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"Donne che odiano le donne"!

Ero rimasto ai romanzi della serie Millennium dello scomparso Stieg Larsson, in particolare a quel suo primo, potente titolo: “Uomini che odiano le donne”.

Eppure, incredibilmente, la realtà che osservo oggi è capovolta. Perché ciò che accade non è solo assurdo, ma tragicamente emblematico: il sesso femminile, invece di proteggere il proprio genere, spesso lo ostacola. Sì, avete letto bene. E la politica, quella siciliana in particolare, ne è la prova più grottesca.

Non è un caso isolato. I numeri parlano chiaro, e ciò che dicono è spietato. Prendiamo il tema della rappresentanza di genere: la Commissione Affari Istituzionali ha inserito norme che impongono il 40% di presenza femminile nelle Giunte delle Città Metropolitane e dei Liberi Consorzi. Una misura lodevole, in teoria. Ma quando si scava nei dati, emerge una verità scomoda: le donne non votano le donne.

Prendiamo come esempio le ultime Elezioni provinciali di Catania, svoltesi con un sistema di voto riservato ai consiglieri comunali e ai sindaci. Nonostante un’elevata partecipazione femminile tra gli elettori – il corpo elettorale era composto da 760 unità, pari al 94,64% degli aventi diritto – il risultato è stato sorprendentemente squilibrato: su 18 eletti, solo 3 sono donne.

Questo dato evidenzia una clamorosa discrepanza tra la rappresentanza femminile nell’elettorato attivo e quella negli eletti, sollevando interrogativi sulle dinamiche che hanno portato a questo esito.

Ma d’altronde, come dimenticare le elezioni regionali siciliane di qualche anno fa? Su 4.606.564 elettori – con una maggioranza femminile di oltre 132.000 unità, solo 15 donne sono riuscite a farsi eleggere in Consiglio Regionale. Gli uomini? Ben 55…. e la disparità non si ferma lì: sindaci, assessori, consiglieri, dirigenti di partito… le donne sono una goccia in un oceano di potere maschile.

La colpa? Certamente del sistema, di quella casta politica che da generazioni si tramanda le poltrone come eredità di famiglia, lasciando poco spazio a chi cerca di entrarci, figuriamoci se è una donna.

Hanno provato a correggere la rotta con il voto di trascinamento, un meccanismo che dovrebbe favorire le candidate. Ma è solo un palliativo, un trucco per far credere che qualcosa cambi. Intanto, il vero problema rimane: un sistema elettorale marcio, che svuota di senso il voto dei cittadini. Non è un caso se l’astensionismo cresce.

E a chi sta seduto su quelle poltrone da decenni, cosa importa? Nulla. Assolutamente nulla. Lo dimostrano ogni giorno, gestendo questo Paese con lo stesso vecchio copione: clientelismo, malaffare, corruzione, voto di scambio. Abusi di potere che distruggono ogni fiducia nella politica.

E le donne? Purtroppo, molte di loro, invece di rompere questo circolo vizioso, lo alimentano. E il paradosso diventa tragedia.

SCANDALO: Fondi rubati alla Sicilia per finire al Nord! E il Governo Regionale? MUTO davanti alle promesse tradite!

Ho ascoltato ieri l’ennesimo notiziario pubblicato su una pagina social di “Tik Tok” al link: https://vm.tiktok.com/ZNdkdLWDj/  dove si faceva riferimento agli ennesimi tagli dei fondi destinati alla Sicilia che ahimè sono stati destinati verso il nord Italia!!!

Nel leggere notizie come queste mi chiedo come sia possibile che molti di quei lacchè, tra i miei conterranei, votino ancora per quei partiti attualmente posti al governo nazionale che dimostrano in maniera chiara che ci stanno derubando!

Ma d’altronde li ho visti, qualche anno fa, sì… quando posti in fila chiedevano (sembrava di essere ai tempi di Maria Antonietta, regina di Francia, quando – si dice – pronunciò quella sua famosa frase“se non hanno pane, dategli le brioches”; sappiamo come nuovi studi abbiano affermato che la frase sia stata originariamente utilizzata in un romanzo di Rousseau per rappresentare il disprezzo dell’aristocrazia e quindi di quell’allora governanti nei confronti del popolo, molto prima della nota “Rivoluzione”…) e come adulatori in maniera servile, aspettavano che quegli individui porgessero loro un saluto, una stretta di mano o ancor peggio, firmassero (quelle fotografie stampate, consegnate a modello “santino”) loro… l’autografo!!! 
Ma di chi poi? Ditemi… ma chi caz… sono questi soggetti per desiderare un loro autografo? Credetemi sulla parola, a vedere ciascuno di loro mi è venuto il vomito, ero presente casualmente in una Hall d’Albergo quando, appoggiato a un pilastro, osservavo la servile meschinità umana, sì di tutti quei soggetti, “leccapiedi“… per non voler esser più scurrile!

E questo è il ringraziamento per le preferenze concesse a quei soggetti, le stesse che hanno permesso loro di sedere in quelle poltrone a Roma per governarci!!! Ed allora, rivolgendomi a quei miei conterranei: mi raccomando, la prossima volta mettetevi in fila, fate le corse in quelle urne per consegnare a loro la vostra preferenza!!!

Minc…. ho sempre pensato sin da ragazzo con orgoglio di essere siciliano, di poter dire, io mio sento come un Leone, una Tigre, aggiungerei un Gattopardo! Ma crescendo e osservando il mondo che mi circonda, mi sono accorto come negli anni, quelli che erano come il sottoscritto, si sono piegati al sistema, ai compromessi, alle regole, alle bustarelle, già… al malaffare, ed oggi, ecco che mi ritrovo circondato da sciacalletti, iene, e da questi nuovi politici nazionali, imitazioni di quelli che furono i gattopardi, insieme a tutti questi sciacalli e pecore, che – per una congiuntura terribile – si sentono di essere il sale della terra!     

E così i nostri miliardi se ne vanno in silenzio, sì come nella mia immagine di sopra, insieme alla cenere dell’etna,  (già… perché quanti avrebbero docuto ribellarsi da Palazzo D’Orleans, sono gli stessi a cui è stata data loro quella poltrona…) e così le opere che dovevano essere compiute con quel nostro denaro, se ne vanno in fumo…

Parliamo ad esempio del collegamento ferroviario veloce tra Palermo e Catania che non è solo fermo, ma ormai sembra cancellato ancora prima di partire. La notizia del ritardo nella consegna – inizialmente prevista per giugno 2026 – è stata bruciata da un colpo ancora più duro: i fondi del Pnrr destinati al progetto sono stati dirottati verso altre regioni. Lo annuncia con forza Anthony Barbagallo, segretario regionale del Pd Sicilia: “Un treno che non parte neanche sulla carta“.

Ma a chi dare la colpa? Per Barbagallo, il presidente della Regione Schifani si muove sempre troppo tardi, e quando lo fa, preferisce scaricare le responsabilità sui dirigenti regionali piuttosto che ammettere il fallimento di una gestione politica inefficiente: “Schifani – accusa – anziché convocare tardivamente i direttori generali, dovrebbe iniziare ad assumersi le sue responsabilità. I fondi vengono spostati perché altre Regioni si sono dimostrate più pronte, efficienti e capaci di programmare. Noi no“. 

Non ha tutti i torti il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo, nel ricordare che i vertici della burocrazia siciliana non nascono da scelte meritocratiche: Sono spesso espressione di logiche clientelari, dove contano più gli equilibri interni alle coalizioni che la competenza. Basti pensare al caso del capo della Pianificazione strategica, legato allo scandalo dei referti falsificati a Trapani e tuttora in carica, nonostante le richieste di rimozione. Mentre Schifani improvvisamente si sveglia dal torpore per criticare i suoi stessi collaboratori, non ha esitato a espandere l’organico dell’Ufficio Cerimoniale da 24 a oltre 100 unità. Una scelta paradossale, che dice molto su priorità e visione.

A denunciare il caos è anche Roberta Schillaci, vicecapogruppo M5S all’Ars: “Questa settimana niente lavori in Aula, il governo manca all’appello mentre la Sicilia affonda. Sanità in crisi, lavoro precario, infrastrutture abbandonate. L’ultimo colpo arriva proprio dalla decisione di sfilare i fondi Pnrr alla tratta Palermo-Catania per destinarli altrove. È indecente, ma forse ‘indecente’ non basta. Chiediamo da mesi un confronto sullo sfascio della sanità, ma il governo continua a occuparsi d’altro. Dopo quattro mesi, non c’è nemmeno il direttore generale dell’Asp di Palermo. Quando finalmente Schifani smetterà di litigare con la sua maggioranza e tornerà in aula”?

Ketty Damante, senatrice M5S e membro della commissione Bilancio, aggiunge: “Se sognate un treno veloce tra Palermo e Catania, dimenticatevelo. La scure del ministro Foti si abbatte sulle già fragili infrastrutture siciliane. Mentre si illude con il Ponte sullo Stretto, qui tagliano 37 chilometri di alta velocità. I fondi Pnrr non saranno spesi in tempo, quindi tanto vale spostarli. Peccato che così dovranno essere presi da altri progetti, magari già programmati. Il risultato? Nulla si salva”.

Per Pino Gesmundo della Cgil, il problema è strutturale: “Salvini, più che ‘quello del fare’, sembra ‘quello del non fare’. Se avesse investito energie nel Pnrr invece che su un’opera simbolo come il Ponte, oggi staremmo meglio. Al Consiglio dei Ministri si è discusso della revisione del Piano, evidenziando i numerosi ritardi nelle opere strategiche: Palermo-Catania, Salerno-Reggio Calabria, Terzo Valico… ovunque, solo ritardi”.

E Jose Marano, deputata M5S e vicepresidente della commissione Territorio all’Ars, conclude amaramente: “Dall’alta velocità all’alta incapacità il passo è stato breve. Due lotti fermi, promesse svanite. Ora i cittadini pagheranno il prezzo di una gestione pasticciata. Le motivazioni ufficiali? Siccità e mancanza di operai specializzati. Ma questa è una beffa. Non ci sarà nessun treno veloce entro il 2026 e bisognerà trovare nuovi fondi, sottraendoli ad altri interventi. Qualcuno dovrà rispondere di questo danno enorme per la comunità”.

E la Sicilia aspetta, ancora una volta. Mentre le promesse si trasformano in cenere, proprio come quella che sale dal nostro Etna e si disperde nel vento, mentre i treni, ahimè, restano fermi in stazione.

C’era un tempo in cui la gente scendeva in piazza, alzava la voce, lottava per qualcosa in cui credeva…

Già… ora si preferisce pubblicare un commento anonimo lasciato nel buio di un social network.
Una società che di fronte agli scandali più vergognosi, politici corrotti, istituzioni infiltrate dalla criminalità, fondi pubblici svenduti agli amici degli amici, reagisce con un sospiro e poi cambia canale. 
Non è più nemmeno rassegnazione, è peggio: è normalità!

Ci siamo abituati a vivere in un sistema che funziona solo se accetti le sue regole perverse: il clientelismo che ti fa ottenere un posto, l’evasione che ti tiene aperta l’attività, il silenzio che ti protegge. 
E così, mentre i potenti si spartiscono tutto, il cittadino comune rimane inchiodato alla sua paura o, forse, alla sua complicità. 
Perché alla fine, se anche tu (in piccolo…) hai bisogno di quel favore, di quella raccomandazione, di quella furbata per sopravvivere, come puoi pretendere di alzare la testa?
Una volta c’era chi scendeva in piazza, chi rischiava la pelle per un ideale, chi credeva che la democrazia fosse una lotta quotidiana. Oggi no. Oggi prevale il calcolo: “Tanto cosa cambia?“. 
E allora restiamo inerti, osservando ipocriti i politici che si mangiano il futuro di tutti, mentre noi ci consoliamo con la battuta sarcastica sul gruppo WhatsApp o con lo sfogo sotto un post, sempre rigorosamente in incognito.
Ma la verità è che il tempo delle rivolte è finito. Non perché manchino le ingiustizie, anzi, tutt’altro, è perché abbiamo smesso di credere di poterle combattere. Abbiamo scambiato la libertà con l’illusione del quieto vivere, e ora ci ritroviamo prigionieri di un sistema che ci divora, mentre fingiamo di non vedere. Perché è più comodo. Perché è più sicuro. Perché, in fondo, abbiamo già deciso che non vale la pena.
E forse è proprio questo il tradimento più grande: non quello dei politici ladri, ma il nostro!
Perché quando rinunciamo perfino a pretendere giustizia, diventiamo complici del male che denunciamo a denti stretti, solo quando nessuno ci sente.

Quando la mafia siede in Consiglio comunale!

C’è una vergogna che torna ciclicamente a bussare alle porte delle istituzioni, una piaga che non smette di scavare nel tessuto del Paese… 

Ieri, ancora una volta, lo Stato ha dovuto alzare la mano e dichiarare: qui non si governa più!

Quattro realtà locali, disseminate tra Nord e Sud, sono state sciolte per infiltrazioni mafiose. Non è un fulmine a ciel sereno, ma l’epilogo annunciato di storie di connivenze, appalti pilotati, scambi oscuri tra politica e criminalità.

La domanda sorge spontanea: come si arriva a questo punto? Come fa un’intera amministrazione a diventare terreno di conquista per quelle associazioni criminali? 

Le risposte, purtroppo, sono sempre le stesse: silenzi complici, omissioni, quella sottile linea grigia in cui l’interesse pubblico si confonde con affari privati. E quando la situazione sfugge di mano, non resta che l’intervento drastico: commissariamento, diciotto mesi di gestione straordinaria, la speranza di un ripartenza pulita.

C’è chi grida allo scandalo, chi parla di decisioni politiche, chi promette ricorsi. Ma al di là delle polemiche, resta un dato innegabile: quando la criminalità organizzata mette radici nelle stanze del potere locale, è la democrazia stessa a essere ferita. 

Non si tratta solo di sostituire amministratori, ma di restituire fiducia a comunità lasciate in balia di logiche perverse.

Eppure, ogni volta che accade, c’è qualcosa di profondamente sbagliato nel modo in cui reagiamo. 

Perché dietro ogni scioglimento c’è una domanda che non vogliamo farci: come abbiamo fatto ad arrivare fin qui? E, soprattutto, cosa possiamo fare perché non accada di nuovo? 

Già… la colpa è anche vostra. Perché fintanto che la vostra preferenza sarà legata a un tornaconto personale – una raccomandazione, un favore, un posto di lavoro – non potete stupirvi se poi, a Palazzo, siedono gli stessi che hanno fatto dei vostri bisogni un affare.

Quindi, vi prego: non fate finta di non sapere quanto vale il vostro voto. Lo sapete bene.

E c’è chi, purtroppo, quel prezzo lo ha già pagato al posto vostro.


Prezzemolo per tutti: il pizzo è servito (con conto allo Stato).

“Ed allora, quale busta desidera, eh? La uno, la due o la treee?”.
Già, come dimenticare quella celebre frase di Mike Bongiorno che per anni ha fatto sognare gli italiani davanti al televisore. 
Peccato che oggi, in un paese dove tanti faticano persino a comprarsi il pane, c’è chi invece aspetta con ansia un altro tipo di busta: quella mensile, quella illegale, quella che non viene vinta ma pretesa. 
Sì, perché quella che con ipocrisia chiamano “bustarella“, non è altro che un pizzo travestito da burocrazia, una tangente che non viene pagata per paura, ma per convenienza, per affari, per quel sistema marcio che ormai si è insinuato dappertutto, dagli uffici comunali ai ministeri, dagli appalti alle concessioni, dalle licenze ai favori politici.
E mi viene in mente quel ragazzino di Catania, trent’anni fa, che davanti alle telecamere della Rai rispose senza scomporsi a un giornalista che gli chiedeva del pizzo: “Macari cu vinni puddisino pava!” – “Anche chi vende prezzemolo paga!“.

Quella frase mi colpì come un pugno nello stomaco, e da allora non mi ha più abbandonato. Perché è la verità nuda e cruda: tutti pagano, chi più chi meno, chi con qualche centinaio di euro per far sbloccare una pratica, chi con migliaia per aggiudicarsi un appalto, chi con milioni per comprarsi un pezzo di Stato.

E intanto noi, quelli che le tasse le pagano davvero, quelli che si sfiniscono di lavoro per non dover niente a nessuno, riceviamo in cambio servizi che fanno pietà, una burocrazia che ti strozza, un paese che invece di camminare arranca, perché ogni passo è ostacolato da qualcuno che vuole la sua busta.

E lo Stato? Lo Stato fa finta di non vedere. I giornali, spesso finanziati da quel sistema corrotto, sorvolano. I controlli? Una presa in giro. Le denunce? Quasi nessuno ha il coraggio di farle, neanche in anonimo.

E allora tutto continua come prima, con quel meccanismo infernale di favori, raccomandazioni e clientelismo che tiene in ostaggio un intero paese.

Cambiare? Ma quando mai, dicono loro, mentre intascano allegramente la loro busta mensile. E noi? Noi restiamo qui a guardare, a pagare, a subire. 

E intanto quel ragazzino di trent’anni fa aveva ragione: anche chi vende prezzemolo paga, solo che ormai, purtroppo, non siamo più al banchetto del mercato: Già… siamo al supermarket della corruzione!!!

Sì, verso il futuro con fiducia e coraggio…

Ho letto il messaggio che il Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha rivolto ai siciliani in occasione degli auguri di Natale. 

Tra i vari argomenti affrontati, emerge innanzitutto la salute: “Migliorare la sanità pubblica è stata la nostra priorità fin dall’inizio”. 

Schifani ha sottolineato lo stanziamento di 750 milioni di euro destinati a nuovi ospedali, tra cui il Polo pediatrico di Palermo, che si prevede diventi un centro di eccellenza.

Un altro tema trattato è l’emergenza rifiuti; il Presidente ha affermato che “il percorso verso la realizzazione dei termovalorizzatori è ormai tracciato”, delineando una possibile soluzione per superare questa criticità.

Si è poi affrontato il problema della siccità, con l’annuncio che i dissalatori saranno operativi già dalla prossima estate. Una promessa ambiziosa, vista la gravità di questa problematica, che richiede interventi strutturali e immediati.

Nelle politiche sociali, Schifani ha menzionato il sostegno alle famiglie più fragili con il “reddito di povertà”, una misura una tantum pensata per offrire un aiuto concreto e immediato a chi ne ha più bisogno ed ha inoltre anticipato ulteriori iniziative per incentivare i consumi, senza però fornire dettagli specifici.

Tuttavia, nel suo messaggio manca un riferimento fondamentale: il contrasto alla corruzione. Già… nessuna parola sui fondi regionali spesso bersaglio della criminalità organizzata, sulle dinamiche della politica corrotta, sulla mancanza di merito e sul diffuso clientelismo che soffoca lo sviluppo della Sicilia.

In conclusione, Schifani invita i siciliani a guardare al futuro con fiducia: “La strada è ancora lunga, ma sono certo che, uniti, possiamo costruire una Sicilia più forte”. Parole che suonano bene, ma che necessitano di essere accompagnate da fatti concreti.

Non resta che attendere la fine di questo mandato per giudicare quanto di queste promesse sarà realizzato e quanto, invece, rimarrà nel limbo delle buone intenzioni. 

Il tempo ci dirà se si tratterà di un vero cambio di passo o di una semplice reiterazione delle vuote promesse a cui, purtroppo, ci hanno abituato molti dei suoi predecessori…

La crisi del "Merito" nel Sistema Pubblico Italiano: Cause e Conseguenze"

Negli ultimi trent’anni, il sistema pubblico italiano – politico, amministrativo e giudiziario – ha mostrato segni di stagnazione, una paralisi che sembra derivare da scelte sbagliate e dall’emergere di un sistema di favoritismi a scapito del merito. 

Questa pratica non solo ha compromesso l’efficacia e l’integrità delle istituzioni, ma ha anche allontanato il Paese da una crescita basata su competenza, trasparenza e responsabilità. 

Al cuore di questo malessere c’è il fenomeno della “casta“: una rete clientelare e immobile di raccomandati, impreparati, spesso incompetenti e, in alcuni casi, persino collusi o corruttibili.

Difatti, in molte aree del sistema pubblico, il principio del merito ha ceduto il passo a una rete di favoritismi, in cui le promozioni e le assegnazioni di incarichi di responsabilità dipendono più da relazioni personali o politiche che da competenze reali. 

Il cosiddetto “sistema di consiglio” ha favorito, nel tempo, una struttura che accoglie individui meno capaci o, nel peggiore dei casi, manipolabili, creando una distorsione che demotiva i talenti e le persone qualificate. Ciò, in ultima analisi, si traduce in una perdita di competitività del settore pubblico rispetto ai sistemi stranieri, dove il merito resta una colonna portante.

Ritengo infatti che l’assenza di meritocrazia non solo limita le capacità di crescita e innovazione del sistema, ma apre anche la porta a forme di corruzione, infatti, l’incapacità di regolamentare in modo efficace e il clientelismo, creano di fatto un terreno fertile per comportamenti devianti e abusi di potere. 

Tanto è vero che la criminalità organizzata, attratta da questi handicap, prova costantemente a inserirsi nelle crepe lasciate dalle istituzioni, attraverso la corruzione di funzionari “compromessi” e favorendo così un sistema di sudditanza per ottenere protezione e vantaggi economici. 

E’ così che questa rete negli anni è riuscita a trasformare le istituzioni in strumenti al servizio di interessi illeciti, danneggiando non solo l’efficienza del sistema stesso, ma anche la fiducia dei cittadini.

Comprenderete quindi quale implicazioni abbiano avuto l’impoverimento delle nostre Istituzioni e soprattutto quali conseguenze sociali abbia con il tempo provocato… 

Difatti, la selezione basata su favoritismi a discapito del merito genera un ulteriore effetto negativo: l’esclusione delle persone più preparate, che scelgono di emigrare o di cercare opportunità fuori dall’ambito pubblico. 

Ciò come abbiamo osservato ha determinato una vera e propria “fuga di cervelli” dal sistema pubblico, impoverendolo di competenze e impedendo il ricambio generazionale. Le istituzioni si ritrovano, così, sempre meno attrezzate ad affrontare le sfide moderne, come la digitalizzazione, la lotta alla criminalità organizzata e le riforme sociali.

Tuttavia, la strada verso un cambiamento positivo c’è anche se richiede innanzitutto un rinnovamento culturale, dove il merito, la competenza e la trasparenza tornino a essere i criteri principali nelle nomine e nelle promozioni all’interno del sistema pubblico. 

La creazione di organi di controllo indipendenti, la protezione dei whistleblower e la digitalizzazione dei processi amministrativi potrebbero inoltre aumentare la trasparenza, riducendo gli spazi per abusi e favori. È indispensabile, inoltre, favorire politiche che incoraggino i talenti e i giovani qualificati a lavorare nel settore pubblico, offrendo loro percorsi di crescita e responsabilità effettiva.

Infine, penso che il nostro Paese sia di fronte ad una sfida decisiva: trasformare il sistema pubblico in un ambiente competitivo e meritocratico, che possa valorizzare le migliori risorse e restituire fiducia ai cittadini. 

Questo cambiamento, però, non può essere solo normativo o tecnico, ma deve investire l’intero sistema di valori che governa il nostro Paese. 

Un futuro migliore richiede istituzioni forti, trasparenti e impermeabili alle pressioni di lobby e criminalità organizzata. 

Ecco eprché la rinascita del merito e della competenza, è non solo auspicabile, ma fondamentale per il progresso di questa nostra società!!!

Gli Appalti Pubblici??? Gia… una vera e propria "manna dal cielo"!!!

Gli appalti pubblici sono stati creati dai legislatori come un interesse pubblico… 
Sì… un vero e proprio contratto che lega la pubblica amministrazione ad un soggetto privato, sì… in vari contesti, ad esempio l’esecuzione di lavori, forniture o servizi vari…
Già… mai e poi mai ci si saremmo aspettati che proprio coloro che avrebbero dovuto controllare e quindi, in quanto controllori, avrebbero dovuto verificare che tutto procedesse in maniera corretta, sono stati viceversa i primi ad aver iniziato gli illecitidi cui ormai quotidianamente andiamo leggendo…

Difatti, anche noi siamo diventati esperti, sì… di tutta una serie di parole come corruzione, appropriazione indebita, abuso di potere, favoritismo, concorrenza sleale, concussione, falsificazione, clientelismo e servono a poco le multe inflitte o le condanne di chi si è comportato in maniera colpevole!!!

La circostanza che mi fa più ridere è vedere coloro che auspicano nella giustizia ed in quel risarcimento, ben sapendo che nessuno in questo nostro paese paghi mai per i danni finanziari causati alla pubblica amministrazione e ancor meno hanno effetto l’esclusione di certe imprese dalla partecipazione alle gare d’appalto per un periodo determinato o l’eventuale revoca di quello stesso appalto per essere stata in flagrante violazione delle normative previste, per poi scoprire successivamente come la pubblica amministrazione abbia assegnato ad altra impresa quello stesso appalto, la stessa che ha poi evidenziato esser peggiore della precedente formalmente  esclusa.

La verità è che questo Paese manca di trasparenza e la corruzione e l’illegalità rappresentano fenomeni talmente diffusi che fanno parte ormai della quotidianità e difatti la lista dei funzionari infedeli è talmente lunga dal rappresentare una vera e propria organizzazione, la stessa che si autoalimenta attraverso tangenti e/o favori illeciti, per ottenere costantemente vantaggi personali…

Ma tanto a nessuno interessa ciò e difatti questo cancro cresce e si riperquotendo in maniera negativa in ciascuno aspetto della vita società, ma non solo, anche nell’economia e nello stesso mercato del lavoro, completamente infettato da una concorrenza sleale e da un clientelismo provocato dalla politica e dalla criminalità organizzata!!!

Nei miei connazionali manca totalmente quella necessaria fiducia per la legalità e difatti si è indebolita l’aspettativa che si aveva nelle istituzioni, condizione necessaria per affrontare in maniera consapevole le conseguenze provocate da quegli illeciti!!!

E’ fondamentale quindi liberarci da questo marcio adottando un approccio rigoroso nella gestione degli appalti con criteri di selezione chiari che implementino ancor più le regole e soprattutto i principi di legalità posti attualmente in atto attraverso quei controlli mirati ben conosciuti con il nome di “whitelist”, gli stessi però che ahimè… vengono abitualmente bypassati!!!

Affinchè quindi si possano prevenire e riconoscere eventuali comportamenti illegali c’è bisogno di tutti, in particolare di una totale collaborazione tra le autorità di controllo, le amministrazioni pubbliche e le imprese, al fine di rafforzare quella necessaria trasparenza, contruibuendo così all’integrità di questo settore degli appalti pubblici, ridotto ormai a vero e proprio “bancomat”, sì… di tutte quelle imprese formalmente “controllate”, già… da chi sappiamo!!!

La cultura passa dalla legalità e non bisogna possedere una toga e/o una divisa per darne prova!!!

Avrei dovuto scrivere stasera sul “Comune di Ropolano Terme“, ma ho promesso ad uno degli addetti con cui ho parlato telefonicamente che avrei atteso un loro risposta prima di raccontare quanto di spiacevole era accaduto…

Quindi nel non affrontare appositamente la vicenda, prendo in esame una questione fondamentale, quella che fa comprendere come questo nostro Paese – ricordo uno Stato che evidenza quotidianamente un livello altissimo di corruzione ed una totale mancanza di cultura della legalità – manchi di quella necessaria formazione per sviluppare dei cittadini consapevoli, difatti la maggior parte dei miei connazionali è talmente abituato a vedere lo Stato quasi una parte a se stante, già… come un qualcosa di estraneo a cui essi non appartengono e ciò diventa ancor più evidente quando la maggior parte di essi si trova a dover rispettare gli obblighi previsti…  

Ho sempre creduto che il tema sulla legalità appartenga a noi cittadini sin dalla nascita ed è fondamentale ai genitori far comprendere ai loro bambini questa cultura per poi crescendo promuoverla e non mi riferisco a quella scolastica, sì… d’imparare quindi bene la nostra lingua, la storia, la geografia, etc, no…  ciò che voglio intendere e che la legalità è importante perché insegna a rispettare gli altri attraverso le regole ed il rispetto delle leggi.

Difatti, se tutti imparassimo il valore della legalità, il mondo diventerebbe non solo più civile, ma la società stessa sarebbe più giusta ed equa e difatti, senza corruzione e malaffare, anche la criminalità organizzata scomparirebbe!!!

Ecco perché non mi meraviglio più quando accadono situazioni come quella di cui parlerò forse domani, già… perché ormai anche quei suoi dipendenti statali – mi riferisco a quelli solitamente preposti a inviare sanzioni o quant’altro a livello fiscale – sono talmente convinti di rivolgersi ad uno dei tanti loro connazionali che di “cultura della legalità” non sa neppure l’esistenza, che pensano senza alcun indugio, che si possa fare di tutta un’erba un fascio!!!

Ed allora, permettetemi di dire: cari amici, prima di poter soltanto pensare a cambiarsi i vestiti con il sottoscritto, come dice quel proverbio di “acqua sotto il ponte ne deve passare”!!!

Vorrei tra l’altro aggiungere – riprendendo il tema toccato dal magistrato Giuseppe Ayala nell’inserto di fine anno del quotidiano “La Sicilia” intitolato “Uno nessuno centomila” e quindi riproposto nello specifico dal generale dell’Arma (già a capo di Ros e Dia) Giuseppe Governale e cioè che la cultura è legalità e conta come una divisa o una toga – che ci sono cittadini che non hanno alcuna toga e ancor meno una divisa, ma operano da sempre in maniera palese, tra l’altro senza alcun tornaconto personale, già… neppure quello di percepire uno stipendio dai contribuenti, eppure sono sempre lì a fare il proprio dovere e non solo, fanno anche ciò che altri – solitamente collusi e/o ricattabili per non aggiungere “omertosi” – non fanno!!!

D’altronde come dico spesso, è facile parlare di legalità quando si è protetti da una divisa o da una toga, certamente più difficile esporsi personalmente, sapendo di non aver nessuno dietro a proteggerti, il più delle volte neppure lo Stato!!!

E difatti… vorrei contarli tutte quegli esposti presentati personalmente dai soggetti di cui sopra, sì… sarei curioso di sapere in quanti processi ciascuno di essi è coinvolto a titolo personale, vorrei conoscerlo questo dato, ma forse è meglio lasciar perdere!!!

Comunque, ciò che volevo dire è che quando un cittadino è corretto e rispetta quella cultura di legalità, sa bene di doverla mettere in pratica sempre e non occasionalmente!!! 

Faccio alcuni esempi; si osservi a quando si tratta di pagare le imposte fiscali o quando vi sono presso alcuni enti di riscossione cartelle a debito a nostro nome, oppure quando giungono a casa avvisi di accertamento come multe stradali (parlo ovviamente di quelle corrette e non certo di quelle erroneamente inviate da taluni Comuni esclusivamente per far cassa… senza verificare se quella stessa sanzione sia stata già ottemperata nel pagamento e non come avviene abitualmente accreditando ulteriori sanzioni per ritardi, senza accertarsi che la stessa è stata pagata entro i termini previsti nei cinque giorni…) e quant’altro…

D’altronde, come dicevo sopra, in questo Paese si è così convinti che si è tutti eguali e si pensa agli altri con la propria testa, quasi fossimo tutti eguali, d’altronde è quella loro natura a parlare e a chiedersi: può esser mai che qualcuno sia migliore di noi??? Perché a differenza nostra, egli… possieda quella cultura della legalità in maniera così intrinseca???

Difatti è proprio questa ragione che tanto fastidio dà alla maggior parte dei miei connazionali e rappresenta la stessa motivazione che in questi anni ha fatto comprendere al sottoscritto che, per la sola motivazione d’aver provato a far la cosa giusta, si è stati odiati!!! 

Imprenditori siciliani disonesti??? Analizzando in maniera obiettiva si scopre che…

Come ben sapete ritengo che chi pecca nel compiere la propri professione debba sempre pagare, ma ci sono dei casi che m’inducono a pensare che non sempre la colpa sia da imputare a quei pochi imprenditori – mi riferisco naturalmente a tutti coloro che nulla hanno a che fare con affiliazioni a strutture legate alla criminalità organizzata o per meglio dire appartengono di fatto a quel sistema clientelare, corruttivo, ed  anche mafioso – che possiamo definire “onesti“.

Certo quest’ultimo termine è certamente difficile da affibbiare a quanti operano nella mia Sicilia, ma come dicevo esiste ancora una parte sana che si sta in questi ultimi anni, forse a causa delle difficoltà finanziarie provocate dal “covid” e non solo, in questi mesi determinate dall’aumento esponenziale del settore energetico e petrolifero, che stanno mettendo in crisi parecchie imprese e che hanno determinato in molti imprenditori la decisione di chiudere definitivamente i battenti o quantomeno di resistere, sì… ribellandosi anche a quelle regolari richieste a cui da sempre si erano sottomessi!!!

Desidero affrontare stasera questo tema, dopo aver letto in questi giorni ho letto di talune inchieste giudiziarie che hanno visto coinvolti alcuni imprenditori ora indagati per corruzione…

Naturalmente lungi dal sottoscritto pensare che qualsivoglia forma di pagamento di tangente possa non essere considerata una vera e propria forma di corruzione e che essa costituisca un reato, no… ciò che vorrei dire e che il più delle volte, per compiere in maniera onesta la propria attività, ci si ritrova a doversi sottomettere ad un sistema che preclude viceversa la possibilità ad operare…

Perché diciamoci la verità, in Sicilia ( ma non solo lì…)per lavorare bisogna pagare: da sempre è così e così continuerà fintanto che le leggi sono permissive e soprattutto non difendono chi vuole contrastare quel sistema e vuole non farne parte…

Già perché da noi si sa, per dimostrare di essere onesti bisogna farsi sparare o quantomeno far comprendere a tutti – mettendoci in primis la faccia – che non si ha paura di niente e di nessuno, perché soltanto così lo Stato è costretto a intervenire, altrimenti -quegli imprenditori- dovranno sottostare al sistema oppure chiudere definitivamente, abbandonando le aspirazioni di una vita e i desideri di continuità da consegnare ai propri figli… 

Ho letto nell’articolo di un imprenditore che ha affermato di avere pagato, già… ma non per accaparrarsi i lavori, ma per velocizzare l’affidamento del proprio cantiere, alla luce di un’aggiudicazione che sarebbe avvenuta in maniera del tutto trasparente. 

Quindi, una mazzetta per comprare non l’appalto, ma il tempo di chi avrebbe dovuto seguirla in maniera corretta e soprattutto celere!!! 

Ed allora mi sono permesso di verificare gli appalti aggiudicatisi da quell’impresa e penso di poter confermare che essi avessero alcun bisogno di pagare per inseguirne altri, d’altronde consentitemi una riflessione: se analizziamo i ricavi prodotti da quegli appalti e quanto essi rendano alle nostre imprese – considerati i ribassi intorno al 30% , beh… lasciatemelo dire con molta franchezza, soltanto chi esegue i lavori in maniera difforme dai previsti Capitolati e soprattutto chi possiede i favori delle Dl,  può pensare di ricavarne oggi un utile, altrimenti… si ci rimette sempre!!!

Ed allora m sono chiesto: cosa avrebbe potuto fare quell’imprenditore dopo essersi aggiudicato in maniera corretta e trasparente l’appalto??? Mi direte tutti: semplice denunciare quel funzionario alle autorità competenti??? 

Già… una risposta scontata, si vede che siete in pochi quelli che hanno avuto a che fare con la giustizia e soprattutto coi i suoi tempi interminabili, che vedono, ahimè il più delle volte – grazie a giudizi iniqui – ribaltare quei giudizi a favore di chi per l’appunto era stato denunciato!!!

Comprenderete altresì come dopo quella denuncia, nessuno più vorrà aver a che fare con quell’impresa, in particolare nessun funzionario o dirigente sarà più disposto a verificare quei lavori in corso (o da eseguire a seguito aggiudicazione), in maniera serena, ma staranno tutti lì – già… con il fucile puntato – a verificare la regolarità di quelle opere in tutte le loro fasi di esecuzione, osservando in particolare dettagli che altrimenti sarebbero stati fatti sorvolare, ma ora il rischio è che ci sia dietro qualcuno disposto a contestare!!!

La verità??? Questo paese è come quel cane che si morde la coda!!! E’ un problema senza via di uscita, una situazione che conduce tutti, dopo aver risolto un problema, a doverne affrontarne un altro, un ciclo vizioso e perverso nel quale ci troviamo tutti ad essere coinvolti, anche ahimè quei pochi imprenditori che con grande difficolta provano a restare retti!!!

Siamo ahimè tutti nelle mani di un potere massonico sconfinato!!!

Sono migliaia gli iscritti alla massoneria e tra quei nomi “celati” vi sono importanti soggetti legati alle nostre istituzioni, servizi segreti, politica, militari, magistratura, università, imprenditoria, ordini vari, etc… 

Ma non solo, tra le funzioni ed il potere economico che quelle fondazioni massoniche sono impegnate a gestire, vi è un patrimonio immobiliare immenso, che si occupa non solo della gestione, ma soprattutto la compravendita per poter riciclare denaro sporco di sicura provenienza illegale… 

Le associazioni massoniche – diventate in questi anni “Onlus”, possiedono case e palazzi in tutto il territorio nazionale ma non solo, le proprietà sono sono tra le più prestigiose e producono un giro d’affari che muove denaro in maniera impressionante e che serve in particolare per foraggiare la politica ed i suoi referenti, corrompere dirigenti e funzionari di apparati istituzionali, indirizzare i processi, garantire gli appalti e via discorrendo…,  

E quando il denaro non riesce a realizzare lo scopo, ecco che si punta sulle debolezze umane o su quelle familiari, si corrompe con il sesso, le belle auto, le regalie, si fa in modo che qualcuno di quei congiunti resti attanagliato in quella elaborata rete, affinché si possa successivamente ricattare e quindi vincolare quel soggetto ancora restio a farsi piegare alle  loro determinate condizioni o all’adempimento di quei precisi obblighi imposti!!!

A quanto sopra vanno sommati trust depositati in società nei paradisi fiscali, consulenti finanziari disposti a muovere da Montecarlo, Lussemburgo, Zurigo, Singapore, etc, denaro da banche a banche, a tutto ciò cui si sommano migliaia di marchi registrati per sfruttare tutti i diritti d’immagine sul web che fanno diventare ancor più milionari, capaci di moltiplicare quei già miliardi di euro nelle loro casse!!!

Il sistema funziona alla perfezione e chi vi è dentro cresce e sale di posizione mentre chi viceversa lo contrasta, anche solo se ne parla, finisce per venire attaccato in tutti i modi e quando non ci si riesce, si prova a farlo zittire o ancor peggio sparire!!!

Ah… dimenticavo, che non si pensi minimamente che qualche coraggioso possa prendere in mano questa situazione per provare a metterci un freno: vedrete si sommerà a tutti quei soggetti che ahimè hanno avuto improvvisamente un infarto oppure un incidente stradale!!!

Università di Catania: "Un sistema squallido"!!!

Sono passati dieci anni da quando scrivevo in una pagina di un mio blog ormai chiuso:
“Ed ancora, come dimenticare tutti i rettori, professori, docenti universitari, presidi ed anche i semplici insegnanti di quell’apparato scolastico, che possono certamente influenzare parecchi di quelle preferenze, sia tra quanti operano nella didattica, che per i molti familiari di quei cosiddetti discenti…”!!!
Le ipotesi di reato sono sempre le stesse: concorso in truffa, abuso d’ufficio, associazione a delinquere, corruzione e turbativa d’asta!!!
Ormai, i nomi di quegli abusi li conosciamo a memoria, ma come vado spesso reiterando,  fintanto che le pene prevederanno condanne temporanee e soprattutto “effimere”, senza colpire in maniera decisa quei lestofanti ed anche i loro eventuali familiari, questi reati continueranno imperterriti ad essere sempre compiuti!!!

Sono le leggi d’altronde a favorire e permettere queste situazioni incresciose… d’altro canto, il rischio di venir scoperti, come si dice… in quegli ambienti: “vale a candela…”!!!’

Ancor più grave la convinzione acquisita con il tempo, grazie soprattutto a quelle posizioni prestigiose raggiunte e in quel volersi ergere a modelli da prendere ad esempio, professori di vita e di conoscenza che offrono la propria presenza in convegni, riunioni, manifestazioni, ecc… per dare a noi tutti consigli morali, suggerimenti e proposte!!!
La verità è che ognuno di loro in quel ruolo, non fa  altro che danneggiare ciascuno di noi!!!

I peggiori ovviamente restano sempre quegli individui legati classe politica, ma poi si continua verso chi opera in settori chiave della ns. amministrazione, per proseguire verso i loro cari, mogli/mariti, figli ed affini tra cui generi e nuore, che nella maggior parte dei casi, risultano incompetenti e presuntuosi, dimenticando o per meglio dire fanno finta di dimenticare, chi li ha opportunamente collocati lì…e a chi dovranno dire grazie, per tutta la vita, in particolare ogni qualvolta verranno chiamati a compensare chi li ha a suo tempo sostenuti!!!

Scrivevo in un mio post del 2014, intitolato “i nuovi miserabili”: “Credevate che durante le riunioni con i professori a scuola i Vs. genitori andavano a chiedere sul vostro percorso formativo o forse portavano i saluti di qualche vostro parente o amico comune con i vs. insegnanti??? 

Ed ancora, quando eravate all’Università ricordate chi da dietro le quinte vi sosteneva immeritatamente???

Oppure ditemi, a quel concorso e/o colloquio come siete giunti, con quali meriti, forse con i vostri… o perché eravate semplicemente raccomandati???

Ed infine, potete mettere la vostra mano sul fuoco che nel corso della vostra  professione non avete mai accettato alcun compromesso… in particolare quando ciò serviva a farvi proseguire nella carriera, a scapito di colleghi certamente più bravi di voi???
Ecco, sono questi i nuovi miserabili, gente inutile e viscida che striscia ovunque per creare danni e non mi riferisco ai nostri abituali politici, ma a quanti operano con analoghe metodologie “mafiose”, per far progredire se stessi in campo professionale/sociale e soprattutto i propri figli…
Sono miserabili, dentro e fuori, sotto ogni aspetto e come avrete capito sono i peggiori!!!
Potremmo dire che raggruppano in se molti dei peccati descritti nei gironi dell’inferno di Dante; infatti se li osservate bene, ne vedrete tutte le caratteristiche: lussuriosi, ingannatori, ruffiani, gelosi, ipocriti, ladri, traditori, seminatori di discordia ed infine aggiungerei superbi ed invidiosi!!!
Lo so… avrei dovuto parlare di quanto emerso stamani grazie alla Procura Nazionale di Catania nella persona del Procuratore, Dott. Carmelo Zuccaro (“Beato”… a vita), di quell’inchiesta criminale che vede ora coinvolti nove professori e una università quella etnea… “bandita” e con il proprio rettore sospeso da un provvedimento di interdizione dai pubblici uffici!!!

Sì… avrei dovuto entrare nel merito della notizia, ma lascio ad altri le specifiche di questa inchiesta, viceversa preferisco riportare quanto da sempre il sottoscritto aveva finora evidenziato e cioè… un presunto sistema delinquenziale universitario ora emerso in tutta la sua gravità, confermando l’esistenza di un’associazione a delinquere che conferiva ai soliti “amici degli amici“, borse di studio, dottorati di ricerca ed anche assunzione di personale tecnico-amministrativo per la composizione degli organi statutari dell’Ateneo ed ancora, l’assunzione e la progressione delle carriera dei docenti universitari!!!

Come sempre accade da noi… tutti sapevano, sì… ma tutti hanno fatto finta di non sapere, proprio come quei sopraddetti “Miserabili“!!!

Ho come la sensazione che il coraggio di pochi, dia ad altri… quasi fastidio!!!

Ultimamente mi capita di dover assistere a tutta una serie di circostanze nelle quali taluni soggetti non riescono a compiere, quanto sarebbe corretto fare nello svolgimento della propria mansione…
Ecco quindi dover assistere a pubblici ufficiali che limitano quei loro interventi, in particolare nel momento in cui vengono chiamati in causa, ed altri, che analogamente, non procedono a denunciare quanto è nella loro funzione, anche se sollecitati a mezzo Pec, A.r. o quant’altro, già… fanno “orecchio da mercante” e si girano dall’altro lato…
Credetemi… l’elenco dei “quaquaraquà” è talmente lungo che non sto qui a sfiancarvi…
Viceversa, esistono una serie di soggetti che dimostrano di non aver alcun timore, di niente e nessuno, che non si piegano alle coercizioni imposte dal sistema, che dimostrano di non hanno paura dei compromessi, perché non hanno mai chiesto nulla per se o per i propri cari, sì… sono liberi moralmente ed hanno la fortuna di non possedere alcuno scheletro nell’armadio!!!
Potremmo definirli “rari”, in quanto vanno fieri della propria persona, dove dignità e centralità all’onestà, rappresentano valori unici e fondamentali della propria esistenza!!!
Ma soprattutto ciò di cui sono pieni è il coraggio!!!
Un valore che manca alla maggior parte dei propri conterranei, i quali diversamente come “pecore” si accodano di volta in volta, alla voce del padrone!!!
La circostanza che maggiormente infastidisce, non è rappresentata dalla mancata messa in pratica di una pur minima porzione di audacia…
No… che la maggior parte dei cittadini abbia paura è legittimo, peraltro in una terra come la nostra che incentiva in maniera “subliminale” quel messaggio “mafioso” – nel quale la coercizione rappresenta l’unico insegnamento – che obbliga di conseguenza la maggior parte dei cittadini, a fare o non fare una cosa, per non dover subire eventuali ripercussioni personali…
Ma di contro, quei soggetti che hanno giurato la propria fedeltà allo Stato, a tutti quegli individui che giorno per giorno percepiscono il proprio stipendio da ciascuno di noi… ecco a loro sì chiediamo quantomeno di fare il proprio dovere…  
Nessuno di noi vuole eroi sotto terra, come non chiediamo loro di rischiare la propria vita per come hanno fatto altri nei lunghi anni passati di lotta alla criminalità, terrorismo e quant’altro… No, non desideriamo questo, d’altronde per poco più di 1.800 euro come si potrebbe chiedere di morire per la Patria, quando ben altri, senza mai rischiare nulla… se la stanno mangiando!!!
Ma una cosa possiamo chiederla, esaminare i documenti di cui si viene a conoscenza e senza subire alcuna sottomissione “gerarchica”, verificare se quanto riportato in quei carteggi, abbiano un valore concreto da poter giungere ad una eventuale indagine e non riporre nel dimenticatoio gli esposti ricevuti… solo perché un semplice cittadino ha dimostrato quel coraggio, che altri – avendo una toga, un’uniforme o anche un semplice incarico dirigenziale – sanno di non possedere, tanto da subire una forma di fastidio nell’apprendere che in altri, quelle loro mancate motivazioni, siano così fortemente presenti!!!
Come si dice… volere è potere!!!     
Ora, percepire che altri riescano a compiere qualcosa che ci si era proposti di fare, ma che per ragioni varie – non sto qui ad elencarle – non sono state espletate, porta taluni individui a distaccare da se, quei soggetti “coraggiosi“!!!
In loro forse nasce un’invidia… si è come quando si era alle scuole… non riuscendo con le proprie forze a dimostrare il proprio di coraggio, si criticava coloro che riuscivano a evidenziarlo…
Ecco quindi nascere un forma di circolo vizioso, dove altrui comportamento impavido, viene considerato non come un qualcosa da premiare, ma viceversa come la conseguenza di un’altrui volontà al non piegarsi alle regole del sistema, circostanza che potrebbe attraverso quell’agire, ostacolare o ancor peggio mettere in cattiva luce l’autorità di quell’ufficiale…
Ora… se non fosse che da sempre possiedo una autostima non solo grande ma tenace, quanto sopra, porterebbe il sottoscritto inevitabilmente ad un tracollo, si mi verrebbe da pensare che forse, qualcosa in questo mio essere sia errato, che il voler combattere contro questo sistema corruttivo e criminale sia sbagliato, inopportuno, ma soprattutto, che quanto provo quotidianamente a compiere non interessi a nessuno, ancor meno a chi dovrebbe – per quella propria funzione – interessarsene… 
Infatti… una cosa in questi anni l’ho capita… Già… qualcuno ha provato a farmi credere che esercitare il proprio dovere di cittadino sia sbagliato o per meglio dire… da solo non basti!!!
Perché esso dipende da circostanze che non sono sotto il nostro controllo, in particolare quelle legate al mondo della giustizia, in quanto – per come abbiamo visto in  questi giorni – sono state “infettate” da un virus chiamato “massoneria, corruzione e clientelismo“.
Ma il sistema ora forse – grazie alle attuali inchieste giudiziarie – verrà resettato e così, attraverso l’ingresso di nuovi soggetti autorevoli e soprattutto intransigenti, quanto finora non realizzato, potrà essere nuovamente ripreso e chissà (probabilmente…) terminato!!!
Ecco perché se subisci un’ingiustizia, consolati: la vera infelicità consiste nel commetterla!!!

In questa terra di ladri…

Ma chi sono questi nuovi ladri…??? 
Chi sono i malandrini di questa nostra terra di cui ogni giorno sentiamo parlare???
Non sarà che forse sono anch’essi dei mafiosi??? 
Ma allora, se fosse così, dobbiamo pensare che anche coloro che siedono dietro alle scrivanie e copioni quotidianamente quelle loro azioni illegali, non sono solo ladri… ma anch’essi mafiosi???
Ma se questa parola viene applicata a loro, in qualità di ladri, allora anche quelle “pseudo” qualità del mafioso vengono di fatto trasmesse a questi soggetti???
Diceva Sciascia: “Ciò avviene perché il non sempre colto pubblico, non ha avuto tempo di ragionare sul valore della parola, né s’è curato di sapere che nel modo di sentire del ladro e del malandrino il mafioso è soltanto un uomo coraggioso e valente, che non porta mosca sul naso, nel qual senso l’essere mafioso è necessario, anzi indispensabile… 
La mafia è la coscienza del proprio essere, l’esagerato concetto della forza individuale, unica e sola arbitra di ogni contrasto, di ogni urto d’interessi e d’idee… donde la insofferenza della superiorità e peggio ancora della prepotenza altrui. 
Il mafioso vuol essere rispettato e rispetta quasi sempre… 
Se è offeso non si rimette alla legge, alla giustizia, ma sa farsi personalmente ragione da sé, e quando non ne ha la forza, col mezzo di altri del medesimo sentire di lui”.
La Sicilia difatti vive di questo trasformismo, un male che potremmo definire “genetico” in quanto i suoi conterranei dimostra con il passare degli anni di essere stati colpiti da una grave piaga… e non è quella riportata dall’Avv. di Jonny Stecchino, “l’Etna, la siccità o il traffico“, no… qui si tratta della mancanza di memoria!!! 
Per i siciliani la storia non ha nulla da insegnare, d’altronde parliamo di un popolo incapace di apprendere… proprio perché incapace di ricordare!!!
Ed è su questa amnesia collettiva che difatti il potere mafioso, politico e clientelare, continua a mietere le sue vittime… 
Basti osservare quanto avviene giornalmente, una storia infinita fatta di truffe, ladrocini, soprusi, scambi illeciti di favori, imbrogli, raccomandazioni e protezioni sia nella vita politica, professionale e amministrativa… 
Ed è su questi principi che basa la propria sopravvivenza il siciliano, celato sotto un’apparente maschera di legalità (che non mette mai in pratica…) prova in ogni circostanza a sfruttare quelle possibilità che gli vengono offerte e senza alcuna resistenza, si “piega” sin da subito a concedersi a alle richieste ricevuti…
Una terra – la nostra – che si regge sull’illecito e le cui leggi dimostrano d’essere inadeguate a cambiarla, soprattutto perché questo sistema “corruttivo” basa se stesso su principi che purtroppo in molti condividono… 
Infatti, ciascuno di essi, condizionato da quel centro di potere (in possesso di cospicui mezzi finanziari), viene quotidianamente soggiogato da quella eventuale possibilità di denaro (d’altronde … non è più capace di concepire la vita in altro modo) e pur sapendo che questi mezzi potrà averli solo illegalmente e cioè concedendo favori certamente disonesti…
E’ un meccanismo marcio che si ripete, d’altronde chi oggi compra quei suoi conterranei con il denaro, chi offre soldi in cambio di voti o favori in genere, sicuramente aveva fatto in precedenza quei soldi, grazie a favori ottenuti in precedenza… 
Possono raccontarci ciò che vogliono, ma la realtà è questa e cioè che viviamo in una terra dove “l’illecito” è circolare e forse per molti, non privo d’una sua armonia…

Se la Sicilia vuoi conquistare, caro Salvini questa "Lega siciliana" devi totalmente cambiare!!!

Caro Matteo… la Sicilia come ho già scritto in un mio precedente post, http://nicola-costanzo.blogspot.com/2018/12/segretario-matteo-salvini-ho.html, non è l’Abruzzo!!!
Avevo scritto che il vero problema della Lega – in particolare per quella sua costola siciliana – era la selezione della sua classe dirigente, perché si sa… nel voler crescere rapidamente nei consensi, si rischia di dare alla testa, ma soprattutto di attirare molte persone sbagliate!!!
Ecco perché avevo apprezzato quanto dichiarato dal suo leader quando aveva finalmente deciso di cambiare rotta e pretendere da tutti gli iscritti,  una fedina penale immacolata e comportamenti specchiati: “Stiamo facendo di tutto per separare chi è davvero motivato da chi vede nella Lega solo un business”.
Ma ho come l’impressione che a quelle parole, nei fatti, non si sia dato seguito, ma che tutto o quasi tutto, sia rimasto inalterato!!! 
Il Segretario aveva alcuni mesi fa dichiarato: “Abbiamo voglia di fare, di includere, di realizzare le promesse. Vogliamo governare bene anche a livello locale, da Nord a Sud. Serviranno persone motivate, competenti, perbene. Tengo gli occhi aperti”!!!
Sembrava da quelle parole che, il messaggio tante volte “urlato” dal sottoscritto, fosse giunto a destinazione… 
Certo, comprendevo allora come oggi, quanto difficile sarà trovare soggetti dal pedigree limpido e soprattutto capaci d’incrementare quel partito, senza aver avuto precedenti politici, di cui molti fortemente legati a quegli abituali compromessi mafiosi…
Comunque  l’augurio fosse che a quelle frasi, sarebbero seguiti fatti concreti, altrimenti per come avevo annunciato, quella sua Lega, si sarebbe ritrovata nuovamente “con un pugno di mosche“!!!
Perché non bisogna pensare di paragonare il successo appena conquistato in Abruzzo, con quanto potrebbe accadere in Sicilia, perchè in quella regione si partiva già con un importante numero di preferenze – erano 105.449 – prossimi al secondo partito più votato dopo il M5Stelle… mi riferisco a FI ed anche al Pd, lì vicino… entrambi sui 110-108mila voti… 
Qui in Sicilia la situazione è ben diversa, qui comandano i voti della mafia, del clientelismo, di quanti promettono posti di lavoro, mentre per gli indigenti, c’è chi acquista quella propria preferenza, barattandola per pochi decine di euro… la restante parte dei siciliani liberi, proverà a votare M5Stelle oppure quei movimenti che partono dal basso come “Diventerà bellissima” o il gruppo degli indipendentisti “Siciliani liberi, ed infine, come sempre, ci sarà chi preferirà astenersi al voto!!!
Quindi se la Lega vorrà imporre le idee di quel suo “fare”, serviranno di più delle parole del suo leader o di una barca di migranti in meno che sbarca sulla nostra isola, bisogna che metta mano a tutta la sua organizzazione, per come d’altronde ho letto stamani proprio sull’Espresso, dove un appello firmato da un gruppo di militanti “leghisti siciliani”- che però stranamente preferiscono rimanere anonimi – dicono per paura di ritorsioni (neppure se avessero a che fare con la criminalità mafiosa), mah… comunque, attraverso una lettera chiedono il rinnovamento della classe dirigente e soprattutto non accettano il nuovo responsabile della Lega (per la provincia di Palermo), scelto dal commissario inviato dal segretario-ministro.

A conferma di ciò che avevo scritto sui "sindacati": guardatevi questo video!!!

Dando seguito su quanto avevo riportato solo pochi giorni fa sui sindacati: http://nicola-costanzo.blogspot.com/2018/12/i-sindacati-dopo-anni-di-completo.html
desidero portare oggi alla vostra attenzione un video inviatomi dal mio amico Claudio di Genova, che descrive perfettamente quanto è accaduto in questi anni, grazie proprio a quei soggetti all’interno dei sindacati, si sono presi gioco di tutta la classe dei lavoratori!!!
Ho ritenuto, dopo aver visto l’intero video pubblicato da La7, che non vi sia da parte mia nulla d’aggiungere…
Peraltro, quanto riportato in questo video, segue perfettamente quel concetto di raccomandazione, clientelismo, collusione e affari sporchi, già a suo tempo descritti in un mio precedente post del 2013: 
Andate, sì… lavoratori, pensionati, scendete in piazza per protestare, comportatevi come veri e propri ruffiani, fate il loro gioco, tanto alla fine a pagarne le conseguenze, sarete solo e soltanto voi!!!

Catania: Una città senza scampo!!!

In questi ultimi anni – potrei dire con esattezza da quando fu nominato Procuratore il Dott. Giovanni Salvi – in taluni ambienti, in particolare quelli di carattere massoni, iniziano a diffondersi forti preoccupazioni tra quei suoi adepti, soprattutto tra coloro che hanno interessi politici, imprenditoriali ed ovviamente mafiosi…

A seguito della promozione (e ovviamente del  suo trasferimento…) del Dott. Salvi a Procuratore Generale di Roma, qualcuno pensava che finalmente le cose sarebbero tornate per come erano state per più di un secolo, ma la nomina del Dott. Zuccaro a Procuratore di questa città, ha  rovinato i loro piani…  
Ecco quindi che quella casta “massone”, ha dovuto iniziare a fare i conti con questa Procura nazionale che non ha lasciato scampo a nessuno di quei cosiddetti intoccabili…
Certo, in questi anni si è provato a spodestare quel suo capo ed anche i suoi collaboratori…
Sì… ci hanno provato con i migranti, hanno criticato quel suo operato da Roma, hanno preso spunto dalle “ONG” per mettere in discussione quel suo ufficio, poi ci sono le inchieste che hanno visto noti imprenditori posti sotto il mirino della lente giudiziaria, inchieste che hanno fatto molto discutere… ma egli e il suo gruppo sono ancora lì e tutto ciò sta creando gravi problemi a quei loro business, ma soprattutto a quel sistema clientelare/mafioso che si ritrova un potere limitato, da non poter assoggettare a se i cittadini “succubi” di questa loro città… 
Ed allora ecco stravolgere quell’attacco e si ritorna ai vecchi tempi… 
Ma quale massoneria, quale mafia, quale corruzione, e se ci sono omicidi… sono solo problemi di “corna“!!!
Non c’è alcun motivo di creare allarmismi, quanto qualcuno va dichiarando fa parte delle solite dicerie, cazz… che passano di bocca a bocca, senza alcun effettivo fondamento di verità, sì potremmo definirle vere e proprie leggende metropolitane… 
Ma ditemi poi, v’immaginate quei conterranei messi li in fila, vestiti con quegli abiti cerimoniali, con i visi coperti da quei cappucci che nascondono quella loro identità, ah… soltanto pensare a quegli adepti interamente coperti dalle tuniche… scoppio a ridere!!!  
Quanto sopra non vuole minimamente sminuire quanto purtroppo realmente accade – questo sì… in maniera  “occulta” – e di come quelle loro azioni abbiano a influenzare nel suo complesso la vita sociale, politica ed economica di questa città etnea, della sua provincia, per poi estendere quella propria influenza negativa in tutta la regione…
D’altronde se provate ad indagare, se cercate di addentrarvi all’interno di quel sistema politico economico e finanziario, state certi che verrete attaccati e possibilmente distrutti!!!
Il sistema è fatto per essere blindato e chi non sta all’interno di quelle regole viene bandito… e pian piano, quel potere acquisito, viene trasferito ad altri soggetti ben più disponibili ad assoggettarsi ai comandi ricevuti…
Ma tra loro sono pochi, anzi potrei dire non vi è alcuno disponibile a rinunciare a quei posti chiave della politica, delle istituzioni, in quelle principali rappresentatività o in quei consigli di enti e di società… d’altro canto nessuno è disposto a perdere quegli arricchimenti sproporzionati ricevuti immeritatamente!!!
Questi soggetti hanno come un cancro infettato questa nostra città ed i loro tentacoli si sono infiltrati in quasi tutti i comparti dall’economia e della politica, anche quelli che avrebbero dovuto essere garanti dei principi inviolabili, ma che viceversa sono stati palesemente manipolati, non garantendo più neppure quei minimi requisiti di “riservatezza”…
Con un potere così immenso, con una serie di complicità in quasi tutti gli apparati, con la garanzia d’avere a disposizione una serie di soggetti fortemente collusi, ricattati e ricattabili, come si può credere che qualcosa potrà prima o poi cambiare, quando la maggior parte di essi, direttamente o indirettamente, sono di fatto a servizio della mafia??? 

"Infiltrazione mafiosa nei consigli comunali"??? Non comprendo quale sia la novità…

Di questi giorni le notizie riguardanti alcuni nostri Comuni… 
Cosa dire, la lista dei consiglieri condannati, indagati e sotto processo è lunghissima, la maggior pare di essi sono individui alle prese con guai giudiziari o che hanno parenti indagati o sotto giudizio per mafia…
Potremmo considerarli “indesiderati”, ma stranamente sono ancora lì seduti in quei consigli, un mix perfetto di mafia e politica, tangenti e mazzette, clientelismo e raccomandazioni, tutto vissuto all’interno di un meccanismo diventato business!!!
D’altronde lo sanno tutti e i pentiti in questi lunghi anni, hanno raccontato cosa avviene alcuni mesi prima delle votazioni elettorali!!!
Potremmo definirlo un vero e proprio patto scellerato quello compiuto dagli affiliati mafiosi con quei candidati politici e non è una novità quanto compiuto da quell’associazione mafiosa, che ha da sempre favorito l’elezioni di diversi candidati…
Certo la normativa attuale risulta alquanto lacunosa, proprio perché vengono generalmente esclusi i rapporti di parentela, coniugio o affinità con quei soggetti malavitosi o quantomeno da soli, non sono sufficienti a suffragare l’ipotesi di sussistenza d’infiltrazione mafiosa, ma occorre quindi che si verifichino essenzialmente talune circostanze:
a) che siano individuati e descritti gli atti idonei, diretti in modo non equivoco, a conseguire lo scopo di condizionare le decisioni dell’impresa che subisce l’infiltrazione;
b) che sia individuato almeno un autore o un mandante del tentativo di infiltrazione;
c) che tale soggetto sia qualificabile come“mafioso in senso tecnico”(si tratti, cioè di soggetto attinto da provvedimenti giudiziari penali per mafia o per altri “reati-spia”);
espressivi di contiguità all’ambiente mafioso, ovvero di soggetto con questi convivente, in ragione di una deliberata scelta di “contiguità”, che ne contraddistingua la condotta di vita).
Da quanto sopra si comprende come la mera parentela o frequentazione con soggetti mafiosi, in mancanza di uno specifico condizionamento nell’attività, politica o imprenditoriale, non depone a garanzia di una connessione diretta, nel senso di un’attività rivolta a logiche d’interessi criminali…
Va aggiunto inoltre il fallimento di quella legge del 96′ che consentiva di confiscare i beni della criminalità per ricondurli alla disponibilità pubblica e sociale… beni che nei fatti, sono rimasti per la gran parte mai recuperati e né utilizzati in concreto, anzi le famiglie mafiose hanno continuato a godere di quei beni perché nessuno ha provveduto a togliere loro il possesso di quelle proprietà immobiliari, terreni q quant’altro, malgrado fosse intervenuto un provvedimento definitivo… 
Ma questo è lo STATO… ha dovuto attendere che ad Ostia un esponente di una famiglia criminale ben conosciuta, desse una testata ad un giornalista, per dare atto a tutta una serie di provvedimenti, che si stanno ora finalizzando con la demolizione di quelle loro proprietà… 
Ma si sa, tutto ciò serve esclusivamente per propaganda politica, se pensate che son dovuti passare trent’anni per procedere e riportare un po di legalità in quei territori… 
D’altronde se pensate che per effettuare quegli stessi provvedimenti (l’abbiamo visto in Tv), si sono presentati con un esercito di quasi un migliaio di unità delle forze dell’ordine, non si può che restare basiti… 
Ma poi ditemi, pensate veramente che dopo aver demolito quelle proprietà, qualcosa in quelle aree cambierà??? 
Come….??? Non ci saranno più attività criminali, sparirà lo spaccio degli stupefacenti, lo sfruttamento della prostituzione, scomparirà il pagamento del pizzo e gli appalti pubblici verranno finalmente aggiudicati ad imprese non affiliate…??? 
Si vabbè… allora aggiungete pure che credete che gli asini volano!!!
Tutto continuerà come prima… è così che va da sempre, perché così che si vuole che si proceda, affinché ciascuno ne abbiamo vantaggio: i criminali per ingigantire quei loro business e lo Stato per sottomettere i cittadini e ricordare a tutti che è solo grazie ad esso, che ci potrà essere legalità e democrazia…
Ma come può esserci democrazia e legalità nel nostro Paese, quando una semplice regola pone ciascuno di noi sì… eguali davanti alla legge, mentre gli eletti a quelle massime cariche dello Stato possono essere esentati da responsabilità penale (in modo assoluto per determinati reati o a tempo in altre circostanze…), sino a quando rivestono una specifica carica politica. 
Già, interessante questa nostra Costituzione… ad esempio, prescrive la non punibilità dei parlamentari per le opinioni espresse – anche diffamatorie – nell’esercizio delle loro funzioni; prescrive, inoltre, la necessità dell’autorizzazione a procedere per arrestare un parlamentare o per processare un ministro accusato di aver commesso reati nell’esercizio delle sue funzioni ed in caso di conflitto tra il voto del Parlamento (principio democratico) e la necessità di esercitare l’azione penale (principio di legalità), interviene la Corte Costituzionale, di cui abbiamo visto in quali modi solitamente è intervenuta…
Altro quindi che ricercare infiltrazioni mafiose, qui ovunque vi giriate a respirare, sentirete l’aria putrida e intrisa di mafiosità!!!

Chi crede in Dio non può essere mafioso e neppure complice!!!

“Non si possono servire due padroni”!!!

“Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza…”!!! 
Ecco perché ciascuno di noi, non può pensare di essere costruttore di futuro, continuando a ragionare con la mentalità mafiosa…  
Bisogna decidere dove stare e comportarsi di conseguenza, sapendo di dover dire il più delle volte NO!!! 
No quindi al muro dell’omertà, alla corruzione, al malaffare, al clientelismo, a quei comportamenti mafiosi e violenti, alle sopraffazioni e all’offesa dell’altrui dignità… 
Basta… così non si può più continuare, bisogna cambiare e per cambiare bisogna lottare, non è più tempo di rassegnarsi, attendere, sperare che qualcosa all’improvviso cambi…
Tutti, ripeto tutti devono fare la propria parte, bisogna metterci la faccia, non si deve sempre attendere che siano sempre gli altri a fare le lotte per voi… 

Si può cambiare… si deve cambiare, e per farlo bisogna sognare in grande, perché nei grandi sogni troverete le parole del Signore… quelle parole che vi daranno coraggio e forza per andare avanti e superare i problemi.  

Mi piace la frase di papa Francesco quando dice: “C’è bisogno di uomini e donne veri, che denunciano il malaffare e lo sfruttamento, che vivono relazioni libere e liberanti, che amano i più deboli e si appassionano di legalità, specchio di onestà interiore. Abbiamo bisogno di uomini e donne che fanno quel che dicono, dicendo no al gattopardismo dilagante”. 
Il problema però del messaggio di sopra è quello di sempre e cioè che la maggior parte degli individui non adempie in alcun modo a quegli insegnamenti, anzi la maggior parte di essi preferisce la pigrizia all’azione, sono come Sancho Panza, sì… a loro non interessa combattere come Don Chisciotte, neppure se i nemici sono rappresentati dai mulini a vento…

Papa Francesco si rivolge ai mafiosi dicendo, “cambiate…” e poi li chiama “fratelli e sorelle“… 

Non so quanto giusto sia questo approccio… ma d’altronde egli è il Papa e deve trasmettere gli insegnamenti del suo Signore e di questa sua Chiesa… ma illudersi che quei soggetti, possano decidere – grazie alle parole espresse – di correggere quel proprio modo d’essere e di vivere allontanando da essi quella ricerca affannata fatta di potere, prepotenza, denaro e convertirsi quindi a Gesù Cristo: “Ma mi sembra qualcosa di difficile realizzazione”. 
A quei soggetti mafiosi non interessa minimamente la prossima vita o se quella andrà persa; a loro interessa vivere nell’agiatezza attuale, d’altronde sono identici alla maggior parte dei fedeli cristiani; da un lato provano ad onorare quei principi cristiani: “Si recano in Chiesa la domenica per ricevere l’eucarestia e di contro attuano nei giorni feriali tutti quei comportamenti disonorevoli, che di fatto li allontanano sempre più dalla vita eterna…

Già sono gli stessi che durante l’assassinio di Padre Pino Puglisi, si sono chiusi ermeticamente a casa, gli stessi che non si sono ribellati quando avrebbero dovuto farlo, sono loro ad aver tenuto aperto le botteghe in quel giorno di lutto e potrei continuare con quanto compiuto fino ai giorni nostri…

Quindi, per favore Santo Padre, quando parla dei mafiosi non indichi con il proprio indice solo coloro che tengono un’arma nella propria mano, ma faccia in modo di traslare quel suo dito in tutte le direzioni di quest’isola, da est ad ovest, da nord a sud, perché i mafiosi sono ovunque, anche dove non dovrebbero essere!!!
Non abbia quindi timore di dire la verità… 
D’altronde se la Chiesa Cattolica ha ribadito l’obbligo di partecipare alla Messa la domenica e nelle altre feste di precetto, affermando che “i fedeli sono tenuti a partecipare all’Eucaristia nei giorni di precetto, a meno che siano giustificati da un serio motivo (ad esempio, malattia, cura dei lattanti oppure siano stati dispensati dal loro parroco) e aggiungendo inoltre “coloro che deliberatamente non ottemperano a questo obbligo commettono un peccato grave”, non si comprende il perché, per azioni commesse non meno gravi, si declini di procedere con quanto in suo potere e cioè con la scomunica (di quei fratelli e sorelle…) per causa gravi e ostinate infrazioni alla morale e quindi alla dottrina riconosciuta!!!
Già, mio caro “fratello” Francesco: “Forse è finito il tempo della carota e bisogna passare al bastone!!!
    

Bye, Bye… "Vitalizi"!!!

Si festeggia dinnanzi al Parlamento… con bottiglie di champagne!!!

Si festeggia finalmente l’abolizione dei vitalizi… uno dei tanti vergognosi privilegi che la nostra politica è riuscita a compiere con l’appoggio di tutti i partiti!!!
Certo, un primo passo… tra le centinaia, anzi che dico… migliaia di privilegi, che questo paese ha saputo dispensare negli anni…
Costi inutili della politica, per come d’altronde sono stati “inutili” quegli stessi politici che hanno distrutto questo meraviglioso Paese…
Se pensiamo soltanto a quanto tempo è passato prima che ciò accadesse, già… 
Quanto abbiamo dovuto aspettare prima che questi privilegi venissero cancellati…
Ora, molti di quei parlamentari sono come storditi… e già, avrebbero voluto che il sistema, continuasse nei modi che ben sappiamo… 
Un Italia divisa tra ladri e gente perbene, da un lato cittadini che pagano i contributi e dall’altro ladri lestofanti che senza aver fatto mai nulla, godevano di vitalizi ingiusto!!!
Certo la lotta ai privilegi è soltanto all’inizio, c’è ancora tanto da fare, già mi permetto di suggerire il prossimo: Quello dei senatori a vita!!! 
Adesso passiamo alle altre riforme, dalla legge Fornero,  alla flax tax, al reddito di cittadinanza, al contrasto all’evasione, abolendo definitivamente l’uso del contante e via discorrendo…
Finalmente un governo serio, un plauso al M5Stelle e alla Lega, che hanno saputo ridare dignità a questo paese e ai suoi cittadini, dopo aver assistito ad anni di malgoverno, corruzione, collusioni, clientelismi e raggiri a vario titolo, sempre a scapito di tutti coloro, che con il proprio lavoro, hanno sorretto da una vita, questo nostro paese!!!
Festeggiamo quindi… perché questo è soltanto l’inizio, di una grande rivoluzione morale!!!
  

Catania ha bisogno di persone che hanno ancora voglia di sognare… ma dove sono???

Questa mattina ho letto una intervista interessante del direttore Michele Petrina realizzata al Procuratore aggiunto di Catania, Sebastiano Ardita: http://www.sudpress.it/lintervista-esclusiva-al-procuratore-aggiunto-sebastiano-ardita-difficile-indagare-sui-potenti-e-la-magistratura-di-oggi-non-e-piu-la-stessa/ 
La parte che più mi ha incuriosito è quando si fa riferimento al sistema affaristico politico/mafioso e di come, dopo un periodo culminato con l’arresto di personaggi eccellenti, ci sia stata una battuta d’arresto, in particolare quando si è trattato di dover procedere con alcune inchieste importanti, contro i cosiddetti “potenti” di questa città… 
Peraltro anche la magistratura con il passar del tempo ha modificato quella propria autonomia, perché si è dovuta sostituire alla politica, intervenendo a quella domanda di giustizia, che tutto il paese richiedeva…
Ecco perché alla fine la giustizia ha allungato i propri tempi a dismisura… 
Così anche chi aveva torto, ha potuto beneficiare di questo sistema, che le ha garantito processi interminabili e procedure che hanno indotto molti cittadini a credere che, il rivolgersi alla giustizia era di per se inutile…
La nostra città in questi anni è tornata a modello anni 80′, quando ancora vi erano i cavalieri, non sotto l’aspetto occupazionale ma si quando le amicizie politiche contavano, di quando il clientelismo garantiva favori, di quando le corruzioni erano quotidiane e nessuno se ne scandalizzava…
Le istituzioni, l’imprenditoria, la politica, la mafia e anche molti cittadini, godevano di quelle connivenze; a restare fuori da quel sistema erano pochi e non perché erano onesti… ma soltanto fessi!!!
Sì negli anni qualcosa sarebbe dovuto cambiare, ma la verità è che in fondo, nulla è cambiato!!!
Ciascuno -dice bene il Procuratore aggiunto- “rema per sé!!! Questa nostra città è sempre più affetta dall’individualismo, anche a causa di una crisi economica che ha impoverito le nostre tasche e dove tirare a campare diventa sempre più complicato, i giovani scappano sempre più numerosi all’estero mentre quelli meno agiati scendono a compromessi attratti dai soldi facili della malavita? 
Ma come… dopo aver assistito alle stragi, dopo aver compreso quanto era accaduto, dopo aver visto la nascita di quella moltitudine d’associazioni di legalità, dopo che finalmente un’informazione libera iniziava a raccontare quanto stava realmente accadendo, com’è possibile che ancora oggi, non via stato un risveglio delle coscienze?
E’ bello quando il Dott. Ardita consiglia ai giovani di questa città di… “non smettere di credere ai loro sogni… qualcuno di questi prima o poi si realizzerà e Catania ha bisogno di persone che hanno ancora voglia di sognare”!!!
Ma di una cosa il sottoscritto è ormai certo: “I giovani di questa città… rappresentano con i loro gesti gli insegnamenti ricevuti dai propri genitori e a differenza di quanto ciascuno si augurerebbe, nessuno di loro proverà mai ad occupare un posto in questa società, basando la propria esistenza su principi e valori.
Ciascuno di loro proverà a fare il furbo, già vedrete… si farà raccomandare da quelle amicizie di papà o di un qualche familiare; tenterà in tutti i modi d’arricchirsi in maniera illecita, proverà anche grazie alla politica di sfruttare quella propria posizione privilegiata, ben sapendo in cuor proprio d’essere inadeguato e soprattutto scadente in tutti i sensi!!!
Ed allora…  di quale cambiamento parliamo??? 
Quale rinnovamento delle coscienze ci aspettiamo da questi nostri giovani, quando in loro vi è insito il seme del compromesso e della corruzione???
Ciascuno di loro, proverà a realizzarsi senza alcun merito e sara così convinto di essere nel giusto, che considererà una normale prassi, quanto ingiustamente andrà compiendo…
In loro non vi è alcun rigetto verso quei fenomeni illegali, tanto da considerare ogni propria azione, come fosse corretto…
D’altronde la corruzione familiare ha saputo agire in quella crescita individuale, ha modificato nel profondo le coscienze di quei figli che per l’appunto crescendo, hanno ormai perso quella capacità di perseguire i propri sogni, ma li hanno ahimè barattati, affinché potessero raggiungere quegli obiettivi prestabiliti per loro, basati principalmente su quell’unico interesse prioritario: già… quello personale!!!

Ma prevenire… non era meglio di curare???

C’era una detto che diceva: “Prevenire è meglio che curare“…
Ed allora mi chiedo, perché in questo paese non si fa minimamente prevenzione???
In particolare la politica, dovrebbe essere di grande sostegno a quella preparazione, già, dovrebbe creare i presupposti affinché questi suoi giovani, diventino crescendo, parte integrante di quel progetto di contrasto al crimine organizzato…
Inquadrata in quest’ottica, la politica potrebbe rappresentare una diversa alternativa a quella strada finora intrapresa dallo Stato e cioè, nel voler combattere l’associazione mafiosa sul proprio campo, attraverso una politica di repressione…
Ma questa si è visto negli anni, non produce alcun risultato, perché gli uomini e le donne affiliate a quel sistema malavitoso, sono come le pedine degli scacchi, che di volta in volta, vengono sostituite e la partita nel frattempo continua… come se nulla fosse accaduto!!!
Essa infatti non produce alcun risultato se non quello di continuare a riempire i nostri penitenziari di un numero sempre più alto d’individui, con un aumento sociale dei costi di detenzione e con un numero ingente di personale adibito a quelle strutture, che potrebbe certamente essere impiegato diversamente; ma soprattutto con risultati visibili a tutti, che dimostrano come quel sistema finanziario illegale non viene minimamente scalfito… 
Certo, i provvedimenti di sequestro e confisca vengono messi, di volta in volta, ben in mostra… ma il risultato finale, è quello d’avere distrutto una parte d’economia, a scapito di un’altra più forte ed illegale…
Sarebbe viceversa necessario -al fine di ottenere migliori risultati in quella lotta contro il crimine- adottare tutta una serie d’investimenti di prevenzione, valutando costantemente, quali metodologie si possono utilizzare per contrastare quel sistema criminale, in particolare, garantendo ai giovani di questa terra, un futuro slegato da quei tentacoli soffocanti…
Le soluzioni finora adottate, hanno dimostrato di offrire soltanto mediocri soluzioni, certamente non risolutive, difatti, i risultati espressi sono stati di modesta entità… e la criminalità a continuato a trovare nuovi ammiratori…
Peraltro, proprio la crisi morale della politica, avvertita ormai da tutti i cittadini e come si è visto, presente ad ogni livello -da quello comunale a quello nazionale- ha stimolato molti di quei giovani, a intraprendere una nuova strada, la cosiddetta “professione del politico”!!!
L’idea non è basata su principi lungimiranti o su ideali riformisti e progressisti, ma semplicemente, il volersi dedicare a quella alla vita pubblica, non è per il bene sociale, no… minimamente, la decisione nasce nel sperimentare una nuova via… quella di essere pagati, senza fare un cazzo!!!
D’altronde come dar torto a quel desiderio, quanti vorrebbero essere al posto di quei politici… non siate ipocriti, la verità e che a tutti piacerebbe ricevere, migliaia e migliaia di euro, solo per riscaldare una poltrona vellutata…
E allora non bisogna meravigliarsi se la politica è divenuta anch’essa “criminale”, se pur di appropriarsi di una di quelle poltrone, si fa di tutto per acquistare voti…
D’altronde, in un paese come il nostro, dove l’impunità vince sempre e dove il diritto è qualcosa di arbitrario e che non trova mai soluzione, ditemi, a cosa serve essere onesti, se alla fine tutti sono disonesti???
Forse è meglio ritornare al punto di partenza: “prevenire è meglio che curare”!!! 
Ma per fare ciò, bisogna creare i presupposti… e quali sono questi punti di partenza dai quali iniziare a ragionare…??? 
Semplice, innanzitutto bisogna creare le condizioni: il problema occupazionale è certamente il primo, quindi offrire valide alternative ai nostri ragazzi, dare loro la possibilità di crescere in modo sano, crearsi una famiglia, una propria casa, poter mandare i loro figli a scuola in sicurezza, dare a quest’ultimi la possibilità meritocratica di poter avanzare in futuro senza dover avere l’appoggio o la pedata del papà… 
Ecco, per far ciò, bisogna agire su quei fattori che hanno finora condizionato la vita sociale della maggior parte di noi, sono questi gli elementi che hanno agevolano e determinano lo sviluppo criminale di una società come la nostra…
Sono le politiche errate, il contesto criminale di quei suoi uomini corrotti che ha permesso a quel sistema criminale di potersi evolvere, sono le connessioni che legano molti di essi a quell’affiliazione  mafiosa, che ha permesso molti di loro, di poter giungere al punto in cui sono… sì, proprio lì… all’interno di quelle aule istituzionali.
E’ certo… l’inadeguatezza di alcuni individui, le politiche criminali adottate, i comportamento devianti per lungo tempo utilizzati da questi stessi soggetti, sono la conseguenza visiva di questo attuale sistema sociale, di questa condizione ambientale dove ciascuno prova ad esplicare tutte una serie di metodologie truffaldine, per scovare nuove soluzioni illecite e dare senso alla propria vita e quando non ci si riesce da soli, ci si allea con la criminalità, la quale dimostra sempre, di essere disposta a dare una mano… (ovviamente per qualcosa in cambio…)!!!
Ecco perché la nostra politica è criminale, perché ogni loro azione commessa, cela una contropartita, è il prodotto spontaneo di una volontà malata, che trae motivazione e godimento nella “cosa pubblica” intesa quest’ultima, non nell’alimentare comportamenti corretti e a servizio di tutti, bensì, nel trarre per essa i maggiori benefici, quantomeno, per tutto il periodo nel quale diranno… di volersi occupare dei nostri problemi… 
Ecco quindi perché da noi non cambierà mai nulla; perché a nessuno di essi interessa eliminare le profonde ingiustizie di questa società e rappresenta d’altronde l’unico reale motivo per cui da noi, non si potrà mai contrastare seriamente l’espansione di quel fenomeno mafioso e criminale!!!

La doppia anima dei siciliani…

Quale miglior periodo questo, per evidenziare i due lati contrapposti di noi siciliani…
Da una parte quello chiaro, generoso, altruista, disinteressato e amichevole, con momenti abbaglianti pieni di sincerità e dall’altro, quello che esprime profonda inquietudine, quell’essere sempre bloccato, alla ricerca assidua del profitto e dei propri interessi, quel vivere quotidianamente in antagonismo con il mondo che lo circonda, che egli d’altronde studia ed esamina in tutti i suoi aspetti, affinché possa in breve tempo riuscire nei propri intenti…
Il trucco è talmente perfetto che, difficilmente i suoi simili se ne accorgono, sia per via della qualità ingannevole messa in atto, così attenta e scrupolosa da risultare essere agli occhi di tutti… irreprensibile, ma capace esclusivamente di puntare ad ottenere i propri successi… evitando sempre ed in ogni circostanza di mostrare -a quanti gli sono vicino- che egli non subisce per nulla quel fascino…
Già, se non fosse che quel disturbo sia cosi perfettamente controllato, potremmo inserire questi soggetti, tra coloro che soffrono di comportamenti bizzarri, quali ad esempio quelli “bipolare” (una malattia che caratterizza alcuni soggetti da gravi alterazioni nelle emozioni, nei pensieri e quindi nei comportamenti, tali da passare senza alcuna ragione apparente, da momenti di felicita a vere e proprie disperazioni…).
Ma qui ci troviamo di fronte a veri e propri casi speciali che potremmo definire “straordinari”, perché questi soggetti (e sono la maggioranza…) vivono quella propria esperienza di vita, attraverso sì… visioni diverse, ma ciascuna, convergenti su un solo tema, quello dell’amore per la propria terra, vissuta con passione e rabbia, ma senza mai permetterle di ottenere un radicale cambiamento…
E’ questa d’altronde la società che essi preferiscono, immobile e rassegnata, ma soprattutto individualista, che tende così ad escludere i bisogni della maggioranza, premiando esclusivamente le necessità personali… 
Sì… perché non importa a questi siciliani la condizione nella quale vivono, quella mancata speranza di un futuro migliore, essi preferiscono subire il fascino dell’agonia, di quell’angoscia vissuta sulla propria pelle… quasi si vivesse ogni giorno in attesa di un eventuale cataclisma…
Già… si guardi cosa avviene intorno a noi: una vera e propria negazione sociale, che spinge ciascuno di noi verso lo scetticismo, che allontana di fatto ogni ipotesi di miglioramento, una contraddizione latente che tende a ricercare in ogni occasione, quel solo consenso politico, sistema affaristico e clientelare, che si sa essere legato a filo diretto, con quel mondo mafioso e consociativo… 
Ecco la doppia anima dei siciliani, quella a cui non interessa riflettere, quella che pur amando la propria terra,  non vuole cambiare rotta… restando (elettori) “fedeli” di quanti finora hanno –grazie a quel loro voto– abusato di quel potere conferitogli…
Ai siciliani è ovvio (l’hanno appena dimostrato nelle ultime regionali e a breve ripeteranno lo stesso errore per le prossime elezioni nazionali…), non interessa avere una nuova chance, non vi è in loro, alcuna insofferenza e ancor meno un fermento di cambiamento o di rivoluzione… 
Niente, neppure quello di saper aggregare e mobilitare quelle poche forze oneste, in grado di spezzare quantomeno quel circuito dell’illegalità e dalla corruzione…
Già… non serve, d’altronde va bene così!!! 
Difatti, non è grazie a quel mondo sommerso, che riesce questa terra a sopravvivere…???

La propria dignità, svenduta per meno di trenta denari… già per 25 euro!!!

Bastano 25 euro per vendersi… 
Come possiamo pensare di migliorare questa nostra terra, quando nella stessa, vi sono soggetti disponibili a barattare l’unico valore ancora libero, per soli 25 euro…
Già, si parla tanto di contrastare la corruzione e l’illegalità, quando poi si è disposti a vendersi per così poco valore…
Per altro, se sono questi i soggetti, con i quali dobbiamo ogni giorno confrontarci… siamo veramente rovinati… 
Immaginate per un momento questi miserabili individui, posti lì in quei loro uffici, così facilmente indottrinati da lasciarsi sedurre per poco… pensate ciascuno di essi lì, seduti in quegli uffici pubblici, in attesa di cedere alle lusinghe di poche centinaia di euro…
Ma questi soggetti… per quel vile denaro, vi daranno anche le loro mogli, ma che dico… anche le figlie, d’altronde, se il loro metro di morale, con il quale hanno strutturato la loro famiglia è questo, non c’è da meravigliarsi se anche le figlie si prestano a fare le zoc… in giro, per qualche euro in più…
Capisco quanto il denaro possa corrompere le persone, ma dico… se proprio bisogna vendervi, lo si faccia per una cifra adeguata, di quelle cioè che possono cambiare la vita…  che so, qualche milione di euro, ma non certamente 25 euro!!!
Che ci fate con 25 euro, neppure la spesa… 
Concedete quel vostro voto ad un estraneo per 25 euro; ah si… siete in quattro in famiglia, bene avete recuperato 100 euro!!!
Si adesso potete farvi quattro ricariche telefoniche, affinché vi possiate connettervi sul web e condividere nei social network tutto lo schifo che vi circonda…
Già, alzerete il dito contro il clientelismo, la politica corrotta, parteciperete a quel commento che ripete quanto la mafia faccia venire il voltastomaco… 
Sì, racconterete della sporcizia della vostra isola, del malcostume e dell’insofferenza, vi vergognerete anche di essere siciliani!!!
Peccato che nel far questo… vi siete dimenticati dei 25 euro messi in tasca, concessi anticipatamente da quel candidato a cui avete offerto – pagando – il vostro sostegno…  
Certo… tutti coloro che hanno pagato per avere il vostro voto fanno ribrezzo… ma voi, si tutti voi che vi siete venduti, siete peggiori di loro, sì, perché siete il lerciume di questa terra, rappresentate di fatto la vergogna di quest’isola meravigliosa, che a causa vostra, si proprio vostra – poiché vi anche tanta gente perbene –  è diventata bruttura agli occhi del mondo intero!!!
Cosa potrei desiderare per quanti hanno preteso quei 25 denari; niente, non meritate niente, mi fate talmente pena, da non augurarvi neppure… un eventuale castigo!!! 

Candidato Presidente alle Regione Siciliana (con il centrosinistra), Prof. F. Micari: iniziamo proprio bene!!!

Sulle politiche del centrosinistra ho sempre avuto grossi dubbi… sulla correttezza e moralità ho avuto modo negli anni di conoscere, per ragioni professionali, alcuni loro esponenti e debbo dire che non mi hanno lasciato un giudizio positivo… anzi tutt’altro!!!  
Non mi sorprendo quindi oggi di leggere la notizia sulla “neo moglie” del candidato alla Presidenza della Regione Siciliana, Prof. F. Micari, in particolare sulla nomina di dirigente all’Università!!!
Potrei dire che rientra perfettamente in quel concetto alquanto ambiguo di “legalità” a cui è legato l’ex partito comunista… oggi Pd!!!
Il termine esatto è NEPOTISMO: nepotismo s. m. [der. di nepote]. – 1. (stor.) [prassi seguita da alcuni papi, nei sec. 15°-18°, di favorire i propri familiari, con il conferimento di cariche e lucrosi uffici]. 2. (estens.) [l’appoggiare parenti e amici nell’assegnazione di uffici, incarichi, ecc.] ≈ clientelismo, favoritismo.
Ma forse, devo pensare, al rettore manca il significato di questa parola… 
D’altronde perché meravigliarsi… se lo fanno tutti, perché non dovrebbe farlo lui… 
Abbiamo visto nel corso di questi anni, illustri magistrati, favorire i propri familiari, prima il consorte e poi i figli… e quindi, cosa sarà mai, aver favorito la propria moglie!!!
Per altro va detto… che se il rettore non l’avesse fatto ora, certamente al prossimo incarico, il suo successore ci avrebbe pensato certamente… e quindi… dove sta il problema!!!
Non dimentichiamoci che proprio egli, a differenza del suo predecessore, ha dimostrato un cambio di rotta… non per nulla si è aumentato il proprio compenso di centomila euro in più…
Certo, qualcosa d’anormale c’è… se la  moglie del rettore dell’Università di Palermo venga  chiamata a gestire un ruolo centrale nella stessa università? Mi chiedo… ma non c’era nessun altro che meritava quella posizione???
Immaginatevi cosa potrebbe accadere se questo signore, candidato oggi alla presidenza della Regione siciliana con il centrosinistra, dovesse vincere: “chiu pilu pi tutti…” pardon più posti per tutti, in particolare per tutti i suoi familiari!!!
Non voglio minimamente immaginare a quale compenso aspiri… 
L’onorario di Crocetta gli farà… un baffo!!! 
Parlare di “inopportunità” è il minimo… ma si sa da noi certi vocaboli non vengono presi neppure in considerazione… come certe indennità percepite da funzionari dello stato alquanto impressionanti!!!
D’altronde il Prof. Micari, non rischia nulla… e gioca in maniera perfetta questo ruolo offerto dal Pd: se verrà eletto “presidente” lascerà quel ruolo di rettore… altrimenti, tornerà a ricoprire questo suo ruolo all’interno dell’università di Palermo…
All In??? No… qui non si rischia nulla, anzi si gioca con i soldi degli avversari e si aspetta di giungere fino al river per comprendere quali carte sono state poste sul tavolo e poter di conseguenza decidere di non puntare…
Questo è quanto ha finora fatto finora la politica del centrosinistra, dai suoi premier (e/o presidenti vari, nazionali e regionali) e questi ovviamente sono i suoi uomini, che incarnano perfettamente quel ruolo a loro concesso!!!


Caro Professore… vede, rispetto i miei conterranei “omertosi”, sino d’ora le confermo che – a differenza di quanto a suo tempo fatto cinque anni fa con l’uscente governatore Crocetta…. – questa volta, non darò il mio voto ne a Lei, ma soprattutto a quel centrosinistra, che da troppo tempo, non interpreta più quel pensiero di equità e giustizia sociale, a cui i suoi padri fondatori s’erano ispirati!!!
Mi auguro che tutti i “SICILIANI”… quantomeno quelli veri e non quei meschini “quaquaraquà”… diano finalmente un segnale forte di cambiamento a questo sistema clientelare, costantemente perpetrato non soltanto sulla nostra pelle, ma soprattutto su quella dei nostri figli/nipoti, costretti da questo sistema non meritocratico a scappare via!!!
E’ ora di dire basta!!!      

Lettera aperta da un "Siciliano libero" a Vittorio Sgarbi…

Caro Vittorio, sì… so bene che dovrei chiamarti “Professore” ma per questa volta perdona quest’eccesso di confidenza e consentimi quindi di sottrarre un po’ di quel divario…
Quanto sto per esprimere d’altronde, rappresenta il pensiero di un semplice cittadino, che desidera esclusivamente il meglio per la propria terra e che vuole quindi usufruire del miglior Prof. Vittorio Sgarbi…
Vorrei cioè ottenere a proprio vantaggio o per meglio dire, a vantaggio di tutti i miei conterranei, l’uomo di cultura, la persona meritevole e capace, che ha saputo dimostrare esser per quest’isola -nelle circostanze in cui è stato chiamato- professionale.
Sono state situazioni che hanno evidenziato, non solo quelle sue competenze…  ma hanno permesso a quelle nostre meraviglie, di poter essere apprezzate dal mondo intero… 
Ecco quindi il perché chiedo oggi a Lei, d’abbandonare quella competizione regionale in corso, allontanando da se quell’infausta idea di diventare presidente della nostra regione, ruolo che certamente non è consono alla sua persona, poiché non premierebbe in alcun modo quel suo ingegno…
Lei d’altronde incarna in se valori come bravura, competenza e preparazione, che certamente poco si addicono ad una veste politica… che dimostra essere predisposta al clientelismo e mai alla meritocrazia!!!   
Dimenticavo, ma solo perché ritenevo superfluo doverlo rimarcare…
Lei è soprattutto una persona perbene e onesta, lontano da molti suoi colleghi, come per esempio alcuni titolari di cattedre di atenei italiani, che hanno dimostrato proprio in queste ore (mi riferisco ai 59 colleghi professori universitari indagati) non solo d’esser corrotti, ma di di aver manipolato quelle procedure di Abilitazione all’insegnamento…
Comprendo quindi, quanto sia difficile per Lei rinunciare a quella candidatura, in particolare viste le richieste pressanti di molti amici siciliani, che vorrebbero averla Presidente, per vedere questa terra finalmente libera da compromessi e soprattutto lontana da quella politica condotta attraverso accordi sottobanco e promesse varie…
Ma Lei, oggi, non ha alcun motivo di dover scendere in campo, quantomeno non in questo confusionario momento…
Perché se da un lato è vero che la Sicilia ha necessità di avere un uomo moralmente retto, dall’altro è auspicabile, per poter valorizzare quello stesso uomo, puntare su ragioni certamente più valide…
Mi riferisco alla promozione del nostro patrimonio naturale, artistico e culturale, ed a quanto offre in bellezza la nostra isola… 
Una regione che può diventare, grazie al turismo, veicolo trainante della nostra economia, attraverso innovative politiche di sviluppo e mirati programmi d’intervento che permettano l’ingresso di investimenti esteri, affinché si soddisfino tutte quelle richieste, sia nazionali che provenienti dal mondo intero…
Oggi quelle esigenze chiedono sempre più d’implementare e migliorare quei servizi essenziali, che vanno dalle infrastrutture alle strutture alberghiere, dai villaggi turistici ai bed & breakfast, passando per le case vacanze, gli agriturismi, i lidi, le strutture di enogastronomia, ristorazione, per concludersi infine con le visite guidate, presso le nostre città, musei e patrimoni archeologici…
Spero veramente di cuore che questa mia missiva, la dissuada dal continuare con quel meditato e valido percorso politico, che certamente a breve Lei potrà nuovamente riprendere (insieme ai suoi amici/conoscenti e collaboratori…), in quanto prototipo positivo di quei valori tanto voluti dai cittadini di questo paese, che oggi manifestano in maniera inefficace – esprimendo quel voto di astensione o di protesta– considerando quel espediente, l’unico modo di contrasto ad una politica sterile, che disattende quotidianamente ogni loro esigenza…
Certo, sono cosciente che questa mia richiesta Le farà perdere oggi un’importante battaglia… ma come diceva Isidor Feinstein Stone: “Il solo tipo di battaglie degne di essere combattute sono quelle che andrai a perdere, perché qualcuno deve combatterle e perderle… e perderle… e perderle… fino a che un giorno qualcuno che crede come tu stai credendo… le vince!!!
Ci rivediamo quindi alle prossime competizioni nazionali…

Quali programmi per la Sicilia??? Boh…

Di slogan ne leggo tanti, di frasi dagli “effetti speciali” in quei manifesti elettorali… altrettanto, ma di programmi concreti dai quali tutti noi possiamo decidere su dove indirizzare quell’eventuale preferenza… neanche a parlarne!!!

E’ come se nessuno di loro, vuole provare a rappresentare questa realtà, poiché conoscono bene… quanto sia negativa!!!
Trovare qualcuno che evidenzi in maniera decisa i nostri attuali problemi, è come trovare un “ago in un pagliaio“!!!
Ma, se pensate che la circostanza sia casuale vi sbagliate… 
Il problema infatti non è rappresentato nell’elencare le problematiche presenti, ma nel trovare valide soluzioni che possano risolverne i problemi…
Di parlare… parlano, direi anzi che parlano anche tanto, ma di proporre idonee soluzioni praticabili, che permettano nei fatti quel necessario cambio di direzione, ecco che all’improvviso… tacciano tutti, poiché non sanno minimamente con quali modalità andranno affrontati i problemi…
Riprendo una nota Ansa riportata dall’Avv. Roberto La Rosa (candidato presidente della Regione siciliana per il movimento Siciliani liberi): “Dov’è il programma di Musumeci? E quello di Micari? E la sinistra, quale progetto ha per la Sicilia? La verità è che nessuno ha un programma perché c’è in atto una corsa alla conquista del potere; i partiti sono impegnati nella scelta a tavolino dei candidati per logiche spartitorie da vecchia politica”!!!
Mi trova pienamente concorde… in particolare quando dice: “Stiamo assistendo a un teatrino sulla pelle dei cittadini“!!! 
Ma da noi è così che funziona… non da ora, ma da sempre e mi dispiace dover ribattere a quella sua frase “Ma davvero si pensa che i siciliani siano così ottusi? Che la loro scelta sarà sulle facce di vecchi politici e non sulla base dei programmi?”… perché la verità è che non sono ne ottusi e neppure illusi, anzi potrei dire che sono a modo loro “astuti”… anzi aggiungerei “accorti” nel realizzare sempre il proprio tornaconto!!!
Non si tratta quindi di dover scegliere, ai siciliani quello è un problema che non interessa, anzi è secondario…
Ciò che importa loro è estremamente egoistico e cura soltanto quei propri interessi personali…
Il siciliano ha difatti necessità di conferme… e vuole esser sicuro che colui che si sta appoggiando, siederà alla chiusura di quella competizione elettorale, su quella poltrone!!!
Ma d’altronde, con un’Assemblea Regionale Siciliana che costa ai siciliani 165 milioni di euro, con una classe politica che è stata considerata dalla Corte dei Conti la più costosa d’Europa e dove un terzo dei dirigenti regionali italiani si trovano per l’appunto nella nostra isola, come si può credere che si voglia realmente combattere questa corruzione dilagante, quel malaffare generale, quel assistenzialismo ricercato, quelle raccomandazioni elargiti ai soliti familiari ed amici subito dopo ogni campagna elettorale…
I siciliani da sempre sanno come si vincono le elezioni… e dimostrano di essere con quelle scelte, i principali artefici del fallimento di questa isola!!!
Ognuno di essi ha quantomeno una colpa, quella di aver permesso in questi settant’anni, di far governare (o più correttamente… mal governare) una sfilza di soggetti… che mi sdegno pure di nominare!!! 
Ma d’altronde questa è la Sicilia… è questo è quanto i siciliani da sempre dimostrano di desiderare!!!

A proposito di "pizzo"!!!

Sembra che il Cavaliere stia per decidere di dare il suo consenso per la Presidenza della regione Sicilia a Nello Musumeci, ponendo Armao a suo vice… il tutto ovviamente è ancora in discussione, ma quanto fatto servirebbe al bene della coalizione, in virtù anche delle prossime elezioni politiche nazionali…
Sarà che forse lo stesso Musumeci, anticipando quella sua discesa in campo, abbia forzato quella decisione di chi sta in alto…
Sarà che in un qualche modo, questa decisione abbia stravolto i programmi dei leader di centro destra…
Sarà che forse quel contesto manchi oggi di un referente adeguato…
Sarà che forse non sanno quali pesci prendere… comunque sembra che la scelta finale, stia cadendo proprio su quest’ultimo!!! 
Ed allora ecco che in vista delle Regionali del prossimo 5 novembre, Nello Musumeci si presenta ai propri elettori su tutti i manifesti con un slogan forte: L’unico pizzo che piace ai siciliani“!!!
Aprire la propria campagna elettorale con questo titolo lascia un po’ sbigottiti, forse perché il sottoscritto odia qualsivoglia definizione di “pizzo” in particolare quando questa è associata alla mia terra!!! 
Già, anche soltanto pronunciare quel nome mi da fastidio… perché ritengo che su questo argomento ci sia poco da scherzare, viste le centinaia di migliaia di vittime, che colpisce questo sistema coercitivo!!!
Chissà – essendo stato in questi ultimi anni all’interno della Commissione antimafia – avrebbe potuto esordire con una frase diversa, ad esempio: “Con me niente più pizzo” oppure, presentando la propria immagine su quei cartelloni, in maniera sbarbata, avrebbe potuto dire “Basta con il pizzo“!!!   
Ma vorrei aggiungere… come si fa a fare la lotta alla mafia e quindi a quel suo “pizzo”, quando si è stati finora in attesa (quasi speranzosi direi…), di ricevere quell’investitura ufficiale direttamente dal Cavaliere e da quel suo partito…  
Sì… come ci si può dimenticare della storia appena passata, di quel partito “Forza Italia” fondato da Marcello Dell’Utri (e dallo stesso Cavaliere), oggi condannato a 7 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa, riconoscendolo mediatore tra Cosa Nostra e Silvio Berlusconi!!!
Certo, se ora la lotta alla mafia vogliamo continuarla a fare con gli slogan… quell’associazione criminale può dormire sonni tranquilli…  
D’altronde, mi viene d’aggiungere che egli per primo in quella lotta non ci mette neppure la faccia… anzi come potete vedere la nasconde!!!  
Vede, io non comprendo cosa volesse trasmettere la società di comunicazione alla quale si è affidato e che ha offerto ad egli questa soluzione alquanto “pacchiana”… per portare quel Suo messaggio al grande pubblico. 
Io la ritengo scialba… come molto probabilmente sarà questa campagna elettorale, dove non ci saranno sorprese… vincerà colui che è stato già scelto per quella poltrona!!! 
Purtroppo non è Giancarlo Cancelleri del M5Stelle… già il movimento di Grillo, che meriterebbe quel ruolo per quanto ha svolto a livello nazionale, non può fare i conti con quel diffuso clientelismo, ma soprattutto con quelle ricercate raccomandazioni da tutti i siciliani… 
Ricordatevi queste mie parole: oggi il Presidente lo decide “Mr. Cuffaro”… tutti gli altri, vedrete, saranno come quelle semplici guarnizioni di una ricetta già preparata, resteranno infatti… dei semplici e banali contorni!!! 

Il lavoro in Sicilia… resta un’utopia!!!

A dirlo è il rapporto di BankItalia…

Come avevo io stesso riportato alcuni anni fa… “vedrete che finito l’incentivo “ingannevole” compiuto dal programma del governo del Presidente Renzi… i dati dell’occupazione, mostreranno il loro vero volto“…
Difatti… è quanto sta accadendo, dopo il buon andamento degli anni scorsi, dal 2016 la crescita del numero di occupati si è arrestata, pur aumentando le ore lavorate di ciascun addetto… 
Non si assume, ma si pretende che i lavoratori, facciano 12 ore al giorno… integrando – quando ciò avviene – con una concessa miseria d’incentivo… a “nero”, che fa in modo di concedere  -con denaro contante – quella parte di stipendio definito di regola “straordinario”, ovviamente in una forma sottopagata e inferiore, ma soprattutto non documentata, senza prevedere eventuali supplementi previsti, quali notturni, ecc… 

Tutti sanno di quanto accade nel mondo lavorativo… dai sindacati, agli organi di controllo, dalle associazioni di categoria, alle imprese, fino agli stessi addetti… ma denunciare non porta a nulla, anzi si rischia di perdere il proprio posto di lavoro!!!  

Ho letto che a risentirne maggiormente del calo dell’occupazione sono gli uomini, che rappresentano la categoria più colpita dagli effetti della crisi, mentre le donne, dal 2014 hanno contribuito al buon andamento del mercato del lavoro, in particolare quello regionale, con una crescita degli addetti nel settore dei servizi… 
La Sicilia, rispetto alla media nazionale, ha fatto più ricorso a quelle strane forme flessibili di lavoro, utilizzando “voucher” per remunerare le prestazioni di lavoro richieste…
Dai dati riportati, si evidenzia che nel 2016 sono stati venduti 3,4 milioni di voucher… per una occupazione più a tempo pieno, che a tempo parziale… e con un 2017 iniziato con oltre 30 mila disoccupati senza sostegno al reddito…
La speranza di essere assunti entro l’anno è solo un’utopia, non ci sono “imprese” che possono definirsi tali, le altre ancora in vita e non legate al “sistema” mafioso… non hanno dove andare, mentre quelle colluse e “affiliate”, stanno pian piano “crollando” sotto i colpi inferti da parte della magistratura…
Le uniche che operano nel nostro territorio sono le cosiddette “general contractor”, che come ben sappiamo, usufruiscono di quelle limitate imprese definite “limpide”… almeno questo è quanto viene verificato sulla carta da quei cosiddetti “protocolli di legalità”, fintanto che ci si accorge… quasi sempre alla fine dei lavori, di aver subappaltato una grossa fetta di quegli appalti, ad una impresa stranamente “affiliata”… alla faccia della legalità e di quei controlli dell’Anti-corruzione!!!
Le loro imprese come ben sappiamo, usufruiscono soltanto di personale già da tempo “inquadrato”, contropartita di un altro sistema altrettanto mafioso, ma meglio conosciuto come politico/clientelare… ma ovviamente tutti, fanno finta di non saperlo!!! 
Si sta vivendo un dramma sociale… aggiungerei “esplosivo” dai pericoli imprevisti e che vede la nostra isola in una situazione allarmante, con una disoccupazione ai livelli più alti di tutto il Paese e senza aver a tutt’oggi definito un programma mirato al reinserimento di tutti quei lavoratori over 50, che vedono ormai il lavoro come una chimera.
Il fallimento della politica e dei nostri imprenditori è evidente a tutti… il sistema d’altronde in questi anni ha soltanto generato clientelismo ed una mancata meritocrazia…
Da un paese che ha investito soltanto su quanti appartengono a quel mondo ristretto,  cosa ci si vuole aspettare???
E’ evidente a tutti che, con questi tipologia di cittadini “miserabili” disposti a mediare per salvaguardare se stessi (o i propri familiari), i tentacoli di quella associazione mafiosa, con queste condizioni favorevoli… non potranno che continuare a vincere sempre!!! 
Il resto dopotutto proseguirà come sempre… con tante belle parole!!! 

Cercate un posto di lavoro??? Allora cambiate paese e mandate tutti a fanculo!!!

State cercando un lavoro….???
Siete giovani e sperate di trovare una occasione di lavoro…???
Pensate di essere meritevoli e vorreste esprimere questa vostre capacità anche agli altri???
Siete stati appena licenziati e siete alla ricerca di una nuova occupazione???
Avete inviato via web il vostro Cv, a quelle agenzie di ricerca e selezione del personale???
Oppure… siete tra quelli, che credono ancora che la politica sia l’unica che può fare il miracolo???
La verità e che siete in mezzo ad una bivio e non sapete dove andare… 
A differenza comunque di quanto vanno dicendo tutti, alcune soluzioni esistono, ad esempio si può cominciare a pensare di far da se, pensando ad esempio, d’avviare una propria attività… 
D’altronde, quanti tra voi, nel corso degli anni, hanno dimostrato d’essere capaci… e quindi perché pensare di lavorare “sotto padrone“, quando poi quei meriti sono compensati da un misero stipendio???
Pensavate forse di possedere meno meriti di coloro che vi hanno comandato??? 
No le cose non stanno così… il problema è il luogo in cui vi trovate…
Se vi trovaste in qualsiasi altro paese diverso dal nostro, avreste da tempo avviato la vostra attività, ma da noi si sa… non si muove foglia se il sistema “mafioso” non vi permette di farlo e quando non vi assoggettate ad esso, siete fuori!!!
Infatti, il vero problema non è l’attuazione di quei metodi coercitivi adottati dai quattro delinquenti che a turno verranno a minacciarvi, bensì la difficoltà è costituita da tutti quegli uomini dai colletti bianchi, molto più pericolosi, perché seduti dietro una scrivania di un ufficio pubblico, faranno in modo da crearvi tante difficoltà, su ciascuna di quelle pratica da voi presentate e di cui stranamente… non riceverete più alcuna risposta!!!
E dire, che la chiamano “Trasparenza Amministrativa” ,difatti è talmente chiara, che non si intravede la fine…
Io la definirei in un altro modo… “opaca”, sì perché di limpido non possiede nulla!!
Ecco il motivo per cui tutti si affidano agli amici… per risolvere i propri problemi, anche quelli più semplici, quelli che dovrebbero essere risolti semplicemente presentando una domanda in modo corretto o quantomeno correggendola, man mano che l’iter lo richiede…
Ma da noi invece… potete presentare tutte le documentazione nei migliori dei modi, ci sarà sempre qualcuno all’interno di quell’ufficio, che gonfiandosi di una “autorità” che non possiede… negherà il proseguimento di quell’atto, con arbitrarie decisioni… che, come si dice… “non stanno ne in cielo e ne in terra”, ma servono esclusivamente a far comprendere a tutti, quale è come il sistema e come quella pratica, per proseguire verso l’esito positivo sperato, dovrà essere oleata… 
Il messaggio è chiaro e chi non si adegua non va da nessuna parte… 
Riprendendo il punto da cui ero partito, posso analogamente aggiungere che, la situazione si ripete, quando si andrà alla ricerca di un lavoro…
Si camminerà… accompagnati con la manina dai soliti amici o dai parenti, gli stessi che negli anni precedenti, sono stati direttamente legati a quel sistema corrotto!!!
Ho letto che l’84,4% nel 2016 si è rivolto ai parenti, amici e sindacati a fronte del restante 25,6% che si è rivolto al centro per l’impiego, uno dei tanti uffici pubblici, che dimostra ahimè, tutti propri limiti strutturali, oltre quelli a volte gravi, di cui riportati sopra…
Parlare di fiducia è un eufemismo… sia per quanto riguarda questi centri pubblici, che per tutti quelli privati,  anche se, alcuni di essi a differenza di altri, funzionano perfettamente, soprattutto se i Cv inviati, possiedomo i requisiti ricercati, ed ecco che allora, si viene messi nelle condizioni di essere contattati: una di queste società (non per fare pubblicità, ma merita di essere segnala…) ad esempio è “MONSTER”!!!
Ciò che resta alla fine… è quanto fa la maggior parte delle persone e cioè… si arrangiano!!!
Preferiscono subire queste condizioni, che pensare di rivoltarsi alle prepotenze perpetrate da quei cosiddetti imprenditori (del cazz….); si sottomettono alle proposte meno dignitose pur d’elemosinare un lavoro, accettano d’esser retribuiti a nero… senza alcun versamento contributivo, svolgendo orari fuori contratto, il tutto per ricevere poche centinaia di euro… e per ultimo, tentano di barattare i voti raccolti, per barattarli con uno dei tanti posti pubblici…
Per quanti infine possiedono ancora un po di dignità, suggerisco loro, una soluzione diversa… ad esempio, allontanarsi definitivamente da questo anomalo paese… 
S’inizierà a lavorare principalmente per se stessi, si darà ai propri figli un avvenire meritocratico e si manderà soprattutto, questo collusa politica clientelare e mafiosa, definitivamente a fare in culo!!!