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Bancarotta fraudolenta e autoriciclaggio: un cancro per l’economia italiana.

C’è un male che corrode da anni il sistema economico del nostro Paese, un cancro che si nutre di finanziamenti pubblici, di opacità societarie e della complicità di professionisti senza scrupoli!

Un triangolo perfetto il cui  meccanismo ha come vertici la bancarotta fraudolenta,  l’autoriciclaggio el’evasione, un ingranaggio che gira ormai da tempo con troppa regolarità, lasciando dietro di sé una scia di debiti non pagati, progetti mai realizzati e soldi pubblici evaporati nel nulla!

L’ultimo caso emerso dalle indagini della Guardia di Finanza di Benevento è solo l’ennesima ripetizione di uno schema che ormai conosciamo fin troppo bene. Una società che cambia pelle più volte, passando magicamente dalla manutenzione dei giardini al commercio di petrolio, ottenendo milioni di finanziamenti pubblici per progetti che non vedranno mai la luce. 

Un complesso produttivo che viene fatto sparire dai bilanci come un prestigiatore fa sparire una moneta, trasferito tra società compiacenti attraverso movimenti di denaro studiati a tavolino, e poi, quando il castello di carte crolla, ecco il fallimento, sì… dichiarato con un attivo pari a zero e un buco di 16 milioni di euro, mentre i veri responsabili osservano il disastro da lontano, protetti da una rete di complicità e cavilli legali.

Quello che più indigna non è la truffa in sé – pur grave – ma la sistematicità con cui queste operazioni si ripetono costantemente!

Lo stesso copione, le stesse mosse, gli stessi professionisti pronti a firmare documenti e a muovere capitali in cambio di una percentuale. L’autoriciclaggio completa l’opera, permettendo di riassorbire il denaro sottratto nello stesso circuito criminale, lavato attraverso operazioni finanziarie che ne cancellano la provenienza illecita. 

È un gioco al massacro contro l’economia sana, contro quelle imprese che invece pagano le tasse, rispettano i contratti e cercano di competere sul mercato in modo leale.

Eppure, nonostante i casi si accumulino, nonostante le procure lavorino a pieno ritmo, sembra che nulla cambi veramente. Le indagini sono complesse, i processi lunghi, e troppo spesso i responsabili riescono a cavarsela con pene simboliche o addirittura a ripetere lo stesso schema con nuove società e nuovi progetti fasulli. 

Intanto, lo Stato perde milioni di euro, i creditori – spesso piccole imprese – vengono lasciati a bocca asciutta, e la fiducia nel sistema economico si sgretola giorno dopo giorno.

Forse è arrivato il momento di chiedersi seriamente perché tutto questo continui ad accadere. Servono controlli più stringenti sui finanziamenti pubblici? Pene più severe per chi commette queste frodi? Oppure colpire in maniera decisa tutti quei professionisti – revisori, commercialisti, consulenti – che con le loro firme permettono a questi meccanismi di funzionare? 

Ma soprattutto, serve la consapevolezza che dietro a ogni frode di questo tipo non ci sono solo numeri su un bilancio, ma il futuro di un Paese che merita di meglio.

Perché alla fine, già… quando l’ultima sentenza sarà scritta e l’ultimo conto corrente sequestrato, a pagare il prezzo più alto saremo sempre noi, sì… cittadini onesti, quelli che ogni mattina si alzano per lavorare davvero, costruendo quell’unica economia reale che questi truffatori non potranno mai comprendere!

Un Paese che si regge sull’illecito è perfetto e non privo d’una sua armonia…

Già, prima d’aver deciso di trasferirmi, conoscevo molto bene un Paese che si reggeva sull’illecito!!! 
Non che mancassero le leggi, né che il sistema politico non fosse basato su principi che tutti, più o meno, dicevano di condividere. 
Ma quel sistema, articolato su un gran numero di centri di potere, aveva bisogno di mezzi finanziari smisurati (ne aveva bisogno perché quando ci si abitua a disporre di molti soldi non si è più capaci di concepire la vita in altro modo) e questi mezzi si potevano avere solo illecitamente cioè chiedendoli a chi li aveva, in cambio di favori illeciti. 
Ossia, chi poteva dar soldi in cambio di favori in genere, già aveva fatto questi soldi mediante favori ottenuti in precedenza; per cui ne risultava un sistema economico in qualche modo circolare e non privo d’una sua armonia.
Nel finanziarsi per via illecita, ogni centro di potere non era sfiorato da alcun senso di colpa, perché per la propria morale interna ciò che era fatto nell’interesse del gruppo era lecito; anzi, benemerito: in quanto ogni gruppo identificava il proprio potere col bene comune; l’illegalità formale quindi non escludeva una superiore legalità sostanziale. 
Vero è che in ogni transizione illecita a favore di entità collettive è usanza che una quota parte resti in mano di singoli individui, come equa ricompensa delle indispensabili prestazioni di procacciamento e mediazione: quindi l’illecito che per la morale interna del gruppo era lecito, portava con se una frangia di illecito anche per quella morale… 
Ma a guardar bene, il privato che si trovava a intascare la sua tangente individuale sulla tangente collettiva, era sicuro di aver fatto agire il proprio tornaconto individuale in favore del tornaconto collettivo, cioè poteva senza ipocrisia convincersi che la sua condotta era non solo lecita, ma benemerita.
Il paese aveva nello stesso tempo anche un dispendioso bilancio ufficiale alimentato dalle imposte su ogni attività lecita, e finanziava lecitamente tutti coloro che lecitamente o illecitamente riuscivano a farsi finanziare. 
Perché in quel paese nessuno era disposto non diciamo a fare bancarotta ma neppure a rimetterci di suo (e non si vede in nome di che cosa si sarebbe potuto pretendere che qualcuno ci rimettesse) la finanza pubblica serviva a integrare lecitamente in nome del bene comune i disavanzi delle attività che sempre in nome del bene comune s’erano distinte per via illecita. 
La riscossione delle tasse che in altre epoche poteva ambire di far leva sul dovere civico, qui ritornava alla sua schietta sostanza di atto di forza (così come in certe località all’esazione da parte dello Stato s’aggiungeva quella delle organizzazioni criminali o mafiose), atto di forza cui il contribuente sottostava per evitare guai maggiori, pur provando anziché il sollievo della coscienza a posto la sensazione sgradevole d’una complicità passiva con la cattiva amministrazione della cosa pubblica e con il privilegio delle attività illecite, normalmente esentate da ogni imposta…
Continua…

I dirigenti "BT" erano a conoscenza delle frodi contabili in Italia!!!

Stiamo parlando di “EXCLUSIVE-BT”… la società di telecomunicazioni britannica che da una indagine interna, si è scoperto uno scandalo contabile presso la sede operativa in Italia della stessa società…
Secondo BT, tre dirigenti del gruppo erano a conoscenza di frodi contabili all’interno di quella sede… 
Il documento difatti afferma che una rete di persone in “BT” (Italia) ha falsificato i documenti ufficiali, gonfiando le entrate e producendo fittizi rinnovi contrattuali, fatture e transazioni varie di fornitori, al fine di raggiungere obiettivi e di conseguenza relativi bonus che scattavano al raggiungimento di quegli obbiettivi…
Ora naturalmente, dopo aver preso atto su quanto emerso,sono state concesse tre settimane per giustificare quanto accaduto… anche se i tre dirigenti ne frattempo hanno lasciato londra e di conseguenza la società “BT” da quando è emerso lo scandalo…
Oltre a loro tre, anche la società “BT” italiana è stata incriminata per non aver controllato quanto di sua competenza escludendola così difatti, quale parte danneggiata.
I dirigenti quindi sono stati immediatamente sostituiti, mentre i dirigenti accusati di falso in Bilancio, sono stati altresì accusati di aver fissato obiettivi non raggiungibili, in quanto fortemente elevati…
Il documento ha rivelato inoltre che anche chi è stato incaricato della revisione dei conti di “BT” Italia, ha falsificato l’audit…ed è con questa motivazione che l’amministratore delegato ha dichiarato che la società non avrebbe potuto scoprire il problema, dato che i top manager di Londra non erano a conoscenza di quanto stava accadendo in italia… e sta provando a contestare le azioni legali collettive da parte di molti azionisti che hanno affermato che il gruppo BT-Italia abbia ingannato gli investitori e non ha comunicato tempestivamente quelle presenti irregolarità.
E’incredibile come nel nostro Paese vi sia una certa costanza nel compiere abituali frodi finanziarie e di come soprattutto quei suoi indagati, riescano a farla sempre franca, a scapito non non solo di questo loro Stato, ma soprattutto perché di fatto viene messa in cattiva luce, quel ruolo stesso di ciascuno di noi, che viene -a causa di quelle continue inchieste- etichettato quasi fossimo tutti, dei veri e propri ladri!!!

La Regione Sicilia s’impegna ad inviare 30 Ml di euro!!! Ma dove li trova???

Non ci vuole chissà quale genio per farsi due conti…
Sappiamo che il debito attuale del Comune di Catania ammonta a 1 Miliardo e 600 milioni di euro… 
Ora, per evitare quanto formalmente richiesto da parte della Corte dei Conti è cioè la messa in dissesto dell’amministrazione comunale, si sta tentando da Palermo di aiutare – con un Ddl regionale – questo nostro Comune, con una somma prevista (nella delibera di giunta non si fa riferimento a cifre e non sono citati limiti entro cui la somma dovrà essere calcolata…) da alcuni organi di stampa, all’incirca sui 60 milioni, da corrispondere in due anni…
Ora se fate un calcolo e cioè: 30Ml/1,6Miliardi di euro, il risultato sono delle briciole per far passare esclusivamente le prossime feste natalizie a tutti quei suoi dipendenti, attualmente in ritardo con gli stipendi e soprattutto a garantire ancora per qualche mese le poltrone a coloro che hanno determinato (con le loro azioni), quel dissesto!!!
E comunque, se pur apprezzabile sotto il profilo umano… ( anche se i soldi non dimentichiamo sono i nostri… ), questa eventuale soluzione, non potrà certamente risolvere il problema, ma che verrà soltanto posticipato e aggravato da ulteriori aumenti!!!
Che il governo regionale si prestasse a dare una mano al Comune di Catania era una circostanza alquanto prevedibile, d’altronde in gioco ci sono forti interessi politici e soprattutto partitici, che non possono prevedere in questa fase di essere stravolti, in particolare con quei due partiti di governo M5Stelle e Lega, che stanno facendo di tutto per annientarli, prevedendo di attuare quella serie di normative “anti-corruzione”, che faranno sì che molti nostri attuali referenti siciliani, potranno a breve cambiare… “professione”!!!
E non solo, anche molti funzionari pubblici nominati prima e durante il mandato del nostro attuale  Governatore Musumeci sarebbero a rischio, con le norme messe ora in campo dal nuovo decreto “legalità”…
Ma sarebbe bastato semplicemente che il nostro Presidente avesse richiesto per ciascuno di essi, due semplici documenti rilasciati dai Tribunali, chiamati “Carichi Pendenti” e “Casellario Giudiziario” (richiesti d’altronde in molte regioni del nostro Paese, prima di una qualunque assunzione… ma si sa, noi facciamo parte di uno Stato a parte, sì quello delle banane…), che molti di loro oggi, non dirigerebbero quegli importanti assessorati… ma forse debbo pensare che qualcuno all’interno di quel Palazzo d’Orleans, non sappia che l’eventuale trascrizione in quei documenti come “positiva”, vada intesa in maniera opposta… 
Ovviamente, caro Presidente se ricerca persona dal “pedigree” limpido… sono sempre disponibile ad inviarLe quelli personali, anche solo per farle comprendere come dovrebbero esserlo quello dei suoi più diretti collaboratori…
Quindi in attesa di vedere predisposto (da parte dell’Assessorato all’Economia e a quello alle Autonomie locali) il disegno di legge, affinché si possa venire incontro alle esigenze dell’amministrazione del Sindaco Pogliese, resto in attesa di veder da parte sua, compiere quel tanto richiesto “miracolo”…
Caro Presidente, desidero però confidarLe che io non credo neppure ai miracoli di nostro Signore (peraltro, non sono quelli che lo hanno reso grande…), per cui, ritengo altrettanto impossibile che Lei riesca a effettuare prodigi straordinari, come quelli ad esempio compiuti ultimamente, da quel famoso mago inglese chiamato “Dynamo”…
Ho l’impressione viceversa di trovarmi – se pur sempre in presenza di creature celesti – in quel detto famoso che dice: “Spoglia a Cristo e vesti a Maria”!!! 
E sì… caro presidente, il reale problema non sarà difatti trovare i soldi per far fronte alle esigenze del nostro Comune etneo, bensì trovare quelli per risanare le casse disastrate della Regione Siciliana, che come ben sa, sono in sostanziale “BANCAROTTA”!!!
Ma quest’ultima è un ‘altra storia, che ripropongo ai miei lettori attraverso un vecchio link, che la descriveva allora, in maniera perfetta: http://www.inuovivespri.it/2017/11/13/la-regione-siciliana-rischia-il-fallimento-per-questo-musumeci-apre-al-pd/#_ 
Buona lettura…

#Fermiamolacorruzione, colpiamola sul piano finanziario…

Ciao a tutti,
ho appena firmato la petizione “#Fermiamolacorruzione, colpiamola sul piano finanziario @pdnetwork @forza_italia @Mov5Stelle ‏@liberi_uguali” su Change.org. 
Comprenderete quanto sia importante. Potete firmarla anche Voi?
Ecco il link:
Come sappiamo, la corruzione in Italia è un buco nero che ingoia ogni anno decine e decine di miliardi di euro. 
Bisogna colpire i corrotti sul piano finanziario, come si fa per i mafiosi. 
Quanto sopra, rappresenta “l’ultima occasione per salvare l’anima onesta di questo nostro Paese.”
Per fermarla occorre ripensare la normativa anticorruzione recuperando il meglio della lotta alla mafia: i corrotti vanno colpiti sul piano finanziario. 
Questo già accade per i mafiosi grazie alla legge antimafia Rognoni-La Torre fortemente voluta da Pio La Torre, il segretario siciliano del Pci ucciso da Cosa nostra nel 1982. 
È questo il senso della proposta di legge anticorruzione La Torre Bis, scritta da Antonio Ingroia con Franco La Torre, figlio di Pio, e altri esperti. 

La proposta di legge prevede di estendere ai colletti bianchi indiziati dei reati più gravi, la normativa voluta da Pio La Torre.

Come la mafia, anche la corruzione deve essere colpita sul piano finanziario: solo così si potrà arginare un fenomeno ormai diventato sistemico e salvare l’Italia degli onesti dalla bancarotta causata dai corrotti.

Con questa petizione chiediamo a tutti i candidati delle elezioni che avverranno in Italia il prossimo 4 marzo, di impegnarsi a esaminare e approvare la proposta di legge La Torre bis, in modo da dotare quanto prima la magistratura di un nuovo e più efficace strumento normativo contro la corruzione. 

Ripeto, è l’ultima occasione per salvare l’anima onesta del Paese, altrimenti vincerà ancora una volta la classe dirigente criminale che controlla le nostre vite.
Promuovi anche tu questa petizione: inviala a tuoi amici su Facebook, Twitter, Tumblr e Whatsapp… vedrai che basta un piccolo gesto, per cambiare questo nostro paese!!!
Grazie.

Veltroni, Prodi e Napolitano: Soggetti "decrepiti" che vogliono imporre le proprie idee, ad un paese di giovani!!!

Sono scesi dai loro troni… ed eccoli ora schierati tutti, contro questa nuova riforma elettorale…
Invece di presentarsi a noi… per chiarire quelle loro ambigue posizioni, su alcune vicende storiche, volutamente mai chiarite, come ad esempio l’uccisione del Presidente della Democrazia Cristiana, Aldo Moro, il dossier Mitrokhin, oppure ancora i nomi mai emersi posti all’interno della loggia P2… o cosa dire di quelle presunte corruzioni per traghettare alcuni esponenti di altre correnti politiche all’interno della propria, ed ancora, mafia capitale, la trattativa Stato-mafia, le famose intercettazioni poi andate distrutte… e potrei continuare per almeno altri cinquant’anni, loro cosa fanno… ecco che si ripresentano nuovamente a noi, come se nulla fosse, quasi ci fossimo dimenticati…
Tutti contro tutti… in particolare contro questa nuova colazione tra PD, M5Stelle, FI, e Lega… ma soprattutto contro il segretario Matteo Renzi!!!
Come diceva la canzone di Mina… “L’importante è finire” e per loro qusta, rappresenta l’unica motivazione…
Bocciare tutto!!! Dal proporzionale, al ricorso anticipato alle urne, ma soprattutto sospendere l’accordo con il “Cavaliere”, visto come blasfemo… sì, dopo che negli anni scorsi, insieme ad egli, hanno definito, le intese concordate!!!
Ora, giungono nuovamente a noi, come se fossero dei padri fondatori della Repubblica, quasi potessero darci consigli, già… loro, proprio loro… ahi… ahi… ahi… come siamo ridotti male!!! 
La verità e che ormai, sono fuori da tutto… 
Essi, rappresentano il passato remoto, ma non vogliono accettarlo, anzi pur d’imporre quella loro scomoda presenza, tentano per l’ennesima volta di dare giudizi oppure ricattano il segretario del PD, dichiarando di sposare l’iniziativa del nuovo centro-sinistra… di Pisapia!!!
L’hanno definito, il governo dei “4 leader”, ma guarda un po, da chi viene il pulpito… 
Gente che con la politica ci ha campato una vita, ora vorrebbe all’improvviso far rifiorire vecchie margherite, da tempo ormai appassite… 
Loro che negli anni, sono rimasti legati a quel connubio d’idea politica “DC-PCI-PSI”… lo stesso che negli anni si è trasmutato in una evoluzione di partiti, che hanno conservato al proprio interno, sempre quegli stessi individui, ogni giorno più cadenti… ed ora, veri e  propri “bacucchi”!!!  
Sì… cari miei connazionali preparatevi, a breve ci racconteranno dei gravi rischi a cui andremo incontro con queste scelte politiche, alle instabilità di governo, ad un paese che diventerà sempre più ingovernabile, tutte… abituali stronzate che hanno condizionato in questi anni, noi italiani…
Non dimenticatevi d’altronde che questi individui, sono gli stessi che hanno fatto cadere il governo Berlusconi, allarmando ciascuno di noi, con rischi su spread e bancarotte, affinché al suo posto, fosse posto il Prof. Monti… abbiamo visto tutti com’è andata a finire quella sua politica austera…
La verità è che questi tentano ancora una volta, di salvaguardare i propri interessi e gli amici di merende, quelli dello stesso partito: da D’Alema a Bersani, dalla Bindi a Letta… 
Politici da tempo sono relegati in secondo piano o ancor meglio, “rottamati” da un nuovo Pd, che ha deciso di seguire il suo leader Matteo Renzi!!!
Allora… dico: Sig.ri miei, perché non vi godete questi ultimi giorni di salute (certamente cagionevole…), continuando a spendere quella pensione d’oro immeritata ricevuta e facendo in modo che questo nostro paese, possa procedere senza ciascuno di Voi…???
Non vi sono bastati gli sfaceli compiuti, non vedete in quale “merde” (in francese…) ci avete lasciato e avete ancora il coraggio di presentarvi???
Per favore, ve lo chiedo gentilmente… levatevi dai cog….!!!

L’Italia, presa ad esempio…

L’italia da sempre storicamente è stata guardata come un modello da imitare, dall’arte alla architettura, dalle innovazioni tecnologiche alla ricerca, dai prodotti tipici a  quei particolari vini esclusivi, dal manifatturiero alla elettronica, dal metalmeccanico alla realizzazione di grandi imbarcazioni navali, e via discorrendo….
Tutti i paesi, nessuno escluso, hanno inviato propri tecnici, per poterci copiare, per imitare quanto realizziamo, hanno richiesto ai nostri ingegneri, medici, ricercatori, ecc…, di seguirli nei loro paesi, corteggiandoli con stipendi e premi da favola e dando loro, direzione di cattedre e/o industrie…
L’Italia…un modello da imitare, ecco cosa è stata in questi 2 mila anni il nostro Paese… ed oggi è bastato così poco, già soltanto quanto riportato dai mass media che, notizie negative, vengono riportate a pieno scherno, per poter deridere ed offendere, il nostro paese…
Difatti, proprio qualche giorno fa, in una trasmissione spagnola, un esponente di primo piano, nell’apprendere le notizie sullo scandalo legato al calcio scommesse ed alla vendita  di alcune partite nel proprio paese, aggiungeva che bisognava estirpare questa malaffare, che dall’Italia purtroppo si era spostato ora in Spagna…
Vi rendete conto, noi quel modello da imitare…, noi che insieme al Brasile il calcio lo abbiamo esportato in tutto il mondo, noi che abbiamo esportato ovunque tecniche e metodologie,  direttori tecnici, allenatori, giocatori, ecco che adesso, veniamo accostati a qualcosa di poco onesto,  modello negativo da non imitare, perché ormai corrotti e venduti… 
Ora si è deciso di prevenire qualsiasi situazione illegale, sia in tema di prevenzione che di investigazione, vengono verificate anche eventuali situazioni di doping, tutto viene messo in discussione e certamente come da noi, inizieranno processi sportivi, sentenze, punizioni, squalifiche e punti di penalizzazione… tutto come da noi…
Ma poi perché meravigliarci, dopotutto mentre i nostri politici sono così impegnati a promuovere le proprie campagne elettorali e noi Italiani siamo più interessati a vederci le partite di Coppa Italia, nel frattempo, la nostra Guardia di Finanza continua anche oggi, a perquisire uffici, alla ricerca di documenti, nell’ambito delle solite inchieste su bancarotta e corruzione!!! 

POLITICA = MALAFFARE

Ormai siamo così abituati a sentire parlare di, concussione, corruzione per l’esercizio della funzione, peculato, corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, induzione, corruzione in atti giudiziari, abuso d’ufficio e chi più ne ha…, più ne metta, che ormai ci siamo fatti una cultura, di tutte quelle forme dilaganti di corruzione, che investono continuamente, dal Nord al Sud il nostro Paese…

Già un Paese macchiato da indagati, inquisiti e condannati, con una percentuale di quasi il 10% tra consiglieri e assessori, che tra reati che spaziano dalla pubblica amministrazione alla corruzione, passando per la bancarotta fraudolenta al finanziamento illecito, dalle turbative d’aste alla associazione mafiosa, dagli abusi edilizia alle concessioni commerciali
Ovviamente su quanto sopra… noi in Sicilia siamo al primo posto, in questa classifica vergognosa, i nostri consiglieri ed assessori, guidano la classifica, fra questi in particolare ci sono quelli del PdL, che ad oggi ne annovera circa una sessantina… ( già potrebbe chiamarsi il partito dei ladri ), per cui piuttosto che pensare di “ guadarci negli occhi…” sarebbe più importante che ci si dedicasse a fare pulizie al interno del proprio partito…
Ma non bisogna stupirsi, perché anche gli altri partiti non godono di buona reputazione, tra Presidenti di Regioni, Tesorieri, Assessori e Amministratori, non c’è ne uno che non appartenga a questo fans club… fatto di truffaldini ed imbroglioni, che però hanno ancora la faccia tosta di venirvi a chiedere ancora il voto!!!
Onorevoli di nome, ma certamente non di fatto, poiché ogni otto parlamentari c’è ne uno che ha avuto a che fare con la magistratura, ad oggi se ne contano più di un centinaio tra deputati e senatori…, il numero viene ovviamente oscurato, per non fare conoscere l’esattezza e la portata, ma se le indagini fossero svolte in maniera più particolareggiata, certamente saremmo a parlare di un numero ancora più elevato, tra coloro che verrebbero iscritti nel registro degli indagati…
Non ci dimentichiamo che i magistrati debbono richiedere l’autorizzazione a procedere per l’arresto di un parlamentare ( che gode dell’immunità ), anche nei casi di intercettazione e/o perquisizione personale, quasi sempre il più delle volte, mai concessa…
Infine il più delle volte, queste leggi, vengono varate, per modificare quelle condizioni, che porterebbero a condanne certe, ma che attraverso questi escamotage, ben consigliati e suggeriti dai propri legali, riescono a bypassare quelle restrizioni, ottenendo così alla fine, qualche sentenze di prescrizione o per decorrenza del termine…
Bisogna comunque aggiungere, che in molti casi, le indagini svolte dalla autorità giudiziaria, portano alla completa assoluzione dell’indagato, ed inoltre, che per quanto si è potuto assistere negli anni passati, una parte della nostra magistratura, abbia influenzato e non poco, l’indirizzo politico di una coalizione a vantaggio di un altra, la cosiddetta Tangentopoli della Prima Repubblica ed oggi dove la somiglianza appunto con quel periodo in cui tra, scandali, corruzione, malaffare, clima di sfiducia,  malessere generale, crisi economica, disoccupazione ed incertezza, ecco sembra che ormai, siamo giunti alla fine anche di questa “ inutile“ Seconda Repubblica…