Ho ascoltato il video dell’intervista del Procuratore della Repubblica Nazionale di Catania, Dott. Carmelo Zuccaro su Live Sicilia Catania: https://catania.livesicilia.it/2018/09/25/confisca-milionaria-mario-ciancio-parla-la-procura-diretta_474201/ a cui erano presenti il Ros, il Colonnello R. Covetti del Comando Provinciale dell’Arma di Catania e i sostituti procuratori Dott.ssa Agata Santancito e Dott. Antonino Fanara.
Come ben sapete, è stato eseguito in questi giorni il decreto emesso dal Tribunale di Catania (Sezione Misure di Prevenzione su richiesta della Dda di Catania), che riguarda il patrimonio societario dell’editore Mario Ciancio Sanfilippo, che secondo le stime degli investigatori vale intorno ai 150 milioni di euro.
Il video pubblicato, dura all’incirca 55 minuti e forse non è del tutto completo, in quanto molto probabilmente, l’incontro con i giornalisti è proseguito oltre… Ciò che vorrei evidenziare è in questo mio post, sono alcune sensazioni che da quella intervista e da quanto riscontrato in questi giorni, mi lasciano perplesso…
Innanzitutto, mi ha colpito la “sensibilità” mostrata durante la conferenza, di molti di quei “pseudo” giornalisti, basti vedere la maggior parte delle domande, che risultavano poco attinenti con il provvedimento appena emesso…
Molti di loro, hanno formulato domande che dire “inutili” sarebbe come fargli un complimento ed altri, che hanno voluto ricordato avvenimenti passati, di cui tutti siamo ben a conoscenza, scritti e riportati centinaia di volte, anche in molte fiction televisive, certamente disgiunte dal contesto in questione o quantomeno elusive, dalle domande che avrebbero dovuto richiedere…
Ma forse è proprio questo l’aspetto importante che qualche giornalista voleva puntualizzare e cioè, far passare quelle circostanze ovvie e già affrontate, come qualcosa di superato rispetto alle recenti indagini emerse!!!
Ciascuno di quei signori avrebbe potuto rivolgere al Procuratore domande ben più pertinenti… invece di girare attorno su vicende sconnesse o certamente marginali rispetto alla vicenda in questione…Nessuno ha affrontato il tema dell’associazione industriali a cui l’imprenditore era legato, nessuno ha formulato domande relative a personaggi influenti in quanto istituzionali con cui il Ciancio s’incontrava, ad esempio ricordo le ultime visite del Sindaco Bianco e dell’ex ministro Angelino Alfano!!!
Nessuno ha chiesto dei rapporti con personaggi dell’imprenditoria, le cui vicende personali sono state legate a “cosa-nostra” e dei molti politici con i quali è stato legato… e che molto probabilmente lo hanno favorito in quelle attività imprenditoriali…
Nessuno di loro ha legato quel suo nome ad altri altrettanto influenti, che da sempre controllano la provincia di Catania, attraverso holding finanziarie/immobiliari tra le più rilevanti e i cui nomi iniziano tutti con le prime lettere del cognome di quel noto imprenditore…
Dovrei anche aggiungere qualche personaggio influente della televisione, che è stato di grande supporto alla nascita e alla espansione di quelle sue Tv locali…
Ci sarebbero tante cose da dire… come non ricordare ad esempio l’inchiesta che Pippo Fava realizzò nel lontano 1983 quando, da suo giornale “I Siciliani”, parlo di attività illecite dei “quattro cavalieri dell’apocalisse mafiosa”: Carmelo Costanzo, Francesco Finocchiaro, Gaetano Graci e Mario Rendo, tutti imprenditori catanesi che tenevano rapporti con Nitto Santapaola!!!
Sappiamo come finì… Fava venne barbaramente assassinato!!!
E cosa dire dell’intervista che realizzo lo stesso Fava, con il grande giornalista Enzo Biagi, raccontando per la prima volta, del “terzo livello” del potere mafioso e cioè quel potere politico che legava politica, mafia e Stato.
Certo, abbiamo dovuto attendere il 2018 per scoprire della trattativa tra “Stato e mafia” e dei depistaggi compiuti durante le indagini…
Ho letto tra i commenti di live sicilia un post che dice: “Mi auguro che anche tanti cittadini onesti e silenti abbiano il coraggio di rivendicare il diritto alla legalità, denunciando i tanti corrotti che ancora gironzolano e che spesso vengono assecondati nella loro logica perversa del malaffare”…
Mi permetto di rispondere a quel lettore con una frase letta parecchi anni fa su un quotidiano: “In Italia non si fa niente se non c’è l’assenso del politico e se il politico non è pagato!!!
Ecco noi viviamo in questo tipo di società, la protezione è indispensabile se qualcuno non vuole condurre la vita da lupo solitario (come ad esempio il sottoscritto…), che può risultare anche affascinante, in quanto esente da aderenze o da protezioni di alcuna parte, restando orgogliosamente soli fino all’ultimo; sì… quanto sopra potrà essere una scelta affascinante, peccato però che i restanti sessanta milioni di italiani, non l’approveranno o forse perché, questa particolare vocazione alla solitudine… non l’ha possiedono!!!
Analoga “solitudine” che purtroppo ancora oggi non riseco a vedere…
Ditemi, come può essere che non vi è una sola associazione di categoria che si sia espressa sulla vicenda giudiziaria, già… nessun imprenditore, nessun politico, nessuna associazione di legalità in questi giorni ha preso le distanze su quanto emerso e nei vari siti web o nelle testate dei quotidiani, le uniche dichiarazioni pubbliche sono quelle relative ai legali dell’editore???La verità è che c’è ancora molta paura ha toccare uno degli uomini più influenti di questa terra… e tutti “stanu cu du peri n’ta na scappa”, anche purtroppo molti di quegli appartenenti alla categoria dei giornalisti !!!
Il sottoscritto – in quanto da sempre moralmente libero – è legato ad un altro concetto etico di giornalismo, eguale a quello che dichiarava il mio conterraneo Pippo Fava: “Ritengo che in una società democratica e libera quale dovrebbe essere quella italiana, il giornalismo rappresenti la forza essenziale della società. Un giornalismo fatto di verità impedisce molte corruzioni, frena la violenza della criminalità, accelera le opere pubbliche indispensabili, pretende il funzionamento dei servizi sociali, tiene continuamente allerta le forze dell’ordine, sollecita la costante attenzione della giustizia, impone ai politici il buon governo”!!!
Ecco forse è tempo che i giornalisti tornino a fare seriamente quel proprio lavoro, senza vincoli e soprattutto senza condizionamenti; ne andrà, non solo della loro professione, ma soprattutto del dovere morale!!!
Altrimenti il sottoscritto, analogamente come il Procuratore di Catania, continuerà a sentire purtroppo… questo “estremo disagio”!!!
Altrimenti il sottoscritto, analogamente come il Procuratore di Catania, continuerà a sentire purtroppo… questo “estremo disagio”!!!




