalità organizzata!!!
D’altronde, si tratta di manodopera a basso costo a disposizione di quella struttura malavitosa… sono ragazzi che vengono usati per qualsivoglia attività illecita…
C’è chi viene assegnato a confezionare dosi di stupefacenti e chi si dedica allo spaccio, c’è poi chi ha l’onere di verificare il territorio, in particolare di segnalare una eventuale presenza, delle forze dell’ordine…
Altri gruppi hanno il controllo della prostituzione ed altri ancora, sono responsabili del contrabbando di tabacchi, della contraffazione e della vendita di questi prodotti…
Poi ci sono coloro che vanno indirizzati quali braccianti temporanei, verso la raccolta dei prodotti agricoli, attraverso ben noti sistemi di caporalato, mentre altri più violenti, vengono dirottati a compiere raid punitivi, verso chi non effettua regolari pagamenti o non vuole sottostare alle loro condizioni…
Ognuno di essi… o quantomeno molti di loro, a differenza di alcuni anni fa, sono regolarmente muniti di un provvisorio permesso di soggiorno e quindi di fatto, autorizzati a vivere nel nostro paese… in quali modi, ecco quella è tutta un’altra storia…
Non dimentichiamo… quanto veniva espresso telefonicamente (per fortuna intercettato dalle forze dell’ordine…) alcuni mesi fa, dal maggiore esponente di “mafia capitale”, che per l’appunto riteneva l’immigrazione un business superiore a quello dato della stessa droga…
Possiamo quindi dedurre che oggi, sono questi i gruppi stranieri che collaborano direttamente con la nostra mafia ed il fenomeno purtroppo, è sempre più in aumento, con possibili rischi, dei quali nessuno è in condizione oggi, d’individuarne l’eventuali ripercussioni…
Dopotutto, “se mangiano loro… mangiano tutti” ed ecco quindi che anche “cosa nostra” ha compreso come, grazie a loro, si può giungere ad avere vantaggi, senza la necessita di doversi esporre in prima persona…
Difatti mentre in altre realtà siciliane, si è giunti a feroci scontri tra bande siciliane che detengono il predominio e quelle extracomunitarie che cercano d’imporre con la ferocia la propria ascesa, nel mezzo di quella lotta per il potere ci sono tutti quei cittadini, che vedono ormai quei loro quartieri, sempre più coinvolti in violenze, furti e crimini di ogni genere, di contro, nella città etnea, sembra essersi configurata una forma di pax,  tra la criminalità locale e quella extracomunitaria, che di suo altresì porta i proventi di differenti ma propri business, tra cui il traffico dei migranti o la vendita di auto di lusso, mezzi d’opera, ovviamente rubati e trasferiti (non si comprende come…) in quei loro paesi d’origine… 
Ovviamente questa situazione, permette alla nostra mafia, di liberarsi di alcune incombenze e dedicarsi in maniera più incisiva a quel mondo redditizio dei cosiddetti “appalti”, costringendo con questa strategia, le forze dell’ordine, a impegnarsi con investigazioni continue, nei confronti di quelle comunità criminali straniere, a prevenzione anche, di eventuali legami di quest’ultimi con quei gruppi di terrorismo internazionale…
Ormai è certo… hanno tutti paura, anche solo di parlarne, la gente si barrica a casa e non esce neppure nel balcone… per sentire quanto accade fuori…
La verità è che ormai siamo invasi!!!
Non parlo esclusivamente delle comunità africane o di quelle provenienti dai territori nei quali sono attualmente presenti dei conflitti, ma anche di tutte le altre presenti nei nostri territori, come ad esempio rumeni, georgiani, albanesi, cinesi, bengalesi (quest’ultimi dedicati nella vendita di oggettistica, accendini, cianfrusaglie, giocattoli, ma soprattutto rose…), che costituiscono un intero mercato a nero!!!

Miliardi di euro che producono evasione nel nostro paese, raccolta di denaro in contante che settimanalmente viene reinvestito in attività illecite o dirottato verso quei loro paesi d’origine, senza che nessuno –in particolare il nostro governo– dimostra d’essere capace di fermare o quantomeno limitare questo flusso costante di immigrati e di denaro sporco!!! 

Certamente, non si deve fare di tutta un’erba un fascio…
Già, fuori da quel contesto criminale… vi sono tante persone extracomunitarie perbene e oneste, grandi lavoratori che insieme alle loro famiglie, rispettano le nostre leggi e i nostri costumi, partecipano socialmente e non danno alcun modo di parlare di se…
Ecco, sono queste le persone che vogliamo e che siamo disposti ad accogliere, mentre per gli altri, per quanti cioè sono qui esclusivamente per creare problemi al nostro paese, ecco per quest’ultimi vi è una sola strada: dovranno essere in tempi celeri espulsi dal nostro paese!!!  

Je suis Charlie…

Bisogna sempre condannare ogni forma di violenza… in particolare se manifestata sotto il nome di Dio…
Penso che quanto fatto a suo tempo – dai cosiddetti cavalieri – sotto il nome di “Cristo“ vada, oggi come allora, condannato per aver esercitato con la forza, l’imposizione di una religione diversa a chi ne professava già una di suo…
In egual maniera, siamo in queste ore a condannare, le azioni efferate realizzate da pseudo-terroristi, che hanno quale unico scopo, quello di terrorizzare le coscienze e la libertà di parola e di scrittura…
Non sono tra quelli che istigano alla violenza, però ritengo, non sia corretto usare la libertà d’espressione per offendere gli altri, in particolare quelli che professano una religione, di qualunque essa sia e soprattutto diversa dalla nostra…
La realizzazione di vignette blasfeme, non offende soltanto quanti vengono con queste pubblicazioni offesi, ma anche coloro, come il sottoscritto, che da queste vignette non trovano nulla per cui ridere… anzi tutt’altro…
Perché, ciò che non viene detto, è che ogni civiltà possiede al suo interno una propria cultura ( più o meno condivisibile…) che va sempre e ovunque rispettata!!!
Abbiamo ascoltato come lo stesso nostro Papa, Francesco, ad una eventuale offesa per la propria madre, ha dichiarato palesemente, di poter rispondere all’offesa, con una risposta forte e decisa, più precisamente colpendo con un pugno colui che l’ha manifestata…!!!
Come si dice… “occhio per occhio, dente per dente…”.
Quindi, oggi protesto a gran voce, per quegli omicidi immorali, per quel modo crudele di calpestare la vita, in particolare ripenso ad un poliziotto ( brutalmente ucciso da un suo fratello musulmano ) morto, per aver compiuto soltanto il proprio dovere… 
Perché alla fine… con la violenza si mortifica l’animo umano e si disprezza quel Dio, al quale, si stavano rivolgendo le proprio azioni!!!
A tutto ciò, però, come da sempre faccio… tento di dare una spiegazione diversa e provo quindi ad osservare quanto sta accadendo intorno a noi, con occhi critici e mai di parte… 
Voglio dire che forse… non tutto quello che ci viene raccontato corrisponde al vero… perché molto probabilmente, dietro questi attentati, quei conflitti in medio oriente, dietro questi stermini in nome di Dio, ecco forse ci sono motivazioni di cui nessuno parla…   
Non dimentichiamoci di come, proprio il nostro paese abbia gestito in maniera errata la vicenda “Gheddafi” con una Libia ora divisa e che ha permesso ad una associazione criminale, quella dei cosiddetti “scafisti”, di trasportare nelle nostre coste, migliaia di poveri disperati, ma soprattutto camuffati al suo interno, centinaia di terroristi!!! 

Se osserviamo bene quanto sta accadendo tra questi stessi gruppi integralisti, non soltanto in Iraq o in Siria, ma anche in quei paesi come Pakistan, Afganistan, Iran, Turchia, e soprattutto nel continente africano, vedasi Somalia, Sudan, Egitto e per ultima la Nigeria con la strage di Boko Haram… è ovvio che qualcuno stia spingendo per realizzare quel cosiddetto califfato islamico d’ispirazione integralista, rispetto ad una religione che nulla centri con la religione Islamica… , ecco che, se ci si sofferma un attimo, forse ciò che è in ballo, è un vero è proprio scontro di suddivisione del potere economico, tra oriente ed occidente!!!

Si sta cercando di nascondere il vero fine, che va ricercato nei giacimenti di petrolio e di gas, in quelle miniere ed in quei passaggi obbligatori via mare e terra, e di quanto, proprio questo nuovo “stato islamico” tenta, di metterci le mani…
Ciò che realmente interessa a chi sta al vertice di questi movimenti, non è rappresentato dalle azioni  esortate dai loro capi religiosi… e  non rappresentato dal numero degli attentati compiuti, perché ciò che interessa maggiormente è distrarre con queste azioni le popolazioni ed i media occidentali, in particolare quelli Europei e degli USA…
Perché il loro vero motivo è quello di prendere il possesso, di riunire in un unico “Ordine mondiale” quegli Stati che ancora oggi, manifestano la volontà di collaborare con l’occidente e con Israele…
Una cospirazione, che serva a macchinare quanto necessario, per destabilizzare, attraverso congiure e complotti, proprio quei paesi ( d’ispirazione musulmana, ma regnati da sovrani sorretti da potenze straniere occidentali), così da poter pervenire a quei tanto desiderati “golpe”, consentendo in maniere celere, d’accrescere quello status di leader, ed in breve tempo, addivenire loro a  “faro d’ispirazione”, per quanti oggi sperano, di poter ribaltare il gioco di forze messe in campo, osando a spingersi verso quel conflitto epocale, che conduca definitivamente alla formazione di un unico ed imponente stato islamico…

Barbara D’Urso… e quella mancata sensibilità dei reporter…

Stasera, mi ero da pochi minuti ritirato a casa, quando in televisione si stava parlando del piccolo Loris Andrea, barbaramente ucciso in Provincia di Ragusa.
Erano le 18.28 quando in diretta, viene inquadrata (nella più completa oscurità) un’area, dalla quale – parzialmente illuminata – erano, posti in ginocchio, i genitori in preghiera…
Stavano posando dei fuori, lì per terra… non molto lontano da dove, il loro bambino, ha vissuto tragicamente gli ultimi istanti della propria vita…
Un momento di profondo dolore, di grande tristezza, una di quelle esperienze che non si vorrebbero mai vivere… e non parlo in prima persona, ma anche quando ne subiamo il dolore da spettatori inermi…
In una circostanza così triste, però, diventa inconcepibile assistere a dei reporter (a qualunque organizzazione essi possano appartenere), che nello svolgimento della propria professione, sfruttano le disgrazie altrui, per eccedere su quanto loro richiesto e chissà se forse, non si cerchi – con il proprio operato – di promuovere non solo se stessi ma anche l’audience del programma per il quale si sta trasmettendo…
Mi sento profondamente frustrato, nel dover vedere quella mancata sensibilità, anche di coloro che, in virtù di presentatori dovrebbero essere garanti di quella riservatezza, di quel rispetto che proprio in questi particolari momenti è fatto anche di silenzi…
Ho assistito in diretta ad un incivile comportamento, ad una aggressiva e inconcepibile maleducazione, la mancanza totale di quei valori civili e morali, rozza e insolente manifestazione che punta principalmente a voler sfruttare in modo morboso, l’altrui sofferenza…
Come può chiamarsi, se non cafonaggine, indifferenza, incuranza, quella di voler riprendere a tutti i costi ( peggio ancor… di quanto fatto da quegli odiosi paparazzi di Lady D ) un momento intimo, insistere… nel voler avvicinarsi a tutti i costi per non perdere un’urlo, una lacrima…
Com’è possibile proiettare a pochi centimetri quel fascio di luce accecante… sui visi dei genitori accovacciati, lì inginocchiati, a pochi passi da quel profondo dramma…
Dover costringere un genitore a reagire in modo violento per poter ottenere un po’ di privacy, una ricercata intimità per tentare di giustificare quella condizione, la difficoltà di un figlio portato via ingiustamente… un figlio che ora non c’è più…, Invece di accompagnare quel lutto profondo con discrezione, questi modi d’operare di pseudo reporter, non fanno altro che inasprire ulteriore violenza…
Vedere in quali modi s’interferisce nella vita dei familiari, di chi ha dovuto subito in prima persona, questa lacerazione al cuore, continuare a riprendere con la videocamera, rincorrere il nonno all’interno di un negozio, piazzarsi con auto, furgoni, telecamere, macchine fotografiche e quant’altro per poter immortalare la disperazione delle persone… è profondamente scorretto!!!   
Non c’è…, già non ci può essere giustificazione 
per tali comportamenti…
L’attenzione da parte dei giornalisti dovrebbe essere indirizzata alla ricerca ed al sostegno che, attraverso le dichiarazioni di quanti presenti, possano condurre a facilitare la cattura dell’assassino, di quel quel criminale che ancora circola liberamente, che ha ucciso e commesso un delitto infame e che merita ( a differenza di quanto in molti obbietteranno ) una “giustizia” certamente opposta a quella che purtroppo invece riceverà appena agguantato, prima dai nostri tribunali e poi ( debbo aggiungere a sostegno di chi ancora crede…) da quel perdono “divino”…
Cara Barbara, lo capisco…, in un mondo nel quale ogni giorno ci vengono presentate scene di violenze familiari, vittime di femminicidio, terroristi che sgozzano, omicidi realizzati non soltanto dalle solite associazioni criminali… e via discorrendo, potresti pensare che questo mio attacco, nei riguardi della tua trasmissione, è un po’ fuori luogo, perché sarebbe… come voler vedere la pagliuzza e non vedere la trave!!!
Ma sta proprio lì la differenza…, vedi, non è mia intenzione considerare la tua trasmissione “inutile e futile” come quelle che giornalmente vengono mandate in onda, quelle certamente sì… del tutto “inservibili ed inconcludenti”, ma è proprio perché non è mia intenzione criticare o fare di tutta un’erba un fascio, che chiedo te, di correggere, i comportamenti dei tuoi collaboratori, di voler considerare per un’istante che forse, in questi anni, questa continua intromissione, sia divenuta non soltanto invasione dell’altrui libertà… ma soprattutto si sia trasformata in vera e propria violenza, che certamente non opera alcun spargimento di sangue, ma che di fatto, aggredisce l’animo umano…
Non dico quindi che sia ingiusto parlarne… anzi tutt’altro, non si vorrebbe farlo… ma è corretto che certe informazioni vengano date, perché soltanto così, purtroppo, ci si può preparare da tutti quei possibili pericoli, che “particolari” cortesie gentili da parte d’estranei, potrebbero alla fine condurre a conclusioni ben diverse da quelle a cui si era –causa di una sommaria e frettolosa analisi– creduto!!!