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Diversità: diritti e doveri!!!

Avevo iniziato a scrivere questo post alcuni giorni fa, dopo aver ascoltato ad un convegno (era il 17 febbraio ), un intervento sui diritti civili…

Per ragion varie non sono riuscito a completarlo, ma soprattutto mi sembrava corretto prima chiederne quantomeno un’autorizzazione verbale a quella persona che non conoscevo e che casualmente, in un successivo convegno politico ho rincontrato, perfezionando così quella mia personale richiesta …
La persona di cui facevo sopra riferimento è Sandro Mangano e come dicevo, da quel palco, aveva evidenziato alcuni temi riguardanti i diritti civili…
Aveva esordito dichiarando d’aver sempre fatto politica a livello sociale, senza alcun bisogno di essere iscritto ad un qualche movimento politico, ma soprattutto senza l’ausilio di possedere una tessera di partito per esprimere il proprio pensiero, viceversa, diventando egli stesso interlocutore di quella politica che coinvolgesse alcune esperienze di vita sociale…
Una scelta la sua voluta, quella cioè di non essere inserito all’interno di un gruppo partitico – per come riportava – “per non essere comprato da nessuno“!!!
Il suo unico desiderio… è soltanto quello d i poter interloquire con una parte di società che ben conosce, grazie alla propria esperienza di vita che lo vede per l’appunto appartenere al mondo omosessuale…  
Un omosessuale – ha dichiarato – che ama i maschi, ma soprattutto un omosessuale che non si vergogna di dirlo!!!
Il motivo di questa sua affermazione, è quella di voler rompere con quegli schemi preimpostati dalla nostra società, abituata a vedere il “diverso” come un pericolo, come un qualcosa da evitare…
Come d’altronde egli stesso dichiara: “Può capitare a tutte le mamme e ai papa d’avere il proprio figlio che viene per dire… sai mamma, papa, mi sono innamorato di un uomo”!!!
Sappiamo bene tutti cosa accade solitamente in quelle circostanze: “nei casi buoni lo si butta fuori di casa, nei casi peggiori si adotta la violenza fisica o ancor peggio lo si manda in qualche “Centro Igiene Mentale” o da qualche amico psichiatra, affinché egli possa attuare quelle necessarie cure riparative”…
Ecco perché Sandro Mangano da quel palco rivolge un auspicio a tutti gli uomini e donne presenti delle nostre Istituzioni, in particolare prova a inviare un messaggio da questa sua terra, questa regione… la Sicilia, perché da qui possa nascere quella differenza che non sia esclusivo appannaggio della sinistra…
Perché i diritti civili non vengono votati solo da chi è di sinistra, perché un soggetto può essere gay e votare per la destra!!!
Bisogna quindi finirla con quella falsa moralità o con quell’essere sessualmente ambigui o per meglio dire “transessuali“, un tema quest’ultimo certamente difficile da affrontare e quindi – premesso che egli non ha nulla contro questa minoranza “transgender” – fa fatta però da parte loro una scelta di diritto: non si può essere transessuale e mantenere nello stesso tempo quel percorso o determinati organi che non le appartengono…
Per entrare nello specifico… “sei un uomo… e ti senti prigioniero in un corpo di donna, vuoi fare un percorso di transessualità…??? Lo stato ti accompagna a trovare la tua identità… quella pace interiore voluta e ricercata; ma se vuoi mantenere una doppia identità, una doppia figura esclusivamente per fini personali… non puoi chiedere un diritto o un dovere alla Stato, perché non gli compete!!!
Basta quindi con tutte quelle sigle “particolari” espresse per meglio identificarsi o per voler riconoscere amori naturali… perché secondo Sandro Mangano, queste sono di fatto “Blasfemie“, sono condizioni sociali che non possono essere da uno Stato difese, protette o legiferare… si deve viceversa legiferare sul diritto di coppia… ma ad un bisessuale che chiede un diritto, prima bisogna riconoscerlo…
Ciascuno di loro deve quindi riconoscere prima se stesso, i suoi gusti personali, cercando di comprendere quelli che dovrebbero essere i suoi diritti, ma anche i suoi doveri… 
Ma ad un bisessuale… cosa può dire lo Stato: “Sei libero di fare nella tua camera da letto quello che vuoi, ma non puoi rappresentare un tema a cui debbo pensare”…
Le diversità – logicamente – non sono soltanto quelle sessuali ma anche quelle della disabilità, perché tutte le persone hanno la prerogativa di essere libere da qualunque discriminazione, per poter godere ampiamente dei propri diritti civili, culturali, economici, politici e sociali…
Ho letto che a breve (dal 29-31 Marzo) è in programma a Verona il “Congresso Mondiale delle Famiglie”… e rappresenta un tema caro a molti e sul quale è intervenuto per l’appunto Sandro Mangano (attivista per i diritti omosessuali e fresco di nomina coordinatore del dipartimento Diritti Civili di #DiventeràBellissima)
A differenza di ciò che in molti potrebbero pensare, Mangano si schiera a favore del Congresso e ne spiega i motivi: “Troppa retorica, opportunismo e propaganda politica dietro le barricate sul Congresso Mondiale delle Famiglie. 
È ora di finirla con gli stereotipi e iniziare a pensare in chiave liberale: io dico fortemente Si. Penso che tutto ruoti attorno al senso autentico della libertà di espressione, quella libertà che qualcuno vorrebbe limitare, utilizzando le vecchie contrapposizioni ideologiche tra destra e sinistra, precludendo a un omosessuale di sostenere i valori della famiglia, quando invece la famiglia è un patrimonio da tutelare, oggi più che mai. Magari ci sarà molto da discutere sul concetto di famiglia, ma di certo non è privando i cittadini di uno spunto di dialogo e confronto che daremo l’esempio di un Paese democratico e civile quale pretendiamo di essere. Io dico ‘Sì’ alla famiglia: una famiglia che accoglie e non discrimina; che tutela i figli e i loro orientamenti, che li guida a essere persone migliori. Di questo l’Italia ha davvero bisogno”!!!
Diceva Herbert Marcuse: “Questa società cambia tutto ciò che tocca in una fonte potenziale di progresso e di sfruttamento, di fatica miserabile e di soddisfazione, di libertà e d’oppressione. La sessualità non fa eccezione…”. 

"Lo Stato deve fare di più per questa città e per la Sicilia": Ma guarda da quale pulpito arriva la predica…

A rilasciare questa frase è stato stamani il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, in visita ufficiale a Catania e Palermo…
Sì… prima si è recato nel Palazzo degli Elefanti dove ha incontrato il sindaco Salvo Pogliese e la giunta comunale di Catania…
E poi quel titolo così assurdo dato al convegno sulle infrastrutture organizzato nel Palazzo della Cultura dalla Regione siciliana: “Sicilia 2030: ripartiamo da un piano per le infrastrutture”!!!
Già… se le imprese debbono aspettare il 2030 per ripartire, credo che da qui a quell’anno, saranno tutte cadute in disgrazia!!! 
Sì i programmi ci sono tutti… e sono anche molto belli, peccato che come si dice solitamente in questi casi: “Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”!!!
E qui di acqua sotto i ponti c’è ne ancora tanta…
Tajani e Musumeci a Catania: “Sicilia 2030: ripartiamo da un piano per le infrastrutture”
Ho letto del ponte sullo Stretto, opera certamente di fondamentale importanza, ma che viene riproposta puntualmente ogni qualvolta che ci sono le elezioni…
Ah proposito, ma non è che a breve ci sono in previsione delle elezioni??? 
Le Europee… ah… ecco perché la presenza del Presidente del parlamento europeo… mi sembrava che ci fosse qualcosa d’ingannevole???
Prepariamoci: “I prossimi mesi saranno quelli per chi spara più minchiate“!!! 
Ed allora, ripartiamo da quelle “minch”… pardon… previsioni e/o programmi…
Allora, del ponte sullo stretto abbiamo già parlato… quindi abbiamo soltanto d’affinare quel corridoio “scandinavo-mediterraneo”. 
Quindi la trasformazione del nostro aeroporto con la previsione di una nuova pista più lunga per trasformarlo definitivamente in “Internazionale” e cioè con la possibilità di far partire Boeing 787 o cargo… 
Seguono l’ampliamento della rete metropolitana ed un sistema portuale in via d’espansione che necessita di crescita significativa sia per quanto concerne l’arrivo dei turisti con le navi da crociera che soprattutto per quanto concerne il trasporto delle merci.
Ovviamente prima di questi interventi si dovranno ripristinare i collegamenti autostradali della Messina-Catania, Messina-Palermo e Catania-Palermo… attualmente disastrate e impercorribili…
Analoga situazione per le ferrovie, rimaste al tempo dei “Borboni”…  
Tra i nuovi progetti l’indispensabile autostrada Catania-Ragusa ed il proseguo dell’autostrada Catania-Siracusa fino a Gela…
Certo cose da fare c’è ne sono tante… ma quando un Presidente (Tajani), ad una domanda su Berlusconi risponde: “Un valore aggiunto per la nazione”, mi cadono le braccia e non solo quelle…
Ma ricordo male o proprio il “cavaliere” grazie a quel suo delfino “mister 61-0” era riuscito ad ottenere il pieno potere politico della nostra regione (e non solo quello… ma grazie soprattutto a quel suo vecchio “amico degli amici”, dalle parti di Corleone, ma residente a Palermo…) e  con quella supremazia non è riuscito a fare un cazzo per questa terra… o forse (questo suo lacchè…), pensa realmente che la parte buna di noi, “siciliani onesti”, l’avevamo dimenticato???
Ma per favore… il tempo delle “minchiate” è finito e noi di cazz… non ne vogliamo più sentire, per cui Presidente la prego, resti a Bruxelles e quanto pensa di dire o di voler fare qualcosa per la nostra terrà… la pronunci da lì, quantomeno non sentiremo nulla e soprattutto dovremmo sorbirci – come riportavo sopra – quelle ulteriori c…. ah sì… ora si chiamano: “programmi – previsione 2030“!!!    
Vede, a differenza di quanto ora Lei potrà pensare, noi siciliani ci siamo preparati (vedasi foto) anticipando la prossima visita in questa nostra città di quel suo diretto superiore (ovviamente per promuovere quel suo partito – a cui anche Lei appartiene – sperando altresì di raccogliere per le prossime elezioni europee quei consensi da troppo tempo dissipati ed ormai diretti verso altre realtà politiche – ed è per questo che abbiamo preparato una statua con l’immagine del “cavaliere”, che chiederemo al nostro Sindaco di poter  esporre al centro della Villa Bellini”!!!
No… no… non per gratitudine, bensì quale memoria da ricordare nei confronti di un uomo (e di quel suo partito), che tanta irriconoscenza e ingratitudine a saputo dare a questi suoi connazionali “siciliani”, che come stolti, l’avevano per lungo votato!!!
Mi consenta” se la correggo: “E’ vero… Lo Stato doveva fare di più per questa città e per la Sicilia”… peccato però che non abbia fatto un cazzo!!! 
Presidente, ci vediamo nel 2030 e mi saluti il “Cavaliere”…

Renzi: mille giorni di te e di me…

Pochi minuti fa ero collegato sul canale di SKY TG24 e stava per presentarsi a Roma al congresso il segretario del partito democratico, Matteo Renzi, per cui, ho voluto ascoltare quanto aveva da dire…

Innanzitutto ha esordito con quella sua grande loquacità sui problemi che hanno determinato questo convegno, esprimendo criticità su chi vede in quel posto, un luogo della conta e non di democrazia…
Il luogo da cui parla ricorda… è la casa di tutti… e deve esprime logiche e pensieri di quanti desiderano portarli in evidenza e mai i suoi veti…
Perché il Pd ribadisce è il partito di tutti… ed appartiene a tutti i cittadini ed è il motivo per cui bisogna stare insieme!!!
Non è quindi il partito delle correnti, dei capotavola, di quanti vogliono condizionarlo con le correnti, con i giochi di manovra al suo interno, ma bisogna guardare sulle ragioni che uniscono, quei principi d’uguaglianza e inclusione, del rispetto degli uni verso gli altri, se pur accettando al suo interno critiche da parte di quanti scontenti…

Il partito democratico non può essere basato sui veti… ma soltanto sui voti e se qualcuno è convinto che ci sia stato un fallimento… allora venga, si presenti e proponga nuove soluzioni, 

Perché è finito il tempo in cui la politica poteva essere vista in maniera marginale, come qualcosa di astratto e lontano, vi è bisogno di un confronto serio e soprattutto di rispetto, c’è la necessità di una democrazia compiuta, mettendosi d’accordo sui contenuti, con la ricerca di nuove soluzione a tutti i problemi della gente, di una società aperta che si sta confrontando con quanto sta accadendo in europa e nel mondo…
Bisogna ritrovare equilibrio, mettersi d’accordo sui problemi reali, senza mai dimenticare quanto già accaduto in precedenza, in circostanze analoghe: il 1998 con Prodi o il 2009 di Veltroni…

Sì… dobbiamo andare avanti, ripartire dal “lingotto” perché sappiamo che quanto allora fatto era giusto nei contenuti ed oggi si deve cambiare, per ciò che non è stato fatto bene… 

Essere nuovamente keynesiani…. ecco questo è il tema che dobbiamo affrontare… una nuova economia, affrontando nuovi tempi come l’ambiente così poco sviluppati in questi anni (si guarda ad esempio all’ENEL e alla sua evoluzione…), bisogna puntare sulla mobilità, proteggere gli ultimi e non escluderli, dando ad essi nuove possibilità ed a chi non ha un lavoro bisogna creare un “paracadute” che permetta il reintegro, sviluppando formazione e ripartire d’accapo, ecco sono queste le strategia del nuovo partito democratico…
Non dimenticate che al mio ingresso tre anni fa… avevamo il 25-26 % ed oggi ha preso il 40%  (un dato quello del referendum… che non ha alcun valore reale… oggi il Pd possiede consensi per circa il 20-22%), siamo in pareggio di bilancio, siamo dentro la casa europea, siamo presenti ogni giorno con convegni, spiegando a tutti i fondamentali della nostra politica… i 1000 giorni appena trascorsi, nessun falso racconto, facciamo chiarezza anche su quanto accaduto dopo il referendum…
Ci sarà un’altra assemblea e le mie dimissioni servono a unire e fortificare la nostra comunità, servono a dare risposte sui licenziamenti collettivi, sui posti di lavoro se pur aumentati ancora lontani dalle richieste legittime dei cittadini, maggiori diritti per tutti, più soldi sul fondo sociale, nuove regole sul tema della corruzione, lotta all’evasione, semplificazione giustizia…
Si, anche il più malato dei renziani sa che quanto si sta compiendo non è altro che un primo passo di una lunga sfida, che deve portare ad unire e non a dividere…
Infine, un applauso per il Presidente del Consiglio, Gentiloni e per i suoi ministri… perché è impensabile che si trasformi questa nostra assemblea, su una critica per quanto sta realizzando il nostro governo!!! 
C’è un mondo che si muove e le partite aperte si debbono affrontare, senza far finta di non vedere le richieste di chi è fuori… ad esempio Dino, 70 anni, malato di SLA… sono risposte difficili da dare, testamento biologico, un paese che soffre  e che chiede nuove  proposte… e a tutti quei ragazzi che operano all’estero e che ricevono onorificenze importanti, ed infine i tanti nostri sindaci e amministratori, che provano a dare risposte ai loro concittadini… 
Ecco, questa è la vera sfida… quella contro l’antipolitica, i popolusismi, bisogna ridare nuovo entusiasmo, liberi certamente dal criticare, ma ricordando che questa è la casa di tutti di chi è maggioranza e da chi è minoranza… se c’è qualcosa che non va, bisogna comportarsi da uomini e non da avversari, non si è nemici nella stessa casa… bisogna mettersi in gioco, non lamentarsi solamente chiedendo le mie dimissioni o obbligandomi a non candidarmi… per evitare il rischio di una scissione…
Io (Renzi) ho pensato che forse per sistemare questa assurda situazione… (tutti in quella sala a gridare… no…no…no…) “ho detto di averci soltanto pensato..”. perché mai come questi mesi siamo stati laici, abbiamo ascoltato tutti, non serve eliminare una persona o meglio mutilare qualcuno per tornare partito, io voglio confrontarmi, contro chiunque, ma che sia solo un avversario nei contenuti, ma mai accetterò di consentire a qualcuno di dire “NO”… tu non sei della nostra comunità… sono, siamo disposti a confrontarsi con tutti, potranno anche sconfiggerci, ma non permetteremo mai di eliminarci…
Cento anni fa Joseph Conred nel suo libro “La linea d’ombra” …  alla pagina quarta vi è scritto “Riconoscendo le orme di chi ci ha preceduto, si va avanti, eccitati e divertiti, accogliendo insieme la buona e la cattiva sorte – le rose e le spine, come si suol dire – il variegato destino comune che ha in serbo tante possibilità per chi le merita o, forse, per chi ha fortuna. Già. Si va avanti. E il tempo, anche lui va avanti; finché dinnanzi si scorge una linea d’ombra che ci avvisa che anche la regione della prima giovinezza deve essere lasciata indietro“…
Si va avanti amici… perché c’è lo chiede l’Italia!!!
Per chi oggi… non riesce, perché questo nostro, non è un partito di petrolieri e milionari… ed è quanto ci chiedono i nostri iscritti e non i suoi uomini di corrente…
Andiamo avanti!!!
Perché chi fa politica non è in missione per conto di Dio… e non si può arrendere ad eventuali ricatti o a rischi di scissione… allegri e frementi. viva il Pd e viva l’Italia!!!

Peccato che si sia parlato di tutto ciò che riguarda il partito e che si sia dimenticato del paese che si è lasciato…
Una disoccupazione alle stelle, una economia distrutta, uno spread a livelli altissimi, una politica europea totalmente divisa, un livello di corruzione che nemmeno ai tempi di tangentopoli era così grave, con uno sguardo alla concorrenza, alle inchieste degli altri, a quelle stipulate polizze vita, ma senza mai accennare alla vergogna del salvataggio delle banche di sinistra, da quanto compiuto da quei suoi  uomini e donne di quel partito o quantomeno loro sostenitori… a quei propri ministri finiti nelle carte delle procure…
Hanno saputo celare i nominativi di quei debitori, perché rappresentano il 95% di quei sostenitori della sinistra ed oggi noi tutti, siamo stati costretti o meglio obbligati da questo governo “fantoccio” ad intervenire economicamente per salvare quelle banche…

Due miliardi di euro sprecati, buttati al vento, inutilmente destinati a situazioni che nulla hanno a che fare con le vere esigenze dei cittadini, dei terremotati, di tutte quelle aree degradate, ma come dice Renzi… questo nostro è il partito del popolo, si ma di quale popolo, quello che viene sacrificato per salvare le banche??? Tenetevelo stretto quel partito e quella tessera rossa… 

Perchè vede… più che una scissione… sarebbe meglio (prendo spunto da un loro pensiero di sinistra…) una “rivoluzione” che eliminasse definitivamente tutti quei privilegiati che da quarant’anni hanno permesso (anche quando non governavano ma sono stati di fatto condiscendenti), di distruggere questo nostro paese!!!
Caro Renzi e caro Pd… forse è tempo per ciascuno di voi, d’iniziare a pensare di ritirarvi, definitivamente, una volta e per tutte, sia che siate minoranza… che maggioranza!!!
Grazie in anticipo… a nome di quei pochi cittadini ancora moralmente liberi e soprattutto onesti!!!