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Raddoppio ferroviario Bicocca-Catenanuova sotto attacco: Incendiati nella notte due escavatori della Società "TS" !!!

Avevo scritto alcuni anni fa sui rischi che questo appalto infrastrutturale avrebbe determinato, d’altronde avevo riportato che per la sua realizzazioni si parlava di cifre considerevoli intorno ai 3,4 miliardi di euro che giungeranno a fine lavori, a poco più di 8 miliardi di euro!!!

Comprenderete quindi come a quel tavolo così importante, sono in molti a voler stare seduti… 

Il cantiere, in corso dal 2018, prevede un tratto da Catania Bicocca-Catenanuova e di pochi giorni l’annuncio che fino al primo trimestre del 2025 i treni fermeranno a Dittaino e da lì, proseguiranno con i bus. 

D’altronde non che prima si viaggiasse meglio: proprio alcuni giorni fa ho pubblicato un video scaricato da Youtube, dove un turista per raggiungere Catania da Palermo, aveva viaggiato per 3 ore e 40 minuti; evito in questa sede di promuovere l’alternativa, già… rappresentata da quella disastrata autostrada A19, vero e proprio calvario!!! 

Tra l’altro va detto che qualcuno, tra i docenti Universitario di Trasporti e Infrastrutture, aveva a suo tempo definito l’opera in corso “una finta alta velocità”, poiché per percorrere quel tratto ferroviario, poco meno di 200 km, s’impiegheranno all’incirca 2 ore, quando viceversa in altri percorsi analoghi nazionali, per percorrere gli stessi chilometri, s’impiega meno di un’ora!!!   

Si dovrebbe aprire anche una discussione sui fondi per la copertura finanziaria, oggi sostituiti da quelli più noti “Eu”, meglio conosciuti come “Fondi PNRR”, con tutte le ripercussioni che quella loro gestione comporta: basti rileggersi tutti i post che in questi mesi ho scritto su di essi…  

Comunque, parliamo dei fatti gravi accaduti in queste ore e cioè dell’incendio doloso effettuato nei confronti della società “TS”, un’impresa che negli ultimi anni sta realizzando grossi interventi nella regione, tra cui per l’appunto una parte in subappalto del cantiere in oggetto, ma non solo, ho saputo che la stessa, si sta diversificando, attraverso l’apertura di nuove attività, precisamente nelle località di Sigonella, Enna e Castel di Iudica… 

L’episodio doloso è stato immediatamente denunciato dall’imprenditore Daniele Tranchita che ha riportato: “Sono amareggiato per quanto accaduto, non riesco ancora a spiegarmi il perché di questo atto vile compiuto nei confronti di chi come noi si sveglia alle quattro di mattina per fare sacrifici e cercare di costruire un futuro migliore per noi è per i nostri figli nel pieno rispetto della legalità. Mille pensieri mi vengono in mente, penso che iniziamo a stare scomodi a qualcuno vista la nostra continua crescita , mi viene da pensare che è stata pura invidia per quello che stiamo realizzando o siamo stati vittima di un pazzo criminale solo per il suo puro divertimento? Spero solo che i colpevoli paghino come giusto che sia, confido pienamente nella magistratura”, ed ancora, nella vita si dice “-ciò che non ti uccide ti fortifica- e da questo sfregio ne usciremo più forti di prima perché ringraziando Dio siamo cresciuti con lo spirito di sacrificio, facciamo il nostro lavoro con passione e continueremo sempre a testa alta perché crediamo in quello che facciamo”.

Come sempre accade in queste circostanze sono in molti a condannare quanto occorso alla Società TS, in particolare l’Ance e la Cassa Edile di Enna, le Associazioni di legalità ed antiracket, i Sindacati che attraverso i suoi Segretari che avevano già a suo tempo chiesto di “monitorare quei lavori”, a cui si sommano naturalmente le Istituzioni e le Forze dell’ordine.

Indubbiamente da inizio anno, qualcosa in questa nostra regione sta accadendo, vedasi le nuova recrudescenze compiute per le strade in particolare in quei quartieri periferici, che alimentano i numeri già impietosi che hanno in questi anni evidenziato, come sia la criminalità a farla da padrona; difatti, secondo il crime index, Catania risulta essere la città siciliana più pericolosa!!!

Ovviamente fintanto che la mancata occupazione, in particolare tra i giovani (ma non solo…)  risulta essere uno delle più grandi piaghe della nostra regione, in particolare proprio quella femminile rappresenta che rappresenta la più alta d’Italia, con solo il 21% delle donne occupate a cui si sommano i servizi alle famiglie con figli deficitari o del tutto assenti, una dispersione scolastica preoccupante, ma soprattutto la mancanza di futuro che conduce i nostri figli a rivolgersi verso altre realtà, certamente migliori della nostra!!! 

Se poi a questo stato di cose si somma la criminalità organizzata che di fatto impedisce a quelle esigue imprese “serie” ( perché credetemi… quelle “legali” e non quindi affiliate, in questo preciso momento si contano sulle punta delle dita…) di poter continuare la propria attività in questa loro terra, ecco vorrei chiedervi: a cosa serve restare qui, quando in qualunque altro posto si può vivere sereni, ma soprattutto si potrà riservare un futuro migliore ai propri discendenti???