Archivi categoria: attesa

Catania: Il conto alla rovescia è iniziato.

Sì… c’è qualcosa nell’aria a Catania.

Un fermento silenzioso, quasi impercettibile, che sta iniziando a scuotere le fondamenta di un sistema che per troppo tempo ha creduto di essere intoccabile.
Grazie all’arrivo di nuovi sostituti procuratori, la giustizia sembra aver ritrovato un nuovo slancio. E mentre i nomi di alcuni iniziano a circolare in modo insistente tra gli uffici dei magistrati, c’è chi già trema all’idea di ciò che potrebbe venir alla luce.
Ovviamente ci sono notizie che, per ovvie ragioni, non possono esser rivelate. Sapete bene che non si possono divulgare dettagli, nomi o indagini in corso. 
Ma di una cosa sono certo: chi crede di essere al sicuro, chi pensa di aver coperto le proprie tracce con cura, farebbe meglio a ricredersi.
Perché la giustizia, quando si mette in moto, non si ferma davanti a nulla e Catania, oggi più che mai, sembra essere al centro di una tempesta che sta per abbattersi su chi ha sempre giocato con le regole, convinto di poterle piegare a proprio piacimento.
Il messaggio è chiaro: il tempo delle certezze è finito. 
E mentre alcuni sanno già di essere nel mirino, altri farebbero bene a guardarsi alle spalle, perché la caccia è appena iniziata, e nessuno può dirsi al sicuro.

Vuoi saltare la lista d’attesa??? Basta pagare!!! Non ci resta che auspicare nella "maledizione di Pompei"!!!

I pazienti affetti da gravi patologie versavano mediamente 100/150 euro, viceversa gli stessi esami erano gratis per familiari e amici…

Ho ascoltato in tv stamani la notizia che la Polizia di Stato del commissariato di Trani ha eseguito un’ordinanza cautelare emessa su richiesta della locale procura dal gip del Tribunale di Trani nei confronti di un dirigente medico e di una infermiera impiegati presso la struttura ospedaliera PTA di Trani, per i reati di concussione, peculato e truffa aggravata ai danni dello Stato.

Dalle attività di investigazione e soprattutto dalle intercettazioni ambientali e telefoniche, è emerso il modus operandi di quei soggetti, i quali avevano ideato un metodo consolidato per ottenere lauti compensi. 

Gli stessi difatti erano riusciti a creare un sistema parallelo a quel meccanismo di prenotazione e di attesa, gestendo così in modo che potremmo definire “privatistico”, quel servizio stesso di pubblica utilità…

Certo, pensando a tutti quei soggetti che per ragioni di salute hanno necessità di effettuare controlli medici e che per questi debbono non solo attendere vergognose lungaggini, ma altresì pagare (a nero…) per un servizio che dovrebbe essere garantito, è tutto che dire…  

Nello scrivere ora questo articolo, ho pensato per un istante ad una vicenda di questi giorni, accaduta a Pompei; mi riferisco alla riconsegna di alcune pietre trafugate da quel sito archeologico che secondo la leggendaria “maledizione” colpisce in salute chi sottrae i reperti dagli scavi…

Sembra infatti che siano tantissimi coloro che nei secoli siano ritornati sui propri passi ed allora riflettendo mi chiedevo perché quella stessa maledizione non colpisca ora coloro che – per quel vile denaro – se ne approfittano stando all’interno di quelle strutture sanitarie nei confronti di quei poveri malati…   

Peraltro il modus operandi utilizzato è simile a quello utilizzato da turisti, sempre di rubare si tratta, anzi questo è ancora più ignobile perché approfitta di chi ha bisogno, di quanto affetti da patologie gravi che per l’appunto necessitavano di cure con una certa solerzia; mi riferisco ad esami diagnostici tipo Tac, risonanze magnetiche e anche radiografie…

Poi ci si meraviglia di quanto tutti noi sappiamo, già… nessuno fa nulla, nessuno denuncia, ma anzi tutti subiscono, proprio per evitare che un giorno anch’essi possano aver bisogno nel superare quelle liste d’attesa e difatti ditemi, quanti oggi pur di non attendere mesi e mesi per una operazione –indispensabile per tentare di risolvere un grave problema di salute, sapendo quindi che se questo non verrà effettuato in tempi celeri il rischio è quello di vedersi morire – preferiscono pagare conti salatissimi e ricevere così quell’assistenza immediata???

Eppure fanno finta tutti di non sapere ed allora osservando quanto accade quotidianamente, non posso che concludere: dove le Istituzioni e i controlli mancano, ben venga su quei soggetti la “Maledizione di Pompei”!!

  

In attesa di "Giustizia"…

Credo che uno dei problemi più gravi della giustizia è legato alla lungaggine processuale e alla durata dei processi…
Ciò che maggiormente allontana i cittadini dallo Stato è proprio il problema della tempestività alla richiesta di giustizia da parte dei primi, che non trovano soluzione celere ai problemi fatti emergere…
Lo Stato… il più delle volte, forse a causa del sovranumero delle denunce presentate, del poco personale messo a disposizione e soprattutto dell’urgenza che taluni indagini hanno nei confronti di quegli esposti presentati, considerati non gravi o certamente meno urgenti rispetto ad altri… e si ha come la sensazione, che non si voglia occupare di noi…
Quanto sopra difatti, da come l’impressione che vi sia un certo disinteresse per le vicende che – pur dimostrando nei contenuti di possedere fatti gravi –  non ricevano quella giusta considerazione… forse perché non possiedono quel necessario risalto mediatico volutamente ricercato, ed il motivo per cui solitamente vengono accantonate…
Un’ulteriore problema è legato al comportamento di quel magistrato e/o di ogni altra autorità chiamata a valutare quanto ricevuto, in quanto non sempre quanto accertato, conduce alla definizione dell’indagine o a procedere con un processo.
Ora… osservando solitamente quanto avviene, si ha come l’impressione che non vi sia una corretta valutazione degli atti ricevuti, bensì… sembra che chi di dovere, sia portato a procedere con decisioni “ambigue” o quantomeno arbitrarie, che richiamano ad una mancanza di diligenza…
Comprenderete come, tutte queste circostanze, mettano in forte controversia i principi morali sui quali ciascuno credeva, in particolare nel voler essere sempre ed in ogni circostanza cittadini modello, lontani da quegli stereotipi sociali nei quali, “l’omertà e farsi i cazzi propri“, costituiscano gli unici esempi da seguire…
Perché purtroppo con questa nostra giustizia si diventa, non solo vittime, ma anche succubi… della stessa, tanto da venir sanzionati da quegli stessi giudici… che avrebbero dovuto soltanto verificare i documenti ricevuti dalla parte offesa e non addebitare a quest’ultimi le spese processuali… (P.s.: casualmente proprio su questo argomento, ho ricevuto alcuni giorni fa una missiva da parte di una Sig.ra, che evidenzia in maniera chiara quanto sopra riportato e mi ha chiesto inoltre la cortesia di pubblicare i documenti ufficiali, affinché si possa comprendere a quali ingiustizie ci si trova coinvolti, per aver cercato soltanto di fare il proprio dovere e di cercare aiuto nello Stato…).    

Ma la legge… ahimè non è uguale per tutti ed ecco perché oltre il danno vi sia la beffa e ci si ritrova a dover pagare le spese processuali, solo per aver fatto emergere reati gravi – a danno dello Stato – ma che stranamente… alcuni suoi uomini, non hanno voluto tener conto!!!
Ovviamente si può sempre pensare di procedere con quanto la legge prevede e cioè, con il ricorso!!!
Ma immaginate con quanto entusiasmo, ci si possa rivolgere nuovamente alla giustizia, sapendo di dover difendere una ragione, che è stata già in precedenza calpestata!!!
Ed allora ditemi – mi rivolgo a Voi, uomini delle Istituzioni – quanto altro tempo bisognerà aspettare per vedere finalmente quella giustizia giusta???
Sì, vorremmo evitare di trovarci stessi nel divano, come in quella vignetta di sopra…!!!