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Presidente Schifani – so bene che non siamo sotto periodo di elezioni – ma perché non prova a farsi un giro con il suo staff per le strade siciliane?

Presidente Schifani, desideravo invitarla dalle parti di Castel di Iudica per farle osservare (di presenza) le condizione pietose di quelle strade che ogni giorno vengono attraversate da chi – come il sottoscritto – proviene da Catania e/o viceversa da coloro che compiono quel percorso in senso opposto, sì… per recarsi in città o solo per attraversarla in tangenziale per dirigersi (quando libera da quegli abituali rallentamenti, causati il più delle volte da incidenti) in direzione Messina o Siracusa/Ragusa.

Certo, comprendo perfettamente quanto sia preferibile per Lei restare a Palermo, in particolare in quel meraviglioso “Palazzo Reale” – già… starei anch’io ore ad ammirare quella stupenda “Cappella Palatina” – ma ogni tanto – visto che Lei rappresenta la più alta carica dell’isola –sarebbe appropriato prendere atto su quanto accade all’esterno di quel Palazzo…

Ovviamente comprendo i suoi impegni ed allora può demandare ad uno dei sui sottoposti quel gravoso incarico, d’altronde essi vengono pagati anche per questo e quindi le consiglio di inviare quel suo Assessore, Dirigente, Funzionario, Preposto ar verificare le condizioni del territorio e soprattutto comprendere i tanti problemi di quest’isola che posso assicurarle sono molti di più di quelli che solitamente vengono portati alla Sua attenzione…

Avevo già scritto sull’argomento due post, precisamente:

– http://nicola-costanzo.blogspot.com/2024/06/caro-ministro-delle-infrastrutture.html

– http://nicola-costanzo.blogspot.com/2024/07/sp102-ii-per-castel-di-judica-assessore.html

per poi ricevere anche una lettera di ringraziamento, già… da parte di una lettrice:

– http://nicola-costanzo.blogspot.com/2024/06/forse-e-tempo-che-quellassessorato.html

Come avevo riportato all’Assessore Aricò qualcosa è stato fatto, ma qualcosa altro andava definito e difatti, è bastata la prima pioggia, per creare i gravi danni evidenziati nelle foto in allegato…

D’altronde se posso permettermi, i lavori andrebbero realizzati in modo tale che non vi siano ripetizioni, non tanto per evitare di alimentare costi inutili, ma soprattutto per far sì che il servizio pubblico non debba subire continui disservizi…

Ed allora le chiedo gentilmente, la prossima volta quando deciderà di realizzare quegli interventi, di contattarmi anticipatamente, affinchè possa offrire non solo gratuitamente una consulenza tecnica, ma soprattutto per evitare che quei lavori, non abbiano – solo dopo pochi giorni e/o mesi – a  ripetersi!!!

Già… perché come ben sa – Presidente Schifani – il problema reale delle manutenzioni non dipende dal fatto che il personale non è capace di eseguirli in modo adeguato, tutt’altro… si tratta esclusivamente di farli compiere in maniera corretta o come si dice semplicemente “a regola d’arte”!!!

Perchè si sa che sono principalmente gli incaricati che controllano l’esecuzione di quei lavori i veri responsabili, sono loro infatti che verificano quegli interventi e decidono se sono stati eseguiti in modo corretto, e sono sempre loro che devono attenzionare eventuali problemi, altrimenti tutto procede per come abitualmente vediamo e cioè, proprio come nelle foto in allegato!!!

Posso tra l’altro confermare che di queste foto – sì… se dovessi ogni giorno realizzarne una per ogni problema che osservo durante i miei percorsi quotidiani – Presidente – Lei ne riceverebbe sulla sua scrivania non meno di 1000 al mese…

Difatti se decidessi di creare una pagina web (su un qualsivoglia social), chiedendo ad esempio ai miei conterranei di pubblicare ogni irregolarità che incontrano nel’isola, beh… sono certo che Lei si vedrebbe in pochi giorni quel Palazzo della Regione ricoperto di comunicazioni!!!

Tra l’altro vorrei cogliere l’occasione – prendendo spunto da quanto sopra dichiarato – che proprio nella giornata di ieri, alcuni di quegli addetti ai lavori si sono presentati, sì… proprio in quel tratto di strada, ma per non far nulla, perché nel frattempo altri – mi riferisco ai tanti automobilisti volenterosi –avevano provveduto – a mani libere – a spostare quelle pietre ai lati della carreggiata, mentre come riportavo sopra, chi di dovere – già…  come Ponzio Pilato – se ne lavato le mani e difatti le condizioni – se pur migliorate – sono rimaste inalterate!!!

Presidente Schifani in attesa di un suo concreto riscontro, mi permetta di rivolgerLe ancora una domanda: Cosa bisogna attendere per vedere una Sicilia finalmente diversa??? Perché vede il sottoscritto in questi lunghi anni – ha visto cambiare una serie di individui, suoi predecessori – di cui evito di riportare i nomi e soprattutto le numerose inchieste giudiziarie per le quali sono stati indagati e/o condannati – che certamente hanno reso questa mia meravigliosa Sicilia, in qualcosa di letale e ahimè fortemente colluso e credo che non vi sia bisogno di far comprendere a Lei, a cosa mi riferisco!!!

Gli Appalti Pubblici??? Gia… una vera e propria "manna dal cielo"!!!

Gli appalti pubblici sono stati creati dai legislatori come un interesse pubblico… 
Sì… un vero e proprio contratto che lega la pubblica amministrazione ad un soggetto privato, sì… in vari contesti, ad esempio l’esecuzione di lavori, forniture o servizi vari…
Già… mai e poi mai ci si saremmo aspettati che proprio coloro che avrebbero dovuto controllare e quindi, in quanto controllori, avrebbero dovuto verificare che tutto procedesse in maniera corretta, sono stati viceversa i primi ad aver iniziato gli illecitidi cui ormai quotidianamente andiamo leggendo…

Difatti, anche noi siamo diventati esperti, sì… di tutta una serie di parole come corruzione, appropriazione indebita, abuso di potere, favoritismo, concorrenza sleale, concussione, falsificazione, clientelismo e servono a poco le multe inflitte o le condanne di chi si è comportato in maniera colpevole!!!

La circostanza che mi fa più ridere è vedere coloro che auspicano nella giustizia ed in quel risarcimento, ben sapendo che nessuno in questo nostro paese paghi mai per i danni finanziari causati alla pubblica amministrazione e ancor meno hanno effetto l’esclusione di certe imprese dalla partecipazione alle gare d’appalto per un periodo determinato o l’eventuale revoca di quello stesso appalto per essere stata in flagrante violazione delle normative previste, per poi scoprire successivamente come la pubblica amministrazione abbia assegnato ad altra impresa quello stesso appalto, la stessa che ha poi evidenziato esser peggiore della precedente formalmente  esclusa.

La verità è che questo Paese manca di trasparenza e la corruzione e l’illegalità rappresentano fenomeni talmente diffusi che fanno parte ormai della quotidianità e difatti la lista dei funzionari infedeli è talmente lunga dal rappresentare una vera e propria organizzazione, la stessa che si autoalimenta attraverso tangenti e/o favori illeciti, per ottenere costantemente vantaggi personali…

Ma tanto a nessuno interessa ciò e difatti questo cancro cresce e si riperquotendo in maniera negativa in ciascuno aspetto della vita società, ma non solo, anche nell’economia e nello stesso mercato del lavoro, completamente infettato da una concorrenza sleale e da un clientelismo provocato dalla politica e dalla criminalità organizzata!!!

Nei miei connazionali manca totalmente quella necessaria fiducia per la legalità e difatti si è indebolita l’aspettativa che si aveva nelle istituzioni, condizione necessaria per affrontare in maniera consapevole le conseguenze provocate da quegli illeciti!!!

E’ fondamentale quindi liberarci da questo marcio adottando un approccio rigoroso nella gestione degli appalti con criteri di selezione chiari che implementino ancor più le regole e soprattutto i principi di legalità posti attualmente in atto attraverso quei controlli mirati ben conosciuti con il nome di “whitelist”, gli stessi però che ahimè… vengono abitualmente bypassati!!!

Affinchè quindi si possano prevenire e riconoscere eventuali comportamenti illegali c’è bisogno di tutti, in particolare di una totale collaborazione tra le autorità di controllo, le amministrazioni pubbliche e le imprese, al fine di rafforzare quella necessaria trasparenza, contruibuendo così all’integrità di questo settore degli appalti pubblici, ridotto ormai a vero e proprio “bancomat”, sì… di tutte quelle imprese formalmente “controllate”, già… da chi sappiamo!!!

Senza la protezione dei colletti bianchi e della politica, noi criminali saremmo rimasti solo una banda di piccoli delinquenti di paese!!!

A dirlo è Carmine Schiavone, cugino del Boss attualmente pentitosi, Francesco Schiavone (detto Sandokan), simbolo del clan dei Casalesi, che ha raccontato alcuni anni fa a don Patriciello, la frase riportata nel mio titolo di apertura. 

Il boss, da 26 anni detenuto al 41Bis, è sicuramente custode d’importanti informazioni, in particolare sui legami che la politica e l’imprenditoria avevano con quel clan e sugli affari realizzati attraverso il controllo degli appalti pubblici ed i rapporti con le imprese del nord che a suo tempo sversavano rifiuti pericolosi e tossini nella regione campana…

Il suo esordio come pentito potrebbe giungere proprio in uno degli ultimi e più importanti processi su taluni colletti bianchi, quello che ha visto coinvolti alcuni funzionari di Rete Ferroviaria Italiana nella concessione degli appalti ad alcune imrpese ritenute colluse in cambio di denaro, favori e regali; che hanno portato nel 2022 a 35 arresti ed a 69 indagati…

Va detto comunque che il procedimento per gli appalti Rfi, sebbene il quadro accusatorio della Dda di Napoli sia basato su elementi gravi, ha subito forti rallentamenti, se pur le conferme da parte della Procura dell’ipotesi d’accusa: difatti, in sede di indagini preliminari il tribunale del Riesame e la successiva Cassazione hanno escluso gravi indizi in ordine al reato di associazione camorristica contestata dalla Dda, come d’altronde a metà 2023, il giudice per l’udienza preliminare di Napoli ha prosciolto tutti dall’accusa di riciclaggio e intestazione fittizia di beni, smontando così il piano accusatorio, tassello dell’inchiesta anticamorra.

Per il gup tra il colletto bianco (definito consulente) e il capoclan, non vi sarebbe stato “alcun rapporto di natura economico-criminale“, ma un semplice legame di riconoscenza in virtù dell’aiuto che si aveva ricevuto negli anni ’70, quando per l’appunto il boss Francesco Schiavone passò loro le sue aziende. 

Per gli altri 9 imputati che hanno scelto l’abbreviato, tra cui alcuni funzionari di Rfi, si è arrivati nei mesi scorsi ad una condanna; certamente ora, con le nuove dichiarazioni che il pentito potrà fornire ai magistrati, non si escludono nuove inchieste giudiziarie e soprattutto annunci pubblici, su personaggi e politici infedeli, finora considerati al di sopra di ogni sospetto!!!

D’altronde senza il sostegno e la protezione di quest’ultimi, quei criminali… sarebbero rimasti soltanto una banda di piccoli delinquenti di paese!!!

 

Cancelliere infedele all’interno del Tribunale!!!

Ecco l’ennesimo cancelliere infedele posto all’interno di un Tribunale…

Sì… perché vi è una falla nel sistema o per meglio dire, in molte di quelle procedure adottate in taluni uffici, difatti il sottoscritto, avendone avuto le prove, ha provveduto a informare le autorità competenti…

Tralasciando – per ragioni di riservatezza – di parlare di quell’ufficio del Tribunale, vorrei attenzionare quanto accaduto (tra il 2012 e il 2018) ai giudici della sezione Fallimentare del Tribunale di Milano, vittime di un ingegnoso inganno architettato (per sostituirsi a creditori irreperibili o morti in procedure fallimentari ormai risalenti nel tempo) da una cancelliere di quel Tribunale, sia prima che durante il suo pensionamento, avvenuto nel 2015 insieme ad alcuni amministratori di società. 

Un vero e proprio buco normativo che ha fruttato ingenti somme, sino agli arresti disposti nel 2020 dalla gip Alessandra Clemente, in una inchiesta coordinata dalla Pm Donata Costa (oggi alla Procura antifrodi europea) e da Nicola Rossato.

Difatti, una volta ricevute da funzionari amministrativi infedeli, come per l’appunto il cancelliere le “dritte” giudiziarie su quel tipo di fallimenti polposi da mettere nel mirino, i truffatori predisponevano false cessioni di credito (ingannando i giudici delegati nei relativi provvedimenti) e assumevano la qualifica di creditori in procedure in cui era rimasto un qualche attivo da ripartire ma non ancora richiesto da altri veri creditori magari ignari dell’esistenza di questi attivi, e poi dirottavano questi patrimoni “dormienti” su società gestite di fatto da prestanome dell’organizzazione. 

In questo modo si erano appropriati negli anni, ai danni dello Stato e della massa dei creditori delle procedure fallimentari, di ingenti somme che altrimenti (se davvero senza creditori) sarebbero dovuto confluire per legge nel FUG-Fondo Unico Giustizia…

Ora, l’ex cancelliere è stato condannato a 4 anni; gli amministratori delle società protagoniste delle operazioni, hanno avuto 7 anni e mezzo ciascuno, cui è seguita la condanna di una funzionaria del comune bresciano, accusata di aver autenticato firme sulle false cessioni di credito.

Tutti ora in solido dovranno tutti anticipare 552.000 euro per il risarcimento dei danni alla parte civile di una società che era per l’appunto, stata posta in liquidazione!!! 

La III sezione penale del Tribunale, presieduta da Ilio Mannucci Pacini, ha inoltre confiscato altri 583.000 ad alcuni indagati e 876.000 euro ai tre funzionari tutti ora interdetti per 5 anni dai pubblici uffici!!!

Auspico che a breve, altri infedeli funzionari – posti ahimè all’interno di quei Tribunali – possano ricevere eguale sorte, perché soltanto così, denunciando, si può pensare di avere giustizia, altrimenti rimanendo omertosi, si diventa di fatto partecipi a quel sistema clientelare, massonico e soprattutto corruttivo!!!

Sei secoli di condanne…

Il processo “Nebrodi” si è concluso con 90 condanne per oltre 6 secoli di carcere ed 11 assoluzioni!!!

Una truffa milionaria perpetrata all’Unione Europea, che ha visto coinvolti un centinaio d’imputati,  un fenomeno quello dei finanziamenti ai pascoli a cui da diversi anni cui la Dda di Messina ha cercato di porre  sotto controllo… 

Un sistema quello dei pascoli che piano piano era diventato imprenditoriale, riuscendo – grazie alla complicità di funzionari e addetti – a bypassare le normative previste… 

L’inchiesta durata quasi dieci anni, è riuscita a portare ala luce quel sistema criminale che vede 

Gli imputati sono stati accusati a vario titolo di associazione mafiosa, truffa all’Ue, falso, estorsione, trasferimento fraudolento di valori. il tutto attraverso una serie d’imprese collegate tra loro a modello scatole cinesi, con tutta una serie di complicità, prestanome e soprattutto insospettabili professionisti…

Come si è compreso dal processo appena conclusosi, qui… di agricoltura, pascoli, pastori e quant’altro, non vi è nulla, il tutto è stato sostituito da un’efficace organizzazione imprenditoriale – certo qualcuno ora si offenderà dal termine utilizzato – ma la verità e che i soggetti coinvolti sono se non direttamente loro preparati, certamente capaci di sfruttare chi di dovere per raggiungere e finalizzare tutte le potenzialità offerte dall’Unione Europea attraverso i fondi dell’agricoltura.

Lo scorso anno – era il 12 Ottobre – terminavo il mio post – “L’ennesima truffa sui fondi agricoli e i soliti nomi di funzionari corrotti!!!” – link http://nicola-costanzo.blogspot.com/2022/10/lennesima-truffa-sui-fondi-agricoli-e-i.htmlcon questa frase: Ciò che maggiormente mi dispiace è sapere sin d’ora che non passera molto tempo prima di dover leggere nuovamente d’inchieste analoghe a quella appena pubblicata: già… al fine non c’è mai peggio!!!

Già… non ho più nulla da aggiungere.

 

WE Build: assolto Pietro Salini, ma restano le condanne per altri 7 imputati…

Naturalmente quanto viene proclamato nelle aule dei Tribunali (quando i giudici non vengono “comprati”, perché ahimè anche questo accade in questo nostro fragile Paese…), non può essere dibattuto, se non nuovamente nelle opportune sedi d’appello e cassazione…

Certo, leggere quotidianamente di come molti appalti vengano costantemente truccati, lascia molti di noi interdetti e amareggiati, in particolare quanti come il sottoscritto credono ancora in quei principi di legalità e correttezza morale, cui la maggior parte ormai dei cittadini da tempo non crede più…

Ed ecco quindi dover scoprire nuovamente come due pubblici ministeri, Paola Calleri e Francesco Cardona Albini, abbiano chiesto la condanna per 27 imputati con l’accusa grave che molte delle gare aggiudicatesi erano state truccate…

Alla fine il processo per le presunte tangenti per la realizzazione del Terzo Valico, il raddoppio ferroviario tra la Liguria e Milano si è concluso con sette condanne e circa venti assoluzioni!!!

Tra le assoluzioni vi è anche quella dell’amministratore delegato di “WeBuild” Pietro Salini, per il quale erano stati chiesti 3 anni e cinque mesi per turbativa d’asta, mentre i giudici hanno condannato ad un anno e tre mesi l’imprenditore figlio dell’ex ragioniere generale dello Stato – che è stato assolto – per  turbativa d’asta e corruzione.

Dicono i legali degli accusati: “Dopo sette anni dalle prime misure cautelari, più di un anno di intercettazioni e tutte le gare d’appalto da rifare, la giustizia in cui non abbiamo smesso di confidare è riuscita a ristabilire la verità dei fatti, confermando l’insussistenza delle accuse e l’innocenza del mio assistito; la sentenza assolve tutti i dirigenti di Cociv e l’amministratore delegato di Webuild Pietro Salini da tutte le imputazioni per l’esecuzione delle gare ad evidenza pubblica. Condanna viceversa un ex dirigente e tre dipendenti per aver favorito alcune imprese, un fatto isolato, riconducibile ad interesse personale, contrario a quello del Consorzio, quanto alla condanna per corruzione dell’ingegnere imprenditore di cui sopra, rappresentano condotte estranee all’attività del Consorzio Cociv”.

Certo,  se si pensa che ci sono voluti ben sei anni, da quando nel 2016 partirono i primi arresti che facevano riferimento a fatti accaduti nel lontano 2013 e che analizzavano il sistema con cui venivano smistati gli appalti da parte del general contractor – individuato dallo Stato per la realizzazione dell’opera di un valore superiore ai 6 miliardi e nei quali va ricordato come in quattro abbiano patteggiato le pene, non si può certo nascondere che nulla di grave sia in ogni caso accaduto…

Ovviamente, non dobbiamo meravigliarci, perché questa è la realtà dei fatti nel nostro Paese, con appalti che vengono abitualmente indirizzati ad imprese amiche, attraverso l’uso di meccanismi fuorvianti talmente semplici che ancora oggi mi sorprendo nel costatare come tutto ciò possa avvenire, tra l’altro sotto gli occhi di chi dovrebbe vigilare, ma che di fatto appartiene a quella “dannata” filiera che da tempo ahimè foraggia quel sistema illegale che vede la maggior parte di quei funzionari ormai corrotti e soprattutto compromessi da non poterne più uscire!!!

Ma come dobbiamo andare avanti quando nulla cambia e tutto resta così abietto e riprovevole…

Ex assessori regionali, condannati a pagare…

Ho letto un post su Facebook che riportava una notizia riportata su Live Sicilia e che fa riferimento ad alcuni compensi percepiti da alcuni ex assessori regionali, certo quando leggo certe notizie e soprattutto quando vedo certi nomi, non so cosa dire…

Preferisco quindi attedere ulteriori esiti, d’altronde la nostra giustiia ci ha fatto vedere più volte come circostanze che sembrano indubbie e sentenze totalmente incontrovertibili, giungano con il tempo ad essere ribaltate!!!

E quindi per il momento riporto esclusivamente la notizia e lascio in me eventuali commenti, con il tempo vedremo cosa accadrà…

La sezione giurisdizionale della Corte dei conti ha condannato gli ex assessori della Regione Siciliana, Lucia Borsellino, Baldassare Gucciardi e l’attuale assessore Ruggero Razza, e i dirigenti generali Salvatore Sammartano e Mario La Rocca, “per il danno sugli esborsi ed oneri pagati dalla Regione Siciliana per i compensi dei componenti del consiglio di amministrazione della Fondazione Istituto Giglio di Cefalù nel periodo 2015-2020, senza una normativa, statale o regionale, che legittimasse l’istituzione dello stesso consiglio di amministrazione”.

La sezione ha sostanzialmente accolto la ricostruzione del pubblico ministero, Marco Cavallaro, che si è avvalso delle indagini delegate al nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo, riducendo l’importo del danno contestato da 545.146 euro a complessivi a 381.602 così ripartiti: Baldassare Gucciardi 68.100 euro, Lucia Borsellino 107.505 Ruggero Razza 59.416 euro, Salvatore Sammartano 107.505 e Mario La Rocca 39.075 euro.

Come sempre a pagare è il braccio, mentre la mente se la cava!!!

Da un post di Luca Fazzo…
Se c’erano dei dubbi sulla necessità di mettere mano alla legge sulla responsabilità civile dei magistrati come chiedeva il referendum respinto venti giorni fa dalla Corte Costituzionale, a fugarli dovrebbe bastare la singolare amara sorte toccata a Gioacchino Genchi, ex funzionario di polizia, ed ex consulente informatico di numerose procure. 

Il povero Genchi viene condannato dalla Corte d’appello di Roma a risarcire tre ex indagati di cui aveva intercettato, esplorato, meticolosamente analizzato le conversazioni, benché fossero parlamentari della Repubblica, e come tali protetti dalla Costituzione. 

Dopo una serie di andirivieni processuali i tre politici intercettati abusivamente si sono visti dare ragione. 

Si tratta di Clemente Mastella, già ministro della Giustizia, dell’europarlamentare Sandro Gozi e dell’ex sindaco di Roma Francesco Rutelli, che erano finiti anche loro nel tritacarne dell’indagine «Why Not» della Procura di Potenza, condotta dal pm Luigi de Magistris, appoggiata in ampia parte sulle consulenze informatiche di Genchi e alla fine afflosciatasi in una assoluzione generale. 

Il reato commesso da Genchi è ormai prescritto, ma restano le conseguenze più pesanti e concrete: i risarcimenti che l’ex poliziotto dovrà pagare di tasca sua. 

Ma il suo mandante, il pm che gli aveva commissionato le consulenze, e che non poteva non conoscerne i metodi, non risponderà di nulla: la richiesta di danni a de Magistris, spiegano i legali degli intercettati, è stata dichiarata inammissibile in base «a una applicazione assai restrittiva della normativa sulla responsabilità civile dei magistrati». 

Esito surreale: paga il braccio, la mente se la cava. 

Il referendum??? Non si farà!!!

Pubblica amministrazione in Sicilia: condanne per 36 milioni e 875.768 euro!!!

Incredibile, ma se i numeri finali sono quelli riportati nel titolo di apertura, bisogna iniziare a credere che sono in molti a non volersi sottrarre a quei comportamenti gravi, siano essi semplici dipendenti che ancor più funzionari, amministratori o dirigenti… 

A vedere l’ammontare delle somme furtivamente sottratte, viene da pensare che a nessuno di loro, di quanti cioè hanno partecipato a quei raggiri, sia venuto in mente di doversi preoccupare delle possibili conseguenze, già… è come essi ritengano l’intervento giudiziario una baggianata, qualcosa a cui si potrà nelle opportune sedi e aggiuegerei con i legali giusti, rispondere a quelle accuse, senza pagar mai per i furti realmente commessi!!!

Perché di questo si tratta… di furti e loro, quanti hanno rubato, sono dei ladri!!!

Pensano di restare impuniti e chissà forse alla fine riusciranno pure a farla franca e difatti questo è il messaggio che da anni passa nel nostro paese…

Vuoi delinquere??? Sia che tu sia un delinquente mafioso o anche una psedua persona perbene che da sempre ruba, alla fine si è riusciti nell’intento e cioè ottenere quanto nel corso della loro vita non sarebbero mai riusciti ad ottenere!!!

Poi che in quel passaggio, si è persa quel po’ di dignità che ancora possedevano non fa nulla… sono diventati come mercenari, già si prostituiscono come puttane pur di compere ogni giorno attraverso quelle corruzioni e quei comportamenti dannosi gravi, per di più a scapito della pubblica amministrazione…

Ecco quindi che nella nostra regione siciliana la Corte dei conti ha emesso ben 126 sentenze in materia di responsabilità amministrativa nei confronti di 222 dipendenti pubblici ed ha altresì pronunciato condanne per 36 milioni e 875.768 euro!!!

Ora se quei soldi torneranno nuovamente nelle casse regionali sappiamo bene che è un’utopia e quanti di loro finiranno a pagare per le proprie colpe all’interno di un penitenziario, anche questa è una circostanza che definirei remota!!!

Le sentenze è vero colpiscono quanti si sono indebitamente appropriati delle somme per fini personali oppure ne hanno fatto richiesta per un uso diverso da quello per il quale erano stati concessi, ma alla fine come sempre accade, nessuno pagherà mai, già… tra l’altro non perderanno neppure quel proprio posto di lavoro, anzi chissà non è detto che  possano cederlo ai propri figli, che vedrete, dimostreranno con il tempo di possedere quegli stessi geni “infetti” dei loro genitori!!!

Una regione contagiata la nostra e ahimè nessuno fa nulla per cambiare questa condizione, ne la politica, ne l’imprenditoria e ancor meno le nostre istituzioni che in talune corcostanze si sono dimostrate essere altrettanto colluse, ma purtroppo vanno sommati molti cttadini, sempre pronti a dimostrarsi disponibili ad accettare le regole imposte, ma soprattutto ben omertosi dal portare alla luce tutte quelle nefandezze!!!

Shhhh… stiamo in silenzio, sì, lasciatelo parlare, tanto come si dice “lui parla e lui si sente” e mentre egli urla a gran voce quanto di fatto accade in questa terra, noi attraverso questo sistema collaudato, diventiamo ogni giorno che passa più forti!!!


I ristori??? Sono in molti a pensare di approfittarne…

Li chiamano “ristori” e dovrebbero servire a garantire credito e liquidità a chi non può più contare su un’entrata economica a causa dell’emergenza sanitaria.

Ecco perché il governo Draghi ha deciso di riconoscere questi contributi a fondo perduto a tutte le imprese che sono state costrette a chiudere per via del contagio da Covid-19. 

Purtroppo, si tratta di una serie di bonus economici che fanno gola a molti e proprio per scoraggiare i noti furbetti di cui, come ben sappiamo, il nostro paese è pieno, si stanno provando a realizzare delle contromisure, d’altronde va ricordato come saranno in molti a provare a ricevere quelle somme, pur sapendo che ad essi non spettano… 

Ed allora ecco approntate tutta una serie di misure per verificare quali società hanno diritto a quel sostegno e chi viceversa non possiede alcun requisito…

Ma da noi si sa, i controlli non vengono mai compiuti con una certa logica, anzi tutto il contrario e difatti, anche in questo caso, si prevede che questi verranno effettuati quando le somma richiesta saranno state erogate e quindi accreditate nei conti correnti dei richiedenti…

Poi – nel caso in cui si dovesse scoprire esserci stata una truffa – si provvederà per le vie giudiziarie, ma nel frattempo quel denaro sarà sparito per sempre e lo Stato resterà come sempre accade in questi casi, con un pugno di mosche!!!. 

Si… ci raccontano le solite “menate” e cioè che il contribuente infedele potrà essere sanzionato con la reclusione da 6 mesi a 3 anni: ma ditemi avete mai visto un soggetto nel nostro paese recluso per via di una condanna amministrativa??? 

Se così fosse… la meta di tutti i nostri parlamentari e amministratori pubblici di questi ultimi trent’anni,  dovrebbero essere reclusi nel penitenziario di “Regina Coeli“!!!

Speriamo che dopo questo mio post, si penserà a effettuare  controlli preventivi sin dal momento della presentazione della domanda e forse così, ancor prima di accettare quelle domande, si potrà verificare la corrispondenza di essi con i dati presenti in anagrafica tributaria…

D’altronde basta poco per analizzare le imprese in regola da quelle farlocche!!!

Innanzitutto verificare che il titolare abbia attivato la propria partita Iva prima del 25 ottobre 2020 e che la sua impresa eserciti come attività quella contemplata tra i codici Ateco cha danno per l’appunto diritto agli aiuti…

Quindi va verificato il fatturato dichiarato nel mese di aprile 2020 che dovrà essere inferiori ai due terzi rispetto al fatturato e dei corrispettivi dello stesso mese ma dell’anno precedente, ovvero il 2019, sempre che vi fosse una partita Iva aperta dal 1 gennaio 2019!!!

Molti infatti stanno attendendo di chiudere la propria attività per non rinunciare all’emissione di quel mandato, ma vedrete, appena prenderanno il denaro, chiuderanno definitivamente i battenti!!!

D’altronde basta semplicemente verificare la perdita di fatturato nei mesi successivi per comprendere chi realmente ha oggi necessità dei ristori a fondo perduto previsti per continuare la propria attività e chi viceversa cerca soltanto di guadagnarci, pur sapendo sin da inizio 2020 che quella propria attività stava per essere portata in liquidazione o messa in vendita, in quanto non più produttiva. 

Una cosa è certa, dove c’è denaro ci sono ladri e quest’ultimi provano sempre ad approfittarne; purtroppo a farne le spese sono sempre le persone perbene, gli imprenditori onesti, ma di quelli, lo vediamo ogni giorno, a nessuno interessa!!!

Processo Enimont: Bettino Craxi condannato in secondo grado per finanziamento illecito!!!

Si è provato attraverso un film – magistralmente interpretato dall’attore Pierfrancesco Favino – a riscattare una parte di quell’immagine personale del nostro ex presidente del Consiglio, in particolare attraverso questa pellicola  si è provato a raccontare gli ultimi sei mesi di vita intimi di Bettino Craxi, che proprio per sfuggire alla giustizia italiana, decise di dileguarsi, stabilendosi in una villa nella città di Hammamet, in Tunisia, a cui periodicamente facevano visita la moglie e la figlia Anita…

Ciò che nel film non viene volontariamente affrontato, è il processo dove fu coinvolto per aver ricevuto una tangente da 150 miliardi di lire dalla Enimont, utilizzata secondo l’accusa per finanziare illecitamente i partiti…

Il processo si svolse a Milano tra il 1993 e il 2003 e furono coinvolti numerosi esponenti del mondo politico ed imprenditoriale… tra cui Raul Gardini, finanziere e al vertice della Montedison.

In quel periodo di diede vita alla fusione con Eni che diede vita alla “Enimont”, un colosso chimico a livello mondiale. 

L’operazione per essere portata avanti aveva però necessità dell’appoggio della politica, in termini di interventi normativi, proprio per garantire gli sgravi fiscali e quindi il perfezionamento dell’operazione.

Ecco perché si giunse alla sopraddetta maxitangente, versata attraverso l’intermediario Sergio Cusani, dirigente del gruppo di maggioranza della Montedison e da egli verso tutti i massimi esponenti politici di pressoché tutti i partiti, dalla DC al PSI dal PLI al PRI, dal PSDI alla Lega Nord!!!

Finì tra gli imputati anche Bettino Craxi, Presidente del Consiglio e segretario del Partito Socialista Italiano, il quale fu condannato in primo grado a 4 anni nel 1996 per il reato di finanziamento illecito, condanna che venne confermata in appello il 12 luglio 1997… 

La condanna come si sa… venne ridotta a 3 anni nel processo di appello bis dopo il passaggio in Cassazione… ma il reato si estinse proprio per l’avvenuto  decesso di Craxi ad Hammaet nel 19 gennaio 2000.

Certo, come sempre accade nella politica tutto si ci è rivoltato contro e così, su di egli, è calato intorno un profondo silenzio…

Certamente ingiusto, perché egli con il suo governo aveva rappresentato un momento di apice per la nostra Repubblica, in particolare nei confronti delle politiche internazionali… 

Ma di contro, come ogni politico di quel periodo, ma non solo di quel periodo, egli non ha saputo dire di no, quando doveva!!!

Ma d’altronde ditemi… chi ne ha seguito le orme, cosa ne ha fatto di questo nostro Paese, diventato negli anni il più corrotto tra gli Stati, già… dove l’illegalità e la corruzione l’hanno fatta da padrone, ma soprattutto, dove la mancanza di una giustizia certa, ha fatto sì che chiunque potesse continuare a rubare ed ahimè… a farla franca!!!

Forse è questo che ci meritiamo…

I magistrati dovrebbero seguire l’esempio di Gesù, operando in ogni occasione con integrità!!!

Nelle intenzioni di preghiera, Papa Francesco, chiede ai magistrati di riflettere sugli effetti delle delle loro decisioni: Dai giudici dipendono scelte che influiscono sui diritti e sui beni delle persone.
Bergoglio afferma che per essere un buon magistrato occorre evitare favoritismi e pressioni che possono contaminare le decisioni da prendere: La loro indipendenza deve tenerli lontani dal favoritismo, dalle pressioni che possono contaminare le decisioni che devono prendere.
Come Gesù, questi pubblici ufficiali non devono mai contrattare la verità!!!
I Magistrati devono seguire l’esempio dato da Gesù, che non negozia mai la verità…
Il Papa esorta ciascuno di noi fedeli a pregare per coloro che gestiscono la giustizia: Preghiamo perché tutti quelli che amministrano la giustizia operino con integrità, e perché l’ingiustizia che attraversa il mondo non abbia l’ultima parola.
Certo anche il Papa… leggendo di quelle molteplici inchieste che hanno coinvolto uomini della magistratura, sarà rimasto frastornato… perché mai e poi avrebbe pensato che quei professionisti integerrimi, sarebbero potuti cadere così in basso!!!
Ogni tanto penso che sia un vero peccato che il sottoscritto non creda alla giustizia “divina”, sì… perché non mi sarebbe dispiaciuto potere vedere in un’altra vita, alcuni di quei togati, continuare la loro esistenza in uno di quei noti gironi dell’Inferno… 
V’immaginate la scena… posti lì a bruciare per l’eternità dentro quel calderone d’olio bollente per tutte le colpe commesse in questa terra… 
Ma Papa Francesco ci chiede di pregare per loro… 
Il sottoscritto aggiunge che una preghiera la si potrebbe anche fare per taluni di essi, in particolare per quei magistrati e/o uomini delle Istituzioni che hanno dato la vita per questo loro ingrato paese, ma dedicare oggi una preghiera generalizzata a tutti gli uomini di quell’ordine, mi viene alquanto difficile, già… è come voler pregare per tutti i prelati, sapendo che molti di essi hanno compiuto atti spregevoli nei confronti dei minori!!!
Quindi facciamo una cosa… per il momento lasciamo perdere le preghiere e pensiamo ai fatti, valutiamo chi sta operando in maniera corretta – vedasi ad esempio alcuni uomini e le donne della nostra procura etnea – e chi di contro meriterebbe di essere preso a calci in culo e purtroppo di questi – vi assicuro – ve ne sono tanti, anzi troppi!!!
Cosa aggiungere, io da tempo non credo più a nulla (anzi ho iniziato a scrivere un libro sull’argomento… ) ma una piccolissima parte di me vuole sperare, sì… che forse anch’io possa sbagliarmi e che le colpe commesse in questa terra da molti uomini e donne togati, vengano finalmente da essi espiate!!!
Almeno lì… in quell’altra vita, visto che in questa vita terrena, sono riusciti dopotutto – grazie a quei loro colleghi – ad evitare di esser condannati!!! 

La politica in Sicilia è come il nostro cervello, sfrutta solo il 20% !!! Immaginate se sfruttasse tutte le potenzialità…

Mi piace leggere sul web le trasformazioni politiche – ma soprattutto partitiche e/o personali– che con il passar dei mesi, vanno evolvendosi nella nostra regione… 
Quanto spreco di tempo e di “cervello”, utilizzato per intrecciare legami che poi nulla hanno tra se in comune, ma loro comunque ci provano continuamente…
Già… tessono come pescatori quelle proprie reti per poter accalappiare un maggior numero di pesci…
Sono come i marinai esperti, provano a trasportare in quelle loro barche quanti più “pesci”… pardon “soggetti” possibili, ciascuno di essi capace di alimentare (con i propri voti, perché in fondo di questo si tratta…) quel gruppo che potrei definirlo di “pesce-misto“!!!     
E’ dire che se ciascuno di essi, usasse anche soltanto quel 20% del loro cervello per occuparsi dei problemi dei cittadini, oggi sicuramente, vivremmo in un paese meraviglioso!!!
Ma la nostra politica è come le nostre infrastrutture, sfrutta solo in minima parte le proprie potenzialità, la maggior parte di esse le spreca o le fa sparire, mentre la parte ancora sana… è di fatto inutilizzabile!!! 
Per fare una metafora è come se la politica utilizzasse una sola corsia autostradale delle quattro disponibili, per di più passando in maniera alternata da una corsia ad un’altra a causa dei lavori in corso (un po’ come avviene nella realtà nelle nostre autostrade Catania-Messina o Catania-Palermo) e quando finalmente si pensa di poter proseguire liberamente… ecco che ci si accorge, di essere nuovamente bloccati a causa di un ingorgo imprevisto e tutti noi, come tanti fessi, restiamo lì senza sapere cosa fare, in attesa sempre che qualcuno, ci venga ad aiutare…
Così è difatti la nostra politica…
Ci lasciano in balia dei problemi, affinché si ha necessità che la stessa o qualcuno appartenente ad essa, li possa risolvere, una circostanza questa che puntualmente viene vanificata, se pur, di volta in volta, si è provato a cambiare schieramenti politici e/o partitici, ma come abbiamo visto, senza alcun reale risultato…
Qui in gioco non vi è la nostra ricerca di cambiamento, quella serve a poco, non si tratta di una selezione naturale (o neurale…) con la quale solitamente proviamo a migliorare la nostra evoluzione di specie, con la politica purtroppo, questa metodologia scientifica serve a poco, anzi a nulla, e quindi, mentre noi – semplici cittadini – ci sforziamo continuamente di sopravvivere, loro incredibilmente, percorrono in maniera indifferente le loro agiate vite!!!
E non si tratta di voler comprendere quali tra le due parti sia la più intelligente, loro – se pur la realtà ahimè dimostra il contrario – pur non rappresentando quella capace (anzi solitamente è la più impreparata…), dimostra essere però la più perspicace non per nulla si è gettata negli anni in politica e non come tutti noi… nel lavoro – ma… proprio per questo che in quella determinata funzione, dimostra essere la più abile, perché riesce in maniera integrale ad utilizzare quella piccola porzione di cervello che possiede, per ottenere in quel campo, risultati cosi brillanti!!! 
Certo, su una cosa sono sicuramente più bravi… e cioè, nell’essere più furbi e svegli dei loro conterranei!!!
Sì… quegli stessi siciliani che ancora oggi – dopo anni d’inchieste su collusioni, corruzioni e malaffare, dopo sentenze e condanne, dopo legami associativi con ambienti mafiosi e/o della criminalità organizzata, ecc… –  dopo aver compreso quanto sopra, sono ancora lì a ricercarli e promettergli il proprio voto!!
Quindi se è vero che la politica potrebbe usare un po’ più di quel piccolo cervello… è altrettanto vero che i siciliani – quasi tutti i siciliani – se usassero anche soltanto quel 20% delle proprie capacità, sì… se fossero più attivi di come finora fatto e abbandonassero quello stato soporifero in cui hannod eciso di vivere, ecco se per un istante provassero ad essere liberi e non  genuflessi, meschini e senza alcuna dignità, provando a non identificarsi in quei loro “idoli” chiamati “politici” (che nulla possiedono di quel termine così importante…) sì… bastasse solo che ciascuno aprisse il proprio di cervello, forse non saremo qui a subire insieme, quanto ogni giorno accade!!!
Ma forse in fondo la verità è che ciascun siciliano è fatto della stessa sostanza di loro!!!
Ecco perché, pur essendo i miei conterranei dei soggetti avveduti, si facciamo ogni qualvolta chiamati, abbindolare da essi!!!
Forse sarà colpa di un modello di società “irreale” che ci condiziona, che sprona a non credere in noi stessi, nella nostra forza individuale, che non esalta le lotte sociali, ma che tenta di limitare la propria libertà individuale, allontanandoci sempre più dai reali bisogni personali e collettivi, da quel vero bisogno di comunione, ma obbligandoci a pensare esclusivamente a quel proprio “orticello” e a fidarci sempre meno di chi sta a noi vicino…
I siciliani sono diventati sempre più “rigattieri” (senza voler offendere quella categoria operosa…), sì… pronti ad arraffare sempre più cose materiali, dimenticando i veri bisogni quotidiani, che non sono rappresentati dal benessere proprio o di quello della propria famiglia, bensì anche di coloro che ci stanno attorno…
Sì… è un vero peccato non poter utilizzare a pieno il nostro cervello, perché vi immaginate tutte le azioni che grazie ad esso ci sarebbe permesso fare???
Non oso nemmeno immaginare come tutto – a iniziare dalla nostra isola – potrebbe  funzionare…
Già… “I have a dream“: E perciò, amici miei, vi dico che, anche se dovrete affrontare le asperità di oggi e di domani, io ho un sogno. E’ un sogno profondamente radicato nel sogno siciliano, che un giorno questa nostra terra si leverà in piedi e vivrà fino in fondo il senso delle sue convinzioni: noi riteniamo ovvia questa verità, che tutti gli uomini sono creati liberi e uguali”!!!

Arresti domiciliari??? Quale grave patimento …

Voglio farvi una confidenza… questa storia degli arresti domiciliari mi sta un po’ sul cazz… 
Sì, comprendo perfettamente quanto è previsto dalla normativa vigente e soprattutto che in mancanza di una sentenza definitiva, bisogna attendere che le prove di colpevolezza trovino quei dovuti riscontri…
Ma così facendo, difficilmente si troverà mai qualcuno pronto ad ammettere le proprie colpe e i reati commessi (quando questi ovviamente hanno motivo d’esistere), poiché ovattati all’interno della propria abitazione e protetti dal calore dai cari, si proverà in tutti i modi di dimostrare la propria innocenza, anche quando si sa quest’ultima, non essere la verità… 
D’altronde, quella sofferenza di stare rinchiuso in casa, quanto incide realmente sul morale di quei soggetti???
Provano angoscia, patimento, sentono quel castigo come fosse una forma di espiazione…???
Il sottoscritto crede proprio di no, d’altro canto ciascuno di essi gode in casa propria di tutti i confort a cui solitamente si è abituati, di possono espletare le proprie passioni ed è anche un modo per riprendere quei lavori a suo tempo tralasciati, mi riferisco a quegli hobby a cui un tempo si ci dedicava…
Già, in questo periodo (di reclusione forzata…) si può riprendere a leggere in maniera intensa, si può iniziare a scrivere, si dedica quel proprio tempo alla famiglia, in particolare se si è nonni e la casa è piena di nipotini…
Ecco perché non credo agli arresti domiciliari…
Diversamente infatti sarebbe la vita di questi soggetti, se fossero reclusi…   
Volete mettere quell’abitazione che – grazie ai proventi derivanti dalle corruzioni – è formata da una villa lussuosa con piscina e tutti confort di un centro benessere, con una cella di otto metri quadrati, dove si viene posti insieme ad altre due persone sconosciute???
Tre letti, un tavolo di 80 centimetri per 60, tre sgabelli, tre armadietti… 
Sì, perché nei nostri penitenziari causa il sopra affollamento, non esistono celle singole, per cui finiti lì dentro, ci si ritrova a condividere quello spazio ristretto con individui che sono lì per scontare le proprie pene, a volte lunghe, altre volte lunghissime…

Si cerca quindi giunti lì di sopravvivere, di mantenere giorno dopo giorno un livello di vivibilità meno indecente possibile e chiusi in quel poco spazio a disposizione, si cerca se pur costretti a condividere tutto, anche la propria intimità, di contare i giorni che restano alla libertà…
E’ come se all’improvviso tutto si riempie, quasi fosse una stanza piena di acqua che man mano sale, lasciando al recluso un po’ di aria…
Ecco che s’inizia a morire… anche perché le persone a cui chiedere aiuto non ci sono e quelle presenti nella stanza, non hanno alcuna intenzione di aiutarvi… d’altro canto sono persone che nemmeno si conosce, soggetti con culture e usanze ed anche religioni differenti, individui che in altre circostanze non si sarebbero neppure avvicinati… ed ora incredibilmente, si chiede loro aiuto???
Vivere lì dentro è impossibile, soprattutto per chi non vi è abituato, per quanti non fanno parte di quell’ambiente, dove da generazioni, si entra e si esce e dove il penitenziario viene visto come una seconda casa, piena di familiari e amici da poter – di tanto in tanto – rincontrare… 
Ma per gli altri, per quei professionisti dai colletti “amidati”, per quei medici, dirigenti, funzionari, professori, commercialisti, avvocati ed anche magistrati, ecco per loro la questione è diversa, per loro non è facile stravolgere quella linea di demarcazione, sotto la quale non sono mai scesi…  
Ora viceversa devono trovare un modo per sopravvivere, già… in quell’ambiente così “pericoloso” devono abituarsi a condividere tutto e soprattutto non devono mai calpestare gli altri detenuti senza nel frattempo farsi sottomettere per non perdere quel po’ di dignità che ancora gli resta…
Ecco perché credo che quella particolare situazione possa ritornare utile, affinché quei soggetti corrotti – celati da professionisti perbene – possano riflettere sui propri errori e chissà anche rivelare tutti i retroscena di quelle azioni corruttive e di quanti avevano di fatto partecipato a quelle azioni corruttive…
Perché…se pur vero che l’uomo alla fine riesce sempre ad abituarsi a qualsiasi condizione di vita, in questo caso credo ci sia poco da fare, per permettere a quello spirito di sopravvivenza o di adattamento, di andare avanti…
Qui non è in conto l’essere umano, qui in gioco c’è tutto il percorso della propria vita, la consapevolezza del vissuto, le scelte giuste fatte e quelle errate, che l’hanno ahimè condotto lì…
Forse le parole sopra espresse possono sembrare dure, ma credo che quell’esperienza così difficile da sopportare, impari a far mutare le persone, a farle confrontare onestamente con se stessi, un modo nuovo per riscoprire la vita, senza finzioni, maschere o atteggiamenti di facciata, che si sa – forse in casa propria – quella stessa casa che negli anni si è cercato di proteggere e rendere felice (attraverso lussi, regali e denaro), e che ancora ora, sì ora che che si è “sottoposti agli arresti domiciliari” si prova per l’ennesima volta a proteggere,  forse per non far sentire ai propri familiari il peso di quella propria condizione, e così si continua per l’ennesima volta a nascondere le proprie preoccupazioni, dietro una falsa felicità!!! 

Se la giustizia è questa… si comprende il perché la maggior parte dei cittadini delinque!!!

18 anni e 8 mesi all’assassino di Noemi, accoltellata e sepolta viva…
Come non ricordare l’omicidio stradale di un 19enne, causato da un autista che si trovava sotto l’effetto di alcol e droga… ha semplicemente patteggiato la pena a due anni…   
E cosa dire di quell’individuo che ha investito e ucciso una donna incinta di 5 mesi: l’indulto gli ha cancellato la pena; già era stato condannato a due anni e mezzo ma non farà neanche un giorno…
Oppure la responsabile dell’operatore del 118, che ha sottovaluti la situazione e ritardi l’invio del soccorso… vedasi il caso di questi giorni dove ad un paziente grave è stata inviata la guarda medica (intervenuta dopo quasi un ora), invece di far sopraggiungere immediatamente l’ambulanza: il paziente è morto e l’operatrice a causa della prescrizione, non verrà condannata… 
Ecco… potrei andare avanti così, con vicende più o meno similari, per ogni giorno dell’anno!!!
Ovviamente non parlo delle vicende giudiziarie più “soft”, come ad esempio quelle legate al mondo della corruzione, del malaffare, di tutti quegli aspetti non violenti, ma pur sempre legati alla criminalità organizzata… 
Per la maggior parte di questi reati, le pene sono… possiamo dire palliative!!! 
Sì… fanno solitamente sorridere!!!    
Già… l’impressione che viene data a tutti noi, è che con l’attuale giustizia nessuno paghi o se sono quelle le pene a cui si va incontro, viene da chiedersi se non sia più semplice delinquere, tanto alla fine cosa si rischia… 
E difatti è proprio questo uno dei motivi che porta oggi molti miei connazionali, ma soprattutto una grossa fetta degli extracomunitari presenti nel nostro Paese a sceglierlo, perché sanno che da noi, qualunque reato commettono, verrà dai magistrati dichiarato impunibile… ed eccoli quindi, dopo solo pochi giorni, nuovamente per strada a delinquere… 
La Legge è uguale per tutti”, ma quando mai… non è vero o per meglio dire non è così, perché chi delinque passa a causa delle nostre aule di giustizia, dal torto alla ragione!!!
D’altronde con un sistema giudiziario come il nostro, nel quale non vi è alcuna garanzia di certezza della pena, dove si vuole andare???
Prescrizioni, indulti, riduzioni, sconti, e tutti quei meccanismi giuridici previsti, affinché quei  246.000 “azzeccagarbugli” (il dato numerico mi è stato confermato ieri, durante il XXXIV convegno nazionale realizzato dall’Ordine Forence e presentato in Piazza Dante),  possano trovare quelle giuste escamotage per i loro clienti, affinché non abbiano a compiere neppure un giorno di detenzione… 
Sì… possiamo confermare che nel nostro sistema legislativo, manchino tutti quei necessari presupposti, per poter avere una giustizia equa!!!
Concludo con la frase di una mamma a cui hanno ucciso una figlia: “Non c’è soddisfazione di nulla, mia figlia non c’è più!!! Mi aspettavo quantomeno 30 anni, ma fossero 50 o 100, non basterebbero una vita intera per un gesto come quello compiuto…”!!!
E difatti con una giustizia come quella attuale, come si può sperare che i reati diminuiscano???

Ma quanti sono gli imprenditori in Sicilia, che potranno esercitare dopo l’approvazione del Ddl "anticorruzione"???

“Daspo a vita con condanne oltre i due anni”!!!

Appena ho ascoltato in radio la notizia, ho pensato a tutti coloro che in questa mia regione potranno – a seguito di questa legge – continuare ad operare per come hanno finora fatto e ai molti viceversa che colpiti ora da questa norma, dovranno cambiare mestiere…
Sull’argomento avevo parlato aggiungendo il rischio: “fatta la legge, trovato l’inganno“; sì, facevo riferimento al fatto che tale legge doveva – secondo il sottoscritto – essere estesa anche ai familiari di quei soggetti, i quali, sarebbero stati per semplice logica, i primi ad essere “incaricati” a successione, colpita ora da questa nuova misura di contrasto… 
“Di padre in figlio”, s’intitolava così un mio post: http://nicola-costanzo.blogspot.com/2015/10/di-padre-in-figlio.html perché logico pensare, come quegli imprenditori –  condannati ora a vita dalla “Daspo – proveranno a continuare quella loro attività, affidandola direttamente ad un familiare, quale la moglie, il figlio/a, genero/nuora o anche qualche nipote… l’importante è trovarsi un sostituto che possa determinare quell’escamotage affinché quel provvedimento rappresenti il male minore!!!
Loro ovviamente continueranno ad essere presenti, in modo celato e come “pupari” muoveranno le fila di quelle loro attività, affinché tutto  prosegua in maniera eguale come prima… 
D’altronde il disegno di legge parla chiaro: “Se una persona è condannata in via definitiva per corruzione (e otto nuovi reati sono stati appena inseriti) non avrà più la possibilità di stipulare contratti con la Pubblica amministrazione, mentre per condanne fino a due anni, il “Daspo” può durare da 5 a 7 anni; ed infine, quando la condanna è superiore ai due anni il Daspo è a vita!!!
Naturalmente il provvedimento non colpisce soltanto i privati, ma il disegno di legge si estende al contrasto di quella corruzione presente nella Pubblica amministrazione…
Difatti il testo contiene una serie di misure sia per quei soggetti che si dimostreranno corrotti, ma anche per coloro che verranno impiegati quali agenti sotto copertura….
E’ stata prevista inoltre la possibilità del “ravvedimento” e cioè la volontà di denunciare (entro sei mesi) i reati commessi ed ottenere così facendo, uno sconto sull’eventuale pena prevista…
Finalmente una legge anticorruzione che mai nessun governo precedente ha voluto realizzare…
Non è che forse quei partiti erano a conoscenza di quanto i propri iscritti stavano compiendo ed hanno preferito evitare di realizzare questa norma, per non subire essi stessi, quei provvedimenti giudiziari???
Non sembra vero lo so, ma finalmente… “chi sbaglia paga“!!!
Dice bene il ministro Di Maio: Una legge “spazza corrotti”, perché dopo tanti anni di battaglia in nome della legalità, giustizia e onestà, siamo riusciti a portare in Consiglio dei ministri un Ddl nella lotta alla corruzione, motivo di orgoglio e commozione”.
Un primo passo – commenta il premier Conte – di una serie di provvedimenti che restituiranno al Paese competitività. Stiamo inoltre lavorando anche alla riforma dei contratti pubblici, alla semplificazione, alla digitalizzazione dei servizi pubblici, alla semplificazione del regime fiscale tributario, al reddito di cittadinanza e alla Fornero”!!!
Vorrei aggiungere che era tempo che si pensasse di ripulire questo nostro paese dalla corruzione e da quel malaffare generalizzato, come peraltro è ancor più necessario, contrastare in tutti i modi quella presente criminalità organizzata, che ha dimostrato in questo mezzo secolo, di possedere tentacoli ovunque, anche all’interno di quegli uffici istituzionali…
E’ fondamentale creare i presupposti per un ambiente morale pulito, che favorisca non solo una crescita sociale ed economica, ma che riporti gli investitori stranieri a credere nel nostro paese, gli stessi che in questi anni si sono allontanati, a causa del malcostume e di un apparato statale poco presente, che ha fatto in modo che quegli investimenti dirottassero verso altre nazioni, le quali hanno saputo dimostrare (a differenza nostra), di essere meno corrotte!!!

Non è l’Arena: Fabrizio Corona, non tutti gli uomini sono uguali dinnanzi alla legge!!!

L’altra sera assistevo alla trasmissione presentata da Massimo Giletti… “Non è L’Arena“, che ha dimostrato essere stata dalle 23.21 quella con il più alto grado di preferenza, facendo schizzare l’audience di La7 in alto tra i programmi più seguiti!!!
Avrei voluto scrivere su quanto accaduto ieri sera, sul racconto, sulle sensazioni trasmesse, sullo scontro con il giornalista Mughini, ma quanto accaduto ieri sera, rappresenta perfettamente quanto il sottoscritto aveva evidenziato in questo blog, quattro anni fa…
Ed allora, vorrei riproporre quel post, per far comprendere come non sempre “gli uomini sono uguali dinnanzi alla legge”!!!
Esprimere il concetto di “due pesi due misure” è proprio l’esempio calzante di come la ns. giustizia valuti in modo diverso, persone e/o situazioni nei confronti delle quali occorrerebbe attribuire lo stesso peso e soprattutto lo stesso metro di misura, ovvero di giudizio…

Ciò purtroppo non è quanto avvenuto per Fabrizio Corona, dove i reati contestati (sicuramente la maggior parte dei quali legittimi e per i quali ha scontato la pena…) sono stati a mio modo di vedere, giudicati in maniera troppo severa, paragonati ad altri ben più gravi, commessi abitualmente da alcuni soggetti successivamente incriminati per omicidi, sequestri, associazioni mafiosa, a delinquere, corruzione, ecc…
Assistiamo difatti ogni giorno a come criminali, assassini, politici, godano di benefici (domiciliari o libertà vigilata con l’uso di braccialetti elettronici) per poi scoprire successivamente che appena liberi, hanno continuato a commettere reati, con le stesse modalità per le quali, erano stati già condannati!!

Sembra che l’aumento delle condanne nei confronti di Fabrizio Corona siano dovute alla “pericolosità sociale” del soggetto, ma vorrei comprendere di quale grave pericolosità sociale si parla…
Neanche fosse un capo della mafia… ma ditemi, chi sarà mai questo individuo???
Un pericoloso narcotrafficante che gode di appoggi dei cartelli colombiani, uno a cui è stata data la possibilità di controllare i trasporti del narcotraffico che viaggiano  dalla Colombia verso il ns. paese…???
Nel dettaglio, si è parlato di frequentazioni criminali (l‘ultima sentenza si è espressa pronunciando che il fatto non sussiste…) o di atteggiamenti fastidiosamente inclini alla violazione di ogni regola civile di convivenza, a cui andrebbero sommate le cospicui precedenti penali…
Ma scusate… abbiamo scoperto nel corso di questi anni come, alcuni nostri giocatori di calcio, abbiano avuto frequentazioni pericolose o anche di politici, banchieri, imprenditori, presidenti, ecc…  che in questi anni sono stati incriminati per le loro frequentazioni, che hanno evidenziato una vera e propria affiliazione con alcune associazioni mafiose…
Ed ancora, come dimenticare quelle inchieste su festini e “bunga bunga”, a base di escort, transessuali, cocaina (con relativo pagamento a nero di quelle prestazioni, ovviamente denaro certamente di provenienza illecita…), notizie che appena hanno cominciato a circolare, visti i soggetti coinvolti, sono state immediatamente rimosse o insabbiate…
D’altronde mi è sempre sorto il dubbio che alcune di quelle condanne (ripeto molte delle quali certamente giuste…. ) nei confronti di Fabrizio, siano state dovute principalmente per aver preso di mira alcuni personaggi “intoccabili“!!!
Chissà, forse certe documentazioni video/fotografiche, non dovevano essere portate a conoscenza di tutti… già, chiunque altro al suo posto, le avrebbe barattate con dei favori personali…
Certo, la magistratura ha contestato che quei documenti sono serviti per estorcere – da quegli ignari protagonisti coinvolti in “imbarazzanti” vicende personali – somme di denaro…
Ma non si tiene conto del fatto che egli avrebbe potuto ugualmente riceverli, se pur in misura inferiore, se fossero state vendute ai media, che si sa… sono sempre in cerca di scandali…
Quanto poi quelle testate avrebbero pubblicato le notizie è da dimostrare!!! Sì, non dobbiamo mai dimenticare che in Italia le testate giornalistiche sono nelle mani di esigui editori, che in queste circostanze dimostrano solitamente di proteggere quei loro amici… 
Ora per lui, questo è un momento particolare, in quanto deve riuscire a vivere questi giorni come un momento di riflessione, con la convinzione che all’esterno c’è ancora tanto da fare…
Sono emozioni importanti da cogliere, persone con cui condividere la propria vita ed altre certamente dimostratesi false, che vanno buttate nel cassonetto dell’indifferenziata… 
Potrà confortarsi con le persone che gli hanno voluto bene, ad iniziare dai propri familiari e giungendo a tutti gli amici che in questo periodo gli sono stati vicino… 
C’è un tempo per ogni cosa… ed ora forse è il tempo di riporre le armi.
Si dice che amore e odio, costituiscano da sempre gli estremi della esistenza di un uomo e che proprio attraverso le avversità e le contraddizioni della vita, si possa giungere ad avere un momento positivo, che incoraggia verso quella definitiva pace interiore… 
Concludo quindi caro Fabrizio con una frase di William Shakespeare che molto si attiene con le vicende raccontate ieri sera e che evidenziano quanto accaduto in quest’ultimo anno: La legge non può rendere giustizia… quando colui che detiene il potere (esecutivo) tiene in mano anche la legge!!!

Basterebbe un’inchiesta al giorno… per togliere un po di ladri di torno!!!

C’è un silenzio strano in città, già… troppo silenzio, quasi che ci si aspetti, da un momento all’altro, un arresto imminente…
Nessuno che parla, sono pochi coloro che si sbilanciano, ancor meno sono le previsioni, non quelle meteorologiche… ma quelle giudiziarie!!! 
Qualche anno fa c’erano i cosiddetti delinquenti, quelli sì che facevano notizia…
Bande criminali armate che si fronteggiavano, mafiosi che di volta in volta cadevano sotto i colpi degli avversari, una serie di omicidi eccellenti… oggi di contro (e aggiungerei per fortuna…), c’è soltanto “silenzio”… ed è grazie ai “politici” indagati, che si tiene ancora alta, la voce della comunicazione…
Se non fosse per loro, non ci sarebbe di cosa scrivere… quel giornalismo d’inchiesta andrebbe a morire… mentre così, grazie a quegli indagati –come una “soap opera” televisiva – ci si appassiona nel leggere di quelle inchieste, dei vari processi e via discorrendo….
Ciascuno di essi difficilmente riuscirà a rientrare nuovamente in quell’ambiente politico… ormai, li si è fatti fuori… e sono stati i compagni di quel viaggio, ad averli abbandonati e che ora, nel momento di difficoltà… li hanno lasciato soli!!!
Si… ogni tanto, di quei politici, se ne incontra qualcuno…
Al sottoscritto ad esempio è capitato di vederne qualcuno… sembrano dei “clochard”, non so… forse per come erano malamente vestiti o per quanto fosserro smagriti, comunque limpressione che mi hanno dato, è di avere di fronte dei vagabondi che si muovevano con lo sguardo assente rivolto in basso e nell’assoluta indifferenza generale… 
E dire che un tempo, si facevano le fila dietro quei loro studi… ed ora, di contro, quegli uffici sono stati chiusi, dimenticati…anche da quei finti amici!!!
Lo so, vederli ora quei politici… fanno quasi tenerezza, sembra che vivano quelle loro vite a modello di “semilibertà”, già, in quel loro tormentato portamento, si evidenzia la frustrazione di questa attuale esistenza…
E’ come se ogni notte dovessero tornassero in galera… ma loro questo problema non lo hanno, anzi, possono rientrare tranquillamente in casa propria…
Ma forse è proprio quella casa a pesargli di più… la stessa che da tempo non sentono propria, quelle quattro mura in cui si sentono dei veri e propri estranei, dove sanno di non godere più, neppure della stima familiare… 
E’ evidente… hanno perso tutto, i familiari, gli amici, quei conoscenti che, proprio nel vederli si chinavano per salutarli, ma ormai è finito tutto e nessuno più ricorderà, tutte le cose positive fatte negli anni passati… 
Sì… ormai nella memoria di ciascuno, ci sarà posto soltanto per le inchieste, gli arresti e quelle eventuali condanne!!!
Molti di quei politici ormai non ci sono più… e per molti cittadini questa è una cosa positiva, visto quanto “socialmente pericolosi” siano stati…  e per quanti ancora rimasti, ecco… la fortuna vuole che molti di essi, abbiano perso quella loro influenza politica e sono ormai fuori da quel giro e nessuno vuole ricordarli più…..
Comunque pian piano, qualcosa… grazie a quelle inchieste è stata fatta, mentre qualche altra azione, andrebbe ancora fatta…
Ma come dice il proverbio: “basterebbe un’inchiesta al giorno… per togliere un po di ladri di torno” e noi… sappiamo che a volte, bisogna accontentarsi!!! 

"Ce la faremo, Dio è dalla nostra parte"!!!

Se la frase l’avesse detto il “Cavaliere”… avrei potuto giustificarlo, d’altronde egli è ormai dominato da quel senso di onnipotenza… 
Già, d’altronde secondo i suoi parametri egli possiede ormai tutto o quanto un uomo nel corso della propria vita potrebbe desiderare… e cioè denaro, prestigio, proprietà e donne… sì, tutte quelle che ha potuto comprare…  
Ovviamente, man mano che è riuscito ad ottenere quanto voleva, s’è dovuto far carico anche di quei quattro vizi cardinali e precisamente: L’imprudenza, la viltà, l’ingiustizia e l’intemperanza…
Ora, dice il detto: “chi cammina con lo zoppo… impara a zoppicare”…
Ed allora, anche il nostro attuale candidato presidente alla regione Nello Musumeci, in preda a questa euforica campagna elettorale… si è lasciato andare, dichiarando… “Ce la faremo, Dio è dalla nostra parte”!!!
In queste elezioni regionali… ci mancava soltanto Dio!!!
Mi sembra di rileggere nuovamente dei templari, che in nome e per conto di Cristo, andarono a combattere in quelle crociate nel medio oriente, compiendo nel contempo crimini di ogni genere…    
Ed ora nel 2017, sento che quello spirito “santo” è sceso in politica per benedire questo attuale centrodestra!!!
Mi sembra di osservare in Tv quei giocatori di calcio, che ogni qualvolta ringraziano con il segno verso l’alto e si fanno il segno della croce per quel gol appena realizzato… come se a qualcuno da lassù, possa interessare di quella partita di pallone!!!
Ed oggi qui è la stessa cosa… “Dio” ha scelto il centrodestra!!!
C’eravamo lasciato quello scudo crociato da un bel po’… eppure in questi giorni, ho rivisto su alcuni social delle foto, con quello stemma messo nuovamente lì in bella evidenza!!!
Devo dirvi che mi dispiace dover sentire queste cazzate… anzi, mi verrebbe voglia di pregare quel Dio (giustiziere del vecchio testamento), affinché eliminasse una volta e per tutte questa politica squallida e trasformasse in statue di sale, quegli uomini e donne che, nel corso della loro vita, hanno cedute alle lusinghe della corruzione e del malaffare!!!
Ma purtroppo Dio, non interviene e nulla centra quel “libero arbitrio“… la verità è che non gliene fotte un cazzo di noi, perché ha cose ben più importanti a cui pensare!!!
Quindi ritornando sulla terra, in particolare in questa città etnea, vi è un passaggio significativo in quell’intervento di Musumeci che m’interessa riprendere: “La mafia cerca un alleato e non sarà la mafia a fermarci. Non sarà la demagogia a fermarci, il vuoto dei grillini, il loro linguaggio odioso, violento. Non vi consegneremo mai questa terra. Più che un vuoto vi chiedo una scelta, un patto di fiducia e mai tradirei la fiducia dei siciliani in questa ultima campagna elettorale perché” dopo i 5 anni alla presidenza della Regione “uscirò dalla politica”!!!
Anche su quanto dichiara il Cavaliere: “Il nostro futuro governo avrà maggioranza di protagonisti dell’impresa, delle professioni, i ministri politici saranno una minoranza. Così cambieremo l’Italia”… ho piacere d’intervenire, poiché il sottoscritto ha dei forti dubbi, anche se la frase in se non mi dispiace; già sapere che i politici saranno una minoranza è alquanto interessante… peccato però che a breve, scopriremo come finirà!!!
C’è una cosa comunque che mi da più fastidio… ed è quell’attacco pretestuoso nei confronti del M5Stelle… già, perché attaccare gli altri e non discutere dei propri programmi???
D’altronde come può pensare di fare promozione di legalità, proprio il leader di un partito che alcuni giorni fa è stato indagato da parte della Procura di Firenze???

Nel preciso momento in cui sto scrivendo questo post, nel programma di La7 “PiazzaPulita “, il giornalista Peter Gomes, sta elencando “casualmente” tutte le vicende giudiziarie del Cavaliere… anche se di contro, il Prof. Vittorio Sgarbi… sta gridando obiettando come quei processi, sono soltanto eresie!!!  

Ma per altro, basterebbe leggersi un po di storia di questo nostro paese, per scoprire lo “schifo” che è stato perpetrato con l’appoggio di tutti, da una grossa fetta del centrodestra, per inglobare in quel meccanismo perverso, gran parte del centrosinistra… ed ora, si vorrebbe dare la colpa a quei poveri deputati dei cinque stelle!!!

Certamente saranno poco preparati e di politica ne sanno poco o nulla, di errori ne sono stati commessi, ma sicuramente hanno permesso di dare una svolta a quella politica clientelare e mafiosa perpetrata da cinquant’anni a questa parte, oppure vogliamo far finta di dimenticare, proprio noi siciliani???
Ci siamo dimenticati con chi hanno fatto gli accordi gli americani durante la seconda guerra mondiale e quando se ne sono andati, a chi hanno lasciato il compito di governare questa terra… 
Ci si è dimenticati di Michele Navarra o di Vito Ciancimino, ci siamo scordati con chi faceva affari negli anni 90′ Totò Riina o a chi ha permesso di creare un partito se non a quei signori:Dell’Utri & Co.!!! 

Ed oggi, secondo voi, a chi andranno i voti della mafia??? Quale partito avrà scelto Messina Denaro per continuare a compiere quei suoi affari corruttivi??? Al M5Stelle…??? Non credo proprio… d’altronde quello stesso movimento non possiede neppure un valido candidato referente con cui poter discutere di scambio di voti… e poi, dove incontrarli, non possiedono neppure un ufficio, un locale, nemmeno un sottoscala!!!

E’ questa la differenza… non esistono le segreterie politiche, quelle a cui si va a chiedere il favore, quelle che garantiscono posti di lavoro, quelle che ti controllano se hai votato oppure no!!!

L’altro ieri un mio amico mi ha raccontato di essere stato chiamato da un candidato regionale, già  deputato nella passata competizione elettorale; bene, appena si è trovato di fronte quel conoscente, gli sono stati consegnati un po di “santini”, chiedendogli di supportare quella sua candidatura,  semplicemente con un sostegno familiare… non più di dieci voti (tanto lo sanno anche loro, che più di questi non si riescono a raccogliere, se non pagandoli quei voto… qualcuno dice a 10 euro ciascuno); a quel punto il mio amico gli ha detto: “però… a me quel presidente non piace…”  ed ecco quindi che il candidato inaspettatamente ha dichiarato: Scusa, tu voti per me… al sottoscritto di quel presidente non gliene può fregar di meno…; tu e i tuoi familiari potete fare come meglio ritenete, per quanto mi riguarda potete votare anche per Cancelleri!!!

Ecco da quanto sopra si capisce tutto!!! Questi sono i nostri politici, gente che si lega alla politica per interessi personali, non possiedono alcun ideologia, nessun concetto di quei necessari fondamenti, provano a sedersi lì… per i 12.000 euro al mese… e basta!!! Avessero almeno il coraggio di dichiararlo, chissà potremmo pure votarli…

Ed allora voglio aggiungere un pensiero personale… 

Il sottoscritto ha avuto nel corso della propria vita una grande capacità, quella d’intuire sin da subito (potrei dire a pelle…) il soggetto con il quale mi stavo confrontando e debbo dire che, ogni qualvolta ho pensato male… il tempo mi ha dato ragione!!!
Ecco, questa sensazione non l’ho avuta per quei pochi minuti avuti a contatto con il Sig. Nello Musumeci…
Infatti, la circostanza che lo ha portato a tornare indietro per comprendere in quale occasione il sottoscritto l’avesse criticato, ha evidenziato quell’esclusivo segnale di persona perbene, educata e non presuntuosa, che soltanto alcune persone corrette possiedono…
Per cui, se non fosse che i voti sono così importanti e che per raggiungerli purtroppo, si ha la necessità a volte di coalizzarsi, sicuramente, se si potesse votare esclusivamente per meriti, Nello Musumeci vincerebbe di gran lunga nei confronti di tutti, in particolare proprio nei confronti di quei suoi colleghi, che oggi lo sostengono (gioco forza…) con quelle proprie liste, anche perché viceversa… avrebbero già perso la competizione contro Cancelleri!!!

Voilà… il fascicolo ora c’è… il fascicolo ora non c’è!!!

Ne avevo parlato in precedenza su molti miei “post”, discutendo sulla leggerezza delle procedure adottate e  su quella mancanza di segretezza degli atti, lasciati in balia di dipendenti, il più delle volte sbadati…

Ecco quindi che all’improvviso, fascicoli presenti spariscono e poi misteriosamente riappaiono, ed altri di contro, non compaiono più perché inspiegabilmente dispersi…
Dopotutto basti entrare in quel palazzo e vedere da se come, molti di quelle stanze, sono lasciate molte volte abbandonate, con le porte aperte… completamente deserte e con quei documenti, posti lì, in modo incustodito…
I controlli alle cancellerie chiaramente lasciano il tempo che trovano… 
Non è raro difatti assistere a certi programmi tv ( vedasi… le Iene, Striscia la notizia, ecc…), dove nei reportage viene dimostrata la capacità d’intrusione da parte dei propri giornalisti, i quali, con estrema facilità, si permettono d’aprire faldoni, s’informano sugli atti contenuti e dimostrano sempre “furtivamente”, come sia semplice fare sparire dei documento o eventualmente spostarli in altri scaffali adiacenti…
Analoga circostanza è accaduta proprio alcuni giorni fa, precisamente lo scorso 29 settembre, durante un dibattimento nell’aula I del Palazzo di Giustizia di Catania: durante l’udienza, il giudice ha dovuto rendere noto, di essere costretto a rinviare il processo penale (che avrebbe dovuto celebrarsi, per l’ipotesi di reato di truffa e infedele patrocinio a danno di un appuntato dei Carabinieri) a causa della sparizione del fascicolo di pertinenza, rimandando quindi nuovamente l’udienza… a data da destinarsi!!!
Cosa dire, un soggetto aspetta anni per vedere celebrato il proprio processo, per ottenere finalmente, non solo quella giustizia richiesta, ma bensì vedere riconosciuti quei propri diritti violati… ed ecco che in maniera incomprensibile, ciò non può essere ottenuto… perché qualcuno, all’interno di un Tribunale… ha fatto sparire quei documenti necessari… e fatto gravissimo, ad oggi, non si sa chi è!!!

Un impiegato infedele, ben celato che, a seconda delle circostanze, interviene quale “prestigiatore” per far svanire, modificare o prolungare l’assenza di documenti prioritari ai processi… ed il fatto gravissimo è che questo soggetto, è ancora lì… tra quegli uffici!!!

Non entro nei meriti della specifica vicenda, nei tempi già trascorsi (sono circa quattro anni) a causa delle continue richieste (d’archiviazione e di opposizione all’archiviazione), ciò che da più fastidio è vedere come il corso della giustizia non possa compiere il proprio dovere, perché basta l’assenza di un atto, fatto sparire per “comodità”, affinché si creino quelle condizioni necessarie per allungare i tempi processuali o arrivare anche a rovesciare l’esito di una causa …
E’ sotto gli occhi di tutti e non c’è da stupirsi, perché questi ritardi si sa… sono necessari per far traslare una sentenza definitiva (sia di condanna che d’assoluzione) e soprattutto quei metodi disonesti applicati, risultano necessari se non indispensabili, affinché si possa giungere ad una probabile prescrizione!!!
Ed allora ditemi: chi tra tutti quei soggetti coinvolti, può avere sicuramente vantaggi???

In ricordo del giudice Cesare Terranova…

Oggi, 25 settembre, voglio ricordare il giudice Cesare Terranova ed il maresciallo (suo collaboratore), Lenin Mancuso, uccisi dalla mafia 37 anni fa, precisamente il 25 settembre del 1979.

Sono gli anni dell’avvento dei “corleonesi” di Luciano Liggio, un periodo che inizia alla fine degli anni 50′ per concludersi con l’arresto nel 93′ del capo dei capi, Totò Riina…  
Il giudice Cesare Terranova si dedico in quegli anni a tutta una serie d’indagini di omicidi per mafia tra cui il sindaco Salvo Lima…
Le sue indagini portarono al processo dell’allora capo dei corleonesi, ma il processo si concluse con un nulla di fatto, in quanto nel 1968, gli imputati vennero assolti da parte del Tribunale di Catanzaro, per insufficienza di prove… 
A quella decisione seguì il ricorso e portò alla condanna all’ergastolo di Liggio ed alla latitanza di Riina, Provenzano e Bagarella…
Egli fu il primo ad intuire che in Sicilia vi fosse una “commissione mafiosa”, ma purtroppo molto di quel suo contrasto fu reso inutile da alcuni giudici dei tribunali, come quelli di Bari che assolsero nel 1969, quasi tutti gli imputati di mafia tra cui….Totò Riina!!!
Il giudice Terranova non aveva paura, ma soprattutto non possedeva  mezze misure ed è per questo motivi che venne ammazzato… 
Fu lasciato solo,  sia dalle forze politiche e istituzionali che nei fatti, limitarono, mezzi e forze in campo, in quella lotta…
Comprese presto quindi che non era più possibile continuare in quella maniera e decise di tornare a fare il magistrato, provando a collegare la sua attività giudiziaria con quella del Parlamento, proponendo nuove idee e metodi… 
Per quanto sopra… la mafia, decise di ucciderlo…. 

Dopo più di vent’anni (nel 2000), per quell’omicidio sono stati condannati come mandanti :Salvatore Riina, Bernardo Brusca, Bernardo Provenzano, Francesco Madonia, Pippo Calò, Nenè Geraci, Michele Greco come esecutori materiali, Leoluca Bagarella, Vincenzo Puccio, Pippo Gambino, Ciccio Madonia. 
Nel 2004, la Corte di Cassazione ha confermato gli ergastoli per Totò Riina, Michele Greco, Nenè Geraci e Francesco Madonia!!!
Oggi c’è stata in Via De Amicis, la cerimonia di commemorazione dell’omicidio dove ha partecipato anche il sindaco Leoluca Orlando e il questore Guido Longo…
Certo, rileggendo a distanza quelle carte processuali viene da chiedersi: ma se i Tribunali di Catanzaro e Bari non avessero ribaltato il lavoro del giudice Terranova… che si è potuto dimostrare negli anni seguenti essere, non solo corretto  ma soprattutto esatto, forse la storia di questa terra sarebbe andata diversamente e quel giudice avrebbe potuto trascorrere un po più del suo tempo con i propri cari!!!
Per cui, i veri assassini da condannare… non erano soltanto quelli di cui sopra, ma anche quei cosiddetti “giudici” che con quelle vergognose assoluzioni, hanno permesso che dei criminali potessero continuare ad operare in modo indisturbata e diventando essi stessi partecipi a quelle collusioni… e a quegli ASSASSINI!!!

Ma alla fine i giudici… pagano???

In altri periodi… mai avremmo dubitato dei giudici o che questa figura, potesse essere messa in discussione…

Al solo pensarlo… già… si faceva peccato, era un qualcosa che a priori veniva respinto… non poteva sussistere difatti una tale situazione…
Il “Giudice”, quella figura solenne, quell’arbitro tra le parti, un personaggio biblico!!! 
Il magistrato, quel soggetto a cui viene concesso il valore essenziale dell’indipendenza, quell’individuo cui viene riconosciuta l’imparzialità e la terzietà… proprio perché nelle decisioni non debba mai venire condizionato dalle parti, anzi, dovrà sempre trovarsi in quella situazione d’indifferenza ed equidistanza, rispetto agli interessi di cui esse, siano portatrici…
Quindi… non entrando nei principi che ne costituiscono il nucleo del giusto processo e soprattutto non toccando il “tema” rovente del reclutamento da parte dei componenti del Consiglio di Stato, ciò che m’interessa maggiormente evidenziare e l’aspetto emerso in questi giorni e cioè, le inchieste che hanno coinvolto alcuni nostri magistrati… 
Dover leggere sui vari quotidiani come, alcuni di essi, abbiano potuto commettere –in virtù di quella toga– possibili abusi, dimostra come, anche tra loro, ci possa essere chi abbia attuato, dei perversi meccanismi collusivi e degenerativi, ed è il principale motivo, che ci ha fatto ricredere….
La possibilità di denaro facile, i favori personali, dimostrano come quelle occasioni, fanno gola a tutti… ahimè anche ad una parte dei nostri giudici, che viceversa, dovrebbero rappresentare con le loro azioni, principi di correttezza morale ed esaltazione dei valori della giustizia…
Oggi, tutti noi, ci sentiamo indubbiamente pugnalati… e ci accorgiamo come anche la nostra giustizia, tra tante cose… non funziona!!!
Ed ancora, ciò che dimostra essere vulnerabile… è il dover assistere a come, per quei reati commessi, vengano usati, due pesi e due misure… a differenza di quanto quel simbolo della “bilancia” raffiguri…
Bensì… per quei magistrati ove si è accertato esserci state violazioni durante lo svolgimento del proprio incarichi, ecco che a quei quei soggetti, stranamente, invece di porre in essere quanto previsto dalla legislazione, si attuano procedure “ambigue” (e soltanto in quei casi eclatanti) come trasferimenti, sospensione di carriera, ma mai alcuna effettiva punizione… in particolare quando si è accertato la presenza di gravi violazioni… 
E’ dire che il denaro dovrebbe rappresentare l’ultimo dei loro problemi… perché la normativa prevede già importanti “benefici”…a cominciare dai 27 anni di servizio, che rappresenta il massimo periodo di carriera…
Inoltre, non meno importante… è che per salire di carriera non serve la meritocrazia, in quanto gli scatti sono di per se… automatici e fanno riferimento esclusivamente all’anzianità di servizio!!!  
Dunque una carriera slegata essenzialmente dall’efficienza, ma interconnessa con il tempo… cioè… se paragoniamo con un grafico la carriera, questa tende sempre in alto verso l’asse dell’ordinate (compenso economico) e giunto al 27′ anno (riportato nelle ascisse), la carriera diventa costante… regolare… il che dimostra, come, qualsivoglia incremento del proprio incarico non verrà ulteriormente premiato… e quindi anche lo stipendio resterà per sempre lo stesso… e chissà se forse non è proprio questo limite, a creare in alcuni di essi quei presupposti, quella predisposizione naturale alla “corruzione” che è quanto ormai… va ovunque emergendo???
Dopotutto a chi debbono dare conto… quali particolari esami (nel corso delle loro carriere) debbono sostenere???
Ed ancora… com’è possibile che in tutti questi anni… non ci siano mai state delle bocciature???
E’ dire che la loro retribuzione è rispetto alla media europea la più alta e certamente quanto percepito per l’incarico svolto, può essere paragonato ad un discreto dirigente… diciamo che non ci sarebbe motivo per lamentarsi, anche perché in aggiunta, ci sono ulteriori benefit, auto di servizio, autista, ecc…
E’ vero… possiamo dire che quanto ricevono, compensi l’enormi responsabilità a cui sono sottoposti… e che tale compenso possa in un periodo di grave crisi economica come questo, ritenersi più o meno giusto o meglio… non li fa di certo soffrire…
Ma poi… volete mettere il prestigio personale loro assegnato, in ogni circostanza ed in qualsiasi loro azione quotidiana…     
Quindi, dando il giusto merito… a chi merita, desidero comprendere… a cosa vanno incontro…coloro che hanno dimostrato con le loro deplorevoli azioni di non meritarli quegli elogi…
Verranno prese delle sanzioni disciplinari… o come in molti ormai pensano… verranno di fatto protetti da quella loro stessa “casta” d’appartenenza???
A quale cifra ammontano le azioni disciplinari, seguite alla confermato dell’illecito???
Siamo sicuri che il più delle volte, le denunce presentate alle procure, non sono state archiviate???
Quanti sono stati di fatto destituiti dai loro incarichi senza aver atteso le loro “inopportune” dimissioni???
Quanti di loro, hanno risarcito economicamente per aver commesso errori giudiziari…e quante volte sono state accolte le domande di risarcimento???
Quanti giorni lavorano in un mese… e quanto guadagnano in proporzione…. cioè suddividendo l’importo percepito per i giorni in cui operano???
Sono tutte domande alle quali avrei potuto tranquillamente rispondere… mi sono documentato ed edotto prima di scrivere e quanto ho scoperto mi ha finora lasciato… un po’ sconcertato!!!
Dopotutto si dice che… niente eguaglia la timidezza dell’ignoranza se non la sua temerità. Quando l’ignoranza si mette a osare, essa ha in sé una bussola… quella bussola è l’intuizione del vero, più chiara talvolta in uno spirito semplice che in uno spirito complicato!!!

Un manifesto per "cosa nostra"

Da sempre ho creduto che per combattere la mafia, bisognava iniziare dall’insegnamento…

E’ compito quindi, di quanti operano per conto dello Stato, cercare d’insegnare ai bambini, sin dalle scuole elementari, quei principi fondamentali di legalità ed il rispetto per le regole civili…
Bisogna difatti cominciare contrastando, quel grande alleato della mafia… che è proprio l’ignoranza!!!
Educare alla legalità è fondamentale per modificare radicate coscienze…, in particolare proprio su questa nostra terra, fortemente condizionata dalla mancanza di valori, da quel senso di precarietà, da complicità manifestate a tutti i livelli, che di fatto,contagiano lo Stato!
Abbiamo visto come questo, sia stato capace di vincere molte battaglia (certo purtroppo lasciando ahimè in campo… i suoi uomini migliori…), ma ancora oggi, la strada da percorrere per debellare questa affezione è ardua e soprattutto lunga…, in particolare quella culturale, che non è soltanto legata a carenze d’ignoranza…
Lo Stato, per quanto può… la sua parte la sta facendo… anche con quanti, a causa di condanne penali, hanno dovuto scontare (o stanno ancora scontando) le proprie condanne…
Già, per combattere questa modo d’essere… è stata prevista per alcuni detenuti, una misura alternativa alla detenzione (ovviamente sono ammessi solo i condannati con pene o residuo di pene, inferiori ai tre anni), permettendo questi, di potersi reinserire nuovamente nel campo lavorativo o riprendere quegli studi a suo tempo interrotti o forse… mai iniziati.
Si, perché chi entra nei nostri penitenziari, il più delle volte è semi-analfabeta, con titoli di scuola elementare/media, svolta in quanto obbligatoria o con discontinui anni di scuola superiore mai completati o terminati anticipatamente, chissà, forse proprio per entrare a far parte di quell’associazione criminale, per la quale, ora si è dentro…
Quindi, dopo tanti anni scontati all’interno dei penitenziari, grazie a questo Stato (che è lo stesso che da sempre con le proprie azioni si è combattuto), si esce da quegli istituti, a volte, anche da laureati…
Una bella soddisfazione, una scommessa vinta… da parte di tutti quegli uomini e donne che operando per quelle strutture, sono riusciti nell’intento di combattere quella detestabile e profonda ignoranza!!!
Quindi,  alla fine si potrebbe dire che lo Stato è riuscito lì… dove di fatto la mafia fallisce (e dove risulta sempre perdente…) e cioè in quella naturale predisposizione per lo sviluppo culturale…
Perché solo attraverso l’educazione allo studio, un’individuo può cercare di crescere, interpretare meglio i fatti accaduti, leggere con maggiore attenzione la storia del proprio paese e quindi, giungere a quella necessaria crescita personale, per valutare i corretti limiti nei quali voler restare… se all’interno della legge oppure oltrepassare la soglia, per dirigersi in quella cultura del malaffare…
Bisogna cercare sempre di indirizzare tutti… verso quella “cultura della legalità”, verso ciò che rappresenta per ogni cittadino, quel complesso di diritti e di doveri, che permette di vivere una vita sociale e serena all’interno di questa nostra società.
Quando però, ci si accorge che, questo processo culturale, si scontra ancora oggi, con deplorevoli rappresentazioni simboliche che delineano i contorni di un fenomeno sociale da condannare, ecco che allora si capisce, come ancora molto bisogna fare… 
Non serve quindi pagare per gli errori commessi, come non vi sono studi o lauree che possano modificare quella “forma mentis” precostituita… o almeno quella crescita culturale non basta se poi, si continua a manifestare apprezzamenti personali per una associazione criminale che di fatto andrebbe rifiutata…
Non è permesso scherzare con una “parola” che sappiamo bene…, aver lasciato in questa nostra terra… una scia di sangue, uomini e donne delle istituzioni e civili inermi, che senza alcun motivo… hanno perso la loro vita ingiustamente!!!
A nessuno quindi è consentito, di poter utilizzare per qualsivoglia ragione questa “contaminata” parola… senza sperare successivamente, attraverso alibi d’inutili fraintendimenti, tentati per salvaguardare quei propri gesti, o schermarsi dietro banali paraventi, quali possono essere, scialbe manifestazioni d’affetto o semplici frasi per scherno!!!
Diceva il Giudice Falcone…: “per lungo tempo si sono confuse la mafia e la mentalità mafiosa, la mafia come organizzazione illegale e la mafia come semplice modo di essere. Quale errore! Si può benissimo avere una mentalità mafiosa senza essere un criminale”.