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Falcone e Borsellino caduti a causa di uno Stato debole, colluso e inconcludente!!!

Alcuni anni fa ho accostato la mia macchina sotto una delle stele poste all’uscita autostradale di Capaci…
Ero con le mie figlie e mia moglie ed ho pensato come fosse corretto sostare un attimo per ricordare quel magistrato, sua moglie e gli uomini della scorta… 
Non vi era nessuno intorno e stare lì per un momento ha dato al sottoscritto una sensazione speciale, già… quel solo a respirare l’aria intorno, ha pervaso in me una strana emozione, quasi mi fossi immerso nel fiume giordano, sì… in quell’area battesimale, quasi una purificazione da un’infezione ricevuta al momento della nascita e con cui tutti noi siamo stati abituati a convivere…
Falcone è morto, insieme alle tante vittime di mafia prima di lui ed ahimè anche a quelle dopo, già… come l’amico Paolo Borsellino… 
Ma ditemi, cosa è rimasto da quell’insegnamento??? 
Nulla… ho sentito come accade spesso in queste occasioni tutta una serie di frasi di circostanza, da classico salotto “ovattato”, parole pronunciate da quei personaggi istituzionali che non sanno nulla di ciò che avviene nelle nostre strade e non parlo soltanto di periferie abbandonate o di quelle attività sotto il controllo dalla criminalità organizzata, no… miei cari Presidenti, mi riferisco a quel sistema corrotto, politico, mafioso e clientelare con cui proprio voi vi confrontate… professionisti legate a filo doppio con quel sistema illegale, da cui prendono e poi danno…  
Ho sentito dire dal nostro Presidente della Repubblica Mattarella queste parole: “Le figure di Falcone e Borsellino, come di tanti altri servitori dello Stato caduti nella lotta al crimine organizzato, hanno fatto crescere nella società il senso del dovere e dell’impegno per contrastare la mafia e per far luce sulle sue tenebre, infondendo coraggio, suscitando rigetto e indignazione, provocando volontà di giustizia e di legalità”!!! 
Ma dove…??? In chi…??? Presidente… ma di quale paese sta parlando, perché io non vedo in pratica nessuno di quei valori a cui Lei si riferisce, anzi tutt’altro, vedo ovunque un marcio che si annida nei cuori di quei suoi uomini, proprio quelli che dovrebbero difenderci e proteggere… 
“Lo stato si avvicina a tutte le persone in difficoltà”!!! 
Ah… sì… ma dove l’ha visto questo film il Presidente Fico, forse seduto da quel parlamento??? Il sottoscritto può dirlo forte perché anche grazie è grazie anche al mio voto se si trova lì e debbo dirgli che oggi mi vergogno di essere stato così incosciente, in particolare vedendo quanto sta accadendo in questi giorni con la vicenda del carcere duro 41-bis!!!
Continuando: “i giovani sono stati tra i primi a comprendere il senso del sacrificio di Falcone e di Borsellino, e ne sono divenuti i depositari, in qualche modo anche gli eredi. Dal 1992, anno dopo anno, nuove generazioni di giovani si avvicinano a queste figure esemplari e si appassionano alla loro opera e alla dedizione alla giustizia che hanno manifestato”!!!
Si è vero… quantomeno in parte, peraltro io posso confermarlo visto che ero uno di quei giovani ed ho provato in tutti i modi a mettere in pratica quegli insegnamenti di vita, sia trasmettendo quella cultura di legalità attraverso le associazioni di cui sono associato, sia nella veste in qualità di delegato, per proseguire attraverso questo omonimo blog, ma in particolare attraverso gli esposti presentati che ho ritenuto dover compiere per far emergere una parte di quel mondo corrotto ed illegale di cui sono venuto a conoscenza, ma non solo… perché l’insegnamento più importante l’ho compiuto con le mie figlie, instillando quel senso di legalità, impegno, dovere e giustizia a cui non sanno non dover mai rinunciare!!!
Ma dove sono oggi i ragazzi… si dove sono oggi che non devono saltare le lezioni per manifestare nei cortei… 
Ah… sì dimenticavo… c’è il “coronavirus“, non si può fare assembramento, ma allora mi chiedo: non era possibile fare una catena umana, tenendosi ad esempio distanti l’uno dall’altro attraverso un “testimone” lungo 50/70 cm che con l’apertura delle braccia avrebbe raggiunto quel metro di disposizione obbligatoria??? 
Già… come mai nessuno ci ha pensato??? Semplice… perché i ragazzi erano così tranquilli a casa che non gliene fregato proprio di fare manifestazioni, neppure se oggi era il 23 Maggio!!!
Ho sentito inoltre dire che: “le morti di quei due servitori dello Stato, hanno fatto crescere nella società il senso del dovere e dell’impegno per contrastare la mafia e per far luce sulle sue tenebre, infondendo coraggio, suscitando rigetto e indignazione, provocando volontà di giustizia e di legalità”…
Quante belle parole sono state pronunciate oggi a Palermo in ricordo del giudice Falcone, ma a parte la strada dove egli abitava… ditemi, dov’erano quei lenzuoli bianchi esposti…??? Si qualcuno si è visto, ma per il resto non c’era il nulla!!!   
Ma d’altronde cosa si pretende dai cittadini… quando lo Stato non difende la società, quando dimentica i loro problemi, quando non comprende che le famiglie o le imprese sono in ginocchio, in particolare a causa di questa emergenza sanitaria, ed ancora, quando non comprende che il forte rischio sia costituito dalla sua assenza, ed è per questo motivo che oggi la mafia sta intervenendo direttamente, con le proprie risorse finanziarie a sovvenzionare chi ha bisogno e si rivolge ad essa, quasi come fosse una banca o in altri casi, un ufficio di collocamento…
Presidenti… non è servito a nulla quanto è stato compiuto negli scorsi anni…
Ricordo ancora quella nave che giunge nel porto di Palermo, gli interventi sulla legalità e poi quegli incontri, dibattiti e a seguire quella commemorazione a Capaci… 
Ma finita quella propaganda, chi tra loro si è più recato per un’istante a portare un fiore in quei luoghi, quanti sono andati sotto l’albero della memoria a lasciare un segno oppure si sono recati presso la Chiesa di San Domenico dove è sepolto il giudice??? ve lo dico io… nessuno!!!
Già… la verità è che nessuno si ricorda di loro, di tutte le vittime che hanno dato la loro vita per noi, ma soltanto in queste occasioni, quando vengono celebrate queste ricorrenze, ecco che tutti sono pronti a ricordarli!!! 
Il Presidente Conte ha dichiarato: adesso dobbiamo più che mai vigilare e quindi di fronte alla mafia e a un momento difficile qual’è quello che stiamo vivendo, la risposta deve essere rapida, forte e incisiva”!!! 
Sì… anche queste sono belle parole, ma fintanto che i valori di legalità non verranno messi in pratica, restano solo ed esclusivamente vacue parole, nel frattempo la mafia saprà bene come organizzarsi, gli basterà poco… già userà quei suoi metodi per corrompere, d’altronde sono in molti a essere lì… pronti e ben disponibili!!!
Già perché a differenza di quella bella frase: “Avete chiuso 5 bocche, ne avete aperte 50milioni“, beh… quei milioni tanto decantati, quando chiamati in causa a compiere il proprio dovere contro quell’associazione mafiosa e criminale, sono spariti, non esistono più e sono rimasti solo un centinaia di poveri illusi come il sottoscritto, i quali – senza appartenere di fatto ad alcuna forza di polizia – credono ancora di poter cambiare questo stato di cose o quantomeno – nel loro piccolo – ci provano a farlo e forse anche male… 
Certo la memoria è importante ed i ragazzi debbono comprendere da quale parte stare, perché le ragioni di contrasto alla mafia (e non mi riferisco soltanto a quella più nostra siciliana, devono passare ogni giorno dalle loro azioni, mettendo in pratica i giusti valori di legalità e determinando in primiss la conseguenza di una crescita quali cittadini onesti, ma sviluppando altresì una fiducia nei confronti delle istituzioni…
Non serve ripetere come fa il Presidente Casellati: “per vincere la mafia non bisogna farsi intimorire dalla paura, ogni giorno deve essere un giorno di lotta alla mafia e alla corruzione“!!!
Perché la mafia a differenza delle parole pronunciate oggi, agisce… e agisce con forza, perché si nutre della paura che hanno ancora i cittadini, ma soprattutto gode della complicità che molti di essi danno se pur in maniera celata, ed è grazie a quel consenso che essa può prosperare… 
Fintanto che lo Stato permette a tutte le mafie di sostituirsi ad essa… non ci sarà mai alcuna crescita ed il sacrificio compiuto da quegli eroi, risulterà per l’ennesima volta vano… 
Cari Presidenti, provate a venire in questa mia città… non come fate solitamente in maniera ufficiale – per compiere le passerelle in quelle strade appositamente addobbate per l’occasione – no venite questa volta in incognito, passeggiate con il sottoscritto e vi farò comprendere con i vostri occhi il disagio dei cittadini, di una terra “infetta” che non potrà mai germogliare fintanto che i vostri referenti istituzionali, posti in quelle belle poltrone rosse, guarderanno in maniera distaccata questa mia città – già… come cantava in quella sua canzone Gianni Togni: Guardo Catania da un oblò, mi annoio un po’…