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Lettera aperta: perchè a Catania i controlli vengono svolti sempre nelle officine regolari e mai in quelle abusive???

Sig. Costanzo buonasera, 
la contatto in quanto sono un suo lettore, anche se solitamente non commento i suoi post.

Mi piace quando scrive perché si vede che non possiede “peli sulla lingua” ed esterna quello che pensa senza remore, mi riferisco allo scrupolo morale che impedisce alla maggior parte di noi e quindi dei miei conterranei di fare qualcosa di buono come denunciare le cose che non vanno.

Premetto che il sottoscritto per oltre quarant’anni di lavoro ha svolto la mansione di meccanico, prima sotto principale e poi quando da titolare quando mi è stata lasciata l’officina. 

Da circa 15 anni ho avuto la fortuna di avere con me i mei due figli che mi hanno aiutato a portare avanti l’officina, purtroppo però alcuni anni fa sono rimasto vedovo e lo scorso anno per ragioni di salute ho dovuto lasciare tutto a loro, senza più potere dare una mano. 

Comprenderà come tutto il mio mondo sia improvvisamente sparito ed allora, non avendo altro da fare, trascorro parte del mio tempo seduto lì in quell’officina, anche perché questa mi da la possibilità di vedere ogni giorno moltissimi miei ex clienti, i loro figli ed anche i tanti amici.

Sa, io di amici a Catania ne ho tantissimi, perché mi sono semrpe fatto volere bene, non ho disturbato mai nessuno e quando ho potuto ho dato una mano a chi mi chiedeva aiuto anche economico, sono stato abituato da ragazzo a dividere anche il pranzo con qualche amico che viveva in condizioni disagiate, ma il tutto non mi ha mai pesato. 

Come dicevo conosco tutti e tutti conoscono me, appartengo ormai da una vita a quel quartiere che ormai la maggior parte di loro mi chiama “ZU” che in catanese, sta ad indicare la parola “Zio”.

Non le dico quante volte avrò riparato le loro auto senza una lira, oggi diremmo senza un euro, con la promessa però che a fine mese, appena avrebbero preso il salario, sarebbero venuti a saldarmi il debito e posso dire che chi più chi meno, nel corso degli anni ha mantenuto fede alla promessa.

Le scrivo questa sera perché l’altro ieri è capitato un fatto strano.

Come le dicevo conosco tutti nel quartere, ma non solo, negli anni mi sono sempre fatto volere bene e soprattutto mi sono interessato soltanto a ciò che mi riguardava, senza giudicare l’operato degli altri, anche quanto sapevo che molti di loro stavano danneggiavano il mio lavoro con quelle loro officine abusive, come per altre attività svolte come come carrozzerie o vendita di ricambi d’auto, la maggior parte di questi provenienti dai furti commessi grazie anche all’uso di carri attrezzi abusivi. 

Ed allora, dopo una vita in cui ho cercato sempre di essere rispettoso della legge, debbo dirle che qualcosa di irregolare è stata fatta anche da me, ma posso dire certamente pochissimo rispetto a quanto rubato da altri, ecco che proprio alcuni giorni fa, sono venuto nella officina dei miei figli, per fare dei controlli, amministrativi ma anche sui carusi che lavorano lì e che sono regolarmente ingaggiati.

Ho saputo dai miei figli che hanno preso una piccola multa per una irregolarità sulla sicurezza, non so però su che cosa, ma mi chiedevo, perché sono venuti quì da noi, mentre dagli altri distanti solo poche centinania di metri non ci sono andati? Hanno paura che qualcuno in quei posti possa dare loro una sbranga di ferro in testa? Hanno evitato perchè sanno che quei soggetti sono pericolosi, mentre noi per loro siamo dei fessi? 

Ecco perché scrivo, perché vedo queste cose e tante altre che accadono in questa città e nessuno fa mai niente, perché stanno tutti zitti e come me subiscono queste infamie da quei soggetti che sicuramente sono stati mandati per fare piacere a qualcuno di quelle officine abusive.  

Non dico che non sia giusto fare i controlli, ma questi debbono essere fatti, così si vedono le  officine in regola e chi no, e forse così si cerca di chiudere quelle non sono regolari. 

Spero che questa mia lettera venga pubblicata cosi finalmente qualcuno che la legge comincierà di  fare il proprio dovere.    

Grazie Sig. Costanzo. 

LETTERA FIRMATA
Ps.: alcune parti sono state appositamente elise dal sottoscritto.

Finalmente le elezioni si sono concluse, ma non credo proprio che questo voto espresso, rappresenterà una buona "rivoluzione"…

La Rivoluzione si fa nelle piazze con il popolo, ma il cambiamento si fa dentro la cabina elettorale con la matita in mano. 

Quella matita, più forte di qualsiasi arma, più pericolosa di una lupara e più affilata di un coltello. 

“Lo Stato” siamo noi, e la dignità non deve essere in vendita… 

Oggi sarà una lunga giornata di protesta, ma questa protesta non deve danneggiare noi stessi ma arrivare lontano, l’Italia ha bisogno della Sicilia e la Sicilia ha bisogno di una Nazione. 

Che oggi sia una buona “rivoluzione” per tutti e che quella matita con la sua croce abbia un significato forte, quando ognuno dovrà fare i conti con la propria dignità!!!

Sì… da tempo non mi occupo più di scrivere di politica o di quei suoi referenti, ancor meno in questi giorni di elezioni in cui mi sarei potuto dedicare a propagandare qualche candidato (onesto e corretto) o a promuovere il buon voto dei miei conterranei, sapendo quanto essi in cuor loro, mai hanno avuto il coraggio e quindi il desiderio di voler cambiare realmente, per migliorare il futuro di questa terra… 

D’altronde conoscendomi, so che avrei chiesto a ciascuno di loro di votare bene, ricordando di votare per quei candidati e quindi quelle liste che avrebbero posto la lotta alla mafia tra le loro priorità, non come mera testimonianza, ma come concreto programma politico, economico e sociale!!!

E quindi, se pur il sottoscritto è da sempre contrario dal mancare al voto – basti verificare dalla foto allegata la mia tessera elettorale – mi dispiace dover dire che, viste le premesse poste in quest’ultima campagna elettorale da molti di quei partiti e soprattutto dai loro esponenti, comprendo perfettamente perché oltre il 50% dei siciliani abbia preferito astenersi al voto!!!

Ascoltate gli altri sparlare??? Attenti… perché quelle avverse valutazioni potrebbero un giorno valere anche per voi!!!

Sembra che i miei conterranei abbiano una particolare predilezione nello sparlare gli altri… Non so dirvi i motivi, sarà forse per quel senso intrinseco d’inferiorità… sarà perché si sentono profondamente limitati o forse chissà, perché tentano in ogni modo, di porre se stessi in una posizione superiore…

Per la maggior parte si tratta di orgoglio, la cattiveria d’altronde costituisce l’ultima delle soddisfazioni a cui mirano, in loro vi è una forte dose di compiacimento nel riportare il male degli altri, proprio perché i soggetti di cui si vuole “sparlare” sono persone speciali, inconsueti, direi fuori dal comune… 
Non potendo avere quindi il controllo su di essi, non riuscendo ad assoggettarli si prova a metterli in cattiva luce, in particolare con gli amici, i conoscenti, i quali solitamente per incoraggiare quei consigli (malvagi) ricevuti, finiscono per metterli in pratica, ritrovandosi coinvolti in problematiche ben più grandi di loro…
C’è un bellissimo passo della Bibbia che dice, no… non quello famoso “Non giudicate, affinché non siate giudicati”, ma un altro: “Chi dice male del fratello o chi giudica il fratello, parla male della legge e giudica la legge. Ora, se tu giudichi la legge, non sei uno che la mette in pratica, ma un giudice. Uno soltanto è legislatore e giudice, colui che può salvare e perdere; ma tu chi sei, che giudichi il tuo prossimo?
In ogni caso su quanto sopra riportato va compresa una situazione…
Solitamente quanto viene detto sugli altri non è veritiero, ma presupponendo per ipotesi che lo fosse, quanto espresso in quel giudizio, sarà certamente condizionato, in quanto basa quelle proprie valutazioni su fattori personali che quasi sempre, nulla centrano con quel soggetto o la sua professionalità…  
E noi tutti, nell’ascoltare quelle parole, dovremmo chiederci sempre, quanto di vero e di falso vi sia… ma come purtroppo accade, non ne abbiamo voglia o chissà… forse non vogliamo mancare di rispetto a quel nostro interlocutore e se pur non si è tanto convinti, si asseconda quel nostro amico confidente… 
Nel far ciò, non va dimenticato che, quanto si sta ora compiendo nei confronti di quell’individuo, potrebbe la prossima volta ritorcersi contro di voi e chissà quanti quel giorno prenderanno le vostre difese e viceversa, quanti vi accuseranno, buttandovi addosso quello stesso fango, che ora voi provate rovesciate ad altri…
Come ripeto sempre alle mie figlie, non vi fidate degli altrui giudizi ma ragionate sempre con la vostra testa; vedrete, ne guadagnerà anche il vostro cuore…
D’altronde, ho sempre pensato che chi parla abitualmente male degli altri con noi, prima o poi, parlerà male di noi con gli altri!!!
Già… è solo questione di tempo…

Il problema della mafia in Sicilia…

Alcuni giorni fa, con un gruppo di amici si è deciso di andare a cena a Graniti…
Abbiamo deciso di limitare le auto e ciascuno di noi, ha portato con se un ospite…
Io da quella scelta, ho avuto il privilegio di avere con me in auto un caro amico, un Prof. tedesco… 
Wolfgang, questo è il suo nome, come il grande Goethe…
Ha deciso venticinque anni fa di trasferirsi nella nostra nazione, anzi di più, nella nostra isola…
“L’Italia senza la Sicilia non lascia immagine alcuna nello spirito. Qui è la chiave di ogni cosa”. 
Fu questa la riflessione che fece per l’appunto il grande scrittore quando giunse da noi Sicilia… ed ecco quindi che ieri come oggi, questo ben noto professore, ha deciso di seguire le stesse orme del suo predecessore…
In macchina si è parlato di quella sua inconsueta scelta, di scegliere questa terra, definita da egli… “meravigliosa“… già, non gli ho sentito dire un solo disappunto… su nulla!!!
Sapete bene quanto io sia critico su alcuni aspetti della nostra terra, su una parte di questi miei conterranei, di ciò che non si vorrebbe dire e si tiene in maniera omertosa celato… 
Ed allora, durante il percorso, abbiamo iniziato ad analizzare tutti i fattori positivi di quest’isola e purtroppo anche quelli negativi, giungendo come sempre d’altronde, al problema grave… della mafia!!!
Wolfgang… (sì… non vuole che lo chiamo professore…) mi ha detto, la colpa non è tutta vostra, di voi siciliani, ma degli eventi storici…
Ho risposto immediatamente… NO!!! Troppo semplice, noi abbiamo le maggiori responsabilità… quanto accade di negativo in quest’isola oggi è solo colpa nostra e di nessun altro!!!
Allora egli osservando quanto io fossi adirato per questa attuale condizione e forse anche per stemperare questa mio dispiacere aggiunse… “alcuni giorni fa ho visto un film stupendo sulla Sicilia, glielo consiglio vivamente… s’intitola “In guerra per amore”.
Ricordavo il titolo, ma stranamente non il film… e Wolfgang ha aggiunto: “Se avrà occasione di vederlo, è un film che merita d’essere visto“…   
Questa sera quindi… ho ricercato sul web quel film, già… è di qualche anno fa, ed ha come attore protagonista “Pif” e molti altri, tutti bravissimi!!!
Racconta di una storia d’amore, ambientata durante la seconda guerra mondiale, in particolare il film racconta lo sbarco delle forze armate USA in Sicilia, ed ovviamente, l’appoggio dato dalle cosche mafiose agli alleati, grazie all’intervento del boss, Lucky Luciano…
La parte certamente più interessante del film, è verso la fine, quando riporta di un documento ufficiale… e cioè di una relazione, da parte di un capitano dei servizi di intelligence, W.E. Scotten, che descrive in maniera precisa e dettagliata, le conseguenze che avranno le scelte future adottate dagli alleati, sulla situazione politica dell’isola ed anche del resto d’Italia…
Il Cap. Scotten riporta in quattro punti fondamentali, le scelte che il Suo paese (gli Usa…) dovrà compiere, decidendo se appoggiare o contrastare quell’associazione criminale, da lì a poco conosciuta come… mafia!!!
Quel documento valutava in maniera accurata, l’eventuali implicazioni che si potevano determinare e le evidenziava in queste quattro possibilità:
a) un’azione diretta, stringente e immediata per controllare la mafia; 
b) una tregua negoziata con i capimafia; 
c) l’abbandono di ogni tentativo di controllare la mafia in tutta l’isola e il ritiro in piccole enclave strategiche, attorno alle quali costituire cordoni protettivi esercitando al loro interno un governo militare assoluto… 
d) gli Alleati acconsentono a non interferire con la mafia… 
Ciò significa l’accettazione a un certo grado, da parte degli Alleati, del principio dell’omertà, un codice che la mafia comprende e rispetta interamente. 
La soluzione meno interventista però avrebbe significato, consegnare di fatto la Sicilia per un lungo periodo a quei poteri criminali…
Ovviamente la prima soluzione richiedeva un’azione fulminea con l’arresto simultaneo di cinque o seicento capifamiglia, affinché venissero deportati senza alcun processo…
La seconda soluzione (chissà forse eguale a quella compiuta circa cinquant’anni dopo dal nostro stesso stato), una tregua “con papello o senza papello”, che avrebbe garantito una pax tra le parti, ma era senza alcun dubbio quella meno sicura…
La terza soluzione per poter riuscire dipendeva dall’estrema segretezza di fronte ai siciliani e al personale stesso del Governo Militare Alleato… e dalla personalità del negoziatore nel nel conquistare la fiducia di questi capimafia da contattare…
L’ultimo punto… il quarto è quanto poi è stato deciso di fare… e cioè, abbandonare i Siciliani alla loro condanna a morte!!!
Scriveva il Cap. Scotten: “I contatti da me sostenuti con la popolazione siciliana concordano pienamente sul fatto che la mafia è rinata. Il terrore della mafia sta rapidamente tornando e secondo i miei informatori, la mafia si sta ora dotando di armi ed equipaggiamenti moderni, il problema si moltiplicherà creando difficoltà alla Polizia… La popolazione siciliana non crede che i carabinieri o gli altri corpi di polizia siano in grado di affrontare la mafia. Li ritiene corrotti, deboli e in molti casi, in combutta con la stessa mafia. Carabinieri e polizia ricevono individualmente una parte dei guadagni dei vari racket, ma anche intere porzioni di questi introiti. Molti siciliani si lamentano del fatto, ed è la cosa più inquietante, che molti nostri interpreti di origine siciliana provengano direttamente da ambienti mafiosi statunitensi. La popolazione afferma che i nostri funzionari sono ingannati da interpreti e consiglieri corrotti, al punto che vi è il pericolo che diventino uno strumento inconsapevole in mano alla mafia… Agli occhi dei siciliani, non solo il Governo Militare Alleato non è in grado di affrontare la mafia, ma è arrivato addirittura al punto da essere manipolato. Ecco perché al giorno d’oggi molti siciliani mettono a raffronto il Governo Militare Alleato e il Fascismo… Sotto il Fascismo la mafia non era stata interamente debellata, ma veniva almeno tenuta sotto controllo. Oggi invece cresce con una velocità allarmante e ha raggiunto addirittura una posizione di rilievo nel Governo militare alleato».
Cosa aggiungere… abbiamo visto come dal dopoguerra ad oggi si sia “evoluta”… non certo questa nostra “meravigliosa” isola, ma quella ben nota associazione chiamata “cosa-nostra“…
Ma adesso, quella forza criminale rispetto ad allora, si è di fatto rafforzata… perché oggi, controlla le menti di ogni suo cittadino votante!!!
Sì, basterà vedere a breve cosa accadrà nelle prossime elezioni regionali… 
S’iniziano già a contare tutte le pecore senza dignità, sono lì poste in prima fila per proporsi e sperare di ricevere nuovamente quel solito favore: d’altronde… eguale a quello già a suo tempo ricevuto.
Ed è il reale motivo, perché la mafia alle prossime elezioni, vedrete… vincerà!!! 

L’Avv. Antonio Fiumefreddo, salva la Società "Riscossione Sicilia" dalla messa in liquidazione!!!

Il nostro paese a differenza di altri, si contraddistingue solitamente per una fastidiosa consuetudine: quella di non saper mai riconoscere i meriti degli altri!!!
Tende principalmente a privilegiare o ancor meglio ad esaltare, i propri di meriti o quelli certamente, di quanti loro vicini tra parenti, familiari o amici…
Ecco quindi che le coccarde vengono solitamente date a chi difficilmente le merita, a chi non fa mai nulla per il sociale o per migliorare questo stato di cose, a chi solitamente è raccomandato, a chi occupa quelle posizione autorevoli o privilegiate, i quali vengono regolarmente adulati, da quei suoi ruffiani concittadini…
Per tutti gli altri, per chi dimostra d’essere stato capace di compiere il proprio dovere, ancor più se questo è realizzato  per fini prettamente sociali e con gravi ripercussioni personali, ecco per quest’ultimi, l’unico sentimento che viene corrisposto è l’ingratitudine!!!
Anzi, ciò che si manifesta nell’opinione pubblica (per quei benefici indirettamente ricevuti) è un vero e proprio attacco personale, verso per l’appunto chi è stato capace di opporsi a quel sistema clientelare, che basa quella propria sopravvivenza, sul continuo scambio illecito di favori e protezioni, non soltanto nei rapporti comuni sociali, ma bensì in quelli politici e amministrativi…
Per aver violato ora quel meccanismo collaudato, ecco che si scatenano, nei confronti di questa cosiddetta “pecora nera”,  tutta una serie di giudizi oltraggiosi, simboleggiati da violenze verbali, colme di rancore e rabbia…
La maggior parte delle persone difatti, pur di non dover manifestare la propria gratitudine, diventano ingrate e rancorose, in particolare proprio su chi contrariamente, meriterebbe quel loro necessario sostegno…
Ciò è dovuto, per come riportavo sopra, a quella difficoltà generale di saper condividere, nei confronti degli altri (più meritevoli), quei sentimenti positivi… 
E’ infatti per questi motivi che la maggior parte dei miei conterranei, ricorre a seguire una strada diversa, quella cioè di diventare antagonista di quei soggetti, ponendosi di fatto contro, quel singolo che li sta aiutando… 
I beneficiari di quell’operato compiuto (da quello stimato individuo…), non possono accettare che il clamore derivato da quelle azioni, venga proiettato esclusivamente su quegli unici soggetti (a loro modo di vedere immeritevoli), probabilmente perché quell’improvviso (altrui) successo, non proietti su di essi, quella momentanea verificatasi notorietà…

Ecco perché a differenza di molti miei concittadini, desidero esprimere un plauso all’Amministratore unico di “Riscossione Sicilia”, Avv. Antonio Fiumfreddo, circostanza quest’ultima che ho potuto personalmente manifestare alcuni giorni fa casualmente, all’interno del Tribunale di Catania (incoraggiandolo ad andare avanti senza timori e soprattutto, senza farsi condizionare da quelle ricevute intimidazioni…): situazione che ha saputo dimostrare, attraverso l’operazione di rottamazione delle cartelle esattoriali, raccogliendo il quinto posto nel nostro paese per volume di adesioni e con il ricavato dell’aggio – oltre 1,5 Miliardi di euro – iniziare a riconsiderare la possibilità di salvare la società di riscossione, dalla messa in liquidazione…
Avvocato… i miei complimenti!!!

Si dice che gli amici… "si vedono nel momento del bisogno"!!!

Questo è un momento importante per il nostro paese a causa delle dimissioni del Presidente del Consiglio Matteo Renzi… ed allora, anche la maggioranza dei miei conterranei si trova immersa in profonde previsioni politiche…

Per descrivere quanto sta accadendo, vorrei rifarmi ad una barzelletta che ho letto alcuni giorni fa e che descrive un gruppo di amici siciliani alle prese anch’essi in analoghi ragionamenti: 
Comincia così… il primo di essi dice: “semu pessi… non c’è governu… c’è a disoccupazioni, non c’è sale pa’ saliera, non si campa a iurnata, ca l’unica cosa ca’ na resta… iè dichiarari guerra all’America“. Risponde il secondo: “minchia… cu tutti i problemi c’avemu… ni mittemu a fare guerra all’America???”. “Pensici…” dice il primo: “proprio pì stu mutivu… ia na veniri cà, n’invadunu… ie poi cu “fast food” e quacchi divettimento… ni portunu u binissiri…”. “Miii… u sai chi taia’ddire… sta tua idia non iè male…” replica il secondo; ma giunge un terzo che obietta: “permettete…  l’idea iè bellissima!!! Ma se poi siamo noi a vincere la guerra… chi succieri… iemu nuatri in America a disoccuparla???”
Ecco… siamo stati così abituati ad essere invasi… che non ci consideriamo mai davvero liberi, è come se si sente la necessita di un qualcuno che ci possa guidare… 
Lo sanno i nostri politici, lo sa la mafia e l’avvertono ahimè anche i cittadini… ma fanno finta di non percepirla… quella sensazione. 
E’ come essere nel film Matrix… ricordate Morfeo quando parla a Neo: “Matrix è ovunque. È intorno a noi. Anche adesso, nella stanza in cui siamo. È quello che vedi quando ti affacci alla finestra, o quando accendi il televisore. L’avverti quando vai a lavoro, quando vai in chiesa, quando paghi le tasse. È il mondo che ti è stato messo davanti agli occhi per nasconderti la verità”.
La situazione attuale è eguale… sono anni che ci si sforza di distruggere quel sistema clientelare/politico e mafioso, ma la coscienza dei Siciliani, nel mondo reale resta invariata…
Qualcosa era successo vent’anni fa, ma quello fu un periodo nel quale, i valori morali di un gruppo di siciliani si fece fortemente sentire, ma di quel tempo passato, ormai nessuno si ricorda più…
Quei gesti, quelle azioni, sono viste oggi come scelte superate… lontane dalla vita attuale e pur comprendendo che quelle manifestazioni hanno inciso sui destini della nostra Isola, poco o nulla si è fatto negli anni seguenti, per invertire quel modo di porsi dinnanzi a particolari soggetti… 
Mi riferisco ad alcuni personaggi dotati a modo loro di carisma, sono quegli stessi che presentano dinnanzi al proprio nome quell’investitura data, sia “istituzionale” che “onoraria”: Sen./On., oppure “don”…
Difatti, ognuno di loro rappresenta per la società civile quel punto d’incontro per risolvere i loro problemi… e quanto da essi svolto, viene visto dai cittadini, quasi fosse una missione…
Una vera e propria attività di mediazione, di arbitrato, per far passare quelle loro richieste… sollecitare canali e sfruttare quelle opportune posizione degli “amici” e quando non ci si riesce con le buone… ci sono i cosiddetti “amici degli amici”,  che penseranno loro a quelle protezioni, a realizzare nuove collusioni, truffe e corruzioni, e quando necessario… si metterà in pratica l’elemento “punitivo”, nei confronti di chi calpesta quelle regole imposte dal sistema.
Uno stato all’interno dello Stato… non vi è alcuna sostituzione, ma si mira –attraverso il controllo della politica e dell’amministrazione pubblica– a costituire nella regione una condizione di perpetua anarchia…
Una terra in cui predomina la supremazia dei più forti!!!
Dove prevaricazione e prepotenza impongono il proprio volere ad un popolo che da troppo tempo si è abituato ad accettare supinamente la mentalità politico/mafiosa e rifiuta ogni tipo di sottomissione ai poteri legittimi dello Stato… mentre di contro vi è… un gruppo ristretto di “amici degli amici”, che fa in modo di soddisfare quotidianamente gli interessi di quella casta, a discapito della moltitudini dei cittadini, stanchi ormai di lottare e sempre più indolenti!!!

Imprenditori??? No solo "ladri di futuro"…!!!

Un’altra Operazione condotta dalle forze dell’ordine, Carabinieri, G.I.G.O. (GdF) in collaborazione con la Procura di Catania (nella persona del nuovo Procuratore Distrettuale, Dott. Carmelo Zuccaro).

Imprenditori??? No soltanto “ladri di futuro“… con queste parole… sono stati definiti alcuni nostri imprenditori dal Colonnello Manno!!!
Li ha chiamati non solo “ladri di Futuro” ma ha anche aggiunto… più che imprenditori, andrebbero definiti “Prenditori”…
Ricordate… l’ex Procuratore di Catania, Giovanni Salvi, li aveva definiti “rapaci” e come dargli torto…
Molti nostri conterranei appartenenti a quella categoria dei cosiddetti “imprenditori” dimostrano infatti di possedere esclusivamente quell’unica capacità, concentrata nell’interesse di racimolare denaro… anche perché in loro non vi è alcuna presenza di competenza, preparazione e professionalità!!!
Sono come i personaggi di quel film… già forse pochi sanno che “ladri di futuro” è stato anche una pellicola cinematografica, nella quale si raccontava l’esperienza di tutti i giorni di alcune persone comuni…
Gente che tentava di sopravvivere… appunto “ladri di futuro“, perché rubavano al domani quello che non avevano subito…
Erano tutti personaggi che coltivavano la speranza di diventare celermente qualcuno, ma dove alla fine, ognuno di essi, trascorreva in modo banale la vita di tutti i giorni… quell’abitazione dove passare le proprie  giornate, che il più delle volte, scivolavano troppo in fretta ed altre volte… non passano mai!!!
Un desiderato futuro… che ahimè resterà per troppe volte immaginario, quasi fosse un luogo lontano ed irraggiungibile…
E allora a quei personaggi, non resterà altro… che rubarlo quel futuro!!!
Ecco quindi come ognuno di loro si adegua e si perfeziona in un qualcosa che possa concretizzare quei loro sogni, costi quel che costi… anche se per fare ciò… si dovrà commettere qualcosa d’illecito!!!

Debbo aggiungere di aver provato in quella frase del Colonnello, quasi lo stesso rammarico per quanto sta accadendo…

E’ stato difatti da parte sua… molto “nobile” voler esprimere con quelle sue parole, il disagio percepito… 
In quelle parole vi è difatti insito quel sentimento onesto di chi vorrebbe questa terra radiosa e con un futuro pieno di speranza…
Lontano quindi da quella dura realtà che  lo porta purtroppo quotidianamente a scontrarsi con quelle mentalità imprenditoriali che nulla possiedono e anzi mettono in campo, abituali comportamenti vessatori a dispetto di quanto prevede la legge!!!
Anche Papa Francesco si era rivolto agli imprenditori con queste parole:“Siete chiamati a tutelare la professionalità, e al tempo stesso a prestare attenzione alle condizioni in cui il lavoro si attua, perché non abbiano a verificarsi incidenti e situazioni di disagio. La vostra via maestra sia sempre la giustizia, che rifiuta le scorciatoie delle raccomandazioni e dei favoritismi, e le deviazioni pericolose della disonestà e dei facili compromessi. La legge suprema sia in tutto l’attenzione alla dignità dell’altro, valore assoluto e indisponibile. Sia questo orizzonte di altruismo a contraddistinguere il vostro impegno: esso vi porterà a rifiutare categoricamente che la dignità della persona venga calpestata in nome di esigenze produttive, che mascherano miopie individualistiche, tristi egoismi e sete di guadagno”…

Sì… belle parole… ma i fatti dimostrano purtroppo tutt’altro e cioè che questi tipi di comportamenti sleale, hanno permesso di realizzare “vantaggi” sulle altre concorrenti, permettendo così d’aumentare i propri guadagni e di contro causato evidenti perdite a chi, quel rispetto degli adempimenti l’aveva realizzato…

Il bello è che a questi imprenditori “parassiti” è stata data anche la possibilità (tramite i condoni) di “ripulirsi”, permettendo ad essi ufficialmente, di rientrare dalla porta principale…
Non contano quindi i reati commessi, quelle bancarotte fraudolenti patrimoniali e documentali  oppure l’aver distratto e/o occultato beni e denaro dalle casse della società… o anche aver commesso disastri ambientali, inquinamenti, traffico e abbandono di rifiuti pericolosi, omesse bonifica o anche l’eventuale impedimento dei controlli… sono tutti sotterfugi, che hanno avuto quale finalità, quella di creare esclusivamente fondi neri…
Ciò che resta da quanto sopra è una vera tristezza!!! 
Che non venga quindi in testa a qualcuno di parlare di morale o dignità, quella è stata calpestata tanto tempo fa, ormai non esiste più, si è persa strada facendo… per colpa della mala-politica, della corrotta burocrazia, di quella collusa amministrazione e di tutti quegli imprenditori dediti a cosa nostra… 
Ma soprattutto la maggiore responsabilità ricade proprio sui cittadini i quali, con la loro ignoranza (legata ad impauriti silenzi) ha acconsentito che quanto sopra, potesse compiersi tranquillamente…
L’ignoranza d’altronde è proprio ciò che i potenti cercano di inculcare nei cittadini deboli per poterli meglio controllare ed è soltanto attraverso il confronto, la divulgazione e l’informazione, che si potrà definitivamente contrastare quel pensiero omertoso, affinché quest’ignoranza tanto presente, possa finalmente essere… sconfitta!!!
Sono in molti a vedere l’impresa privata come una tigre feroce, da uccidere subito, mentre altri la vedono come una mucca da mungere e sono ancor di meno coloro che la vedono per come è nella realtà e cioè “un robusto cavallo che, in silenzio, traina un pesante carro”…

Vecchioni: Sicilia di merda…

Siamo così tanto abituati a condividere frasi fatte di altri a modello facebook o a soffermarci su poche righe twittate… che non sappiamo più comprendere le frasi dette, in un contesto nel quale erano state inserire…
Certamente un linguaggio meno scurrile sarebbe stato più indicato, ma a volte, per fare emergere le notizia, bisogna farle uscire fuori, da quelle solite regole prestabilite…
Anch’io nell’aver letto quella frase sui social mi ero a prima acchito risentito, anche se la frase… in se… non mi aveva minimamente offeso!!! Già… perché la ritenevo inconsistente, dopotutto si stava parlando della mia Sicilia, di una terra che conosco perfettamente, più delle altre… proprio di quelle altre che nel corso della mia vita ho avuto modo di conoscere approfonditamente e di quanto povere, limitate e differenti siano, in paragone alla nostra…
Ma nel nostro paese, sappiamo bene quanto l’ipocrisia abbia il sopravvento e come sono tanti, coloro che, pur di farsi belli dinnanzi all’opinione pubblica (o perché si da loro modo di potersi fare apprezzare), hanno raccolto quell’invito, per mettersi in fila per scagliare la prima pietra…
Sono i soliti opportunisti…
Se ascoltiamo difatti i miei conterranei… vedremo come, ad iniziare dai nostri politici, si siano sentiti  offesi, se ascoltiamo gli amministratori… per quelle frasi sono ancora stizziti, se osserviamo cosa hanno detto nei media i nostri personaggi pubblici (attori, cantanti, showman, ecc…) ora tutti lì a manifestare il loro disappunto, risentiti da quelle frasi dichiarate da un loro collega, poi ci sono i nostri uomini di cultura, ecco questi sono i più falsi… esprimono sentimenti esacerbati e in quella loro indignazione, fanno di contro l’elenco dei personaggi illustri e delle meraviglie culturali e storiche della nostra isola…
Poi, ci sono i semplici cittadini… certamente sono i più arrabbiati… nel aver saputo di quelle frasi… irritati per essere strati toccati in quel loro orgoglio regionale, esasperati dal dover sempre ascoltare come questa loro terra… venga etichettata per “ultima” sia nelle classifiche o in quei dati nazionali riportati… ed ora pure apostrofata in modo ignorante e volgare!!!   
Ecco sono tutti pronti a condannare il cantautore Vecchioni per quella frase… ma nessuno che si sdegna per quanto quella frase, conservi in se, in maniera intrinseca…
Difatti, la parola “merda” non sarebbe efficace per indicare la mafia… oppure la stessa parola, non sarebbe l’ideale per evidenziare un popolo di corrotti, corruttori e corruttibili…
Una “merda” sarebbe perfetta anche per ricordare l’egoismo di alcuni soggetti… per quel mancato rispetto per gli altri, dove si va in cerca dei i propri diritti, dimenticandosi però dei propri doveri…  
E cosa dire… se la frase “merda” viene utilizzata in sostituzione della parola “concime” che dopotutto è quanto si spera con i propri gesti di raccogliere, per quel proprio meschino essere, fatto a misura del proprio orticello…
Ora sono tutti scandalizzati da quella frase… ma nessuno si scandalizza per quel potere coatto… per quegli atteggiamenti imposti di corruzione e violenza, per quei fenomeni estorsivi nei confronti dei commercianti e delle imprese… e di quei particolari avvenimenti, nessuno s’indigna… anzi c’è il silenzio generale!!!
Poi quando si sente la parola “merda”… urlano tutti!!! Sì, tutti quanti!!!
Ci si nasconde dietro una maschera, ed è la stessa che ci si mette quando si fa finta di non vedere, quando ci si occupa soltanto dei propri fatti, quando si partecipa a manifestazioni con l’inchino, quando ci si gira dall’altro lato, quando non si denuncia… è sempre la solita maschera… quella dell’ipocrisia!!!
Ho letto quella frase… ed ho compreso come fosse di per se… una semplice provocazione, inserita in una riflessione di più ampio raggio e dove con quel pungolo, si cercava di scuotere le coscienze assopite dei tanti siciliani… 
Quando dice: qui da Voi, ci sono le più grandi intelligenze del mondo… ha perfettamente ragione… la stessa però, quando riporta che “il senso civico non è alla stessa altezza“.
Ha forse torto, quando parla di degrado, inciviltà, abbandono, traffico, sporcizia, abusivismo… dov’è quella storia, quella cultura, quella bellezza naturale ed artistica…dov’è…???

Si c’è… in bella vista nelle cartoline, nelle brochure, nella pubblicità, ma quando poi ci si accorge che le autostrade sono interrotte, che i mezzi pubblici di trasporto su strada e rotaie sono fatiscenti, quando i musei sono letteralmente abbandonati a se stessi, quando il mare viene vergognosamente inquinato dagli scarichi, quando si percorrono strade con ai lati spazzatura o quando in città si vedono quei cassonetti aperti pieni d’immondizia che fuoriesce, quando i lungomari e le spiagge sono luride, quando manca il controllo del territorio e si viene derubati… ecco, ogni qualvolta che vediamo ciò… perché non ci si offende???  

La verità che più ha dato fastidio… non è per quanto ha detto, ma perché lui a differenza di noi Siciliani ha saputo esprimere quel vero amore per la nostra terra, per una Sicilia che da troppo tempo ha deciso di buttarsi via e che non solo non vuole difendersi, ma partecipa ogni giorno di più, con il proprio silenzio, allo scempio di questa meravigliosa ed unica regione… un’isola che oggi a causa di pochi ( e dei tanti responsabili compiacenti… ) non è sicuramente all’altezza di se stessa!!!
Smettiamola di promuovere balle e finiamola con i soliti piagnistei, è ora di modificare questo stato di cose e ricordatevi quando sarà il momento,di cambiarla questa nostra terra, iniziando nel modificare quella consueta metodologia clientelare di votazione, vero e proprio criterio di corruttibilità e di mancata dignità!!!

Scriveva bene su di noi… Giuseppe Tomasi di Lampedusa: Noi fummo i Gattopardi, i Leoni, quelli che ci sostituiranno saranno gli sciacalletti, le iene; e tutti quanti Gattopardi, sciacalli e pecore, continueremo a crederci il sale della terra!!!