Archivi categoria: condivisione

Buona vigilia di Natale…

Oggi 24 Dicembre si festeggia un giorno speciale, i particolare per coloro che professano la fede cristiana, questo giorno infatti segna l’attesa del Natale e quindi della nascita di Gesù…

Va ricordato però che questa data rappresenti, ancor prima dell’era cristiana un momento importante e cioè il solstizio d’inverno, il giorno più corto dell’anno, un momento che in se costituisce un senso di rinnovamento…

Comunque… la vigilia di Natale è ora divenuta per molti un momento di calore e di vicinanza, un occasione per riunirsi in famiglia e condividere momenti di gioia e di gratitudine, preparando pasti a base di pesce in onore di quella tradizione religiosa che prescriveva l’astinenza dalla carne il giorno prima di una festa religiosa importante…

La vigilia inoltre è un momento rilevante per i media, in questo giorno infatti si condividono milioni e milioni di frasi, immagini, video, tutti legati dallo stesso comune desiderio e cioè esprimere gioia e felicità…

Certo dice bene Papa Francesco:  “Non confondiamo la festa con il consumismo. Si può, e come cristiani si deve, festeggiare in semplicità, senza sprechi e condividendo con chi manca del necessario o chi manca di compagnia”.

Ed ancora, un passaggio del Angelus: “Siamo vicini ai nostri fratelli e sorelle che soffrono per la guerra. Pensiamo alla Palestina, a Israele e all’Ucraina, pensiamo anche a coloro che soffrono per la miseria, la fame, le schiavitù – aggiunge il pontefice – Dio, che ha preso per sé un cuore umano, infonda umanità nel cuore degli uomini; in particolare saluto la delegazione dei cittadini italiani che vivono in territori ufficialmente riconosciuti come molto contaminati e che da tempo ne attendono la bonifica. Esprimo solidarietà a queste popolazioni e auspico che la loro voce sia ascoltata”. 

D’altronde in questo momento storico così difficile è importante ricordare coloro che nel mondo stanno soffrendo a seguito di persecuzioni e/o restrizioni, per motivi politici, culturali e religiosi; facciamo quindi che il prossimo 2024 non sia un anno di violenza, ma bensì, determini quel profondo cambiamento di evoluzione verso il bene, indispensabile occasione di miglioramento rispetto a ciò che siamo. 

Pensiamo quindi ad oggi non come un giorno di generosità o di condivisione dei regali, bensì come un momento importante per provare a migliorare noi stessi e quanto appartiene al sociale, servirà a farci riflettere sull’anno trascorso e a guardare con speranza a quello che sta per entrare…

Auguri a tutti…

Un algoritmo decide per noi…

Siete convinti di essere liberi, di poter decidere cosa osservare sul vostro smartphone e cosa no, quali video cliccare, quale notizie leggere, bene se pensavate tutto questo, stavate sbagliando!!!
Come ben sapete, quando aprite il web, la prima cosa di cui avete bisogno è il motore di ricerca, perché è lui che al posto nostro, trova i link necessari sui quali si parla dell’argomento di nostro interesse…
Sì… vi danno l’impressione che siete voi a decidere, ma non è così…  c’è una mente superiore che decide per noi tutti!!!
Detta così sembrerebbe, che vi è da qualche parte una presenza sovrannaturale che fa si che ciascuno di noi focalizzi la propria attenzione su alcune pagine web rispetto ad altre…
Non è proprio così, ma quanto avviene ci va molto vicino!!!
Difatti grazie ad alcuni studi sulla rete, ci si è accorti che molte di quelle nostre decisioni, vengono di fatto elaborate da un algoritmo…
Sì… da un software ed è lui che decide cosa farci vedere, cosa consigliarci, cosa mettere subito in prima posizione affinché quel link venga da voi immediatamente cliccato ed ancora mira attraverso una strategia scientifica di incuriosirvi, spingendovi ad esaminare una realtà distorta, affinché non vi concentriate sui reali problemi…
In quel vostro semplice navigare, non vi accorgete dei messaggi subliminali che nel frattempo vi sono passati, è dire che sono lì, sembrano innocenti, transitano senza disturbarvi, anche se nel frattempo ciascun di voi starà pensando che non siete voi gli ingenui capaci di cliccare su quel banner…
Ma che clicchiate o no, la funzione commerciale per la quale era stata realizzata ha avuto successo e mentre decidete sul da farsi, starete già condividendo con i vostri amici quanto avete appena letto!!!
Già, non fate altro che amplificare a dismisura quel propaganda, facendo corrispondere i vostri gusti “suggeriti” a quelli degli altri, che analogamente ripeteranno anch’essi quanto compiuto da chi prima di loro e via discorrendo…
Ecco quindi che quelle pagine, video, foto, iniziano a viaggiare all’infinito tra i vari social, affinché il messaggio possa venire alimentato, per uscire fuori da  quegli schemi prestabiliti, senza farci comprendere se quelle notizie che diffondiamo siano vere o “fake news”!!!
In un mondo “anonimo” e con il diffondersi di idee ripetute, si diventa ogni giorno di più, sempre più indefiniti, quasi fossimo dei “replicanti” di quei messaggi che mancano ineluttabilmente del nostro punto di vista…
Già… nessuna espressione, neppure un’emozione, ciascuno di noi ignaro “algoritmo” di quella strategia con cui i social impongono i loro contenuti…
Messaggi dozzinali dei quali potremmo fare a meno, ma di cui purtroppo – quasi fossimo sotto gli effetti di allucinogeni – non riusciamo più a distaccarci, mentre nel frattempo qualcuno al di sopra…ha deciso per noi!!!

Prima la giustizia!!! Per un’Italia fondata sulla corresponsabilità nella lotta alle mafie e alla corruzione.

Ho ascoltato su Radio Radicale, la XIV edizione del premio “Ambiente e Legalità”, promosso da Legambiente e Libera…

A presentare e coordinare l’incontro, Enrico Fontana, direttore de “La Nuova Ecologia” e tra gli ospiti presenti vi sono, rappresentanti delle forze dell’ordine, presidenti di cooperative sociali, giornalisti, sindaci, amministratori locali, magistrati, tutte persone che si è pensato di premiare per l’impegno quotidiano profuso nello svolgere il proprio lavoro, facendo ciascuno (per quanto loro permesso…) il proprio dovere, dando un ampio contributo, affinché quel loro impegno condiviso per l’ambiente, per la tutela dell’ambiente e per la legalità, possa ricevere nel nostro paese, l’attenzione che merita…
Sì…  – ripete correttamente il coordinatore – “l’attenzione che merita”, visto che si sta discutendo di salute delle persone, della qualità di vita, della sicurezza del paese, in maniera più ampia…
Durante il dibattito è intervenuto telefonicamente don Luigi Ciotti, presidente di Libera, che ha espresso il proprio pensiero a riguardo: “C’è bisogno di verità e di giustizia, ma ci sono tre parole che devono accompagnarci sempre: Continuità, condivisione e corresponsabilità!!!! 

Aggiungendo inoltre: “vi è bisogno di denunce serie, mai retoriche, va mostrato in ogni occasione il “coraggio”!!! Sì perché un’Italia fondata sulla corresponsabilità nella lotta alle mafie e alla corruzione, ha tanto bisogno di corresponsabilità”.
Bisogna collaborare con le istituzioni (quando fanno le cose per bene…) e bisogna essere propositivi, anzi di più… essere un “pungolo” quando non fanno quello che devono fare, il coraggio passa della denuncia seria, attenta, documentata, mai retorica… mai demagogica!!!
Ma, su questo punto, vorrei chiedere al mio Presidente Don Ciotti (dal momento che sono anche un suo iscritto): “Chi aiuta coloro che hanno avuto il coraggio di denunciare, di provare a far emergere quelle verità e soprattutto, cosa devono fare questi soggetti, quando trovano in quel loro percorso di giustizia, uomini corrotti o chissà forse incompetenti, che si ergono a profeti della giustizia ed ergono barriere affinché quelle denunce presentate vengono di fatto insabbiate???
E’ bello presentarsi a quelle manifestazioni, troppo comodo ricevere quelle giuste gratificazioni…
Ma siamo sicuri che fra quei soggetti, vi siano individui meritevoli…???
In questi anni potrei fare un elenco di uomini e donne dello Stato che per l’impegno profuso meriterebbero il “nobel per la giustizia”, cosa che non potrei dire per altri, i quali viceversa, per quanto compiuto nel corso della loro esperienza professionale, non andrebbero gratificati neppure con una coccarda di cartone…

Personaggi che si sa essere stati collusi e corrotti, soggetti da “discarica”, gente che la giustizia la compiuta stando a guardare dalla finestra, mentre altri, quelli che le medaglie non le riceveranno mai, sono ogni giorni a combattere al posto loro, denunciando e facendo emergere tutte quelle continue truffe, raggiri, reati ambientali e quant’altro, dando così battaglia, non solo a quei disonesti, criminali, mafiosi, ecc… ma anche a quegli uomini delle “istituzioni” che hanno celato quanto loro fatto pervenire…
Ed allora caro Don Ciotti… in questi casi, cosa si può fare???
Se mi permette, la vorrei suggerire io una soluzione: “Sputtanarli” nei media o nei social!!!
Far emergere i nomi e cognomi di quei personaggi “sterili”, di quella gente posta in prima fila per ricevere i premi… ma poi nei fatti inconcludente!!!
Presidenti di “Associazioni” di legalità o di contrasto alla criminalità dai nomi certamente attraenti, ma soltanto sulla carta, in quanto poi si dimostrano nei fatti… essere inefficaci per non dire inconcludenti!!!
Basta quindi con tutte queste banali manifestazioni, con quegli incontri per promuovere o propagandare quelle associazioni o alcuni loro uomini…
Iniziamo a fare le cose sul serio, ad esempio potremmo far funzionare la nostra amministrazione in modo più “trasparente”… e non come oggi, talmente trasparente che non la si riesce a vedere!!!

Porto un esempio di pochi giorni fa accaduto al sottoscritto: avevo necessita di comunicare telefonicamente o mezzo Pec con un “reparto operativo”, in quanto quello riportato nella loro pagina web ufficiale, era errato e analoga considerazione avevo dovuto costatare per quanto concerneva l’indirizzo Pec…
Non domo… ho chiamato la Sede di Roma, dalla quale ho ricevuto un numero telefonico a cui purtroppo rispondeva esclusivamente un Fax; a quel punto ho chiamato nuovamente quel numero “romano” e mi è stato dato un altro numero, che veniva registrato dalla compagnia telefonica… come “inesistente”!!!
Ho richiamato nuovamente, lamentandomi del disservizio e facendo presente che i numeri in precedenza ricevuti erano tutti inesatti e che di contro tale servizio, avrebbe dovuto essere operante 24 ore su 24, mentre al sottoscritto, quanto accaduto dava l’impressione di una farsa…
Finalmente, dopo alcuni minuti, ho ricevuto quanto avevo necessità…
Per cui, quando sento frasi come quella del convegno… “Prima la giustizia“, mi viene da chiedere: Sì… ma “prima” quando??? Perché ho l’impressione che nel frattempo, prima che essa giunga… siamo morti tutti!!!

Quanti amici hai su Facebook o Twitter???


Sembra che ci sia gente “malata”, che non avendo un cazzo da fare… trascorre la propria giornata, invitando amici sui social network, in particolare su Facebook/Twitter…
Sperano in tal maniera, d’aumentare in modo esponenziale il numero di persone –a loro modo– “conosciute”…

Si viaggia in media d’invitare circa 500 persone al giorno, per giungere a circa 15.000 in un mese…
Numeri fuori di testa… perché di tutti questi – chissà forse – se ne conosce davvero soltanto un centinaio…
Così facendo, si sentono famosi, importanti, credono di aver raggiunto il successo… ma la verità in fondo… è che non li conosce nessuno!!!
Sono degli emeriti sconosciuti, non scrivono nulla, condividono di solito quanto fatto da altri, postano quasi sempre post inutili… e quando non sanno cosa aggiungere… ci fanno un resoconto fotografico della giornata appena trascorsa…
Esiste comunque un calcolo matematico che descrive quanti amici può davvero – nel corso della propria vita – avere un essere umano e la risposta sembra si aggiri intorno ai 150…
È questo il Numero di Dunbar: ovvero,  rappresenta il limite cognitivo teorico che concerne il numero di persone con cui un individuo è in grado di mantenere relazioni sociali stabili, ossia relazioni nelle quali un individuo conosce non solo l’identità di ciascuna persona ma come queste, si relazionano con ognuna delle altre…
Il numero è stato introdotto dall’antropologo britannico Robin Dunbar, il quale ha individuato una correlazione tra le dimensioni dell’encefalo dei primati e quelle dei gruppi sociali degli stessi. 
In seguito, applicò la sua teoria usando le dimensioni medie dell’encefalo umano e, evincendolo dai risultati degli studi sui primati, giunse alla conclusione che gli esseri umani sono in grado di mantenere solo 150 relazioni sociali stabili.
Quindi, in definitiva, questa rappresenta la quantità massima di persone che possono far parte del nostro emisfero emotivo, superare tale limite rappresenterebbe solo ed esclusivamente una perdita di tempo…
Per cui, alla fine, chi sono tutte le restanti persone con cui condividiamo i nostri pensieri, le nostre azioni quotidiane, le nostre emozioni, i passatempi, gli amici, le vacanze, i familiari, ecc… fino a giungere ad informazioni che sarebbero di esclusivo carattere personale e privato???
Anche perché a molti sfugge che, un preciso “osservatore”, visionando quanto da Voi pubblicato, può giungere a realizzare un profilo della Vs. persona, dell’abitazione nella quale vivete, del tenore di vita…
Ed ancora, quale auto possedete, quali e quanti oggetti vi sono in casa… e non parlo soltanto della vostra, ma anche quella dei vostri amici, dalle foto è possibile capire quali regali avete ricevuti, quali gioielli vi sono stati regalato dal Vs. partner, ed ancora se vivete da soli o in compagnia, se avete bisogno di un conforto, se siete felici o tristi, dove lavorate e quale professione svolgete, se siete alla ricerca di una storia sentimentale importante… o se volete soltanto divertirvi…
Non tutti coloro che vi osservano sono persone perbene… molti e sono i tanti -in particolare se non fanno realmente parte dei Vs. amici- possono essere dei lestofanti, fino a nascondersi tra essi dei veri e propri criminali, psicopatici, pedofili, ladri e purtroppo come abbiamo sentito in questi anni…anche assassini…
Cosa fare quindi… per difendersi???
Innanzitutto proteggere la propria privacy… non accettare inviti da sconosciuti, eliminare quanti vi contattano “stranamente” dopo anni in cui vi eravate persi… semplici conoscenti di cui poco sapete e che adesso “euforici” vi contattano…, insomma, una massa di gente di cui non sapete nulla…
Ed ancora, cercare di non pubblicare mai l’interno delle vs. abitazioni, di avvisare i vs. figli – abituati ormai ai continui e diffusi selfie – di non fotografare oggetti o parte della abitazione stessa…
Se non vi volete trovare ad avere successivamente dei grossi fastidi, se soprattutto volete evitare di ritrovarvi in situazioni difficili da gestire o con situazioni o rapporti equivoci, che inevitabilmente portano con sé tutta una serie di spiacevoli conseguenze… ecco prima di accettare una amicizia… bisogna innanzitutto iniziare a fare pulizia tra i propri contatti…
Si è vero… questo gesto comporta chissà forse qualche sacrificio, non sarete più così numericamente importanti, non scalerete più le classifiche generali dei social network, ma chissà forse un giorno, così facendo… mi ringrazierete!!!