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Controllo del territorio in Sicilia: i fatti mi danno ragione!

A inizio anno avevo pubblicato un post in cui esprimevo le mie perplessità sulla mancanza di un serio coordinamento per il controllo del territorio in Sicilia.

In particolare, segnalavo l’evidente facilità con cui enormi quantitativi di sostanze stupefacenti giungano ogni giorno dalla Calabria alla nostra isola senza essere intercettati.

Ora, a distanza di mesi, quanto denunciavo a inizio anno – vedasi link: https://nicola-costanzo.blogspot.com/2024/01/controllo-del-territorio-in-sicilia.html – si è purtroppo dimostrato tristemente reale.

Difatti, le recenti indagini della Guardia di Finanza hanno confermato come lo Stretto di Messina rappresenti una cruciale via di transito per il traffico di droga!

Secondo quanto emerso, i corrieri utilizzavano auto a noleggio modificate con sofisticati doppi fondi per trasportare la cocaina lungo la tratta Reggio Calabria-Messina-Palermo; questo sistema, consolidato nel tempo, generava un giro d’affari di oltre 10 milioni di euro all’anno.

Come da me ipotizzato, si è scoperto che i traghetti erano il mezzo preferito dai narcotrafficanti, con le auto che venivano imbarcate e poi scaricate sul suolo siciliano senza alcun controllo efficace.

Avevo a suo tempo suggerito che con misure semplici ma mirate – come l’uso di unità cinofile, controlli a bordo dei traghetti e il rafforzamento della sorveglianza nei principali porti d’accesso – si sarebbe potuto limitare questo flusso. Misure, però, che evidentemente non sono state adottate.

È sconfortante vedere come una strategia tanto elementare sia stata ignorata, permettendo alla criminalità organizzata di prosperare e ampliare il proprio business.

Forse, come avevo già sottolineato, non è solo una questione di disorganizzazione o incompetenza, ma di un sistema che preferisce “voltarsi dall’altra parte“, come tutto ciò che avviene in questa terra “corrotta“.

Già… le mie non erano fantasie, ma riflessioni concrete: il controllo del territorio non è solo un tema astratto, ma una necessità fondamentale per garantire la sicurezza e combattere le attività illecite che avvelenano la nostra “Bedda Sicilia“.

Auspico ora che questa vicenda serva da monito e che le autorità finalmente si decidano a intervenire con determinazione.

Minch… ma quanto deve essere evidente una soluzione perché venga attuata?

Raccomandazioni e compromessi: fino a che punto si può cedere?

I raccomandati rappresentano gli esseri più spregievoli: convinti di sapere tutto, dimenticano di ricoprire quei ruoli non per meriti propri, ma grazie a una spintarella ottenuta da qualche familiare o parente che, a sua volta, ha passato anni a leccare i piedi a politici o dirigenti!!!

Ho sempre rifiutato le raccomandazioni e lo stesso ho insegnato alle mie figlie!!!

Non per un banale orgoglio, ma perché ho sempre creduto che la soddisfazione più grande sia conquistarsi da soli il proprio cammino. 

Posso dire di esserci riuscito, ma devo ammettere che nel coprso della mia vita la sfida è sempre stata ardua, ancor più in questi ultimi 15 anni, da quando ho deciso di occuparmi in prima persona di legalità in maniera concreta e ciò comprenderete, in un paese corrotto e soprattutto mafioso, ha destato in molti forti preoccupazioni, situazioni che ho pagato in prima persona… 

Ma quanto occorso non mi ha minimamanete cambiato: come ripeto spesso, quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare e in fondo, e l’affrontare difficoltà maggiori rende il loro successo ancora più appagante!!!

Si qualcuno va dicendo che nella vita non prevalgono i più forti o i più intelligenti, ma coloro che si sanno adattare. 

Quindi non querce come il sottoscritto, ma bensì giunchi, già… capaci di piegarsi senza spezzarsi. 

Tuttavia, questo adattamento, questa “elasticità”, fino a che punto è una dimostrazione di intelligenza e flessibilità? E quando, invece, scivola – come ormai consuetudine – verso la disonestà?

La linea di confine è sottile… l’elasticità può diventare compromesso, e il compromesso, in alcuni casi, può tradursi in scorrettezza, ma dove si colloca questo questo limite? Forse nelle esperienze di vita di ognuno, nei valori che scegliamo di coltivare???

In molti casi, credo che il confine venga tracciato dai “precedenti“: quei momenti in cui una piccola concessione all’ingiustizia inizia a pesare più del rispetto per la lealtà e l’onestà.

Di solito, questi precedenti si manifestano quando siamo privati di qualcosa di materiale: denaro, opportunità, o persino dignità, ed è qui che l’elasticità rischia di trasformarsi in un vendersi, in un abbassarsi a compromessi “sporchi“, è il momento in cui un’ambizione – o una necessità – si impone sui nostri valori.

Personalmente, non sono mai sceso a compromessi, sì… la mia autostima, che considero un valore prezioso, non mi ha mai permesso di accettare scorciatoie!!! 

Il sapere di aver ottenuto un qualcosa grazie ad una raccomandazione, piuttosto che per meriti personali, lederebbe profondamente la mia autostima, una forza interiore senza la quale mi sentirei fragile, vulnerabile…

Il sottoscritto di contro vuole essere libero da qualsivoglia coercizione, compromesso, libero soprattutto ( come faccio in questo mio blog) di criticare, di dire ciò che penso, di mandare a fanculo, di fare a chiunque la morale senza dovermi preoccupare di venire attaccato per qualche scheletro nell’armadio, di vivere secondo i miei principi di legalità, onesta e soprattutto integrità.

 E questo è ciò che ho trasmesso alle mie figlie, con orgoglio!!!

Comprendo però che in un Paese corrotto e infetto come il nostro, la tentazione sia grande, soprattutto quando una raccomandazione sembra il modo più semplice – o l’unico – per ristabilire un equilibrio di giustizia. 

Ma è proprio qui che si apre una riflessione importante…

La raccomandazione, o meglio la segnalazione, non è in sé sbagliata…. in altri Paesi ad esempio è uno strumento legittimo per valorizzare i meriti di chi li possiede davvero, una pratica trasparente e rispettabile. 

Solo quin da noi, putroppo, è stata corrotta, trasformandosi in un sinonimo di ingiustizia!!!

Qui non serve per premiare il talento, ma per favorire chi non ne ha alcuno, spesso a discapito di chi lo meriterebbe davvero.

Ecco il vero problema: non è l’elasticità in sé a essere sbagliata, ma il modo in cui viene usata. 

Quando pieghiamo i nostri valori alla convenienza, non stiamo più “adattandoci“: no… ci stiamo svendendo!!!

E in quel preciso momento perdiamo qualcosa di più prezioso di qualsiasi vantaggio materiale, già… perdiamo noi stessi!!!

I beni confiscati??? Una cazz… poichè non vengono valorizzati, ma soltanto sfruttati dallo Stato!!!

Ho già scritto decine di post sulla mancata valorizzazione del patrimonio che in questi anni è stato confiscato alle mafie ed a quei soggetti legati alla criminalità organizzata…

Società, impianti, attrezzatture, cave, terreni, ville, macchine di lusso, conti correnti con diversi milioni di euro, per finire nelle tasche dei nostri burocrati… 

Già…da quanto abbiamo letto nelle varie inchieste giudiziarie, quest’immensa mole di beni è stata ahimè parimenti sfruttata in maniera “delinquenziale” da quegli soggetti (istituzionali) che erano stati preposti alla sua salvaguardia ma che nei fatti, si sono dimostrati non soltanto corrotti,  ma ahimè collusi con quel sistema mafioso e clientelare che puntava a sfruttare l’occasione, sì… per  favorire familiari, amici e anche colleghi professionisti, raccomandati anch’essi da taluni uffici della magistratura…

Un patrimonio che a causa della normativa vigente, ma soprattutto della mancanza di professionisti onesti e competenti, cui si sono sommate le abituali lungaggini burocratiche, ha evidenziato nel 99% dei casi il suo più totale fallimento!!!

Il sottoscritto ad esempio (a suo tempo dipendente di una di quelle imprese…) può esser preso ad esempio!!!

Già… dopo aver denunciato – durante un periodo di sequestro e successivamente di confisca – tutta una serie di truffe e raggiri che si stavano compiendo proprio sotto l’amministrazione controllata e soprattutto, dopo esser stato costretto a procedere – per recuperare parte delle proprie somme – all’istanza di fallimento (di quella società “interdetta”), beh… ancora oggi, a quasi cinque anni di distanza dall’evidenziato stato d’insolvenza che per l’appunto ha condotto al fallimento, si ritrova a dover attendere un curatore fallimentare che nel frattempo ha proceduto sì alle vendite, ma a tutt’oggi non ha provveduto a compensare noi creditori privilegiato: non mi resta che auspicando che nel contempo le somme incassate, non siano servite a pagar qualcos’altro (di cui comunque entro l’anno qualcuno – tra quegli organi competenti – mi dovrà riferire)!!!

Comunque, di una cosa sono certo: l’Agenzia per l’amministrazione dei beni confiscati è esattamente l’opposto di ciò che tutti noi crediamo!!! 

Sono comunque felice di sapere che anche un altro mio omonimo “Nicola” la pensi come il sottoscritto, già il procuratore nazionale Gratteri: “L’aggressione ai patrimoni di origine illecita è considerata nelle moderne legislazioni strumento di sicuro impatto nel contrasto alla criminalità organizzata. Se da un lato vi è la piena consapevolezza che strumento fondamentale per la lotta al crimine mafioso ed economico sia l’aggressione ai beni di provenienza illecita, solo in un tempo relativamente recente, si è compresa l’importanza di rimettere in un circuito legale tali proventi, una volta che lo Stato se ne sia appropriato definitivamente”.

Il magistrato spiega: “… l’agenzia nazionale preposta all’amministrazione diretta di tali beni e alla programmazione della loro futura destinazione presenta non poche criticità che di fatto hanno frustrato e frustrano l’obiettivo della sua istituzione. Basti pensare – continua – all’azzeramento per lo più automatico del valore economico dell’azienda e dei beni immobili, all’indomani dei provvedimenti di sequestro. La gestione dei beni confiscati attraverso le procedure e le modalità previste dalla normativa vigente non ha prodotto gli esiti sperati. L’importanza economica che ormai ha assunto il complessivo patrimonio sottratto al crimine e in particolare la sua componente aziendale impone di garantirne quantomeno la salvaguardia, se non la redditività “.

È evidente a chiunque quindi il danno d’immagine che ne è derivato!!!

Lo Stato infatti si è dimostrato totalmente incapace non solo di garantire un perfetto utilizzo di quei beni, ma addirittura si è dimostrato fallimentare nel provvedere anche soltanto alla loro conservazione…

Come dicevo, quando qualcuno elogia quei provvedimenti di sequestro e/o di confisca dice soltanto cazz… e se qualcuno di quei soggetti istituzionali si volesse raffrontare con il sottoscritto, beh… potrei far un elenco con centinaia (se non migliaia…) di esempi in cui lo Stato si è dimostrato attraverso quei suoi uomini/donne non soltanto fallimentare, ma ahimè fortemente colluso!!!

Ah… proposito, permettetemi nel frattempo di ricordare a tutti coloro che si occupano di monitorare quei beni confiscati che qualcosa – già… proprio sotto il loro naso – si sta compiendo!!!

Sì… un’importante mutamento sta avvenendo in quelle società (sì… a suo tempo sequestrate e confiscate), ma come ripeto assiduamente, le nostre Istituzioni sono talmente poco accorte e ancor meno tempestive nel riconoscere le trasformazioni in corso che purtroppo e per l’ennesima volta, vengono prese per il c…!!!

Ovviamente non sperate che questa volta giunga dal sottoscritto l’ennesima segnalazione, perché finito il tempo degli esposti: d’altronde ho la casa talmente piena che non saprei più dove collocarli!!! 

Siete onesti o disonesti??? Questo è il dilemma…

Gli Inglesi direbbero: “To be, or not to be, that is the question“!!!
Già… perchè il problema si può riassumere in due parole: essere o non essere; sì… esser onesti oppure scieglier di diventare disonesti???
Perchè tutti sanno che provare a dare (oppure ricevere) un corrispettivo di valore da una qualsiasi terza parte (inclusi funzionari del settore privato o pubblici ufficiali), per ottenere o mantenere degli affari o ancora beneficiare in altro modo di un indebito vantaggio è reato e quindi quando si scieglie una delle due condizioni sopra riportate, s’inizia ad essere a tutti gli effetti: “disonesti”!!!
Ma anche chi sta loro accanto diventa membro del “Club dei Disonesti“, perché non è solo chi compie il reato ad essere lestofante, ma anche chi gode direttamente di quelle pratiche corruttive…
Mi riferisco ad esempio ai familiari, già come certe mogli che si vedono arrivare in casa denaro contante, regali costosi, pacchetti di viaggio o di benessere, divertimenti di lusso, ma non solo anche i loro figli viziati, incapaci e impreparati godono dei privilegi ottenuti da quel capofamiglia “corrotto” ed è così infatti che ricevono posti di lavoro o altri favori didattici…
Non so chi sia tra loro più ipocrita, certamente con questa diffusa discendenza il nostro Paese non potrà certo migliorare, anzi tutt’altro, perché il malaffare – che già detiene l’egemonia, andrà sempre più ramificandosi, ampliando quei propri legami corruttivi… 
Sì certo la nostra legislazione si è dotata di leggi che vietano pratiche corruttive e prevedono una serie di conseguenze a chi commette quei reati che vanno dalle detentive alle multe ingenti; ma queste azioni servono a poco o nulla, quando la maggior parte di quegli individui ritiene che il gioco valga la candela… 
A questi compromessi individui non interessa neppure l’opinione pubblica, il venir menzionati nelle inchieste giudiziarie, hanno (come si dice in maniera scurrile) “la faccia come il culo” e continuano dritti per i propri interessi finanziari senza pensare al giudizio sociale che dalle loro azioni potrebbe derivare…
Essi non possiedono alcuna etica e ancor meno dignità, difatti, invece di denunciare le forme di corruzione, le bustarelle offerte, e via disccorrendo, essi viceversa tendono la mano, anzi di più, richiedono per i loro servizi quella tangente, altrimenti tutto resta inevaso!!!
So bene quanti lettori vado ogni giorno perdendo con i miei post, ma non m’interessa, d’altronde non è il numero di pubblico che mi spinge a scrivere, viceversa a suscitare la mie attività, è riuscire a redimere anche solo un soggetto di quell’ambiente malsano, poiché se sarò riuscito nell’intento, avrò certamente fatto qualcosa di buono per migliorare questo “infetto” Paese!!!

La festa dei corrotti…

Pensavamo di aver risolto il problema con l’inchiesta Tangentopoli, ma quanto accaduto in quel lontano 1992 era nulla paragonato a quanto compiuto successivamente, già… fino ad arrivareai giorni nostri!!!
Parliamo di un sistema corrotto che unisce politici, imprenditori e mafiosi, un sodalizio affaristico nel quale ciascuno riceve qualcosa, chi voti, chi appalti e chi denaro e soprattutto coperture istituzionali per evitare di finire in manette.
Ho letto alcuni minuti fa su “Amazon” di migliaia di prodotti in offerta speciale, mi riferisco a tutta una serie di libri sui corrotti, che vanno da quello scritto da Luiz Scarpelli “Le infiltrazioni delle mafie nello Stato, la sfiducia nelle istituzioni, la cittadinanza attiva” a “Tangenti in Confessione” di Pino Nicotri e continuando con “Operare siu ciò che è stato corrotto” di Caterina Lasagna o anche “I corrotti e gli inetti. Conversazioni su Machiavelli” di Antonio Gnoli e Gennaro Sasso…
Come dicevo sopra sono migliaia i titoli interessanti che con pochi euro possono esser acquistati, consiglio due altri titoli interessante: “STATALI 3 – Gli utili idioti: I servi del potere corrotto, i meschini che aiutano il potere ingiusto” di Arduino Rossi e “Corrotto” di di Tahar Ben Jelloun e E. Volterrani…
Il fine è quello di riuscire a portar a compimento i loro affari sporchi, grazie anche alla maggior parte dei cittadini da tempo inermi, stanchi, avviliti nello spirito, parliamo d’individui che hanno perso consapevolezza e sono da troppo tempo distanti dal partecipare attivamente alla vita politica e alla governance di questo Paese…
D’altronde a venir meno sono stati propriamente quei loro interlocutori, quella classe politica e dirigente che non ha saputo rispettatto quel contratto sociale, consegnato dai cittadini a mezzo delle urne…
Ci hanno raccontato in questi lunghi anni di una serie di strumenti normativi posti in atto per  contrastare la corruzione nella pubblica amministrazione e l’infiltrazione della criminalità organizzata, ma nulla di ciò è stato realmente compiuto, anzi tutt’altro, le radici del male che sarebbero dovute state esser estirpate da tempo si sono diffuse, intrecciate, già… con quella natura umana ed i suoi connaturati difetti. 
In questi trent’anni non si contano gli episodi di corruzione, di cui circa il 46% ha riguardato l’area di rischio dei contratti pubblici, particolarmente esposta ai fenomeni corruttivi!!!
Il sistema è marcio fino al midollo perché tutti vogliono partecipare a quel sistema collaudato che foraggia mensilmente mazzette e difatti nessuno dipendenti coraggioso, meglio conosciuto come”whistleblower”  ha mai segnalano casi di corruzione o malversazione, sia  nel settore pubblico che in quello privato!!!
Dal governo nazionale ci evidenziano – attraverso quelle Tv privatizzate, sia nazionali che non – di tutta una serie d’iniziative messe in atto, già… di obblighi di trasparenza, di leggi spazza-corrotti, di divieto di finanziamenti ai partiti o a fondazioni ad esse legate, ma la verità che nulla si è fatto per inasprire le pene per tutti quei reati di corruzione ogni giorno commessi!!!
In questi giorni ci stanno chiamano al voto, ma vorrei chiedere a ciascuno di loro: perchè dovremmo votarli???

Già… cosa hanno fatto in questi anni da meritare il nostro voto??? Hanno forse dimostrato attraverso quei loro referenti di partito d’esser stati onesti, al sottoscritto non sembra, anzi tutt’altro, vedasi tra l’altro proprio quanto sta accadendo in queste ore, in molte regioni, ma non solo…

Fintanto che saranno questi i nostri interlocutori, posso assicurarvi che non andremo da nessuna parte, sì… potremmo ancora godere per l’anno in corso e per tutto il 2025 dei fondi concessi dall’Ue, dopodichè, auspicando di non entrare in un conflitto armato… obbligati dalla Nato, beh… quel denaro finirà e noi tutti ritorneremo ai dati negativi di rating medio basso, pubblicati a suo tempo da Standard & Poor’s, prima della Pandemia…
Ah… proposito, ho scoperto che tra le offerte in atto per i “corrotti” vi sono anche le cravatte, consiglio quindi vivamente a tutti quei soggetti di acquistarle, già… prima di finire in rovina o come ormai solitamente accade, all’interno di un penitenizario!!!
 

I ladri e i corrotti??? Iddio li fa e poi li accoppia!!!

Già… dice un detto popolare: “Dio li fa e poi li accoppia”!!!

Un modo perfetto che viene usato quando c’è molta affinità tra gli accoppiati di turno, nel caso specifico di quei ladri e corruttori che sotto quell’ombrello politico e mafioso, si sentono protetti, quasi  fosse stato propriamente Dio ad unirli…

Ma d’altronde si dice che le persone si trovano bene tra loro proprio perché accomunate da certe particolarità e nel loro caso specifico sono il potere, il denaro, il controllo del territorio e quindi della società civile, quelle infide caratteristiche che li complementano…

Già… si è come circondati da questi sleali e falsi menzogneri e a quei pochi cittadini “perbene” non resta che rimanere bloccati, sì… quasi fossero impotenti o immersi nelle sabbie mobili; tra l’altro la circostanza più assurda è che non riescono a liberarci da questa viscida viscosità che non varia neppure se si prova a cotrastarla, anzi più quella massa viene sollecitata, maggiore è la sua trasformazione in qualcosa di più melmoso, quasi ci si trovasse nel fango!!! 

Ed allora viene da chiedersi perchè Iddio non elimini questa feccia dalla terra, così fortemente legati appassionatamente, ma non solo, continuando a fare danni, gli stessi a cui purtroppo assistiamo quotidianamente!!!

Non so che dire… forse Egli preferisce vedere questi individui attirarsi a vicenda affinchè quel grado malevole ed inaffidabile abbia continuità e quindi modo di evolversi??? Ma, sarà che ritiene più stimolante osservare ogni giorno quelle collusioni e scoprire di contro come quel suo popolo “ingenuo” siciliano… soffra!!!

Ma d’altronde viviamo in un mondo ingannevole e ipocrita, difatti quei ladri e corrotti sono perfettamente paragonabili all’immagine riportata di quei corvi: già, siete così ingenui che neppure questa volta avete dubitato per un istante, di quanto anch’essi fossero falsi!!!

Politiche per la prevenzione della corruzione??? Forse è tempo che anche la Prefettura di Catania inizi ad interessarsi.

Certamente sono molte le imprese consapevoli degli effetti negativi che le pratiche corruttive determinano sugli sviluppi economici e sociali, tanto che sono molte tra esse, nell’ambito degli appalti in cui operano a provare ad adottare un approccio fermo e risolutivo nel proibire qualsivoglia forma di corruzione. 

D’altronde ricordo come la prevenzione a quelle odiose pratiche corruttive rappresentino di fatto, oltre che un obbligo di natura legale, uno dei principi morali su cui dovrebbe improntarsi l’agire di un corretto imprenditore!!!

Leggo spesso come in molte imprese, consorzi, holding e via disorrendo, sia presente un “Codice Etico“, lo stesso che dovrebbe definire a quali valori e principi s’ispira quel proprio gruppo di lavoro e di come ciascuno di quei suoi collaboratori, si impegni nel rispettare e perseguire la propria missione.

Vorrei ricordare tra l’altro come esista una norma – UNI ISO 37001 – che prevede un Sistema di gestione per la prevenzione della corruzione; esso definisce i requisiti e fornisce le linee guida per aiutare un’organizzazione a prevenire, individuare, rispondere a tutti quei fenomeni di corruzione, conformandosi alla legislazione anti-corruzione ed altri eventuali impegni volontari applicabili alle proprie attività.

Solitamente le fasi principali dell’iter di certificazione comprendono:

  • ■ definizione dello scopo di certificazione
  • ■ verifica preliminare (su richiesta): analisi delle lacune e valutazione dell’attuale conformità dell’organizzazione ai requisiti normativi
  • ■ verifica di certificazione in due fasi (initial & main): verifica della conformità del sistema rispetto alla norma di riferimento ed emissione del certificato
  • ■ visite di sorveglianza per valutare il miglioramento continuo
  • ■ rinnovo della certificazione dopo 3 anni a seguito di una verifica completa.

Al termine di ogni visita all’Impresa viene consegnato un rapporto chiaro e completo, che consente di migliorare continuamente le prestazioni in materia di gestione della qualità.

Altri tasselli fondamentali richiesti dalla norma sono: l’analisi del contesto interno e esterno, la nomina di un responsabile anticorruzione, il monitoraggio continuo, con lo svolgimento di audit interni periodici ed il riesame finale della Direzione.

Comprenderete quindi come questa norma costituisca un’importante supporto per gli Enti ma non solo, anche per le Società che devono adempiere agli obblighi legislativi previsti in materia di anticorruzione, più in generale, un’opportunità per tutti per divenire concretamente capaci di controllare, nel tempo, i maggiori rischi e i costi legati al fenomeno della corruzione!!!

Certamente quanto sopraddetto ha effetto esclusivamente nel momento in cui quanto certificato nella carta persegua poi nella “pratica”, attuando quindi quei necessari comportamenti anti-corruttivi, non soltanto per evidenziare di essere rispettosi della legge, ma facendo sì che vengano confermati e  adottati quegli strumenti di prevenzione alla corruzione, al fine di accrescere la consapevolezza di tutti sulle regole e sui comportamenti che devono essere osservati, in particolare nei confronti di Dirigenti, Responsabili, Capi Commessa, ma anche di semplici dipendenti, in quanto ciascuno è legato da quell’obiettivo comune, rappresentato ad esempio da un appalto, un progetto, ma anche da un modesto business…

E quindi, nell’applicare quelle regole di trasparenza, è fondamentale proibire qualsivoglia comportamento e/o pratica che possa anche solo apparire illegale o collusiva!!!

Taluni pagamenti ad esempio possano apparire illeciti, come favoritismi, raccomandazioni, sollecitazioni dirette o indirette, vantaggi personali per i propri familiari o di carriera per sé, sono certamente da proibire!!!

Su quest’ultimo punto tra l’altro vorrei aggiungere una nota disdicevolebe presente in questa mia terra, in particolare nella mia provincia di Catania e chissà se forse, proprio l’attuale prefetto, Dott.ssa Maria Carmela Librizzi (una persona che so bene esser particolarmente dedida alla legalità), potrebbe intervenire, ad esempio interessandosi delle metodologie applicate sulle “assunzioni pilotate“, le quali evidenziano per l’appunto, di non seguire alcun criterio di trasparenza o quantomeno nessuna di esse dimostra esser fondate su quella che una volta rappresentava una banale graduatoria che a seconda delle priorità o anche in base alle qualifiche eventualmente ricercate, permetteva a chiunque l’ingresso in quel mondo lavorativo…

Ed invece come tutti sanno, ed è per l’appunto il motivo che spinge ciascun siciliano a rendersi “schiavo” per non dire “ridicolo” di quel sistema, lo stesso che premia gli l’atteggiamenti lacchè ed omertosi e che favorisce la maggior parte di essi, incapaci professionalmente, tanto da dover passare attraverso abituali raccomandazioni (da non confondersi con le cosiddette “presentazioni”) di politici, dirigenti, presidenti di ordini, professionisti, ma potrei ahimé aggiungere anche quegli “amici degli amici“!!!

Mi viene da ridere e già… perchè parliamo di quegli stessi soggetti che poi dovrebbero di fatto controllare e quindi verificare che quelle estese metodologie anticorruttive e collusive non vengano di fatti applicate!!! Ma d’altronde, chi dovrebbe mai denunciarle???

Naturalmente per quanto riportato sopra (se qualcuno riterrà di volermi contattare) mi rendo sin d’ora disponibile ad un incontro, affinchè il sottoscritto possa evidenziare in maniera concreta quanto purtroppo sta accadendo e di cui – basti osservare sul web – la maggior parte dei media (sovvenzionata d’altronde da quegli stessi soggetti sopra-riportati) non scriva minimamente!!! 

Sicilia se pur bellissima, corrotta nell’animo!!!

La Sicilia è uno dei posti più belli del mondo!!!
A dirlo è il sottoscritto che senza offesa un po’ di mondo se lo è girato…
Un’isola naturale meravigliosa, un clima fantastico, un mare cristallino e pescoso, un vulcano attivo tra i più interessanti dell’intero pianeta e poi ovunque girate la testa, storia, cultura, arte, grazie ai primi gruppi di popolazione indoeuropee che penetrarono in Sicilia per fondersi con gli indigeni siculi per dare inizio all’Età del Bronzo, passando poi a civiltà come quella egeo-cretese che sbarcando in questa terra, fondarono città come Erice e Segesta…
Siamo poi passati tra l’XI ed il X secolo ai Fenici che fondarono Solunto, Mozia e Palermo e a seguire i greci, con la fondazione della prima colonia “Naxos” che l’hanno fatta entrare nella storia del Mediterraneo, cui seguirono altre colonie che si svilupparono per diventare vere e proprie città, ricche e ornate di monumenti, vedasi ad esempio Siracusa, Catania, Selinunte e Agrigento, i cui templi e teatri, attirano ancora oggi milioni di turisti da tutto il mondo…
Abbiamo subito quindi la dominazione dei romani, dei barbari, bizantini, arabi, normanni, svevi,  angioini, aragonesi, spagnoli, austriaci, borboni e infine a seguito dell’impresa garibaldina l’isola è stata annessa al regno d’Italia, per poi divenire nel 1946, Regione Autonoma nell’ambito della nuova Repubblica Italiana. Un Parlamento che si riunisce nuovamente nel 1947 nel Palazzo dei Normanni, come già faceva otto secoli prima!!! 
Comprenderete quindi come noi siciliani raccogliamo nel nostro Dna un miscuglio di contaminazioni, dialetti e forme verbali che garantiscono a chiunque venga in questa terra, quel concetto di apertura, incontro e voglia di condivisione…
D’altronde come non ricordare cosa scriveva Goethe: “Non è possibile formarsi un’idea giusta… senza aver visto la Sicilia: qui sta la chiave di tutto”.

Già, ma quando usciamo fuori da quest’isola, quando sostanzialmente constatiamo per cosa e chi veniamo riconosciuti nel mondo, ecco che improvvisamente nulla di cio che ho riportato sopra viene esaltato, anzi tutt’altro, come dicevo improvvisamente diventiamo famosi per tutt’altro!!!
Già… per aver dato vita alla mafia, ma anche ad aver propagandato film e serie Tv su cosa-nostra, come il “Padrino” o la “Piovra” o per aver fatto emergere quello stragismo corleonese e via discorrendo… 
Ora, non credo proprio che i problemi della nostra terra siano legati alla mafia, anzi tutt’altro, la maggior parte dei siciliani non sa neppure cosa sia la mafia; intendo dire che per molti di essi, per quella connanturale divergenza di pensiero, la mafia..  preferisce tenerla a doverosa distanza e quindi lontano dal quotidiano, tra questi c’è chi preferisce neppure parlarne, chissà forse per non subirne le intimidazioni, facendo così prevalere in ogni circostanza quel senso di omerà che da sempre evidenziano di possedere!!!
Il sottoscritto però ritiene che un problema nell’animo dei siciliani sia ahimè presente; non so quanta colpa sia da attribuire a quelle contaminazioni di cui parlavo sopra, le stesse che hanno permesso che questa infezione ci venisse trasmessa, ma la verità è che il nostro popolo risulta esser ben disposto a farsi corrompere, già… in ogni circostanza e tutti, ripeto tutti, dimostrano di avere un prezzo!!!
D’altronde abbiamo appena visto quanto sta accadendo in quest giorni, mi riferisco agli arresti nei confronti di professionisti (al di sopra di ogni sospetto) che di fatto, premettevano al boss Matteo Messina Denaro di restare latitante!!!
Ma lo stesso fanno tutti quei soggetti che – pur non concedendo le proprie credenzialita a boss latitanti – permettono egualmente alla mafia di espandersi, offrendosi come “prestanome” per quelle attività illegali oppure – come fano molti dirigenti e funzionari nelle PA –  vendendosi… pur di ricevere compensi e/o favori da quella organizzazione criminale, quantomeno dai suoi referenti, favorendoli in quelle loro attività imprenditoriali.
Quindi, definire mafiosi i siciliani, quantomeno tutti i siciliani è scorretto e forse anche ingiusto!
La Sicilia non ha nulla  che fare con la mafia, ma certamente se ancora essa vive in questo territorio, se prospera, si sviluppa e cresce a macchia d’olio, beh… la colpa principale è ahimé proprio dei siciliani!!!
Osservate ad esempio i comuni sciolti per mafia, i sindaci coinvolti in inchieste giudiziarie e tutti quei deputati, assessori, consiglieri, appartenenti a giunte di partito, posti oggi sotto processo per aver violato le regole di diritto!!!
Ora, non voglio ergermi a paladino della giustizia, d’altronde chi mi conosce sa che è proprio ciò che faccio quotidianamente, ma comunque la verita, senza alcun tono polemico, è che dietro a questa nostra società, vi è un parte consistente di miei conterranei che non fa il proprio lavoro in maniera onesta o che opera costantemente nella illegalità, sì attraversoquella propria funzione, affinchè si possa sempre avere un tornaconto…
Ecco quindi qual’è la reale organizzazione pericolosa per questa terra, non la mafia, i mafiosi o i suoi familiari, no… nulla di ciò, sono le persone insospettabili che conosciamo, quelle che detengono il potere sociale, economico e finanziario che rappresentano il vero cancro per questa terra!!!
Parliamo di una classe dirigente che si fa incantare dalle lusinghe, dalle carriere, dai favori ricevuti, dal denaro messo a disposizione, lo stesso con cui possono alimentare quel mondo corruttivo!!!
Ai siciliani interessa poco confrontarsi con la mafia, anzi non gli importa minimamente di farne parte, a loro interessa soltanto cosa può ricevere da essa, approfittarsi del bisogno di quell’organizzazione per entrare negli appalti pubblici, nei fondi, nella gestione d’interessi imprenditoriali per ottenere autorizzazioni, concessioni, sfruttare gli eventuali posti di lavoro offerti da quella organizzazione, ricevere mazzette, ma anche raccogliere quel voto di scambio ottenuto grazie ai consensi sociali di cui gode nel territorio!!!
La Sicilia è bellissima, ma ahimè corrotta nell’animo!!! Non tutti risultano contagiati, ma certamente la maggior parte dei siciliani evidenzia esser da quella bramosia… saldamente soggiocata!!!

Ogni giorno una serie di lestofanti si alzano e sanno che dovranno essere più astuti rispetto a quanti si occupano di prevenire e perseguire i reati; vivecersa quest’ultimi…

Ogni giorno una serie di lestofanti si alzano e sanno che dovranno essere più astuti rispetto a quanti si occupano di prevenire e/o perseguire i reati; vivecersa quest’ultimi… addetti al controllo del territorio, qualunque cosa compiano, anche il non far nulla, sapranno che qualcuno a fine mese, pagherà loro lo stipendio!!!

A fine mese  – diceva Paolo Borsellino – quando ricevo lo stipendio, faccio l’esame di coscienza e mi chiedo se me lo sono guadagnato!!! 

Già… ma sapiamo bene che stiamo parlando di un uomo, ancor prima che magistrato, un individuo diverso perché di tutt’altra pasta; d’altronde come paragonare egli che ha donato la sua vita per questo Paese, con qualcuno seduto in quelle poltrone istutuzionali; ma d’altronde esiste qualcuno che vorrebbe replicare a questa personale affermazione???  

Ciò che non riesco a capire (o forse dovrei dire, è quanto faccio fatica a comprendere…) e come certi contesti, visibili a tutti, quantomeno ai cosiddetti addetti ai lavori, non vengano presi minimamente  in considerazione.

Mi riferisco a quelle attività illegali che quotidianamente avvengono o che sono in procinto di verificarsi ma che per ragioni del tutto incomprensibili, vengono occultate; forse debbo pensare perché i soggetti coinvolti in quei meccanismi irregolari sono gli stessi che evidenziano di avere interessi personali, d’altronde fanno parte di quegli stessi legami con garantiscono il condizionamento della politica e delle istituzioni, sì… mi riferisco a coloro che di fatto dovrebbero imporre quelle funzioni di controllo in tutte le attività economiche/finanziarie che vengono ahimè compiute nel nostro territorio. 

In questi anni, questa definiamola  “struttura”, si è dotata di una particolare valenza; è stata capace di imporre il proprio potere, non con la forze o attraverso metodi coercitivi, no… con la semplice capacità di radicarsi nel territorio, lo stesso che offre oggi notevoli risorse economiche grazie anche ai finanziamenti messi a disposizione dall’Unione Europea, miliardi di euro denaro attraverso cui si sta influenzando la vita sociale, politica e istituzionale non soltanto a livello locale e/o regionale, ma bensì anche nazionale, sfruttando quello scambio di voti, che il consenso sociale ha determinato…

Ecco perché quel nucleo organizzativo finalizzato al controllo del territorio, è riuscito grazie a funzionari pubblici infedeli, di stringere rapporti di collusione e complicità con le alte sfere che operano in quegli enti locali, regionali, militari e istituzioni. 

Sono proprio quest’ultime  dinamiche relazionali che hanno permesso d’ottenere per se quelle risorse finanziarie a scapito dei cittadini, quest’ultimi d’altronde si sono accontentati per non dire sottomessi, pur di ricevere in cambio un favore per se o per i propri cari o anche una semplice regalia, preferibilmente in contante…

Potremmo paragonare questi soggetti al “capitale umano”, differentemente da quanto s’intende con questa parola e cioè l’insieme di conoscenze, competenze e abilità, perché in questo caso i soggetti in questione sono abitualmente insignificanti “raccomandati” che grazie a quei rapporti tentacolari, hanno permesso quella presente e diffusa illegalità, la stessa che da sempre persista favoriti anche da coloro che pur essendo preposti a quel contrasto, non fanno nulla, alimentando così ancor più quella rete irregolare, indispensabile per il conseguimento di fini illeciti per i loro amici…

E se qualcuno si sta meravigliando su quanto sopra riportato, mi permetto di ricordare quando dichiarato nel 1998 da un collaboratore di giustizia e cioè: “si cercava di corrompere personalità, come i poliziotti, come i carabinieri, come i magistrati, come i professionisti, per ottenere quello che ci faceva più comodo a noi. Quindi gente addentrata nell’apparato pubblico, amministratori che a noi ci facevano comodo…”.

E’ passato d’allora mezzo secolo, ma mi sembra che d’allora poco o nulla sia cambiato!!!

Piersanti Mattarella: luci e ombre su quell’omicidio!!!

Oggi, 6 gennaio ricordiamo Piersanti Mattarella.

Fu dichiarato nel processo che ad assassinarlo era stata “cosa nostra“, ma forse rileggendo quei documenti processuali si comprenderà come la mafia centri poco in questo delitto, forse nulla…

Già, ci si dimentica o si prova in tutti i modi a far dimenticare alle nuove generazioni, come a quei tempi gli interessi della Dc (Democrazia Cristiana) fossero convergenti con gli affari di quella associazione criminale, per cui non ritengo fosse ragionevole colpire un uomo di quel partito con cui in quel momento si facevano affari!!! 

Va ricordato inoltre che, proprio durante il processo, la moglie di Mattarella (testimone oculare dell’omicidio) dichiarò di riconoscere l’esecutore materiale, sì… nella persona di Giuseppe Valerio Fioravanti, tuttavia per questo crimine, l’ex terrorista italiano esponente del gruppo eversivo “Nuclei Armati Rivoluzionari” d’ispirazione neofascista, verrà assolto in quanto la testimonianza della Sig.ra Mattarella e di altre testimonianze (tra cui quella del pluriomicida Angelo Izzo) non furono ritenute attendibili.

Peraltro, va altresì riportato come in quella circostanza non si tenne conto delle dichiarazioni dello stesso Fioravanti, che fece intendere come l’ordine di uccidere l’ex Presidente della regione siciliana, provenisse direttamente dall’ambiente massonico, affaristico e politico di matrice democristiana…

Esso difatti andrebbe inserito in quei cosiddetti delitti “politici”, iniziati l’anno prima con il segretario provinciale della Dc a Palermo, Michele Reina, proseguito poi con l’uccisione di Mattarella e infine completato con il segretario regionale del Pci, Pio La Torre…

La storia degi omicidi eccellenti come abbiamo potuto assistere, proseguì successivamente con l’assassinio dell’eurodeputato Salvo Lima, assassinato il 12 marzo del 1992 che secondo il killer Angelo Izzo, sarebbe stato il “suggeritore” del pentito catanese Giuseppe Pellegriti il quale indicò in Salvo Lima, il mandante del delitto Mattarella!!! 

Non dimentichiamo che quello era un periodo nel quale i procuratori della Repubblica passavano “informazioni” ai cugini Salvo (due imprenditori esponenti politici aderenti alla Democrazia Cristiana, fedelissimi a Salvo lima e Andreotti, legati a cosa nostra), i giornalisti di quel tempo mostravano essere vicini ai boss dell’epoca, ed anche taluni funzionari di polizia evidenziavano di fatto esser corrotti. 

Andrebbero sommati poi alcuni Ministri che erano sempre “a disposizione“, seguiti da tutta una serie di personaggi collusi tra cui noti avvocati, consulenti, medici, docenti universitari e i cosiddetti vecchi “nobili”, tutti ovviamente al servizio dei mafiosi. 

Ecco questa era la Sicilia di allora raccontata dai pentiti e chi decise di non piegarsi a quel sistema collusivo/clientelare come ad esempio il giornalista Mario Francese, venne tragicamente ucciso!!!

In quella lista di persone perbene, vanno ricordati anche i giudici Scaglione, Costa e Terranova, anch’essi ahimè barbaramente uccisi!!!

Come abbiamo visto, per molti di quei delitti, lo “stato” (quello con la “s” minuscola) ha preferito attribuire a quella nota associazione criminale tutte le responsabilità dell’omicidio, in questo modo ha potuto continuare indisturbata per un altro ventennio, ampliando quelle necessarie infiltrazioni che le hanno permesso di crescere fino ad oggi all’interno degli apparati statali, collusioni di cui molti sapevano ed ancora oggi sanno, ma che per l’appunto hanno fatto finta d’ignorare…

Bisogna aggiungere comunque, che negli anni seguenti (grazie al sacrificio di uomini e donne che hanno dato la loro vita per questo loro Paese) quel sistema illegale è stato in parte limitato, anche se restano attivi tutti quei legami a suo tempo predisposti, ciascuno intrecciato tra essi nei tentacoli della società civile, difficile – con le metodologie “delicate” finora adottate da una legislazione effimera basata sulle “interpretazioni” –  da essere ahimè ancora oggi debellata!!!

Mi piace ricordare una frase di Carlo Alberto Dalla Chiesa: Quando c’è un delitto di mafia, la prima corona che arriva è quella del mandante!!!

In un Paese di ladri, anche suore e preti si adattano!!!

Alcuni mesi fa ho scritto di un parroco che rubava statue e candelabri per poi immetterli nel mercato della ricettazione, come di un altro collega che aveva fatto sparire i soldi dalla cassa della chiesa, lo seguiva la notizia di prete che rubava al supermercato o come non ricordare quel talare che sta ora  scontando ai domiciliari la pena di 3 anni e 6 mesi, con l’accusa di appropriazione indebita per circa 70.000 euro…

Ecco, sono solo alcuni casi, ma potrei continuare all’infinito, d’altronde la storia ci ha insegnato molto su questi soggetti, sui loro gravi debolezze, siano stati essi nel tempo piccoli curati o anche noti Papi…

Ed oggi invece descriverò di un’altra categoria eguale, ma religiosa al femminile, già le cosiddette “suore” in particolare  di una che per l’appunto, è riuscita a svuotare le casse dell’ente religioso che avrebbe dovuto rappresentare!!!

Lo ha fatto, come fanno la maggior parte degli italiani corrotti, elargendo regali e denaro ai propri familiari, parenti oppure versando ingenti somme su una azienda intestata a suo nome…

Ora che la Procura ha concluso le indagini, ha accusato la suora 68enne di truffa di appropriazione indebita!!!

In pratica la suora gestiva una residenza sanitaria, ma a quanto dimostrato, non le bastava più; già… voleva fare un salto di qualità prendendo in affitto la struttura, ma a quanto sembra, dopo un’iniziale trattativa, la contrattazione non sarebbe andata secondo i suoi piani.

Le altre suore infatti, avendo ravvisato delle anomalie gestionali, si erano rifiutate di concedere in affitto la Società che gestiva la residenza, ma non solo, le avevano altresì anticipato la decisione di toglierle l’incarico… 

Ecco perché l’indagata non arrendendosi, ha provveduto a costituire una nuova società (Srl) e quindi, facendo finta di non aver visto la raccomandata con cui la congregazione le imponeva di porre fine alle trattative per l’affitto, ella stesso, ha firmato senza alcuna autorizzazione un contratto tra la società detentrice del contratto d’ affitto della struttura di ospitalità sanitaria e l’azienda da lei fondata.

Il tutto ovviamente omettendo quanto compiuto sia all’ente ecclesiastico proprietario che alle stesse sorelle, facendo così circolare nei vari conti della sua società ben 340 mila euro, cui sono seguiti altri movimento bancari per un totale di quasi mezzo milione di euro!!!

Incredibile vero??? Ah dimenticavo: Ho un’amica suora, già… di clausura; non ho mai compreso come, col passar degli anni, la sua vita sociale sia stata più intensa e certamente più agiata della mia…

Penso di essere come una calamita: già attiro a me tutta una serie d’individui che vorrei evitare!!!

E’ incredibile: più provo a star lontano e in maggior misura me li ritrovo intorno!!!

Sì… passano gli anni, cambiano gli individui, ma essi sono sempre lì dinnanzi, con quelle loro banalità, giustificazioni, appaiono quasi fossero tutti eguali, potrei aggiungere che sembrano usciti da uno stesso stampo; li osservo e sempre più scopro quanto essi siano conformemente legati, sono falsi, bugiardi, sleali e ingannevoli, opportunisti, ma non solo, essi sono profondamente ladri e imbroglioni!!!

Ma certamente la caratteristica più esilarante è quando vengono scoperti, eccoli quindi impacciati, esprimono in pieno quella loro fragilità, sono come pecore pronte a farsi coraggiose quando (in maniera anonima…) scrivono nei social, per poi viceversa piegarsi alle imposizioni e ai compromessi,  dimostrandosi servili ed adulando chi fa loro comodo, continuando a vivere quella loro sterile vita sempre “sott’acqua”!!!

Chissà, debbo forse presumere per non farsi scoprire??? 

Già… come se chi di dovere non sappia già tutto di loro, di quella loro meschinità, di quel loro essere spregevole; ma non solo, quei soggetti conoscono perfettamente a quale livello di affiliazione appartengano e con quali metodi provano a infiltrarsi in quell’ambiente sano, legale e rispettabile, ben sapendo – nel loro intimo – di non farne parte, perché non vi può essere alcun denaro capace di comprarsi ciò che a loro manca: dignità ed onesta!!!

La loro vita è basata sulla corruzione, nell’applicare costantemente quelle metodologie illegali, nell’obbligare quei loro fragili sottoposti a compiere (al posto loro…) qualsivoglia iniziativa irregolare, e quando ciò non viene realizzato, eccoli mettere in pratica tutta una serie di coercizioni, per giungere all’allontanamento stesso di quel soggetto, dimostratosi poco disposto a compiere quel loro illegale volere…

Ecco perché penso di essere come una calamita, già è come se attirassi verso  me, soggetti che vorrei evitare!!!

Qualcuno potrebbe replicare: ma perché allora non li allontani sin da subito??? 

Certo… facile a dirsi, ma posso assicurarvi che non si tratta minimamente di un volontario comportamento lesivo o ancor meno fa parte di un rituale sadico, quasi a voler sottoporre me stesso all’ennesima sofferenza “preventivata”, no… si tratta di essere in ogni istante equo ed imparziale, evitare di formulare giudizi precostituiti, pur sapendo a priori che, così facendo, mi ritroverò ahimè per l’ennesima volta, ad aver errato!!! 

D’altronde, l’unico momento in cui si può essere certi di qualcosa è quando si è certi di aver sbagliato…

“C’è chi ha costruito carriere sul processo trattativa”!!!

Ho sempre pensato che il giudice Borsellino fosse troppo intelligente per non aver fatto quantomeno una copia di quella sua agenda rossa, avendo già compreso che di li a breve, dopo il caro amico Giovanni Falcone, avesse anch’egli potuto subire un possibile attentato, circostanza quest’ultima che purtroppo è accaduta!!!

E quindi se quei documenti ipotizzando esistono – e non possono che essere stati in questi anni conservati gelosamente in qualche cassetta di sicurezza della famiglia – forse, e ripeto forse, chi ha avuto modo di leggerli, troverà quanto ora accaduto nel merito del processo sulla trattativa tra lo Stato e cosa nostra, qualcosa da ridire, ma forse non è il momento giusto per portare alla luce quelle verità nascoste o forse qualcuno avrà implorato loro di tenerle celate…     

Ho letto in questi giorni quanto dichiarato dalla figlia minore del giudice, Fiammetta Borsellino, che nei giorni scorsi ha incontrato a Bologna migliaia di studenti per parlare del padre, del depistaggio e dei tanti misteri che ancora avvolgono le indagini sulla strage di via D’Amelio..

“Non ho letto la sentenza, quindi preferisco non entrare nel merito del processo trattativa, però una cosa la voglio dire: c’è chi ha costruito le loro carriere su questo processo, immeritatamente”. 

Si comprende da quelle frasi come ella non nasconda la propria amarezza, aggiungendo: “Sa quale è il danno più grande? Questo processo, come altri prima, sono stati celebrati fuori dalle aule di giustizia, prima ancora che si esaurissero nei tre gradi di giudizio. A prescindere dalla innocenza degli imputati”.

La figlia del giudice Paolo Borsellino se la prende, senza mai citarli, con i magistrati dell’accusa che sono stati ospiti in numerose trasmissioni televisive. “L’ho trovato un comportamento scorretto che fa male alla società tutta; è assurdo che tutti conoscano un processo di questo tipo solo perché mediaticamente è stato pubblicizzato, mentre nessuno conosce processi come il ‘Borsellino quater’”. “Io mi soffermo sul fatto che prima ancora che finisse l’iter giudiziario, sono stati pubblicizzati da chi li aveva in carico, ripeto: prima ancora della fine del processo. E’ un atteggiamento che ho sempre criticato”. “Poi, è ovvio che la giustizia debba fare il suo corso, ma è deontologicamente scorretto fare una operazione del genere. Ribadisco che su questo c’è chi ha costruite delle carriere, sul nulla. Su processi che poi si sono dimostrati dei fallimenti. Ne faccio una questione deontologica”.

“E’ un messaggio brutto da dare alla società – aggiunge Fiammetta Borsellino – che alla fine si costruiscono carriere su processi che vengono pubblicizzati prima della fine del processo”

Aggiungendo inoltre: “Ci sono stati anche giornalisti che sono stati complici di operazioni del genere… c’è tutto un sistema che va dietro al potere. Queste persone hanno raggiunto questa fama, che non è fondata su nulla se non sull’autorefenzialità. E il messaggio che si da ai giovani non è positivo. Passa il messaggio che basta scrivere libri o andare in tv per diventare famosi”.

Ed infine concludendo: “Non commento la sentenza ma il comportamento portato avanti in questi anni, lo ripeto. Una operazione altamente scorretta”.

Ma ormai tutti noi da tempo abbiamo compreso quanto è realmente accaduto, sentenze o non sentenze la verità storica è ormai accertata e quanto è accaduto grazie all’appoggio di uno Stato deviato e da complicità politico/militari, non sarebbe stato possibile, se ciascuno non avesse fatto la propria parte!!!

Dispiace solo che i nostri giudici e tutti gli uomini delle scorte, insieme alle centinaia di vittime della mafia, abbiano dovuto pagare un prezzo così alto, per uno Stato che si è dimostrato e ancora oggi evidenzia – almeno una parte di esso – di essere legato e colluso con quelle associazioni criminali, attraverso i suoi politici, mafiosi e soprattutto a quanti affiliati alle varie logge massoniche!!!

L’astensionismo rafforza la classe politica!!!

Una cosa è certa: alla gente della politica e dei nostri politici non frega nulla!!!

La dimostrazione di quella profonda distanza da quell’ambiente, la si avverte quando si è chiamati al voto e difatti, è proprio in quei giorni che si scopre come la maggior parte dei cittadini preferisca l”astensionismo al voto.

Certo, la scelta di non partecipare al voto o di non prendere parte alle attività politiche, rappresenta un problema in quanto compromette la partecipazione democratica e soprattutto la rappresentatività del sistema politico.

Difatti in un sistema che si definisce democratico la partecipazione dei cittadini è essenziale per garantire che le istituzioni rispecchino gli interessi e le esigenze della società, viceversa con l’astensionismo si riduce la legittimità del governo e si mina la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.

Sappiamo inoltre come l’astensionismo determini o quantomeno favorisca l’insorgere di gruppi estremisti e di movimenti populisti che tra l’altro è proprio quanto accaduto in questi anni nel nostro Paese, gli stessi che cercando di sfruttare la disaffezione dei cittadini verso la politica, hanno promosso la loro agenda.

Ciò che tuttavia i nostri governanti non vogliono ad oggi comprendere – ed è veramente grave – è che l’astensionismo può diventare un segnale di insoddisfazione o di dissenso nei confronti del sistema politico e quindi dei partiti esistenti, alimentando – come la storia insegna – partiti nazionalisti che evidenziano di saper ascoltare le reali esigenze dei cittadini, creando così quel clima di sfiducia o di insoddisfazione con il sistema politico esistente.

D’altronde, leggere ogni giorno i nomi di quei partiti e di quei loro politici corrotti, fa aumentare ancor più la frustrazione e la delusione nei confronti di essi, seppur va ricordato come questi rappresentino solo una parte del sistema politico e non tutti i politici sono uguali, anche se fortemente si somigliano….

Come accade solitamente vi sono persone In ogni Paese, ci sono politici che lavorano duramente per il bene comune e cercano di migliorare la vita dei cittadini ed altri che non fanno un cazz…. e rubano tempo e denaro!!!

La stessa cosa vale per i politici, vi sono politici che agiscono in modo corretto ed altri viceversa che utilizzano il loro incarico in maniera scorretta, non rispettando i loro dovere e soprattutto quelle loro responsabilità.

È importante quindi per i cittadini – difatti è loro la prima colpa – saper distinguere tra politici onesti e impegnati e quanti di contro agiscono in modo disonesto o che perseguono solo fini propri, per interessi personali; i cittadini, hanno l’obbligo e quindi il dovere di esprimere il proprio dissenso nei confronti di coloro che non li rappresentano adeguatamente e di cercare quindi di eleggere rappresentanti migliori in futuro.

Serve a poco anzi a nulla attaccarli o insultarli nei social oppure come ho visto ultimamente in Tv durante una gara canora, questi atteggiamenti non rappresentano un modo costruttivo per risolvere i problemi del nostro sistema politico, anzi deviano e distolgono, mentre viceversa è importante cercare sempre di promuovere un dialogo costruttivo e lavorare insieme per migliorare il sistema politico e la società nel suo complesso.

Se si vuole quindi migliorare questo nostro paese è fondamentale promuovere una cultura politica che si basi sulla ricerca della verità, sulla trasparenza e sulla responsabilità, e che incoraggi il dibattito aperto e rispettoso tra le diverse opinioni, solo in questo modo si potrà promuovere una politica reale basata sui valori della democrazia e sul  rispetto dei diritti dei propri cittadini…

È vero… ci sono persone che hanno scelto di agire in modo immorale o illecito, ma questo non significa che non ci sia speranza per loro…

Si dice che la speranza sia l’ultima a morire… 

Certo, sperare non costa nulla, ma ahimè il nostro Paese mostra ogni giorno il suo volto più brutto e cioè quello di essere costituito in gran parte da cittadini ricattati, potrei aggiungere tra l’altro che questa non sia una vera e propria condizione sofferta o come qualcuno potrebbe credere “imposta”, sì… con metodi coercitivi, no… quantomeno non sempre, in moti casi vi è in loro una vera e propria  predisposizione a volersi fare ricattare, quasi si vogliano prestare a rendersi disponibili nel compiere volontariamente quelle situazioni che si sa essere illegali o certamente poco trasparenti, il tutto come sempre in cambio di denaro, favori personali e/o familiari, avanzamento di carriere o l’ottenimento di incarichi prestigiosi, senza possederne alcun merito!!!  

La circostanza più assurda è quando sopraggiungono le autorità giudiziarie, quando cioè vengono prelevati da quel loro ambiente ovattato e trasportati presso una qualche caserma… ecco che all’improvviso in pochi secondi vedono attraversare il corso della propria vita, comprendono (soltanto ora…) come l’aver accettato d’esser ricattati o disponibili a compiere azioni illegali (o eticamente discutibili per ottenere vantaggi), non fosse di fatto un comportamento accettabile. 

Certo, giunti ora ai ferri stretti, dal momento che comprendono che quelle loro azioni avranno sicuramente conseguenze negative, ecco… nel momento in cui tutto viene a crollare, ad iniziarsi dalla propria reputazione, carriera, relazioni personali, si comprende come sicuramente sarebbe stato meglio evitarli certi comportamenti e che anzi, si sarebbe dovuto valutare in quei frangenti più attentamente le azioni da compiere e quali non realizzare, pentendosi di non aver agito sempre in modo onesto e legale!!!

Comprendo ora quanti mi diranno che bisogna evitare di generalizzare o di etichettare l’intero paese in modo negativo e quindi che non sia giusto affermare come tutti siano di fatto ricattabili o che la maggior parte di essi, quando messi alla prova, evidenziano di non possedere alcun valore morale.

C’è chi – a differenza del sottoscritto – tende a giustificare quei soggetti ed anche le loro deplorevoli azioni, in quanto – secondo loro – possono esserci parecchie ragioni che spingono  una persona ad essere vulnerabile, ahimè anche al ricatto, come ad esempio la paura o una condizione economica incerta, ed ancora, la mancanza di alternativa e quindi sono queste condizioni, questi stati emotivi a pregiudicare le decisioni di quei soggetti, fino a quel momento moralmente corretti.

Comprendo perfettamente quel loro modo di valutare le situazioni, certamente non le giustifico, ma mi rendo abbastanza indulgente nel voler considerare che nella società odierna vi sia un forte enfasi sull’apparire e soprattutto sull’avere, anche se questo non deve giustificare il comportamento immorale o illecito compiuto.

Scegliere di accettare denaro (o favori illegali), quest’ultimi ottenuti si sa per aver eseguito azioni illecite, significa aver posto se stessi ad esser ricattati e quindi a dover subire delle conseguenze negative o a macchiare la propria reputazione da ora in poi, non più integra.

E’ fondamentale quindi che ciascuno provi a ritornare sui propri passi finché si è in tempo, sviluppando una rinnovata moralità ed integrità, anche se ciò potrà costare grandi sacrifici, sapendo di rendersi fastidioso nei confronti anche dei propri colleghi… 

L’importante comunque è scegliere di seguire sempre le regole e la propria coscienza, agire in modo onesto e morale, perché alla fine, saranno più i benefici di cui si potrà godere, che le perdite, a differenza di quanti si ostinano nel continuare in maniera immorale, ignorando che prima o poi perderanno tutto!!!

Un Paese pieno di corrotti e corruttori!!!

Sappiamo bene come la corruzione rappresenti  un fenomeno diffuso nella nostra società, in particolare alcuni cittadini o talune associazioni criminali, fanno sì che il loro potere influenzi o determini benefici illegali, certamente illeciti… 

Potremmo definire corrotti, coloro che accettano mazzette o tangenti oppure ricevono benefici personali, mentre i cosiddetti “corruttori” sono rappresentati da quanti quei benefici li offrono.

La corruzione è dimostrato può avere gravi effetti negativi sulla società, tra cui la distorsione della concorrenza, la riduzione dell’efficienza economica, la perdita di fiducia nei governi e nei sistemi giudiziari, ma soprattutto la diminuzione dello sviluppo socio-economico.

Certo, sono tante le misure che andrebbero adottate per combattere la corruzione, ad esempio, bisognerebbe realizzare nuove norme anti-corruzione, migliorare i processi di educazione e di sensibilizzazione, alimentare quella necessaria trasparenza nella gestione pubblica, incrementando le responsabilità di quei funzionari e infine accrescere le sanzioni per corrotti e corruttori.

Sì… è vero, esistono diverse linee guida realizzate da organizzazioni internazionali, tra cui la OECD e ONU, questi difatti hanno sviluppato dei modelli standard per prevenire e combattere la corruzione, ma finora quanto da loro attuato è rimasto ahimè solo sulla carta…

Ritengo infatti che la lotta alla corruzione sia un compito arduo e complesso, esso va realizzato quotidianamente e richiede l’impegno di tutti, dal governo ai cittadini, perché sono proprio quest’ultimi a dover comprendere come solo attraverso la messa in pratica di azioni rette, che si può creare una società equa e giusta.

Tra l’altro, se analizziamo la differenza principale che esiste tra corrotti e corruttori o il loro ruolo nell’atto di corruzione, possiamo comprendere come i corrotti sono predisposti – per loro natura – ad accettare o ancor peggio a chiedere mazzette, tangenti o altri benefici quali ad esempio regalie personali, il tutto in cambio di far compiere a quei funzionari pubblici una serie di azioni illegali o quantomeno atti che non andrebbero essere realizzati, vedasi ad esempio quanto realizzato da taluni dirigenti o funzionari pubblici che (sappiamo bene…) non compiono in maniera corretta il proprio dovere… 

Viceversa i corruttori sono lì ad offrire tangenti, garantiscono benefici, offrono posti di lavoro, concedono favori, come ad esempio il caso di un imprenditore che offre denaro o concede favori a un funzionario pubblico in cambio dell’aggiudicazione di un appalto o per evitare una qualche sanzione pecuniaria o distruggere o occultare atti pubblici…

Se volessimo descrivere in sintesi questi due gruppi spregevoli, potremmo definire corrotti coloro che accettano tangenti, mentre corruttori coloro che le offrono!!!

Come riportavo, vi sono diverse misure che possono essere adottate per prevenire e combattere la corruzione, alcune delle quali sono:

– Leggi anti-corruzione: leggi che criminalizzano la corruzione, come il sovrapprezzo, il conflitto di interessi, la frode e il riciclaggio di denaro, sono elementi importanti nella lotta alla corruzione.

– Trasparenza e responsabilità: sì… trasparenza nella gestione dei fondi pubblici e responsabilità dei funzionari sono requisiti importanti per prevenire la corruzione. La rendicontazione trasparente delle entrate e delle spese pubbliche, la pubblicazione di informazioni sui contratti pubblici e la rendicontazione delle attività dei funzionari pubblici sono alcune delle misure che possono essere adottate.

– Educazione e sensibilizzazione: la società deve essere consapevole dei danni causati dalla corruzione e comprendere quali modalità possono essere adottate per combatterla.

– Indipendenza della magistratura e dei media: la magistratura e i media debbono restare indipendente, in quanto essenziali per garantire che i corrotti e i corruttori siano perseguiti e puniti.

– Sanzioni efficaci: le sanzioni sono fondamentali, vedasi ad esempio la confisca dei beni, la revoca dei contratti pubblici e la privazione dei diritti civili, sono necessari per dissuadere chiunque dalla corruzione.

Collaborazione internazionale: abbiamo visto come la corruzione sia spesso transfrontaliera, quindi è importante che i vari governi mondiali cooperino per combattere questo abietto fenomeno.

– Cultura della integrità: bisogna incoraggiare una cultura morale di onestà, sia nella società che nella pubblica amministrazione, incentivando l’etica e la legalità, incoraggiando una maggiore partecipazione di tutti e promuovendo infine una maggiore trasparenza.

Ovviamente quanto sopra riportato, rappresenta solo in parte quanto potrebbe essere adottato per contrastare quella diffusa immoralità; è tempo ormai di mettere in pratica quanto necessario, sviluppando anche soluzioni diverse, l’importante è raggiungere in tempi celeri quelle esigenze di legalità di cui ormai da tempo il nostro paese dimostra avere tanto bisogno!!!

Un popolo che elegge corrotti, impostori, ladri e traditori, non è vittima, ma complice!!!

Non faccio l’influencer, sì… mi da fastidio il solo pensare che vi sia qualcuno che abbia bisogno di un soggetto terzo che possa consigliare al meglio scelte o decisioni da intraprendere al proprio posto, e quindi se qualcuno di voi ha individuato il partito o il referente giusto votatelo, d’altronde se pensate che vi sia qualcuno che meriti la vostra preferenza ( se che vi sia in questo un secondo fine) è giusto farlo!!!

Il sottoscritto osservando questi nostro partiti o quei loro referenti, non trova in ciascuno di essi nulla di concreto e/o positivo, credetemi… non lo dico per essere disfattista, di parte, no… me ne guarderei bene dal farlo, sento realmente dentro me questa sensazione abietta, un vero malessere interiore che mi fa dire: ma Nicola dimmi, per chi vorresti votare,,, non vedi che sono tutti egualmente indegni di rappresentarti e posti lì solo per fare i propri interessi???

Ma d’altronde ditemi, quanti tra voi farebbero diversamente, pochi già… forse nessuno, è ciò che d’altronde viene compiuto quotidianamente da quasi tutti, nessuno che esce fuori da quegli stereotipi, ciascuno pensa al proprio orticello, a far progredire se stesso (senza alcun merito), a raccomandare i propri figli solitamente incapaci come loro, ah… certo, nessuno genitore vorrebbe sentirselo sentirselo dire, ma quanto esprimo rappresenta la verità, difatti se non ci fosse quella cosiddetta “spintarella” essi mostrerebbero le loro reali incompetenze, difatti soltanto in questo nostra Stato, dove vige la mancata meritocrazia essi possono sopravvivere, viceversa al di fuori di questi nostri confini verrebbero sicuramente cacciati senza alcun riguardo!!!

Ecco perché non mi aspetto dai miei connazionali alcuna libertà di pensiero dinnanzi alle prossime elezioni, perché essi non sono mai stati liberi, sono come quelle pecore che vediamo all’interno dell’ovile, sempre pronte a “belare”, ma mai nessuna di esse capace di allontanarsi da quel recinto e di allontanarsi per protesta!!!

Quindi andate a votare, per chi sapete voi. questo è il paese che tanto desiderate, che amate, che volete, già… proprio per com’è fatto, soprattutto per quei suoi difetti, che sono d’altronde ciò che più di ogni altra cosa volete!!!

Il sottoscritto viceversa vorrebbe un paese più onesto ed equo, sì… auspicherei vedere un benessere generale ad uno ristretto, vedere realizzarsi professionalmente i nostri giovani nello studio e soprattutto nel lavoro, potersi creare senza bisogno di alcun sostegno quella loro indipendenza economica che li porti ad avere un giorno le gratificazioni personali che meritano e perché no, una famiglia e dei figli a cui insegnare e trasmettere quei principi di libertà, democrazia e soprattutto dignità!!!

Ma quanto voglio conta poco, la maggior parte di essi punterà su altri valori, per lo più futili, gli stessi che prima o poi dovranno lasciare su questa terra, già… senza venir ricordati da nessuno, neppure dai propri familiari e ancor meno dai loro nipoti, perché si sa… niente nel corso degli anni hanno seminato e niente mai crescerà da quel loro “infetto” germe!!!

    

Pubblica amministrazione in Sicilia: condanne per 36 milioni e 875.768 euro!!!

Incredibile, ma se i numeri finali sono quelli riportati nel titolo di apertura, bisogna iniziare a credere che sono in molti a non volersi sottrarre a quei comportamenti gravi, siano essi semplici dipendenti che ancor più funzionari, amministratori o dirigenti… 

A vedere l’ammontare delle somme furtivamente sottratte, viene da pensare che a nessuno di loro, di quanti cioè hanno partecipato a quei raggiri, sia venuto in mente di doversi preoccupare delle possibili conseguenze, già… è come essi ritengano l’intervento giudiziario una baggianata, qualcosa a cui si potrà nelle opportune sedi e aggiuegerei con i legali giusti, rispondere a quelle accuse, senza pagar mai per i furti realmente commessi!!!

Perché di questo si tratta… di furti e loro, quanti hanno rubato, sono dei ladri!!!

Pensano di restare impuniti e chissà forse alla fine riusciranno pure a farla franca e difatti questo è il messaggio che da anni passa nel nostro paese…

Vuoi delinquere??? Sia che tu sia un delinquente mafioso o anche una psedua persona perbene che da sempre ruba, alla fine si è riusciti nell’intento e cioè ottenere quanto nel corso della loro vita non sarebbero mai riusciti ad ottenere!!!

Poi che in quel passaggio, si è persa quel po’ di dignità che ancora possedevano non fa nulla… sono diventati come mercenari, già si prostituiscono come puttane pur di compere ogni giorno attraverso quelle corruzioni e quei comportamenti dannosi gravi, per di più a scapito della pubblica amministrazione…

Ecco quindi che nella nostra regione siciliana la Corte dei conti ha emesso ben 126 sentenze in materia di responsabilità amministrativa nei confronti di 222 dipendenti pubblici ed ha altresì pronunciato condanne per 36 milioni e 875.768 euro!!!

Ora se quei soldi torneranno nuovamente nelle casse regionali sappiamo bene che è un’utopia e quanti di loro finiranno a pagare per le proprie colpe all’interno di un penitenziario, anche questa è una circostanza che definirei remota!!!

Le sentenze è vero colpiscono quanti si sono indebitamente appropriati delle somme per fini personali oppure ne hanno fatto richiesta per un uso diverso da quello per il quale erano stati concessi, ma alla fine come sempre accade, nessuno pagherà mai, già… tra l’altro non perderanno neppure quel proprio posto di lavoro, anzi chissà non è detto che  possano cederlo ai propri figli, che vedrete, dimostreranno con il tempo di possedere quegli stessi geni “infetti” dei loro genitori!!!

Una regione contagiata la nostra e ahimè nessuno fa nulla per cambiare questa condizione, ne la politica, ne l’imprenditoria e ancor meno le nostre istituzioni che in talune corcostanze si sono dimostrate essere altrettanto colluse, ma purtroppo vanno sommati molti cttadini, sempre pronti a dimostrarsi disponibili ad accettare le regole imposte, ma soprattutto ben omertosi dal portare alla luce tutte quelle nefandezze!!!

Shhhh… stiamo in silenzio, sì, lasciatelo parlare, tanto come si dice “lui parla e lui si sente” e mentre egli urla a gran voce quanto di fatto accade in questa terra, noi attraverso questo sistema collaudato, diventiamo ogni giorno che passa più forti!!!


Elezioni: si vede che siamo Italiani!!! Si vota volontariamente in due giorni: già… affinché il lunedì si possa giustificare l’assenza di qualche ora dal proprio posto di lavoro per andare a votare!!!

Le studiano tutte pur di far votare i cittadini!!!

Già non bastava la Domenica, no… sapendo che soltanto il 15% dei votanti si sarebbe presentato ai seggi elettorali hanno aggiunto la giornata del lunedì, sapendo che in molti avrebbero sfruttato questo primo giorno feriale per allontanarsi dal proprio posto di lavoro, giustificando quella momentanea assenza con il diritto di doversi recare al voto…

Pensate… per l’occorrenza hanno abolito anche il “green pass” all’ingresso di quelle strutture, già come se in quei locali al chiuso non vi sia alcun pericolo di contagio, si a differenza di tutti gli altri, in particolare di quelli della ristorazione, dove i controlli continuano a essere serrati e le sospensioni/chiusure esercitate dalle forze dell’ordine risulatano essere in queste ore numerose.

Ma quando si tratta di votare tutto passa legittimamente, non importa se chi opera in quella sede elettorale rischi un’infezione da Covid-19, l’importante è che essi stiamo seduti lì ad accogliere i cittadini e consegnando loro quelle schede elettorali!!!

Se fossimo in Svezia, tutti – o quantomeno quanti desideravano votare – si sarebbero recato alle urne di domenica per fare il proprio dovere, dalle 8.00 alle 22.00, senza fiatare, protestare o quant’altro… 

Ma qui siamo in Italia e la domenica si sa… si pensa esclusivamente a divertirsi e non certo alla politica, a quei suoi referenti, per lo più inutili, per non dire – vedasi le inchieste giudiziarie di questi giorni – “abietti”, già per quei loro comportamenti deviati che offendono gravemente la morale!!!

Non entro nel merito di quelle azioni, ma pensare di avere soggetti come questi nel nostro Parlamento è qualcosa di indegno… 

Drogati, corrotti, ladri e lestofanti che si prestano a compiere tutte quelle vergognose illegalità, personaggi pubblici di cui scopriamo ogni giorno qualcosa di nuovo, eppure stranamente nessuno riesce a cacciarli da quelle poltrone, certo viene da pensare, forse perché possiedono tanti di quegli scheletri nell’armadio, tali da compromettere qualsivoglia loro collega??? 

Ci chiedono adesso di votarli, certo… ci vuole coraggio a farlo, ma si sa da quelle parti parole come reputazione, decoro, onore, rispettabilità, sono qualcosa di alieno!!!

Ed allora meglio assentarsi per qualche ora, ci si prende un caffè con qualche collega, si discute del più e del meno su questo nostro Paese, si passeggia per recarsi a quelle urne e dopo aver votato, chissà forse anche scheda bianca, si ritorna nel proprio ufficio, giustificando quelle ore di assenza a causa del traffico o della lunga coda presente dinnanzi a quelle urne…

Già, peccato che in pochi sanno come lì… non vi fosse nessuno!!!

L’Italia è lo specchio di una realtà che c’era, c’è stata, e ancora oggi purtroppo si ripete!!!

Siamo tra i primi nelle classifica dei paesi più corrotti della terra…
Siamo stati per di più superati (secondo Transparency International) anche da nazioni come Rwanda, Botswana, Costa Rica e Namibia!!!
Ora con molta fatica e soprattutto in maniera troppo lenta, stiamo cercando di migliorare la nostra reputazione, ma ancora – basti vedere tutte le inchieste in corso – siamo ancora lontani da quella perfezione…
Certo le leggi stanno andando verso quella direzione ed anche il governo giallo/verde sta provando a contrastare questa totale corruzione, ma affinché ciò possa realizzarsi vi è la necessità di colpire tutti quei settori pubblici, che dimostrano essere non a prova di legalità…  
A conferma che c’è ancora molto da fare basti osservare quanto avviene quotidianamente il che dimostra d’incidere negativamente non solo nell’opinione pubblica, ma soprattutto sugli investimenti esteri, che vedono il nostro paese in fondo e soprattutto tra i meno attrattivi… 
Non se ne può più di avere nella politica e in quei settori della pubblica amministrazione soggetti ripugnanti che si svendono al miglior offerente e cosa ancor peggiore che restano impuniti da questo sistema giudiziario…
Si parla di anti-corruzione, di contrasto all’illegalità, di politiche di trasparenza, ma alla fine chi gestisce la cosa pubblica, si comporta come se quella struttura fosse una cosa propria…
Inoltre vanno aggiunti tutti quei soggetti quali professionisti legati alla politica, agli affari, alle istituzioni, alle consulenze, all’imprenditoria, potremmo anche dire – se non fosse per come si comportano – individui destinati al buon funzionamento di questo Paese. 
Ma d’altronde il nostro Stato è lo specchio di una realtà che resiste ad ogni epoca, a ogni regime politico, e purtroppo ancora oggi si ripete con le stesse modalità, sono uomini e donne che tradiscono se stessi e soprattutto la fiducia dei  cittadini per quel vile denaro, mostrandosi corrotti, indegni, ricattabili e senza alcuna dignità… 
Mai come adesso viviamo in un contesto nel quale s’è persa la necessaria integrità morale e disgraziatamente a tutt’oggi non si riesce a trovar nulla di scoraggiante per limitare quei comportamenti disonesti, affinché non si operi con le modalità illecite fin qui adottate… 
Non c’è più tempo, bisogna iniziare immediatamente a trasformare le coscienze dei cittadini, in particolare dei più giovani, affinché questi comportamenti disonesti non abbiano in futuro più a doversi ripetere!!!

Parlano di Statuto, Autonomia e Indipendenza, ma la verità è che puntano solo alle poltrone!!!

Stanno ritornando…
Sono come gli zombi… appena vedono quel coloro rosso sangue delle poltrone non capiscono nulla!!!
Ci si azzanna anche tra coloro che sono stati compagni di partito o  amici (ammesso che lo siano stati…), ma la verità è che ciascuno punta a superare gli altri, a prendere il loro posto e se ciò non dovesse bastare… a salirci sopra!!!
Come dicevo, hanno sentito l’odore… sì delle prossime elezioni europee, ed ecco quindi che all’improvviso, ritornano tutti… in particolare coloro che dopo essere stati esclusi da quei loro partiti, provano ora a riciclarsi in nuovi…
Ciò che non riesco a comprendere come facciano tutta una serie d’individui “condannati o indagati per scambio di voto“, a ricomparire come se nulla fosse…
Ora dico, comprendo quelle “facce di bronzo” con le quali ancora oggi si presentano, ma vorrei sapere dov’è finita la dignità dei siciliani, sì… di tutti coloro che in questi anni, hanno letto nei quotidiani quei nomi e si sono – dinnanzi a tutti i loro amici – disgustati, anzi hanno fatto anche di più, come veri e propri moralisti, si sono mostrati estranei a quel mondo politico corrotto…
Hanno dichiarato a gran voce il proprio distacco da quei personaggi infidi, soggetti che hanno trasformato la nostra terra in qualcosa di orribile, una regione bellissima che a causa di quella politica infetta, è stata mutata in bruttura…    
L’appuntamento ora con le europee li ha fatti ritornare e stranamente molti cittadini si sono rimessi in fila dietro le porte di quei politici… è dire che sono gli stessi soggetti che l’avevano criticati e preso le distanze…
Comincio a dubitare che se questi miei conterranei (genuflessi) vengono ancora chiamati all’ovile e forse perché essi stessi sono ricattabili!!!
Non si spiegherebbe altrimenti il perché continuano a restare sottomessi a quegli uomini, nel non voler godere di quella propria libertà, dimostrando per una volta a se stessi che si può anche cambiare, che si può fare a meno di quanti chiamano solo per avere il loro il voto…
E’ tempo di calare il sipario su certi personaggi che sono ancora qui a prometterci mari e monti, che sventolando le solite cazzate sull’autonomia, sull’indipendenza, su quello stesso Statuto che non si è saputo garantire… 

Baste con le solite promesse sull’occupazione, su quel sistema clientelare che garantisce lavoro solo e soltanto agli “amici degli amici”, ai loro parenti, mentre gli altri, quelli certamente più meritevoli sono costretti ad andare via… 
Ed allora anche il sottoscritto vuole fare come loro…
Sì voglio rivolgermi ai miei conterranei, no… no… non voglio chiedervi il voto, ma desidero che per una volta, sì… almeno una sola volta nella vostra vita, dimostriate di avere ancora un po’ di dignità, rifiutando qualsivoglia contatto con chi ha governato la Sicilia, con chi avendo avuto la possibilità grazie alla vostra preferenza di farla crescere, l’ha soltanto distrutta!!!
E’ tempo che i siciliani comprendano da quale parte stare e soprattutto con chi stare!!!
Non si può stare più con i ladri, con i farabutti, con quella gente corrotta e soprattutto mafiosa, perché così facendo si diventa come loro…
E allora ditemi, qual’è l’insegnamento che vorrete  dare ai vostri figli??? Diventare come loro???
Certo, poi non vi lamentate il giorno in cui anche loro finiranno su un qualche quotidiano o su una pagina web, per poi vedersi da tutti – anche da quei loro amici – emarginati, come fossero lebbrosi…
Basta quindi con il dire: la colpa è tutta di loro, di quei ladri, di quei politici!!!

No… perché ciascuno di noi, attraverso le nostre  azioni, partecipa attivamente al fallimento di questa terra… 
Sì… è con quei nostri silenzi, con quell’essere omertosi, con le paure di mostrarsi inquadrati nel non violare mai le regole imposte, in particolare quando quest’ultime provano ad obbligarci a comportamenti sleali e/o corrotti…
E’ tempo di mandarli a casa… non dico tutti, non si può, ma certamente coloro che abbiamo visto in questi anni essere “infetti” e non solo loro, ma anche tutti coloro che nel frattempo li hanno sostituiti, in qualità di “figliocci” o veri e propri “prestanome”!!!
Buttateli… si come quando si butta la spazzatura!!!
Sì… se proprio dovete volete dare il vostro contributo… datelo a chi non conoscete, a chi ve lo chiede per la prima volta, ai molti giovani che si gettano con passione in questo mondo della politica… e chissà se forse, quella loro espressa genuinità, non possa portare finalmente un po’ di aria sana, in un mondo politico totalmente fetido…

La legge è uguale per tutti??? Sì basta possedere qualche diamante… e tutto s’aggiusta!!!

Nel nostro paese ci sono molti bravi magistrati, ma in egual maniera, nutro per alcuni di essi dei forti dubbi e credetemi parlo a ragion veduta, sì… perché anche se non posso pubblicare quei loro nomi, a differenza di ciò che loro con il passar del tempo hanno iniziato a pensare… io non li ho dimenticati e chissà forse un giorno quei nomi – a causa di quei loro “presunti” modi corruttivi in atti giudiziari – non diverranno pubblici…  

Ecco perché, se pur resto deluso nel dover leggere notizie come quella di seguito riportata, nutro sempre la speranza che la parte ancora sana della nostra magistratura, giunga se pur con un po’ di tempo, a compiere il proprio dovere!!! 
Ecco quindi che alla fine… la scure della giustizia arriva per tutti, anche per coloro che si sono sentiti da sempre sopra le parti, perché finora, erano stati sempre loro a giudicare gli altri…
Da poche ore infatti sono finiti agli arresti due magistrati di Roma, rispettivamente un giudice ed un sostituto procuratore, anche se l’inchiesta fa riferimento a quanto entrambi operavano presso la Procura di Trani…
Sono ora indagati per i reati di associazione a delinquere, corruzione in atti giudiziari e falso!!!
Disgraziatamente l’inchiesta della Procura salentina, coordinata con in nucleo dei Carabinieri, ha altresì condotto all’arresto di un ispettore di Polizia che era in servizio a Corato: secondo le intercettazioni si sarebbe messo a servizio di un imprenditore locale, che sarebbe stato il punto di collegamento con uno dei magistrati finiti al centro dell’inchiesta…
Inoltre, anche a due avvocati, rispettivamente dei Fori di Bari e Trani, le autorità hanno disposto l’interdizione dai pubblici uffici per un anno. 
Come avrete compreso… sentenze a favore, in cambio di soldi, pietre preziose e gioielli, che sarebbero stati usati quali compensi per le prestazioni in favore ottenute…
La stessa Procura infine ha dovuto disporre per gli indagati la misura cautelare in quanto ci sarebbe il concreto pericolo che questi potessero continuare la loro attività contraria ai dover d’ufficio…
Nell’ascoltare stamani in auto di questa inchiesta, il mio primo pensiero è andato a Montesquieu, quando scriveva: “Non c’è tirannia peggiore di quella esercitata all’ombra della legge e sotto il calore della giustizia”!!!
Già…  perché penso che nel corso della vita, non ci sia cosa peggiore di sentirsi traditi, in particolare da quei soggetti nei quali avevamo posto a priori la nostra fiducia, uomini dello Stato che dovrebbero essere d’esempio e che invece si sono dimostrati, spregevoli e immorali!!!    
Si perché ogni volta che accadono situazioni gravi come questa, è come se la magistratura si ritrovi a vivere l’esperienza di quel famoso gioco… sì quello dell’oca, dove capita purtroppo che, quando si è giunti al traguardo, ahimè… bisogna ripartire d’accapo!!!

Quanta ipocrisia si nasconde dietro la vicenda "Di Maio padre"!!!

Non esiste un popolo più ipocrita del nostro!!!
Tutti che scagliano la pietra come se fossero stati nel corso della loro vita integerrimi…
A che ridere, sì… ditemi chi sono questi individui che hanno dimostrato assoluta integrità morale… perché ultimamente tutti quelli che i sono palesati paladini della giustizia e della legalità hanno fatto una brutta fine…
Chi sono quindi questi incorruttibili, specchiati e intemerati che possono evidenziare nel proprio curriculum morale, dimostrazione di probo lealtà irreprensibile??? 
Si… per favore ditemi questi nomi, perché sono certo che andando in fondo – ma senza dover scavare chissà quanto – emergerà tutto quel “fango” di quel loro essere naturale…
Nessuno di loro si salva, ne la maggior parte di quei politici, ancor meno i funzionari e dirigenti di quegli Enti pubblici, ed ultimamente purtroppo, neppure alcuni magistrati si sono dimostrati incorruttibile e quindi con un paese pieno d’immondizia e non mi riferisco alla raccolta indifferenziata, dove pensiamo di andare???
Ho sentito in questi giorni di un imprenditore, Di Maio, padre del nostro ministro dello sviluppo economico e ministro del lavoro e delle politiche sociali, nonché Vicepresidente del Consiglio dei ministri nel Governo Conte.Di Maio… e a quelle 
La cosa assurda è che si vorrebbe tra l’altro paragonare la vicenda del padre del ministro Luigi Di Maio, con quanto accaduto negli scorsi anni al padre di Renzi o della stessa Boschi… come se le due circostanze fossero eguali, dimenticando che mentre loro avevano di fatto – grazie alla loro influenza istituzionale – provveduto ad intervenire presso tutte le sedi, per aiutare quel proprio familiare (per vicendi certamente gravissime, ma non certo paragonabili -se pur anch’esse gravi- a quelle compiute dal padre del ministro), lo stesso non si può dire per l’attuale Vicepresidente del Consiglio, che ha preso le distanze dal proprio genitore, condannandolo pubblicamente…
Ma poi finiamola con questa ipocrisia “ricamata”, ci si dimentica o si vuole che ad esclusione delle buste paghe statali, la maggior parte delle buste paghe sono inattendibili, presentano importanti decurtazioni, in particolare nelle voci “straordinario” o “notturno”, versandoli in nero e poi quella voce “incentivo” non tassata, che serve a compensare quanto previsto dalla normativa, ma che fa risparmiare all’incirca il 30% della voce prevista…
Non parliamo poi di quelle giornate “festive” o in quei giorni di mobilitazione sindacali, nei quali di contro si lavora, per favore basta con le cazzate, d’altronde si sa… non c’è nessuno che controlla!!!
O meglio, qualcuno ci sarebbe… il sottoscritto ne ha avuto una prova, rivolgendosi a suo tempo all’Ispettorato del Lavoro di Catania e denunciando circostanze e fatti gravi…
Ma purtroppo non sapevo che anche lì…  sì persino in quell’ufficio, i dirigenti fossero in combutta con i datori di lavoro o forse dovrei dire, con quei loro “padroni”!!!
Già… non serviva a nulla denunciare, quando erano loro stessi ad insabbiare quelle denunce presentate e non solo, debbo pensare che provvedevano pure ad informare quei loro diretti interessati (e amici…) , mettendo così a rischio quei poveri dipendenti, che aveva fatto esclusivamente fatto il proprio dovere…
Ma questa è l’Italia e questa è l’ipocrisia con la quale conviviamo… e con cui purtroppo dovremmo ancora per molto tempo… continuare a vivere!!!
Si forse è meglio andarsene da questo “infetto” Paese…

Bisogna fermare la prescrizione in quanto non fa altro che salvare i corrotti ed i mafiosi!!!”

La direzione è giusta, anche se si potrebbe fare meglio… 
Così il magistrato Nino Di Matteo commenta la proposta del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, di sospendere dopo la sentenza di primo grado, il decorrere dei tempi che azzerano i processi per prescrizione. 
C’è però qualcuno, ad esempio il  politologo e saggista Paolo Becchi che ha dichiarato di come la scelta targata “Bonafede” di abolire la prescrizione con un emendamento, sia sbagliata, aggiungendo altresì: “È anticostituzionale, va contro il testo dell’articolo 111 Cost. e tutta la tradizione illuminista e spero che la Lega la blocchi, sarebbero dei pazzi a farlo passare”.

Anche il ministro Giulia Bongiorno ha dichiarato: “Bonafede gioca a fare il giacobino e dimostra la stessa incapacità politica della Grillo al ministero della Sanità. Premetto che io non ce l’ho con il Movimento e sono a favore del contratto di governo, infatti l’ho letto e non c’è scritto da nessuna parte di abolire la prescrizione. Ma poi scusate, nel contratto di governo ci sono scritte tante cose di cui finora non c’è traccia, come i minibot per opporci ai diktat dell’Ue. La riforma della prescrizione è un’urgenza e i minibot no?

La verità è che c’è la necessita di una riforma della giustizia, ma questa è una di quei cambiamenti che (nel nostro paese) nessuno vuole realizzare, in particolare proprio coloro che grazie a questi stratagemmi sopravvivono… 

E’ tempo comunque che i processi giungano a conclusione in tempi celeri e non come ancora oggi, in cui assistiamo a sentenze infinite…

Ecco perché c’è bisogno d’intervenire…. anche sulla prescrizione…
Un inizio… sarebbe quello di bloccare i termini… sì, non solo dopo il primo grado di giudizio, ma anche a partire dal ricorso dell’imputato per Cassazione…
Il sottoscritto si trova concorde con quanto espresso dal giudice Di Matteo e cioè : “In Italia c’è la sostanziale impunità di molti reati che riguardano la pubblica amministrazione e la corruzione. La stragrande maggioranza di questi processi si conclude con la dichiarazione di intervenuta prescrizione. Questo è molto grave. Perché il fenomeno corruttivo s’intreccia con i reati delle organizzazioni criminali e dunque finisce per favorire le mafie”.

E quindi se pur molti magistrati hanno cambiato opinione, una cosa è certa, è importante compiere quella necessaria trasformazione.. anche perché nel frattempo, “sì mortificano le attese dei cittadini che si aspettano che la pubblica amministrazione sia condotta secondo i criteri stabiliti dalla Costituzione, cioè il buon andamento e l’imparzialità. Questa impunità crea una giustizia a due velocità, efficace e a volte addirittura spietata con i deboli, invece con armi completamente spuntate nei confronti dei delitti dei colletti bianchi”!!!

Rita Borsellino: "A te che sei qui a fare memoria, ricorda che sei parte di questa storia e devi continuarla…".

Una chiesa gremita stamani per dare l’ultimo saluto a Rita Borsellino… 
Come ormai consuetudine al termine dei funerali, un lungo applauso ha accompagnato l’uscita dalla chiesa del feretro di Rita, la sorella del giudice Paolo ucciso dalla mafia nel 1992. 
All’esterno, si è raccolta una folla commossa per rendere omaggio ad una donna, che si è impegnata in tutti i modi per ricordare il fratello e quanto da egli compiuto insieme al collega Giovanni… 
Don Luigi Ciotti (fondatore di Libera), al termine delle esequie ha voluto ricordarla così: “Era sempre disponibile con gli altri, con un forte impegno sia civile che nella politica, una politica intesa come servizio per il bene comune. Ricordare Rita significa ricordare una donna di sostanza, com’era suo fratello. E’ stata una delle prime a capire che la memoria delle vittime andava trasmessa ai giovani come impulso di vita e verità, e come il desiderio di costruire un’Italia mai più’ compromessa con le mafie e con i corrotti”. 
Lo stesso arcivescovo Corrado Lorefice, durante l’omelia ha voluto ricordarla così: “Da lei possiamo imparare qualcosa della vera umiltà della fede, il suo era un cuore non avvezzo al compromesso, la sua storia personale l’ha legata alla storia di un popolo, di questa città’ e di un’intera umanità. Mi porto ancora lo sguardo di Rita del 19 luglio quando lei stessa ha voluto la benedizione di quella targa che e’ sotto l’albero di ulivo che parla da se’, come e’ capace di parlare un segno. E su quella targa, citando Antonino Caponnetto, alla fine si legge ‘a te che sei qui a fare memoria, ricorda che sei parte di questa storia e devi continuarla’. E proprio il 19 luglio scorso Rita, in una intervista, ebbe a dire che il modo migliore per ricordare Paolo Borsellino e’ fare memoria. Significa ricordare non un giorno l’anno, ma operare ogni giorno affinché’ il passato non ritorni”.  
Vorrei ricordare la Sig.ra Rita Borsellino con una frase straordinaria, toccante, unica, che solo una donna speciale come Lei poteva esprimere: “Noi non chiediamo vendetta… non solo non la chiediamo, non la sentiamo proprio dentro. Io ho sempre detto che ho avuto un grandissimo dono da Dio, non ho mai provato odio nei confronti di nessuno e ho quasi paura di questo sentimento, ho quasi paura di poter provare odio nei confronti di qualcuno, perché penso che debba essere un sentimento devastante che ti debba far male dentro, che ti debba far vivere male, che ti debba far stare male. Una volta sentivo durante un dibattito la vedova di uno che era stato ucciso dalle Brigate Rosse e lei diceva: “Non posso perdonare perché sto troppo male”. Io le dissi:

“Tu stai troppo male perché non riesci a perdonare”. Perché è vero, perché se tu riesci a entrare in questa ottica particolarissima del perdono di cui adesso vorrei chiarire insieme a voi i termini, se non si riesce ad entrare in questa ottica, in questo meccanismo del perdono, si sta male, si deve stare proprio male, secondo me non si trova pace neanche per un momento. Ho visto persone dichiarare proprio di volere vendetta, di odiare coloro che gli avevano fatto del male e li ho visti sempre stare male, male, male, soffrire in una maniera tormentosa davvero. Io ringrazio Dio perché non ho mai provato questo. Perché non ho mai provato odio e ho quasi paura di potere chissà, qualche volta, scivolare in questa tentazione. Non l’ho mai provato, ma non è merito mio. Credo che sia un dono di Dio perché mi ha aiutato ad accettare questa situazione con serenità, non con rassegnazione. Attenzione, perché questo è assolutamente diverso. Non mi sono mai rassegnata alla morte di mio fratello, fin dal primo momento, quando mi sono resa conto perfettamente che questa morte che veniva sbandierata quasi come una morte inevitabile, non lo era affatto. E’ che nessuno aveva fatto niente per evitarla – il che è diverso, profondamente diverso…”!!!

I Corrotti!!!

Se cercate nel blog (tramite la casella in basso a destra) la frase “poliziotti”, vedrete i post che ho scritto negli anni su quest’argomento, riferendomi in particolare, su quei cosiddetti servitori dello Stato… poco “servitori”, ma molti “infedeli”!!! 

Sono tre giorni che assistiamo (se pur in maniera contenuta o certamente poco visibile…) ad alcune indagini nei confronti di talune organizzazioni criminali che operavano nel centro-nord Italia, ma a differenza dei soliti arresti delinquenziali, in queste circostanze vi erano coinvolti uomini e donne delle nostre istituzioni…
Ci si accorti ad esempio che a Roma, durante le intercettazioni, una cancelliera del tribunale della capitale, spifferava i dettagli delle indagine ad un pregiudicato, che ovviamente ne beneficiava…
Inoltre, durante le perquisizioni, capitava spesso di assistere a strane sparizioni, sia di denaro contante che di stupefacenti… 
Inoltre, dall’inchiesta è emerso che ben sei poliziotti, erano entrati direttamente in affari (illeciti) con alcuni uomini di quelle cosche, grazie ad esempio all’apertura di locali, quali bar o slot machine… 
Quindi non solo regali ricevuti per quella collaborazione, bensì un vero e proprio sistema che fruttava migliaia e migliaia di euro ogni mese…
Analoga circostanza nel nord Italia, dove sono state colpite delle bande criminali che gestivano le piazze dello spaccio di droga e dove anche in questa circostanza, ad essere coinvolti erano 4 poliziotti, i quali, oltre ad incassare un mensile, ricevevano in cambio delle soffiate, partite di cocaina (da rivendere a prezzi di favore…), serate in noti locali (offerte dai pusher) e weekend o viaggi all’estero…
Ora, pur comprendendo quanto sia difficile valutare queste inchieste, ma soprattutto quanto dolorose esse siano sul piano morale e personale, nessuno cittadino può pensarsi di porsi al di sopra della legge!!!
Ancor di più se quei reati commessi, vengono compiuti da coloro che per loro scelta, hanno deciso di sacrificarsi per lo Stato!!!
Mi permetto quindi di concludere quest doloroso post, con quanto riportato lo scorso anno da un magistrato che si era di fatto occupato di una inchiesta delicata, avendo essa come imputati, proprio alcuni servitori dello Stato: Non è consentito in uno stato di diritto quale è il nostro, che la sola appartenenza a una categoria sociale oppure a un corpo meritevole qual’è quello delle nostre forze dell’ordine, renda immuni da ogni responsabilità e autorizzi persino la commissione di reati, mettendosi al riparo dal subire indagini Sono soddisfatto che le misure abbiano colpito un numero ristretto di militari, a dimostrazione dell’impegno, della correttezza, del senso delle istituzioni e dello spirito di sacrificio che normalmente pongono nell’adempimento dei loro molteplici e delicati compiti i militari delle nostre forse dell’ordine, verso i quali esprimo ancora una volta, unitamente ai sostituti procuratori tutti, il più incondizionato e alto apprezzamento”…
Un’ultima incertezza: “Ho sentito dire che questi poliziotti “marci” sono stati trasferiti presso altri uffici??? Scusate… ma non sarebbe il caso di licenziarli, prima che possano realizzare ulteriori danni presso queste altre sedi???”.

Quei conflitti d’interessi che nessuno accerta, perché d’altronde quei controllori sono altrettanto collusi e quindi… ricattabili!!!

Abbiamo letto in questi giorni delle inchieste su funzionari corrotti e dipendenti collusi che si vendono per fare carriera o per ricevere qualche addobbo floreale …
Una volta quantomeno si puntava alle tangenti o a quelle semplici mazzette consegnate dentro una busta anonima… 
Ora invece si ci fa corrompere anche per uno smartphone!!!
La circostanza grave, è che nello svolgere il proprio incarico, quei funzionari pubblici corrotti, abusano di quel loro ruolo, per poter svolgere attività che ledono gli interessi pubblici, in quanto vanno in conflitto d’interesse con la propria mansione… 
Non a caso si è scoperto come alcuni funzionari, hanno utilizzato quel proprio incarico, per poter lucrare, utilizzando società di servizi, solitamente intestate a propri familiari o ad abituali prestanome… 
L’ambito operativo di queste società come si sa…  può essere vario, solitamente sono caratterizzate dall’offerta di determinati servizi ai clienti, per di più di consulenza, ma a volte offrono la vendita di prodotti necessari per quelle attività… 
Si comprende da quanto sopra, che attraverso questa metodologia, non si effettua una chiara richiesta corruttiva, non vi è di fatto, un vero e propri passaggio di denaro o di favori, ma viceversa, l’impiego e/o il solo formalizzare con quella società di servizio, un eventuale contratto di consulenza o di fornitura, fa ricevere un atteggiamento clemente e certamente omissivo…
Di contro, nel caso in cui quei soggetti, (semplici cittadini/professionisti/imprenditori/ecc…) non fossero avulsi da logiche di compromesso o altro, ecco che in tali circostanza, si ottiene un atteggiamento repressivo ed il più delle volte persecutorio… da parte di quello stesso funzionario.
Vengono quindi messe in pratica, a seconda se le circostanze sono per quel funzionario favorevoli, tutta una serie di modalità che vanno dalla sparizione dei fascicoli, alla definizione delle pratiche archiviate illecitamente oppure all’annullamento dei provvedimenti sanzionatori per violazioni accertate e via discorrendo…
Nel caso contrario e cioè quando si vuole andare in contrasto con quelle “richieste”, ecco che si da inizio ad un accanimento, che porta il più delle volte a sopraffare quel povero avventore…
A quel punto viene da chiedersi: Non sarebbe opportuno denunciare in maniera ufficiale, le condotte illecite perpetrate da quel funzionario??? Serve a qualcosa far emergere quelle azioni coercitive direttamente al suo dirigente o superiore???
Ecco su quanto sopra purtroppo debbo darvi una brutta notizia: Il sistema è talmente colluso, che sono molti ad aver ottenuto, grazie a quelle modalità fraudolente, vantaggi personali ed economici!!!
Diventa difficile quindi per quei dirigenti, prendere gli opportuni e necessari provvedimenti, nei confronti di quegli stessi funzionari e/o dipendenti, con i quali si è fatto merenda… 
Essi stessi infatti sono ricattabili e dovranno sottostare a quei loro subordinati, per evitare di restare anch’essi coinvolti da quel grido che urla: “Morte a Sansone e a tutti i Filistei

Corrotti e mafiosi cristiani??? Ma quale cristiani… sono solo putridi!!!

Finalmente un Papa che non usa mezzi termini e dice le cose per come sono!!!

Parla di mafiosi e soprattutto parla di tutte quelle persone corrotte!!!
Sì… di quella massa d’individui che ogni giorno si dedicano a rubare, a evadere, a incrementare il malaffare, sono soggetti dediti alla corruzione, alla ricerca di denaro sotto forma di mazzette e/o tangenti, usano la politica per fini personali e non per la collettività ed infine, ci sono i peggiori, quelli che svolgono la loro funzione all’interno della criminalità organizzata…
Ecco tutti questi signori sopra riportati… non possono dirsi “CRISTIANI“!!!
Perché in essi… nulla vi è di “Cristo”!!!

“Un cristiano – dichiara Papa Francesco – si deve lasciar lavare da Cristo, si deve lasciar spogliare da Lui dell’uomo vecchio per camminare in una vita nuova, pur rimanendo peccatore, non saremo mai corrotti… 

Ma quei mafiosi e corrotti non possono dirsi cristiani, anche se vanno a messa la domenica o prendono l’eucarestia, battezzano i propri figli, partecipano alle messe per i propri defunti e fanno solitamente… laute beneficenze, a quelle strutture parrocchiali.
Ma questi soggetti… non sanno cos’è la religione, hanno il cuore pieno di putredine perché “portano la morte nell’anima e agli altri“!!!
Dice bene Papa Francesco… “sono i cristiani finti”!!!
Sono tutti quelli che dicono “Gesù è risorto” oppure “io sono stato giustificato da Gesù”: dicono di essere nella vita nuova, ma vivono una vita corrotta!!!
Ma questi finti cristiani – dice Papa Bergoglio   finiranno male!!!
Il loro d’altronde è un male endemico… questi finti fedeli dimostrano la loro incapacità come cristiani, non vogliono convertirsi e ancor meno pentirsi…
Ciascuno di essi dimostra nei fatti di non essere capace di cambiare vita, anche se continuano a proclamarsi cristiani… e purtroppo, non basta nemmeno questa festa Pasquale, per rinnovarsi…

Per ritornare ad essere veri cristiani, bisogna lottare contro l’illegalità… in tutti i modi possibili, vanno denunciati tutti gli affari sporchi, va allontanato da se quel denaro che insanguina e produce potere iniquo…

Il corrotto si sa… fa finta di essere una persona onorevole, ma alla fine, nel suo cuore, non vi è nulla di buono e i mafiosi in particolare, sono l’espressione di una cultura di morte, da osteggiare e da combattere in tutti i modi, perché si oppongono all’unica strada percorribile: Il Vangelo…
Le parole di Papa Francesco, rievocano quelle del suo predecessore Papa Giovanni Paolo II: “Convertitevi… perché  verrà il giudizio di Dio” a cui seguirà nel 2014 la scomunica pronunciata in Calabria dallo stesso Papa Bergoglio… 

In quella sede ha ricordato che “La mafia, si oppone radicalmente alla fede e al Vangelo ed il fenomeno mafioso, quale espressione di una cultura di morte, è da osteggiare e da combattere”!!! Mafia, camorra e ‘ndrangheta, sfruttando le carenze economiche, sociali e politiche, trovano un terreno fertile per realizzare i loro deplorevoli progetti…”.

Caro Papa Francesco, oggi chiedi a tutti ai cristiani, al sottoscritto… di pregare per loro, perché il Signore tocchi la loro anima!!!
Comprenderà… quanto difficile sia per il sottoscritto esaudire questa Sua richiesta, considerato che quotidianamente e in ogni occasione (certamente da riferirsi al mio limitato contesto…) provo a combattere tutte quelle situazioni disoneste, fatte da istigazioni e lusinghe, create per l’appunto da quei soggetti, legati a quel putredine sistema di continuo malaffare…

Mi permetta Santo Padre, ma forse sarebbe giunto il momento che Lei annunciasse a tutti quegli individui mafiosi e corrotti – in modo chiaro e deciso,  la SCOMUNICA” immediata per quanti vanno ancora compiendo quelle azioni disonorevoli…
Ritengo inoltre, che quella pena canonica, vada estesa anche a tutti i familiari, che nei fatti dimostrano di non dissociarsi da quelle azioni disonorevoli compiute da quel loro parente!!!
Comunque, tralasciando quella richiesta di perdono realizzata attraverso la nostra preghiera – che sin d’ora purtroppo, non mi sento di rivolgere – su una cosa Santo Padre sono d’accordo con Lei: Cambiare si può!!!
Basti ricordare quanto compiuto da Peppino Impastato: “Io voglio scrivere che la mafia è una montagna di merda! Noi ci dobbiamo ribellare. Prima che sia troppo tardi! Prima di abituarci alle loro facce! Prima di non accorgerci più di niente!!!”.

#Fermiamolacorruzione, colpiamola sul piano finanziario…

Ciao a tutti,
ho appena firmato la petizione “#Fermiamolacorruzione, colpiamola sul piano finanziario @pdnetwork @forza_italia @Mov5Stelle ‏@liberi_uguali” su Change.org. 
Comprenderete quanto sia importante. Potete firmarla anche Voi?
Ecco il link:
Come sappiamo, la corruzione in Italia è un buco nero che ingoia ogni anno decine e decine di miliardi di euro. 
Bisogna colpire i corrotti sul piano finanziario, come si fa per i mafiosi. 
Quanto sopra, rappresenta “l’ultima occasione per salvare l’anima onesta di questo nostro Paese.”
Per fermarla occorre ripensare la normativa anticorruzione recuperando il meglio della lotta alla mafia: i corrotti vanno colpiti sul piano finanziario. 
Questo già accade per i mafiosi grazie alla legge antimafia Rognoni-La Torre fortemente voluta da Pio La Torre, il segretario siciliano del Pci ucciso da Cosa nostra nel 1982. 
È questo il senso della proposta di legge anticorruzione La Torre Bis, scritta da Antonio Ingroia con Franco La Torre, figlio di Pio, e altri esperti. 

La proposta di legge prevede di estendere ai colletti bianchi indiziati dei reati più gravi, la normativa voluta da Pio La Torre.

Come la mafia, anche la corruzione deve essere colpita sul piano finanziario: solo così si potrà arginare un fenomeno ormai diventato sistemico e salvare l’Italia degli onesti dalla bancarotta causata dai corrotti.

Con questa petizione chiediamo a tutti i candidati delle elezioni che avverranno in Italia il prossimo 4 marzo, di impegnarsi a esaminare e approvare la proposta di legge La Torre bis, in modo da dotare quanto prima la magistratura di un nuovo e più efficace strumento normativo contro la corruzione. 

Ripeto, è l’ultima occasione per salvare l’anima onesta del Paese, altrimenti vincerà ancora una volta la classe dirigente criminale che controlla le nostre vite.
Promuovi anche tu questa petizione: inviala a tuoi amici su Facebook, Twitter, Tumblr e Whatsapp… vedrai che basta un piccolo gesto, per cambiare questo nostro paese!!!
Grazie.

La mafia dimostra d’avere una grande continuità, l’Antimafia di contro, sembra possedere una straordinaria discontinuità!!!

Ogni giorno ascoltiamo su arresti da parte delle nostre forze dell’ordine… 

Per ultima, quella compiute stamani dalla GdF di Catania, che a portato – a conclusione delle indagini sui Comuni di Acireale e Malvagna nel Messinese – all’arresto di diciassette indagati, tra cui anche un sindaco…
L’impressione generale comunque che si ha, è quella che la mafia dimostra d’avere una certa continuità… mentre l’Antimafia, sembra possedere una sua straordinaria discontinuità… 
Difatti, le circostanze corruttive che vengono di volta in volta portate in evidenza, esprimono quei fatti, come qualcosa di eccezionale, sì… come se fossero apparsi a noi per la prima volta, mentre come ben si sa, gli inquirenti, le nostre forze dell’ordine, le magistrature ed anche l’opinione pubblica… le hanno già viste e riviste da una vita… eppure si ha sempre l’impressione che il sistema “reset” le inchieste passate, per ricominciare ogni volta daccapo…   
Già, ci si dimentica con molta facilità che la mafia è un’organizzazione potente, che attraverso quei suoi uomini “d’onore” riesce a condizionare la vita della gente comune e di come al suo interno, non vi siano soltanto criminali, ma anche gente insospettabile, appartenenti a quella vecchia nobiltà, alle istituzioni, alla politica, alla imprenditoria e a quegli ordini di categoria, sono loro che influenzano con quel loro potere il giudizio dei cittadini e sul chi fidarsi per poter andare avanti… 
Si sa… la mafia si regge su principi antichi, ma utilizza strumenti moderni per nuove occasioni di profitto, ed oggi come allora, teme la memoria storica… perché permette a quel suo avversario storico chiamato Stato, di mettersi all’altezza della sfida…
D’altronde, la mafia ha dimostrato di possedere una memoria lunga, mentre lo Stato ha evidenziato una memoria corta… incrinato da parecchie lacune!!!
Abbiamo visto in questi ultimi anni come lo Stato o meglio alcuni suoi interpreti, abbiano utilizzato per fini personali, tutte quelle opportunità che le sono state offerte dalla mafia, ma quando quando si è trattato di combatterla in maniera ferrea e decisa, ci si è dimenticati d’affrontarla oppure si è tentato di proteggere quelle ambigue complicità…        
Peraltro la mafia – perdonate l’accoppiamento – fa quanto lo Stato compie ogni giorno e cioè, s’impegna in tutti i modi a mantenere l’ordine sociale!!!
Ho sentito un giorno dire: “La mafia è il rimedio omeopatico alla violenza“, ovvero, i violenti vengono tenuti a bada da chi è più violento di loro!!!
Comprenderete come questa attitudine al mantenimento dell’ordine da parte di quella associazione criminale, non è in contraddizione con l’ordine Statale… anzi molto spesso, sono proprio i suoi uomini ad essersi dimostrati veri e propri collaboratori di quell’associazione criminale, mi riferisco a quanti sono stati posti all’interno di molti apparati di controllo, a quelle classi dirigenti nelle PA ed anche a quelle associazioni di categoria e perché no… anche antimafia, le stesse che nei fatti, determinano la gestione di questo nostro paese…
Sono gli stessi che alimentano l’espansione dei livelli corruttivi, che favoriscono quel sistema clientelare e mafioso, che permettono con quelle loro raccomandazioni l’avanzamento delle carriere o supportano la candidatura di quei loro amici politici…
Sono gli stessi che obbligano al pagamento di tangenti o mazzette o che limitano in tutti i modi l’operato dei colleghi onesti, circoscrivendo quest’ultimi “non-allineati“, facendo terra bruciata intorno ad essi, fino ad allontanarli definitivamente da quegli uffici, affinché si possano compiere tutte quelle loro azioni illegali…
Certo qualcosa in questi anni è cambiato ed anche una parte di quelle forze politiche hanno compreso la pericolosità di quell’antico loro partner, ed allora, ecco che si è dato il via a leggi più restrittive, iniziando con quel cosiddetto “carcere duro”,  valutando finalmente re in maniera seria, il carattere organizzativo di tutta quella fenomenologia mafiosa, della sua struttura e di tutte quelle proprie ramificazioni…
Distruggere definitivamente la mafia può sembrare impossibile… ed invece è una cosa semplicissima: basta soltanto volerlo!!!
D’altro canto di quell’associazione conosciamo tutto, grazie a quanto ci hanno saputo raccontare quei suoi “affiliati”, in quasi due secoli; da quei suoi primi informatori del periodo post-unitario, fino a giungere al primo pentito (assassinato) Leonardo Vitale, che proprio a causa di uno Stato debole (o forse in combutta con quell’associazione mafiosa), valutò quelle sue dichiarazioni come “folli”, tanto da far considerare egli stesso un “pazzo”!!!
E cosa dire di Melchiorre Allegra, mafioso e collaboratore di giustizia italiano, che già nel 1937 descrisse per la prima volta, in modo organico dal suo interno, la struttura dell’organizzazione criminale o anche quanto dichiarato da Tommaso Buscetta al giudice Falcone, su quei legami politici che proprio cosa-nostra aveva di fatto con alcuni uomini della politica nazionale (furono infatti accusati gli onorevoli Salvo Lima, ucciso alcuni mesi prima e Giulio Andreotti…), per concludere infine con tutte le dichiarazioni recenti, effettuate da molti pentiti noti…
D’altronde – riprendendo quanto diceva il giudice Borsellino – la lotta alla mafia, rappresenta il primo problema da risolvere nella nostra terra bellissima e disgraziata e non dove essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale che coinvolgesse tutti, specialmente le giovani generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità….
Quanto sopra detto è bellissimo, ma se la “mafia” gode ancora del consenso di molti suoi cittadini – grazie a quella preferenza data all’interno della cabina elettorale con quella croce posta sulla scheda elettorale – ecco che allora, a cominciare dal prossimo 4 Marzo 2018 – si può scegliere se essere “liberi” oppure “servitori” e a ciascuno di quei complici vorrei dire, che meritano tutto il mio totale disprezzo, per quell’eventuale sciagurata decisione, che porterà ahimè ancora una volta, a strappare un luminoso futuro ai nostri figli ed ai cittadini di questo meraviglioso paese!!!