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Caro Etnageo…
Caro Etnageo,
Iniziamo quindi dall’inizio:
Nel 1995 il Monte Paschi di Siena, venne privatizzato e la maggioranza ( il 55% ) passò alla Fondazione MPS attraverso i rappresentanti del Comune, presenti con membri quasi tutti dell’area PD.
Ora, è ovvio che chi ne gode sono i nuovi azionisti, perché si ritrovano a gestire i risparmi di tutti quei poveri Senesi, che adesso non hanno più una Banca Pubblica solida ( e che… esisteva da più di 500 anni), ma una Banca privata, quotata in Borsa e immersa in speculazioni finanziarie…
Storia di un saccheggio ( dal Blog la ” Rete del Grillo “ riporto quanto segue… )
– Banco Santander compra Antonveneta per 6, 6 miliardi di euro
– Banco Santander si accorge di aver fatto un pessimo affare, scorpora Interbanca da Antonveneta, valutata 1,6 miliardi, e cerca un compratore, il valore della banca reale è di circa 3 miliardi
– Monte dei Paschi compra Antoveneta per 10,3 miliardi pochi mesi dopo
– MPS si accolla anche il passivo di Antoveneta per 7,9 miliardi
– MPS valeva all’epoca 9 miliardi e compra Antoveneta che ha metà dei suoi sportelli (1.000 contro 2.000) per una cifra, 10,3 miliardi, superiore allo stesso valore di MPS
– MPS non ha 10,3 miliardi, quindi si indebita, il titolo crolla
– Per questa operazione il presidente di MPS, Mussari (ex presidente anche della Fondazione MPS) viene premiato con la presidenza dell’ABI, senza che nessun partito o organo di vigilanza si opponga…
– La procura della Repubblica di Siena apre un’inchiesta sull’enorme minusvalenza dell’operazione Antonveneta.
Pari circa a circa 14 miliardi di euro, 28.000 miliardi delle vecchie lire, una finanziaria, uno scandalo che rischia di far impallidire la Parmalat
– La Fondazione MPS, azionista di maggioranza di MPS, indica all’assemblea dei soci della banca la nomina di Alessandro Profumo alla carica di presidente.
Profumo ex Ad di Unicredit è rinviato a giudizio al tribunale di Milano con l’accusa di frode fiscale:
– Profumo punta subito sulla riduzione del personale pari a 4.300 senza avviare una causa come MPS contro i responsabili del disastro.
– La Fondazione deve vendere parte della sua proprietà azionaria di MPS e passa dal 55% al 35%
– Per evitare il fallimento di MPS, Monti eroga un prestito di 3,9 miliardi, cifra equivalente alla Imu sulla prima casa…
– Si parla di un “buco” di 14 miliardi all’assemblea degli azionisti del 25 gennaio 2013, il buco a cui si riferisce era la sottrazione di valore attraverso le operazioni legate ad Antonveneta
– Lunedì 28 gennaio 2013 i Pm che indagano sull’affare Antonveneta scoprono bonifici internazionali per 17 miliardi…
– Subito dopo emergono somme rilevanti che sarebbero rientrate in Italia attraverso lo Scudo Fiscale voluto dal PDL e approvato grazie all’assenza in aula di molti deputati del PD…
Cosa dire di fronte a questo furto ai danni dei soliti poveri e disgraziati risparmiatori italiani, ora in questo periodo di dibattito politico, sentiamo come tutti i nostri politici si sentono sdegnati dalla vicenda, sentiamo il Prof. Monti dire: se parlo Bersani mi sbrana…, mentre Ingroia giustamente, sente odore di tangenti…
Ora mi chiedo… come andrà a finire???
Fallimento, Liquidazione o Commissariamento…???
Ho sentito dire che a breve la Banca emetterà una sottoscrizione dei Monti Bond per 3,9 Miliardi, in linea con le richieste dell’Eba, l’Autorità Bancaria Europea ed inoltre sembra che ci possa essere la possibilità che la Fondazione Mps, possa procedere alla cessione di un pacchetto di partecipazione, abbassando così la soglia della Fondazione stessa…
L’indirizzo della Banca d’Italia è quello di fare pulizia nei conti, operando in maniera chiara, come dei veri e propri commissari, garanti sia del patrimonio che dell’amministrazione.
Speriamo comunque, di poter scoprire presto, chi c’è stato dietro a questa speculazione finanziaria, dove questi miliardari bonifici sono giunti, chi ne ha potuto beneficiare… e soprattutto quanti hanno permesso nuovamente a queste somme di rientrare in Italia, dalla porta principale godendo del cosiddetto ” scudo fiscale “…
Sindaco… sola contro tutti…
Maria Carmela Lanzetta, Sindaco di Monasterace, ha deciso di ritirare le dimissioni, con riserva… dice Lei, a conclusione della conferenza stampa tenuta in Comune insieme al segretario del Pd, Pier Luigi Bersani.
Il primo passo è stato fatto ed ora resteremo a valutare, se gli impegni richiesti, verranno da questo nostro Stato assunti e mantenuti…
Ciò che maggiormente dovrebbe sconvolgere è che, l’associazione criminale cosiddetta ‘ndrangheta, opprime e sottomette, un piccolo paese, di sole tremila anime…
Un territorio povero, dove la disoccupazione è tangibile ovunque si guardi e dove la crisi fa chiudere i battenti, a quelle piccole imprese, quelle fabbriche artigianali gestite a carattere familiare, un’area dove anche l’agricoltura fa fatica a reggersi…
Ecco che quindi, in questo tessuto urbano, giunto quasi al tracollo, vi sono delinquenti che pensano di incendiare una farmacia ( di proprietà appunto del Sindaco), dimostrando in maniera coercitiva, che loro soltanto possono decidere su quel luogo…
Nel compiere quel gesto, dimenticano che con la loro azione violenta, mettono a disagio una comunità, che proprio da quell’attività riceveva un grande servizio e beneficio e chissà forse togliendo anche ai propri cari, la possibilità di utilizzare, in quel particolare stato d’emergenza, i servizi di quella piccola farmacia!!!
E’ di poca rilevanza, sapere che forse, le indagini condotte dai Carabinieri, prima o poi, porteranno a conoscere gli esecutori dell’incendio, ciò che bisogna invece trasmettere a questi ragazzi, sempre più corrotti dalle organizzazioni criminali e che, la strada intrapresa, non porterà loro alcuna beneficio, anzi i rischi di vederla scivolare via, sono molto alti, diventando con il tempo essi stessi, vittime di quel sistema…
In questo le attività istituzionali, attraverso controlli del territorio più incisivo e con una formazione fatta sin dalle scuole e dai servizi sociali, che debbono sempre tentare di recuperare quei ragazzi, provenienti da famiglie disagiate, che ovviamente sono più portati a delinquere…
Vedremo se il Sindaco ha fatto la scelta giusta e speriamo che questa sua scelta alla fine possa pagare… non bisogna dimenticare, che questa donna, oltre ad avere subito l’incendio della propria farmacia, ha dovuto anche coesistere con colpi d’arma da fuoco contro la sua auto… e tutto ciò, in un paese che si definisce democratico, non può essere ancora accettabile…
Speriamo che questa minuta signora, divenuta portavoce dei propri concittadini, con l’obbiettivo di voler gestire e amministrare questa pubblica amministrazione ridotta ad una situazione disastrosa, non debba oggi divenire la nuova Pulzella d’Orlèans, paladina di una lotta e di un sistema, da troppo tempo ormai oleato che attraverso quelle solide amicizie e ramificazione, trova sempre ed ovunque, esseri disponibili a compiere in nome e per conto loro, quei delitti efferati che aggiungono nuovi nomi, a quella già troppo lunga lista di nostri eroi, scomparsi per sempre, per aver voluto difendere un paese che invece li aveva lasciati soli!!!













