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Iva: truffato un miliardo di euro…


E’ certo ormai che “fatta la legge… trovato l’inganno... ” i truffatori sono sempre in anticipo rispetto alle procedure di controllo delle ns. forze dell’ordine… 
Ormai è certo che esiste un business dietro le operazioni di riciclaggio, con sedi in tutto il mondo e che opera attraverso canali diretti ufficiali e indiretti legati ad attività criminali non solo locali, ma anche internazionali, come per esempio i gruppi terroristici… 
Sembra che le forze alleate durante un blitz all’interno di un covo abbiano trovato documenti per realizzare operazioni finanziarie per creare frodi fiscali per finanziare anche gli stessi gruppi terroristici…

Dai documenti scoperti è emersa la procedura con la quale si operava il raggiro e precisamente, prendendo spunto dall’accordo di Kyoto ( quello sulla riduzione delle emissioni di CO2 dove ad ogni Stato è stata assegnata una quota massima di produzione di anidride carbonica ), ecco che le società ambientali che producono meno gas-serra su quanto loro assegnato, possono vendersi la differenza della rimanente della quota loro assegnata a quelle società meno virtuose, emettendo così i cosiddetti Carbon-Credit, cioè dei certificati ambientali che sono negoziabili, sotto la supervisione delle autorità… qui in Italia è il Gestore dei Mercati Energetici, una Società per azioni che fa capo direttamente al Ministero dell’Economia.

Ovviamente il giro riguardava società intestate a prestanomi cinesi e italiani, che facevano girare milioni di euro, vendendo ed acquistando, migliaia di questi titoli Carbon-Credit .
I certificati venivano acquistati all’estero, da società poste in Francia, Gran Bretagna, Francia, Olanda e Germania, attraverso ns. società fittizie che non producevano altro che documenti di spese, vere e proprie fatture intestate a prestanome quasi sempre cinesi i quali poi risultavano vittime di furti d’identità. 

Le società italiane, dopo aver acquistato senza pagare l’Iva, in quanto questo tipo di transazioni ne sono esenti, rivendevano ad altre società i certificati aggiungendone l’Iva al 20/21% anche quest’ultime fittizie… in quanto operavano da semplici intermediari per gli ignari acquirenti finali….

Ovviamente incassata l’Iva, invece di provvedere versarla allo ns. Stato… ecco  che le società fittizie chiudevano facendo sparire tutto… mentre il denaro intascato finiva verso i soliti paradisi fiscali 
o su conti cifrati o ancor più trasformati in beni di valore come diamanti e oro, difficili da ritrovare è nelle quali le rogatorie internazionali non potranno mai approdare…
Ma ciò che è emerso dall’indagine è che dietro questa frode fiscale… possa celarsi un finanziamento al terrorismo internazionale… tanto che le indagini ora sono state estese a livello internazionale ed i rischi che quanto emerso possa essere solo la punta di un meccanismo criminale trova conferma con successive documentazioni trovate in paesi arabi quali Pakistan e Afganistan, nei quali la presenza terroristica come ben sappiamo è molto elevata…

Incredibile comunque che attraverso soluzioni semplici, si possano compiere ancora oggi, nell’era dell’informatizzazione, truffe tecnologiche cosi scontate, da sorprendere anche chi, addetto ai lavori, avrebbe dovuto certamente proteggere e cautelare questo sistema da eventuali sperequazioni banali, eseguite da soggetti che, per la semplicità con le quali sono stata realizzate, non avranno certamente necessitato di chissà quale titolo accademico, ma soltanto di quella “professionalità” basata essenzialmente sulla propria capacità di eseguire truffe e di sapere che di contro,… qualcun’altro “forse”… se non compiacente… certamente dormiva!!!

Gravina di Catania e l’ecologia

Da qualche mese è partita la raccolta differenziata, e… finalmente anche noi diventiamo un po’ più civili e soprattutto entriamo di diritto nel club degli ambientalisti…; già perché la raccolta differenziata, contribuisce a contrastare due gravi problemi: il primo legato a l’aumento della produzione di rifiuti, che viene appunto diminuito grazie al riciclo, perché si abbassano le quantità destinate alle discariche e agli inceneritori…, ed il secondo, perché attraverso questo sistema, non si interviene nei cambiamenti climatici e nel inquinamento dell’aria, riducendo in particolare la produzione di CO2.
Ora il sistema prevede un sistema di raccolta che consente di raggruppare i vari rifiuti in a base alla loro tipologia, da organica umida, a quelli riutilizzabili, quali carta, plastica, vetro, l’alluminio, metalli ferrosi, ecc…

Ci si aspetta quindi che il Comune istalli i cassonetti differenziati e/o che venga svolto il recupero a domicilio  ( il cosiddetto porta a porta ), bene, molto bene sulla carta… ma nella realtà dei fatti è un vero schifo!!!  

Infatti le persone, nel giro di una notte, non hanno più ritrovato un cassonetto, peggio di una caccia al tesoro, le polizie municipali che demandavano alle società di servizi dandone i numeri di telefono, questi che al centralino non rispondono neanche a morire, nessuno sa cosa fare, alcuni mettono i propri sacchi indifferenziati davanti alle porte, questi ovviamente non vengono raccolti e diventano nella notte preda di cani e gatti, spostati nel bel mezzo delle strade dove ignari automobilisti ne trascinano il contenuto per centinaia di metri… un vero porcile!!!

Mentre scendevo da Mascalucia ed imboccando Via Emanuele Cutore, la sporcizia era ovunque, non vi era un centimetro di strada pulita, una vergogna anche per quei poveri residenti, che restavano immobili a guardare lo scempio e senza saper cosa fare…   

Poi chissà perché queste iniziative, cominciano sempre quando tutti sono in ferie…, senza alcuna informazione, ma ancor più importante predisporre una formazione, soprattutto per le persone anziane che hanno più difficoltà a recepire questi cambiamenti…
Capisco che la normativa preveda di raggiungere una percentuale di raccolta del 65% e che ancora oggi siamo a valori  prettamente irrisori e soprattutto lontani da tale percentuale.
Aver imboccato la strada è comunque un passo avanti e speriamo che l’iniziale disagio venga poi premiato con il tempo, anche se mi viene da aggiungere cattivamente che quanto svolto oggi dai noi cittadini non finisca come tutto il resto anch’esso nella spazzatura…