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Già… uno strano paese il nostro…

In questi giorni sta girando in maniera virale su Whatsapp questa nota “Uno strano paese”: 
L’Italia è davvero uno strano Paese: ogni anno spedisce a Londra migliaia giovani laureati per fare i lavapiatti e mantiene i clandestini a vivere in albergo. 
E’ un Paese che lascia i propri concittadini colpiti dalla tragedia del terremoto a dormire nei container, ma ospita i profughi in centri di accoglienza come quello di Villa Camerata, che ho visitato lo scorso settembre: una villa rinascimentale immersa nel verde a due passi dal centro storico di Firenze. 
A Rapallo gli immigrati dimorano presso l’Istituto delle Orsoline, una struttura residenziale di lusso, e hanno a disposizione: spiaggia privata, campetto da calcio, palestra, wi-fi e il pocket money per affrontare le spese di tutti i giorni. Poi il Governo non trova i soldi per sistemare gli esodati, lasciati senza lavoro e senza pensione.
L’accoglienza dei clandestini costa alla collettività 4 miliardi di euro all’anno, ma queste sono solo le cifre ufficiali. 
Quelle reali non le conosce nessuno, ma sono molto più alte. 
Il Governo provvede alle spese della Marina Militare e della Guardia di Finanza per le operazioni in mare, di cui non è dato conoscere il costo. 
Sappiamo però che questo stesso governo non trova le risorse per pagare la manutenzione e la benzina per le auto dei carabinieri. 
Si distaccano migliaia di poliziotti per le operazioni di identificazione, con costi non irrisori, mentre la Mafia spadroneggia in Sicilia e la ‘Ndrangheta nel Nord. 
Non si conoscono nemmeno i costi aggiuntivi affrontati dal sistema sanitario nazionale per la gestione dell’emergenza migranti: in compenso i pronto soccorso degli ospedali sono al collasso.
Non c’è più da meravigliarsi di nulla in un Paese dove i padroni sono tenuti a raccogliere gli escrementi dei loro cani, mentre gli stranieri ospiti cagano sui marciapiedi!!!
Enrico Montermini
Cosa aggiungere, ciascuno di noi con i propri mezzi, cerca di fare il possibile per mettere in guardia i propri concittadini su quanto sta accadendo… non è facile ed il più delle volte, sorge spontaneo chiedersi, se realmente quanto compiuto, serva a qualcosa…
D’altronde, questo sistema “corrotto”, tenta di far passare, il messaggio opposto e cioè che far emergere le notizie, denunciare fatti e circostanze di cui si  a conoscenza diretta e/o indiretta, non porterà a nulla, in quanto quegli esposti, non verranno presi sul serio o quantomeno verranno archiviati… 
Purtroppo quanto sopra a volte è vero… ed anche al sottoscritto viene il dubbio di mollar tutto e fare quanto i miei familiari e amici mi consigliano…
Ma poi avverto dentro me una forza interiore che mi dice di continuare, poiché mi ripete di essere nel giusto; a conferma di ciò, nei giorni successivi, mi accorgo di come i miei post, dimostrano avere in talune circostanze più risolutezza o quantomeno si dimostrano più tempestivi, degli stessi provvedimenti giudiziari… 
Sento… d’aver fatto bene: ad esempio alcuni giorni fa, a seguito della pubblicazione di un post, un funzionario… all’interno di un assessorato regionale, ha richiesto al proprio dirigente il trasferimento d’ufficio… e anche vedere come alcune mie “dubbie” segnalazioni, ad esempio su cave del nostro territorio o su impianti di calcestruzzo e betonaggio, trovino qualche giorno dopo risalto nelle inchieste delle Procure nazionali o da parte di note testate giornalistiche nazionali… 
Ecco che allora comprendo di essere nel giusto, che bisogna continuare a pubblicare e a denunciare questo sistema corruttivo e clientelare, ma soprattutto mafioso, a cui purtroppo in molti ancora oggi, disgraziatamente partecipano…

Ma per fortuna questo paese è fatto anche da persone perbene e oneste… e noi in questo scontro, a volte anche personale non siamo mai lasciati soli, perché ho l’impressione che da lassù ci siano loro, sempre pronti a sostenerci e a proteggerci: Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Rocco Chinnici, Boris Giuliano, Giuseppe (Joe) Petrosino, Lorenzo Panepinto, Giorgio Gennaro, Mario Pancari, Francesco Gebbia, Emanuele Notarbartolo, Emanuela Sansone, Luciano Nicoletti,  Andrea Orlando, Pietro Vasta, Mariano barbato, Giorgio Pecoraro, Bernardino Verro, Giovanni Zangara, Costantino Stella, Giuseppe Rumore, Alfonso Canzio, Nicola Alongi, Paolo Li Puma e Croce Di Gangi, Paolo Mirmina, Antonino Scuderi, Giovanni Orcel, Giuseppe Monticciolo, Stefano Caronia, Giuseppe Zaffuto, Gaetano Circo, Calogero Faldetta, Carmelo Minardi,Salvatore Varsalona, Pietro Ponzo, Vito Stassi Giuseppe Cassarà e Vito Cassarà, Giuseppe Compagna, Domenico Spatola, Mario Spatola, Pietro Spatola e Paolo Spatola, Sebastiano Bonfiglio, Antonino Ciolino, Antonio Mancino, Santi Milisenna,  Andrea Raia, Calogero Comajanni,  Filippo Scimone, Calcedonio Catalano, Nunzio Passafiume, Agostino D’Alessandro, Calogero Cicero, Fedele De Francisca Michele Di Miceli, Mario Paoletti, Rosario Pagano, Giuseppe Scalia, Giuseppe Puntarello, Gaetano Guarino, Tommasa Perricone, Pino Camilleri, Nicolò Azoti, Accursio Miraglia, Epifanio Li Puma, Placido Rizzotto, Giuseppe Letizia, Calogero Cangelosi, Giuseppe Biondo, Salvatore Carnevale, Giuseppe Spagnolo, Pasquale Almerico, Vincenzo Di Salvo, Cataldo Tandoy, Cosimo Cristina, Paolo Bongiorno, Mario Malausa, i marescialli Silvio Corrao e Calogero Vaccaro, gli appuntati Eugenio Altomare e Mario Farbelli, il maresciallo dell’esercito Pasquale Nuccio e il soldato Giorgio Ciacci, Carmelo Battaglia, Giuseppe Piani,  Mauro De Mauro, Pietro Scaglione, Antonino Lo Russo, Giovanni Spampinato, Gaetano Cappiello, Giuseppe Russo, Filippo Costa, Peppino Impastato, Antonio Esposito Ferraioli, Salvatore Castelbuono, Carmelo Di Giorgio, Filadelfio Aparo, Mario Francese, Michele Reina, Carmine Pecorelli, Giorgio Ambrosoli, Calogero Di Bona, Cesare Terranova, Lenin Mancuso, Piersanti Mattarella, Emanuele Basile, Gaetano Costa, Giuseppe Inzerillo, Vito Jevolella, Sebastiano Bosio, Alfredo Agosta, Pio La Torre, Rosario Di Salvo, Gennaro Musella, Salvatore Raiti, Silvano Franzolin, Luigi Di Barca e Giuseppe Di Lavore, carabinieri, Antonino Burrafato, Paolo Giaccone, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Emanuela Setti Carraro, e Domenico Russo, agente di polizia, Calogero Zucchetto, Giangiacomo Ciaccio Montalto, Mario D’Aleo, Pietro Morici, Giuseppe Bommarito, Mario Trapassi, Salvatore Bartolotta, Stefano Li Sacchi, Salvatore Zangara, Giuseppe Fava, Mario Coniglio, Pietro Busetta, Roberto Parisi, Giuseppe Mangano, Piero Patti, Giuseppe Spada, Barbara Rizzo, Giuseppe e Salvatore Asta, i due figli gemelli di 6 anni della donna. Giuseppe Montana , Ninni Cassarà, Roberto Antiochia, Graziella Campagna, Claudio Domino, Giuseppe Insalaco, Natale Mondo, Alberto Giacomelli, Antonino Saetta, Stefano Saetta, Mauro Rostagno, Giuseppe Montalbano, Pietro Polara, Antonino Agostino e la moglie Ida Castelluccio, incinta di cinque mesi. Vincenzo Miceli, Giovanni Trecroci.

Emanuele Piazza, Nicola Gioitta, Gaetano Genova, Giovanni Bonsignore, Rosario Livatino, Giovanni Salamone, Nicolò Di Marco, Sergio Compagnini Antonino Scopelliti Libero Grassi Serafino Ogliastro Salvo Lima Salvatore Colletta e Mariano Farina Giuliano Guazzelli, Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo, Vito Schifani, Vincenzo Napolitano, Emanuela Loi (prima donna della Polizia di Stato a cadere in servizio); Walter Cosina, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina, Agostino Catalano. Rita Atria, Giovanni Lizzio, Paolo Ficalora, Gaetano Giordano, Giuseppe Borsellino, Beppe Alfano, le bambine Caterina Nencioni e Nadia Nencioni, Angela Fiume, Fabrizio Nencioni, 39 anni; Dario Capolicchio, Carlo La Catena, Sergio Pasotto, Stefano Picerno, Alessandro Ferrari, Moussafir Driss, Pino Puglisi, Serafino Famà, Giuseppe Montalto, Antonio Barbera, Antonino Polifroni, Giuseppe La Franca, Giulio Giuseppe Castellino, Gaspare Stellino, Domenico Geraci, Stefano Pompeo, Filippo Basile. Sultano Salvatore Antonio, Hiso Telaray, Vincenzo Vaccaro Notte, Salvatore Vaccaro Notte, Attilio Manca, Giuseppe D’Angelo e tutti gli altri di cui mi scuso, se non conosco i nomi….

Come intervenire sul problema… immigrazione.

L’immigrazione, da quanto sta avvenendo, rappresenta una sfida preoccupante, non solo per il nostro Paese, ma per tutta l’Europa. 

Il fenomeno infatti, presenta varie implicazioni che spaziano da quelle economiche a quelle sociali, da quelle culturali a quelle di ordine pubblico.
Difatti, proprio l’opinione pubblica, corre spesso il rischio di avere una visione distolta del fenomeno dell’immigrazione, in quanto si tende a parlare d’immigrati, solamente quando… accadono gravi fatti che attentano all’ordine;
Quasi sempre… si parla di immigrati collegandoli alla criminalità organizzata, ed è per questo, che il fenomeno viene trattato principalmente come un problema!
Non bisogna però dimenticare, che il fenomeno dell’immigrazione è fatto sostanzialmente da uomini, donne e bambini, dalle loro storie, speranze e paure che s’incrociano, diritti ricercati e desiderio di costruire qualcosa di nuovo per se e per i loro cari.
L’immigrazione inoltre… viene spesso trascurata, anche da quanti vedono in essa una risorsa, poiché nella pratica, quest’ultimi, in virtù dei mancati controlli, calpestano e offendono, quell’intima dimensione umana. 
Da qui la nascita d’interventi verso l’integrazione, cioè di quelle politiche per l’alloggio, l’assistenza sociale e l’istruzione, ma anche, purtroppo, per contrastare quanto si sta realizzando in alcuni paesi europei, con quelle politiche di chiusura… ad iniziarsi da l’innalzamento di barriere alle frontiere…
La verità è che bisognerebbe considerare l’integrazione, non alla stregua di un problema politico, ma di una sfida, che ha come premio la crescita dell’intera comunità…
Certamente un grande disagio prova chi si trova ad affrontare questo difficile passo, soprattutto perché fatto in perfetta solitudine… ad aspettarlo c’è infatti un’altra terra, una cultura estranea, una lingua diversa e tanta voglia di tornare a quelle radici da cui forzatamente ci si è dovuti allontanare… emozioni difficili da ricostruire e sensazioni che se non provate, sono difficile da immaginare!!! 
Ecco perché l’immigrazione diviene necessità di integrazione, ecco perché il problema del singolo diviene problema della collettività, in virtù di questi ultimi mesi, dove è diventata fonte di accesi dibattiti in tutta Europa, poiché non è più soltanto il nostro paese ad esserne interessato, ma anche la maggior parte degli altri stati europei, che attraverso questi flussi migratori, iniziano per la prima volta, a trasformarsi da paesi di emigrazione a paesi di immigrazione…
Bisogna cominciare a risolvere innanzitutto il problema dell’integrazione… a cominciarsi dall’istruzione, infatti, tra gli ostacoli che un immigrato si trova ad affrontare, primo tra tutti c’è quello della lingua…. 
Da qui la necessità di promuovere un programma di accoglienza dell’immigrato, mirato  a fornirgli un bagaglio linguistico sufficiente, almeno, ad un suo facile inserimento nel tessuto sociale e lavorativo, ovviamente basato sulla necessità di fornire all’immigrato una coscienza civile dei propri diritti e la consapevolezza al rispetto dei propri doveri!!!
Tutto ciò è finalizzato all’abbattimento delle discriminazioni da parte dello stesso mercato del lavoro e dei servizi che, non riconoscendo titoli di studio o qualifiche conseguite in patria, impiegano una manodopera di basso profilo o costringono persone altamente specializzate a svolgere mansioni umili e degradanti…
Ecco che, il processo integrativo diviene lotta contro quelle chiusure mentali di derivazione xenofoba, l’istruzione rappresenta per l’immigrato, l’unica arma con cui difendersi da astrusi preconcetti, tenendo conto sia di quanti stanno giungendo, che di quelli già inseriti a pieno nel tessuto sociale…
I paesi interessati, hanno modificato, alla luce di queste nuove esigenze, le precedenti politiche di integrazione, accendendo a questo proposito il dibattito su come promuovere l’integrazione.
Da come lo si voglia intendere, tale processo… deve essere esteso a tutte le categorie di immigrati, tenendo comunque conto soprattutto… delle differenze etnografiche.
Oggi, il nostro governo, si trova ad affrontare non solo i nuovi flussi d’ingresso, ma anche il problema degli stranieri fin qui presenti ed ora disoccupati… che sta di fatto comportando seri problemi tra gli stessi immigrati, creando così ulteriori problemisu aspetti, personali e sociali.
Tra questi, vi sono:
– le cattive condizioni di vita degli immigrati, sia dal punto di vista del lavoro, attraverso bassi salari, sicurezza e diritti precari, sia nella ricerca dell’alloggio, che presenta sempre alti prezzi di acquisto e/o affitto o presenta condizioni poco igieniche o sovraffollamento;
– il peggioramento delle condizioni di lavoro e di alloggio degli Italiani delle fasce più deboli, che entrano in competizione con gli immigrati;
– lo scadimento di un sistema di protezione sociale gravato da troppo assistiti, con conseguenze negative per gli Italiani che non hanno la possibilità di pagarsi tutele privatistiche; 
– la delinquenza degli immigrati senza lavoro, una condizione di cui questi immigrati possono essere parzialmente anche vittime, perché arrivano con speranze non realizzabili e vittime, ovviamente, sono anche i cittadini locali, soprattutto quelli dei quartieri dove si concentrano gli insediamenti di immigrati;
– lo sfruttamento degli immigrati da parte della criminalità organizzata che gestisce i flussi migratori, con l’impoverimento dell’immigrato, che al suo Paese poteva godere ancora di una condizione di vita dignitosa e che ora, spinto dalle conflitti civili e dalle guerre, si è trovato costretto a vendere tutto per pagarsi il viaggio e sperare in un futuro migliore…
– l’impoverimento dei Paesi di provenienza, privati delle risorse umane più intraprendenti e più pronte al sacrificio 
– la violenza sui soggetti deboli nelle comunità-ghetto di immigrati; 
– nuovi conflitti sociali ed economici, soprattutto tra le classi deboli italiane e immigrate, la cosiddetta “guerra tra poveri”; 
– conflitti politici e culturali per l’esistenza di differenze inconciliabili su principi di convivenza e diritti fondamentali: idea della laicità dello Stato, diritti delle donne e dei minori, diversa sensibilità sull’esigenza di isolare violenza e terrorismo, ecc.

Oggi però quelle aspettative… non vengono realizzate, anzi ci si accorge che quelle… erano state enfatizzate da chi li aveva incoraggiati a partire, per poterli così, successivamente, obbligare allo schiavismo e nel caso di donne e ragazze (indotte con la promessa di un lavoro) costrette alla prostituzione… 
Si badi bene… come quelli sopra riportati, sono problematiche derivanti da un’immigrazione smisurata ed incontrollata, la stessa che in questi anni…. stiamo ahimè subendo.
Bisogna trovare quindi nuovi stratagemmi e non bastano più quei centri d’accoglienza che, abbiamo visto, come il più delle volte, sono stati gestiti da chi apparteneva alla criminalità organizzata…
Molti di questi problemi, potrebbero essere evitati, gestendo in modo diverso il fenomeno, per esempio, beneficiando di questi soggetti, destinandoli all’utilizzo di manodopera nei settori in cui c’è carenza, incrementando la loro creatività, lo sviluppo delle loro idee, a limentare quello spirito laborioso e di sacrificio propriamente tipico della loro vita, da un reciproco miglioramento culturale, ma soprattutto da quel dovere morale chiamato… “solidarietà”, che deve essere sempre pronto ad accogliere le persone, in condizione di bisogno!!!