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Sicilia Commissariata!!!


Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha deciso di commissariare la Sicilia!!!

Non è, un vero e proprio commissariamento, almeno non ancora, per il momento si tratta di bloccare tutto quanto riguarda la questione dei depuratori.
Sono circa un miliardo gli euro stanziati, che ora resteranno bloccati, e voler dire ( da parte del ns. presidente della regione) che quanto avvenuto sia ingiusto e inaccettabile… è veramente ridicolo!!!
Il commissariamento non rappresenta una eventuale strategia, ma certamente l’unica soluzione per stravolgere, una volta e per tutte, questo stato di cose!!!
Lo stessa dichiarazione fatta dal Presidente Crocetta alla domanda su quanto accaduto e cioè: “onestamente non ne so nulla, e neanche capisco per quale motivo ci commissaria ora che ci stiamo muovendo…”, è, tutto che dire… si tratta di non percepire il totale immobilismo di una regione, che di moto, nulla possiede…
Le imprese sono ferme per non dire ormai chiuse, le attività commerciali ( ad esclusioni di quelle cinesi ) hanno chiuso i battenti da un bel pezzo, i disoccupati sono al massimo storico e non parliamo di quelli in cassa integrazione che non percepiscono neppure il sostegno statale!!!
Eppur si muove, la celebre frase pronunciata da Galileo Galilei…, aveva un senso, ma qui, quella sopra riportata, non ha alcun senso!!!
Nessun intervento è stato fatto per abbassare i costi di un casermone chiamato “regione”, uffici pieni e zeppi di dipendenti, di cui nessuno ne conosce i giovamenti e soprattutto i benefici per la collettività… e non parliamo di deputati, consiglieri, assessori, ecc…
Sono passati ben tre anni da quando la Corte di Giustizia dell’Unione Europea aveva condannato i nostri comuni per inadempienza, rispetto a quanto richiesto nella direttiva europea sul trattamento delle acque reflue urbane, ed oggi come allora, molti di quei comuni si ritrovano ancora sprovvisti di reti fognarie…
Poi però. gli stessi comuni, s’improvvisano creativi d’opere strutturali, che a nulla servono, almeno non nell’immediato – vedasi quei progetti meglio conosciuti come PIP – per infrastrutture e potenziamento di aree depresse per insediamenti produttivi, che proprio le amministrazioni comunali, portano avanti con progetti sconclusionati ed il cui unico obbiettivo è riceverne i finanziamenti… che poi servono a “sovvenzionare” tutto quel sistema clientelare a cominciare con il pagamento degli espropri e finendo ai lavori affidati alle solite imprese amiche… e quando quel sistema “architettato”, non rientra nei propri piani…, ecco che allora sin da subito, si avviano tutte una serie di escamotage, per mettere in seria difficoltà, l’impresa aggiudicataria ed ovviamente i propri subappaltatori…
Credetemi… ci s’inventa di tutto, a cominciare con realizzazioni di perizie di varianti inutili, che hanno quale unico obbiettivo, quello di rimodulare nuovamente un progetto sin dall’inizio errato…, e quando ci si accorge di essere rimasti attanagliati da procedure che non permettono di dare soluzioni immediate ai loro problemi, ecco che allora viene deciso, di riportare lo scontro su un livello superiore e cioè si avviano quelle procedure che hanno quale unico fine, la rescissione contrattuale… e mai la finalità dell’opera!!!
Ed in questo meccanismo perverso, trovano la loro giusta collocazione, proprio i Rup, che ( il più delle volte incompetenti…, a volte –ho sentito dire– hanno stipulano contratti d’appalti a società, senza aver verificato che l’impresa aggiudicataria ne possedesse i requisiti e/o l’attestazione di qualificazione Soa… ) proseguendo con futili defezioni, che trovano successivamente conforto, con quanto redatto da alcuni professionisti esterni (i cosiddetti collaudatori) che riportano nel merito delle loro relazioni, motivazioni con le quali gli enti appaltante, sono stati costretti a procedere alla rescissione dei contratti, falsificando e/o modificando, non soltanto la cronologia degli avvenimenti, ma anche –quanto dovrebbe essere di loro competenza– garanzia di linearità sugli adempimenti e sui controlli dei materiali… 
Ci raccontano che queste opere sono necessarie per le dinamiche di sviluppo, in quanto immettono nei sistemi territoriali, nuova linfa, processi virtuosi che avranno certamente effetti e benefici non soltanto alle imprese, ma su tutta l’occupazione e la sua globalità…
I comuni (ci viene detto…), rendendo queste aree di insediamento produttivo ed industriale più moderne, funzionali e attrattive, con tecnologie ecologiche e produzione d’energia da fonti rinnovabili, riusciranno a realizzare percorsi progettuali, utili e strategici, per tutto il sistema produttivo del territorio comunale…
Sarà così… basti vedere tutte quelle opere inconcludenti sulla trasmissione “striscia la notizia”!!!
Il bello è che per questa loro concreta inadempienza amministrativa, nessuno paga… a cominciare proprio da quei capo settori che percepiscono dei bei stipendi d’oro…
E’ quindi, ben venga questo commissario che dovrà coordinare la realizzazione di queste opere ( impianti di depurazione ), ma se si ampliassero i controlli, anche e soprattutto, a tutte quelle opere non necessarie e certamente “mal gestite” ecco che forse, potrebbe essere l’inizio di dare una svolta certa, ad una regione che da anni è in completo abbandono… e poco importa se a qualcuno questa situazione non potrà piacere… perché l’importante è poter assistere definitivamente al crollo di questo mal costume, così presente a tutti i livelli di questa nostra ( ma forse sarebbe più corretto dire mia e di pochi altri onesti… ) Sicilia!!!

Expo… in odor di mafia!!!

Ad oggi, le imprese escluse dai lavori dell’Expo, per infiltrazioni criminali, sono ben 68!!!
La prefettura di Milano ha disposto le cosiddette “interdittive” avendo verificato ben 368 aziende…
Quindi se si prova a fare due conti…, vedrete che quelle che non possedevano i requisiti di legalità sono più del 10% sul totale… e cioè che che le infiltrazioni mafiose hanno coinvolto circa una ditta sulle 9 tra quelle impegnate nei lavori dell’Esposizione Universale di Milano. 
Società che erano già state ammesse nelle cosiddette “white list”, ma che successivamente sono state escluse… in particolare, per aver utilizzato mezzi d’opera non in regola poiché utilizzavano targhe clonate. 
Il sistema prevedeva, l’utilizzo di subappaltare i lavori a società poco “limpide” che per ingannare i controlli, utilizzavano targhe clonate (preventivamente autorizzate ) in automezzi diversi da quelli verificati…
Un altro caso ha visto l’allontanamento di una società amministrata dalla moglie, il cui marito era stato sottoposto ad interdizione per traffico internazionale di droga; la società è stata espulsa dai lavori, in quanto si è dimostrato che i movimenti economici, servivano per il mantenimento del familiare e delle spese legali necessarie…
Da un’ulteriore controllo, si è scoperto che un’altra impresa di Crotone, utilizzava esclusivamente personale originario della cittadina calabrese, che di fatto non costituisce di per se un problema… se non fosse che dagli accertamenti è emerso che, molti di essi erano pregiudicati o ancora peggio, legati ad associazioni malavitose…
Stessa situazione si è poi ripetuta per molte aziende a conduzione familiare, amministrate da prestanomi o parenti incensurati…
E’ dire che il nostro paese, aveva convinto gli investitori stranieri, a puntare su quest’investimento… dichiarando che l’evento, sarebbe stato “mafia free“… 
Non vorrei comunque, che proprio questo modo “delicato” d’intendere la mafia è cioè in quel modo del tutto “libero”, ha permesso che quanto oggi scoperto, derivi proprio da quel modo “inconsistente” di fare i controlli… e che consente ad ogni occasione, certi cosiddetti “imprenditori”, di continuare ad operare in quelle grandi opere, permettendo – grazie ad uno Stato disimpegnato – di utilizzare quei soldi pubblici, che vanno non solo a ripulire, ma soprattutto a saziare, le casse di tutte quelle associazioni criminali, che di fatto, sin dall’inizio si volevano ( a parole ) contrastare!!!

La solitudine di un numero uno


Sono in molti a dire che intorno a noi qualcosa sta cambiando e che si sono fatti passi da gigante nei modi di concepire le istituzioni ed il potere che essi rappresentano…

E’ quindi tutti a dirci che sul fronte delle lotte alla criminalità sono stati raggiunti dei traguardi importanti, poi, a quale prezzo di vite umane queste lotte sono costate, quello… è tutt’altro discorso!
Va be… diciamo senza alcuna retorica che alcuni cambiamenti si sono verificati, ma quanto questi abbiano realmente modificato le coscienze civili è ancora da vedere… perché nella stra-maggioranza dei miei conterranei è ancora insita quella convinzione per la quale, la legittimità di quel potere “occulto” garantisce lavoro, ordine, una cosiddetta “giustizia” espressa senz’altro in tempi più celeri di quella ordinaria…, possiamo considerarla, una vera e propria auto-legittimazione, che garantiva e garantisce quel consenso di voti ed al stesso tempo permetteva a questo “sistema” l’invisibilità…
Osserviamo nelle cronache di questi giorni come le indagini realizzate da parte degli organi inquirenti, conducano sempre a collusioni e trattative ” enigmatiche” dove da una parte ci sta la mafia e dall’altro un nemico “oscuro” che sta anch’esso dall’altra parte della legalità e cioè il cosiddetto anti-stato. 
Uno “stato” dentro lo Stato… che trama segreti e che influenza a seconda dell’evenienza il potere democratico e civile…
Uno “stato” al cui interno si è ricorso con molta frequenza, per sistemare certe situazioni “equivoche”, che avrebbero dovuto non saltare fuori, che non dovevano emergere e se scoperte, andavano immediatamente insabbiate, in particolare se tra questi ci sono i loro uomini…
Perché se da un lato si crede di aver smascherato quelle possibili connivenze, ancora tantissimo va fatto, per combattere la tendenza di molti settori ampi della politica ed imprenditoria nel considerare ancora la mafia come una risorsa, qualcosa da cui ottenere vantaggi, che sostiene economicamente certe candidature e che risulta essere presente nei momenti decisivi…
Altresì, è altrettanto evidente osservare come alla politica non gliene frega niente di certe manifestazione organizzate de quelle associazioni contro le mafie, infatti stranamente, non si vedono mai… segretari di partito o leader politici, ecco che da tale evidenza, si dimostra come nel nostro paese nulla sia cambiato…
Ed è per questo motivo che ormai il sottoscritto ha una idiosincrasia per queste esibizioni di “legalità” espresse da “taluni” personaggi che si presentano in quelle manifestazioni, più per loro esibizione, che per voler realmente ricordare quegli eroi – uomini dello Stato – che insieme ai propri agenti di scorta, hanno perso la vita…
Ma noi, non abbiamo bisogno di questa “propaganda politica”, noi quelle persone veramente eroiche le abbiamo conosciute ed abbiamo avuto modo di vedere come, nello svolgere i loro incarichi, non abbiano mai esibito se stessi agli altri, anzi, hanno sempre cercato di far credere noi tutti, che stavano avendo una vita normale, c’incoraggiavano a pensare che la lotta alla mafia, fosse una cosa possibile ed a disposizione di tutti… altrimenti si correva il rischio di avere una prospettiva errata della lotta, di poter credere di avere di fronte a dei miti, fama, notorietà e applausi, ma di fatto, scoprire che nulla era cambiato e che un passo avanti non era stato fatto!!!.
La verità è che in molti hanno paura, una paura che nasce dalla consapevolezza di perdere ciò che hanno, infatti, se questo “sistema” iniziasse ad essere smantellato, se “l’impalcato degli incarichi“, iniziasse a scricchiolare, ecco che sarebbero in tanti quelli a cadere…  a perdere quelle posizioni prestigiose o quelle funzioni “immeritatamente” ottenute… 
Ecco perché, quando un semplice cittadino inizia a effettuare quelle azioni di contrasto, tali da scardinare quello strutturato e collaudato sistema, ecco che, nel momento in cui vengono toccati i suoi uomini… inizia una strategia dell’abbandono, la persona indicata inizia ad essere lasciata sola…, non perché egli possieda in tasca chissà quale segreto o un papello prodigioso che possa nascondere un cifrario con i nomi di quanti collusi o appartenenti al sistema, ma soltanto perché la forza ed il coraggio delle sue idee, è capace, da sola, d’incrinare e scardinare un potere ormai diffuso a tutti i livelli, nella nostra isola….
Ed allora cosa avviene…, parte un piano di contrattacco che serve, prima ad intimidirlo e successivamente, ad allontanarlo dal proprio ambito professionale…
Sorgono nuove diffidenze, lo si vede quasi fosse un animale strano… uno di quelli da cui non fidarsi, anche perché impossibile da ammaestrare e quindi alla fine, invece di premiare l’impegno dimostrato, s’iniziano a monitorare le sue azioni, si cerca d’intravvedere un eventuale punto debole o si va alla ricerca si quale scheletro conservato nell’armadio…

Un vero “preoccupante” fastidio si manifesta per quel suo modo d’essere e chissà se forse non rappresenta proprio in ciò, quella avversione personale oggi avviata… quasi s’avesse invidia per quel coraggio finora dimostrato…

Ora, nel sentirsi isolato e circondato, capisce che deve trovare nuovi alleati a lui certamente inconsueti… deve superare quella limitata porzione di silenzi di alcuni uomini dello Stato…, va oltre, guarda, ascolta, si rivolge all’esterno, a quelle figure non ancora compromesse, a quelle associazioni composte da cittadini onesti, a quegli uomini politici che non vengono influenzati dagli interessi del partito ma che sanno farsi carico direttamente dei valori istituzionali, perché questi debbano essere messi sempre al di sopra di tutto…
Ma il potere è sempre lì nell’ombra, invisibile, come qualcosa di superiore, impersonale, ma soprattutto in modo latente va tramandando le proprie ostilità… ed è per questo che alla fine… tutti i numero uno… verranno sempre guardati con tanta sfiducia e molto sospetto!!!

Arrestato Amministratore Giudiziario!!!


Sono anni che vado dichiarando delle difficoltà a cui le imprese sottoposte a confisca debbono sottostare…

Ad iniziarsi proprio da quel “particolare ed esclusivo” sistema con in quale si giunge alla scelta dei nominativi cui affidare ii controllo societario…
Un vero e proprio rituale quello delle nomine degli amministratori giudiziari, che segue il provvedimento con il quale il tribunale nomina il giudice delegato alla procedura…
Un sistema quasi clientelare, nel quale girano personaggi che hanno ritenuto di poter disporre dei beni confiscati quasi fossero “personali” e su cui costruire i loro vitalizi…

Difatti la consuetudine ha permesso che la maggioranza dei patrimoni confiscati, siano attualmente nelle mani di queste soggetti che, in modo del tutto arbitrario, li gestiscono spesso con discutibile efficienza e soprattutto senza alcun rispetto delle disposizioni di legge.
In particolare queste mie considerazioni, poggiano su fattori determinanti e cioè:
– il primo, quello dei pagamenti: eseguiti questi, senza alcun rispetto di quelle regole elementari chiamate “priorità”, nelle quali pur valendo sempre la regola della cosiddetta “par condicio creditorum”… e cioè che in base a questo principio, i creditori hanno tutti il diritto di essere soddisfatti in egual misura rispetto al patrimonio del debitore, questo però, finché non sussistano diritti di prelazione che dividono i creditori in differenti categorie, alle quali corrispondono ovviamente differenti trattamenti e cioè se si appartiene alla categorie dei privilegiati ( lo Stato, le istituzioni per debiti tributari ed il personale dipendente) oppure dei cosiddetti chirografari, che non godono del diritto di prelazione ( e dunque… saranno soddisfatti successivamente i creditori privilegiati).

– il secondo, quella della rotazione nelle amministrazioni giudiziarie, prevista dalla legge (così come la destinazione dei beni) che dovrebbe avvenire entro 90 giorni o al massimo 180, mentre invece – esistono reali casi in cui società con patrimoni milionari, sono da 15 anni nelle mani dello stesso professionista che per altro, possedeva un doppio incarico, giungendo a prendere cosi negli anni parcelle d’oro ( circa 7 milioni di euro) sia come amministratore giudiziario e sia (150 mila euro) come presidente del consiglio di amministrazione… controllore e controllato nella stessa persona…
– il terzo, la gestione in contemporanea di società – appartenenti questo allo stesso gruppo – che ora vengono ad avere il medesimo amministratore, che ovviamente nell’operare, si ritroverà a seconda della situazione ad essere, una volta creditore ed un’altra volta debitore e viceversa, operando così a “sensazione“, scelte strategiche di solito errate o certamente non convenienti per l’una rispetto all’altra…  

– il quarto, la poca dimestichezza con il settore tecnico da affrontare – per non voler aggiungere,  la poca capacità professionale e personale che questi amministratori giudiziari hanno, garanzia loro data soltanto sulla carta, in quanto iscritti all’Albo nazionale degli amministratori giudiziari, ma per il resto, poco conoscono di quel campo con cui adesso debbono andare ad insediarsi, vedasi imprese alimentari, di costruzione, gestione ambientale, impianti industriali, ecc…, e dove – circostanza questa che secondo il sottoscritto dovrebbe essere sempre adottata – questi amministratori, pur avendo la possibilità di chiedere al giudice delegato il consenso a farsi coadiuvare da tecnici o da altri soggetti qualificati, questi amministratori… preferiscono operare in modo del tutto arbitrario, facendo di solito cazz…, ed in questo, non pensiate che ci sia soltanto l’inadeguatezza professionale… perché al suo interno si nasconde il vero motivo, rappresentato da una personalità debole che per propria convenienza, preferisce in ogni circostanza evitare… quei possibili scontri o eventuali denunce di responsabilità!!!

Quanto sopra è appena emerso, dall’ultima indagine condotta dalla Procura Calabrese, dove è stato scoperto ( ma parliamo sempre dell’acqua calda… ) che la condotta di un amministratore giudiziario infedele, consentiva alla ‘ndrangheta di continuare a controllare le stesse imprese sequestrate alcuni anni prima ad alcune cosche…
Il boss arrestato, grazie alla complicità dell’amministratore giudiziario nominato dal Tribunale, continuava a gestire in maniera diretta le proprie aziende sequestrate, impartendo ordini e fornendo indicazioni che permettevano così alle società collegate di progredire nel malaffare…
Ora in galera sono finiti in tanti, non soltanto coloro che erano affiliati alla cosca, ma anche  insospettabili professionisti, commercialisti ed avvocati, accusati tutti di far parte dell’organizzazione o di averla favorita. Tra questi Rosario Spinella, professionista reggino che il Tribunale aveva designato quale amministratore giudiziario delle aziende sequestrate preventivamente quando era scattata l’operazione…
Spinella è accusato di aver amministrato le aziende, praticamente facendo partecipare il clan a tutte scelte strategiche delle società.

Il manager poi attraverso la sovra-fatturazione delle prestazioni avrebbe costituito un fondo nero al quale i boss potevano attingere, soldi che poi finivano direttamente nelle mani della “famiglia”…
Oltre al commercialista nella lista delle persone finite in manette anche gli avvocati Giulia Dieni e Giuseppe Putortì, legali storici del boss, ora accusati di aver fatto da staffette e portaordini del boss, approfittando della possibilità di avere con lui colloqui in carcere.
Gli inquirenti hanno rilevato che i familiari del boss, era sempre presenti nei cantieri ed aveva la disponibilità di uomini e mezzi che gestivano a loro piacimento, eludendo di fatto, le disposizioni impartite del Tribunale. 

Voler credere oggi che questi rappresenti siano soltanto un caso sporadico è falso…. e vi assicuro che non c’è bisogno d’attraversare lo stretto, basta guardare a casa nostra e di queste imprese e di questi amministratori collusi, ne troviamo a centinaia – basterebbe prendere in mano le carte di quella loro “professionale” gestione amministrativa e ci si accorge subito ( o meglio… ciò è possibile se chi legge le carte è capace di poter individuare anche tra quegli interspazi bui… occultati nel proprio interno, difficilissimi da intuire o da comprendere, anche purtroppo… per gli stessi inquirenti) di come questa loro condotta, sia stata volontariamente, disdicevole e manchevole, un operato svolto non con piena autonomia, ma fortemente condizionato e indubbiamente sottomesso!!!  
Ci sono uomini che credono tanto nella “famiglia” che ne hanno due…

Non possono non sapere…

Se si volesse raccontare il “fango” con cui si è obbligati a convivere…, credo che non basterebbero abbastanza pagine per descrivere, quanto in questi anni, se pur ” indirettamente ” ci viene imposto.
Assistiamo quotidianamente a situazioni, che vengono realizzate esclusivamente per compiere azioni disoneste: truffe, raggiri, frodi, evasioni, connivenze, brogli, contraffazioni, ecc…, infatti queste, ormai si svolgono come fossero una consuetudine…
In particolare proprio questa nostra terra, viene continuamente “violentata” da faccendieri che considerano quale unico valore di vita, lo scambio, quello del denaro.

Ecco perché, a differenza di quanto alcuni “soggetti” vogliono farci credere…, la nostra non è una Regione povera, ma anzi inaspettatamente è una di quelle, in cui si genera una grande ricchezza ( ovviamente ad usufruirne sono soltanto in pochi… ), ma essendo questa, realizzata in maniera celata, non appare mai nei testi ufficiali dei dati regionali per i redditi, pubblicati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, calcolati in base alle dichiarazioni IRPEF, quelli appunto… che non vengono mai redatti!!!

A dimostrazione che la nostra Sicilia, presenta il minor incremento annuale, soltanto l’1,0%, dimostra che e veramente difficile scoprire l’evasioni anche per le stesse forze dell’ordine, in quanto il sistema è talmente ben collaudato e oleato, che diventa difficile scoprirlo!!!

Ad iniziare dagli appalti pubblici, un sistema talmente sperimentato, che bypassando quelle regole di obblighi e normative di carattere “cartaceo”, trovano si conferme soltanto nella carta e mai nella realtà, con l’unico obbiettivo di frodare la legge. 
Si tenta così di trovare tutte quelle possibili variabili a cominciare dalle modifiche sulla Stima Tecnica ( computo metrico ), sulla modifica delle voci che descrivono le lavorazioni ed infine, sulle forniture oggetto dell’appalto, dove si entra nel merito del contenuto per orientarne l’oggetto dell’appalto per favorire qualcuno a discapito di altri…
E cosa dire di alcuni, Progettisti, Direzioni lavori, Stazioni Appaltanti, R.U.P., Uffici tecnici e quant’altro, interlocutori che spesso adottano propri parametri di giudizio, molto personali, che non trovano conferme nella giurisprudenza vigente ( ampia e ben strutturata ) e che producono giudizi contrastanti tra un Ente ed un altro…, con l’unico obbiettivo da parte di questi responsabili, di volersi porre, sempre ed in ogni circostanza, sopra gli altri, attraverso giudizi e pareri quasi sempre insindacabili…
Arroganza mista ad incompetenza, che produce tensione nei rapporti e che serve esclusivamente a creare difficoltà all’impresa aggiudicataria dell’appalto, per far si che la società amica di turno, soprattutto se seconda aggiudicataria, possa nuovamente rientrare nell’appalto…
Altro che semplici complicità, qua si tratta di collusioni vere e proprie, dove le bustarelle la fanno da padrone…
Ed i controlli dove sono??? Ma scusate, perché Voi li avete mai visti questi controlli…??? Si accadono, ma soltanto una volta su mille e quasi sempre a scapito del più piccolo tra gli imprenditori… qualcuno che certamente con le proprie offerte dava fastidio, che non appartiene a quelle lobby di potere, che detengono gli agganci politici, amministrativi, sindacali, e che rappresentano, simultaneamente a “certe” connivenze, garanzia che questo sistema non fallisca… e che il potere resti sempre nelle loro mani!!!
A questo punto cosa debbo pensare…??? Che forse sono impreparati o non a conoscenza delle leggi??? Oppure che volontariamente l’interpretazione delle normative, sono indirizzate ad uso e consumo dell’amico di turno???
NON POSSONO NON SAPERE… che prima o poi, attraverso questo modo di svolgere il loro operato, potranno essere sottoposti alle decisioni di Giudici che, interpretando il loro esercizio, potrebbero decidere di condannarli con precise azioni individuali di responsabilità…
Dopotutto, i rischi di  denunce sono sempre dietro l’angolo, ed anche coloro che oggi sembrano apparire ( ai Vs. occhi… ) come soggetti deboli, possono, inevitabilmente rovinarvi le carriere, esponendo a chi di dovere, gli abusi effettuati e colpendo con azioni legali e mirate, quelle responsabilità che non sono da ricondursi all’Amministrazione, ma esclusivamente personali, in quanto, risultanti da scelte autonome, soggettive e interpretative, di cui l’Amministrazione ignara, anche se colpita ( come sempre fa ) si tirerà fuori…, lasciandovi in queste circostanze da soli ed in completo abbandono…
Cosa dire: decidete come meglio credete, ma prima di agire valutate “se il gioco vale realmente la candela”… 

Dieci motivi per cui il Movimento 5 Stelle delude.

Giornalettismo!!! 

Giorno 27 settembre è uscito un articolo intitolato: “Dieci motivi per cui il Movimento 5 Stelle delude”.

L’ho letto e trovo la maggior parte dei commenti ricevuti interessanti, ma c’è qualcosa che di quel post non mi convince… 

L’articolo ad esempio inizia parlando del consenso dato dai sondaggi al movimento in previsione della prossima campagna elettorale e il giornalista parlando del suo leader lo definisce il “comico genovese”

Ora… criticare il comico mi sembra alquanto offensivo, considerato che come diceva Charlie Chaplin “un giorno senza un sorriso è un giorno perso”!!!

Voler far credere inoltre che la credibilità del Movimento sia legata esclusivamente alla sua capacità di riempire le piazze – facendo divertire i presenti – beh… mi sembra alquanto riduttivo e soprattutto sappiamo bene entrambi come ciò non rappresenti la realtà dei fatti!!!

Concordo viceversa nel proporre una maggiore libertà nella gestione del movimento e quindi di un minor controllo da parte di quella sua classe dirigente a cui andrebbe sommata la poca autonomia dei suoi iscritti, difatti basti osservare come ai militanti del movimento non sia concesso spazio nei rapporti con l’opinione pubblica e in particolare con i giornalisti… 

Ma è proprio quanto accaduto al consigliere Giovanni Favia che dovrebbe fare riflettere su questa circostanza, già… su come sia fondamentale proteggere il Movimento da attacchi mediatici, poiché coloro che dovrebbero essere demandati a presentarsi ai microfoni, hanno evidenziato poca dimestichezza e forse dovrei aggiungere quanto poco preparati siano a quelle tecniche scaltre ci taluni giornalisti, solitamente inclini a compiere tranelli nel formulare le proprie domande, distruggendo di fatto la popolarità i quei soggetti, che (forse) tanto di buono avevano fatto finora… 

Ora si parla di ordini dall’alto: ma perché – vorrei chiedere a quel giornalista sicuramente sottomesso ail suo editore –  negli altri partiti non c’è sempre il veto del Padrone???

Berlusconi per il PDL, Casini per l’UDC, Bossi…ed ora Maroni per la Lega, Bersani per il PD (ha dietro D’Alema), Di Pietro per l’IDV, Lombardo fino a pochi giorni fa per l’MPA e via discorrendo… e quindi nella sostanza di cosa si stiamo parlando???

Provate ad esempio ad offrire le vostre professionali adun qualsivoglia partito, esprimete le vostre idee e soprattutto numeri per tentare una scalata elettorale: beh, vi diranno sempre che dovrete mettervi in fila e se siete interessati, prima portarei voti al partito per il candidato da loro prescelto e poi con il tempo chissà se ne potrà parlare e se mi sarete sottoemssi alle decisioni del partito, ecco che prima o poi, vi sarà data una possibilità, sempre che altri familiari e/o parenti di quel politico già in auge non vi rubi la scena…

E quindi, mio caro giornalista, ai cittadini interessano i programmi e non le barzellette di Beppe Grillo, l’importante nella politica sono le azioni, per esempio quella proposta dal movimento di limitare ai propri eletti lo stipendio a 2.500 Euro, la rinuncia al rimborso elettorale, che come abbiamo visto proprio in questi giorni sono stati spartiti dagli altri partiti tra i loro tesorieri, ed ancora, la rendicontazione delle spese elettorali,  i bilanci, etc… 

Certo ora che si è preoccupati si mira a colpire anche quel guru del web (vero leader del M5Stelle), Gianroberto Casaleggio, il quale – secondo alcuni – decide chi rimane e chi viene espulso dal Movimento!!!

Si è preso ad esempio il consigliere di Ferrara, Tavolazzi, cacciato per aver organizzato un convegno oppure la consigliera Modenese Sandra Poppi, sì…  per aver usato senza alcuna autorizzazione il logo del movumento “Cinque Stelle”!!!

Non discuto che quanto sopra contrasti con il voler appartenere al Movimento e mi si trova concorde quando si dice che le scelte debbano passare attraverso una consultazione tra i propri iscritti e non quel unica scelta di pochi eletti tra cui Casaleggio e/o Beppe Grillo ed altri familiari o intimi amcici…

D’altronde non entro neppure nelle decisioni imposte dagli altri partiti, dove la scelta del segretario avviene per acclamazione o su particolari Statuti che dovrebbero indicarne alcmeno i modus operandi, ma sappiamo bene che alla fine chi decide è sempre uno e cioè l’élite!!!.

Continuando, non mi trovo d’accordo con l’imposizione di evitare il confronto pubblico, sicuramente preferisco quello all’americana con due candidati, dove le domande vengono predisposte prima da soggetti preparati e non da quei nostri abituali giornalisti faziosi; i candidati inoltre dovranno dare risposte chiare e semplici, mai equivoche, soprattutto su quei temi che vanno dall’economia al lavoro, dai programmi d’intervento sul territorio e sulla gestione rifiuti, ed ancora politiche dicontrasto serie contro l’evasione, il riciclaggio della criminalità organizzata, senza dimenticare la corruzione nelle Pa. e gli sprechi del denaro pubblico, ognuno deve esprimere cosa vuole fare e lo sottoscrivere attraverso un proprio programma elettorale.

Si dice che il programma del M5Stelle sia molto vago e disorganico, in quanto le proposte riguardano temi che hanno poco riscontro nella realtà e risultano quindi difficili da mettersi in pratica…

Si vuol far credere che essi siano fortemente idealizzati e poco concreti (sì… diversamente dal programma proposto dal Cav. Berlusconi con i suoi milioni di posti di lavoro, che si è visto poi con il tempo quanto non fosse reale…); per cui, anche se l’attuale critica potesse risultare in tempi brevi concreta, non dobbiamo dimenticarci che la realizzazione di un modello perfetto ha necessità di tempo, di esperienza, si controlli, proprio per evidenziare errori nelle falle del sistema, tutte verifiche che con l’esperienza condurranno a migliorare questo Paese!!!

D’altronde, attraverso questo movimento si sta progettando qualcosa che a tutt’oggi non esiste, che deve essere ancora realizzato e quindi si ha necessita di fare tentativi sul campo…

Certamente alla fine i numeri daranno ragione al movimento, come è altrettanto sicuro che a pochi giorni prima delle elezioni, molti voti saranno canalizzati verso quegli abituali schieramenti, gli stessi che in questi anni hanno saputo elargire favori personali/familiari ed ora – sono certo – ne stanno promettendo di nuovi… 

Purtroppo saranno le solite regioni ad alimentare quel sistema “infetto”, saranno quei luoghi – come la mia terra – a condizionare le preferenze, in quanto molti miei conterranei credono ancora nel sostegno dato dal politico di turno ed allora ahimè saranno lì a svendere la propria dignità pur di portare acqua (di fogna…) a quel proprio politico,  limitando- ma solo in parte – il cambiamento che si sta attuando e che farà in modo di riportare nuovamente al voto tutti quegli attuali astensionisti, scettici e coloro che per protesta non voteranno più il loro partito!!!

La decisione di Grillo di andare da soli potrà sembrare a molti poco felice, ma certamente pensare di legarci a chi da sempre ha manifestato di rappresentarci e che essi sono ancora il meglio che il nostro paese possa ambire, beh… ritengo che seguirli sia totalmente dissennato!!!

Credo infatti che sia meglio affrontare una scelta coerente, forse chissà… anche sbagliata, ma quantomeno ci permette di sperare e di dire un giorno “ho provato nel mio piccolo a far la cosa giusta“; d’altro canto cosa ci resta, continuare ad accettare per l’ennesima volta una resa incondizionata, sì… per il solo timore di non sbagliare, ma sapendo a priori che l’unico effetto reale ottenuto e quello sopravvivere ad un sistema corrotto e ad uno Stato che pensa (attraverso i suoi referenti ) a sopraffarci!!! 

Ed allora prendendo spunto da un aforisma, dico: “bisogna avere la saggezza dello sciocco e la pazzia del saggio”!!!