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Le rate dei mutui a tasso variabile salgono del 60/70% mentre il tasso medio d’interesse nei finanziamenti potrebbe giungere ad oltre il 13.50%

Le rate di quelli a tasso fisso sono destinate a raddoppiare nel corso dell’anno, mentre quelle a tasso variabile dovrebbero salire del 60-70%

Una situazione gravissima quella delle rate dei mutui destinate a salire ancora a causa degli aumenti dei tassi d’interesse. 

La Bce ha confermato una nuova stretta nel mese di luglio e gli analisti prevedono un aumento di altri 25 punti base, secondo le previsioni del sindacato dei bancari, le rate di quelli a tasso fisso sono destinate a raddoppiare nel corso di quest’anno, mentre per quelli a tasso variabile il rimborso mensile dovrebbe salire oltre il 60-70%

Ho letto che per un mutuo a tasso fisso da 200.000 euro di 25 anni (il tasso medio applicato dalle banche potrebbe essere superiore al 6%), la rata mensile sarà all’incirca di 1.341 euro; viceversa per un prestito da 100.000 euro, sempre di 25 anni, col tasso al 5,6%, la rata mensile sarà, invece, di 627 euro. Restano invariati gli interessi a tasso fisso sui vecchi mutui, invece, mentre le rate di quelli a tasso variabile subiranno aumenti fino al 75%, vuol dire che chi pagava una rata di circa 500 euro al mese, ora pagherà al mese, 875 euro ovvero 375 euro in più!!!

I nuovi mutui a tasso fisso sono passati da un interesse medio di circa 1,8% anche fino a oltre il 6% con le rate mensili che, pertanto, possono risultare, sulla base delle offerte delle banche, anche più che raddoppiate. 

Comprenderete come il rischio sia quello di non riuscire a pagare più le rate mensili, parliamo di un valore complessivo dei mutui per l’acquisto di abitazioni intorno ai 425 miliardi di euro… con circa 3,5 milioni di cittadini, su un totale di 6,8 milioni, indebitati anche con altre forme di finanziamento, come ad esempio il credito al consumo e/o i prestiti personali.

Anche i finanziamenti hanno subito una impennata… il tasso d’interesse medio intorno all’8,1%, passerà alla luce della annunciata decisione al 13,65%: quindi, per acquistare un’automobile da 25.000 interamente a rate, con un finanziamento da 10 anni, il costo totale passa da 37.426 euro a 47.272 euro, con una differenza complessiva di 9.850 euro (+26,3%)…

Rischiamo a breve di finire come nel 2006 per gli Usa, una crisi che ha avuto gravi conseguenze sull’economia mondiale, in particolar modo nei paesi sviluppati del mondo occidentale, innescando la più grande recessione che ha condotto alla peggior crisi economica dai tempi della grande depressione…

Se non si provvede immediatamente a dare soluzione a questo problema, vedrete a breve ci ritroveremo con migliaia e migliaia di famiglie senza più una abitazione nella quale serenamente poter vivere!!!  

Incredibile, se da un lato le imprese che lavorano stanno chiudendo, viceversa i loro general contractor sopravvivono grazie ad essi…

Sì… è una di quelle tante situazioni subdole che si vengono solitamente a creare nel nostro paese… 
Infatti, se da un lato l’aumento dei prezzi delle materie prime andato sempre più aumentando, accompagnato dall’innalzamento dell’energia sta contribuendo a far chiudere molte imprese, viceversa, proprio coloro che hanno  in questo momento la patata bollente in mano, in quanto titolari dei contratti d’appalto e di conseguenza del rispetto non solo qualitativo, ma soprattutto contrattuale con riferimento ai tempi di realizzo dell’opera, beh… stranamente assistiamo che chi stava operando è quasi al fallimento e chi finora ha guardato gli altri lavorare, stranamente prosegue come nulla fosse… 
Purtroppo gli imprenditori coragiosi di quelle imprese lanciano da parecchi mesi le loro richieste d’aiuto, ma chi dovrebbe ascoltarli e non mi riferisco al governo nazionale che dimostra di non sapere che pesci pigliare, in particolare in questo periodo in cui sono presi principalmente dalla guerra, no… mi riferisco a quei dirigenti che preferiscono non ascoltare e bypassare il problema a chi sta sotto di loro…  
Che siamo giunti ormai al lockdown è sicuro, e difatti sono molte le imprese che stanno decidendo se stare chiudere o restare ancora aperte e soprattutto se continuare a rispettare quei contratti a suo tempo firmati che oggi però – a causa di quanto sopra – non possono essere più rispettati!!!

D’altronde come fa un impresa a pagare le bollette, i carburanti, le materie prime i cui prezzi di sono pressoché raddoppiati ed altri ulteriormente schizzati alle stelle, basti osservare in particolare quanti risultano praticamente irreperibili se non a costi insostenibili come acciao, bitume, alluminio, cemento, calce, inerti e tanti altri ancora e come riportavo sopra a peggiorare ulteriormente la situazione il rialzo del carburante e del gas che sta mettendo in difficoltà non solo chi effettua trasporti, ma anche la gestione stessa delle consegne. 

Ed allora, se un’impresa ogni giorno rimette nel suo operare migliaia e migliaia di euro, come può a fine mese sostenere i costi salariali dei dipendenti, quando tra l’altro quel suo “indifferente” contractor paga le fatture a 90/120 gg??? 
Scusate, ma forrei fare con Voi una semplice considerazione: se in una famiglia ogni giorno il capo va a lavorare per guadagnare 100 euro e a fine giornata per costi sostenuti ne spende 150, mi dite comè fara a fine mese a far quadrare i conti???
La stessa cosa ovviamente vale per le imprese e di conseguenza per lo Stato che vedrete a fine 2022, si ritroverà con un buco finanziario di di oltre 40 miliardi di euro!!!

Ed allora mi viene da pensare che anche quelle opere pubbliche oggi sono a rischio, non solo per l’aumento delle risorse necessarie a coprire l’incremento dei prezzi, ma anche per il mancato incremento dei fondi posti a garanzie su di esse che oggi non sono più certi…

Infatti, prima del Covid-19 eravamo giunti in totale recessione ed ora, dopo una piccola ripresa, grazie ai fondi giunti dall’Europa causa pandemia, siamo ritornati nuovamente in deficit e soltanto un nuovo sostegno dall’Ue potrà salvarci e certamente, le stime di crescita che si prospettavano intorno al 4%, ora possiamo scordarcele… 
Nel frattempo però questo nostro paese dimostra di avere molte analogie con la guerra in corso: difatti, mentre da una parte c’è chi sta morendo, dall’altra… c’è chi sopravvive proprio grazie ad essi, ma vedrete, è solo questione di tempo… 

We Build: il rischio zero non esiste!!!

Grand Paris Express, la linea metropolitana lunga 200 chilometri,capace di collegare quasi tutti i comuni della Île-de-France e promette di trasformare la fisionomia stessa di una delle più grandi metropoli europee.

A seguire il Terzo Valico dei Giovi – Nodo di Genova, da Genova a Milano quasi in un’ora. Dalla Liguria alla Lombardia a bordo di un treno ad alta capacità, un viaggio su una linea lunga 53 chilometri, 37 dei quali in galleria.

Ed ancora, la nuova linea metropolitana M4 che andrà ad integrare la rete di trasporto urbano con una nuova soluzione sicura, rapida e sostenibile. Sarà lunga 15 chilometri con 21 stazioni, la Linea Metro M4 Milano – detta anche “Linea Blu Milano” – attraverserà in soli 30 minuti il centro storico della città collegando il quadrante Est (aeroporto di Linate) con il quadrante Ovest, fino alla stazione di San Cristoforo. 

E cosa dire del progetto alta velocità in Texas che diventerà appena realizzato tra i maggiori collegamenti città-città al mondo, con una linea ad alta velocità – la prima degli Stati Uniti – per collegare due grandi città, Houston e Dallas, in meno di 90 minuti. Attraverso di essa verrà riscritta la mobilità in Texas in chiave sostenibile. Il treno difatti garantirà uno spostamento celere, sicuro e a basso impatto ambientale ad oltre 13 milioni di persone che oggi si muovono tra le due città in auto o in aereo.

Sempre “We Build” ha ottenuto l’aggiudicazione del nuovo Lotto costruttivo “H41 Gola del Sill–Pfons” della Galleria di Base del Brennero, del valore complessivo di €651 milioni. Il Gruppo partecipa al progetto con una quota complessiva del 50% della joint venture che realizzerà i lavori, insieme con la società svizzera Implenia (al 50%). 

Nel proseguire quella sua politica di ampliamento, We Build si è diretta in Australia dove ha firmato un contratto del valore in quota pari a 3,3 miliardi di dollari australiani (€2,1 miliardi), per il North East Link PPP Primary Package di Melbourne. Un progetto del valore complessivo di 11,1 miliardi di dollari australiani, il cui Gruppo parteciperà ai lavori di progettazione e costruzione. 

La società inoltre parteciperà anche con il 7,5% alla società di progetto a cui faranno capo le attività di Operation & Maintenance. Un progetto quest’ultimo con una grande valenza in termini di sostenibilità che porterà alla realizzazione di un collegamento essenziale per la rete autostradale della città, per ridurre i livelli di congestionamento del traffico e i tempi di viaggio per decine di migliaia di automobilisti, esso infatti eviterà il passaggio di 15.000 camion dalle strade locali ogni giorno, riducendo di 35 minuti i tempi di viaggio dei pendolari.

E di pochi giorni il contratto firmato da da oltre 1 miliardo di euro (oltre 10 miliardi di corone norvegesi) in Norvegia con Macquarie Capital, per la costruzione e la gestione del sistema viario e di ponti definito “RV.555 Sotra Connection PPP Project” (un sistema costituito da strade, tunnel, ponti e viadotti, nella contea occidentale di Vestland) eco che per Webuild è già ora di siglare nuove partership.

Gli analisti sono ora in attesa dei conti dell’anno appena concluso 2021.

Ho letto che la società ha aggiornato la guidance 2021 a metà novembre prevedendo ricavi tra 6,5 e 7,2 miliardi, con un indicatore economico intorno all’8%, prevedendo comunque una possibile revisione a causa dell’effetto della pandemia, dell’aumento spropositato dei prezzi delle materie prime, dei prodotti petroliferi e per ultima la guerra in corso in Ucraina, a cui si sommano i rapporti totalmente bloccati con la Russia!!!

Quindi, che ci sarà un calo nei margini previsti è sicuro e non è detto che questi ultimo potrà essere recuperato in tempi celeri, certamente non nell’anno in corso e ancor meno nel prossimo triennio 2023-2025!!!

D’altronde la situazione finanziaria mondiale e l’incertezza economica derivata dal conflitto in corso non permette a nessuno oggi di prevedere quali conseguenza si avranno e quali sviluppi porterà una nuova Europa, che di fatto avrà l’Ucraina sotto l’influenza della Russia (e forse non solo essa) e che produrra – a seguito delle sanzioni economiche applicate – un forte indebolimento economico di quest’ultima, il che vedrete, determinerà sempre più l’aumento dei prezzi di gas e petrolio, il che porterà – a differenza di quanto ci raccontano ogni giorno questi nostri abili politici – ad una crisi senza eguali, in particolare alle nostre imprese, pronte a dover sostenere condizioni non previste e soprattutto difficilmente per loro sostenibile, non solo per chi come la We Build è di fatto “General contractor”, no… sono soprattutto a forte rischio le imprese affidatarie, a cui vanno aggiunte tutte quelle migliaia di imprese subappaltatrici ed i loro dipendenti, 

Cosa aggiungere, osservando quanto sta accadendo ho ripesato a un libro “L’inverno del mondo” di Ken Follet, dove veniva descritta in quella trilogia, il destino di cinque famiglie legate l’un l’altro durante la metà del ventesimo secolo: un mondo funestato da dittature e dalla grande guerra…

Speriamo tutti che non si ripeta nulla di quanto accaduto allora e negli anni seguenti… 

Oggi c’è bisogno di pace, una guerra nel 2022 non è accettabile, neppure nel caso in cui una delle parti avesse ragione!!! 

Auspico quindi come molti di voi che il Presidente Putin ritrovi quella necessaria serenità e che l’Europa e ancor prima la NATO, facciano un passo indietro, affinchè si giunga presto alla fine del conflitto…

Soltanto così potremmo riacquistare quella necessaria tranquillità di cui abbiamo bisogno e riprendere così nuovamente le nostre vite…

Mentre – a tutte quelle imprese oggi fortemente a rischio tra cui ad esempio proprio quella sopra riportata “We Build”, non posso che augurare ad essaa buon fortuna e nel farlo riprendo una frase del grande Goethe: Qualunque cosa tu possa fare o sognare di poter fare, incominciala!!! L’audacia ha in sé genio, potere, magia. Incomincia adesso…

Chissà, il vaccino sarà forse l’unica soluzione contro il "covid-19", ma qualcosa mi dice che non è così impeccabile…

Sapete bene come il sottoscritto non sia un “No-Vax” anzi tutt’altro, visto che da tempo ho effettuato la terza dose e pur avendo affidato la mia speranza a quel vaccino, non ho mai nutrito una grande fiducia sui suo reali benefici, anzi in talune circostanze, l’impressione ricevuta è che proprio quel vaccino sia stato causa di talune problematiche gravi che hanno condotto a ricoveri urgenti nei reparti ospedalieri intensivi e ahime anche a numerosi decessi …

Tra l’altro vorrei aggiungere come proprio in questi giorni, l’aumento dei contagi dimostra che il vaccino non sia per nulla perfetto in quanto, se pur ci è stato più volte ripetuto come esso limiti in maniera considerevole la gravità del virus, di contro non impedisce a quest’ultimo di diffondersi ed aggravare anche quanti credevano – grazie alle dosi di vaccino effettuate – di essere finalmente immuni…      

Ed allora, nella speranza che quanto andrò di seguito a riportare non faccia scoraggiare o ancor peggio intimorire coloro che come il sottoscritto hanno voluto in questi anni affidarsi ai vaccini, certamente la lettera che segue lascierà a molti di voi inquetanti interrogativi, per come ha fatto con il sottoscritto, proprio perché i dati esaminati da quegli informatori scientifici, prendono spunto da dati certi, poiché fanno riferimento a precisi controlli medici a cui i militari USA sono da sempre sottoposti.       

La lettera inizia così:

Il 24 gennaio 2022, ho tenuto una tavola rotonda con medici ed esperti medici di fama mondiale che hanno condiviso le loro prospettive sull’efficacia e sulla sicurezza del vaccino COVID-19 e sulla risposta generale alla pandemia. A quella tavola rotonda, ho sentito la testimonianza di Thomas Renz, un avvocato che rappresenta tre informatori del Dipartimento della Difesa (DoD), che ha rivelato informazioni riguardo a un drammatico aumento delle diagnosi mediche tra il personale militare. La preoccupazione è che questi aumenti possano essere correlati ai vaccini COVID-19 che i nostri militari e donne sono stati obbligati a prendere.

Sulla base dei dati del Defense Medical Epidemiology Database (DMED), Renz ha riferito che questi informatori hanno riscontrato un aumento significativo delle diagnosi registrate su DMED per aborti spontanei, cancro e molte altre condizioni mediche nel 2021 rispetto a una media di cinque anni dal 2016-2020 . Ad esempio, alla tavola rotonda Renz ha affermato che le diagnosi registrate per problemi neurologici sono aumentate di 10 volte da una media quinquennale di 82.000 a 863.000 nel 2021. 

Ci sono stati anche aumenti delle diagnosi registrate nel 2021 per le seguenti condizioni mediche:

Ipertensione: aumento del 2.181%.

Malattie del sistema nervoso: aumento del 1.048%.

Neoplasie maligne dell’esofago: aumento dell’894%.

Sclerosi multipla: aumento del 680%.

Neoplasie maligne degli organi digestivi: aumento del 624%.

Sindrome di Guillan-Barre: aumento del 551%.

Aumento del cancro al seno-4870

Demielinizzante – Aumento del 487%.

Tumori maligni della tiroide e di altre ghiandole endocrine: aumento del 474%.

Infertilità femminile -472% Aumento

Embolia polmonare: aumento del 468%.

Emicrania: aumento del 452%.

Aumento della disfunzione ovarica-437%

Cancro ai testicoli aumento del 369%.

Aumento della tachicardia del 302%.

Renz mi ha anche informato che alcuni dati DMED che mostravano diagnosi registrate di miocardite erano stati rimossi dal database. 

A seguito dell’accusa che i dati DMED fossero stati falsificati, il 24 gennaio ti ho immediatamente scritto chiedendoti di conservare tutti i documenti riferiti, relativi o segnalati a DMED.” Non ho ancora sentito se hai ottemperato a questa richiesta.

Alla tavola rotonda, Renz ha rivelato i nomi dei coraggiosi informatori che hanno scoperto queste informazioni in DMED: Drs. Samuel Sigoloff, Peter Chambers e Theresa Long. Qualsiasi azione di ritorsione intrapresa nei confronti di queste persone non sarà tollerata e sarà immediatamente indagata. 

Al fine di comprendere meglio cosa, in caso di consapevolezza, il DoD ha sulle lesioni da vaccino COVID-19 ai membri del servizio, chiedo di fornire le seguenti informazioni:

1. Il Dob è a conoscenza dell’aumento delle diagnosi registrate di aborti spontanei, cancro o altre condizioni mediche in DMED nel 2021 rispetto a una media quinquennale dal 2016 al 2020? In tal caso, spiegare quali azioni ha intrapreso DoD per indagare sulla causa principale dell’aumento di queste diagnosi.

2. Le diagnosi registrate di miocardite in DMED sono state rimosse dal database da gennaio 2021 a dicembre 2021? In tal caso, spiega perché e quando queste informazioni sono state rimosse e identifica chi le ha rimosse.

Si prega di fornire queste informazioni il prima possibile e non oltre il 15 febbraio 2022.

Grazie per la Vostra attenzione.

Lettera del senatore Johnson al Segretario della Difesa.

Risposta all’aumento dell’Iva…

Non tutti vedono di buon occhio l’aumento dell’Iva dal 21 al 22 %, in particolare la grossa distribuzione che risponde a questi aumenti, schierandosi a favore dei cittadini, e rifiutando così l’aumento dell’imposta…
Certo qualcuno potrebbe pensare che l’1% non è poi un grande risparmio, ma l’averci pensato, gratifica certamente queste società che prima tra tutte, hanno pensato di voler venir incontro ai cittadini…
Esselunga, Coop, Ikea, sono queste le grosse catene di distribuzione, che hanno deciso di voler adottare una politica che, venisse incontro a questa crisi  che ha completamento distrutto il mercato e che non prospetta in tempi breve, nulla di buono…
E’ comunque una bella iniziativa, di sostegno soprattutto per le classi meno ambienti, considerato che alla fine questo aumento dell’Iva inciderà sulle loro tasche per circa €. 250,00…
Questo aumento insieme a tutti quelli che a breve inizieranno ad essere applicati, dimostra, per l’ennesima volta, di come i nostri governanti, non sanno quali misure adottare per uscire da questa crisi ed annaspano, provando a più riprese, quali misure adottare, per pagare i debiti che quotidianamente vanno creando… 
Ormai è palese, che le tasse arriveranno tutte…
Io l’avevo già preannunciato molti mesi fa, ma in molti hanno preferito credere alla bella fiaba raccontata da qualche ns. politico…
Già, quella quale un cavaliere, accompagnato da uno dei nani, si fece convincere dalla cattiva matrigna, che insieme avrebbero potuto sconfiggere i propri avversari…
Ed allora ecco che allora i nostri valorosi tre prodi, si avviarono, accompagnati dal loro fido asino, per tentare di riunire intorno a se, il proprio popolo, quello delle libertà ormai perdute…, per poter riprendere a vivere (essi) felici e rendendo sempre di più ( gli altri…) totalmente scontenti!!!