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La giustizia trionfa: arrivata la sentenza attesa da anni.

Giunge a conclusione la vicenda giudiziaria del Condominio “Les Roches Noires” di Giardini Naxos. 

Il Quotidiano online delle aree metropolitane di Messina e Reggio Calabria, “TEMPOSTRETTO.IT“, ha pubblicato in queste ore l’articolo di cui vi allego il link: https://www.tempostretto.it/news/i-condomini-di-giardini-naxos-in-guerra-con-gli-amministratori-la-spuntano-una-condanna.html.

Nella nota si sottolinea come, dopo anni di rinvii di udienze e denunce presentate da alcuni condòmini coraggiosi – i quali hanno avuto il merito di portare all’attenzione degli organi competenti una serie di irregolarità legate alla gestione di un amministratore di condominio – si sia finalmente giunti a una sentenza significativa. Tutto ebbe inizio con il primo esposto presentato dal sottoscritto nel 2018 presso la Procura e la Guardia di Finanza di Catania, successivamente trasferito per competenza agli uffici di Messina, dato che il Villaggio in questione ricade nel territorio del Comune di Giardini Naxos. A ciò è seguita, in conformità con la Legge Cartabia, una formale querela. Dopo quasi sette anni di vicissitudini e costi non indifferenti, questa sentenza rappresenta un traguardo importante, poiché costituisce un precedente rilevante per affrontare situazioni analoghe, spesso critiche e diffuse in molti condomini del nostro Paese.

Riassumo brevemente la notizia e, permettetemi – in qualità di autore dei primi esposti presentati agli organi competenti (a cui hanno successivamente aderito numerosi condòmini, guidati dalla Sig.ra Romj Crocitti Bellante) – di esprimere un sentito ringraziamento per il lavoro svolto dalla PM di Messina, dalla Guardia di Finanza di Taormina, dal Pubblico Ministero Dott. Sebastiano Mazzullo e dal Tribunale di Messina (già… a quest’ultimo va un particolare riconoscimento: l’aver nominato in questi mesi, la Dott.ssa Graziana Quattroni, quale amministratrice giudiziaria); grazie quindi a tutti loro e alla loro professionalita, per aver contribuito a ripristinare principi di legalità che, purtroppo, erano stati gravemente compromessi.

Riprendo quindi la nota del quotidiano online “TEMPOSTRETTO.IT” provando a sintetizzarla: 

Giunge a conclusione la pagina giudiziaria del Condominio “Les Roches Noires” di Giardini Naxos, una vicenda che ha tenuto banco per anni e che ha visto i condòmini lottare per ripristinare legalità e trasparenza in un contesto di presunta mala gestio.

Il Quotidiano online, “TEMPOSTRETTO.IT“, ha pubblicato in queste ore un articolo che ripercorre gli eventi salienti di questa complessa vicenda. Dopo anni di rinvii, denunce e battaglie legali, un numero ristretto di condòmini del complesso “Les Roches Noires”, hanno finalmente ottenuto una sentenza di primo grado che segna un punto di svolta importante.

La sentenza, emessa dal giudice monocratico di Messina, la Dott.ssa Francesca Capone, ha condannato il Dott. Giuseppe Zani, ex amministratore di condominio, a 2 anni e 4 mesi di reclusione, più una multa per reati quali mancata esecuzione dolosa di provvedimento giudiziario, appropriazione indebita e truffa. Il Dott. Zani – secondo quanto riportato nella sentenza – dovrà risarcire in sede civile i sette condòmini che si sono costituiti parte civile, assistiti dagli avvocati Caterina Cavallaro e Giuseppe Carnabuci.

Le accuse rivolte al Dott. Zani sono di estrema gravità: dalla mancata consegna dei registri condominiali all’amministratore giudiziario nominato dal Tribunale nel 2020 (predecessore dell’attuale Dott.ssa Quattroni), all’appropriazione indebita di circa 23 mila euro di quote condominiali, fino alla convocazione irregolare di assemblee e alla presunta truffa legata a un ammanco di cassa superiore a 480 mila euro.

Questa sentenza, seppur di primo grado, rappresenta un precedente significativo per tutti quei condomini che si trovano a dover affrontare situazioni simili di mala gestio e mancanza di trasparenza. Una vittoria per quei condòmini che hanno avuto il coraggio di denunciare e portare avanti una battaglia legale complessa e faticosa, ma soprattutto per aver avuto un ruolo fondamentale nel sollevare la questione.

Come autore dei primi esposti presentati, e avendo seguito da vicino questa vicenda, mi sento di sottolineare l’importanza di non arrendersi di fronte alle difficoltà e di continuare a lottare per la giustizia e la legalità. Questa sentenza non è solo una vittoria per i condòmini del Villaggio “Les Roches Noires“, ma un monito per tutti coloro che, in posizioni di responsabilità, pensano di poter agire al di sopra delle regole.

La strada è ancora lunga, poiché il Dott. Zani ha la possibilità di fare ricorso e di difendersi nei successivi gradi di giudizio. Tuttavia, questa sentenza rappresenta un primo, importante passo verso la giustizia e la trasparenza, e dimostra che, con determinazione e unità, è possibile ottenere risultati significativi.

Tra qualche giorno concluderò questa annosa vicenda con un pensiero personale, ma per ora, è doveroso riconoscere il valore di chi – oltre al sottoscritto – ha avuto il coraggio di alzare la voce e di non arrendersi, nonostante gli anni di impegno e sacrifici, perché la loro determinazione, è stata fondamentale per raggiungere questo traguardo!

Il Comune di Giardini Naxos??? Se alle parole espresse – Cateno De Luca – darà seguito agli esposti, sicuramente si giungerà presto al commissariamento!!!

Non so quanti di voi hanno visto questo video publicato nella propria pagina personale di Facebook: https://fb.watch/oBWdZER6BE/ ma certamente ascoltare quei dati – anticipati da una premessa “Non ho paura delle mafiosita’ politiche: ecco come a Giardini Naxos si continua a falsificare i bilanci del comune!” – lascia tutti o quantomeno i non addetti ai lavori, certamente basiti!!! 

E sì… perché tra l’indifferenza generale o quantomeno tra i suoi silenzi assordanti, c’è stato chi come il sottoscritto (ma anche altri…), che ha cercato di far emergere quanto stesse accadendo all’interno di quel “Consorzio Rete Fognante” e dei suoi quattro Comuni consorziati cui esso fa riferimento l’impianto e precisamente Taormina, Giardini Naxos, Castelmola e Letoianni…  

Evito di pubblicare le denunce presentate presso le autorità competenti in questi lunghi anni, mi permetto quindi di pubblicare i post realizzati per far comprendere quanto stesse ahimè accadendo dal 2016 ad oggi:

https://nicola-costanzo.blogspot.com/2023/07/si-ora-che-e-iniziata-la-stagione.html

https://nicola-costanzo.blogspot.com/2023/05/consorio-rete-fognante-finalmente.html

https://nicola-costanzo.blogspot.com/2022/02/ultime-notizie-dal-consorzio-rete.html

https://nicola-costanzo.blogspot.com/2021/06/il-consorzio-della-rete-fognante-secco.html

https://nicola-costanzo.blogspot.com/2021/03/consorzio-fognario-si-cerca-in-tutti-i.html

https://nicola-costanzo.blogspot.com/2021/03/sequestrato-il-depuratore-di-giardini.html

https://nicola-costanzo.blogspot.com/2020/12/consorzio-fognario-dellalcantara-ma.html

http://nicola-costanzo.blogspot.com/2020/07/ho-letto-ieri-un-post-pubblicato-su-la.html

http://nicola-costanzo.blogspot.com/2019/11/quella-tassa-di-depurazione-del-comune.html

http://nicola-costanzo.blogspot.com/2019/11/foce-dellalcantara-un-tempo-oasi.html

http://nicola-costanzo.blogspot.com/2019/10/nominato-il-commissario-per-il.html

http://nicola-costanzo.blogspot.com/2018/08/tra-lindifferenza-delle-istituzioni-ce.html

http://nicola-costanzo.blogspot.com/2017/07/e-dire-che-lo-chiamano-impianto-di.html

http://nicola-costanzo.blogspot.com/2016/07/mare-nostrum-no-mare-monstrum.html

e per ultimo quanto pubblicato dal Presidente attuale del Consorzio:
https://nicola-costanzo.blogspot.com/2021/06/il-consorzio-della-rete-fognante-secco.html

Vorrei tra l’altro ricordare un post che riportava: “Consorzio Rete Fognante: si cerca in tutti i modi d’evitare il commissariamento!!! Non è che forse qualcuno si preoccupa del rischio che si potrebbero scoperchiare circostanze alquanto sgradevoli???” e debbo dire (col senno di poi) che se il Sindaco di Taormina e leader di “Sud chiama Nord” dovesse procedere con gli esposti dichiarati pubblicamente, beh… anticipo che condurrà quel Comune di Giardini Naxos, sicuramente al Commissariamento!!!  

Ma d’altronde ritengo non sia più possibile procedere per come finora fatto, peraltro quell’impianto mal funzionante ha determinato un danno non solo all’ambiente corcostante, ma anche a tutti i proprietari di appartamenti e di strutture turistiche posti limitrofi ad esso, trovandosi ahimè danneggiati non solo sotto il profilo salutario ma anche patrimoniale, viste le ripercussioni che hanno subito – a causa di quel insoddisfacente funzionamento – le loro proprietà…

La verità è che tutti coloro che hanno partecipato a quella catastrofe andrebbero denunciati, (ma non solo, già… si potrebbe pensare di sequestrare, a titolo di garanzia, il patrimonio personale e/o familiare, fino alla determina di un’eventuale procedimento giudiziario…), siano essi stati, in questa vicenda, Politici, Dirigenti, Funzionari, ma anche pubblici ufficiali e quindi addetti ai controlli… 

La Procura Nazionale di Messina dovrebbe indagare a fondo su questa vicenda, sin da quando è stata selezionata quell’area per realizzare quest’impianto di depurazione, ricordo in un sito protetto conosciuto nel mondo come – Parco Fluviale dell’Alcantara – per poi procedere nell’evidenziare le cause dei mancati pagamenti in maniera puntuale da parte dei Comuni interessati che hanno avuto quali conseguenze, non solo la carenza delle mantenzioni dell’impianto stesso, ma bensi di  determinare a molti cittadini le problematiche sopra evidenziate (a questi ultimi – se mi è consentito – consiglio di rivolgersi ad uno studio legale, per verificare se esistono le condizioni per procedere con una “class action”, già… con un’azione legale collettiva nel caso in cui essi siano stati vittime di raggiri, disservizi, ecc., al fine di ottenere un risarcimento per i danni morali e materiali subiti da parte di chi negli anni si è reso di fatto responsabile!!! 

In uno dei miei post avevo scritto: cercate i soldi e risoverete il problema!!!

Le truffe e i raggiri sono ovunque, ma sono pochi coloro che riescono a scovarli!!!

Sono fermamente convinto che il miglior contrasto che si possa compiere nei confronti del malaffare in questo nostro Paese, può essere raggiunto soltanto se all’azione repressiva da parte dello Stato, si accompagnino interventi mirati tesi a garantire i diritti fondamentali dei cittadini, perché naturale che ove non si riesca, risulta inevitabile non solo la scarsa cooperazione di quest’ultimi, ma anche la perdita di credibilità dello Stato!!!

D’altronde di una cosa mi sono convinto, le truffe e i raggiri, viaggiano a una velocità doppia rispetto a quella dello Stato; quei meccanismi elusivi ed illegali, sono organizzati affinché nessuno li scopra o quantomeno non in tempi celeri e quasi sempre dopo che il sistema fraudolento abbia portato milioni e milioni di euro in tasca a quei malfattori…

Come scritto più volte, l’obiettivo di quelle attività illegali, non è più rappresentato dal conseguimento di liquidità, ma ormai si estende ovunque, soprattutto nell’acquisizione di proprietà, in particolare di società in difficoltà. 

Sì… abbiamo visto subito cme dopo la pandemia l’intreccio tra usura ed estorsione abbia modificato quei rapporti tra imprese e criminalità organizzata: alcuni anni fa, per far fronte alle richieste di pagamento di un “pizzo” si ricorreva all’usuraio; altre volte era lo stesso usuraio a ricorrere alla violenza per impossessarsi di quell’attività commerciale, come corrispettivo degli interessi illegali maturati.

Non si tratta di voler produrre reddito con quelle nuove attività d’impresa, no… l’acquisizione di quelle aziende cosiddette “limpide”, servono alle associazioni criminali, per realizzare alti investimenti redditizi, ma soprattutto per riciclare denaro proveniente dai traffici illeciti. 

Va detto comunque che l’attività criminale costituisce solo in parte il malaffare di questo paese, perché poi vi è tutta una gestione d’impresa definita “lecita”, che opera furtivamente in ambiti regolari, a prima vista quella loro gestione sembra risultare conforme con quanto richiesto dalla legge, ed è proprio lì la loro bravura, far passare per lecito ciò che non è!!!  

Già li vedo, centinaia di agenti di polizia che studiano documenti ufficiali cercando con il loro operato di trovare un indizio che faccia emergere qualche traccia di malaffare; provano ad individuare quelle compiute procedure equivoche, ma niente, non si trova nulla, già… nulla  di poco trasparente o di oscuro, tutto risulta perfetto!!!

Cosa dire… sta proprio lì la bravura del lestofante, fare in modo che tutto sembri chiaro, evidente, egli come un bravo prestigiatore è riuscito a camuffare la truffa e il raggiro, con una semplice illusione ha effettuato la sparizione del denaro che ora è finita nei meandri di una contabilità celata parallela… 

E’ incredibile come tutto ciò possa avvenire sotto gli occhi di tutti e va beh… bisogna anche dare merito a quei soggetti, capaci di realizzare quelle forme fraudolente, d’altronde chi dovrebbe aiutare a far scoprire quegli intrecci, ormai ha perso interesse, d’altronde lo Stato ha dimostrato in più di un’occasione di non saper proteggere quei suoi coraggiosi cittadini, anzi viceversa li ha messi alla mercè di quello stesso sistema corrotto al quale si erano rivoltati!!!

Ed allora rivolgendo la mia attenzione a questo nostro Stato e soprattutto ai suoi uomini istituzionali vorrei dire: truffe, raggiri, sono lì dinnanzi; ma tocca a Voi, senza più noi… scoprirli!!!

Con affetto…  

Bilanci gonfiati e occultamento dello stato di progressivo dissesto…

Ravenna: la guardia di finanza su delega della Procura ha eseguito un provvedimento di sequestro preventivo per oltre 7 milioni di euro nei confronti degli ex amministratori (presidente e vice-presidente del Consiglio di amministrazione) nonché soci di una società di rilievo nazionale…

L’azienda SPA, società concessionaria della gestione di numerosi punti di ristoro anche lungo arterie autostradali e all’interno di strutture sanitarie pubbliche e finita in concordato nel 2022.

Il sequestro eseguito ora, si inserisce in un’ampia indagine di polizia giudiziaria avviata dalla Gdf a seguito dell’ammissione della società al concordato preventivo in continuità e dei conseguenti esposti presentati dall’amministratore giudiziario nominato dal Tribunale di Bologna…

Difatti, nel corso delle indagini, i finanzieri hanno esaminato le varie poste dei bilanci della società svolgendo quindi dei riscontri documentali ed assumendo informazioni da alcuni testimoni, tra cui diversi ex dipendenti e  fornitori della società. 

Sulla base di quegli approfondimenti è emerso che gli ex-amministratori avevano reiteratamente gonfiato, tra il 2015 e il 2020, i bilanci di esercizio, “indicando rimanenze di magazzino fino a 10 volte superiori a quelle realmente esistenti e modificando, con vere e proprie alterazioni materiali, i contratti con importanti fornitori al fine di contabilizzare crediti commerciali in realtà fittizi!!!

Le indagini ancora in corso, hanno permesso di individuare una sopravvalutazione dell’attivo patrimoniale e crediti inesistenti per milioni di euro e sulla base delle condotte illecite contestate, le Fiamme Gialle ravennati hanno proceduto anche a quantificare in oltre sette milioni di euro il profitto personale ottenuto dagli indagati sia, in qualità di soci di riferimento, in termini di risparmio per non aver dovuto ripianare le importanti perdite d’esercizio che senza i falsi si sarebbero concretizzate e sia, in qualità di amministratori, al fine di prolungare artificiosamente la vita dell’impresa e continuando nel contempo di usufruire d’importanti stipendi e benefit aziendali… 

L’autorità giudiziaria di Ravenna ha quindi emesso un provvedimento di sequestro preventivo in via d’urgenza, la cui esecuzione ha permesso il sequestro di quattro unità abitative, di cui due villini e due appartamenti, un deposito ed una quota parte di oltre 100 terreni agricoli.