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Banche "offline", panico online! E se domani toccasse a noi?

Ieri, mentre leggevo delle gravi interruzioni nei servizi bancari e digitali in Ucraina, un pensiero mi ha trafitto: e se domani toccasse a noi?

Immagina per un attimo: bancomat, app di home banking paralizzate, carte di credito ridotte a pezzi di plastica inutili. Un’interruzione tecnica? Un attacco informatico? O forse qualcosa di più profondo?

La verità è che siamo vulnerabili più di quanto osiamo ammettere. Se il sistema collassasse qui da noi – in Italia o in qualsiasi altro Paese “avanzato” – le conseguenze sarebbero devastanti. 

E no, non sto parlando di qualche ora di disagio, ma di uno shock capace di stravolgere la nostra quotidianità digitale in modo permanente.

Perché il problema non è solo tecnico, è esistenziale: in un mondo dove tutto è connesso, quando il denaro smette di scorrere, è la società stessa che va in tilt!

E quel che più mi spaventa: Siamo davvero pronti ad affrontare un’emergenza del genere o continueremo a fingere che tanto non può succedere, già… fino all’ultimo istante?

Ecco perché sono convinto che, senza interventi preventivi a tutela del sistema, il rischio sia concreto: senza piani d’emergenza solidi, quelle che oggi ci sembrano semplici interruzioni tecniche potrebbero trasformarsi domani in un vero e proprio collasso. E quando il denaro smette di circolare, nessuno – né cittadini né Stati – escono indenne dal caos.
Immaginatevi questa scena: una mattina ti svegli, prendi il caffè come sempre, apri l’app della banca per controllare lo stipendio e… nulla. Non carica. “Sarà un problema di rete” pensi. Ma poi accendi la TV, e scopri che non è soltanto un tuo problema: le carte non funzionano, i POS sono morti, gli ATM hanno smesso di erogare contanti. “Interruzione tecnica,” dicono. “Temporanea,” assicurano. Peccato che nessuno sappia quando tornerà tutto online.

E qui parte il delirio: I supermercati smettono di accettare carte, la gente inizia a svuotare i bancomat rimasti, c’è chi prova a pagare in contanti ma, sorpresa, nessuno ha più contanti, visto che ormai viviamo in un’economia digitale. 

Ecco che i social esplodono tra complottisti (che parlano di un reset globale), imprenditori in crisi (senza bonifici non pago i dipendenti!), ed il solito investitore che giura che “Bitcoin” ci salverà. Intanto, lo Stato emette un comunicato rassicurante scritto, come soltamente avviene, in “burocratese“, mentre nelle piazze qualcuno inizia a gridare di “golpe” finanziario.

E tu, nel mezzo, ti chiedi: ma davvero nessuno ha prevsito un piano alternativo? Perché se domani il sistema collassasse, non saremmo molto diversi dall’Ucraina di oggi!

La gente inizierebbe a scambiare beni come in un medioevo digitale, i negozianti tirerebbero fuori i vecchi registri a carta, e i politici litigherebbero in TV su chi è il colpevole (sarà sempre colpa dell’Europa, dei banchieri, già… dei soliti noti).

E poi arriva la domanda che brucia: ma se fosse una scelta deliberata? Un modo per “resettare” i conti, bloccare prelievi, introdurre l’euro digitale con la forza? 

La gente si dividerebbe all’istante: c’è chi impugnerebbe forconi (“metaforici, siamo pur sempre italiani…), chi correrebbe a comprare metalli pregiati o pietre preziose, e chi, semplicemente, aspetterebbe che tutto ritorni alla normalità, perché tanto alla fine si pensa sempre che tutto si sistemi…

Ma la verità è che nessuno sa davvero come andrebbe a finire. Perché siamo abituati a dare per scontato che i servizi bancari funzionino, come l’acqua dal rubinetto. E quando scopri che tutto poggia su server vulnerabili, algoritmi e decisioni di qualche tecnocrate, beh… allora sì che capisci perché in tanti stanno accumulando contanti sotto il materasso. Giusto per precauzione…

E tu, voi, da che parte stareste? A bestemmiare contro lo Stato, a organizzare rivolte su social oppure a fare scorta di cibo e scatolame, già… forse l’unica vera valuta che sopravvivrà a tutto?

La "silenziosa" tempesta finanziaria: Trump, i mercati e lo spettro del 1929!

Già… ho come l’impressione che le mosse di Donald Trump – apparentemente aggressive e senza freni – nascondano in realtà una corsa contro il tempo. 

Sì… un percorso per evitare ciò che nessuno vuole annunciare: l’arrivo di una crisi economica di proporzioni storiche, forse paragonabile solo al crollo del 1929.

Questo mio semplice ragionamento nasce da un dato: in queste settimane, gli investitori stanno svendendo i titoli del Tesoro americano a un ritmo preoccupante.

Non si tratta di una semplice fluttuazione di mercato, ma di un alquanto segnale chiaro, anzi… troppo evidente!!!

Sì… da quando i “Treasury bonds” – da sempre considerati dagli investitori “porto sicuro” – hanno iniziato a perdere appeal; ciò significa che la fiducia nel sistema vacilla e se vacilla lì… dove il sistema dovrebbe essere più solido, allora il problema è più profondo di quanto vogliano farci credere!

Il motivo di questa fuga? Le politiche di Trump, certo…

I dazi imposti a raffica, le tensioni commerciali, l’incertezza che si è diffusa come un veleno nei mercati globali, ma c’è sicuramente dell’altro!

Mi riferisco al debito pubblico statunitense, quel mostro da 36 trilioni di dollari che incombe come un’ombra sull’economia americana; la mia sensazione, ma credo che sia anche quella più diffusa ora tra gli investitori, che proprio gli Stati Uniti potrebbero non essere più in grado di onorare i propri impegni nel lungo periodo.

E così, mentre le borse crollano, anziché rifugiarsi nei “Treasury“, epr come d’altronde hanno sempre fatto in passato, ecco che viceversa, i grandi capitali mondiali, scappano da tutto: azioni, obbligazioni, epersino i titoli di Stato! Un movimento finanziario certamente innaturale, che rompe ogni schema finora conosciuto, ed allora mi sono chiesto: quando i mercati si comportano in modo irrazionale, non è perché forse sta succedendo qualcosa di grosso? Sì… qualcosa che i media non stanno raccontando?

Trump lo ha capito bene… ed è per questo che ha annunciato – solo dopo ore aver firmato dinnanzi ai fotografi con quel suo pennarello nero – una tregua di 90 giorni sui dazi più pesanti. Non lo ha fatto per generosità, ma per mera necessità! Perché se i rendimenti dei Treasury continuano a salire, il costo del debito diventerà insostenibile e le banche, le imprese, ed anche – ahimè – i cittadini comuni, si troveranno strozzati da tassi più alti, ed allora sì che il default non sarà più un’ipotesi remota, ma uno scenario concreto!

Ma la cosa più inquietante è secondo il sottoscritto: IL SILENZIO!

Il silenzio in Europa e ancor più… nel nostro Paese, basti osservare i media, Tg nazionali, quotidiani, social nessuno parla di questa emorragia di fiducia, sì… nessuno spiega perché gli investitori stiano abbandonando persino i beni rifugio.

Ed allora mi sono chiesto: non è che forse perché, se la gente iniziasse a capire, inizierebbe anche a muoversi. A ritirare i soldi dalle banche. A disfarsi delle obbligazioni. A cercare vie di fuga che, in un sistema finanziario già fragile, potrebbero innescare il panico.

E allora viene da chiedersi se siamo davvero sull’orlo di un nuovo 1929? La storia non si ripete mai allo stesso modo, ma spesso fa rima con se stessa. E oggi, come allora, i segnali ci sono. Sono lì, nelle curve dei rendimenti, nei bilanci delle banche, nel nervosismo dei mercati, sta quindi a noi vedere, ascoltare e capire.
Sì… prima che sia troppo tardi.

Contrastare l’evasione: abolire il contante è davvero la soluzione?

Il sottoscritto è da sempre convinto che l’eliminazione del contante sia l’unico modo per combattere efficacemente l’evasione e, di conseguenza, la corruzione dilagante. Tuttavia, so bene che questa idea suoni utopistica a molti.

Del resto, di utopie ne siamo pieni, soprattutto quando si parla di politica. Prendiamo il Green Deal: l’Europa ha imposto la fine dei motori a combustione, promuovendo l’elettrico come soluzione miracolosa all’inquinamento. Peccato che il problema ambientale sia globale, mentre la transizione forzata ha creato crisi industriali, fabbriche in difficoltà e un mercato impreparato. Risultato? Un disastro annunciato.

Ora, forse per distogliere l’attenzione dai veri problemi economici, si punta il dito contro il contante. L’idea è semplice: meno denaro fisico in circolazione significa più pagamenti tracciati e meno evasione. Sulla carta, è inappuntabile. Ma nella realtà? Le cose si complicano…

Da un lato, chi come me sostiene la moneta elettronica la vede come un’arma fondamentale contro evasione e riciclaggi, dall’altro, i critici osservano che questo sistema avvantaggi soprattutto le banche, che lucrano su commissioni e costi aggiuntivi.

E non dimentichiamo il contesto attuale: incertezza politica, economica e persino territoriale, con la guerra Russia-Ucraina alle porte. A ciò si aggiunge la sicurezza informatica: dati bancari, finanziari e istituzionali sono costantemente sotto attacco. Non a caso, mentre molti Stati europei spingono per abolire il contante, paesi come Svezia e Norvegia – pionieri di questa transizione – stanno facendo marcia indietro. Perché? Perché in caso di conflitto o cyberattacco, un sistema basato solo sul digitale potrebbe collassare, lasciando i cittadini senza mezzi di pagamento.

Ironia della sorte, oggi gli stessi che predicavano la fine del contante consigliano di tenere denaro fisico per le emergenze. Un paradosso che dimostra quanto la questione sia complessa.

Ed allora, cosa fare?

Se da un lato il contante favorisce l’evasione, dall’altro i pagamenti digitali ci rendono vulnerabili a crisi e cyber-minacce. Serve una soluzione equilibrata. Ad esempio, si potrebbe contrastare l’evasione coinvolgendo direttamente i cittadini: trasformarli in “controllori volontari” dell’Agenzia delle Entrate, incentivandoli a inviare scontrini e fatture in cambio di un rimborso (5-10% della spesa) da utilizzare in detrazioni fiscali.

Nessuno ha la bacchetta magica, ma è cruciale affrontare il problema con pragmatismo, evitando rivoluzioni ideologiche che spesso creano più problemi di quelli che risolvono.

E voi, cosa ne pensate? Siete pronti a rinunciare del tutto al contante? O preferite un approccio più graduale? Il sottoscritto resta convinto che solo abolendolo si possa davvero colpire l’evasione, ma riconosco che la strada è ancora lunga e piena di sfide.

Rosario Pelligra: "Forza Catania sempre"!!!

Ci tengo a riproporre una bellissima dichiarazione d’affetto compiuta dal Presidente Pelligra nei confronti dei tifosi del Catania Calcio:

Cari tifosi rossazzurri,

in un momento cruciale, sento il dovere di rivolgermi a tutti voi, che con il vostro supporto e la vostra passione rappresentate il cuore pulsante del Catania Football Club.

Vi scrivo innanzitutto da tifoso e poi da persona che due anni fa si è presa la responsabilità e l’onore di far risorgere la nostra squadra.

Anche adesso mi prendo la responsabilità di tutto e voglio cominciare chiedendovi scusa per questa situazione che ha destato preoccupazione in molti di voi.

Ci tengo anche a fare chiarezza e rassicurarvi.

Il Gruppo Pelligra si è attivato e ha preparato tutta la documentazione necessaria a garantire la fideiussione già settimane fa, inviandola a tutti gli enti preposti. Il ritardo è stato causato unicamente da lentezze burocratiche nel trasferimento fra banche.

Ho lavorato in prima persona, insieme ai migliori professionisti del Gruppo Pelligra e della società Catania Football Club, per risolvere questa problematica.

Voglio anche ribadire che le risorse sono disponibili e che il nostro interesse ad investire nel Catania, per rafforzare la squadra e raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti, è immutato, così come i piani per il futuro e l’entusiasmo; quella tra Pelligra e il Catania è una storia d’amore di lungo periodo.

Voglio infine sottolineare l’importanza di dialogo e trasparenza: se non ho parlato finora è perchè mi piace risolvere le questioni prima di esprimermi ma organizzerò una conferenza stampa all’inizio di settembre per parlare della nuova stagione e rispondere a tutte le domande dei giornalisti che con attenzione e passione seguono la nostra squadra.

Lavoreremo costantemente e ci impegneremo sempre al massimo per avere successo.

Forza Catania sempre!

Rosario Pelligra

La nuova "Mafia 4.0".

Avevo parlato alcuni anni fa nel 2019 della “Mafia 3.0” – http://nicola-costanzo.blogspot.com/2019/03/la-mafia-catania-e-gia-30.html ed ora siamo passati ad un nuovo livello, già il 4.0!!!

Riprendo quindi un intervista al Procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, realizzata dal giornalista Alessio Ribaudo: Hanno l’aspetto raffinato dei top manager, si incontrano in lussuosi alberghi di mezzo mondo e pasteggiano a champagne facendo «affari». Il problema è che questi «affari» muovono fiumi di denaro sporco ricavato da tonnellate di stupefacenti che transitano nei porti: dove arrivano, insieme alle armi, con metodi ingegnosi come i sommergibili radiocomandati ai droni. Poi reinvestono i miliardi ottenuti creando impalpabili criptovalute, banche on line e utilizzando reti di cellulari invisibili. Questi boss “4.0” hanno capito anche che possono riciclare anche con l’acquisto di beni archeologici od opere d’arte come i dipinti di Van Gogh. 

Un esempio? A Castellammare di Stabia uno dei re del narcotraffico, a lungo latitante nella dorata Dubai (era stato estradato a fine marzo dagli Emirati Arabi),  nascondeva in un condominio due quadri del pittore olandese trafugati ad Amsterdam nel 2002. 

Oggi a impensierire principalmente le forze di polizia di tutti i continenti sono le macromafie internazionali che vanno dall’Europa al Sudamerica passando per l’Europa e gli Emirati. A passo svelto stanno soppiantando le organizzazioni criminali storiche italiane nei «tavoli» che contano dove si decide davvero. 

Sono boss violenti, senza scrupoli, che un tempo hanno imbracciato i fucili per guerre fratricide a Sarajevo; «padrini» che si accaparrano i miliardari fondi europei destinati all’Agricoltura in Slovacchia e non si fanno scrupolo a uccidere giornalisti che conducono inchieste su di loro come è avvenuto con Ján Kuciak (assassinato in casa nel 2018 con la sua fidanzata Martina Kušnírová).  

Trovate l’articolo completo : https://www.corriere.it/cronache/24_giugno_14/le-mafie-alla-conquista-del-cyberspazio-gratteri-in-alcune-banche-scoperte-tecnologie-che-ci-sogniamo-servono-giovani-ingegneri-nelle-forze-dell-ordine-776a4b15-e779-4bb6-90f9-b8c0de1d5xlk.shtml?refresh_ce

Riciclaggio, fatture false, reati tributari, bancarotta fraudolenta, auto-riciclaggio: vabbè… siamo alle solite.

Già… siamo alle solite, se da un lato c’è chi quotidianamente cerca di contrastare quel mondo criminale e illegale, dall’altra parte vi è un una parte consistente del paese che s’inventa ogni forma di irregolarità pur di far denaro… 
Sembriamo nel film con Totò e Aldo Fabrizi, “Guardie e ladri”, e difatti da un ladro ci sono loro, quei ladri che costantemente derubano questo loro Paese e dall’altra parte la legalità, con Carabinieri, Guardia di finanza, Polizia, tutti coordinati dalle varie procure nazionali…
Ed ecco quindi la lunga serie di nomi arrestati nell’ambito di una nuova maxi operazione in tutta Italia contro reati tributari, false fatturazioni, riciclaggio internazionale e autoriciclaggio, estorsione, bancarotta fraudolenta, e via discorrendo…
Come sempre accade in quest casi scattano le perquisizioni, i sequestri, le custodie cautelare in carcere o ai domiciliari, si analizzano le contabilità delle società coinvolte, si coprono tutti quei consulenti e funzionari infedeli, collaboratori esterni di quel meccanismo truffaldino e corruttivo, che determina solitamente un giro d’affari illecito milionario, denaro che il più delle volte ahimè non viene recuperato, perché finito ormai in una di quelle banche offshore o anche in qualche stato europeo, solitamente blindato alle verifiche da parte del nostro stato italiano, mi riferisco alle banche della Bulgaria, Serbia e Montenegro, Albania, etc…
Certo, gli investigatori fanno quanto loro possibile, ma il sistema è cosi esteso e la rete – solitamente  legata ad ambienti della criminalità organizzata – ha così tante connessioni e infiltrazioni che diventa quasi impossibile bloccare in anticipo quelle frodi fiscali, solitamente realizzate per ottenere finanziamenti pubblici o per creare nuovi reati da attività fallimentari…
Il danno più grave non è soltanto quello compiuto nei confronti del nostro allo Stato, no… quanto illegalmente realizzato comporta ahimè una concorrenza sleale e soprattutto l’alterazione del libero mercato, andando così a danneggiare tutto il tessuto economico di una regione…
Forse è tempo che lo Stato inasprisca le pene e soprattutto deve fare in modo che si sequestrino tutti i beni patrimoniali e finanziari a familiari e parenti di quei soggetti criminali, fino alla terza generazione!!!
Sì… forse facendo così, qualcuno inizierà a comprendere che prima di iniziare un’attività illegale sarà meglio rifletterci bene!!!  

Milioni di euro che si spostano senza muoversi…

La Guardia di Finanza su delega della Procura della Repubblica di Milano – Direzione Distrettuale Antimafia – sta eseguendo una maxi operazione a contrasto del traffico internazionale di sostanze stupefacenti, riciclaggio, esercizio abusivo del credito e frode fiscale.

Un’attività illegale gestita nel nostro Paese da alcuni cinesi che garantivano finanziariamente un gruppo di trafficanti di droga e li aiutava a creare fondi neri. 

Un giro milionario di hashish e marijuana, carichi di droga pagati attraverso una banca occulta gestita da cinesi che si occupava altresì di effettuare di fatture false per alcuni imprenditori lombardi, nell’ambito del commercio della plastica e del metallo, con un giro d’affari di oltre 40 milioni di euro. 

Sono state sequestrate società, immobili, beni mobili e disponibilità finanziarie per oltre 9 milioni di euro, ritenuti questi di provenienza illecita ovvero sproporzionati rispetto al reddito e all’attività economica svolta dai sodali dell’organizzazione criminale…

Montagne di soldi provenienti dallo spaccio entravano a far parte delle attività di alcuni cinesi…

L’indagine si è focalizzata sulla ricostruzione delle modalità di pagamento utilizzate dai narcotrafficanti che, per saldare gli acquisti delle partite di droga, si avvalevano di “servizi bancari” abusivi gestiti da soggetti di etnia cinese che fungevano da veri e propri “centri di raccolta” del denaro da trasferire all’estero, un sistema analogo a quelli su cui si basa il meccanismo di rimessa informale di denaro denominato “fei’chi en“, simile alla “hawala” islamica.

I soggetti cinesi – nella quasi totalità questi erano titolari di esercizi commerciali –  ricevevano contante da trasferire in modo anonimo, veloce e non tracciabile, dietro il pagamento di una commissione variabile dall’1,5% al 2%. 

Già… milioni e milioni di euro che si spostano senza muoversi!!!

Siamo nel Paese dei balocchi…

Gia… siamo nel paese dei balocchi, non in quel luogo immaginario dove si pensava esclusivamente a divertirsi, senza sottostare a obblighi o ad impegni, per come raccontato da Carlo Collodi nel trentesimo capitolo del romanzo Pinocchio… 

No… qui viceversa siamo nella realtà, siamo in Italia e quanto accade ogni giorno equivale a quel modo vivere, quasi fossimo in quel Paese dei Balocchi, sì… In quel luogo meraviglioso dove tutto è possibile, anche quanto si crede che talune situazioni siano estremamente impossibili…

Eppure ciò è quanto accade, ad esempio i criminali sono tutti fuori, a piede libero, mentre le persone innocenti vengono colpevolizzate… 

Individui lestofanti compiono quotidianamente ogni nefandezza eppure restano liberi, mai un arresto, una condanna, nessuno che pensa di lasciarli in qualche penitenziario a marcire… 

Viceversa un povero diavolo, solo per aver rubato per sfamare la propria famiglia viene prelevato, condannato, trasferito presso il primo penitenziario e le chiavi vengono buttate da quei suoi agenti…

Ora comprendo perché tutti vogliono venire qui, pensano di vivere nel nostro Paese perché alla fine non è male, già… si può fare ciò che si vuole, l’importante è non far storie, adeguarsi al sistema, anzi diventarne parte integrante, partecipare al malaffare, collaborare con quel meccanismo clientelare e colluso, mafioso e soprattutto omertoso!!! 

Agli altri, basterà credere a tutte le cazzate che vengono raccontate, ad esempio l’ultima appena ascoltata, già… che la povertà verrà a breve abolita attraverso nuove leggi di bilancio.

Ricordo in tal senso una famosa canzone di Dalla che diceva: “Sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno, ogni Cristo scenderà dalla croce, anche gli uccelli faranno ritorno; ci sarà da mangiare e luce tutto l’anno, anche i muti potranno parlare, mentre i sordi già lo fanno“!!!!

Difatti, nell’ascoltare quei politici ripenso al “gatto e la volpe” che pur di rubare a Pinicchii quelle monete d’oro, raccontavano frottole, eguali a quelle propinato dei nostri governanti, come quella che a breve rilanceranno l’economia e la crescita nazionale oppure di come giungeranno a breve nel nostro Paese, nuovi investimenti esteri…

Nel frattempo però lo spread sale, il debito pubblico anche… come quei tassi di interesse bancari che stanno impoverendo drasticamente ogni giorno che passa le famiglie, le stesse che ormai non riescono più a sopravvivere, avendo perso anche quei pochi risparmi a suo tempo accantonati…

Ma d’altronde ai miei connazionali piace farsi coccolare, sono anni che credono alle promesse dei politici e continuano ancora oggi a farsi abbindolare da promesse fantasiose e certamente irrealizzabili…

Poveri noi… già: “vedi, caro amico, cosa ti scrivo e ti dico, e come sono contento, di essere qui in questo momento, vedi, vedi, vedi, vedi”…

Le rate dei mutui a tasso variabile salgono del 60/70% mentre il tasso medio d’interesse nei finanziamenti potrebbe giungere ad oltre il 13.50%

Le rate di quelli a tasso fisso sono destinate a raddoppiare nel corso dell’anno, mentre quelle a tasso variabile dovrebbero salire del 60-70%

Una situazione gravissima quella delle rate dei mutui destinate a salire ancora a causa degli aumenti dei tassi d’interesse. 

La Bce ha confermato una nuova stretta nel mese di luglio e gli analisti prevedono un aumento di altri 25 punti base, secondo le previsioni del sindacato dei bancari, le rate di quelli a tasso fisso sono destinate a raddoppiare nel corso di quest’anno, mentre per quelli a tasso variabile il rimborso mensile dovrebbe salire oltre il 60-70%

Ho letto che per un mutuo a tasso fisso da 200.000 euro di 25 anni (il tasso medio applicato dalle banche potrebbe essere superiore al 6%), la rata mensile sarà all’incirca di 1.341 euro; viceversa per un prestito da 100.000 euro, sempre di 25 anni, col tasso al 5,6%, la rata mensile sarà, invece, di 627 euro. Restano invariati gli interessi a tasso fisso sui vecchi mutui, invece, mentre le rate di quelli a tasso variabile subiranno aumenti fino al 75%, vuol dire che chi pagava una rata di circa 500 euro al mese, ora pagherà al mese, 875 euro ovvero 375 euro in più!!!

I nuovi mutui a tasso fisso sono passati da un interesse medio di circa 1,8% anche fino a oltre il 6% con le rate mensili che, pertanto, possono risultare, sulla base delle offerte delle banche, anche più che raddoppiate. 

Comprenderete come il rischio sia quello di non riuscire a pagare più le rate mensili, parliamo di un valore complessivo dei mutui per l’acquisto di abitazioni intorno ai 425 miliardi di euro… con circa 3,5 milioni di cittadini, su un totale di 6,8 milioni, indebitati anche con altre forme di finanziamento, come ad esempio il credito al consumo e/o i prestiti personali.

Anche i finanziamenti hanno subito una impennata… il tasso d’interesse medio intorno all’8,1%, passerà alla luce della annunciata decisione al 13,65%: quindi, per acquistare un’automobile da 25.000 interamente a rate, con un finanziamento da 10 anni, il costo totale passa da 37.426 euro a 47.272 euro, con una differenza complessiva di 9.850 euro (+26,3%)…

Rischiamo a breve di finire come nel 2006 per gli Usa, una crisi che ha avuto gravi conseguenze sull’economia mondiale, in particolar modo nei paesi sviluppati del mondo occidentale, innescando la più grande recessione che ha condotto alla peggior crisi economica dai tempi della grande depressione…

Se non si provvede immediatamente a dare soluzione a questo problema, vedrete a breve ci ritroveremo con migliaia e migliaia di famiglie senza più una abitazione nella quale serenamente poter vivere!!!  

‘Ndrangheta e massonerie, consolidate in Costa Azzurra!!!

C’è un concreto legame tra la ‘ndrangheta e la massoneria, in particolare nel realizzare investimenti in località turistiche quali ad esempio quelle delle Costa Azzurra.

Dalle indagine compiute in questi lunghi anni è emerso come il traffico di cocaina tra la Calabria e la Costa Azzurra, abbia determinato un giro d’affari milionario, il cui ricavato è stato nuovamente reinvestito in quella riviera francese che va da Mentone a Cassis…

La Costa Azzurra rappresenta infatti uno dei posti più belli al mondo, ed è grazie alle presenti attività turistiche, di ristorazione, di moda e alla vita notturna presente in quelle leggendarie promenades di Nizza e di Cannes – su cui passeggiano solitamente le stelle del cinema e numerosi vip – che è stato reso famoso quel tratto di costa…

Come dicevo sopra, parliamo di posti meravigliosi e passare da Nizza Cannes Saint-Tropez Antibes Monaco Mentone Saint-Paul-de-Vence, Èze Grasse, per giungere alle famose isole di fronte Hyères su cui sembra essere alle Bahamas (Le Levant, Port-Cros e Porquerolles) è qualcosa di unico…

Comprendete come su quel litorale il denaro circola come fiumi (non dimentichiamo tra l’altro come in quel territorio sia presente il famoso Principato di Monaco, con la sua Montecarlo ed il suo attraente complesso del Casinò, dedicato non solo al gioco d’azzardo ma anche all’intrattenimento, con di fronte una terrazza e una sala interna accogliente ed elegante: siamo al Café de Paris, uno dei simboli della vita del Principato, che perpetua il suo spirito brasserie associato a prodotti di gran qualità ) e la criminalità organizzata non poteva certo mancare!!!

Ed allora, ecco come riciclare i profitti illeciti derivanti quelle attività criminali (in particolare quelli provenienti dal narcotraffico) in beni immobiliari, nella costruzione di strutture residenziali, nell’acquisizione di attività commerciali ed è grazie all’opera di banchieri – legati alle massonerie francesi – che si è potuto rendere nuovamente trasparenti e regolari le somme di denaro depositate da quell’associazione a delinquere, in quelle loro banche. 

Tra l’altro è proprio grazie a queste banche che si sono potute aprire una serie di nuove attività, imprese di franchising, per la produzione e la distribuzione di servizi o beni, brand creati appositamente per costituire nuove succursali nel mondo, tra cui il nostro Paese.

Un modo evidente per far transitare le somme all’estero, in particolare in quei noti paradisi fiscali, per poi farli rientrare attraverso investimenti legali in famose mete turistiche in tutto il mondo, tra cui molte nel nostro territorio nazionale, nello specifico luoghi di villeggiatura che offrono grandi varietà e opportunità nel settore turistico e di ristorazione che, a causa delle pandemia “Covid-19”, stanno rappresentando per quel sistema illegale, le nuove “lavatrici” di denaro sporco, perché si sa: dove c’è denaro, vi è sempre qualcuno disposto a fare business!!!

Seguite i soldi e troverete la mafia…

Questa titolo rappresenta in maniera conciso il metodo pensato dal giudice Falcone per colpire tutte quelle società di capitali legate cosa nostra… 

Da una analisi dettagliata è facile individuare non solo i settori di attività nelle quali queste società operano, ma anche i componenti sociali, dagli amministratori ai soci, ciascuno di essi infatti permette di identificare se vi sono al loro interno membri e/o affiliati a quelle organizzazioni mafiose che hanno deciso ora di trasformarsi in imprenditori…

Vanno altresì ricercati anche individui esterni che, senza essere direttamente implicati nelle attività criminali, si offrono quale supporto economico e finanziario, vero e proprio ausilio per il riciclaggio del denaro sporco…

Sono questi ultimi a realizzare i maggiori proficui, grazie ad investimenti leciti in nuove attività, in particolare in tutte quelle realtà dove vi è un importante circolazione di denaro contante…

Ecco perché diventa fondamentale compiere quegli accertamenti sulle attività (apparentemente) lecite di tali società, perché oltre a fornire interessanti valutazioni sui nuovi settori o attività economiche interessati da quel fenomeno mafioso, possono contribuire a svelare quelle particolari tecniche usate per l’uso di quei mezzi finanziari, derivanti per l’appunto dalle attività illecite, per camuffare il reale compito di quelle attività.

Nel far ciò tutto è lecito e deve essere posto in campo: dalle intercettazioni telefoniche, ai movimenti bancari, al controllo diretto della polizia giudiziaria, al coordinamento dei magistrati istruttori certamente qualificati…

Ovviamente sia le indagini di natura fiscale che quelle svolte sui patrimoni immobiliari, costituiscono non solo nuove verifiche o riscontro agli accertamenti già eseguiti, ma imput per nuove investigazioni. 

Per quanto riguarda il controllo sui patrimoni immobiliari, basta partire ovviamente dalle conservatorie dei registri immobiliari e si ricostruisce pian piano il patrimonio immobiliare acquisito nel corso degli anni, la sua documentazione, i movimenti bancari relative alla compravendita ed eventuali perizie estimative. 

Certamente per i sopraddetti controlli è necessario affidarsi a corpi di polizia specificatamente addestrati, come ad esempio il Corpo della Guardia di finanza, a tale tipo di interventi, in particolare bisognerà controllare il patrimonio dei vari soci e di possibili amministratori “teste di legno”, aumento di capitali, crescita del volume d’affari, oggetto dell’attività effettivamente svolta, appalti aggiudicati, movimenti bancari, trasferimenti e acquisizioni di società o mai d’impresa, etc…

Sì… pensò che basterà semplicemente seguire i soldi, per comprendere quanto collusa o affiliata sia una società e di conseguenza tutti i suoi referenti!!!

Certo so bene che il vero problema oggi è riuscire a farlo e non soprassedere per come attualmente sta accadendo!!! 

Le sanzioni non fermano il trasferimento di miliardi di franchi svizzeri nelle banche elvetiche!!!

Ci stanno raccontando che i magnati russi stanno per morire di fame, che i loro rubli non valgono più niente, che tutti quei cosiddetti ologarchi a causa della guerra stanno perdendo tutto…

Ma veramente pensavate che quei miliardari non si sfossero preparati ad ogni evenienza… che negli anni non abbiano investito in oro, diamanti, tesori artistici o moneta sonante, come dollari, euro, yen o ancor meglio franchi svizzeri…   

E di soldi ne stanno giurando tantissimi, in particolare in Svizzera, dove stanno arrivando miliardi e miliardi di quella moneta…

Secondo un rapporto di una Tv Svizzera, i banchieri elvetici hanno introitato presso i loro forzieri, valori appartenenti a quei clienti russi tra i 100 e i 200 miliardi di franchi svizzeri!!!

Sembrerebbe che il patrimonio totale dato in gestione alle principali banche svizzere da quei magnati russi a circa 8.000 miliardi di franchi svizzeri e questo significa che la guerra con le sue sanziioni a quei russi gli fanno un baffo, dal momento che essi da soli rappresentano in Svizzera il 4% del patrimonio totale dei clienti…

Certo, il numero esatto non verranno mai a dircelo, e state certi che le cifre sopra riportate sono sotto stimate, ed anche se òe banche svizzere debbono entro la fine di giugno segnalare le esatte attività di quei russi al ministero dell’Economia svizzero, vedrete che alla fine quei banchieri si rifiuteranno di fornire i dati reali, se non applicare a quei fondi un eventuale e provvisorio “congelamento” che poi è d’altronde quanto più fa comodo a quei banchieri…

D’altronde abbiamo visto tutti come il governo svizzero si sia immediatamente mosso – a fine febbraio -a favore delle sanzioni dell’UE contro la Russia, stabilendo arbitrariamente come quei suoi clienti russi – ora inseriti nella lista nera – non possono più prelevare denaro dai propri conti svizzeri. 

Certo ora sono in molti a contestare questo stato di cose e soprattutto quella pseuda posizione neutrale della Svizzera che di fatto dimostra non garantire più i propri clienti pur di accapararsi quella montagna di  denaro dei russi, lo stesso d’altronde che un tempo fu con lo stesso inganno requisito nel dopoguerra a quei gerarchi nazisti!!!

Stesse banche, stesso denaro, entrambi allora come oggi, macchiati di sangue!!!  

Dal 2021 cambiano le regole sui conti correnti “in rosso”!!!

Da gennaio non saranno più consentiti addebiti automatici sui conti correnti che non saranno coperti da liquidità sufficienti…

Per cui, dopo l’emergenza sanitaria Covid-9 e le conseguenze economiche subite a causa dell’epidemia, ecco venir prospettato il rischio di uno stop ai pagamenti automatiche delle utenze, stipendi, contributi previdenziali, rate di finanziamenti, etc…

L’allerta è stato lanciata dal Centro studi “Unimpresa” che attraverso un report (non ancora pubblicato) vuole mette in guardia i correntisti sugli effetti dell’entrata in vigore delle nuove norme stabilite dall’EBA, l’autorità bancaria europea…

Sono regole che impongono alla banca, anche soltanto per un mancato pagamento di 100 euro non saldato per tre mesi, di segnalare il cliente alla centrale rischi e di classificare tutti i debiti accumulati come “crediti malati”…

Oltre alla segnalazione, il correntista finirebbe quindi nella categoria di cattivo pagatore e tutta la sua esposizione verso la banca verrebbe etichettata come “non performing loan”!!!

Comprenderete come quanto sopra riportato, rappresenti di fatto un quadro allarmante e soprattutto preoccupante per molti risparmiatori italiani…

Non saranno più possibili piccoli sconfinamenti e questo vuol dire, per molti artigiani, commercianti, piccoli imprenditori e anche per molte famiglie di non poter più usufruire di quelle piccole forme di flessibilità che, specie in questa fase così critica a causa degli effetti economici della pandemia Covid, sono fondamentali per far fronte ai pagamenti di utenze o altri adempimenti, come gli stipendi e i contributi previdenziali, le rate di finanziamenti e mutui…

I timori non riguarderanno quindi il blocco dei depositi bancari, ma anche le conseguenze delle concessioni di prestiti, con il rischio che da parte delle banche vi sarà una fortissima stretta al credito, con conseguenze inevitabili, dalla segnalazione alla centrale rischi e alla riclassificazione degli affidamenti della clientela in caso di piccoli arretrati…

Già… dopo quanto passato in questo 2020, ci mancava soltanto iniziare il prossimo anno con queste nuove regole!!!

Attenzione alle banche!!! Sono come nel 2008, già… piene di titoli deteriorati!!!

Una volta era impossibile affrontare certi argomenti delicati con quei funzionari bancari… oggi è ancor peggio, già con il “Covid” il risultato è quello che non  vi è più nessuno che vi ascolta o a cui rivolgere semplicemente le nostre preoccupazioni, in particolare su ciò che sentiamo dai notiziari, su quanto viene riportato da taluni programmi che hanno fatto la storia nell’ambito del giornalismo investigativo e quindi ciò che resta sono soltanto i nostri dubbi…

La verità è che basta poco per comprendere come le nostre banche siano in sofferenza, in particolare proprio per aver venduto in questi anni parte dei loro crediti in sofferenza a tutta una serie di società, imprese, etc… ma non solo, anche ai propri clienti che in maniera ingenua li hanno comprati pensando di fare l’affare del secolo, mentre si sono ritrovati con carta straccia, ma soprattutto – a causa della crisi derivante dall’emergenza sanitaria – in una condizione finanziaria grave che non permette loro adeguatamente di gestirli…

Come dicevo… le banche hanno esclusivamente alleggerito i loro bilanci, ma il problema è rimasto lì in tutta la sua gravità… con il rischio a breve di vedere ripetuto lo scempio bancario degli Usa del 2008!!!

E difatti… mentre la gestione di quei titoli ha subito un forte rallentamento, stranamente le procedure legali hanno viceversa avuto un aumento esponenziale costringendo la maggior parte di coloro che avevano comprato quei titoli a rivenderli ad altri investitori, quantomeno per migliorare la disastrosa performance finanziaria…

Non so se vi è capitato in questi giorni di ricevere telefonate da operatori telefonici che vi promettono utili interessanti a seguito di investimenti con il trading on line… bene sappiate che questa è una furbata da alcune società creditizie, che avendo cospicui titoli nel proprio portafoglio, stanno provando a disfarsene anche telefonicamente…

Ecco perché questo è un momento in cui bisogna stare attenti, non fidatevi di nessuno, neppure delle vostre banche che faranno di tutto per illudervi, garantendovi una ripresa certa della finanza e prospettando periodi finanziari ed economici in forte risalita…

Nessuno di loro sa nulla!!!

D’altronde se il nostro Stato ha votato pochi giorni fa una manovra economica di scostamento di bilancio, indebitando il nostro paese di altri otto miliardi (necessari secondo i nostri parlamentari – tutti –  per poter rinviare le scadenze fiscali di quei settori economici che hanno subito perdite a causa del Covid), ditemi… come si può pensare che vi saranno tempi migliori o che gli investimenti esteri possano ritornare ad essere quelli che erano prima dell’emergenza sanitaria, con una situazione così instabile qual è quella attuale??? 

Difatti… vedasi quanto sta accadendo in queste ore, nel mercato bancario che trema alla sola idea di una fusione tra Unicredit e Mps!!!

Già… una prospettiva che non piace a nessuno, in particolare ai mercati finanziari che hanno fatto cadere il titolo di entrambe, all’apertura delle borse di Piazza Affari…

Credo quindi che sia tempo di riflettere su quanto potrebbe accadere e rappresenta il motivo principale per cui oggi le banche viaggiano a vista, in quanto sanno bene che non possono fidarsi di qualsivoglia programmazione o delle parole dei governanti di gran parte del mondo!!!   

Il 26 Agosto venne eletto Papa il cardinale Albino Luciani, conosciuto con il nome di Giovanni Paoli I: 33 giorni dopo venne assassinato!!!

A differenza di tutti coloro che in questi lunghi anni, hanno evitato di toccare l’argomento, per i motivi che ben intuiamo, ecco il sottoscritto – visto l’anniversario – riprende uno di quei casi di cui il nostro Vaticano non può andare fiero!!! 
Sì… potremmo inserire questo omicidio con tutte quelle migliaia di crimini, compiuti in questi duemila anni sotto il nome di Gesù Cristo!!!
Ed allora ripercorriamo quanto accaduto in quei 33 giorni…
Era il 26 agosto del 1978 quando il patriarca di Venezia, cardinale Albino Luciani, veniva eletto Papa e prendeva il nome di Giovanni Paolo I…
Tutti quelli che lo conoscevano parlavano di un persona mite, semplice nei modi e con una grande umiltà d’animo…
Ma dietro quella sua giovialità, vi era un uomo con una grande polso di ferro, conosciuto in quell’ambiente per aver risolto questioni difficili e spinose… 
Infatti… già da vescovo dimostro quella sua energia quando, di fronte alla ribellione ripetuta della comunità di Montaner – che voleva imporre alla diocesi il nome del parroco per motivi principalmente ideologici – Luciani non esitò a piombare in paese, portare via il tabernacolo con l’eucarestia ed annunciare l’interdizione canonica contro la parrocchia!!!
Una decisione certamente sofferta e da cui scaturì uno scisma, ma resasi obbligata dalla necessità di difendere l’incolumità dei sacerdoti inviati lì per svolgere il loro mandato e che venivano ripetutamente intimiditi e cacciati da quei cosiddetti “ribelli“. 
Dietro quindi a quel sorriso, non si nascondeva un “bonaccione”, ma tutt’altro, ma un uomo forte, mai arrendevole e  pronto a confrontarsi con tutti, senza mai farsi intimorito nel dover prendere una decisione scomoda!!!
Ecco… è in questo suo carattere che va analizzata la sua morta… in quel voler fare piazza puliti di tutti quei prelati che negli anni si erano macchiati di colpe gravi e di cui egli, era da Papa, venuto a conoscenza!!!
33 giorni… tanto durò il suo pontificato, uno dei più brevi della storia della Chiesa cattolica..
Difatti, il 29 settembre dello stesso anno, papa Luciani morì e secondo quanto riportato il decesso fu attribuito ad un infarto improvviso… ma d’altronde qualcuno di voi pensava forse che le autorità vaticane, avrebbero dichiarato l’assassinio… a dimostrazione di quanto sopra, sappiate che non fu mai eseguita alcuna autopsia su quel corpo, con la giustificazione che si trattava del cadavere di un pontefice…
Caro Papa Francesco, perché non dai oggi l’autorizzazione – a quasi 40 anni di distanza – a verificare se sono presenti veleni nel corpo di Albino Luciani, d’altronde con le nuove tecniche diagnostiche, autoptiche e forensi, ci vorranno pochi giorni per scoprire le cause di quella morte e si eliminerebbero tutti i possibili dubbi!!!
Ma la risposta la conosciamo già… è morto perché è stato assassinato!!!
I motivi vanno ricercati nel dossier che Papa Luciano stava preparando, che conteneva l’elenco di tutta una serie di alti prelati, tra cui molti cardinali, iscritti alla Massoneria e non solo, forse erano tra coloro che avevano partecipato alle migliaia di abusi sui minori… e non escludo che tra quei nomi, ci possa essere stato anche un cardinale, poi divenuto Papa…
Come ben comprenderete, la sua morte improvvisa evitò quella epurazione… e molti di quei soggetti a rischio, continuarono a restare nelle proprie poltrone, ed anzi, qualcuno prese pure il suo posto e difatti abbiamo visto cosa è accaduto storicamente… 
Innanzitutto in Polonia il sindacato “cattolico” Solidarnosc, guidato dall’operaio Lech Walesa, iniziò uno scontro con le autorità comuniste in cui aveva una parte di rilievo anche la Chiesa (in particolare è stato dimostrato l’interessamento personale di Karol Józef Wojtyła) e che condusse ad una rivoluzione pacifica che diede al Paese un nuovo assetto costituzionale… 
Seguì la caduta del muro di Berlino, la fine di regimi totalitari sudamericani o quelli dittatoriali come quello di Nicolae Ceaușescu in Romania, l’attentato di Alì Agca, per giungere alla fine di quella nazione chiamata URSS…
Una cosa è certa…  l’incartamento presente nella stanza di Papa Luciani, il giorno seguente la sua morte, era sparito!!!

Quali nomi erano riportati in quel dossier… e chi può avere avuto vantaggio da quella sua morte??? 

Forse è solo una coincidenza, ma certamente è strano che in una struttura blindata, qual’è il Vaticano, si sia riuscito a far sparire un documento così importante… 
Alcuni mesi fa ho letto un bel libro intitolato “In nome di Dio”, nel quale l’autore ipotizza un omicidio a sfondo politico ad opera di alcuni prelati che per l’appunto si opponevano alle riforme programmati da papa Luciani, come ad esempio quel famoso “IOR”, gestito a quel tempo dal tanto discusso monsignor Paul Marcinkus, ed anche di Roberto Calvi, il presidente del Banco Ambrosiano trovato alcuni anni dopo impiccato sotto il Ponte dei Frati Neri, a Londra (l’inchiesta parlo di “assassinio”, accostando in proposito il nome del Vaticano a Cosa nostra e alla massoneria…)!!!
Dovrei parlare della gestione del denaro della mafia, delle dichiarazioni di alcuni pentiti tra cui Vincenzo Calcara, di quelle banche e dei loro banchieri come Michele Sindona, a disposizione del vaticano tanto quest’ultimo da essere indicato come “l’uomo mandato da Dio”, già… ma quell’abile banchiere di Patti, s’accorge subito che qualcosa non funziona e che i bilanci presentati dal Vaticano sono falsati e che la situazione è peggiore di quello che sembra…
Una cosa è certa, papa Luciani vuole provvedere immediatamente alla trasformazione della banca vaticana e soprattutto evidenzia forti riserve sull’operato di monsignor Marcinkus… una circostanza questa che, visti i legami di quell’alto prelato, gli costeranno molto cari, tanto da pagarle con la sua vita!!!
Già prima i due monsignori erano giunti allo scontro, quando alcuni anni prima Luciani, aveva chiesto allo Ior per evitare il pignoramento di uno dei palazzi vescovili più antichi di Venezia, sede del seminario… 
Monsignor Marcinkus rifiutò l’aiuto e dovette intervenire Paolo VI in persona, inviando (a quello che sarebbe stato di lì a poco il suo successore) un assegno a sua firma, proprio il giorno in cui l’ufficiale giudiziario avrebbe dovuto porre i sigilli all’edificio!!!
Non resta molto da aggiungere, Albino Lucini è stato assassinato e se qualcuno di quel ristretto mondo Vaticano desidera smentire questa mia tesi, convochi tre società internazionali ed indipendenti, in grado di portare a termine  quegli accertamenti biologici e tossicologici (secondo rigorosi standard internazionali e linee guida forensi), che a suo tempo – per i motivi sopra descritti – non furono compiuti!!! 

Facebook sotto attacco degli hacker??? Forse… ma la verità è da ricercare altrove!!!

Se provate a fare una nuova iscrizione sulla pagina di facebook, il sistema vi risponderà in automatico che non è possibile proseguire…
Per un momento avevo creduto ieri che fosse qualcosa di provvisorio, ma poi ho scoperto su alcune pagine “********”, che il social più famoso al mondo, era stata posto sotto attacco da un gruppo di hacker, chissà forse cinesi o per essere più precisi, professionisti del web legati alla società Huawei??? 
Sembra che i paesi più colpiti siano Francia e Gran Bretagna, mentre il nostro paese è stata attaccato sì… ma a macchia di leopardo. 
Certo quanto sopra sta causando forti disagi tra i suoi utenti… e sono in molti a pensare che quanto sta accadendo potrebbe essere di natura terroristica, ma certamente non verranno a dirlo a noi… 
Comunque da questa mattina anche talune zone del sud-est asiatico e degli Stati Uniti si sono trovati a non poter operare sul social… tutto era bloccato, in particolare le pagine di News, chissà perché qualcuno sta provando a colpire quelle notizie “fake” tanto di voga in questo periodo???
Sì… una strana questa coincidenza se si pensa che anche il presidente Trump stamani ne ha parlato al convegno organizzato in California…
Per cui l’epicentro di questo terremoto social è ormai evidente… anche se non si conoscono le cause o ripeto nessuno vuole parlarne!!!
D’altronde sperare in un commento da parte di Facebook è cosa abbastanza difficile… e Zuckerberg in questo momento sarà rinchiuso nel suo quartier generale di Menlo Park per capire cosa sta accadendo, anche se questi problemi non sono nuovi nella piattaforma, che viene quotidianamente posta sotto attacco, forse per colpire l’elevato numero dei soggetti iscritti…
Il sottoscritto comunque un’idea se le fatta e poco o nulla centra con l’attacco a facebook!!!
Credo infatti che questa “intimidazione” informatica vada ricercata in altri aspetti, in particolare sul lancio appena appena realizzato da questo amministratore (Mark Zuckerberg) con la nuova “criptovaluta”, chiamata “Libra” e che è stata da ieri inaugurata e verrà lanciata nel mondo il prossimo anno!!!
Una moneta virtuale che aspira nelle sue intenzioni a fare a meno del sistema bancario per come lo conosciamo, rendendo facile per tutti inviare e ricevere soldi proprio come si usano le app dei nostri cellulari, per condividere istantaneamente non solo messaggi e foto, ma anche denaro!!!
L’attacco da parte di facebook al mondo finanziario è iniziato e chi non vuole essere danneggiato da questa iniziativa mondiale, ha iniziato a dar fuoco alle proprie manovre destabilizzanti!!!

L’ORO… rappresenta oggi l’unico bene di rifugio!!!

Leggendo le notizie che giungono dal mondo, in particolare le dichiarazioni del Presidente degli Stati Uniti Trump, la crisi economica in atto tra Cina e Usa, le nuove sanzioni annunciate contro l’Iran, il rischio di un possibile conflitto armato e via discorrendo,  viene da pensare come investire in titoli di stato, siano essi anche “Bund” tedeschi, è da folli!!!
L’unico bene di rifugio in questi casi è l’oro e difatti il suo prezzo, stimolato dalle notizie di cui sopra, lo ha fatto salire nuovamente a quasi 1.500 dollari USA per oncia…
Peraltro in questi anni, l’investimento nell’oro ha portato ad un guadagno del 37% e con il rischio molto concreto che il dollaro a breve potrà essere nuovamente colpito da un consistente ribasso, quella percentuale di utile, potrà salire ancor di più…
Morgan Stanley ha sottolineato che nel breve periodo, l’immobilità della Fed sopprimerà la già bassa volatilità e prenderà in considerazione l’aumento di oro e di beni materiali.
E quindi, mentre da noi si sta discutendo di minibot per finanziare il debito pubblico, in Europa, ma non solo, si è alimentato a causa BCE, un sentimento di crescente sfiducia che allontana gli investitori e non fa crescere economicamente i paesi come il nostro, riconducendo il valore del denaro conservato in banca, a carta straccia!!! 
Difatti… riprendendo un articolo di Massimo Amato pubblicato su “valori.it“, l’attuazione di politiche quantitative easing adottate dalla BCE ha creato un elevato aumento di creazione di moneta: “La crisi di liquidità del 2008 è stata curata con iniezioni di liquidità senza precedenti. La quantità di moneta è pressoché triplicata in Europa, eppure il target dell’inflazione del 2 per cento non è stato ancora raggiunto”!!!
E’ evidente a tutti quindi che l’aumento di denaro stampato non condurrà ad alcun rischio di inflazione, non sarà quindi l’espansione monetaria a causare – come accaduto agli inizi del novecento – una grave crisi economica e finanziaria…  
No… oggi il legame tra espansione monetaria e inflazione non esiste, mentre è fortemente concreto il rischio di ritrovarci una montagna di denaro tra le mani che non vale nulla!!! 
Di contro vedrete a breve come, i rischi al ribasso per la crescita economica globale nei prossimi mesi, porteranno ad aumentare le incertezze degli investitori che inizieranno a bypassare i mercati ad alto investimenti, per lanciarsi in quel unico mercato sicuro chiamato: ORO!!! 

Europa senza maggioranza!!!

In Francia Le Pen è in testa,  Orban trionfa in Ungheria, a Malta, i laburisti di Muscat si confermano al 55%, mentre in Austria vincono i popolari di Kurz…
Vi è un’altro dato importante e cioè l’affluenza al voto che è la più alta negli ultimi venti anni…
Già secondo le stime diffuse dal portavoce del Parlamento europeo per i 27 Paesi si avvicina al 51% altro quindi che rivoluzione, questa volta i cittadini sono scesi… non per protestare nelle strade, ma dentro le cabine elettorali!!! 
E’ come se abbiano deciso di riprendersi quel potere finora lasciato nelle mani di quei superati deputati, vedrete infatti che difficilmente a elezioni concluse, le forze elettorali che in questi trent’anni hanno governato l’Europa, riusciranno a trovare ancora i numeri per realizzare una maggioranza…
Volano i partiti “populisti”, i verdi ed anche i partiti nazionalisti di destra… 
In Olanda i laburisti del PvdA di Frans Timmermans ottengono il 18,10%, ma il partito populista di destra “Forum voor Democratie” è all’11%…
In Italia, solo in tarda serata sarà possibile sapere cosa è successo e come sono andate le elezioni… Ma anche se da noi queste votazioni non condurranno a chissà quali grandi cambiamenti, il voto globale europeo porterà certamente ad una trasformazione…
Una cosa difatti è certa, questi nuovi partiti comparsi per la prima volta sulla scena politica, vogliono ridisegnare l’Europa, a iniziare dalle politiche monetarie, presentando quella voglia di cambiamento con soluzioni radicali rispetto a quelle dei partiti che finora hanno governato, come risposta alternativa alle esigenze dei cittadini e alle nuove sfide dell’Unione…
Nessuno più vuole quelle politiche create per proteggere banche e lobby, individui che hanno creato politiche d’austerità – con quello che hanno comportato in Paesi come il nostro – e con la creazione di governo tecnico fantocci di centro-sinistra, mai votati dai cittadini, ma soprattutto lasciando nel contempo isolato il nostro paese nell’affrontare tutti quei problemi derivanti dalla crisi migratoria…
Il tempo dell’establishment… è terminato!!!
Il sottoscritto aveva anticipato quanto sta ora accadendo in un suo post:  “Una cosa è certa: i cittadini non si fidano più delle vecchie forze politiche e di quei loro antiquati interlocutori!!!” – http://nicola-costanzo.blogspot.com/2019/05/una-cosa-e-certa-i-cittadini-non-si.html
Ed è il motivo per cui questa preferenza faranno cambiare il nostro prossimo modo di vivere l’Europa… e difatti a breve,  ne vedremo i risultati!!!

Lo spread è tornato a salire!!! Sì… qualcuno in procinto di elezioni europee ha deciso di scommettere contro l’Italia…

Alcuni mesi fa avevo letto un post sulla politica fiscale italiana e sull’aumento dello spread…
Redatto da Francesco Papadia e Inês Gonçalves Raposo aveva come titolo: “Il maggior rendimento sui titoli di stato italiani potrebbe presto essere un peso per l’economia reale“.
In quel post si documentava una questione molto semplice: l’aumento dello spread tra titoli di stato italiani (BTP) e quelli tedeschi (Bund), causato dal programma fiscale del governo italiano, che avrebbe prima ancora, influenzato il settore privato, rendendo il credito più costoso e scarso, compensando così, in parte o in toto, l’impulso espansivo derivante dall’allentamento fiscale. 
Quella previsione si basava sull’esperienza vissuta durante gli anni più acuti della crisi, in cui l’aumento disordinato dello spread aveva aumentato il costo del credito bancario e ridotto la sua disponibilità…
Da quel post, due nuovi sviluppi hanno avuto luogo, uno buono ed uno cattivo!!!
Il buon sviluppo è che il governo italiano – a differenza delle paure generalizzate – sembrava capire la pericolosa direzione in cui aveva messo la sua politica fiscale e ha deciso di modificarla, riducendo il deficit programmato dal 2,4% all’incredibile cifra precisata del 2,04%. 
Tanto è bastato alla Commissione europea, di ritenere quella correzione alquanto sufficiente per non avviare una procedura per i disavanzi eccessivi, anche se si è impegnata a “continuare a monitorare la situazione, a partire dall’adozione e attuazione delle misure concordate“.
Mentre lo sviluppo negativo è che le condizioni del credito in Italia hanno iniziato a deteriorarsi, infatti gli standard di credito alle imprese si stanno ora stringendo, dopo essere stati dal 2014 allentati…
Ciò ovviamente è in contrasto con l’evoluzione dell’area dell’euro, come indicato nella relazione della BCE, “Standard di credito per i prestiti alle imprese sono rimasti sostanzialmente invariati dal quarto trimestre del 2018 ad oggi”. 
Dati i ritardi con cui il rendimento dei titoli di stato influiscono sul costo dei prestiti bancari – come si è visto durante la crisi – non vi è ancora un effetto su questi ultimi… e in ogni caso, l’impatto avrebbe dovuto essere inferiore, causa la riduzione dello spread!!!
Per cui, se da un lato la BCE mantiene la sua politica molto accomodante (come dimostrato dal tasso OIS ancora negativo), le imprese italiane vedono a tutt’oggi un inasprimento delle condizioni del credito…
E difatti… lo spread improvvisamente è tornato a salire… sembra che dai mercati asiatici di Hong Kong e Singapore, una banca o un fondo d’investimento, abbiano cominciato a scommettere contro il nostro Paese, vendendo i nostri titoli pubblici e facendo schizzare in alto di cinque punti, il differenziale fra Btp italiano e tedesco!!!
Il rischio non è tanto quello di continuare a comprare un titolo che potrebbe venir bocciato da un’agenzia di rating, ma quello di ritrovarsi un titolo “spazzatura” difficile tra un po’ da vendere… 
Certo qualcosa di strano comunque, ed è la tempestività con cui giunge inaspettatamente questo aumento, già mentre il nostro paese si trova in procinto di una campagna elettorale, quella europea così importante per le sorti dell’Europa e quindi dell’economia mondiale…
Qualcuno riporta che dietro queste manovre economico/finanziarie, vi sia la volontà di taluni poteri forti a far si che alcuni paesi cambino quella loro forma di governo troppo radicale…
Tra quegli stati vi è proprio il nostro, ed è attraverso l’innalzamento dello spread che si sta provando a contrastare quell’unione populista affinché il nostro governo possa entrare in crisi…
D’altronde a loro va bene tutto… sia che si ritorni nuovamente ad un governo tecnico ovviamente senza la Lega… oppure, pensare ad una nuova alleanza fra il Partito democratico ed i Cinque Stelle…
Ovviamente il rischio di queste logiche di mercato non tengono conto di quanto i semplici cittadini realmente desiderano e che non ha nulla a che fare con un’eventuale aumento di spread, ma con la volontà di voler decidere per se stessi, la propria libertà!!! 

La criminalità a Malta si propone come sponsor finanziario…

Non solo mafia, ma anche camorra e ‘ndrangheta hanno trasferito su quell’isola parte dei loro profitti…

Malta d’altra parte, rappresenta la sede perfetta per far transitare parte di quei loro investimenti mondiali, che grazie alla globalizzazione, hanno potuto indirizzare i loro interessi verso quei paesi del nord e sud america ed anche nei paesi dell’est asiatico, fino a giungere in Australia…
Quel loro potere sta difatti nell’aver preso il controllo di quel territorio e averlo iniziato a sfruttare grazie alla crescita all’interno di quella comunità, potendo così inserire i propri uomini in quelle posizioni amministrative che contano…
Osservando, si ha come l’impressione che non stia accadendo nulla, d’altro canto quei loro affari avvengono in maniera silenziosa e quindi quella loro presenza viene considerata da molti come fosse un bene, un sano investimento per quelle cittadine che hanno bisogno di crescere, ma nella realtà quanto sta da loro accadendo, può paragonarsi ad un cancro, è come un cancro… si alimenta, progredisce e distrugge tutto, anche la vita stessa di quelle comunità…
Certo a rischio non è la sicurezza dei cittadini, peraltro essi non puntano più al crimine, bensì mirano all’economia del paese, al suo potere economico… 
Ecco i motivi per cui creano in quei paesi come Malta, tutta una serie di società che beneficiano di insignificanti controlli e che possono così permettersi d’aprire conti correnti bancari e investire ovunque…
Fanno transitare i proventi derivanti da quei commerci di droga, contraffazione di valute e merci, traffico dei rifiuti tossici, denaro proveniente da tutte quelle attività illecite, per grazie a quelle banche messe a disposizione, possono riciclare quel denaro sporco in attività legali, in particolari commerciali e immobiliari…
Sì… qualcosa in quello Stato sembra stia cambiando, le più recenti operazione hanno visto più di un centinaio d’individui legati a quelle organizzazioni criminali posti sotto arresto…
Un mio caro amico della Valletta, inserito all’interno di una struttura istituzionale (investigativa a modello “DIA”), osteggiando quanto in questi mesi avevo scritto nel mio blog sulla sua terra (pur suo malgrado confermava quanto dal sottoscritto riportato), mi ha però preannunciato che nei prossimi mesi vi sarà un aumento esponenziale di quei controlli (inseriti ora in un programma definito da una sigla che mi scuso ma in questo momento non ricordo, ma che tradotta stava per “operazione anti-mafia internazionale”), in tutte quelle attività in cui sanno cesere inseriti soggetti mafiosi infiltrati…
Mi ha aggiunto, è finito il tempo in cui “chiunque portava soldi qui da noi poteva essere considerato come una risorsa ed era di conseguenza protetto e quindi impunibile!!!
Noi – caro Nicola – sappiamo da sempre la provenienza di quei mezzi finanziari, sicuramente sconfinati (e di cui purtroppo debbo ammettere, noi maltesi avevamo fortemente bisogno…) come d’altronde, conosciamo bene quegli imprenditori legati a quel vostro “mondo mafioso”… e se pur essi pensano che noi siamo dei “fessi” (in quanto riteniamo loro dei “business man” che operano in investimenti o effettuano operazioni da broker internazionali…), beh… dimenticano la cosa più importante e cioè… che siamo noi a comandare e anche a decidere per loro!!!
Ha aggiunto: “sappi che quei soggetti, restano qui fintanto che siamo noi a volerlo, altrimenti li cacciamo – per come d’altro canto abbiamo già fatto – sequestrando loro quel denaro posto nostre banche: pensa un po’, di alcuni di loro… stiamo ancora aspettando che ci fanno causa “!!!   
“Noi sappiamo bene chi sono, li conosciamo ad uno ad uno, e sappiamo perfettamente che in questi ultimi anni stanno provocando gravi danni alla nostra economia, sia locale che nazionale, in quanto stanno inquinando il nostro mercato attraverso quei loro canali finanziari e creditizi; ma soprattutto, la loro presenza, sta incentivando nella comunità quei processi di concorrenza sleale, creando nuovi mercati alternativi che promuovono di fatto attività illegali o a nero, come ad esempio la vendita di merce contraffatta e l’aumento d’evasione fiscale”.
Una bella chiacchierata quella fatta su “Facebook” dalla quale ho compreso di come a breve ci saranno da quell’isola grosse novità… cosa aggiungere: “è bello saperle in anticipo”!!!

A proposito di Malta: "Soltanto ora casualmente… sono iniziati gli arresti"!!!

Avevo scritto alcuni giorni fa su quello Stato e in particolare sui mancati controlli che ultimamente avevano condotto alcuni personaggi legati alla nostra criminalità ad operare direttamente su quell’isola per incrementare i propri business…
Qualcuno mi aveva risposto a mezzo email che forse stavo esagerando e che vedevo criminali anche dove non ci sono…
E difatti… a conferma di quanto sopra, ieri è stato arrestato il latitante Antonio Ricci, accusato di collegamenti diretti con la ‘ndrangheta e sfuggito proprio a Malta dopo un blitz nel 2018… 
Ma guarda un po’, ora all’improvviso – non è che forse forse perché sollecitati da un “piccolo e insignificante” blogger catanese – qualcuno a quei piani alti ha deciso che fosse giunto il tempo per iniziare a ripulire quella loro terra “infetta”???
D’altronde, l’analogia con quanto il sottoscritto aveva riportato è stupefacente, vedasi link: – http://nicola-costanzo.blogspot.com/2017/06/volete-investire-in-sicilia-bene-andate.html – http://nicola-costanzo.blogspot.com/2019/03/la-mafia-siciliana-continua-i-suoi.html – http://nicola-costanzo.blogspot.com/2019/04/malta-la-nuova-casanostra.html – http://nicola-costanzo.blogspot.com/2019/04/malta-porto-sicuro-si-ma-solo-per.html –  perché dalle attuali indagini è emerso che alle spalle del latitante vi fosse un vero e proprio sodalizio criminale di stampo mafioso, dedito all’attività illecita della raccolta abusiva di scommesse “online”…
A quanto sopra vanno sommati quegli ulteriori aspetti penali quali, l’associazione a delinquere aggravata dal metodo mafioso, il riciclaggio, l’omessa dichiarazione di ricavi e truffa aggravata ai danni dello Stato per oltre 60 milioni di euro.
L’indagine ha inoltre permesso di sequestrare i profitti dell’organizzazione criminale, di 23 società estere e 15 società italiane operanti nel settore dei giochi e delle scommesse, a cui vanno sommati 24 immobili, 7 automezzi, 33 siti nazionali e internazionali di “gambling on line” e innumerevoli quote societarie e conti correnti nazionali ed esteri, per un valore complessivo corrispondente ad oltre 723 milioni di euro!!! 
Cosa aggiungere, sembra che ora (finalmente) le forze dell’ordine maltesi abbiano deciso di collaborare in maniera più concreta con le nostre autorità di pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno e con i reparto dei Comando generali di Polizia e Guardia di Finanza. 
Una sinergia che sono certo a breve condurrà ad altri arresti, in particolare nei confronti di quei latitanti che si sa essersi trasferiti dalla nostra Sicilia verso quell’isola dorata… 

MALTA porto sicuro??? Sì… ma solo per affaristi, faccendieri, ladri e mafiosi!!!


Dicono che Malta insieme all’Italia rappresenti per l’Europa un porto sicuro per accogliere quei poveri migranti…
Eppure ogni qualvolta che una nave “Ong” si dirige verso quell’isola, viene automaticamente respinta… 

Ed allora mi chiedo, a quale norme internazionali fa riferimento questo Stato e perché nessuno prende provvedimenti contro di essa… 
Tutti in Europa si ricordano di fare pressioni al nostro paese e di applicare la convenzione di Amburgo del 1979 che prevede che gli sbarchi debbano avvenire nel “porto sicuro” più vicino al luogo del soccorso ed allora mi chiedo, come mai quando si tratta di Malta, fanno tutti orecchi da mercante???
La verità è semplice: lo stato maltese fa comodo a molti, in particolare fanno gola quelle sue Banche e quella sua disponibilità ad aprirsi a trafficanti di ogni genere e luogo, che grazie a quel suo mare prospiciente le acque internazionali, fa in modo che si possa compiere qualsivoglia azione illegale… e non mi riferisco al traffico dei migranti!!!

Ora, con la guerra civile in atto in Libia, diventa ancor più esplicita l’esigenza di chiudere i porti, perché altrimenti il mercato di quei trafficanti di uomini, lieviterà in modo esponenziale, in quanto quei criminali, non penseranno a garantire quella minima sicurezza della vita dei naufraghi, ma penseranno esclusivamente al proprio business… inviando migliaia di loro su gommoni fatiscenti, ed esponendoli certamente a gravi pericoli…

D’altronde a quei poveri migranti, senza quelle necessarie esigenze primarie, quali cibo, alloggio e cure mediche, e con una guerra in atto di cui potranno a breve diventare vittime inermi, non resta che la fuga in qualsiasi modo senza sapere a priori a quale destinazione finale saranno destinati…
Ecco perché è importante… perché è realmente il primo “porto sicuro”, tanto che il più delle volte si occupa sì… della cura dei malati soccorsi in mare, ma poi vieta gli sbarchi con la scusa di non possedere capacità ricettive sull’isola, ovviamente è tutta una scusa…

Si… perché viceversa, quando si tratta di far entrare nel proprio territorio soggetti ricercati, affiliati a qualche associazione criminale, trafficanti di petrolio, contrabbandieri, personaggi dediti al narcotraffico, ecc… ecco che all’improvviso quei porti si aprono e vengono immediatamente messi a disposizione quelle necessarie lavanderie di riciclaggio, per  far si che i loro “clienti” restino soddisfatti…

Ecco quindi che grazie a quei business… sono tutti felici e contenti, in particolare quei suoi uomini istituzionali, sì… gli stessi che grazie a quell’applicato sistema illegale, si stanno facendo strada… arricchendosi!!!

Un disastro finanziario sta per colpire il mondo!!!

Le borse mondiali ed anche quelle europee, sembrano migliorare, anche se, osservando quotidianamente quei valori percentuali,  ci si accorge che questi non diano segni di crescita, ma bensì evidenziano andature altalenanti a seconda delle notizie che vanno concretizzandosi…   

Come in molti sanno, non sono un agente di borsa e neppure un consulente di mercati finanziari, ma possiedo la capacità d’intuire – a volte prima di altri – quanto sta per accadere… 
Sarà forse perché tra le mie passioni vi è quella di scorrere sul web informazioni di quel settore che riguarda la parola “investimenti” oppure di soffermarmi a leggere quotidiani specializzati, come ad esempio il Sole 24 ore, che fanno si che s’acquisisca con il tempo, una buona conoscenza (per non dire preparazione…) su quel mondo finanziario, che può a seconda delle circostanze può garantire compenso fissi interessanti oppure un’alta percentuale sui guadagni… 
Quanto però nessuno vi dirà mai, è che a livello internazionale si sta sviluppando una condizione destabilizzante, la quale sta mettendo in profonda crisi quel sistema bancario già fortemente indebitato, che potrebbe implodere mostrando quella propria fragilità…
Non c’è da meravigliarsi d’altronde, se in quest’ultimi anni le nostre banche (nomi importanti nel panorama internazionale), siano andate sempre più in crisi, avendo dovuto richiedere l’intervento diretto del nostro Stato, che si è dovuto fare carico di quei debiti, a scapito come abbiamo visto dei suoi cittadini, che per l’appunto avevano investito in quei titoli “trash”!!!    
In maniera più estesa, potremmo estendere questo scenario ad altre realtà, un disastro economico e finanziario che a breve colpirà nuovamente la maggior parte delle nazioni mondiali…
Perché se da un lato l’economia sembra essere in ripresa, dall’altro restano tutti quei problemi che ben conosciamo e presenti in tutte le realtà planetarie…
Tassi di disoccupazione sempre più crescenti, una continua mancanza di sicurezza e di prospettiva a causa di quella diffusa “precarietà”, un flusso migratorio che in molte nazioni sta creando contrasti sociali…
Ed ancora, guerre di mercato per l’acquisizione e il trasferimento di marchi celebri, a cui seguono conflitti tecnologici per proteggere quelle proprietà intellettuali… 
Va inoltre aggiunto lo squilibrio commerciale tra quelle grandi potenze come USA, Russia e Cina a cui vanno sommati Paesi come l’Inghilterra, la Germania ed il Giappone… mentre alle altre nazioni (noi compresi), non restano che le briciole, con quell’influenza limitata attraverso la propria attività di esportazione, ma restando fortemente dipendenti da tutte quelle politiche monetarie e fiscali, ma soprattutto da quei settori indispensabili come ad esempio quelli energetici…
Per cui, senza alcun cambiamento delle politiche internazionali, tutti i paesi a breve alzeranno un muro di difesa, che porterà sicuramente ad un aumento prolungato d’inflazione e ad una diminuzione di quei rendimenti obbligazionari…
Quanto sopra vedrete porterà inevitabilmente ad un indebolimento della domanda nei mercati del lavoro ed anche dei loro prodotti, con una crescita esponenziale dei rischi di recessione!!!
Forse la migliore soluzione per proteggere i vostri investimenti sarà ritirare immediatamente il denaro attualmente depositato presso la vostra banca e convertirlo in oro… 
Certo se pensate di chiedere consiglio ad uno dei vostri amici funzionari, quest’ultimo vi dirà certamente che quanto scritto dal sottoscritto, rappresenta un’assoluta follia, perché che non vi alcun motivo di prestare attenzione a suggerimenti come i miei o di altri ben più esperti 
Ma si sa, molti di loro sono gli stessi impiegati che consigliavano alcuni anni fa, d’acquistare quei titoli fallaci (vedasi bond “Upper Tier”) che come ben sappiamo, hanno messo in ginocchio, migliaia e migliaia di nostri risparmiatori… 

A differenza nostra, per secoli le "rivoluzioni", sono state una caratteristica della vita pubblica francese…

Già… c’è un’enorme differenza tra lo Stato Francese e quello nostro… 
In particolare, ciò che ci differenzia storicamente, è la volontà dei suoi cittadini di protestare agli abusi e alle ingiustizie…
Non per nulla il motto “Liberté, Égalité, Fraternité”, in italiano, Libertà, Uguaglianza, Fratellanza è diventato oggi il pensiero nazionale della Repubblica Francese!!!
D’altronde se ci pensate, queste stesse tre parole, rappresentano l’antitesi di quanto avviene nel nostro paese da sempre, dove cioè, la mancanza di fratellanza (se non esplicitata durante qualche partita della nostra nazionale ai mondiali…) ha creato una vera e propria disuguaglianza tra i ceti sociali e soprattutto la demarcazione di quella libera espressione di pensiero…
E quindi mentre da noi (come tante pecore…), ci si è sottomessi alle decisioni di quei partiti e soprattutto di quei suoi deplorevoli politici, molti dei quali – non dimentichiamolo – condannati, in quel paese, solo per aver aumentato le tasse sul carburante di pochi centesimi, sono scesi in piazza…
Da quanto sopra si comprende che stiamo parlando di un’altro livello morale, che noi tutti ancora oggi, sconosciamo…
Certo, dispiace aver letto della morte di due cittadini e soprattutto di oltre 750 persone rimaste ferite, di cui 13 agenti delle forze dell’ordine, ma la presidenza di Macron ha dimostrato con i propri gesti, di essere totalmente fallimentare….
Peraltro, guardate con quanta semplicità sono andati quei dimostranti per le strade, indossando delle giacche ad alta visibilità, sì… famiglie intere che sono scese pacificamente per protestare e che sono state accolte nei modi che abbiamo visto…
E’ vero, all’interno di quei cortei si sono nascosti gruppi anarchici, anti-capitalisti, no-global, meglio conosciuti con il nome di “Black Blok”, ma si sa, quando inizia una rivolta, si mettono in luce tutte le frustrazioni di un paese, ed emergono i reali contrasti contro quei poteri economici e finanziari che governano il mondo, in particolare quelli bancari, ma soprattutto si alimentano le politiche di stagnazione della spesa pubblica e la mancanza dei servizi essenziali, che determinano in maniera negativa, tutte quelle differenze sociali e culturali di un paese… 
Macron, ora sotto pressione ed è ai minimi storici per popolarità…
Sta cercando di mediare con la presentazione di un nuovo piano energetico, che mirerà a rendere più “accettabile” il passaggio dal consumo da carburante derivato dal petrolio, verso energie tecnologicamente più pulite.
La volontà che sta passando dai suoi consiglieri è quello che: “Abbiamo compreso quel disagio e desideriamo ascoltare il messaggio lanciato dai cittadini”!!!
Ho l’impressione che una volta tanto, queste rivolte siano propositive, sì… tanto per ricordare a qualcuno – seduto da troppo tempo in quelle poltrone vellutate – chi comanda realmente un paese… per evitare di dover assistere nuovamente, ad un altra “Place de la Concorde” o nel nostro caso… “Piazzale Loreto“!!!

Per tutti coloro che credono che nessuno stia manipolando lo "spread"…

Sono state depositate alla Procura di Roma due esposti contro i commissari Guenther Oettinger e Pierre Moscovici, in quanto – sempre secondo le denunce presentate – avrebbero fatto in modo di alterare lo spread italiano!!!
Sì… proprio loro, i due componenti della Commissione Ue che in questi mesi non hanno fatto altro che criticare il nostro paese, il governo giallo/verde e le politiche adottate, in particolare la legge di bilancio…
A presentare gli esposti ci hanno pensato due giornalisti: Francesco Palese e Lorenzo Lo Basso.
A loro dire, i due commissari, attraverso  quelle loro dichiarazioni sulla manovra di governo, hanno condizionato gli investitori stranieri e quindi il nostro mercato azionario…
E’ evidente a tutti che, le frasi espresse hanno fatto in modo che in molti hanno iniziato a vendere le quote a suo tempo acquistate, influenzando di fatto negativamente il mercato e le borse…
D’altronde si parla di dichiarazioni rese alla stampa a mercati aperti, che hanno modificato l’andamento delle contrattazioni, incidendo sulla fiducia e la stabilità patrimoniale dei gruppi bancari, alterando di conseguenza il valore del nostro spread!!!
Difatti, si è dimostrato come alcune dichiarazioni rese ancor prima che i due commissari ricevessero il “Documento programmatico di bilancio”, avessero causato l’ascesa dello spread, che ha iniziato a salire, dai 240 punti sul quale si era stabilizzato agli otre 300 di questi giorni… “
Ma ormai è certo: i due commissari hanno palesemente voluto violare le regole Ue!!!
D’altronde se si pensa che un commissario come Moscovici è andato ha dichiarare: “Fare rilancio economico quando uno è indebitato si ritorce sempre contro chi lo fa, ed è sempre il popolo che alla fine paga”… cosa pensavate potesse accadere, se non che lo spread crescesse a dismisura!!!
Analoga circostanza è stata contestata a commissario Ottinger che in una intervista allo “Spiegel” ha preannunciato la bocciatura della Commissione, anticipandone per di più i contenuti…
E’ evidente che  siamo sotto assedio, ma come ho scritto in questi giorni, tutta questa faziosità si ritorcerà contro l’UE!!!
Ed infine, per coloro che ancora oggi credono alle chiacchiere di quei loro leader, partiti d’opposizioni, gli stessi che in questi anni si sono dimostrati servili nei confronti del potere Franco/Tedesco… bene a ciascuno di loro, a quegli Stati, ma sopratutto a quei venduti commissari dico: “Date tempo al tempo, alla fine la verità verrà fuori e si scoprirà chi stava bleffando e chi no!!!     

Cosa accade se da Bruxelles l’UE dovesse respingere i piani di spesa presentati dal nostro Governo???

E’ la prima cosa che mi è venuta in mente, mentre attendevo la decisione di “Standard & Poor’s”!!!
Comunque alla fine, quell’agenzia privata di ricerche finanziarie e analisi su titoli azionari e obbligazioni,  ha lasciato invariato il rating del debito sovrano dell’Italia, migliorando inoltre la prospettiva per il nostro Paese da negativa a stabile, pur mettendo in discussione i piani di politica del nuovo governo che potrebbero pesare sulla crescita del paese e sulle prospettive di debito…
Infatti S&P, pur proseguendo nel rating “BBB” ha dichiarato che “le impostazioni della politica economica e fiscale del governo italiano stanno pesando sulle prospettive di crescita economica del paese, un driver fondamentale della traiettoria del debito pubblico-PIL”!!!
Se a quanto sopra sommiamo gli attuali conflitti in corso con la Commissione Europea, viene da chiedersi cosa potrebbe accadere se l’UE dovesse respingere i nostri piani di spesa…
Per convincere il nostro governo a cambiare strada, stanno provando a realizzare –attraverso quei loro padroni, le banche– una speculazione nei confronti del nostro paese, facendo schizzare lo spread verso i 500 punti, affinché si realizzi quanto compiuto a suo tempo con Silvio Berlusconi e quel suo governo!!!
Si sta tentando di realizzare un analogo colpo di stato… ovviamente senza sparare un colpo!!!
Ovviamente ora le circostanze sono diverse… Già, mentre il “Cavaliere” era fortemente ricattabile a causa delle sue aziende, oggi viceversa, i nuovi interlocutori (Salvini e Di Maio) non sono nelle condizioni di dover subire ricatti… anzi il rischio che potrebbe realizzarsi è quello di far uscire definitivamente il nostro paese dall’UE, per come peraltro hanno già fatto gli Inglesi con la Brexit…
E’ tempo quindi che l’esecutivo della Commissione Europea ripensi al braccio di ferro che ha deciso di mettere in atto contro il nostro governo e provi a rivedere in maniera più equa quei bilanci finora presentati dal governo Conte e li approvi senza troppe discussioni, prima che vengano adottate dal nostro paese soluzioni drastiche, di cui poi l’Europa intera potrebbe pentirsi… 
Penso ad esempio al flusso dei migranti, che troverebbero così i nostri confini aperti, affinché possano dirigersi verso quegli stati del nord, gli stessi che finora non li hanno accolti, a differenza nostra…
Mi riferisco proprio alla Germania, alla Francia, all’Austria, all’Olanda, al Lussemburgo, all’Inghilterra (che se ne uscita prima, per evitare di aprire quei loro confini…) ed infine al Belgio, sì… con quella sua bellissima cittadina chiamata “Bruxelles”…
L’Italia ha sempre rispettato gli impegni presi a differenza di molti Stati europei che li hanno in questi anni violati, grazie proprio a quella Commissione che nel frattempo dormiva, invece di sorvegliare i piani di bilancio!!!
L’Italia non deve cambiare nulla, perché prima vengono i cittadini, le riforme necessarie, la riduzione delle tasse, e basterà semplicemente combattere in maniera seria l’evasione fiscale e ridurre l’importazione dei prodotti franco/tedeschi, per risollevarci definitivamente…
Gli investitori, non sono  preoccupati per il debito dell’Italia, (pari al 131,2% del suo PIL), ma di tutte le dichiarazioni allarmate che questi uomini collusi e le banche internazionali che li comandano, insieme a quei gruppi di potere che vogliono che il nostro paese resti di fatto… sottomesso!!!
L’Italia non deve avere paura di azioni punitive e neppure di ciò che quella commissione ha già previsto di realizzare e cioè quella cosiddetta “procedura per i disavanzi eccessivi ” (regole che stabiliscono che il deficit non debba superare il 3% del PIL e il debito pubblico non deve superare il 60% del PIL, una ben nota per molti paesi europei)!!!
A noi le multe non fanno paura, anzi ci fanno esclusivamente incazzare ed aumentare quel senso d’avversione per l’UE, per i suoi uomini e per l’Euro!!!
L’Italia rappresenta la terza più grande economia della zona euro, quindi è meglio che ogni azione venga pensata e rivalutata bene, perché altrimenti quelle scelte nefaste potrebbe ritorcersi contro…
Una eventuale recessione del nostro paese, contagerebbe tutti i mercati del vecchio continente…
D’altronde non dimentichiamoci di quanto l’Europa sia oggi “fragile”, sotto molti punti di vista… ed è meglio quindi, mi rivolgo proprio a quegli uomini “collusi” che la governano…
Sì… è meglio non scuoterla troppo, altrimenti si potrebbe rompere e allora sì… che sarebbero guai!!! 

I Tg italiani non ne parlano eppure rappresenta la più grande frode fiscale europea!!!

E’ la più grande frode fiscale mai perpetrata in Europa!!!
55 miliardi di euro finora stimati ma che potrebbero diventare molti di più, e sarebbe stata effettuata da un gruppo di manager bancari tedeschi che per anni ha agito con la complicità di quasi tutte le banche del loro territorio. 
La notizia avrebbe dovuto essere l’apertura di tutti i nostri Tg ed invece non ne hanno parlato, perché dietro la vicenda ci sono loro…le banche, e queste non possono essere toccate!!!
Sono diversi gli istituti di credito accusati della frode… 
Gli “indiziati” hanno sostenuto di essersi mossi nella legalità, ma i tribunali di tedeschi e non solo, li stanno indagando per truffa ed evasione fiscale su campo europeo. 
Gli investigatori tedeschi hanno scandagliato centinaia di transazioni incriminate, gestite in vari Paesi da istituti di credito come Santander, Barclays, Goldman Sachs, Bank of America, Macquarie Group, Bnp Paribas, Société Générale, Crédit Agricole e HypoVereinsbank del gruppo Unicredit.
Un insider che ha partecipato al sistema e conosce benissimo quel meccanismo, sta parlando direttamente con la Procura di Colonia. 
L’inchiesta, resa pubblica dalla gruppo di giornalismo “Correctiv”, ha ricostruito tutto il sistema infiltrando alcuni propri inviati: due giornalisti si sono finti miliardari in cerca di opportunità di investimento ed hanno così incontrato un banchiere. 
In sintesi il sistema funziona così…
Occorre  avere a disposizione alcune centinaia di milioni di euro per acquistare, tramite una banca affiliata al “gioco”, delle azioni quotate in Borsa nel periodo in cui le società distribuiscono i dividendi. 
Si acquista e poi si restituisce pochi giorni dopo il tutto, usando le agevolazioni che i residenti all’estero hanno sui dividendi delle società dei Paesi predati. 
Agendo con una banca complice e con dei partner residenti all’estero ci si può far restituire tasse mai versate e incassare decine di milioni di euro a spese del fisco di quel Paese… 
Un sistema semplicissimo ma rovinoso per l’erario!!!
L’hanno chiamato “Cum-cum” oppure “cum-ex”, inizialmente funzionava solo in un periodo dell’anno, il periodo di distribuzione dei dividendi, ma poi è stato allargato a tutte le stagioni…
L’inchiesta pubblicata su varie testate, 19 in 12 Paesi europei (in Italia ne ha parlato solo la Repubblica, ma sembra che la testata abbia voluto calcare più di tanto la mano…), è stata diffusa in tutte le aree geografiche in cui la truffa sarebbe stata perpetrata: Germania, Italia, Francia, Spagna, Belgio, Norvegia, Danimarca, Finlandia e in diversi altri Stati. 
Ma leggendo il lavoro direttamente dal sito di  di Correctiv, si comprende che la portata dell’inchiesta è davvero enorme. 
Il direttore Oliver Schroem ha detto che lo schema è sempre lo stesso ed è evidente quanto per l’Europa sia grave, “una rapina, un furto al fisco”.  
La tv pubblica tedesca Ard ha trasmesso l’inchiesta con un intervista all’insider che per evitare il carcere ha confermato il funzionamento.
L’aspetto più sorprendente è che dall’approfondimento della tv Ard, risulta che Wolfgang Schauble, l’ex ministro delle Finanze tedesco di Angela Merkel che un giorno faceva pure la morale all’Italia ed ai Paesi latini per i propri bilanci, sarebbe stato a conoscenza del sistema truffaldino almeno dal 2002, ma avrebbe avvertito gli altri Stati vittime e partner in Europa solo nel 2015. 
L’Italia ha avuto però danni meno ingenti grazie alla Procura della Repubblica di Pescara e alla fantomatica inefficienza che ci caratterizza. 
La Procura nel 2007 aveva scoperto la stessa frode messa in atto dai gruppi bancari Goldman Sachs, Merryl Lynch, Bnp Paribas e da alcuni fondi pensione inglesi e americani. 
L’indagine si chiamava “Easy credit” e la procura effettuò diversi arresti minacciando anche di mandare in galera i direttori delle banche. 
In quel frangente i rimborsi vennero restituiti e il caso archiviato, mettendo però in subbuglio i truffatori. 
Ma sembra ci si sia salvati soprattutto grazie alla burocrazia e all’inefficienza: i rimborsi da parte del fisco italiano non sono automatici, anzi possono richiedere anni, e questo ha impedito alla macchina da truffa di funzionare alla perfezione, inceppandosi.
L’insider tedesco che sta parlando a Colonia e che è stato intervistato dalla tv tedesca ha detto che non conosce banca che non abbia partecipato al sistema. 
Mentre questa storia sta sconvolgendo l’Europa e anche il New York Times ha dedicato un approfondimento al caso, in Italia non si ricordano tg o servizi televisivi che se ne siano occupati. 
Possiamo così in serenità continuare a parlare di argomenti più importanti, come dell’idraulico evasore che non rilascia le fatture alle vecchiette e ragionare con i grandi soloni del giornalismo su come eliminare il contante mettendoci, ancor di più di quanto non sia, nelle mani delle banche. 
L’Eu boccia la manovra del governo italiano, parla di deficit preoccupante, ma delle truffe compiute dalle banche non parla…
Certo sono le stesse che controllano le fila e gli uomini di quella istituzione… ed è il motivo perché vige il silenzio assoluto!!!
Vedrete non passerà molto tempo, che le procedure economiche (ipocrite e scorrette) previste nei confronti del nostro paese, scoppieranno dolorosamente in quelle loro infide mani, a causa di una ormai quasi certa…  prossima recessione!!!

Deficit sì… deficit no!!!

Con “deficit” in economia, si indica la situazione economica di un’impresa nella quale i costi superano i ricavi oppure di un ente pubblico nel quale le uscite superano le entrate!!!

L’uso più frequente del termine “deficit” riguarda essenzialmente il settore pubblico, dove per l’appunto si parla di deficit pubblico con riferimento alla differenza tra i costi dell’amministrazione statale, compreso il pagamento degli interessi sul debito pubblico e le entrate derivanti dalle imposte dirette e indirette versate da imprese e singoli cittadini…
Una cosa è certa, le politiche dei nostri governi in tutti questi anni, sono state fallimentari… in quanto – se pur ci hanno permesso di sopravvivere – non sono state in grado di realizzare alcuno sviluppo economico ed il paese è rimasto indietro di dieci anni… 
Da quanto sopra è evidente che vi sia la necessità di realizzare nuove politiche radicali!!!
Si di positivo c’è che il tasso di crescita del PIL nel nostro paese, ha eguagliato lo scorso anno, quello di Francia e Regno Unito raggiungendo l’1,6% e dovrebbe scendere all’1,4% quest’anno e all’1,1% al prossimo. 
Ma questa discesa è spiegata non con politiche che hanno invertito quei problemi strutturali, bensì quanto sopra è spiegato sia da un calo della crescita globale che dai mancati investimenti pubblici che negli ultimi anni sono stati ridotti a causa delle norme in materia di appalti pubblici e dai rigidi limiti di spesa.
Va inoltre aggiunta la presenza nel paese di una diffusa evasione fiscale, di un clientelismo corruttivo nella vita pubblica e la presenza di un nepotismo nel settore privato!!!
Non parliamo poi delle banche; la maggior parte di esse sono piene di debiti a causa dei prestiti compiuti o dei titoli acquistati (per di più carta straccia) appioppati successivamente ai loro clienti, mentre la parte restante è stata affrontata dai governi passati, sostenendo quelle banche e aiutandole nel diminuire i propri debiti, il tutto ovviamente a carico dei cittadini!!!
Ho letto sul delicato stato delle banche italiane e di come la maggior parte di esse possiedano 165 miliardi di capitale proprio, contro all’incirca 130 miliardi di crediti deteriorati netti, il che ovviamente implica un capitale in eccesso di 35 miliardi di euro!!!
Ne consegue che ci sarebbero oggi dei forti dubbi sulla solvibilità delle banche italiane, considerato che i prestiti totali delle banche ammontano a oltre 350 miliardi di euro…
I rischi  di una debacle sono evidenti: da un lato vi sono i nostri imprenditori che stanno cedendo i propri marchi alle holding internazionali, dall’altro gli investitori stranieri che osservando questa nostra attuale realtà, preferiscono rischiare le proprie finanze in altre nazioni!!!
Se si vuole invertire la rotta, se si vuole evitare una debacle finanziaria c’è bisogno di scelte coraggiose e ahimè impopolari, ma solo così, attuando quelle riforme necessarie, si potrà finalmente ritornare su quei parametri finanziari che hanno portato il nostro paese ad essere tra i migliori del mondo…
E’ tempo di sbracciarsi e di dare il meglio di se: basta più proclami inutili da quei palchi, basta con opposizioni sterili che ci hanno condotto fin dove siamo, basta con un’Italia divisa in due gruppi… con una parte, la più estesa e anche più povera e dall’altra, un gruppo ristretto legato alle caste, a cui non interessa minimamente le sorti di questa nazione!!!
Il problema è che bisogna fare presto… anzi di più: prestissimo!!!

Siamo forse in corso di collisione con l’Unione Europea???

E’ evidente a tutti che stanno provando a intimidirci!!!
I mercati mondiali, ma in particolare quelli europei, stanno tentando di usare la forza finanziaria, contro il nostro Paese…  
I piani di spesa da poco presentati dal nostro governo, hanno provocato intense perdite nei mercati europei, dopo che il nostro governo nazionale “giallo/verde”, ha presentato un budget con l’aumento del deficit…
Potrebbe essere la prima mossa contro le politiche finora utilizzate dall’UE…  
E difatti, la nuova coalizione (Movimento a cinque stelle e Lega) dimostra di essere unita, annunciando i piani di bilancio del 2019 che porterebbero a un deficit di oltre tre volte il divario di spesa compiuto nella precedente amministrazione, sebbene lo stesso resterebbe all’interno di quel limite prescritto dall’UE del 3% del PIL!!!
Il piano comunque prevede di giungere l’anno prossimo ad un deficit intorno al 2,4%, nonostante come abbiamo visto le critiche in questi giorni, del Ministro delle Finanze, Giovanni Tria…

In questo fine settimana lo spread è salito e le nostre obbligazioni sono calate, facendo aumentare il costo dei prestiti sui mercati internazionali, con una svendita delle nostre azioni bancarie…
Il rendimento o per meglio dire il tasso di interesse sul debito italiano è salito al 3,2%!!!
Gli investitori avevano previsto il rischio e difatti le nostre azioni sono scese di oltre il 3% sull’indice MIB a Milano, come analogamente vi sono state delle perdite in Germania ed in Spagna dove il Dax e el’Ibex è sceso dell’1,5%  mentre in Francia c’è stato un calo del 0,9 % sul CAC e a Londra, il FTSE è diminuito dello 0,5%.
L’indice bancario italiano è sceso del 6%, con le quote delle due maggiori banche del paese (Intesa- Sanpaolo e UniCredit), anch’esse in calo del 6%!!!
Hanno paura che “Il virus italiano possa diffondersi rapidamente negli altri paesi dell’UE.” e che i problemi del nostro settore bancario, possano contaminare anche quelli di altre nazioni… con la possibilità di riaccendere una nuova crisi finanziaria!!!
La verità è che la politica di austerità adottata dai governi Monti, fino al penultimo governo, quello di Gentiloni,  hanno determinato nel nostro paese una profonda povertà, in cui la disoccupazione è aumentata vertiginosamente e dove l’attuale crisi finanziaria ha aumentato il PIL, che non è più riuscito a ritornare a quel limite precedente alla crisi Berlusconi!!!
Il nuovo governo italiano, sta cercando di portare avanti un nuovo tipo di politica, totalmente diversa da chi finora l’ha preceduta e non vuole più sottostare a quel potere franco/tedesco, lo si vede anche in quelle politiche finora imposta all’Italia per l’immigrazione…
Il Governo Conte prevede di dare un reddito minimo per tutti coloro che sono senza lavoro, ed inoltre, welfare e pensioni più generose, lotta alla povertà e alla corruzione, contrasto all’evasione e forti tagli agli sprechi nella pubblica amministrazione…
I dettagli devono ancora emergere e il nostro Paese presenterà entro il 15 ottobre un progetto di bilancio alla Commissione Europea per la revisione, piano che sarà discusso e votato entro la fine dell’anno…
Ovviamente gli investitori si dimostrano preoccupati delle tensioni tra l’Italia e l’UE, le cui proposte potrebbero infiammarsi proprio nei prossimi giorni…  
D’altronde si sa… in Europa si sta provando con tutte la potenza – in particolare quella economica e finanziaria – a ribaltare questo governo, tentando insieme a quelle forze d’opposizione del nostro paese (un tempo governo colluso con quelle politiche europee…), di far cadere questa attuale coalizione giallo/verde, affinché si possa giungere nuovamente ad elezioni anticipate.
Sono lì dall’Europa a fare proclami: “Gli italiani non devono essere confusi; ogni euro in più di debito è un euro in meno per le autostrade, per le scuole, per la giustizia sociale“!!! A dirlo è il Commissario europeo per gli affari economici e finanziari… 
Sì… stanno tentando di intimorirci, ma non bisogna dimenticare come dietro i governi nazionali vi sono loro, quei poteri economici che governano il nostro mondo, gruppi come “Bilderberg”  che operano nell’ombra e che determinano le linee generali di una politica ridotta a mera consumazione dell’economia 
Interessi che provano a eliminare le politiche degli Stati nazionali e di quei diritti sociali, creando un’immensa classe nomade e precaria, disposta a tutto pur di sopravvivere, a cui poco importa della costituzione e dei confini nazionali e dove ciò che interessa è costituito da vincoli e trattati internazionali, economici e soprattutto bancari…
Comprenderete bene come quelle politiche di capitalismo finanziario e bancario, siano slegate dagli interessi ricercati da taluni governi, come ad esempio il nostro, poiché a quei potenti, poco o nulla interessa della “plebe” e di quelle politiche ispirate a migliorarle…
Il mondo, sia sotto il profilo del lavoro che delle garanzie sociali, è visto da quei fanatici come qualcosa di distaccato…
A loro interessa esclusivamente l’instaurazione di un governo unico mondiale, con un solo mercato economico, dove non sopravvivano identità e culture plurali, ma un’unica umanità asservita esclusivamente ai loro interessi!!!
Ecco il perché il nostro paese, deve in maniera celere indirizzarsi verso il modello “Brexit“!!!

Nomi e cognomi dei "MASSONI" (italiani e stranieri), che detengono il potere!!!

Ecco i nomi e cognomi di chi detiene il potere nel nostro paese e non solo…
Rappresenta un elenco sintetico di eminenti personalità affiliate a quelle cosiddette logge massoniche, ed è stato fornito da Marco Moiso sul blog del Movimento Roosevelt e desunto dal libro di Gioele Magaldi “Massoni”…
Certo ora leggendo quei nomi, si comprendono meglio i motivi che hanno spinto la nostra politica e quella internazionale, ad adottare tutta una serie di provvedimenti, affinché si orientasse le riforme e la finanza, verso quelle iniziative che hanno di fatto garantito esclusivamente le banche, le holding e questi suoi uomini, a scapito ovviamente dell’indipendenza degli Stati e della democrazia:

Ed allora leggiamoli questi nomi e cognomi: 

  • Mario Draghi (classe 1947, presidente della Banca centrale europea dal 2011, affiliato alla “Edmund Burke”, alla “Pan-Europa”, alla “Compass Star-Rose/Rosa-Stella Ventorum”, alla “Three Eyes” e alla “Der Ring”).
  • Giorgio Napolitano (classe 1925, già presidente della Repubblica italiana, affiliato alla “Three Eyes”).
  • Massimo D’Alema, affiliato alla “Pan-Europa” e alla “Compass Star-Rose/Rosa-Stella Ventorum”. Mario Monti (classe 1943, economista, senatore a vita e presidente del Consiglio italiano dal 2011 al 2013, affiliato in forma più o meno coperta alla United Grand Lodge of England e alla Ur-Lodge “Babel Tower”).
  • Fabrizio Saccomanni (classe 1942, banchiere, economista, già direttore generale della Banca d’Italia dal 2006 al 2013, dal 2013 al 2014 è stato ministro dell’economia del governo Letta, affiliato alla “Compass Star-Rose/Rosa-Stella Ventorum” e alla “Edmund Burke”).
  • Pier Carlo Padoan (classe 1950, economista, dal 24 febbraio 2014 ministro dell’economia nel governo Renzi e nel governo Gentiloni, affiliato alla “Pan-Europa” e alla “Compass Star-Rose/Rosa-Stella Ventorum”).
  • Gianfelice Rocca (classe 1948, tra i più importanti imprenditori italiani, presidente di Techint e di Assolombarda, affiliato alla “Three Eyes”).
  • Domenico Siniscalco (classe 1954, economista, banchiere, già ministro dell’economia dal 2004 al 2005, affiliato Padoan, Draghi e Viscoalla “Edmund Burke”).
  • Giuseppe Recchi (classe 1964, top manager, affiliato alla “Three Eyes”).
  • Marta Dassù (classe 1955, saggista, già sottosegretaria e viceministra degli affari esteri, attualmente nel cda di Finmeccanica, affiliata alla “Three Eyes”).
  • Corrado Passera (classe 1954, banchiere, manager, politico, già ministro dello sviluppo economico dal 2011 al 2013 nel governo Monti, affiliato alla “Atlantis-Aletheia”).
  • Ignazio Visco (classe 1949, economista, governatore della Banca d’Italia dal 2011, affiliato alla “Edmund Burke”).
  • Enrico Tommaso Cucchiani (classe 1950, banchiere e top manager, affiliato alla “Three Eyes”).
  • Alfredo Ambrosetti (classe 1931, economista, fondatore e presidente emerito di The European House-Ambrosetti, affiliano alla “Pan-Europa”).
  • Carlo Secchi (classe 1944, economista e politico, affiliato alla “Three Eyes”, alla “Pan-Europa” e alla “Babel Tower”).
  • Emma Marcegaglia (classe 1965, imprenditrice e top manager, affiliata alla “Pan-Europa”). Matteo Arpe (classe 1964, banchiere e top manager, affiliato alla “Edmund Burke”).
  • Vittorio Grilli (classe 1957, economista, direttore generale del ministero del Tesoro dal 2005 al 2011 e ministro dell’economia con il governo Monti, affiliato alla “Compass Star-Rose/Rosa-Stella Ventorum”).
  • Giampaolo Di Paola (classe 1944, ammiraglio, ministro della difesa dal 2011 al 2013 con il governo Monti, affiliato alla Al-Baghdadi“Compass Star-Rose/Rosa-Stella Ventorum”).
  • Federica Guidi (classe 1969, imprenditrice, già ministro dello sviluppo economico del governo Renzi, affiliata alla “Three Eyes”).

Ora passiamo anche ad un elenco di massoni internazionali.

  • Angela Merkel (classe 1954, politica, cancelliera tedesca dal 2005, affiliata alla “Golden Eurasia”, alla “Valhalla” e alla “Parsifal”).
  • Vladimir Putin (classe 1952, attuale presidente della Federazione Russa, affiliato alla “Golden Eurasia”).
  • Christine Lagarde (classe 1956, avvocatessa e politica francese, direttrice del Fondo Monetario Internazionale, affiliata alla “Three Eyes” e alla “Pan-Europa”).
  • George W. Bush (classe 1949, presidente degli Stati Uniti dal 2001 al 2009, affiliato alla “Hathor Pentalpha”).
  • Michael Ledeen (classe 1941, giornalista, intellettuale e politologo statunitense, affiliato alla “White Eagle” alla “Hathor Pentalpha”).
  • Condoleezza Rice (classe 1954, politica, affiliata alla “Three Eyes” e alla “Hathor Pentalpha”, già esponente di punta dell’amministrazione Bush).
  • Abu Bakr Al-Baghdadi (classe 1971, terrorista iracheno, leader dell’Isis e Califfo dell’autoproclamato Stato islamico, affiliato alla “Hathor Pentalpha”).
  • José Manuel Durão Barroso (classe 1956, portoghese, docente universitario, politico, presidente della Commissione Europea dal 2004 al 2014, affiliato alla “Pan-Europa” e alla “Parsifal”).
  • Olli Rehn (classe 1962, politico finlandese, già vicepresidente della Commissione Europea, affiliato alla “Pan-Europa” e alla “Babel Tower”).
  • Tony Blair (classe 1953, premier britannico dal 1997 al 2007, affiliato alla “Edmund Burke” e poi alla “Hathor Pentalpha”).
  • David Cameron (classe 1966, premier britannico dal 2010, affiliato alla “Edmund Burke” e alla “Geburah”).
  • Pedro Passos Coelho (classe 1964, primo ministro del Portogallo dal 2011, affiliato alla “Three Eyes”, alla “Edmund Burke” e alla “White Eagle”).
  • Mariano Rajoy (classe 1955, primo ministro della Spagna dal 2011, affiliato alla “Pan-Europa”, alla “Valhalla” e alla “Parsifal”).
  • Antonis Samaras (classe 1951, politico, già primo Mariano Rajoyministro della Grecia, affiliato alla “Three Eyes”).
  • Jean-Claude Trichet (classe 1942, economista e banchiere francese, presidente della Bce dal 2003 al 2011, affiliato alla “Pan-Europa”, alla “Babel Tower” e alla “Der Ring”.
  • Bernard Arnault (classe 1949, imprenditore francese, dominus della Louis Vuitton Moët Hennessy, affiliato alla “Three Eyes” e alla “Edmund Burke”).
  • Nicolas Sarkozy (classe 1955, politico, presidente della Repubblica francese dal 2007 al 2012, affiliato alla “Edmund Burke”, alla “Geburah”, alla “Atlantis-Aletheia”, alla “Pan-Europa” e alla “Hathor Pentelpha”).
  • Manuel Valls (classe 1962, già primo ministro francese, iniziato a suo tempo nel Grand Orient de France e poi affiliato alla “Edmund Burke”, alla “Compass Star-Rose/Rosa-Stella Ventorum” e alla “Der Ring”).
  • Christian Noyer (classe 1950, banchiere, attuale governatore della Banca di Francia, affiliato alla “Pan-Europa”, e alla “Compass Star-Rose/Rosa-Stella Ventorum”).
  • Mark Rutte (classe 1967, primo ministro dei Paesi Bassi dal 2010, affiliato alla “Three Eyes” e alla “Pan-Europa”).
  • Ben van Beurden (classe 1958, top manager olandese, ceo della Royal Dutch Shell, affiliato alla “Geburah” e alla “Der Ring”).
  • Wolfgang Schäuble (classe 1942, Massoni, il libropolitico, attuale ministro delle finanze tedesco, attuale maestro venerabile della “Der Ring”, affiliato alla “Joseph de Maistre”).
  • Peter Voser (classe 1958, top manager olandese e ceo della Royal Dutch Shell, affiliato alla “Pan-Europa”).
  • Bill Gates (classe 1955, imprenditore statunitense fondatore della Microsoft, affiliato alla “Compass Star-Rose/Rosa-Stella Ventorum”). Fonte – tratto da Stopeuro