Archivi categoria: campania

Finalmente una decisione giusta: a Gratteri la Procura di Napoli. Auspico ora che nel brindare questo suo trasferimento, non vi sia ahimè anche la ‘ndrangheta calabrese!!!

Avevo scritto un post a riguardo di questo suo trasferimento – http://nicola-costanzo.blogspot.com/2023/08/auspico-che-lincarico-per-la-procura-di.html e per fortuna questa volta  il Csm sembra quasi che abbia voluto accogliere quel mio desiderio…  

Ovviamente l’avrei voluto Ministro della giustizia o anche all’interno della Direzione Nazionale Antimafia, ma comunque alla fine va bene così, perché sono certo che grazie a questo suo nuovo incarico, riuscirà a contrastare in maniera più energica quella criminalità organizzata disomogenea  chiamata camorra…

Sono certo d’altronde (spero di non essere smentito dai fatti…) che chi lo sostituirà in Calabria, continuando il suo operato, sarà capace di infliggere alla ‘ndrangheta un duro colpo alla sua egemonia, anche internazionale… 

Certo, non sarà come combattere quelle ‘ndrine, qui l’organizzazione partenopea evidenzia una struttura camorristica molto differenziata, senza un capo assoluto che li coordina, con molte teste libere e tutti in procinto di riprendere il sopravvento, già a modello di quanto perfettamente raccontato dal libro di Roberto Saviano, Gomorra…

Ovviamente sono certo che appena metterà mano su quei dossier ancora aperti, sulle inchieste in corso, sui traffici che ogni giorno si vanno realizzando, non passerà moto tempo che quei penitenziari sotto il Vesuvio, inizieranno a riempirsi…  

Come riportavo sopra, appena ho appreso la notizia ne sono stato felice, ma nel contempo pensavo che forse ora i camorristi non erano particolarmente felici di quel suo trasferimento, mentre dall’altra parte, in quella sua ora lontana Calabria, questo suo “allontanamento forzato” verrà sicuramente brindato, visto quanto danno economico e finanziario, aveva creato ai loro ingenti affari sporchi… 

Non mi resta infine sperare comunque che quella lotta dello Stato continui in quella regione per come finora fatto e soprattutto mi accontenterei che venga scelto per l’incarico di quella procura calabrese un uomo coraggioso e con alti principi morali, niente di più di quanto aveva dimostrato essere il suo predecessore e collega Nicola Gratteri…

Ah dimenticavo: Procuratore di Napoli, buon lavoro…

 

Il Boss scappa, grazie ai servitori "infedeli" dello Stato!!!

Un altro capitolo penoso si aggiunge a quelli letti in questi giorni…
Una nuova inchiesta investigativa sulle fughe di notizie da parte di alcuni servitori dello Stato (marchiati ora come “infedeli”), che coinvolge la regione Campana e alcuni uomini che hanno fatto emergere quelle notizie riservate e coperte da segreto…
Non si riusciva infatti a comprendere come in talune azioni di contrasto, le procedure operative messe in campo nei confronti di quelle organizzazioni criminali… fallivano, a causa di circostanza ambigue… 
Ad esempio, vedasi quelle condotta contro alcuni uomini di un clan campano che decisero improvvisamente di non dormire nella propria abitazione, perché di lì a poche ore, sarebbe scattato un blitz nei loro confronti o come quella riportata alcuni giorni fa, dove una presunta madrina della camorra ha beffato tutti giocando in anticipo e cioè lasciando la propria abitazione alcune ore prima della retata…
L’insieme di detti avvenimenti erano alquanto strani e qualcuno all’interno di quegli uffici istituzionali ha iniziato a insospettirsi, dando il via a quel filone investigativo che ha portato quindi alla fuga di notizie…

Le successive intercettazioni hanno infatti confermato la presenza di contatti proibiti tra esponenti di spicco della camorra napoletana e non meglio specificati esponenti delle forze dell’ordine, soggetti che evidentemente erano a libro paga della camorra. 

Riporta un magistrato dell’inchiesta: “Uno degli aspetti più inquietanti dei gruppi camorristici è rappresentato dalla contiguità con servitori infedeli dello Stato, siano essi esponenti delle forze di polizia o di uffici giudiziari” – ed ancora – “durante la presente attività investigativa venivano captate conversazioni relative a tale preoccupante aspetto”!!!
Stando alla ricostruzione della Procura, uno dei boss della criminalità era a conoscenza di essere finito al centro di un servizio di appostamento, tanto infatti è bastato per attivarsi immediatamente con un’altra fonte (anch’egli servitore “infedele” dello Stato), che naturalmente al telefono confermava i suoi dubbi…
Infatti… è proprio grazie ad un’altra soffiata che quei criminali vengono avvisati di un blitz imminente; nell’intercettazione si sente dire: “entro 48 ore ci arresteranno tutti quanti”!!!
A confermare dei rapporti proibiti con quegli esponenti delle forze dell’ordine, viene di l’ a poco intercettata una discussione nella quale si ricorda il messaggio ricevuto che aveva permesso per l’appunto la fuga del boss: “La guardia ci disse di avvisarla che in serata l’andavano ad arrestare…”!!!
Ora sono oltre 140 i presunti affiliati alla camorra di Secondigliano arrestati e decine i sopralluoghi delle forze dell’ordine in quelle abitazioni popolari nelle quali si pensano possano nascondersi altri pericolosi latitanti…
Certo però che fino a quando ci saranno a proteggerli quei cosiddetti “infedeli” servitori dello Stato, la partita sarà sempre a loro favore, già di quella squadra di casa… e sì, perché loro giocano in 15 contro 7!!!
Ah dimenticavo: hanno pure l’arbitro a favore!!! 

Il pizzo in Campania??? Ma perché ditemi… c’è forse qualcuno che lo paga???

D’altronde… in una terra dove l’esito delle sentenze viene determinata  dal passaggio di denaro, come si può chiedere ai cittadini di credere nella giustizia e di conseguenza nello Stato???
L’hanno chiamato lo “scandalo delle toghe sporche” ed ha visto coinvolti diciotto persone tra giudici di pace, consulenti, avvocati, ecc…
Si… qualcuno è stato condannato, ma quelle pene sono cosi irrisorie (grazie ai patteggiamenti delle pene), che alla fine sono in molti a convincersi che è molto meglio continuare con quei metodi corruttivi, che si sa… garantiscono grossi introiti e soprattutto amicizie influenti…
Ah… certo… dimenticavo, c’è la minaccia del carcere!!!
Ma di quale ipotetico penitenziario parliamo??? Ciascuno di quei soggetti sa già a priori che non rischia nulla, ma soprattutto che mai dovrà vedere il sole e la sua luce filtrata, attraverso delle sbarre…
Ma perché, forse qualcuno tra voi pensava che un giudice potesse finire i suoi giorni in un qualche gattabuia??? Per favore… al massimo lo obbligheranno per qualche mese agli arresti domiciliari!!! 
Peraltro, mi piace osservare quelle interviste banali da parte di taluni “giornalisti” di Tg…
Vanno chiedendo ai commercianti e ai passanti se esiste la camorra oppure cosa ne pensano della bomba fatta scoppiare in quella adiacente pizzeria del Sig. Sorbillo…
Tralascio ovviamente le risposte… peraltro sono le stesse che si danno anche dalle mie parti, scontate… per non dire “omertose”!!!
Anche il nostro Ministro degli interno si è presentato ad Afragola, anche se non condivido quel gesto a modello “Il padrino“, dove un cittadino avvicinandosi si è inchinato, sì… a baciargli la mano!!! 
A unni semu… mancu si fussi u Papa… mich… ad Afragola su chiù pessi i nuatri” !!!
L’hanno definito un semplice gesto d’accoglienza un po’ troppo caloroso… ma la verità è che in quel gesto, si nasconde la vera risposta a quelle domande…
Sì… tutti gli intervistati da quei giornalisti, avrebbero dovuto rispondere a quel particolare quesito “Dov’è la camorra???”. con una risposta: “Vede, mio caro giornalista, Lei sta sbagliando la domanda… 
Dov’è lo Stato!!! E’ questa la giusta domanda che Lei dovrebbe rivolgermi!!! Com’è possibile che quattro criminali, abbiano potuto prendere negli anni possesso di questa terra??? Già… un territorio nel quale è stato portato tutto lo schifo del mondo… che ha avvelenato non solo i suoi frutti, ma anche i suoi figli…  
Ed allora mi dica: dov’è stato lo Stato???
Ma si abbia almeno il coraggio di dire le cose per come stanno…
Se tutto questo è successo e continua ahimè ancora ad accadere, lo si deve principalmente perché le istituzioni hanno fallito!!!
Perché i suoi uomini si sono venduti, perché la politica si è legata a doppio filo con quelle associazioni criminali, le stesse che successivamente gli procuravano i voti necessari e tenevano succubi, quei loro conterranei…
Afragola è solo la punta del problema e se oggi qualcuno fa finta di accorgersene, è soltanto perché un ordigno è esploso… altrimenti non saprebbero neppure che essa esista o rimarrebbe in quel dimenticatoio nella quale è stata finora relegata…
Si è fatto finta che i problemi d’illegalità non esistessero, nessuno ha pensato a quella mancata sicurezza, ai giovani e alla mancata occupazione, alle problematiche legati all’immigrazione, a quelle occupazioni abusive e alle case popolari totalmente abbandonate a se stesse…
Anni e anni nei quali quei territori sono stati totalmente dimenticati dallo Stato e qualcuno “furbescamente”, non avendo alcun reale contrasto, ha iniziato a prenderne il possesso, sostituendosi di fatto a quello “stato” inadempiente… 
Non ci resta ora che sperare che qualcosa cambi… e che non si risolva come sempre avviene con un momentaneo via vai d’inutili personaggi e dei soliti slogan!!!
Ah… dimenticavo, il “pizzo”??? No… lì come qui… non lo paga nessuno!!!

Se un Presidente Antimafia è indagata per mafia… "semu pessi"!!!

Sì… di una cosa ormai sono certo: “SEMU PESSI“!!! 
D’altronde, se un Presidente della commissione antimafia del Consiglio regionale della Campania, viene indagata dalla Procura di Salerno per voto di scambio politico elettorale di tipo mafioso, significa una sola cosa… che in questo paese, non si salva nessuno, neppure le Istituzioni!!!
Monica Paolino, consigliere regionale di “Forza Italia” ed anche “Presidente regionale della Commissione Antimafia”, è stata stamani indagata: Dia e carabinieri hanno perquisito l’abitazione di Scafati (Salerno) dove vive con il marito, Pasquale Aliberti, sindaco della città, anch’egli indagato…
Perquisizioni inoltre sono state effettuate all’interno dell’ufficio della Paolino, nella sede del Consiglio regionale della Campania, al Centro direzionale di Napoli. 
L’accusa nei suoi confronti è in relazione alle ultime elezioni regionali dello scorso maggio quando è stata rieletta per la seconda volta in Consiglio. 
L’indagine è condotta dal pm Vincenzo Montemurro della Dda di Salerno. 
Con il sindaco Aliberti sono indagati il fratello e altre due persone dello staff per associazione di tipo mafioso, concussione e corruzione…
Nella sede del Comune di Scafati (Salerno) è stata sequestrata tutta la documentazione relativa all’aggiudicazione degli appalti pubblici, tra cui quello relativo alla realizzazione del Polo scolastico comunale dell’importo di circa 6 milioni di euro, al conferimento di incarichi a tempo determinato ai dirigenti dell’Ente e alle determinazioni inerenti i lavori di riqualificazione urbanistica e stradale presso lo stesso consesso amministrativo.
L’attività rientra nell’indagine che vede per l’appunto indagati i soggetti di cui sopra, a seguito dell’esplosione di un ordigno rudimentale avvenuto lo scorso Novembre a Scafati, dinnanzi l’abitazione dei coniugi Cuomo-D’Alessandro, rispettivamente cognato e sorella del Legale V. D’Alessandro, consigliere comunale di minoranza dello stesso comune…
Quell’episodio, a dire dei militari dell’arma, ha consentito di focalizzare l’attenzione su alcune aggiudicazioni di appalti pubblici che si ipotizzano illegittime…
Questa mattina quindi i  carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore e il personale della Dia (Sezione Operativa di Salerno), hanno eseguito un decreto di perquisizione emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno nei confronti di cinque indagati, tra i quali per l”appunto, il sindaco Aliberti e la moglie Paolino…
Sono coinvolti inoltre anche la segreteria generale del Comune di Scafati, nonché una società operante nel settore della consulenza aziendale e sicurezza dei luoghi di lavoro di cui è amministratore unico (casualmente) il fratello del primo cittadino. 
I rilievi, a vario titolo, sono di associazione di tipo mafioso, scambio elettorale politico-mafioso, concussione, corruzione e abuso d’uffici…

Una Commissione Antimafia… da rinnovare!!!

Per le istituzioni non vi è pace, in particolare per quelle assegnate alla lotta alla mafia…
Stiamo ancora assistendo alla bufera di questi giorni (sulla gestione dei beni confiscati a Palermo), che già emerge una nuova inchiesta sul presidente del consiglio regionale della Campania, indagata dalla Procura di Salerno, per scambio di voti elettorali di tipo mafioso!!!
La Dia ha effettuato le perquisizioni, non solo presso l’ufficio della Sig.ra Paolino (consigliere regionale Forza Italia ) ma anche, presso la propria abitazione, dove vive con il marito (sindaco di Scafati), anch’egli indagato…
L’inchiesta, è legata alle ultime elezioni regionali, quando fu nuovamente rieletta in Consiglio… e comprende i reati di: associazione di tipo mafioso, concussione, corruzione, ecc…
L’indagata, si è difesa sostenendo la sua completa estraneità alle accuse ed ha dichiarato la propria correttezza personale e professionale, convinzione che ritiene potrà essere dimostrata, attraverso l’operato della magistratura…
Dopotutto come dargli torto, visto che proprio ieri in Calabria, è stata assolto il sindaco Carolina Girasole, accusata di corruzione e compravendita di voti insieme al marito, e adesso assolti, perché il fatto non sussiste!!!
Certo le dimissioni sono state formalizzate, anche perché diventava difficile poter pensare, di guidare una commissione antimafia (del consiglio regionale della Campania) con una denuncia in corso, che la vede inquisita per corruzione elettorale di tipo mafioso!!!
Adesso, anche per il Presidente della Commissione Nazionale Antimafia, Rosy Bindi, è venuto il momento di verificare (in modo più concreto) i compiti cui l’associazione è designata, in quanto proprio alcuni di essi, hanno dimostrato di avere punti deboli…

In particolare, mi riferisco alla verifica e adeguatezza delle norme sulla confisca dei beni, sul loro uso sociale e/o produttivo e sulle misure proposte per renderle più efficaci; è necessario inoltre, amplificare le attività di monitoraggio per quei tentativi di condizionamento e di infiltrazione mafiosa negli enti locali, proponendo nuove misure idonee a prevenire e a contrastare tali fenomeni, verificando ancor più, l’efficacia delle disposizioni vigenti in materia, con riguardo anche alla normativa concernente lo scioglimento dei consigli comunali e provinciali e la rimozione degli amministratori locali.

Indagare ulteriormente, sui rapporti tra mafia e politica, sia riguardo alla sua articolazione nel territorio, negli organi amministrativi, con particolare riferimento alla “selezione” dei gruppi dirigenti e delle candidature per le assemblee elettive…
Accertare le modalità a difesa del sistema degli appalti e delle opere pubbliche, dai condizionamenti mafiosi, a quelle forme di accumulazione dei patrimoni illeciti ed investimento e riciclaggio dei proventi derivanti dalle attività delle organizzazioni criminali…
Presidente Bindi, il problema non è tanto dichiarare pubblicamente che che la camorra è elemento costitutivo di tutta la Campania, come la mafia lo è per tutta la Sicilia… “non sta scoprendo l’acqua calda”  e poco conta se qualcuno tra essi, si sia sentito indignato… 
Il problema è che certe “ripetute” circostanze, non possono continuare a ripetersi con tanta frequenza e leggerezza… 
Non è più possibile continuare a dover assistere ad inchieste, che non solo, risultano dispendiose economicamente per lo Stato, ma soprattutto, che distolgono uomini e donne…
Quest’ultimi sono principalmente necessari, a contrastare contingenze più gravi… o certamente meno banali come queste (corruzione elettorale, turbativa d’asta, favoreggiamento e rivelazione di segreto d’ufficio, ecc… ) che potrebbero essere decisamente impedite, adottando e/o imponendo, regole solerti e trasparenti, che prevedano sanzioni non solo penali, ma soprattutto disciplinari certe (tra cui, per esempio, il licenziamento immediato dai pubblici uffici).

Procedure standardizzate eguali per tutti e controlli severi, che eliminano (o fortemente limitano) la possibilità di poter commettere i reati di cui sopra… in conclusione, Presidente Bindi, credo sia giunto il momento di dare una svolta definitiva, a questa caotica e confusionaria disorganizzazione”…

Non vorrei considerare motivato, quanto riportavano R. Harkness e F. Allen, sulle “commissioni”… e cioè: un gruppo di svogliati, selezionati da un gruppo di incapaci, per il disbrigo di qualcosa di inutile…. o meglio, un gruppo di persone che individualmente non possono fare nulla, ma che come gruppo decidono che nulla può essere fatto!!! 

Campania: una regione condannata a morte.

Adesso che sono emersi i risultati, di uno studio sanitario commissionato dalla Marina statunitense distaccata a Napoli e realizzata nello corso del 2008.
Dalle analisi è emerso che in 130 abitazioni, sparse su un’area di circa 400 miglia quadrate, nelle province di Napoli e Caserta, 40 hanno presentato su di esse un rischio “inaccettabile” espresso da una alta concentrazione di componenti chimiche volatili.
Queste sostanze, tra cui il tetracloroetene, evaporano a temperatura ambiente, penetrando all’interno delle abitazioni attraverso l’acqua contaminata e così possono venire assorbite dall’uomo, sia bevendola, ma anche per inalazione o per via cutanea.
Le analisi hanno evidenziato anche la presenza di arsenico con percentuali che superando di 180 volte i livelli di limite. 
Le nostre amministrazioni ed anche le autorità sanitarie italiane, stranamente non sembrano avere ben compreso cosa sta accadendo in quella regione, anzi sembrano disinteressati…
Al contrario invece, la marina americana, ha preso seriamente i risultati e al contrario dei nostri, ha deciso di avviare ulteriori analisi, giungendo a risultati, purtroppo peggiori dei primi.
Erano già uscite notizie nel 2004 dove si parlava di una altissima incidenza di tumori nella cosiddetta area della morte, causati dalle tantissime discariche illegali di rifiuti tossici scaricati in quest’area.
I pericoli per la salute umana, determinati dalla concentrazione dei composti chimici, sono potenzialmente molto elevati e vanno da un banale giramento di testa al danneggiamento dei tessuti epatici, renali e del sistema nervoso centrale, fino alla compromissione del sistema immunitario, alle malformazioni fetali, al rischio di patologie tumorali.
E’ cosa dire dei pentiti del clan dei casalesi che nelle loro dichiarazioni avevano fatto emergere la devastazione realizzata in tanti anni grazie a quella totale negligenza svolta da parte degli uomini dello Stato.
Adesso finalmente anche i cittadini hanno iniziato a prendere coscienza e iniziano finalmente a protestare ed a farsi sentire…
Chissà forse e tardi per rimediare al genocidio che da qui, ai prossimi venti anni, potrebbe succedere-
Un’avvelenamento realizzato dalla camorra con il benestare di quegli uomini dello Stato che avrebbero dovuto controllare, di quanti cioè che grazie al loro disinteresse, hanno permesso che quanto ciò accadesse…
Ora, come sempre nel nostro paese, tutti a gridare allo scandalo, dimenticando gli anni in cui i cassonetti della spazzatura andavano in fumo o quando nelle campagne si trovavano le carcasse di animali morti senza alcuna spiegazione, ma soprattutto ciò che è stato grave è il non aver tenuto conto dell’aumento dei decessi per tumore, che in questi anni sono stati sono andati sempre più aumentando…, a differenza di quanto ancora va dichiarando il nostro ministro e cioè che sembra, non ci sia una correlazione tra i rifiuti e l’aumento delle patologie tumorali in Campania e che non è vero che i tumori in Campania sono in crescita.
Sembra ripetersi, la stessa storia per quanto accaduto a Taranto per l’Ilva, dove secondo l’ex ministro… l’aumento delle patologie tumorali era causato dalle troppe sigarette vendute negli anni attraverso il mercato nero…
Ora speriamo di non dover contare i morti, di non dover assistere inermi ai crimini commessi nel nostro paese da quel gruppo di persone, che solo e soltanto per il vile denaro, hanno saputo inquinare la loro terra…
Gente, che ha venduto il futuro dei loro figli (di cui ammetto onestamente, che non me ne può fregar di meno…), ma soprattutto hanno distrutto la vita di tanti innocenti, che oggi, a causa loro, sono costretti a convivere gli anni a venire purtroppo, con questa spada di Damocle sulla testa…

Sicilia, Sardegna e Campania in vendita…

Stronzate se ne sentono tante in giro, ma quella espressa dal nostro europarlamentare Sig. Borghezio le supera tutte…
Invitato presso Klaus Condicio, un talk show di Klaus Davi,  su Youtube dichiara che:  ” fossi al posto del premier Monti – spiega – venderei la Sicilia agli Usa o a qualche pool di miliardari russi o americani “…

L’idea è che, essendo questi territori in mano alla mafia ed alla camorra ed essendo questi saldamente radicate nel territorio sono difficile da estirpare, ed una soluzione potrebbe essere che Monti la venda a uno stato estero o a qualche miliardario visto che lo Stato non riesce ad eliminare una volta e per sempre questo malaffare…

Aggiunge che purtroppo, nonostante i numerosissimi Siciliani e Campani onesti, non c’è speranza…
L’idea, nata nell’immediato dopoguerra,  purtroppo ( e lo dico da Siciliano… ) non si è concretizzata, perché  state certi che volentieri avremmo preferito essere il 51° Stato USA che appartenere ad uno Stato che oggi mette al suo parlamento elementi come Lei…

Comunque vede a differenza Sua, gli altri Stati ci prenderebbero subito, per tutte le ricchezze che il nostro territorio possiede, naturali e culturali… mentre la cosiddetta Padania…, quella non la vuole nessuno perché non ha niente da dare, ne sotto il profilo naturale ed ancor di più sotto quello culturale…
E poi, riprendendo le sue argomentazioni e secondo quanto accaduto di recente, sembra che quella con più possibilità di essere cacciata via dal resto dell’Italia sia proprio la Padania, dal momento che ormai conta più ladri che persone perbene…

Altro che territori completamente improduttivi, noi siamo quelli che stiamo tenendo in piedi l’Italia, veda soltanto quanto petrolio portiamo per fare funzionare le vostre imprese…, certamente saremmo molto più alleggeriti senza questa palla al piede chiamata Nord…
Abbiamo visto infatti come avete gestito la vostra cassa… ed ora stanno tutti scendendo dal carroccio…ma stia tranquillo che ora che i finanziamenti stanno terminando, ora che la Padania ladrona è stata scoperta, adesso che il Sig. Maroni comincerà le pulizie…, vedrà che resterete in pochi!!!

Vede mentre Dio legava quella vostra terra allo stivale… a noi invece a permesso di poter fare, ( come ormai è di moda dire da voi ultimamente…),  ” un passo indietro…” e difatti ancora oggi, dalla nostra posizione,  subiamo purtroppo ancora la vostra puzza… 

Spazzatura… qual’è il vero problema???

Vi siete mai chiesti perché in Campania ed in particolare nel Comune di Napoli succede tutto questo…???

Pensate veramente che l’emergenza rifiuti sia legata alla raccolta, oppure alla gestione differenziata, ai cittadini, agli stipendi non pagati, alla burocrazia e via discorrendo…???
Cosa ha portato a questa assurda situazione???

La risposta è semplice e le responsabilità anche: politici, imprenditori, servizi deviati, camorristi e industrie del Nord… 
Sono i Miliardi che fanno gola a tutti…, ben otto miliardi di euro per l’esattezza in soli 10 anni!!! Una montagna di denaro su cui tutti  speculano, anche perché la camorra, istiga una parte della popolazione a non realizzare gli inceneritori, con la scusa di voler salvaguardare la salute, ma la verità è che non si vuole perderne il business…
Non dimentichiamoci inoltre che, le aziende del Nord, in questi 30 anni, hanno portato in Campania, una consistente parte dei rifiuti, anche e soprattutto tossici, destinati con lo smaltimento, ad inquinare quelle aree povere dell’Africa… 
Anche i nostri agricoltori hanno fatto la loro parte, trasformando i propri terreni, in rifugi per ecoballe e bidoni contenenti rifiuti liquidi, altamente tossici e capaci di inquinare le falde acquifere ed anche l’eco sistema sia fluviale che marino…; infatti in questi anni sono insorte alle popolazioni limitrofe, affezioni respiratorie acute con reazioni cutanee gravissime…

Purtroppo i cittadini, subiscono esasperati, ogni tipo di sopruso e sono costretti a dover frequentare, i reparti di oncologia degli ospedali della propria città… 
La cosa assurda è che quei poveri cittadini inermi, oltre che dover rimanere relegati a convivere con la tragedia della spazzatura, vengono, secondo i giornali e le televisioni, visti come violenti, piromani, contestatori e nemici dello Stato… per cui oltre che dover subire in maniera ingiusta, quanto succede nello loro strade, si ritrovano ad essere considerati pure ” amici ” della camorra…
I politici ed il controllo del territorio, inesistenti entrambi, hanno permesso la disastrosa situazione rifiuti, che oggi invece, vorrebbe essere conseguenza, degli interessi criminali, che ovviamente godono, della mancata fermezza di contrasto da parte dello Stato, che utilizza pochi mezzi economici e pratici, per poter colpire con forza ed efficacia, quanto causato dalla gestione economica dei rifiuti…, ovviamente questa giustificazione, diventa quanto mai utile, per scusare ogni genere di inadeguatezza ed empietà…
E’ quindi la politica e non la camorra, a meno che questa come la politica in essa si riconosca a decidere come gestire la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti nel napoletano durante gli ultimi anni. Infatti se la politica non avesse consegnato la gestione e lo smaltimento nelle mani delle Società Fibe S.p.a. e Fibe Campania S.p.a., società del gruppo Impregilo, forse la conduzione realizzata in maniera disastrosa, avrebbe potuto avere presupposti diversi, dalla attuale situazione…
Che le persone scendano in piazza, per protestare e salvaguardare e difendere la propria salute è legittimo… anche perché oggi si devono fare carico di quanto lo Stato non fa… e quindi iniziano una lotta oltre che alla camorra con le sue discariche illegali, anche con quella politica fatta di imprese “amiche” beneficiarie degli appalti, che facevano altrettanto con le discariche considerate “legali”.
Nessuno paga… in questo Stato di diritto, dove i colpevoli non vengono incriminati e dove i responsabili non pagano per i torti realizzati e di questi nomi, potremmo riempire centinaia di pagine…

Perché il Nord, dopo aver avvelenato il meridione con i propri prodotti nocivi, oggi non si fa carico della costruzione di almeno 10 Termovalorizzatori, così potremmo compensare una parte di quella spazzatura che in questi anni ci ha buttato addosso…??? Cos’è forse il Sig. Bossi, pensa che si possono avvelenare i propri cittadini??? Pensa che il percolato e la diffusione delle sostanze cancerogene sotto forma di diossina, polveri sottili, idrocarburi ed altre sostanze possano creare effetti patogeni pericolosi… e cosa saranno mai…, almeno bilanceremo tra Nord e Sud le patologie e le morti causate da tali analoghe circostanze…

Impregilo, le costruisca al Nord queste bellissime centrali e si tengano pure il ricavato della produzione d’energia elettrica…, noi continueremo a pagarla l’energia… nessun problema…, meglio restare ciechi perché al buio, che avere la luce, da non poterla vedere… perché ciechi!!! 
Le società create ad hoc, per pubblicizzarci questi mirabolanti inceneritori, non hanno mai realizzato veri studi di settore, in particolare sugli effetti causati alle popolazioni locali, adiacenti tali impianti…; giornali e televisioni hanno però dimenticato di dire, che l’utilizzo in pratica dell’incenerimento dei rifiuti non contiene nulla d’innovativo, infatti mentre l’Italia sta spendendo tutte le proprie energie nella costruzione di questi impianti, nel resto dei paesi cosiddetti sviluppati l’incenerimento trova sempre meno consensi, al punto che perfino gli Stati Uniti ed il Giappone (le nazioni in passato più propense ad incenerire i rifiuti) da anni non stanno più costruendo nuovi inceneritori ed hanno iniziato a demolire quelli vecchi…

Non dimentichiamoci inoltre, che la costruzione di un inceneritore, elimina ogni prospettiva di gestione virtuosa del ciclo dei rifiuti, in quanto annienta la raccolta differenziata, distruggendo elementi riciclabili come la plastica, il legno, la carta ed il cartone che più gli sono necessari per produrre le alte temperature alle quali opera…
Speriamo che in maniera celere, la Regione Campana, possa trovare la soluzione ad un problema che con l’estate, diventerà sempre grave e pericoloso…