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Antonello Montante: L’uomo della svolta "antimafia"!!!

Sono oltre ventotto le persone ora indagate insieme all’ex Presidente di Confindustria Sicilia, Antonello Montante !!!
Tutta una serie d’individui che posti all’interno di quegli uffici istituzionali (rilevanti), permettevano ad egli – in base a quanto contenuto in una serie di dossier – d’avere influenza tanto sulla politica, quanto sulla società civile…
Un modo per controllare i propri avversari e soprattutto per conservare quegli scheletri dell’armadio, da utilizzare al momento opportuno…
In quei dossier vi sono i nomi delle persone più in vista in Sicilia e non solo, anche del paese!!!
E’ l’accusa mossa dalla Procura di Caltanissetta, ad uno degli uomini più influenti dell’antimafia, che ora la magistratura accusa di essere stata deviata a scopi utilitaristici e personali.
In carcere da oltre quattro mesi, dopo un periodo di arresti domiciliari, Montante avrebbe provato a distruggere le prove anche durante quel periodo, sempre secondo l’accusa della Procura…
Oltre l’industriale i magistrati chiedono di processare tutta una serie di personaggi che avrebbero favorito quelle metodologie di controllo, sorveglianza, pedinamento e intercettazione, tra questi vi sono nomi altisonanti, tra cui: l’ex Presidente del Senato, Renato Schifani, ma fra gli indagati spiccono i nomi dell’ex Capo dei Servizi Segreti, Antonio Esposito, ed anche del Colonnello Giuseppe D’agata, ex Capo Centro DIA di Palermo, di Marco De Angeli Sostituto Commissario in servizio prima alla Questura di Palermo e successivamente alla Prefettura di Milano, Ettore Orfanello Comandante di Polizia Tributaria di Caltanissetta e l’imprenditore Massimo Romano, titolare della catena dei supermercati “Mis-Carefour Sicilia”.
Indagato a piede libero il Prof. palermitano Angelo Cuva, accusato di aver fatto da tramite con l’ex Presidente Schifani…
E se pensate che l’inchiesta sia finita vi sbagliate…  
C’è un ulteriore inchiesta definita “BIS”, che riguarda il livello politico dei rapporti di Montante, che ruota intorno a nomi come l’ex Governatore Rosario Crocetta, gli ex Assessori alle attività produttive Linda Vancheri e Mariella Lo Bello, l’ex presidente di sicindustria Giuseppe Catanzaro e molti altri i cui nomi sono ancora sotto stretto riserbo 
Sono esponenti autorevoli delle istituzioni, che si sono dimostrati “infedeli”, in quanto negli anni, avrebbero rivelato notizie coperte da segreto, proprio per favorire l’ex Presidente Montante… il quale, per nome e conto dei suoi legali, continua a negare e ha sottolineare di essere stato: “L’UOMO DELLA SVOLTA “ANTIMAFIA!!!!

Chi l’ha vista??? Cosa…??? La "COMMISSIONE NAZIONALE ANTIMAFIA"!!!

L’ultima volta che ho ascoltato la Presidente On. Rosy Bindi (della Commissione parlamentare antimafia) è stato il 21 Febbraio a Palazzo Madama durante la Relazione conclusiva, che descriveva la situazione delle mafie in Italia, presentando un documento di 504 pagine sul lavoro svolto nei cinque anni di mandato, che si riassumevano in 245 sedute, 130 riunioni dei comitati di lavoro, per un totale di 315 audizioni e 104 missioni in Italia (in particolare in Campania, Calabria, Puglia e Sicilia, che rappresentano tradizionalmente le quattro regioni con il maggiore insediamento mafioso) e all’estero.

Inoltre dal lavoro svolto, sono state tratte due proposte di legge: la riforma organica del codice antimafia (legge 161/2017) e la riforma del sistema di protezione dei testimoni di giustizia (legge 6/2018), approvate dalle due Camere ed entrate in vigore.
Se osserviamo quindi quanto compiuto da quella Commissione, possiamo evidenziare che essa abbia contribuito ad una maggiore efficacia nel contrasto alle organizzazioni criminali di tipo mafioso, attraverso anche rilevanti collaborazioni con il Consiglio superiore della magistratura, con i Ministeri della giustizia e dell’interno, con la Banca d’Italia, con la Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo, con la Polizia di Stato, l’Arma dei carabinieri e la Guardia di finanza…

Senza tali contributi, sarebbe stato impossibile svolgere adeguatamente quei compiti istituzionali che hanno saputo tener viva l’attenzione sui temi economici, sociali e produttivi delle attività mafiose, nonché della verifica dell’adeguatezza della normativa sulla prevenzione e il contrasto delle varie forme di accumulazione dei patrimoni illeciti, del riciclaggio e dell’impiego di beni che rappresentino il provento delle attività della criminalità organizzata mafiosa…

Ulteriore attenzione è stata data alle associazioni antimafia, antiracket e antiusura, senza dimenticare la speciale considerazione che la Commissione ha voluto riservare al ruolo e alla storia dei testimoni di giustizia, ed inoltre, nel quadro di una collaborazione quasi strutturale riconosciuta dal Consiglio superiore della magistratura, si è intervenuti nell’ambito di quelle attività connesse alle tornate elettorali nelle regioni e nei comuni, in particolare quelle che tornavano al voto dopo uno scioglimento o un accesso ispettivo per forme di infiltrazione e condizionamento mafioso. 
Perché lottare contro le mafie non significa soltanto “reprimere”, ma significa avere bonificare, trasformare e costruire agendo su due livelli: quello politico “attraverso una maggiore giustizia sociale ed economico, attraverso la correzione o la cancellazione di quei meccanismi che generano dovunque disuguaglianza e povertà!!!
Ora incredibilmente sembra che le mafie siano scomparse…
Fateci caso, nei Tg nazionali e regionali si parla esclusivamente di migranti, come se la lotta all’immigrazione sia diventata la principale strategia dell’ordine pubblico, in linea con le nuove gerarchie della sicurezza, per i quali un immigrato sia più pericoloso di un mafioso!!!
Quindi, se da un lato s’inneggia la sentenza sul riconoscimento della trattativa Stato-mafia, dall’altro si trascura di dare priorità alla ricostruzione di quell’organismo parlamentare che ha contribuito negli anni a rendere le mafie meno sconosciute e a segnare con alcuni suoi atti, non solo la vita parlamentare, ma la stessa storia del nostro paese…

Non si comprende quindi perché ora che quelle mafie hanno raggiunto un ruolo economico /e finanziario così considerevole, con una presenza altresì costante in tutte le regioni italiane (circostanza quest’ultima che mai storicamente era stata raggiunta…), si continui ad operare, senza rimettere nuovamente in movimento, quella importante commissione!!!
Ho come l’impressione che qualche “puparo”, abbia deciso di far ritornare indietro di trentanni questo nostro Paese…
Già… quando erano in molti a sostenere per l’appunto quel ritornello: La mafia non esiste”!!!

  

Sono per la legalità e contro il pizzo!!!

Già… con questa frase l’ex presidente di Confindustria, si presentava sul fronte dell’antimafia con iniziative mirate… 
L’aspetto che emerge oggi in maniera inquietante, è diverso da quello di un uomo a suo tempo considerato da molti miei conterranei, quale “simbolo” dell’antimafia…
Un presidente di Confindustria Sicilia, che aveva voluto dare una svolta, premiando in particolare tutti quegli imprenditori siciliani (pochissimi… ma meglio di niente…) che si erano voluto ribellare al racket. 
Certo… assistere ora, in quali modi egli sia giunto a seguito dell’inchiesta per mafia (con cinque pentiti che lo accusano, parlando delle sue frequentazioni “pericolose”) e per quanto evidenziato in questi giorni dalla Procura nissena, attraverso un presumibile sistema di spionaggio, nel quale sono coinvolti uomini delle Istituzioni, fa pensare che forse, quel sistema di legalità, abbia nei fatti… letteralmente fallito!!! 
Cosicché… riesaminando alcune dichiarazioni espresse alcuni anni fa da alcuni noti personaggi di primo piano, sia della nostra imprenditoria che della politica regionale, viene da chiedersi, quanto quelle frasi allora fossero fondate o espresse esclusivamente per perorare una causa, sulla cui motivazione, vi erano interessi personali… 
Ricordo ad esempio il Presidente di Confindustria  Giorgio Squinzi, che disse all’indomani del suo arresto: “Sono sorpreso dalle anticipazioni a mezzo stampa, è sempre stato contro i clan“… oppure del Governatore della regione Sicilia, Rosario Crocetta, che manifesto il proprio sostegno: “Conosco la sua storia personale e professionale, per me è persona impegnata contro la mafia”….
Ora però, esaminando le inchieste di questi giorni, viene da chiedersi se quelle frasi, avessero realmente una loro valenza, oppure servivano a difendere in quel caso, l’amico di turno… 
L’hanno chiamata “Antimafia”, sì… quel nome è suggestivo, direi quasi emozionante, perché da un senso di lotta, di giustizia, di vittoria…
Ma quanto poi andiamo ad analizzare i fatti, scopriamo come in questa terra nulla sia cambiato nulla e quelle lotte (mai fatte…) si dimostrano vane…
Basti vedere ad esempio quella mala-gestio dei beni sequestrati alla mafia, i conflitti d’interessi alla Regione, l’irregolarità riscontrate sull’utilizzo dei fondi europei, la corruzione e la privatizzazione all’interno degli aeroporti, gli appalti concessi illecitamente alle imprese amiche o a quei comitati d’affari, passando ad una politica venduta o a quanti la finanziano e le procurano i necessari consensi, per finire con tutti quegli uomini e donne delle Istituzioni, dedite al malaffare, alle tangenti, ad un sistema criminale e corruttivo…
Ed allora viene da chiedersi… chi potrà mai difenderci da tutto questo???
Basterà quale ultimo baluardo la sola Magistratura (quella ovviamente… leale e incorruttibile) in difesa della nostra legalità?  
Come si fa a riconoscere un personaggio che a parole, si proclama “anti-mafioso e/o paladino della legalità”senza avere mai presentato in vita sua, una sola denuncia!!!
O forse dovrei ricordare quel automezzo incendiato (chissà… forse da qualche marito incazzato o da un ex dipendente licenziato…) o anche per aver ricevuto una minaccia telefonica (mai appurata successivamente nei tabulati telefonici…), oppure perché a suo dire, è stato minacciato, avendo ricevuto una busta anonima, con all’interno un proiettile…
Per favore… se sono questi gli uomini con cui va contrastata la mafia, possiamo stare freschi… d’altronde ritengo che la stessa considerazione, la stiano facendo ai piani alti di quell’associazione criminale!!!
Peraltro, basti vedere in quali modi questi individui dimenticano spesso (con quelle loro associazioni…) di costituirsi parte civile oppure abbandonano a perseguire quelle collusioni emerse tra i propri iscritti, nelle quali ahimè sono presenti alcuni loro amici (legati chissà proprio ad egli, attraverso quel comitato di affari…) o forse debbo pensare che sono talmente ricattabili, che non possono fare più nulla, se non adeguarsi alle richieste di cosa nostra, ma nel frattempo, tanto per impressionare tutti, gridano a squarciagola: La mafia è una montagna di merda!!! 

Indagati??? Già, di tutto… di più, tanto ormai non se ne esce più!!!

L’inchiesta “Montante” sta iniziando a mostrare tutti i suoi tentacoli…
Si è scoperto da poche ore, come a quel sistema di spionaggio facesse parte anche una talpa, precisamente della Direzione Nazionale Antimafia!!!
La persona è ancora da individuare,  ma chissà forse è già stata scoperta, ma i poliziotti e i magistrati di Caltanissetta che indagano sulla rete di protezione dell’ex presidente di Confindustria, non vogliono esporsi nel far emergere il nome… 
Certamente una circostanza grave quest’ultima se venisse confermata e comunque, per quanto abbiano potuto scoprire in questi giorni, non è la sola… 
A tutti quei nomi eccellenti ecco che oggi è emerso che anche l’attuale presidente di Confindustria Sicilia, oggi “Sicindustria”, Giuseppe Catanzaro insieme all’ex governatore della Sicilia, Rosario Crocetta sono stati indagati nell’ambito della stessa inchiesta che ha portato all’arresto di Antonello Montante. 

Con loro due, sono anche indagati gli ex assessori alle Attività produttive (Linda Vancheri e Mariella Lo Bello) e l’ex presidente dell’IRSAP (l’ente regionale per lo sviluppo delle attività produttive) Mariagrazia Brandara… 

E’ emerso che Rosario Crocetta, abbia favorito lo stesso Montante, il quale si era prodigato ad aiutare l’ex governatore, impedendo che venisse reso pubblico un video dal contenuto scandaloso, nel quale era stato ripreso l’ex presidente della regione siciliana…
Se si è trattato di un favore ( o di un ricatto… ), questo non è stato ancora appurato, ma se non ricordo male, durante il suo governo, furono assegnati due assessorati, proprio a uomini indicati dal Montante…
Certamente, visto con quanta prodigalità si sono spesi gli imprenditori di quella associazione, per la campagna elettorale dell’ex presidente della Regione, sono certo che in cambio lo stesso, lì avrà  favoriti nell’assegnazione dei molti appalti pubblici…
Un vero e proprio voto di scambio corruttivo… alla faccia della legalità promessa e delle battaglie da sostenersi contro la mafia e quelle associazioni criminali… che nel corso di quella sua legislatura, non si sono viste, peccato che nessuno – ad esclusione del sottoscritto e di qualche giornalista “non ricattabile” – le abbia mai evidenziate!!! 

Le intercettazioni parlano chiaro, ma soprattutto saranno i nomi di quanti si trovano oggi nei documenti sequestrati ed in quelle chiavette di memoria usb, nelle mani degli organi inquirenti, a fare a breve la differenza…

Ciascuno di quei nomi oggi è un potenziale ricattato… e quindi tutte le procedure compiute da quei soggetti, dovranno essere ora nuovamente rivalutate o quantomeno verificate… 
Certo che con un “sistema di controllo” così ramificato, dove si controllava tutti….diventa difficile credere che ci possa essere qualcuno che sia riuscito a sfuggire a quelle pressioni esterne e che quindi, non avendo notizie d’altronde che qualcuno abbia denunciato… che non si sia fatto anch’esso sottomettere!!!

Termino con una frase che ho letto: “stamattina tutto a posto… anche se la stanno facendo vastasa”.
Si… sono d’accordo, l’hanno fatta proprio vastasa!!!
Un vero schifo quanto sta accadendo all’interno di quegli uffici istituzionali, ciascuno di quegli individui meriterebbe d’essere deportato… in qualche terra, lontano dalla nostra isola!!!
Per una volta forse, contrariamente a quanto hanno finora fatto, inizieranno a comportarsi pensando non più solo per se stessi o per i propri familiari: Vedrete come laggiù, da soli, con un sacchetto di semi e qualche attrezzo agricolo, cominceranno a zappare sì… ma questa volta, per far mangiare anche tutti gli altri, suoi… nuovi limitrofi!!!

Uomini dello Stato… al di sopra di ogni sospetto!!!

Se qualcuno pensava che i nomi eccellenti degli indagati nell’inchiesta della Procura di Caltanissetta che ha portato all’arresto dell’ex presidente di Confindustria Sicilia, Antonello Montante, sara rimasto oggi certamente deluso…
Già, un altro avviso di garanzia, per concorso in corruzione, è stato notificato ad un Vice questore aggiunto, in servizio presso la Polizia di frontiera dell’aeroporto di Fiumicino. 
Inoltre, per favoreggiamento sono state indagate le sue due strette collaboratrici…, in quanto – secondo gli inquirenti- avrebbero aiutato l’imprenditore a distruggere alcuni documenti depositati dentro quel suo archivio segreto, files custoditi dentro alcune pen-drive usb e nascoste durante la perquisizione dentro uno zaino, lanciato dal balcone poco prima dell’arresto. 
Gli investigatori comunque hanno recuperato anche questo materiale…. e chissà cosa avranno trovato e chi sono le persone, che erano finite grazie a quel sistema di spionaggio, sotto osservazione…  
Sale quindi così a 25 il numero degli indagati dell’inchiesta, anche se è certo chi magistrati staranno valutando la posizione di altre soggetti che avrebbero avuto un ruolo importante in sistema a servizio dell’ex presidente di Confindustria . 

Il proprio legale si è giustificato dichiarando: “Il mio assistito, all’arrivo della polizia nella sua abitazione, non si è disfatto di alcuna prova di reato…Temendo che non si trattasse di agenti ma di malviventi, ha tardato ad aprire e ha cercato di mettersi al sicuro”. 
Il contenuto di quei dispositivi d’archiviazione esterna se pur danneggiate, sono state ritrovate dalle forze dell’ordine dentro quello zaino e sono ora in possesso degli inquirenti». 
Resta ancora da chiarire il ruolo (presunto) di favoreggiamento che avrebbero svolto le due collaboratrici dell’ex presidente, ora indagate…
Naturalmente il Montante respinge tutte le accuse rivolte, in particolare di avere costruito un sistema per realizzare veri e propri dossier, contro i suoi possibili avversario o su quanti stavano accertando quelle proprie responsabilità, grazie alla propria rete di spionaggio… 

Infine… il legale dell’ex presidente ha dichiarato che il proprio assistito è  rimasto molto sorpreso, scosso e dispiaciuto, ribadendo la sua totale fiducia nella giustizia…
Per quanto quel sistema ( se realmente dimostrato… ) prevedesse tutta una serie di corruttele, il fatto più grave è l’aver scoperto che dietro quell’imprenditore ed ex presidente di confindustria, vi siano uomini delle istituzioni, che si sono lasciati corrompere…
Certo che, se basta realmente così poco per svendersi, viene il dubbio che per poco di più, tutti sono disponibile a cedere a quelle lusinghe……   
D’altronde come ripeto spesso in questo mio blog, la maggior parte dei miei connazionali, ha avuti meriti personali… direttamente proporzionali alle raccomandazioni ricevute, senza le quali, molti di essi… anzi la maggior parte, starebbe ancora oggi sotto le cosce delle proprie madri…
Ah… certo, sempre che quest’ultime siano libere e non impegnate… a segnalare quel proprio figliolo!!!  

Double Face: Uomini dal doppio volto!!!

Esponenti delle forze dell’ordine, politici, imprenditori, tutti legati tra essi, per poter compiere quanto necessitava quel “Sistema Montante”…

Sono 22 le persone ora indagate nell’ambito della operazione “Double Face“, coordinata dalla squadra mobile di Caltanissetta e coordinata dalla Dda…
I reati ipotizzati prevedono l’associazione a delinquere e nel caso particolare dell’ex presidente di Confindustria Sicilia, Antonello Montante, vi è l’aggravante di aver diretto, promosso e organizzato l’associazione stessa…
Inoltre, oltre a quanto sopra, vanno sommate le accuse per minacce, favoreggiamento, corruzione e rilevazione segreto d’ufficio, soppressione, distruzione e occultamento di atti pubblici, accesso abusivo a sistemi informatici, simulazione di reato…

Leggendo quanto sopra mi sono chiesto, chi mai ha potuto compiere quelle azioni e quindi, tralasciando – per come solitamente faccio – i nomi di quegli indagati, non mi sono sorpreso più di tanto, nel trovare tra quei nomi, anche uomini delle nostre istituzioni…

Ed allora presentiamoli questi funzionari “fedeli” dello Stato…
Un Colonnello dei Carabinieri a capo della Dia, un Maggiore della Guardia di finanza, un Comandante del nucleo di Polizia tributaria, un Sostituto Commissario della Polizia in servizio alla questura, l’ex direttore dell’Aise (il servizio segreto civile), un Generale, un Capo reparto, ed anche un ex poliziotto…

A questi sopra si aggiungono inoltre alcuni imprenditori, un ex segretario regionale CISL ed un dirigente regionale, 

Ah… dimenticavo, tra i nomi eccellenti – che spiccano tra i 15 indagati non soggetti a misure di custodia cautelare – vi è anche un Senatore di Forza Italia ed un docente di diritto tributario e responsabile scientifico del corso di “prevenzione di criminalità e della corruzione” presso l’Università…
La presunta rete di spionaggio controllava molte persone… ma in particolare mirava a controllare chi, puntava proprio su di essi…
Ecco allora quei nomi… ciascuno di essi posto all’interno di un dossier e quest’ultimo insieme a tutti gli altri nascosti all’interno di una stanza segreta all’interno di una villa ed ora che sono stati scoperti… finalmente posti sotto l’osservazione delle forze dell’ordine (questa volta però… di quelli “buoni”)!!!
Ed allora mi sono chiesto, a cosa può servire un sistema di spionaggio del genere, a parte proteggersi dalle inchieste che  avevano visto alcuni indagati collusi con l’associazione mafiosa…???
Ed allora ho compreso: quel sistema (se realmente realizzato…), aveva la funzione d’influenzare tribunali, politici, governi e sindacati!!!

Ora, rileggendo quanto emerso dall’inchiesta mi sorge un dubbio: Siamo sicuri che possiamo affidarci agli uomini dello Stato, ma soprattutto di quali di questi uomini stiamo parlando??? Come facciamo a comprendere chi sono i buoni e chi i cattivi??? Non è che nel voler fare il nostro dovere di bravi cittadini, ci ritroviamo indirettamente coinvolti in qualcosa di più grande di noi??? Ed infine chi ci proteggerà… chi garantirà le nostre fonti o i documenti consegnati??? Chi… forse quegli stessi uomini delle istituzioni che stiamo per denunciare???
Qualcosa in questo sistema “malato” non quadra!!!
Già… diventa sempre più difficile credere che intorno a noi possa esistere qualcosa di onesto, incorruttibile e non alienabile, qualcosa su cui avere fiducia, quando ogni giorno che passa t’accorgi d’esser sempre più solo e forse solo un po’ più fortunato, sì… in quanto immune da quell’infezione chiamata “corruzione“, la stessa che ha colpito purtroppo. la maggior parte dei miei conterranei…
Come uscirne…??? Non so… e disgraziatamente non riesco neppure a immaginare, a chi possiamo rivolgerci…

"Paladini" della legalità???

Era stato considerato da molti all’interno di Confindustria, come il nuovo paladino dell’antimafia!!!
Ed invece, l’ex presidente degli imprenditori siciliani Antonello Montante, è finito ancora una volta agli arresti domiciliari, questa volta con l’accusa di associazione a delinquere, finalizzata alla corruzione di esponenti delle forze dell’ordine!!!
La Procura di Caltanissetta gli ha contestato d’aver creato un vero e proprio sistema illegale, che serviva a spiare l’inchiesta scattata nei suoi confronti tre anni fa, a seguito di alcune dichiarazioni da parte di pentiti di mafia.
Aveva costituito una rete di spionaggio, che lo tenevano informato su quanto accadeva all’interno di quei pubblici uffici… 
Mi sembra di rivedere una scena della serie televisiva tanto apprezzata dal pubblico in questi giorni… “La mafia uccide solo d’estate“, in particolare quando riferendosi del Tribunale di Palermo, raccontava che all’interno di quel palazzo, “tutti controllavano tutti”… e cioè a seconda dei movimenti degli uscieri, dalla mole dei dossier che uscivano dalla Procura, si comprendeva se vi erano in programma degli arresti eccellenti oppure se dalla richiesta urgente del Procuratore nazionale ai propri sostituti… vi era in atto un’inchiesta importante e così via…
Ecco quindi che sono scattati ora gli arresti domiciliari per altre sette persone, che farebbero parte dei componenti di quella rete di spionaggio al servizio di Montante… accusa mossa dai sostituti procuratori Stefano Luciani e Maurizio Bonaccorso, dall’aggiunto Gabriele Paci e dal procuratore capo Amedeo Bertone.
Dall’inchiesta di due anni fa, l’ex presidente di Confindustria, aveva ricevuto un avviso di garanzia per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa, nel quale venivano ipotizzati legami d’affari e rapporti di amicizia con alcuni boss… 
Durante i riscontri, gli investigatori della squadra mobile di Caltanissetta, avevano perquisito alcune abitazioni e aziende dell’imprenditore ed in una di queste, all’interno di una villa, era stata scoperta una stanza segreta, con all’interno dossier su magistrati, politici ed esponenti della società civile….
Certamente, è alquanto ambigua questa circostanza, anche se l’ex presidente, ha continuato a dichiarare che: “I pentiti che mi accusano sono i mafiosi che ho contribuito a colpire duramente con le mie denunce“.
Come non ricordare d’altronde quella sua frase “Chi non denuncia è fuori dall’Associazione”!!!
Ma il punto ora da comprendere è se quanto dichiarato, rappresentava esclusivamente uno stratagemma dello stesso imprenditore, per creare su di se, quell’immagine di “paladino” della legalità e dell’antimafia?  
Ma, tenendo sempre ferme quelle accuse di associazione mafiosa, ora… sono i nuovi guai giudiziari appena contestati, che presentano una lista lunga di reati di corruzione, tra cui spicca in particolare, l’aver corrotto la “fedeltà” di alcuni rappresentanti delle forze dell’ordine, attraverso costosi regali e soprattutto… assunzioni varie per quei propri familiari.
Che dire: Cambiano i paladini, ma la storia come si vede… resta sempre la stessa!!!

Catania è tempo di "indignarti"!!!

Dando prosecuzione all’operazione eseguita in questi giorni dalla Dia di Catania, che ha fatto luce su un sistema illegale degli appalti nei rifiuti, desideravo riprendere una nota della conferenza stampa, nella quale erano presenti i signori: Carmelo Zuccaro (procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catania), Sebastiano Ardita (procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Catania), Maurizio Calvino (capo del Secondo Reparto della Direzione Investigativa Antimafia), Renato Panvino (capocentro della Direzione Investigativa Antimafia di Catania), Fabio Regolo (sostituto procuratore della repubblica presso il Tribunale di Catania), Alessandra Tasciotti (sostituto procuratore della repubblica presso il Tribunale di Catania).
Ciò che m’interessa portare in evidenza è una parola espressa in quella sede e cioè: “INDIGNAZIONE”!!!
Sì, è ovvio che alla parola “indignazione” dovranno seguire come sempre… non meri discorsi di facciata, ma azioni decise di contrasto dell’autorità giudiziaria e degli organi di polizia che con l’autorità giudiziaria collaborano, per far fronte ad un fenomeno che coinvolge e interessa sempre più i servizi pubblici fondamentali di questa nostra città… 
Circostanze quest’ultime, che evidenziano di turbare la regolarità del quieto vivere, la qualità della vita dei suoi concittadini, non meno di altri delitti di strada…
Ecco è tempo quindi che ci si “indigni” di fronte a fatti del genere!!!
E’ questa la parola utilizzata dal Procuratore della Repubblica, Carmelo Zuccaro, che riassume perfettamente quanto dovrebbe accadere in questa città… e dove, un importante ausilio deve essere dato da quella parte considerevole rappresentata dal giornalismo “illuminato” e mi permetto d’aggiungere, da tutti quei cosiddetti “free lance”, che come il sottoscritto, si fanno portavoce con i loro post, di quell’indignazione, manifestando con puntuale occasione, tutto il proprio dissenso, per ciò che rappresenta corruzione e malaffare… 
Mi permetto quindi di riprendere un passaggio fondamentale dell’intervista: “Ecco perché, che al di là dell’erudizione della norma, poco conta in questo momento se si tratta di corruzione per atto contrario, per atto dovuto, se si tratta di concussione, induzione in debita e quindi 318, 319 o 319 quater… questi, sono problemi da risolversi nelle aule di giustizia, ora è tempo di far comprendere ai cittadini, quanto è accaduto, i fatti accertati, far capire loro il disvalore penale della condotta, che va molto oltre quello della pena edditale, gravissima, peraltro disegnata dal legislatore nel codice penale, il disvalore maggiore… sì esattamente quello che dichiarava sopra il Procuratore, deve essere “l’indignazione” di fronte a questi fenomeni!!!”.
Bisogna rivolgere quindi ogni nostra azione ad una nuova platea, non bisogna parlare d’altronde a chi possiede già un futuro assicurato, ma tutti noi, dobbiamo rivolgere ogni nostra parola ai giovani di questa terra, ai nostri figli, ai nipoti, a quanti tra loro vorrebbero che quei propri titoli di studio, servissero a contribuire per far crescere la propria città, il loro paese, questa loro terra… e per far ciò, contano esclusivamente sui propri sacrifici, orgogliosi di mettere al primo posto la propria dignità… per metterla al servizio del proprio paese, sperando magari di poter avere un futuro migliore dei propri genitori!!!
E’ tempo quindi che quei “ladri di futuro” vengano imputati alle loro responsabilità, per poter lasciare spazio a coloro che il loro futuro, hanno deciso di scriverselo da soli, costruendolo giorno per giorno, attraverso i propri sacrifici…

La mafia dimostra d’avere una grande continuità, l’Antimafia di contro, sembra possedere una straordinaria discontinuità!!!

Ogni giorno ascoltiamo su arresti da parte delle nostre forze dell’ordine… 

Per ultima, quella compiute stamani dalla GdF di Catania, che a portato – a conclusione delle indagini sui Comuni di Acireale e Malvagna nel Messinese – all’arresto di diciassette indagati, tra cui anche un sindaco…
L’impressione generale comunque che si ha, è quella che la mafia dimostra d’avere una certa continuità… mentre l’Antimafia, sembra possedere una sua straordinaria discontinuità… 
Difatti, le circostanze corruttive che vengono di volta in volta portate in evidenza, esprimono quei fatti, come qualcosa di eccezionale, sì… come se fossero apparsi a noi per la prima volta, mentre come ben si sa, gli inquirenti, le nostre forze dell’ordine, le magistrature ed anche l’opinione pubblica… le hanno già viste e riviste da una vita… eppure si ha sempre l’impressione che il sistema “reset” le inchieste passate, per ricominciare ogni volta daccapo…   
Già, ci si dimentica con molta facilità che la mafia è un’organizzazione potente, che attraverso quei suoi uomini “d’onore” riesce a condizionare la vita della gente comune e di come al suo interno, non vi siano soltanto criminali, ma anche gente insospettabile, appartenenti a quella vecchia nobiltà, alle istituzioni, alla politica, alla imprenditoria e a quegli ordini di categoria, sono loro che influenzano con quel loro potere il giudizio dei cittadini e sul chi fidarsi per poter andare avanti… 
Si sa… la mafia si regge su principi antichi, ma utilizza strumenti moderni per nuove occasioni di profitto, ed oggi come allora, teme la memoria storica… perché permette a quel suo avversario storico chiamato Stato, di mettersi all’altezza della sfida…
D’altronde, la mafia ha dimostrato di possedere una memoria lunga, mentre lo Stato ha evidenziato una memoria corta… incrinato da parecchie lacune!!!
Abbiamo visto in questi ultimi anni come lo Stato o meglio alcuni suoi interpreti, abbiano utilizzato per fini personali, tutte quelle opportunità che le sono state offerte dalla mafia, ma quando quando si è trattato di combatterla in maniera ferrea e decisa, ci si è dimenticati d’affrontarla oppure si è tentato di proteggere quelle ambigue complicità…        
Peraltro la mafia – perdonate l’accoppiamento – fa quanto lo Stato compie ogni giorno e cioè, s’impegna in tutti i modi a mantenere l’ordine sociale!!!
Ho sentito un giorno dire: “La mafia è il rimedio omeopatico alla violenza“, ovvero, i violenti vengono tenuti a bada da chi è più violento di loro!!!
Comprenderete come questa attitudine al mantenimento dell’ordine da parte di quella associazione criminale, non è in contraddizione con l’ordine Statale… anzi molto spesso, sono proprio i suoi uomini ad essersi dimostrati veri e propri collaboratori di quell’associazione criminale, mi riferisco a quanti sono stati posti all’interno di molti apparati di controllo, a quelle classi dirigenti nelle PA ed anche a quelle associazioni di categoria e perché no… anche antimafia, le stesse che nei fatti, determinano la gestione di questo nostro paese…
Sono gli stessi che alimentano l’espansione dei livelli corruttivi, che favoriscono quel sistema clientelare e mafioso, che permettono con quelle loro raccomandazioni l’avanzamento delle carriere o supportano la candidatura di quei loro amici politici…
Sono gli stessi che obbligano al pagamento di tangenti o mazzette o che limitano in tutti i modi l’operato dei colleghi onesti, circoscrivendo quest’ultimi “non-allineati“, facendo terra bruciata intorno ad essi, fino ad allontanarli definitivamente da quegli uffici, affinché si possano compiere tutte quelle loro azioni illegali…
Certo qualcosa in questi anni è cambiato ed anche una parte di quelle forze politiche hanno compreso la pericolosità di quell’antico loro partner, ed allora, ecco che si è dato il via a leggi più restrittive, iniziando con quel cosiddetto “carcere duro”,  valutando finalmente re in maniera seria, il carattere organizzativo di tutta quella fenomenologia mafiosa, della sua struttura e di tutte quelle proprie ramificazioni…
Distruggere definitivamente la mafia può sembrare impossibile… ed invece è una cosa semplicissima: basta soltanto volerlo!!!
D’altro canto di quell’associazione conosciamo tutto, grazie a quanto ci hanno saputo raccontare quei suoi “affiliati”, in quasi due secoli; da quei suoi primi informatori del periodo post-unitario, fino a giungere al primo pentito (assassinato) Leonardo Vitale, che proprio a causa di uno Stato debole (o forse in combutta con quell’associazione mafiosa), valutò quelle sue dichiarazioni come “folli”, tanto da far considerare egli stesso un “pazzo”!!!
E cosa dire di Melchiorre Allegra, mafioso e collaboratore di giustizia italiano, che già nel 1937 descrisse per la prima volta, in modo organico dal suo interno, la struttura dell’organizzazione criminale o anche quanto dichiarato da Tommaso Buscetta al giudice Falcone, su quei legami politici che proprio cosa-nostra aveva di fatto con alcuni uomini della politica nazionale (furono infatti accusati gli onorevoli Salvo Lima, ucciso alcuni mesi prima e Giulio Andreotti…), per concludere infine con tutte le dichiarazioni recenti, effettuate da molti pentiti noti…
D’altronde – riprendendo quanto diceva il giudice Borsellino – la lotta alla mafia, rappresenta il primo problema da risolvere nella nostra terra bellissima e disgraziata e non dove essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale che coinvolgesse tutti, specialmente le giovani generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità….
Quanto sopra detto è bellissimo, ma se la “mafia” gode ancora del consenso di molti suoi cittadini – grazie a quella preferenza data all’interno della cabina elettorale con quella croce posta sulla scheda elettorale – ecco che allora, a cominciare dal prossimo 4 Marzo 2018 – si può scegliere se essere “liberi” oppure “servitori” e a ciascuno di quei complici vorrei dire, che meritano tutto il mio totale disprezzo, per quell’eventuale sciagurata decisione, che porterà ahimè ancora una volta, a strappare un luminoso futuro ai nostri figli ed ai cittadini di questo meraviglioso paese!!!

Se un Presidente Antimafia è indagata per mafia… "semu pessi"!!!

Sì… di una cosa ormai sono certo: “SEMU PESSI“!!! 
D’altronde, se un Presidente della commissione antimafia del Consiglio regionale della Campania, viene indagata dalla Procura di Salerno per voto di scambio politico elettorale di tipo mafioso, significa una sola cosa… che in questo paese, non si salva nessuno, neppure le Istituzioni!!!
Monica Paolino, consigliere regionale di “Forza Italia” ed anche “Presidente regionale della Commissione Antimafia”, è stata stamani indagata: Dia e carabinieri hanno perquisito l’abitazione di Scafati (Salerno) dove vive con il marito, Pasquale Aliberti, sindaco della città, anch’egli indagato…
Perquisizioni inoltre sono state effettuate all’interno dell’ufficio della Paolino, nella sede del Consiglio regionale della Campania, al Centro direzionale di Napoli. 
L’accusa nei suoi confronti è in relazione alle ultime elezioni regionali dello scorso maggio quando è stata rieletta per la seconda volta in Consiglio. 
L’indagine è condotta dal pm Vincenzo Montemurro della Dda di Salerno. 
Con il sindaco Aliberti sono indagati il fratello e altre due persone dello staff per associazione di tipo mafioso, concussione e corruzione…
Nella sede del Comune di Scafati (Salerno) è stata sequestrata tutta la documentazione relativa all’aggiudicazione degli appalti pubblici, tra cui quello relativo alla realizzazione del Polo scolastico comunale dell’importo di circa 6 milioni di euro, al conferimento di incarichi a tempo determinato ai dirigenti dell’Ente e alle determinazioni inerenti i lavori di riqualificazione urbanistica e stradale presso lo stesso consesso amministrativo.
L’attività rientra nell’indagine che vede per l’appunto indagati i soggetti di cui sopra, a seguito dell’esplosione di un ordigno rudimentale avvenuto lo scorso Novembre a Scafati, dinnanzi l’abitazione dei coniugi Cuomo-D’Alessandro, rispettivamente cognato e sorella del Legale V. D’Alessandro, consigliere comunale di minoranza dello stesso comune…
Quell’episodio, a dire dei militari dell’arma, ha consentito di focalizzare l’attenzione su alcune aggiudicazioni di appalti pubblici che si ipotizzano illegittime…
Questa mattina quindi i  carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore e il personale della Dia (Sezione Operativa di Salerno), hanno eseguito un decreto di perquisizione emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno nei confronti di cinque indagati, tra i quali per l”appunto, il sindaco Aliberti e la moglie Paolino…
Sono coinvolti inoltre anche la segreteria generale del Comune di Scafati, nonché una società operante nel settore della consulenza aziendale e sicurezza dei luoghi di lavoro di cui è amministratore unico (casualmente) il fratello del primo cittadino. 
I rilievi, a vario titolo, sono di associazione di tipo mafioso, scambio elettorale politico-mafioso, concussione, corruzione e abuso d’uffici…

A.R.S.: Scusate, ma sono ancora vivi???

In questi giorni mi sono collegato al sito istituzionale dell’Assemblea della Regione Siciliana, per leggere quali lavori d’aula erano in programma o se il calendario delle convocazioni riportava qualcosa d’interessante, già, se vi fossero comunicati, atti di controllo, interrogazioni, interpellanze, ecc… 
Beh. dopo un attenta ricerca ho scoperto che non vi è nulla… niente di niente, come si dice: “il silenzio assoluto”!!!  
Già in questi giorni abbiamo letto dell’Assessore Figuccia e del problema “morale” che si era posto con l’eliminazione dei tetti alle retribuzioni dei dipendenti dell’Ars, si è sentito parlare di emergenza dei rifiuti, di trasferirli fuori dall’isola e così mentre altre nazioni diventano ricche con quella raccolta e con l’eventuale energia prodotta trasformandoli, noi cosa facciamo, cerchiamo a chi darli e li paghiamo pure affinché se li prendano…
Minch… ma in questa terra, abbiamo dei veri geni!!!
Sì… non si riescono ad affrontare i problemi reali dell’isola, ed allora si procede in silenzio, tenendo un basso profilo…
Nel frattempo la regione continua ad essere sotto il monopolio mafioso, con un livello di corruzione ancor più alto di quello presente attualmente in Colombia, con una economia sommersa che la fa da padrone ed una evasione fiscale che alimenta un giro d’affari in contanti, meglio conosciuto come “nero”, che produce quella nota “sperequazione” finanziaria!!!  
Ecco, in un territorio come quello sopra descritto, la logica condurrebbe a contrastare tutto questo  malcostume, ad esempio, sovvenzionando le associazioni antimafia o quelle antiracket… 
Ed invece cosa fa la nostra regione, taglia i contributi a quelle fondazioni, a quei centri antimafia, tra cui ad esempio il centro “Pio La Torre” o la Fondazione “Falcone”. 
Pensate che proprio il Centro Pio la Torre, dopo aver svolto un ampio programma e soprattutto iniziative a sostegno della legalità, con una richiesta documentata nel 2017 di 279.900 euro, si ritrova assegnato un contributo dalla regione di 16.800 euro!!!
Neppure il 6% di quanto richiesto…  nel frattempo però il presidente Miccichè, parla d’aumentare gli stipendi…
Ora dopo 32 anni di attività, si chiedono in quel centro, in cosa hanno sbagliato… 
Forse -come dicono in quella loro nota- hanno sbagliato nella difesa di una memoria antimafia, come quella di Pio La Torre, orgoglio di Sicilia -secondo Vincenzo Consolo- legata strettamente e sempre all’impegno sociale e civile di cambiamento? A chi ha dato fastidio questa libertà di pensiero e d’iniziativa portata a livello nazionale e internazionale col contributo di tanti volontari, col sostegno di tanti intellettuali siciliani e italiani, con la partecipazione della scuola italiana?”.
La verità è che non si vuole che si sviluppi una educazione verso la legalità,  non vi è alcun interesse a diffondere consapevolezza nei bambini, nei giovani di questa terra, facendo comprendere loro che quanto si vede nelle fiction non possiede alcun fattore positivo, che non vi è nulla da prendere in quegli insegnamenti criminali e malavitosi, che i veri uomini non si nascondono nel branco, non hanno bisogno di fare i forti insieme al gruppo, non minacciano con la forza e la violenza, ma sono coraggiosi pur stando da soli e possono distruggere chiunque… con le loro parole!!!
Le nuove generazioni devono ricevere la consapevolezza che soltanto con una coscienza anti-mafiosa si potrà essere degni di definirsi siciliani… il resto, quanto ci fanno vedere, sono solo cazzate!!!
Riporta bene la sorella del giudice assassinato dalla mafia, Maria Falcone, presidente della Fondazione che porta il nome del fratello: “Troviamo francamente grave che l’attività che da un quarto di secolo portiamo avanti sia stata sottovalutata proprio da chi, come la Regione che della fondazione è socio fondatore, ne conosce l’importanza”.
“Le parole del presidente Musumeci, che ha esplicitamente fatto riferimento a una iniquità nelle ripartizioni delle risorse stabilite dal governo precedente -aggiunge Maria Falcone- ci rendono tuttavia fiduciosi che si possa trovare una soluzione per il presente e che si torni comunque nel futuro a criteri di valutazione giusti e rispondenti al reale lavoro e allo sforzo che quotidianamente la Fondazione svolge nelle scuole di tutto il Paese e nella società civile”.
Chissà, forse la verità va ricercata in altri contesti, quelli nei quali si muove l’associazione criminale, in particolare quando le viene richiesto di raccogliere voti per i propri esponenti di partito, preferenze che ovviamente vengono raccattate, affinché successivamente, gli stessi, adottino tutta una serie di provvedimenti a favore dell’illegalità e certamente meno restrittivi nei loro confronti o di quelli dei loro affiliati!!!   
E così… mentre l’antimafia soffre, la mafia… “gongola”!!!

In discussione il ruolo della "Commissione Nazionale Antimafia"!!!

Quanto avevo già espresso, sulla pubblicazione di quei nomi “impresentabili” (a tempo scaduto) da parte della Commissione antimafia, ha ora risvegliato le reazioni di quei diretti interessati, che proprio da quelle accuse, sono stati finora fortemente ostacolati…   
Ecco quindi che i sei deputati siciliani “impresentabili”, si sono infuriati contro quella Commissione, in particolare il deputato regionale di Messina, Cateno De Luca, ha espresso, attraverso il proprio legale, Carlo Taormina, il proprio disappunto, dichiarando: “È difficile comprendere in base a quale disposizione, una Commissione Antimafia, possa certificare l’impresentabilità di cittadini ad una competizione elettorale, quando sotto nessun profilo emergano coinvolgimenti in fatti di mafia”!!!
Certo, l’aspetto giuridico ha dimostrato tutte le proprie debolezze, presentando di fatto ancora oggi forti lacune e naturalmente, non può essere giudicato corretto, il giudizio dato da una commissione, se basato esclusivamente su fattori di massima o soltanto etici…
Bisogna fare affidamento a delle regole precise, a normative certe ed ove queste non siano presenti, bisogna far sì che queste lacune legislative… vengano in maniera celere colmate!!!
D’altronde dice bene l’Avv. Taormina: se oggi la legislazione non prevede neppure poteri di inclusione per i mafiosi, prevedendo misure di prevenzione e divieto di voto… ecco, fino a quando ciò non si verificherà, anche i coinvolti in fatti di mafia avranno diritto di voto e quindi sono di fatto elettorato passivo…  
Quanto sopra, secondo il legale di De Luca, dimostra “l’abusività racchiusa nella categoria degli impresentabili, inventata dalla commissione antimafia ed impostasi per le condizioni di degrado in cui versa la classe politica, perciò incapace di reagire...  
Lo stesso deputato regionale, aveva diffidato la Commissione antimafia dall’includerlo nella lista degli impresentabili, fornendo documentazione delle sue assoluzioni e i proscioglimenti rispetto al processo cui era sottoposto, nonché i provvedimenti di totale annullamento delle misure cautelari di arresto e di sequestro dei beni, da parte prima del giudice delle indagini preliminari e poi del Tribunale della libertà, entrambi a distanza di pochi giorni dal suo arresto, eseguito solo due giorni dopo la sua elezione a deputato regionale…  
Un percorso affrontato quello dell’On. De Luca, che dimostrava, attraverso quei documenti trasmessi alla Commissione, di come egli fosse estraneo a condizioni di “impresentabilità”, ma così non sono stati considerati quei documenti a propria difesa, ed il giudizio finale della Commissione antimafia… è ben noto a tutti!!! 
Ecco perché l’Avv. Taormina, ritiene quanto compiuto dalla stessa Commissione, “gravemente lesiva della sua reputazione e fonte di responsabilità non solo penali ma anche di tipo risarcitorio, ragione per la quale il deputato si rivolgerà all’autorità giudiziaria per ottenere la punizione dei colpevoli e il ristoro dei danni”!!!
Il Deputato regionale messinese intende inoltre chiedere alla magistratura, la verifica dei poteri della commissione antimafia, per conoscere se essa sia investita del potere di affibbiare qualificazioni, come ad esempio quella della “impresentabilità”…
Secondo il De Luca, la Costituzione Italiana è fondata sulla presunzione di innocenza e da una normativa, che stabilisce tassativamente i presupposti per presentarsi o meno ad una competizione elettorale e sono per l’appunto i parametri utilizzati dallo stesso, nell’ultima competizione regionale…
Non si comprende quindi, a quale ruolo, la Commissione Antimafia faccia riferimento, elevandosi a ruolo di “arbitro”, nella scelta dei candidati… 
Certo, il tema è di difficile soluzione, anche perché l’esclusione di quegli “impresentabili”, in una vera democrazia, avrebbe dovuto condurre all’eliminazione dei voti scrutinati e non per come è accaduto,  inseriti nelle varie coalizioni, stravolgendo di fatto, la scena politica della nostra regione… 
Ma da noi si sa… l’inganno è sempre dietro l’angolo, ed è il motivo per cui nessuno pensa a realizzarle quelle necessarie normative, affinché tutto possa restare… così com’è!!!

Un nuovo caso "SAGUTO", che nulla centra con "Catania"…

Alcuni giorni fa, la mia cara amica Francesca mi inviava il link del video della puntata del 5 Dicembre trasmessa dalle “Iene”, di cui vi allego il link:
Naturalmente al centro del dibattito vi sono i provvedimenti da parte del Tribunale e soprattutto, quanto accaduto all’ex Presidente della Sezione di misure di prevenzione del tribunale di Palermo, Silvana Saguto, accusata di corruzione e abuso di ufficio…
L’inviato Matteo Viviani questa volta però racconta di una storia con al centro la famiglia “Cavallotti”, la quale, non solo è stata sottoposta ad un provvedimento giudiziario ma soprattutto, è rimasta vittima della cattiva amministrazione dello Stato…
I Sig.ri Cavallotti ai tempi, avevano un’impresa di impianti di pulizia di gas metano, precisamente a Belmonte Mezzagno, in provincia di Palermo, ma secondo le indagini condotte, erano collusi con l’associazione criminale… conosciuta come “cosanostra”.
La società per i sopracitati motivi, è stata sottoposta ad amministrazione giudiziaria e per quel compito, è stato nominato un nuovo amministratore giudiziario, preposto a quelle misure di prevenzione… 
Nel contempo i Sig.ri Cavallotti, titolari dell’azienda, sono stati arrestati e per loro è iniziato un lungo calvario processuale, completatosi dopo 12 anni con l’assoluzione…  
Sembra che la vicenda sia iniziata,  a seguito di una segnalazione inviata alle autorità giudiziarie, nella quale si sosteneva che i figli, avessero di fatto proceduto a sostituirsi ai propri genitori, quali “prestanome”…
Ma, grazie ai giornalisti delle Iene, si sono potute ottenere delle intercettazioni, dalle quali si può ascoltare l’ex Amministratore Giudiziario che dialoga su “bilanci presentati a convenienza, di plusvalenze e soprattutto di proposte d’affari” concluse con i Sig.ri Cavallotti…“!!!
Da quelle stesse indagini giornalistiche, sembrerebbe che l’amministratore giudiziario nominato, non operi per c/ del tribunale, ma per le aziende sequestrate dal Tribunale… (vedasi d’altronde quale novità…) e difatti il giornalista Viviani nel suo servizio ripropone la frase: “Un inciucio, anzi un vero e proprio reato commesso da chi quei reati invece dovrebbe aiutare lo Stato a contrastare”!!!
Ovviamente, la società concluse la sua avventura giudiziaria con il fallimento: le commesse furono perse, i dipendenti mandati a casa (resteranno senza un’euro delle proprie spettanze, in attesa di poter giungere a quel cosiddetto “fondo di garanzia”…), il patrimonio di funzionamento (fabbricati mobili, impianti, mezzi d’opera, attrezzature, materie prime, prodotti e merci ancora in magazzino, crediti, denaro, ecc…) completamente svenduto, ma tutto ciò viene affrontato da tutte le forze in campo per la legalità, come un beneficio e non come una vera e propria “distruzione”!!!
Strano che l’esperienza abbia finora dimostrato come, sotto Amministrazione giudiziaria, le società finiscono la loro storia, in quanto, la maggior parte delle perdite, è proprio dovuta al sostentamento di tutti quei signori, che attraverso gli incarichi ricevuti… diventano bancomat per amici, parenti, familiari e colleghi professionisti esterni, dai quali ricevono interessanti incarichi di consulenza, pagati a suon di migliaia di euro…
Ma questa è un’altra storia, di cui ho già ampiamente parlato negli anni scorsi… e di cui ad oggi, non si è trovata alcuna soluzione!!!
Ma ditemi… chi dovrebbe modificare questo stato di cose… forse proprio coloro che, con quel sistema clientelare, ci hanno mangiato???
Concludo con il commento che la trasmissione fa nel servizio: “La storia dei Cavallotti mostra come una giusta legge antimafia, quando dietro c’è una cattiva amministrazione da parte dello Stato, rischia di incoraggiare quella cultura mafiosa che dovrebbe combattere“!!!

Black Friday in Sicily!!!

A proposito di venerdì nero… ecco cosa ha dichiarato oggi a Milano, il Presidente della Commissione Nazionale Antimafia, Rosy Bindi (agli Stati Generali della lotta alla mafia): “Le recenti elezioni regionali in Sicilia sono un campanello d’allarme che non possiamo ignorare”!!! 
Il presidente ha aggiunto inoltre: “L’astensionismo ha permesso ai mafiosi e al voto di scambio, di pesare ancor di più e proprio il trasformismo della politica rappresenta uno dei varchi attraverso cui si insinuano le mafie“!!!
A dare ulteriore supporto è intervenuto il Presidente Pietro Grasso che ha dichiarato: La mafia… la si combatte con il lavoro!!!
L’antimafia d’altronde, ha bisogno di una politica seria, ha bisogno di istituzioni che funzionino, ha bisogno non solo di magistratura e di polizia, ma anche di cittadini che tolgano il consenso alla mafia. 
Senza una progettualità seria, autorevole ed una gestione autoreferenziale del potere… non si va da nessuna parte, ed è il motivo che conduce all’astensionismo…

Ecco perché, secondo il presidente Bindi: “tutti, compresi i politici, devono sentirsi chiamati in causa quando si parla di diffusione della corruzione, che è sempre un furto alla democrazia e alla buona crescita”!!!

Il ministro dell’Interno, Marco Minniti ha rilanciato l’idea della Super-Procura-Europea-Antimafia: “mai come ora c’è bisogno di una super Procura europea antimafia e antiterrorismo. Sono stati fatti passi avanti ma, in Europa, vi è ancora troppa disomogeneità e frammentazione”!!!

In attesa comunque dei super eroi… proseguono le bufere giudiziarie in Sicilia, in particolare sulle indagini riguardanti le presunte compravendite dei voti per le elezioni regionali… 

In questo momento l’attenzione è diretta verso il servizio andato in onda sulle Iene, dove una donna ha raccontato di avere ricevuto prima delle elezioni regionali una offerta di 50 euro in cambio del voto per un candidato della coalizione di centrodestra…
Ma vorrei dire, in un momento come questo, dove vediamo da anni i nostri politici rubare, milioni e milioni di euro, dove molti di loro hanno trasferito capitali verso paradisi fiscali, soggetti che da sempre, da generazioni, evadono le tasse e dove proprio grazie alla politica… sono riusciti a imporre negli anni un sistema clientelare, ma cosa dico… MAFIOSO, per poter gestire e collocare i propri familiari e/o parenti, in quelle PA o società partecipate… ecco, con tutto lo schifo che ci viene quotidianamente imposto, ora ci preoccupiamo se la povera pensionata, disoccupata, casalinga, ha venduto quel suo voto per cinquanta euro???
Quanto siamo meschini, come siamo moralisti quando si tratta di giudicate gli altri… ma perché voi cosa avete fatto di diverso da loro???
Mi riferisco a tutti coloro che non hanno preso i cinquanta euro, ma che si sono presentati volontariamente o perché chiamati in quelle segreterie politiche, per omaggiare ovviamente quel candidato deputato… ma perché??? Per farvi vedere??? Per dire: presente!!! Per confermare quel vostro voto e quello dei vostri cari??? Ditemi quindi… cosa cazzo ci siete andati a fare lì, non lo sapete come funziona???
Volete sapete una cosa… mi fate più schifo di tutti quei poveri disgraziati che si sono presi i cinquanta euro!!!
Voi, si sa… potete farne a meno, non solo di quella banconota, ma anche di barattare la vostra dignità… ma non l’ho fate, ed ora, vi alzate a giudici o a paladini della legalità, quando sapete di essere peggiori!!!
Di più… voi siete tra tutti, proprio i peggiori!!!
E’ per gente come voi che questa terra è così infetta e purtroppo non potrà mai risollevarsi, con tutta la buona volontà delle persone perbene, fintanto che voi continuerete a vivere qui!!!
Voi siete il risultato di queste elezioni contaminate, poiché siete ostaggio di quei politici, perché i vostri padri si sono già venduti a suo tempo ad essi e voi oggi ripercorrete quella triste realtà…
La vostra persona per altro, non merita cinquanta euro!!!
Se potessimo “pesare” la vostra rettitudine attraverso quel dio dell’antico Egitto “Anubi” (rappresentato perfettamente con l’aspetto di uno sciacallo…) potremmo valutare quel vostro animo umano…
Già, cosa accadesse se bilanciassimo il vostro cuore a quello di una piuma: il suo peso sarà inferiore…??? La vostra anima potrà un giorno entrare nel regno dei morti, oppure, per come penso, essendo molto più pesante, non sarà degna di entrare e verrà data al mostro “Ammut” che la divorerà!!!
Mi consolo viceversa nel pensare che qualcuno di noi certamente “in equilibrio” con quei valori morali, grazie a quella bilancia, avrà diritto alla vita eterna….
Comparando quindi quel principio con quanto sta avvenendo oggi, sì… se potessimo di fatto convertire, il peso della vostra “moralità”… in euro, sono certo che, altro che cinquanta euro, non varreste non più di un centesimo…
Sì, perché tanto valete… un misero centesimo!!!

ARS, già come inizio non c’è male: il primo deputato è stato indagato!!!

Il primo nominativo è stato segnalato alle forze dell’ordine… e se qualcuno pensa che sarà l’unico, significa che forse non ha compreso nulla!!!
Non dico di possedere la bacchetta magica di Harry Potter, ma sono certo che a breve, altri nomi seguiranno quel deputato di Messina…
D’altronde in questi mesi, abbiamo sentito parlare tanto di soggetti “impresentabili” e quindi, non vi è da meravigliarsi se soltanto ora, dopo la campagna elettorale, si proceda a dar seguito a quei provvedimenti giudiziari appositamente lasciati nelle scrivanie dei magistrati, forse per dar modo agli stessi di estendere quelle indagini in corso, per comprendere chi era coinvolto e se vi fossero realmente altre particolari condizioni, meglio conosciute come “scambio di voti”… 
Se riprendiamo il termine “impresentabili”, ecco sappiamo come questi possano essere tutti coloro definiti incandidabili per la Legge Severino o che pur essendo candidabili, dovrebbero poi essere sospesi sempre per la stessa legge o infine… che sono “impresentabili” perché’ hanno commesso reati previsti dal Codice di autoregolamentazione delle candidature votato all’unanimità da tutti i partiti e che è più restrittivo delle stesse leggi esistenti…
Al sottoscritto per altro non da alcun fastidio sapere di soggetti “meteore” ora divenuti deputati grazie a quanti li hanno in questi giorni votati, certamente mi sorprende sapere di come, questi nomi nuovi della politica, siano improvvisamente giunti dal nulla ed, abbiano ottenuto questa valanga di voti… 
Ma ritengo, che non sono loro il nostro problema (quello cioè che attanaglia da sempre questa nostra terra), ma tutti gli altri, quei numerosi cittadini collusi e partecipi, che nei fatti li hanno sostenuti… sono loro gli unici ad essere “impresentabili” al voto!!!
Per altro, sono proprio questi “esseri” senza alcuna dignità che fanno della nostra terra una “vergogna” nei confronti del mondo…
Sono veri e propri personaggi miserabili, che non possiedono in se il dovere di agire secondo principi etici, ma che pensano esclusivamente a propri interessi personali, a quella loro sopravvivenza, restando lontani da quella educazione civica e civile, che di contro li avrebbe condotti ad essere cittadini consapevoli, non solo dei propri diritti, ma soprattutto dei loro doveri!!!
Leggere di persone anziane, disabili, malati che in punto di morte vengono condotti presso quelle “apparecchiate” urne speciali per votare, pensate che mi sconvolga…???
No, non sono loro i poveri cristi con cui prendersela, ma bisogna puntare il proprio indice di condanna nei confronti di quei personaggi meschini, che utilizzando il più delle volte, quella coercizione mentale e a volte fisiche, costringono quei poveretti a fare quell’obbligato sacrificio, già solo per accontentarli, poiché viste quelle loro gravi condizioni di salute, sarebbe una pazzia volerci farci credere ora, quanto per loro, quel voto… fosse di fondamentale importanza!!!
Cosa non farebbero d’altra parte questi cittadini “impresentabili”, per portare un voto in più a quell’amico candidato… 
Ho ascoltato per strada dire che in alcune farmacie, bastava presentare il fac-simile siglato in un punto opportuno e non si sarebbe pagato il ticket dei medicinali (forse chissà, debbo pensare che quelle somme anticipate dalla farmacia, sarebbero poi state a fine mese decurtate da quel imposto pagamento mensile…???), oppure di soggetti che hanno ricevuto in cambio dei voti procurati, buoni da spendere presso alcuni negozi di noti centri commerciali, in particolare gadget elettronici, quali smartphone, videogiochi, tablet, ecc…
Ho sentito dire inoltre (presso la nostra fiera “o luni” di Catania) di come alcuni, abbiano ricevuto per ogni voto procurato €.10,00: per cui, cento voti mille euro, mille voti… diecimila euro!!!
Certo qualcuno di voi potrebbe obiettare che quanto sopra, rappresentano le classiche dicerie della gente di strada e chissà poi nella realtà, quanto raccontato fosse vero… 
Ma come diceva quel genio acuto e sferzante di Oscar Wilde: “Coincidenze??? Due coincidenze sono un indizio e tre assomigliano ad una prova”!!!
Il sottoscritto non si meraviglierebbe quindi se a breve, altri nomi, salteranno fuori in altrettante inchieste giudiziarie e mi sento alquanto sicuro di poter aggiungere, che prima della fine di questa nuova legislatura, saranno almeno una decina i nomi ad essere finiti in quel noto registro degli indagati!!!
Un vero peccato comunque che le società di scommesse nelle quali ogni tanto mi reco per provare a indovinare qualche risultato di calcio, non accettino somme in palio per quest’altro tipo di puntate; sì… forse finalmente, questa mia predisposta sfortuna al gioco, avrebbe potuto iniziare a mutare… chissà… facendomi pure finalmente vincere!!! 
 

Veni Musumeci, Vidi M5Stelle, Vici l’astensionismo!!!

Era già tutto previsto“, cantava cosi Riccardo Cocciante, ed oggi finalmente tiriamo le somme di quanto già si sapeva e cioé… che il Presidente sarà Nello Musumeci e che il M5Stelle, pur avendo da solo il massimo di preferenze, non riesce a premiare Cancelleri quale Governatore… 

C’è da aggiungere che anche l’astensionismo l’ha fatta da padrona, la maggior parte dei cittadini, ormai stanchi di tutta questa politica, hanno preferito non andare al voto!!!
Ora ovviamente si aspetta il report finale, suddiviso con le preferenze di ciascun candidato…
Certo, ha incuriosito quel centinaio di presidenti di seggio, che sono stati sostituiti dal Comune di Catania perché avevano rinunciato, presentando le dimissioni…

Qualcuno ha dichiarato che le rinunce siano da collegare alla retribuzione per l’incarico ritenuta troppo bassa….
Mi chiedo, ma perché… non sapevano prima di accettare l’incarico quale fosse il loro compenso???
Oppure dietro a quella rinuncia c’è forse stata una velata minaccia che ha condotto gli stessi a farsi sostituire con altri, certamente più graditi a chi di dovere???
D’altronde lo scarto si è giocato su circa 20mila voti, che secondo alcune voci, sono state legate a pressioni esercitate negli ultimi giorni… questo a dimostrazione (riporta il M5Stelle…) che le loro richieste di un monitoraggio dell’Osce erano fondate!!! 

Comunque aggiungeremo oltre a quanto sopra, anche quest’altra ambigua circostanza e cioè quella delle migliaia di voti percepiti inaspettatamente da alcuni giovani prodigio, ritenuti da molti impresentabili…
Su quanto sopra ritengo va ringraziata la Commissione Nazionale Antimafia, che ha fatto di tutto per non esprimersi prima delle votazioni, affinché non si espletasse in tempi utili, quanto era di loro competenza…
Si… certo, vedrete… ora a giochi fatti, ci verranno a dire chi secondo loro era presentabile e chi no…!!! Sì, quando ormai non serve più a nulla…

Comunque, non per voler mettere il dito nella piaga… quanto avevo riportato si è avverato: il Prof. Micari con il suo Pd è fuori e con egli, anche il partito di Angelino Alfano!!!
Siciliani liberi”, se pur con un bellissimo programma… sono rimasti all’1%, mentre “Cento passi & Co.” è riuscito a superare lo sbarramento previsto del 5% ed essendo per Claudio Fava e questo suo movimento la prima volta, ritengo il dato, un ottimo risultato!!! 
Ed infine l’ultimo tra quelli che perdono: Giancarlo Cancelleri!!!
Già, se pur il M5stelle risulta il primo partito in Sicilia… ecco, per come avevo previsto, vi era la necessità (per quel movimento) di cambiare il volto da presentare a candidato presidente…
Sì, senza togliere meriti al candidato, era necessario avere un soggetto diverso, una figura nuova, capace di recuperare i voti di tutti quegli astenuti e di rivolgersi ai cittadini stanchi di questa politica e di quel teatrino, un portavoce non solo del movimento, ma di tutte le esigenze e le speranze, di quei cittadini ormai da troppo tempo delusi!!!

Infine il Presidente di tutti, Nello Musumeci, neo governatore della Sicilia, che dovrà ora provare a ricostruire una regione totalmente distrutta… e soprattutto tenterà di governare questa terra, mediante quei suoi alleati, con cui fin d’ora ha dovuto mediare, per riuscire nell’intento di diventare finalmente  Governatore!!!
Ma ora, si adesso che ha vinto, viene la parte più difficile, vedremo quanto sarà “libero” di decidere per il meglio, scegliendo chi dovrà far parte di quel suo governo e chi no!!!
La strada ahimè è tutta dissestata ed anche in salita, ma chissà forse proprio per questo, sarà più interessante…
Vedremo da domani e per i prossimi cinque anni come finirà; noi… speriamo bene!!!   

La lista degli "impresentabili"!!!

Se dovessimo fare una lista di tutti coloro che oggi sono “impresentabili”, credo che alla fine di quella verifica, non si raggiungerebbe neppure il numero minimo di quei 70 deputati…

Si forse sto esagerando, ma la cosa assurda è che oggi, per colpa di questi soggetti, vengono incriminati anche coloro che di fatto sono, non solo “presentabili”, ma soprattutto limpidi come l’acqua cristallina!!!
D’altronde vorrei dire… come si fa a controllare tutti o meglio, come ci si può difendere quando, pur adottando regole ferree o criteri di legalità come il cosiddetto protocollo della Commissione Nazionale Antimafia, non si riesce poi nell’intento… 
Innanzitutto, si chiede ai candidati di manifestare la propria posizione attraverso una dichiarazione… con la quale si conferma di essere in regola con il protocollo di cui sopra…
Inoltre, si richiede al candidato la presentazione del proprio certificato casellario giudiziale e di quello dei carichi pendenti, dai quali si evidenzia – il più delle volte – che vi è nulla… e poi, come sempre, solo alcuni giorni prima delle elezioni, si scopre che il candidato è stato condannato oppure è in corso sullo stesso un procedimento penale… 
Tralasciando ora le colpe di quel candidato certamente “sleale”, quale colpa ha in questo caso il partito e/o movimento che presenta nella propria lista quel nome…
D’altronde se le istituzioni, non riescono a fare il proprio dovere, consegnando certificati così importanti, dai quali non emerge nulla, secondo voi… la colpa di chi è???
Certo… è più facile ricercare colpe ove non vi sono, se non per potersene avvantaggiare politicamente, tentando di sminuire di volta in volta, la lista o il candidato deputato (o presidente) di cui si ha più timore…
Ma noi cittadini dobbiamo sempre ricercare la verità e non dobbiamo farci influenzare da tutte quelle notizie, prodotte… come si dice… “a fagiolo“, che hanno come intento quello di voler ribaltare la loro opinione…  
Ormai queste elezioni regionali, si sono trasformate in una rissa… dove si aspetta da un momento all’altro la notizia “scoop”, quella da far emergere nelle testate online, affinché si possa incrinare sin da subito, quel giudizio positivo fin lì… espresso da parte degli elettori… e che ora, a seguito proprio di quelle notizie, si ritrovano in grande confusione e non sanno più “che pesci prendere”!!!
Infatti, ascoltando i pareri dei miei concittadini, ciascuno di essi ritiene quanto svolto dalla politica e soprattutto dai suoi interpreti, totalmente fallimentare, ma ciò che preoccupa maggiormente è la mancata di certezza di una ripresa, quella completa sfiducia che si ha su questo sistema e sui programmi necessari per ribaltare questo trend negativo… 
Per altro, cercare di convincere quel 50% di elettori “scoglionati” da tutte queste chiacchiere è veramente complicato, ed è ancor più difficile proporre loro nuovi nomi e cognomi, quando da quelle generalità, si scopre come di volta in volta, siano legati a individui affiliati alla criminalità organizzata, oppure di come gli stessi, siano di fatto “pilotati” all’interno di quel mondo della politica, proprio da parte di quegli stessi soggetti (ex politici…) che a causa dei problemi giudiziari avuti non possono ora presentarsi…
Cosa aggiungere… c’è confusione!!!
Il rischio…??? Sì… è quello quello di vedere nuovamente vincere coloro, che avremmo voluto non rivedere più…
Già… purtroppo è così!!!

"LISTE PULITE": l’Avv. Antonio Fiumefreddo, chiede l’intervento del ministro dell’Interno…

Ho letto una nota dell’Avv. A. Fiumefreddo sulle elezioni regionali in corso, che desidero condividere con voi: “Sulle elezioni siciliane intervenga ministro dell’interno. Presenza candidati impresentabili è inquietante, al limite dell’eversione dell’ordine democratico.”
Il segretario nazionale di LiberaItalia (la formazione liberale che aderisce all’ALDE), Antonio Fiumefreddo, ha scritto al ministro dell’Interno, Marco Minniti, chiedendone l’intervento sulla questione delle elezioni siciliane. 
Nella lettera è scritto tra l’altro che: “la candidatura di molti soggetti sottoposti a processo per reati gravissimi ovvero condannati per gravi delitti nonché di altri ritenuti vicini ad ambienti quantomeno opachi, si prospetta come potenzialmente eversivo della tenuta democratica dell’Isola. 
Si rischia una manifestazione di impunità da parte di ambienti criminali che mirano a condizionare il voto esercitandone lo scambio“.
Al Ministro si chiede di convocare in Sicilia il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica per adottare le necessarie misure preventive di tutela della libertà del voto, anche allertando i Prefetti affinché possano intervenire sul territorio nelle aree dove maggiore è il rischio di infiltrazioni mafiose… 
Il lavoro in questa direzione della commissione parlamentare antimafia è importante ma rischia di risultare inefficace posto che l’esito della verifica dei cosiddetti impresentabili si conoscerà solo dopo le elezioni. 
Il segretario nazionale liberale ha definito “al limite dell’eversione” il livello di infiltrazione delle liste della destra e del centrosinistra…
Ormai quello delle “liste pulite” sta diventando un “leitmotiv”… che sta vedendo sempre più contrapporsi tutti gli esponenti candidati alla Presidenza della Regione… 
Accuse su accuse che vengono reciprocamente lanciate per una competizione elettorale che si è ridotta ad una disputa da cortile, senza che nessuno di loro, parli di ciò che realmente interessa noi… e cioè, programmi e soluzioni da adottare per risolvere i numerosi e gravi problemi che presenta questo nostro territorio…
Comunque una cosa è certa: la Commissione Antimafia Nazionale ha dichiarato che compierà a breve un  controllo su tutte le liste dei candidati presentate e chissà se alla fine di quelle verifiche, non assisteremo ad ulteriori sorprese…

Nello Musumeci: "In politica non è importante solo quel che è… ma anche quel che appare…"


Ieri pomeriggio mi sono recato al porto di Catania, precisamente alla “vecchia dogana” per ascoltare la presentazione del candidato presidente, Nello Musumeci…

Ovviamente non ero stato invitato… anche perché nessuno dei suoi fedelissimi mi aveva comunicato di quell’incontro, difatti, mi ci sono trovato casualmente…
D’altronde, il sottoscritto è uno dei pochi –se non forse l’unico– che ha espresso pubblicamente in questo mio blog, alcune valutazioni discordanti, non certo sulla persona, ma su quella campagna elettorale presentata agli elettori, in particolare sul hastag “#diventeràbellissima” e su quella propaganda pubblicitaria del “pizzo che piace ai siciliani“…
Ma come si dice… pur non avendo tanti  meriti, uno credo di possederlo… ed è quello di essere sempre equo nei miei giudizi o in quelle pronunciate critiche…
Difatti, basti leggere quanto scrivo e si vede come in alcune circostanze il sottoscritto, sia tornato indietro su alcune proprie valutazioni… 
Ecco perché provo sempre a non criticare per faziosità e ancor meno per danneggiare l’immagine di qualcuno per interessi personali o ancor peggio, perché possibilmente “suggerite” da eventuali terzi… 
Quindi, riprendendo da dove avevo iniziato, mi sono presentato per ascoltare quanto aveva da dire, in particolare volevo udire la modalità di scelta che era stata decisa, per i candidati posti all’interno di quella sua liste… 
D’altronde quanto sopra, rappresenta – almeno per il sottoscritto – l’unico obbligatorio criterio di valutazione che condiziona e determina, la preferenza del mio voto!!!
Il sottoscritto difatti, non darebbe mai il suo voto, ad un aspirante deputato che ha dimostrato nel corso degli anni d’essere stato inquisito e quindi condannato per fatti gravi contro lo Stato, oppure, aver avuto tra i propri familiari e/o parenti, indagati in associazioni mafiose!!!
Eppure, la maggior parte dei miei conterranei non possiedono questa coerenza morale… anzi, il più delle volte, sostengono proprio quei soggetti, affinché possano ricevere successivamente chissà… qualche favore personale, un posto di lavoro, una raccomandazione, una protezione, ecc… 
Quindi non mi meraviglio se in questi lunghi anni, siamo stati governati da una serie d’individui che, si sono dimostrati essere affiliati a quella ben nota, associazione criminale…
Già, come non evidenziare quanto emerso sui nominati presidenti di regione, che sorprendentemente a tutt’oggi riescono a dirottare i voti verso propri familiari o quanti danno prova d’essere per loro “prestanome politici“, garantendo per essi quelle posizioni (dal momento che non possono personalmente presentarsi), e ricevendo di conseguenza quei voti necessari per vincere la competizione elettorale (grazie a quel sistema che aveva a suo tempo, già sostenuto il suo superiore…), ma soprattutto, conquistando quegli incarichi importanti, per condizionare questa nostra terra e per consentire a quel sistema mafioso, di continuare a manovrare la nostra economia!!!
Certo, va considerato quanto ha correttamente dichiarato il candidato presidente Musumeci e cioè, che i candidati a quella carica di premier o i nominativi della lista, non vengono scelti dai cittadini, ma da quegli stessi partiti…  
Già, sarebbe bastato ad esempio utilizzare quella semplice espressione democratica delle “primarie” –ciascuno per la propria coalizione– facendo così esprimere direttamente ai cittadini il leader che avrebbe dovuto rappresentare quella coalizione, ed anche il programma con il quale si stava presentando, soprattutto quando vi è una ipotesi di candidatura non proprio convergente… ma alla fine… abbiamo visto come non è stato!!!    
Ecco perché lo stesso candidato presidente ha voluto dichiarare: “Quell’idea che sembrava condivisa da tutti, a metà strada è stata bloccata e si è andati avanti con un “tira e molla” che comunque poi alla fine, ha visto prevalere il senso di responsabilità da parte di tutti”…  
Il sottoscritto difatti su questo punto ha espresso la propria opinione e cioè, che molti di quei suoi alleati, a breve avrebbero fatto un passo indietro, dirottando i propri voti verso altri candidati alla presidenza, cosa che sta già avvenendo e che a breve porterà sicuramente ad altre sorprese…
Si guardi dai suoi amici… e non si fidi di nessuno”: con questa frase mi sono congedato dal candidato Presidente Nello Musumeci, dopo che uscendo dalla sala, stava salutando tutti gli amici e conoscenti intervenuti e passando accanto al sottoscritto, con squisita gentilezza, mi aveva stretto la mano…
A quel punto ho dovuto esternare quanto sentivo: “la ringrazio, ma sa… io sono la stessa persona che pubblicamente l’ha criticata…” egli sorpreso da quella mi frase, si è fermato e tornato indietro mi ha chiesto “in quale occasione”  ho risposto “attraverso il mio blog… su quella pubblicità del pizzo“…
Ah, si… so bene chi è…”, l’ho ovviamente salutato, augurando ad egli: “buona competizione”…  
Per altro, lo stesso candidato del “centro-destra” aveva dichiarato alcuni minuti prima: “con trecento nostri candidati in lista, su cinque liste… non so nemmeno chi c’è fra i candidati delle nostre liste e forse è meglio che per qualche giorno non lo sappia… però una cosa è vera, mai, mai era stato posto il tema delle “liste pulite”, mai… ora ne parlano tutti in questi giorni (il sottoscritto ne parla da sempre…), ma un mese fa, sono stato io a porre il tema… e lo fatto consapevole dell’esperienza maturata da cui da parlamentare della Commissione parlamentare antimafia siciliana, ed Angelo Attaguile, per la sua competenza di Segretario nella Commissione nazionale Antimafia, ha detto quello che doveva dire”… 
Su questo punto, mi permetto di esprimere un plauso al discorso pronunciato dall’On. Attaguile, che ha saputo manifestare pubblicamente con vigore, tutta la propria divergenza verso quei soggetti che sono stati… anche soltanto in odor di mafia, promuovendo altresì, a tutti i componenti all’interno di quel partito “Noi con Salvini”, un protocollo di legalità ed un codice etico, che esclude chiunque sia stato legato in precedenza ad altri partiti politici, ma soprattutto che si sia trovato coinvolto, direttamente o indirettamente, in vicende giudiziari penalmente gravi…
Le “liste pulite” d’altronde… dice bene Musumeci, non si riferiscono alla rilevanza penale, “perché chi è candidato, è già in regola con le leggi dello Stato, perché la legge dello Stato stabilisce quali sono i limiti della candidabilità, elegibililità, e incompatibilità precisando i limiti di decandenza”!!!
Quando si parla impropriamente forse di “liste pulite” ci si riferisce all’aspetto etico, alla opportunità politica che una persona sia in lista in quel determinato partito, per ragioni che prescindono spesso da cui accennavo o dalla propria finalità, perché “in politica non è importante solo quel che è… ma anche quel che appare…”!!!
Ha detto bene Musumeci: “io ho lanciato questo grido d’allarme… e chi le fa le liste??? Non il candidato presidente, ma li fanno i partiti, le forze politiche ed io confidavo nel senso di responsabilità di tutte le forze politiche… pensate che, la mia dedica di usare il nome, io l’ho firmata quindici giorni fa… quindi… e ancora oggi, io non conosco le liste, avrei potuto prenderne visione ieri, soltanto mezz’ora, un’ora prima della presentazione… 
La cosa assurda è che mentre l’On. Musumeci esponeva quel suo pensiero (il sottoscritto stava registrando con il proprio cellulare la riunione, per farne il post che state leggendo…), ho assistito ad un episodio curioso: un collega di quella coalizione (sì… so che vorreste sapere di chi si tratta, ma non posso dirlo, almeno non in questa sede… ovviamente se verrò chiamato dal candidato presidente, gli faro ascoltare quella voce…) rivolgendosi ad un amico accanto, gli ha detto: “ma cosa sta dicendo… non è questo il taglio che deve, non deve parlare così…  il fatto che stia sottolineando questa cosa… no… non è giusto… e se ne andato incazz…!!!  
Quindi da ciò comprenderete come a volte… “nessuno è profeta nella propria patria” e sono questi i motivi che mi hanno spinto alcuni giorni fa, a scrivere al candidato presidente del centro-destra: “dagli amici mi guardi Dio, che dai nemici mi guardo io…“, perché ho motivo di credere che alla fine saranno in molti a tradirlo… 
Per gli stessi motivi, non mi sono scandalizzato nell’aver letto ieri, l’articolo pubblicato on-line dalla Repubblica:  http://palermo.repubblica.it/politica/2017/10/07/news/condannati_indagati_e_sotto_processo_tutti_in_lista_i_candidati_indesiderati_-177608336/
Perché esso fa comprenderete come il più delle volte, certe notizie evidenziate dai media, servono principalmente a diffondere messaggi “ostili”, per avversare il politico che si desidera contrastare…
Se difatti leggerete quell’articolo, comprenderete come in quella nota, si manifesti sin dalla scelta dell’immagine di copertina, la volontà di colpire il candidato presidente del centro-destra…
Si osservi infatti quella foto: si vede l’On. Musumeci in un atteggiamento quasi “imbarazzato” (certamente chissà in quale contesto è stata realizzata…), ma serve a far imprimere ai lettori, quel proprio disagio…
Come dicevo sopra, sembra che l’articolo faccia i nomi di tutti quei “Condannati, indagati e sotto processo: tutti in lista i candidati “indesiderati”guardate tutti gli esponenti di quei partiti colpiti…”, ed invece no… sembrerà strano ma di un partito non si parla affatto, anzi, non si accenna minimamente ad esso…
Ecco, abbiamo scoperto chi è il “mandante“… d’altronde sappiamo bene a chi appartiene il quotidiano “La Repubblica” e da quali colori è sovvenzionato!!!
Quindi se pur riconosco a quel quotidiano il merito d’aver fatto emergere con quell’articolo certamente nomi scomodi, dall’altro, avrei preferito leggere un’esposizione più “irreprensibile e onesta intellettualmente”, senza dover assistere –per l’ennesima volta– a quella propaganda politica, utilizzata nei paesi a modello “comunista“!!!

Al servizio dei cittadini…

Non ci sono soltanto i 37 membri arrestati nell’operazione contro il clan gelese dei Rinzivillo, ma a collaborare con quest’ultimi, ci sarebbero anche un avvocato e due carabinieri!!!

Alcuni mesi fa avevo scritto un post a riguardo dei servitori dello Stato: 
http://nicola-costanzo.blogspot.it/2017/06/servitori-dello-stato-certamente-no.html ed ora purtroppo si ripete nuovamente, quanto si credeva impossibile d’avvenire o di pertinenza esclusiva delle fiction…
Ed invece no, non vi è alcuna finzione… questa ahimè è la dura realtà!!! 
Dalle indagini sembrerebbe che i due militari avessero utilizzato le banche dati delle forze dell’ordine, per passare informazioni riservate ai membri del clan… mentre l’Avvocato, sarebbe stato il “trait d’union” tra i mafiosi ed i professionisti e/o imprenditori.
Come solitamente avviene, il blitz è scattato nelle mattinate, ed hanno hanno partecipato circa 600 uomini delle forze dell’ordine, il tutto coordinato dalla Procura Nazionale Antimafia e disposto dalle Direzioni Distrettuali Antimafia di Roma e di Caltanissetta…
Delle indagini e delle attività criminali compiute con i metodi mafiosi non entro nei meriti, d’altronde c’è chi lo fa in maniera più dettagliata del sottoscritto, a me interessa evidenziare quanto riportato dal Procuratore di Roma, Giuseppe Pignatone: “La corruzione, come la mafia, può e deve essere combattuta e sconfitta“… 
Certo, la frase è ad effetto… peccato però che a partecipare a quelle corruzioni siano proprio gli uomini delle istituzioni o quanti si trovano ad operare con quel sistema noto dei “colletti grigi“, soggetto che per qualche migliaia di euro in più, svendono non solo, la propria professionalità, ma bensì la propria dignità!!!
Qualcuno dimentica che questo stesso clan era stato già una decina di anni fa colpito da una operazione dei carabinieri, denominata “tagli pregiati”, che aveva condotto allora, ad un numero consistente di arresti ed al sequestro di beni per circa 20 milioni di euro…
Ed anche allora, come oggi, vi era stato tra gli indagati un maresciallo dei carabinieri, accusato d’aver passato al clan informazioni riservate…
Ed allora mi viene da dire al Procuratore: sì… è vero che la corruzione, come la mafia, può essere combattuta, ma da ciò… a dire che verrà sconfitta, credo che il passo sia ancora troppo lungo, in particolare per come si è evidenziato, se chi deve combatterla, ci fa… affari!!! 
Bisogna ammettere che molto è stato fatto degli Affari Interni e della Magistratura, ma il fenomeno della corruzione, se pur efficacemente contrastato, non è stato mai debellato del tutto… 
Ecco perché ogni tanto, si scopre qualcuno che avendo compreso come, da quella posizione ufficiale, si possano ricavare vantaggi personali, ecco che da inizio al business dei favori… in cambio di denaro o quant’altro… 
La cosa assurda è scoprire come nessun dei suoi collega s’insospettisca, già… ad esempio di quel cambio d’auto, di quell’orologio al polso firmato, di quegli accessori esclusivi da boutique di lusso, ecc… non capisco, cosa fanno, li coprono… oppure vogliono metterci anch’essi le mani su quella marmellata??? 
Va comunque tenuto conto di un’altra situazione altrettanto grave… e cioè quella in cui si ritrovano ad essere coinvolti dei poliziotti onesti e perbene: questa situazione risulta essere ancor più grave per quei militari, che per quanti nei fatti, hanno commesso   quei reati…
Già, povere vittime, infangate nell’onore dal primo balordo di turno… ritrovandosi ad essere giudicati dai propri colleghi ed etichettati come “corrotti e infami“…
Nessuno tra loro attende le indagini o il giudizio della magistratura… per tutti loro, quelle sono “mele marce” e vanno buttati via!!!
Per molti di questi uomini, ingiustamente arrestati, non basterà l’aver subito perquisizioni, anni di processi, sospensione, lungaggini nelle indagini e come non aggiungere uno sputtanamento generale… già, per ognuno di loro, una eventuale assoluzione, non cancellerà mai… quella macchia professionale, poiché in ogni circostanza, si verrà sempre giudicati affinché non scompaia mai del tutto… quel grave dubbio!!!

Finalmente… il "Codice antimafia" diventa legge!!!


Non sembra vero, ma dopo tanto “inutile” discutere, il codice antimafia è diventato legge!!!

Sì… la Camera ha approvato il ddl di modifica al codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione…
Erano presenti in 394 in 28 si sono astenuti (chissà perchè…) mentre gli altri 366 hanno votato…
Certo vedere che soltanto 259 erano favorevoli mentre 107 hanno votato contro, fa comprendere quanta pulizia ci sia ancora da fare, a cominciare proprio da quel palazzo!!!
D’altronde se qualcuno ancora tra essi, preferisce non comprendere quanto sia importante per il nostro paese, contrastare non solo la criminalità organizzata, ma anche tutti quegli uomini dai colletti “grigi”, che garantiscono in questo paese, corruzione e collusioni, debbo pensare che forse hanno interessi personali affinché nulla cambi… 
Dopo gli errori gravi commessi dalle nostre istituzioni, nella gestione dei beni sequestrati, con l’adozione di  misure di prevenzione, personali e patrimoniali, che abbiamo visto quanto inconcludenti siano state, si è deciso di cambiare pagina…  
La nuova riforma infatti, punta a velocizzare le misure di prevenzione patrimoniale, rendendo più trasparenti le scelte degli amministratori giudiziari, ridisegnando l’Agenzia per i beni sequestrati e includendo soprattutto – è questa l’importante novità – tutti quei soggetti che si macchiano di reati di corruzioni, circostanza quest’ultima che impegna il governo a rivedere quella nota equiparazione tra mafioso e corrotto…
Rosy Bindi (Presidente della Commissione Antimafia) ha commentato “È un regalo al Paese“, mentre il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha parlato di una svolta che fornisce in primo luogo trasparenza ed anche nuovi strumenti contro la mafia, garantendo inoltre coloro che sono stati sottoposti a misure di prevenzione. 
Lo stesso ministro ha scritto nella sua pagina social: “Una buona notizia per la lotta alla criminalità organizzata e per lo Stato di diritto; da oggi ci sono più strumenti per combattere la mafia, più trasparenza nella gestione dei beni confiscati, più garanzie per chi è sottoposto a misure di prevenzione”. 
Ora, sono tutti soddisfatti, dalle associazioni di legalità, ai sindacati, da quelle organizzazioni antiracket e antiusura, che vedono nell’approvazione della riforma “un atto di responsabilità politica importante, un deciso passo migliorativo nell’azione di prevenzione e di contrasto alle mafie e alla corruzione. Fenomeni che minacciano da troppo tempo la nostra democrazia, la nostra sicurezza e che sottraggono ingenti risorse alla collettività, impedendo uno sviluppo economico e sociale, sano e diffuso, in tutto il nostro Paese“. 
Tralascio quanti hanno dimostrato sentimenti di avversione per questo testo, che era stato difatti in tutti modi contrastato sin dal novembre 2015, quando aveva ricevuto alla Camera il suo primo via libera, ed era stato successivamente il 6 luglio bloccato al Senato in seconda lettura… passando definitivamente in terza lettura alla Camera senza subire modifiche, per concludere il suo iter e diventare legge…
I numeri dicono che sono ben 20 mila i beni confiscati alle mafie (tra terreni, aziende e immobili) tramite sequestro preventivo, di cui fanno parte circa 3.000 società…
Un patrimonio immenso di quasi 30 miliardi, ma di cui è stato dimostrato, attraverso quella gestione amministrata … come oltre il 90% di quelle società, giungono in fallimento!!! 
Per quanto concerne le novità, la legge estende i possibili destinatari di quelle misure di prevenzione, non solo a chi si è prestato a fare il prestanome o aiutando i latitanti di associazioni mafiosa a delinquere, ma inserisce anche tutti coloro che commettono reati contro la pubblica amministrazione, come peculato, corruzione (ma solo nel caso di reato associativo) anche in atti giudiziari e concussione!!!
Ancor più importante è l’applicazione di un ulteriore controllo e cioè l’accertamento del patrimonio dell’autore del reato, soprattutto se questo risulta sproporzionato rispetto al reddito o se il condannato non è in grado giustificare la provenienza di quei beni… 
Per cui, anche se non viene applicato il provvedimento di “confisca”, si potrà procedere con l’amministrazione giudiziaria e il controllo giudiziario. 
La confisca diviene obbligatoria anche per alcuni reati, quali quelli ambientali o di auto-riciclaggio, vere e proprie attività dell’ecomafie e della criminalità organizzata…
Il provvedimento si applicherà anche in caso di amnistia, prescrizione o morte, di chi l’ha subita…
L’applicazione delle misure di prevenzione patrimoniali è resa inoltre ancor più celere, prevedendo per questi reati una “trattazione prioritaria”; verranno cioè istituiti nei Tribunali dei capoluogo (sedi di Corte d’Appello), sezioni o collegi specializzati per trattare in via esclusiva tali procedimenti… 
Viene introdotto inoltre, l’Istituto del controllo giudiziario delle aziende in caso di pericolo concreto di infiltrazioni mafiose: controllo previsto per un periodo che va da uno a 3 anni e può essere chiesto volontariamente dalle stesse imprese.
Si passa quindi alla fine di quel clientelismo e parentopoli… 
Viene stabilita una maggiore trasparenza nella scelta degli amministratori giudiziari (che abbiamo visto negli anni, essere stati in molte occasioni, veri e propri prestanome compiacenti di coloro che avevano subito i provvedimenti interdittivi… oppure erano imparentati con i giudici delegati o con quanti facevano parte di quel cerchio magico…), scegliendo coloro che hanno dimostrazione durante la loro esperienza, non solo di avere quelle necessarie e idonee competenze professionali, ma soprattutto, garantire quella necessaria indipendenza morale…
Inoltre è fondamentale che le nomine prevedano la “rotazione negli incarichi“, affinché non si determinino quei presupposti di naturale confidenza, per come in questi anni si è visto.. ed è accaduto!!!
Per cui… la nuova norma prevede che l’incarico non potrà essere dato a parenti, né a “conviventi e commensali abituali” del magistrato che lo conferisce…. si cerca di evitare l’ennesima brutta figura, commessa nel Tribunale di Palermo e non solo… 
L’hanno infatti chiamata “norma Saguto”, riprendendo il nome dell’ex Presidente della sezione misure di prevenzione del Tribunale del capoluogo siciliano, sospesa e indagata per corruzione… 
Sembra inoltre che il governo è delegato a disciplinare un regime di incompatibilità da estendere ai curatori fallimentari: stop a chi ha parentela, affinità, convivenza o assidua frequentazione con uno qualunque dei magistrati dell’ufficio giudiziario che conferisce l’incarico…
Infine, il problema della gestione e la salvaguardia delle commesse e dei posti di lavoro…
Per favorire la continuità delle aziende sequestrate nasce un fondo da 10 milioni di euro l’anno, per aiutare quelle aziende a proseguire le proprie attività…
Gli imprenditori del settore matureranno, dopo un anno di collaborazione, un diritto di prelazione in caso di vendita o affitto dell’azienda con la possibilità di un supporto tecnico gratuito. 
Grandi novità a breve ci saranno a breve anche sulla segnalazione di banche colluse con la malavita…
A conclusione, viene riorganizzata l’Agenzia Nazionale per i Beni Confiscati.
La sede centrale sarà a Roma e avrà un direttore che si occuperà dell’amministrazione dei beni dopo la confisca di secondo grado; verranno ridefiniti i compiti, potenziata l’attività di acquisizione dati e il ruolo in fase di sequestro con l’obiettivo di consentire un’assegnazione provvisoria di beni e aziende, che l’Agenzia può anche destinare beni e aziende direttamente a enti territoriali e associazioni.
Non sembra vero, ma forse questo nostro Stato ha deciso di cominciare a fare vedere i muscoli ed era ora…, dopo anni e anni trascorsi in maniera sterili (direi per lo più “inconcludenti”…), soprattutto dopo aver fallito nella scelta di quei propri uomini e donne…
Chissà, forse finalmente, grazie a questa norma, possiamo iniziare a credere che in breve tempo, si potrà vedere limitato quel sistema corruttivo e soprattutto quel potere economico/clientelare di quella nota organizzazione criminale!!!

Corretto quanto dice Attaguile: prima di parlare di alleanze… parliamo di Programmi!!!


Ho letto dell’intervista del leader #DiventeràBellissima all’On. Musumeci e della notizia che Egli sarà candidato per la Presidenza alla Regionale Siciliana…

Saperlo oggi da “Siciliano”, non mi fa ne caldo e ne freddo, perché questa volta mi ritrovo pienamente concorde con quanto ha detto l’On. Attaguile e cioè “finora ho sentito parlare solo di cambi di schieramento ma di nessun programma concreto per il rilancio dell’Isola”…
Ed è vero… ascoltate le parole di ciascun protagonista… puntano esclusivamente a mettersi d’accordo per raggiungere quei voti necessari, parlano soltanto tra di loro all’interno di quel cortile politico, sembrano come tante galline, ma nessuno viene in piazza a dirci cosa vuole fare…
Qual’è la loro preoccupazione, che qualcuno tiri loro in faccia qualche uovo???
Io vorrei sapere da ciascuno di questi “prestigiosi” esponenti politici di destra, di sinistra e di centro… quale programma hanno ideato per la nostra regione, per dare definitivamente una svolta a questa situazione di stallo!!!
Sono più di trent’anni (almeno per quanto mi riguarda…) che sento parlare, chiacchiere su chiacchiere sterili, senza alcun consistenza, potremmo definirli inutili, come la maggior parte di quei politici, che da sempre, sono qui a volersi riproporre…
Il 5 Novembre, se sono questi gli uomini che dobbiamo votare, preferirò starmene tranquillamente a casa… circostanza che in vita mia non ho mai fatto, perché ritengo fondamentale andare a votare, anche se soltanto una semplice scheda bianca, ma ciò che mi è impossibile sopportare, è dover vedere ancora una volta, tutta questi soggetti, sempre pronti lì a riproporsi…
Ecco quindi che il segretario nazionale di “Noi con Salvini” ed anche ex presidente della commissione Antimafia regionale, dopo aver atteso invano il nome di quel “candidato” del centro-destra, ha deciso di scendere in campo, senza attendere eventuali investiture degli alleati o meglio dire… di tutti quegli antagonisti, che vanno da Alfano a Micciché, da Sgarbi a D’Alia, passando ovviamente per il più probabile vincente a quella presidenza… proveniente del gruppo Cuffaro & Co. 
Certo, il movimento che oggi rappresenta “Noi con Salvini”, sappiamo bene tutti, non possiede  i numeri vincenti per quella sfida… ma quantomeno punta su una propria coalizione credibile e non certamente “barattabile” per come stanno dimostrando gli altri…
Guardate infatti quanto sta accadendo… senza alcuna decenza: gruppi del centrosinistra che potrebbero passare al centrodestra e viceversa… un vero schifo, solo e soltanto per avere una bella poltrona di colore rosso…
Ma di altro, della nostra Sicilia, di quei programmi di ripresa e sviluppo, il nulla!!!
Escono solo “hastag” a modello di quelli proposti dall’ex presidente del consiglio, Matteo Renzi… e abbiamo visto tutti dove ci hanno condotto!!! 
Nessuno di loro dichiara in quei loro pseudo programmi di non volere un solo voto dalla mafia… già questo dovrebbe fare aprire gli occhi a tutti quei cosiddetti siciliani onesti, che dicono (a bassissima voce) di odiare la mafia, ma poi al momento opportuno sono lì a dargli il proprio voto…
Perché tutti noi sappiamo bene chi è mafioso e chi no… chi è stato indagato e a dimostrato la propria estraneità e chi di contro fa ancora affari con essa…
Quindi non ci prendiamo in giro… siamo noi Siciliani a volere questa terra “infetta”, non sono ne i romani e neppure i lombardi coloro che ogni giorno provano ad affossarla…
Come dare torto al segretario di “Noi con Salvini” (mi auguro che presto questo nome venga trasformato in qualcosa di più regionalistico, se pur all’interno di un gruppo nazionale…) quando pone l’accento sul fatto che “non si parla del modello di rilancio dell’agricoltura e della pesca, non si parla dell’importanza strategica delle infrastrutture, non solo di quelle da realizzare … ma addirittura neppure di come migliorare quelle esistenti, con la conseguenza logica che sulla Messina-Catania ci facciamo un’ora e mezza di fila anche in un momento che non è di punta”…
Ecco, sono questi i reali problemi della nostra terra totalmente disastrata… a cui va aggiunto il settore turistico, i collegamenti ferroviari interni e quelli verso la penisola, il problema dell’occupazione, in particolare quella giovanile, l’affluenza senza alcun controllo programmatico dei migranti, la criminalità organizzata e quant’altro che ben conosciamo…  
Dice Attaguile: “se il dibattito nel centrodestra dovesse proseguire in questo modo, siamo pronti ad andare da soli alleati con chi condividerà la nostra linea politica, d’altronde i siciliani si aspettano una classe dirigente rinnovata e soprattutto un programma innovativo per il rilancio della nostra terra. 
Abbiamo quasi ultimato le liste e siamo pronti a farci la nostra campagna elettorale sui programmi e sulle idee piuttosto che sulle poltrone. Per la scelta dei candidati abbiamo adottato le regole riportate nel codice etico deliberato dalla Commissione Nazionale Antimafia e per tale motivo nel corso del tempo abbiamo detto no all’ingresso nel nostro movimento di cinque deputati regionali. Peraltro poniamo il limite massimo dei due mandati e di non proporre in ruoli governativi chi in passato ha ricoperto incarichi in governi che hanno ridotto la Sicilia in questi condizioni”.
“Corretti” i parametri sopra indicati, che rispondono perfettamente a quanto da sempre il sottoscritto su questo blog va chiedendo ai nostri politici e sono felice di sapere, che almeno il leader di “Noi con Salvini” abbia deciso di mettere in pratica quei principi di legalità e moralità, che altri – in tutti questi anni – hanno fatto finta di non conoscere e d’altronde sono gli stessi che hanno condotto questa nostra regione allo stato fallimentare in cui si trova!!!

Un "Codice Antimafia" tra mille ostruzionismi… alla faccia della legalità: Il nostro è un paese d’ipocriti!!!

Se passassero realmente quel loro tempo, a far sì… d’approvare i provvedimenti necessari per debellare questa corruzione ed illegalità tanto presente nel nostro paese, ecco, basterebbe veramente poco, per far fare quel salto di qualità verso una integrità, di cui oggi manca totalmente…
Sembra assurdo eppure è così!!! 
Già, anche solo per approvare una riforma indispensabile, qual’è quella del “Codice Antimafia”, si è dovuto ricorrere ad una votazione, passata nell’aula di Palazzo Madama, con il minimo dei voti e tra mille polemiche…
Sono stati 129 i voti a favore con 56 no e 30 astenuti… come dicevo sopra, il minimo storico per un voto al Senato, su un provvedimento così importante…
Viene da chiedersi il perché di questa disputa… ma soprattutto, visti ora i tempi tecnici necessari, la pausa estiva, il provvedimento che dovrà ritornare alla Camera per la terza lettura, nessuna data certa indicata… ecco, sono quasi certo di dire che alla fine… questa normativa, verrà arenata!!!
Se pensate difatti che vi sono ancora oggi, soggetti che ritengono il provvedimento “invotabile, intriso di neogiustizialismo e insopportabile”, comprenderete da voi, quanto questo paese, abbia poca voglia di cambiare pagina o di seguire principi di incorruttibilità e rettitudine…
La verità in concreto è che non si vogliono estendere  le misure di prevenzione come la confisca dei beni, anche ai corrotti e agli stalker…  
Il motivo è semplice… sì… comprenderete da voi stessi come questa riforma, mette a rischio il patrimonio di tutti i soggetti indagati per corruzione… di cui (come ben sappiamo) una grossa fetta, fa proprio parte di questa nostra classe politica, nominativi già accusati di corruzione in atti giudiziari che costituiscono l’80% dei nostri rappresentanti politici, presenti e passati… da quelli nazionali a quelli locali!!!
Ecco quindi qual’è la vera motivazione di quell’ostruzionismo, di quegli atteggiamenti “intimidatori”, sul perché la relazione, non sia mai giunta nelle mani del Presidente dell’Anac, Raffaele Cantone… sono tutte circostanze alquanto ambigue, in un paese enigmatico e oscuro, com’è quello nostro… in particolare quando si devono trattare temi come questi, dove vi è la presenza e l’ingerenza di quella gestione “mafiosa”…
Mi trovo concorde con chi ha osservato come sia triste vedere la politica “non serena” nel legiferare su questi temi, visto il suo frequente coinvolgimento in casi di corruzione…. ma ciò evidenzia come per l’appunto, nessuno o quantomeno la maggior parte dei nostri uomini di governo, non hanno mai avuto interesse in tanti anni, di portare avanti una lotta seria alla criminalità e alla corruzione… 
Ed è per questi motivi, che noi tutti, in particolare noi Siciliani, siamo qui a soffrire per una condizione sociale di malessere economico e di disagio morale… 
Sì… proprio perché nessuno tra quegli uomini al governo, ha mai voluto di fatto modificare quei perenne intreccio politico/mafiosi, basati principalmente sullo scambio di voti, sul malaffare e sulle collusioni… ed è il motivo per cui ancora oggi, comprensibilmente, la mafia… gongola!!!

Una cosa è certa: la mafia è ovunque!!!

Non si può dire che lo Stato stia a guardare… anzi, se pur con poco dinamismo, si è riusciti in questi anni a effettuare arresti eccellenti e molti di quei prestanome e/o affiliati a quel sistema, sono stati arrestati ed anche condannati…
Ma la mafia si sa… ha continuato ad espandere le proprie ramificazioni e ad ogni potatura, ne ha accresciute di nuove… 
Ed è questo il quadro per l’anno 2016, rappresentato in questi giorni al Senato, dalla Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo (Dna) per nome del Procuratore nazionale Franco Roberti e dalla Presidente della Commissione parlamentare antimafia Rosy Bindi…
Dalla relazione prodotta, emerge quanto è stato compiuto lo scorso anno, tra successi investigativi e processuali, ma purtroppo, le mafie storiche, hanno saputo dimostrare di non subire arresti…. anzi, si sono evolute, per meglio adattarsi ai vuoti provocati per l’appunto da quegli arresti e/o da quelle condanne… un vero e proprio cambio di quella strategia di controllo del territorio, ora certamente meno violento, ma più efficace.
La mafia investe nella società… cerca di condizionare l’opinione pubblica, i processi economici e culturali, ristabilendo quell’autorità che lo Stato, di fatto, fa mancare…
Si punta principalmente ad un metodo ormai collaudato “corruttivo e collusivo”, infiltrando i propri uomini, in quei settori amministrativi ed economici, non più privati, ma soprattutto pubblici… affinché si possa pian piano acquisire il controllo, per poi utilizzarlo illegalmente, per favorire le imprese amiche (mafiose) loro “affiliate”… 
Si punta a tutto, in particolare ai finanziamenti pubblici!!!
Si tenta in ogni modo, di aggiudicarsi tutte le gare degli appalti pubblici in programmazione, tentando attraverso la corruzione prima e la coercizione dopo, di acquisire quegli appalti… Questi difatti, vengono sin dalla loro progettazione, realizzati da professionisti esterni, appartenenti a quel sistema colluso (d’altronde gli uffici amministrativi pubblici, spesso non sono neppure in grado tecnicamente di poterlo redigere…) i quali, s’impegnano nella elaborazione degli stessi, progettandoli affinché nei bandi di gara, vengano imposte tutta una serie di condizioni e requisiti, che fanno in modo di escludere, la maggior parte delle imprese partecipanti… 
Ecco che, alla fine… il nome del vincitore è lo stesso della ditta (affiliata), che aveva prima fatto finanziare l’opera e che poi, aveva impostato il bando di gara, affinché potesse aggiudicarselo…
Ed è per questi motivi che la mafia si è dimostrata – se pur la lotta ferrea da parte dello Stato – capace di rimanere presente su tutto il nostro territorio regionale, operando in ciascun settore, quel metodo d’infiltrazione nei settori principali, quali quello economico e finanziario, consentendo alla stessa, il reinvestimento di tutti i proventi illeciti…
La mafia come si visto, in questi anni si è trasformata in una società per azioni… e si presenta oggi, come una vera e propria ordinata organizzazione, fortemente radicata nel territorio, lo stesso  che ne riconosce, attraverso i suoi sottomessi e omertosi cittadini, quella autorevolezza, che non viene nei fatti, riconosciuta allo Stato, vista ormai quest’ultima, come un’entità assente e distante, dai problemi quotidiani di cui soffrono i cittadini…
La mafia di contro lusinga, garantisce lavoro, offre protezione, sostiene le nuove attività imprenditoriali e interviene perfino nei problemi più comuni dei cittadini…
Così facendo, ha potuto acquisire negli anni quel consenso necessario, che le ha permesso, non solo di aver un controllo economico/finanziario, ma anche politico, amministrativo e sociale… discendendo ancor più nello specifico, in quello individuale…
Il proprio impegno d’altronde, è orientato a risolvere le esigenze dei cittadini, i quali sono sempre pronti lì ad elemosinare un favore personale, che verrà successivamente ricambiato (a quegli stessi uomini “affiliati”) nel momento delle votazioni!!! 
Dice il detto: Dove parla il favore tace la giustizia!!!

Sarebbe magnifico aver l’ex Procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso, quale Presidente della Regione Sicilia!!!

Ho letto che il governatore Crocetta, sapendo di una possibile candidatura di Pietro Grasso abbia detto “Se si candida io lo sostengo, poiché una sua presidenza sarebbe in linea con la mia visione politica“…

Mi auguro di no… perché se fosse quella la visione politica dell’ex Procuratore antimafia, saremmo tutti rovinati…
Un’altro quinquennio, come quello compiuto dal Presidente Crocetta ed allora si che ci ritroveremo tutti con le pezze nel culo!!!
E’ stato un completo fallimento… anzi un “bluff” e mi pento amaramente di averlo votato!!!
Già a differenza delle mie idee, mi sono fatto ingannare, quando ha parlato di legalità, di contrasto alla mafia, di lotta alla corruzione, tutti programmi e iniziative, che mi trovavano pienamente concorde, ma che nei fatti, non sono mai stati affrontati, anzi si è permesso in questi anni, che l’illegalità e la criminalità, prendesse ancor più il sopravvento…
Quindi mio caro Governatore, il Presidente Grasso, non ha bisogno del suo sostegno… anzi tutt’altro!!!
D’altronde come si può mai paragonare la vita dell’attuale Presidente del Senato della Repubblica a quella di chiunque altro, in lista per quell’incarico.
Solo per ricordare…
Carriera da magistrato che comincia nel lontano 1969 a Barrafranca per proseguire a Palermo nel 1972, iniziando già allora, ad occuparsi di reati contro l’amministrazione pubblica e criminalità organizzata.
Nel 1980 diventa titolare dell’inchiesta sull’omicidio del Presidente della Regione Sicilia Piersanti Mattarella e nel 1985 è nominato giudice a latere nel Maxiprocesso a Cosa Nostra nato dalle indagini del pool antimafia: dal presidente Giordano fu incaricato di scrivere la sentenza, che si compose di circa settemila pagine per i 475 imputati… dalla quale sentenza si stabilì in modo inequivocabile l’esistenza della mafia, che ancora molti negavano!!!
Nel 1989 accetta di diventare consulente della Commissione parlamentare antimafia presieduta prima da Gerardo Chiaromonte e poi da Luciano Violante.
Viene chiamato da Giovanni Falcone nel 1991 (Direttore della Direzione affari penali del Ministero di grazia e giustizia) ed in quei mesi, progettarono nuove strategie di coordinamento dell’attività giudiziaria contro la criminalità organizzata: nasce la Procura Nazionale Antimafia, le Direzioni distrettuali e la Direzione investigativa antimafia.
Purtroppo seguono le stragi: Capaci e via D’Amelio…
Pochi mesi dopo viene chiamato a sostituire Giovanni Falcone nella Commissione centrale per la definizione ed applicazione dello speciale programma di protezione a favore dei testimoni e collaboratori di giustizia e successivamente prima come sostituto e poi come aggiunto, presso la Direzione nazionale antimafia…
Nel 1999 e fino al 2005 torna a Palermo come Procuratore capo della Repubblica: in quegli anni vengono arrestate per reati di mafia più di 1.700 persone, e vengono consegnati alla giustizia 13 dei 30 latitanti più pericolosi….
Nel 2005 è a capo della Procura nazionale antimafia, dove viene confermato per un secondo mandato nel 2010 all’unanimità, periodo nel quale avvenne la cattura del boss, Bernardo Provenzano, dopo 43 anni di latitanza…
Decide di dare le proprie dimissioni dall’ordine giudiziario e seguire la politica, impegnandosi con il Partito Democratico per portare la propria esperienza in Parlamento, dando il proprio  contributo al rilancio di quei temi fondamentali importanti come la situazione delle carceri, la lotta alla criminalità organizzata, la difesa della legalità, la sicurezza dei cittadini e la riforma della Giustizia.
Il 16 marzo 2013 viene eletto Presidente del Senato della Repubblica…
Ora ditemi, senza nulla togliere al “Curriculum vitae”… di chiunque, non mi sembra che oggi, tra i nominativi in circolazione per la candidatura alla Presidenza della regione, ci sia un solo nominativo, che possa paragonarsi per impegno sociale all’attuale Presidente del Senato, anzi, tutti coloro che in questi mesi, ci hanno voluto pensare e meglio che si tolgano presto quel pensiero dalla loro testa… 
In questa affermazione, non c’è nulla di personale o di politico, si suole mettere in luce, le capacità di ciascuno di quei candidati… personaggi che di contro, hanno vissuto la loro vita, per puro interesse personali o per ricevere di volta in volta, una qualche poltrona prestigiosa, poi per il resto… si è visto, non hanno mai fatto nulla per questa terra!!!
D’altronde, cosa chiedere a questi soggetti  che non sanno far altro che pugnalarsi a vicenda, cercando di volta in volta, compromessi e rimpasti, promettendo contemporaneamente il proprio sostegno ad alleati e avversari o ancor peggio, rivendicando a se, una eventuale candidatura…
Mirano esclusivamente ad ottenere una posizione privilegiata, tutti indistintamente, nessuno di essi escluso…
Ecco perché c’è bisogno di fare pulizia, sì… è tempo per la Sicilia, di ritrovare persone oneste e perbene!!!
Basta con mediazioni politiche e giochi di potere… siamo stanchi di vedere quelle stesse facce o le solite abituali collusioni mafiose e clientelari!!!
Su una cosa sono d’accordo con l’attuale governatore Crocetta: “La mediazione in politica… non può essere fatta quando è in gioco la dignità delle persone. La dignità non è negoziabile e non può essere tema di trattative!!!

Quando il sistema antimafia fallisce totalmente….

Quanti di Voi hanno visto la puntata del 3 Aprile 2017, s’intitolava “quando l’Antimafia cerca di fare affari“!!!
Alcuni amici miei, sapendo quanto mi sono battuto in questi anni, affinché certe verità scottanti potessero emergere, mi hanno consigliato di guardarla, peccato che dopo averla vista… non sono rimasto minimamente sorpreso!!!
La puntata trattava la gestione amministrativa da parte dello Stato e analizzava quella cosiddetta “casta” privilegiata degli “Amministratori giudiziari”, nominati dai Tribunali… che in più di una occasione (come si è visto… purtroppo), si sono dimostrati ben peggiori, di quegli stessi soggetti ai quali di fatto, erano stati sottratti i beni, attrsverdo i provvedimenti interdittivi…
Bene in quella vicenda, come in molte altre, si è evidenziata la capacità di quest’ultimi, di privilegiare gli interessi, non della Stato o della comunità che con quel loro incarico rappresentavano, bensì quelli personali…
Difatti, contrariamente alla regola del “buon padre di famiglia”, in molti casi, si è proceduto con una gestione arbitraria, effettuando vere e proprie operazioni… immobiliari, di transazioni o di compravendita, si è proceduto ad investimenti come se si fosse a tutti gli effetti veri e propri proprietari di quei beni, svolgendo con le proprie azioni, attività imprenditoriali che hanno avuto quale conseguenza, quella di condizionare il libero mercato, tentando così facendo… d’incrementare la redditività!!!
Infatti, l’attività di questi  inconsueti amministratori, dovrebbe consistere nel difendere i beni o l’impresa sottoposta a provvedimento di sequestro e/o confisca, evitando principalmente la sua estinzione e salvaguardando quantomeno le commessr e di conseguenza i posti di lavoro di quei poveri dipendenti… 
Si tratta, per quanto possibile, di ripristinare la legalità… se pur tra mille difficoltà, l’amministratore giudiziario deve tentare di portare avanti tutte le attività in corso, seguitare eventuali vendite, perseguendo quell’unico suo scopo: la sopravvivenza dell’impresa.
E’ stato dimostrato come, l’imprese inserite nel circuito mafioso sono di fatto agevolate, in quanto si trovava inserita in un sistema illecito che ne garantisce la sopravvivenza e ne amplifica le capacità di quanti indirettamente le gestiscono, tutto ciò grazie alla massimizzazione del profitto e soprattutto all’accumulazione della ricchezza…
L’impresa non nasceva come tale… ma era diventata un mezzo attraverso il quale l’organizzazione mafiosa reinvestiva i suoi proventi, provenienti delle loro attività illecite, al fine di poterne aumentare i profitti ed estendere in tal maniera, la loro influenza ed il proprio potere.
Il codice di procedura penale… mai aveva contemplato la figura dell’amministratore giudiziario, nonostante prevedesse la possibilità di sequestrare beni di ogni genere. 
L’ausiliario del giudice che doveva occuparsi dei beni sequestrati veniva chiamato “custode”… d’altronde l’etimologia di questa parola, porta a concetti quali coprire, nascondere e difendere… 
Il bene interessato da un accertamento penale poteva essere sottratto momentaneamente in attesa della definizione del giudizio e l’ausiliario del giudice, non doveva far altro, che stare di guardia e controllare che nessuno lo sottraesse o lo deteriorasse…
Difatti… in una visione liberale, soltanto il privato e solo il mercato può regolare l’amministrazione di un bene: l’intervento dello Stato nulla può e nulla deve fare del bene sequestrato; lo deve “congelare” finché non diventerà proprietà dello Stato o viceversa dovrà restituirlo al privato…
Con l’introduzione delle misure di prevenzione patrimoniali, ecco che compare nella nostra legislazione la figura dell’amministratore giudiziario in quanto ci si rende conto che la criminalità accumula ricchezza non solo immeritata perché frutto dell’illegalità, ma anche tossica perché alimenta illegalità…
Nel procedimento di prevenzione deve essere quindi possibile bloccare in via cautelare la ricchezza che potrebbe essere confiscata con un provvedimenti di sequestro; in tal caso quindi, il Tribunale deve nominare un giudice delegato alla procedura tra i componenti del collegio e poi un amministratore giudiziario scelto tra professionisti iscritti nei rispettivi albi (avvocati, procuratori legali, dottori commercialisti, ragionieri o altre persone dotate di comprovata competenza nell’amministrazione dei beni del genere di quelli sequestrati).
Questo amministratore conserva la ricchezza in attesa della confisca per evitare che essa venga dispersa, ma al contempo ha il compito di farne un uso aderente alle regole di legge; così prima ancora di assicurare un bene patrimoniale allo Stato, ci si cura di depotenziarne la tossicità… 
Per farlo, questo professionista abilitato e regolarmente iscritto all’albo, deve principalmente godere della fiducia dell’autorità giudiziaria ed operare sotto il suo controllo. 
I requisiti formali del professionista venivano sostituiti dalla “comprovata esperienza” in amministrazione giudiziaria; ma l’esperienza si ricollegava al pregresso esercizio di tali funzioni e non vi era alcun criterio che potesse far valere quelle le reali capacità…
Per cui, leggendo quanto sopra riportato… c’è qualcuno che può spiegarmi quale parte del discorso non è stato chiaro a quei signori nominati nel servizio delle Iene???
A me sembra molto semplice e chiaro… ma forse è proprio questo il problema, tutti, dal primo all’ultimo di quell’ambiente giudiziario, hanno preferito non comprendere quanto in maniera semplice la legge prescriveva… 
Ed anche a noi, come si può chiedere di fingere o continuare a far finta, che non sia accaduto nulla???
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Se anche l’Antimafia viene limitata dal proprio agire… significa che siamo giunti alla frutta!!!

Ho letto ieri quanto accaduto dopo il provvedimento di perquisizione e sequestro degli elenchi agli iscritti alla loggia siciliana, emesso il giorno 01 c.m. dal Presidente Rosy Bindi, della Commissione Parlamentare Antimafia…

A seguito di quel provvedimento una di quelle logge, ha inviato un’istanza di revisione in “autotutela” finalizzata alla richiesta di annullamento e/o di revoca del provvedimento… assegnando il termine di 10 giorni… terminato il quale, ci si è riservati il diritto di adire presso l’Autorità giudiziaria in tutte le sedi competenti, per ottenere il ripristino della propria “onorabilità”, anche nei riguardi dei propri associati, nonché ovviamente al risarcimento dei danni subiti a causa dell’illiceità del decreto emesso nei loro confronti…
Non è mio interesse entrare nei meriti della istanza o sulla fondatezza sulle quali basa le proprie richieste, alla luce delle norme poste a tutela della libertà di associazione e via discorrendo…
Ciò che non riesco come in molti a comprendere è se, quelle operazioni condotte da una commissione nazionale, quella per appunto dell’Antimafia, siano di fatto legittime oppure illegittime… e se quest’ultima abbia di conseguenza i poteri necessari per compiere quei provvedimenti…
D’altronde, se non ricordo male, lo scopo degli associati di quelle associazioni o logge, non è rappresentato dal migliorare se stessi nei confronti degli altri, non parlo solo moralmente, ma in particolare nella società civile, quali singoli individui, affinché si possano affermare in ogni momento quei valori di verità, libertà di pensiero e diritti civili a quali propriamente s’ispirano……
Difatti, il loro principale interesse non è proprio quello di aspirarsi ai valori morali più elevati con il desiderio finale di praticarli nella vita quotidiana… 
Ed allora non riesco a comprendere cosa ci sia di male, nel consegnare quei nominativi richiesti, che rappresentano, per come dicevo sopra, soggetti che meritano riconoscenza -per quel loro interessamento disinteressato- da parte di ciascuno di noi…
La scienza e coscienza alla quale s’ispirano, non dicono che bisogna giungere ad amarci gli uni con gli altri, collaborando in ogni occasione e diventando parti di un solo corpo, scintilla e amore infinito che si incarna grazie anche attraverso essi???
Non è questo il principio che perseguono quelle vostre associazioni, quell’amore fraterno che conduce a soccorso e verità, insegnamenti che rappresentano vere e proprie lezioni di morale???
Poiché, in caso contrario, non permettendo cioè a quella Commissione Nazionale Antimafia di verificare e comprendere, quanto si sta realizzando con il proprio operato… ecco che si fa in modo di percorrere una strada estremamente rischiosa, quella cioè di far credere a ciascuno di noi, che quella preposta istituzione, non abbia di per se alcuna rilevanza, come se quanto realizza, non abbia alcun valore…
Già, si potrebbe credere che quella Commissione Nazionale Antimafia, non includa in se quei poteri necessari, determinando così in concreto, quel valore aggiunto, che rappresenta di fatto, il carattere essenziale per il quale esiste… di contro, senza quella necessaria autorevolezza, potremmo dire di essere giunti alla frutta!!!

Sicilia: ma dove l’antimafia???

“Antimafia”… una gran bella parola, in particolare quando espressa qui da noi in Sicilia…
Alcuni soggetti, nel pronunciarla quella parola, mi danno l’impressione che è come se… ci si gonfiano i polmoni. 
Si sentono, in quella loro veste di sacralità, quasi fossero rappresentanti divini che intercedono per noi, su questa nostra terra, affinché giunga attraverso loro, quella opportuna protezione…   
Ecco che all’improvviso quindi, personaggi fortemente “collusi” con la politica e con quel sistema clientelare… si ritrovano oggi riciclati nell’antimafia…
Sono divenuti, veri e propri professionisti di questa “antimafia”, cui correttamente, in tempi non sospetti, faceva riferimento proprio Sciascia nei suoi articoli…
Ed allora vorrei sapere: come si diventa paladini dell’antimafia???
Si… forse in questi anni anni ci si è per caso esposti personalmente denunciando fatti o circostanze gravi di cui si era venuti a conoscenza, oppure si è fatto condannare qualcuno affiliato a quel sistema criminale/mafioso o ancora, per non essersi fatti sottomettere da quelle richieste coercitive (ad esempio per non aver pagato il pizzo…), si è subito delle intimidazioni, si è stati a rischio della propria incolumità o di quella dei propri familiari???
Ecco… di quali minacce, estorsioni, ricatti, stiamo parlando, esistono delle pubblicazioni realizzate in questi anni, dalle quali si possono evincere nomi e cognomi di personaggi legati a quel mondo criminale???
Hanno forse subito un lutto in famiglia a causa di una omicidio o di una strage eccellente…???
Per quanto di mia conoscenza, non mi sembra che questi attuali signori dell’antimafia stiano facendo chissà che cosa di rilevante… al limite compiono soltanto (come ogni cittadino siciliano onesto) il proprio dovere… 
Ed allora perché si sono innalzati a paladini della legalità… chi ha concesso loro quella posizione privilegiata, cosa ha determinato quell’ascesa, ma soprattutto, cosa si può fare per determinare quel necessario spartiacque, tra coloro che compiono in maniera coerente quell’opera di antimafia, da chi contrariamente cerca di utilizzarla per propri fini… in particolare se questi elettorali!!!
Già, come si fa a saper riconoscere, i veri dai falsi paladini dell’antimafia?
Perché la vera antimafia è innanzitutto… un fatto di coscienza civile e di moralità!!!
Non bisogna inventarsi nulla, non si deve fare alcuna propaganda, ma soprattutto, non si ha bisogno di demagogia, la strada dopotutto è già stata percorsa da persone, certamente di altro e alto spessore, da quegli “eroi” che hanno sacrificato la loro vita per combattere realmente con i fatti la mafia e non con le parole, ed è a loro che devono questi attuali signori… ispirarsi, poiché tutto il resto è buono per il “cinema”, per l’appunto… per fare esclusivamente nuove scenografia… 
Ricordarsi cosa hanno fatto per noi quegli uomini dello Stato, tutte quelle vittime cadute per mano della mafia come, Boris Giuliano, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Alfredo Agosta, Cesare Terranova, Ninni Cassarà, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e tutti gli altri in questo scritto non menzionati, insieme ai loro familiari e a tutti quegli uomini e donne delle scorte…. 
Come dimenticare quanto compiuto da quei suoi ragazzi, come ad esempio Emanuele Piazza o Antonino Agostino, insieme ai giornalisti Mario Francese, Giuseppe Fava, Beppe Alfano, Peppino Impastato…   
Sono questi gli uomini che si ha il dovere di erigere ad esempio per tutti, in particolare per i tanti giovani che in questi anni – per fortuna- non hanno dovuto vivere come noi, quel lungo periodo delle stragi, ma proprio per questo, hanno necessità d’avere oggi esempi credibili… e non sciacalli che si presentano in quelle loro scuole, per raccontare “favole”, sul contrasto in corso alla criminalità, in questa loro città… 
E’ tempo di togliere i finanziamenti di qualsiasi tipo… eliminare qualsivoglia contributi per un’attività che deve rappresentare un dovere per i cittadini onesti, facciamo in modo che si è “antimafiosi” con i fatti e non soltanto a chiacchiere…
Sono certo che alla fine di quell’antimafia resterà ben poco… o meglio, continueranno con dedizione quella loro opera, soltanto gli uomini e le donne delle varie Procure e della Dia, senza aspettarsi riconoscimenti o premi per quanto realizzato, mettendo come sempre a rischio le loro vite e soprattutto, senza mai ricevere da parte di questi suoi concittadini ingrati, il benché minimo elogio…
  

Antimafia…??? No!!! Prima viene la Juve…

In quanto sportivo, non ho mai dato alla mia squadra, la Juventus, un posto primario al di sopra delle altre, in particolare, proprio quando ad esempio, il Calcio Catania frequentava i piani alti della serie A, ed il sottoscritto ero portato a difendere principalmente i colori di casa e difatti, in più di una circostanza, ho preso le distanze da essa, quando a causa di errori arbitrali, aveva potuto godere di alcuni vantaggi, a scapito proprio della mia squadra di casa… 

Certo, mai avrei pensato, che si sarebbe potuto giungere a tanto…
Ho letto difatti sul rinvio della seduta della Commissione Antimafia, prevista a Catania il prossimo 15 marzo, rinviata secondo quanto riportato dall’On. Attaguile “senza una valida ragione”…
Ora vorrei dire… un improvviso cambio di programma ci può stare, in particolare se la motivazione è basata su elementi validi, ma quando leggo, che il motivo del rinvio è da ricercare in una audizione che avrebbe dovuto tenere il legale di fiducia del presidente della Juventus, Andrea Agnelli, ovviamente non mi si trova concorde ed anzi condivido pienamente il gesto compiuto dall’On. Attaguile che ha deciso di farsi da parte, dimettendosi da Co-Presidente del Comitato Sport e Mafia.
Ho l’impressione che sono in molti in questa nostra città, a non voler comprendere ( o a fanno finta di non voler comprendere) che non è più il momento… di perdere tempo, perché finora se ne perso abbastanza e relativamente poco si è fatto, per contrastare in maniera decisa, quel cancro mafioso… e tutte quelle sue diramazioni, presenti in tutti i comparti, pubblici e privati …    
Ed è per questo moti che riporto la lettera indirizzata al Presidente della Commissione Antimafia, On. Rosy Bindi, affinché comprenda in maniera definitiva che la nostra città non ha bisogno di visite, dibattiti e proclami, che dimostrano di non servire a nulla, ma servono esclusivamente a propagandare quei soliti nominativi, ma si ha bisogno di politiche serie che dimostrano con i fatti, come attraverso decise e corrette azioni,  si possa vedere questa città definitivamente cambiare!!!
Egregio On. Presidente Rosy Bindi,
durante l’ultimo Ufficio di Presidenza della Commissione Nazionale Antimafia si era stabilito di tenere, nella giornata di mercoledì 15 marzo, una seduta della Commissione Antimafia a Catania per dare un segnale forte della presenza dello Stato in risposta alle notizie d’infiltrazione della criminalità organizzata all’interno del mercato di Vittoria. 
Nel corso di tale visita avremmo anche dovuto audire il capo della DDA di Catania, il procuratore Carmelo Zuccaro, nonché il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone che ne aveva fatto richiesta.
Con amarezza, debbo prendere atto che Ella, per come ci ha comunicato nel corso della seduta odierna della Commissione, ha deciso di stravolgere quanto convenuto durante i lavori dell’Ufficio di Presidenza predetto, annullando la visita a Catania e ritenendo, invece, mercoledì di dover audire il legale di fiducia del presidente della Juventus Andrea Agnelli.
Questo improvviso cambiamento di programma è avvenuto dopo l’audizione di ieri del procuratore federale della Figc, prefetto Giuseppe Pecoraro, che ha parlato lungamente della Juventus, chiedendo di secretare i verbali contenenti le sue dichiarazioni.
Tutto ciò mi lascia amareggiato, poiché l’improvvisa audizione dell’avvocato di fiducia del presidente Agnelli a mio avviso non rappresenta una priorità rispetto alla missione catanese già concordata. Peraltro, considerato che al momento non si ha notizia di indagini giudiziarie, ritengo si dovesse audire il presidente della Juventus Andrea Agnelli piuttosto che il suo avvocato.
 A tal proposito sono fermamente convinto che la legge, anche quella sportiva, debba essere uguale per tutti.
Alla luce di quanto sopra, avverto il dovere di rimettere immediatamente il mio mandato di co-presidente del Comitato Sport e mafia, pur continuando a partecipare, nella mia qualità di segretario della Commissione Antimafia, attivamente ai lavori dello stesso.
Con i più cordiali saluti.
Roma, 08.03.2017
On. Angelo Attaguile”
Mi sono permesso di sottolineare un passo della missiva dell’On.Attaguile, poichè ritengo da sempre che la “giustizia” nei confronti dell’individuo, fosse anche il più umile, è tutto… il resto viene dopo!!!

La mafia uccideva d’estate…

Ieri sera ho completato la I° serie televisiva ideata da Pif e interpretata da eccellenti attori…
Passando da quelli più piccoli a quelli più anziani, troviamo ad esempio un Claudio Gioè in una nuova veste di marito e genitore, un uomo semplice ed onesto, legato a sani principi morali, gli stessi di cui ormai la maggior parte dei suoi conterranei hanno fatto a meno… 
Egli rappresenta in maniera benevola la debolezza umana ed in quella sua magistrale interpretazione (il sottoscritto, a dir la verità, lo preferisce interprete nel “capo dei capi”), mette in luce, quel mondo discreto e omertoso, che a cominciare dai primi anni 70′ e fino al 2000 (aggiungerei comunque fino ai giorni nostri…) ha rappresentato uno spaccato triste della nostra isola…
“La mafia uccide solo d’estate”, parla di mafia, ma rappresenta perfettamente quel sistema politico e clientelare, legato a stretto giro, con quegli esponenti mafiosi d’allora… ai quali necessitava dare risposte, viceversa si moriva!!!
Oggi la mafia non uccide più, diversamente d’allora, quelle risposte da dare a chi di dovere… non c’è più bisogno di darle, perché coloro a cui bisognava darle quelle risposte… sono direttamente lì seduti a governare!!!
Non sono io a dirlo, bensì le numerose inchieste giudiziarie realizzate in questi anni, i nomi di coloro che sono stati denunciati e di cui ancora in molti, siedono su quelle poltrone… da quelle Nazionali a quelle Regionali e/o Comunali…
C’è chi si para dietro quella “autorizzazione a procedere”, chi si difende grazie ad eccellenti “azzeccagarbugli” e chi riesce, attraverso particolari intrecci all’interno dei Tribunali, a risultare “retto”, se pur di fatto colpevole.   
Quell’ambiente sociale raffigurato nella serie televisiva, rappresenta esattamente la realtà… la vita di quei cittadini palermitani (che dopotutto è eguale a quella dei restanti siciliani…), di quella lotta alla corruzione fatta da sporadici eroi, mentre la maggior parte, di quel sistema corruttivo, erano parte integrante…
Se non bastasse, cosa dire di quei valori religiosi, di quel modo d’intendere i principi di fede, trascendendo il più delle volte quegli insegnamenti cristiani e compiendo quanto offensivo per la vita di un uomo…
D’altronde, se quelli erano i membri della chiesa a cui chiedere aiuto e conforto (quel fra Giacinto, interpretato dall’eccellente Nino  Frassica…), quei prelati legati a doppio filo tra una “chiesa” povera ed un’associazione “cosa nostra” ricca, ed è proprio dal mantenimento di quella struttura, che si potranno comprendere i motivi del perché a tutto vi fosse un prezzo, anche per eliminare i gravi peccati compiuti da quegli uomini mafiosi…
In molti vedendo quello sceneggiato (pur non volendo farlo…) si sono immedesimati in alcuni di quei ruoli; penso ad esempio ai numerosi forestali, a quegli inservibili dipendenti pubblici, a tutti quei “falsi invalidi”, che grazie a infondati espedienti, avevano ottenuto quelle cattedra scolastica, che sarebbe dovute andare, non solo a chi prima di loro in graduatoria, ma sicuramente ben più preparato… 
Sono identici allo zio di Salvatore e fratello di Pia, che pur di elevarsi ad una cerchia riservata di pochi eletti –“crema” di quel potere espresso corruttivo– si è reso disponibile a scendere a compromessi, tra cui ad esempio, “baciare le mani“!!!
Sono storie di vita quotidiana che s’intrecciano, con semplici legami affettivi, familiari, sentimentali, professionali, religiosi e d’amicizia, dove, nonostante l’esperienze vengano vissute in modo approssimativo ai limiti della povertà… ci si riesce ad accontentare e nello stesso tempo si è felici… senza rendersi conto di quanto avvenga intorno a loro, in questa terra ovunque “infetta” da corruzione e mafia…
La speranza di cambiamento c’è, ma non è rappresentata da quelle complicità, da quei pregiudizi o da tutti quei silenzi fatti di connivenze, bensì nasce e si sviluppa all’interno di un profondo rapporto d’amicizia, nato in maniera causale, tra il piccolo Salvatore (Edoardo Buscetta… per come recita sembra un professionista con ottant’anni d’esperienza… insieme a tutti i compagni di classe… Alice, Fofò e Sebastiano ) e il capo della quadra mobile di Palermo, Boris Giuliano. 
Quest’ultimo un grande uomo, che ha sacrificato se stesso per questa terra; un uomo che aveva compreso prima di morire, il pericolo a cui questa regione andava incontro ed aveva cercato non solo con la propria professionalità di contrastarla, ma ne aveva fatto la propria missione di vita, trasmettendo quei valori e quella propria speranza al piccolo Salvatore, di cui oltre che mentore era diventato per l’appunto… amico.
Ed è proprio da questa unione, che il bambino troverà le risposte a quelle sue domande, è saranno proprio i consigli di Boris, sulla mafia e sull’amore, a far comprendere finalmente quei i dubbi che da sempre lo hanno tormentato… 
Scrivi Salvatore, non ti fermare… scrivi su quel tuo diario…