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Trattasi di semplice acquisizione documentale quella compiuta dalla Gdf presso il "Consorzio Stabile SIS".

Le Fiamme Gialle – oltre alle due sedi della società del gruppo Fs – si sono presentate negli uffici del “Consorzio Stabile Sis”, dove – a quanto riportato – è stata compiuta una sempòlice acquisizione di documenti (della società concessionaria del tratto autostradale tra Brescia Ovest e Padova Est).

Nell’inchiesta in corso ho letto dal web che sono state indagate nove persone, di cui uno attualmente manager di Anas e gli altri due usciti per dar vita ad un sociertà di costruzioni, anch’esso perquisita dalla Gdf.

Oltre ai soggetti di cui sopra, sono state indagate altre persone ad essi legate che hanno avuto (o ancora hanno) procedimenti giudiziari, tra cui un ex funzionario Anas ed ex dirigente del Ministero delle Infrastrutture, imputato per il crollo del ponte Morandi.

Le accuse, a vario titolo, sono di corruzione, turbativa d’asta e rivelazione ed utilizzazione di segreto d’ufficio.

“Mi auguro che gli inquirenti facciano bene e in fretta il loro lavoro. E se c’è qualcuno che ha sbagliato che paghi“: è stato il commento del ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini. Dal canto suo l’Anas, con una nota, ha espresso “piena fiducia nell’operato della Magistratura e sta fornendo tutta la necessaria collaborazione alle Autorità“.

Con l’operazione di oggi, inquirenti e investigatori sono andati a caccia di carte e dispositivi informatici per trovare riscontri alle loro ipotesi, un presunto sistema che avrebbe fatto beneficiare di “ingenti somme” e/o di appalti. 

In questa sede non entro negli episodi su cui si stanno concentrando gli accertamenti del Nucleo di polizia economico finanziario della Guardia di Finanza, ci tengo a riportare quanto precisato dal “Consorzio Stabile Sis” e cioè che “né la società né alcuno dei propri dirigenti e/o amministratori risultano indagati, né tantomeno, gli uffici societari sono stati interessati da alcuna perquisizione o sequestro da parte di organi di polizia giudiziaria, che, viceversa, hanno provveduto esclusivamente all’acquisizione di documentazione aziendale, anche contabile pertinente all’indagine in corso, ai sensi dell’art. 248 cpp“.

ANAS: nuova inchiesta per corruzione…

L’ennesima inchiesta giudiziaria…

Questa volta la Guardia di Finanza di Milano ha diretto le proprie indagini nei confronti dell’Anas, .nell’ambito di un’inchiesta per corruzione e turbativa d’asta diretta dai pubblici ministeri di Milano Giovanni Polizzi e Giovanna Cavalleri.

Sono state infatti perquisite le sedi Anas di Roma, Torino e Milano e sono 9 le persone attualmente indagate e 3 società.

Gli uomini del Nucleo di polizia economico finanziario della Guardia di Finanza di Milano, coordinati dalla Procura, stanno indagando su una serie di appalti della società del Gruppo FS che gestisce la rete infrastrutturale stradale d’Italia. 

Dall’inchiesta sembra emergere  una presunta tangente da quasi 846.000 euro oltre ad altre “utilità”, come un’auto ed un appartamento.

Sono questi i primi dettagli della una nuova indagine della Procura milanese che sta evidenziando un presunto giro di mazzette sui lavori di manutenzione della rete stradale italiana, in particolare di Lombardia e Veneto, e che coinvolge funzionari ed ex funzionari Anas.

Qualcuno di voi è rimasto sorpreso??? Non certo il sottoscritto…

Morire… per l’altrui negligenza!!!

C’è un programma televisivo intitolato “mille modi per morire”… 
Qui da noi in Italia… è certo…  ne abbiamo qualcuno in più!!!
Già,  uno pensa di trascorrere un momento di spensieratezza  con la propria famiglia, percorre le nostre autostrade (sia a nord che a sud non ha importanza…), ed ecco che un viadotto ti crolla addosso!!!
Non è un incidente automobilistico (quello ahimè può capitare…), bensì una vera e propria infrastruttura che ti cade addosso, sì… in un secondo e senza che si possa fare nulla per evitarla…
Dopotutto cosa vorresti fare, a chi dare la colpa… alla fatalità… ???
No… nulla di questo, la colpa è dell’incuria umana, di quella manifestata negligenza e impreparazione… o come stiamo ormai assistendo continuamente… a quella voce chiamata collusione!!!
Un viadotto che prima di crollare, ha dato segni di criticità… ma come sempre da noi, invece di provvedere a mettere in sicurezza quanto scoperto, provvedendo a chiudere immediatamente quel passaggio e bloccandone di fatto l’attraversamento… ecco, come sempre… si discute, già si discute sulle competenze!!!
Sulle “incompetenze” direi… di tutti quei soggetti, che pur di non prendersi la benché responsabilità… preferiscono non far nulla !!!
Difatti… a chi appartiene quel tratto stradale…??? 
Alla Provincia o all’ANAS e mentre si discute sul da farsi… il viadotto crolla e persone innocenti muoiono!!!
Come si può pensare ancora di andare avanti così… in un paese dove, le scuole crollano alla prima scossa di terremoto, i viadotti cedono appena inaugurati, crinali di colline che scivolano su paesi interi…
Continue frane, allagamenti, alluvioni, che rappresentano solo una parte di quei disastri idrogeologici che anno per anno, distruggono la nostra penisola, isole comprese, causando migliaia di vittime e tutta una serie di danni a cose e animali…
Non parliamo poi di prevenzione o di quelle tecnologie di monitoraggio che casualmente… non trovano mai utilizzo, o meglio, i problemi vengono quasi sempre individuati… immediatamente dopo gli incidenti…
E dire che vi è un numeroso gruppo di soggetti che dovrebbe fare in modo che queste cose non abbiano ad accadere… 
A cominciare da quanti si occupano di progettazione, per proseguire con chi dovrà eseguire quelle opere e con quanti vengono demandati ai controlli…
C’è poi il monitoraggio, le verifiche, le varie manutenzioni e assistenze direttamente sui luoghi e cosa dire di tutte quelle procedure telematiche, necessarie per la raccolta, lo studio e l’interpretazione dei dati raccolti, affinché si possa rilevare eventuali anomalie sul territorio o su quelle opere realizzate, attivando per tempo quelle necessarie prevenzioni, che permettano d’attuare quelle procedure di salvaguardia e/o evacuazione sul territorio.
Di quante altre vittime ha bisogno questo paese, per far comprendere a tutti, che è giunto ormai il momento d’allontanare da se… quella collusa e spregevole mentalità???

Disastro doloso e truffa!!!

Per una vita ho percorso quel tratto calabrese, già da quando avevo 18 anni… e negli anni ho sperato di vederlo completato, ma sono passati la bellezza di 30 anni e ancora si parla di questa autostrada…
Sì l’autostrada Salerno – Reggio Calabria un’opera che distrugge fisicamente qualsivoglia automobilista… molti in questi anni… hanno deciso d’imbarcarsi con il traghetto a napoli per giungere l’indomani in Sicilia…
Ora dopo che i lavori sono stati consegnati si scopre che l’opera è totalmente difforme rispetto al progetto originario ed è per questo motivo che è vine posta sotto sequestro…
L’ordine è del procuratore di Vibo Valentia, Mario Spagnuolo che nelle scorsi notti hanno posto i sigilli al viadotto sul fiume Mesina, un tratto di circa 8 chilometri dell’A3 (fra gli svincoli di Mileto e Rosarno, in entrambe le direzioni). 
La circolazione resta aperta… mentre è stato interdetto a mezzi e agli operai di operare nel cantiere sottostante…
Sembra che la motivazione riguardi l’aver violato il vincolo idrogeologico… i piloni infatti che sostengono il viadotto sono infatti nei pressi del fiume Mesina, un corso d’acqua che più volte ha esondato, allagando le zone circostanti…
Bisogna “assicurare il corretto ripristino dello stato dei luoghi e la loro messa in sicurezza, assicurando la corretta e trasparente gestione con supervisione della ultimazione dei lavori appaltati“… il tutto ovviamente “garantendo quelle necessarie condizioni di legalità“…
E’ strano… è sempre così in Italia… e questa metodologia viene continuamente ripetuta, vedrete che tra qualche mese ed anno, analoghe situazioni come queste si ripeteranno – non solo su quelle opere già realizzate – ma soprattutto su quelle che sono in corso di realizzazione (io potrei farvi già per la Sicilia un elenco lunghissimo…), ma tanto alla fine  pur segnalando queste a chi di dovere… non cambia nulla!!! 
Per il tratto in questione comunque non sussiste allo stato dei fatti “alcun pericolo intrinseco di cedimento, crollo, caduta, instabilità“… lo vedremo quando tra qualche ci sarà all’improvviso… una tragedia!!!
Ciò che comunque maggiormente mi irrita è vedere con quanta superficialità avvengano i controlli da parte di quei funzionari… in particolare su tutte quelle attività svolte dalle imprese appaltatrici, che il più delle volte presentano difformità e inadempienze su quanto hanno realizzato…
Ora iniziano le indagini, vengono iscritti sul registro gli indagati, si pronunciano le accuse dei reati… si scopriranno le solite corruzioni, truffe, tangenti, bustarelle… ecc… come ormai consuetudine in queste paese… dove come si dice da noi… “quannu si mangia si fannu muddichi…” e poi chissà perché –ed è la cosa che più maggiormente mi da fastidio– che vi è c’è sempre quella convinzione per cui si è sempre in attesa di prendere l’elemosina…  
Fra gli indagati ho letto i nomi di progettisti, geologi, direttori di cantiere, responsabili e contabili vari… direttore dei lavori… coordinatori della sicurezza, Rup e via discorrendo… sono sempre i soliti nomi… perché senza ognuno di quelli…. certe “azioni”, non possono certamente compiersi…  già basterebbe che qualcuno dicesse di no, che si ribellasse a quel sistema corruttivo… ma si vede che i soldi piacciono a molti!!!
Che schifo vedere come il denaro riesca a condizionare (in modo meschino) l’animo umano…

A18-A20: ed hanno il coraggio di chiamarle "Autostrade"…

Erano anni che non percorrevo il secondo tratto dell’A18, quello successivo al casello di Taormina in direzione Messina per poi proseguire nella A20 in direzione Palermo!!!
Se non fossi stato certo di essere in Sicilia, avrei pensato di essere stato… “teletrasportato” in qualche paese del terzo mondo…
Gallerie fatiscenti e buie, guard-rail distrutti o non a norma… piazzole di sosta ridotte a rifiuto indifferenziata… da evitare per non restare contagiati da qualche infezione… e dovunque mancano i requisiti minimi di sicurezza…
Non parliamo poi del pavimento stradale dove lo strato d’usura è ormai sparito, sia per il degrado causato dai veicoli che vi transitano che per quel conglomerato bituminoso di indubbia qualità…
Analogo discorso andrebbe fatto per tutto il pacchetto stradale che dovrebbe resistere a quei grossi carichi concentrati, all’usura, al degrado da parte di agenti fisico-chimici, alle dilatazioni termiche… a tutte quelle condizioni necessarie, affinché si possa consentire ai veicoli un’ottimale aderenza dei pneumatici.
Inoltre bisogna considerare quegli abituali interventi riduttivi di manutenzione per il rifacimento del manto stradale… quasi fossero macchie di leopardo… 
Le nostre “autostrade” non hanno alcuna logica… ne di progettazione (dopotutto sono state pagate a chilometro… quindi più chilometri più soldi…) e neppure di sicurezza!!! 
Le gallerie sono come quelle dei luna park… attraversandole si ha la stessa sensazione di quei tunnel dell’orrore…. si sa come si entra ma non si sa come si esce… di solito nell’attraversarle ci si ritrova con i capelli in aria (ovviamente per chi ancora c’è l’ha…), le uscite di sicurezza non si sa dove portano e le porte a taglio termico ho dubbi che siano perfettamente funzionanti o che proteggano da eventuali incendi; non parliamo poi del funzionamento della ventilazione che dovrebbe garantire una sufficiente qualità dell’aria attraverso la diluizione degli inquinanti; io, sarà un caso… ma tutte le volte che alzo gli occhi ad osservarle, vedo le pale… completamente ferme!!!
Si dice che la colpa di quanto sta accadendo è da attribuirsi alla scarsa manutenzione dovuta ai pochi soldi… i quali vengono usati per mettere esclusivamente toppe sull’asfalto o per sostituire una lampadina alla volta. 
Non parliamo poi di controlli: telecamere, segnalatori visivi, monitoraggio delle velocità, estintori, comunicatori, vie di fuga, aree sicure… sono soltanto un sogno.
Ora mentre nel resto dell’Europa ed ancora nel nord Italia, queste vie di comunicazioni primarie  o meglio autostrade… possono definirsi tali, da noi in Sicilia è il contrario, già… a vederle, non ci resta che piangere!!!
Stranamente però c’è qualcuno dei nostri governanti, che parla della necessità di realizzare il ponte sullo stretto: si è vero, un ponte servirebbe… ma di neuroni, per collegare tra loro… quelle sue cellule del cervello… ormai da troppo tempo spente!!!  
Mi ricordo che un tempo il nostro tratto autostradale era stato premiato come il più bello d’Italia… oggi quanto rimane è soltanto una vergogna!!!
Viadotti fatiscenti, muri di sostegno pericolanti, cls deteriorato e cadente, aree pedaggi decrepiti, piante e arbusti che invadono le carreggiate, scarichi piovani divelti, e poi ci sono loro… quei segnali stradali lasciati lì per anni al posto della programmata manutenzione… dopotutto la sicurezza può attendere!!!
Già quella mancata sicurezza che produce quotidianamente incidenti e dove il dato relativo al numero dei feriti/morti è diventato impressionante!!! 
E’ innegabile come la maggior parte di quegli incidenti si sarebbero potuti evitare attraverso una corretta manutenzione stradale e ad una scrupolosa messa in sicurezza da parte dell’ANAS…
Ma ormai l’andazzo è così… nessuno che si interessa… nessuno che si assume le proprie responsabilità, nessuno che paga… mentre noi come sempre… paghiamo per tutti!!!
Poi però c’è sempre il “buffone di turno”… quello che si offende se a queste autostrade viene posto il soprannome di “autostrade della morte”!!! 
Dopotutto, il fatto che si dica: esista un’autostrada per l’inferno e solo una scala per il paradiso… la dice lunga su quanto ci dobbiamo purtroppo attendere…

ANAS appalti e arresti: "Marciume diffuso" e "tangenti sistematiche".

Quest’oggi nel TG1 è andato in onda il servizio sugli appalti truccati “asfalto e mazzette”.

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-cc196531-6721-4f47-a0e3-ccbb69abb633-tg1.html
Una nuova tempesta giudiziaria che si abbatte sul quel carrozzone chiamato ANAS…
La Guardia di Finanza ha arrestato 19 persone tra dirigenti e imprenditori. 36 gli indagati, tra questi Marco Martinelli, deputato di Forza Italia.
Sequestrato quasi un milione di euro… per i pm è il frutto della corruzione.
Nelle carte dell’inchiesta, si parla di “marciume diffuso” e di “tangenti sistemiche“.
In Sicilia l’operazione ha coinvolto quasi tutti i nominativi delle imprese più importanti… di cui riporto la nota su LIVESICILIA del giornalista A. Condorelli:
Maxi operazione, arrestati Bosco e Costanzo Coinvolti anche noti imprenditori siciliani: Corruzione all’ANAS: perquisizioni in corso in Sicilia, nel mirino l’appalto della SS 117 cofinanziata dalla Regione siciliana.
Come diceva Troisi… non ci resta che piangere!!!

Sequestrato il raddoppio della SS 640 Agrigento – Caltanissetta

Un raddoppio quello della SS 640 che rappresenta con i suoi 740 milioni di euro, un interessante business per l’impresa che si è aggiudicata l’opera pubblica e cioè la società consortile Empedocie 2 S.C.P.A. (costituita da CMC Cooperativa Muratori e Cementisti Ravenna 44%, CCC Società Cooperativa 18%, Tecnics di Catania 38%).
Se andiamo a rileggere quanto riportava il protocollo di intesa, osserviamo che la Empedocle SCPA (in forza del contratto a Contraente Generale), potrà affidare ad imprese terze, lavori ed opere, per l’intera realizzazione del progetto
Sarebbe interessante quindi conoscere i nominativi di quelle imprese, che hanno operato su quei tratti stradali e sapere se in questi anni, qualcuna di esse, abbia avuto revocato il certificato antimafia o se siano stati emessi provvedimenti interdittivi o condanne, nei confronti di alcuni loro legali rappresentanti…
Ed inoltre, sarebbe rilevante conoscere se, durante l’esecuzione, siano state violate le clausole di salvaguardia, con riferimento specifico agli impegni normativi e contrattuali e cioè, se dalle verifiche (alle imprese affidatarie e/o sub affidataria dei lavori) siano emerse irregolarità nei confronti dei propri dipendenti o dei lavoratori dipendenti da eventuali imprese sub affidataria, presenti nei lavori appaltati.
Inoltre, premesso che la società Empedocle 2 S.c.p.a. a promosso a suo tempo con la Prefettura di Caltanissetta, la Regione Siciliana, Anas SpA la sottoscrizione di un Protocollo d’intesa ai fini della prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata e dove tale protocollo avrebbe dovuto di fatto costituire “l’elemento fondamentale” sul quale garantire tutte procedure interne volte ad attivare le ricognizioni e le analisi per la protezione e l’incremento dell’integrità aziendale e della filiera produttiva relativa al lavoro…
Scoprire quindi in questi giorni come, i militari del Reparto Operativo (Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Caltanissetta), abbiano dato corso, ad un serie di procedimenti, iscrivendo 12 indagati per “concorso in frode in pubbliche forniture”… e dove agli interessati è stata contestualmente notificata “informazione di garanzia” e sono stati accusati, a vario titolo, per aver:
– utilizzato calcestruzzo non conforme alle previsioni contrattuali;
– utilizzato gabbie in acciaio per la realizzazione di pali ed altre strutture di misure e/o caratteristiche tecniche non conformi al capitolato;
– occultato alla Direzione dei Lavori difficoltà tecniche ed irregolarità dei materiali;
– omesso di segnalare alla Direzione dei Lavori irregolarità riscontrate, impedendo l’apertura della procedura contrattuale di non conformità e la successiva risoluzione delle irregolarità esecutive, lascia di per se, un po’ perplessi….

Certamente qualche dubbio sulla validità di questi protocolli di legalità nasce, considerato che proprio in questi giorni, ad una delle partecipate, è stata notificata l’interdittiva antimafia in seguito all’arresto dei propri vertici…

Sarebbe altrettanto interessante conoscere per quali ragioni, un’opera che prevedeva i lavori di adeguamento a quattro corsie della strada statale 640 “di Porto Empedocle” (dal km 9,800 al km 44,400), per un importo di circa 378 milioni euro sia giunta oggi a costare quasi il doppio…
Ed ancora, un’opera che prevedeva il completamento entro 1510 giorni dalla firma del contratto (sono circa cinque anni) e che dal quel 2008 è ancora in corso di realizzazione, ma soprattutto, non si sa nemmeno quando si giungerà alla conclusione, considerato che -per quanto emerso- sono state rilevate numerose non-conformità durante i lavori e che queste se pur già segnalate al contraente generale, avranno l’onere di essere sanate… 

Inoltre, mi sembra di ricordare che per ogni giorno di ritardo, il contraente generale avrebbe dovuto corrispondere all’ANAS una penale pari all’1 per mille dell’importo complessivo della progettazione esecutiva e dello 0,5 per mille dell’importo complessivo offerto per i lavori…

Una cosa è certa, questo sistema sugli appalti pubblici, così com’è, non funziona e presenta falle a tutti i livelli… dalla trasparenza delle gare d’appalto (sempre più viziate dalla solita rete di conoscenze e favoritismi) ai controlli ispet­ti­vi an­ti­ma­fia, dai requisiti di moralità professionale dei titolari, alle mazzette ripartite, dai meccanismi di accesso agli appalti, ovvero la qualificazione delle imprese, con quel sistema SOA (società organismo di attestazione) basato su controlli affidati a società private, che avrebbero dovuto sostituire quel carrozzone dell’Albo costruttori, filtrandone l’accesso dei nuovi ingressi ed eliminando tutte quei vecchi scatoloni vuoti, e per finire, quella mancata trasparenza…
Non esiste a tutt’oggi una banca dati informatizzata, dalla quale sia possibile conoscere tutti i contratti pubblici e che permetta a chiunque, di sapere quanto sia costata un’opera (rispetto all’importo originario), a chi è stata affidata, chi erano i subappaltatori, conoscere mese per mese gli stati d’avanzamento di un’opera, ecc…
Non so dire se chi si occupa d’appalti pubblici sia realmente incapace… ho il dubbio invece, che forse, ci troviamo in un comparto gestito da furbi, che fa sì che questo sistema, resti cosi com’è, per poter continuare a ingrassare e oliare, tutte quei soggetti, legati tra loro in anomale procedure ( il più delle volte illecite…) che prendono il nome di… appaltopoli!!! 

O paghi… o paghi!!!

Ci sono più di 700 dipendenti a rischio, a causa dell’inchiesta che ha portato agli arresti alcuni dirigenti ANAS…
Sono i lavoratori della Tecnis, una Società che fino a pochi giorni fa, veniva esaltata sui Tg Nazionali per aver completato i lavori della metropolitana di Tunisi, o per aver realizzato il lotto di un’autostrada della Salerno-Reggio Calabria, con un anno e mezzo d’anticipo sui tempi contrattuali (risultati insoliti e rari nel comparto delle infrastrutture in particolare nel nostro paese…).
Ora i dipendenti chiedono la possibilità di continuare… certo molto dipenderà da quanto sarà capace l’impresa di dimostrare la propria estraneità sui fatti finora emersi… o meglio se potrà confermare, che quell’imposizione… rappresentava la sola, per non dire unica possibilità, per poter proseguire negli appalti…
O paghi… o paghi… perché tanto il rubinetto per far scorre l’acqua l’abbiamo noi…  con queste frasi intercettate la “banda” del malaffare condizionava gli appalti e chi non le accettava era fuori!!!
Altro che “dama” nera o bianca… qui la partita da giocare era ancor più strategica… si trattava di muovere le pedine degli scacchi, dove, gli avversari giocavano al completo dei loro pezzi e l’appaltatore a difesa del suo re aveva soltanto un pedone… 
Capire principalmente l’operato di quei dirigenti (adesso indagati) è fondamentale per comprendere, quale limitato potere contrattuale, avessero quegli imprenditori, ma soprattutto, a quali imposizioni dovevano sottostare… per poter continuare ad operare!!!
Certo… da quella “obbligata” condizione si poteva anche uscirne, chissà… forse avvisando le forze dell’ordine o denunciando i possibili estorsori… ma è anche vero che, con questa giustizia… che presenta falle in molti dei suoi comparti, è difficile avere una totale completa fiducia nel sistema, quando poi è la stessa, a seconda delle circostanze, a ritorcersi contro???
Vediamo ogni giorno… con quali guanti di velluto, vengono esaminate “certe” inchieste, quando cioè ad essere incriminati, sono proprio gli… uomini e donne di quelle istituzioni e come si tenti in vari modi, di coprirle quelle indagini, per non far emergere quanto illegalmente commesso!!!
Se osserviamo con particolare attenzione quanto è accaduto in questi anni… vedremmo come, per quei reati… nessuno di quei soggetti (istituzionali) ha mai pagato…  anzi il più delle volte, quanto emerso è stato insabbiato e la “punizione” inflitta viene concentrata nel classico trasferimento…
Favori con favori… dopotutto tra colleghi… chi ha il coraggio di tirare quella prima pietra??? 
E poi… si è certi di essere senza colpa per poterla scagliare???
Quindi in definitiva, quale possibilità ha una impresa per poter proseguire la propria attività in maniera corretta senza volersi adeguare a quelle richieste??? Nessuna!!!
Paga e basta!!! Perché quel giro di tangenti servono… e sono fondamentali per accontentare tutti… non solo chi, in prima persona, è messo lì a chiederle e quindi a ritirarle quelle bustarelle… ma specialmente chi sta sopra… chi “manovra” non solo quegli appalti da centinaia di milioni di euro… ma in particolare, la stessa sopravvivenza dell’impresa… perché come si dice, quando non si paga, si sa… e se si viene a sapere che, non ci si è fatti indottrinare da quel sistema perverso… allora si esce di scena, si è automaticamente esclusi da quella “casa del malaffare”, da quel circolo vizioso al quale indirettamente si era (pur non volendo… ) entrati ed ora, si viene esclusi, da tutto e tutti… perché senza quelle opportune protezioni (anche politiche) si finisce per essere allontanati e costretti a chiudere…
Comunque… tra le possibili prospettive, c’è anche la probabilità che le inchieste portino la società ad essere sottoposta ad amministrazione controllata, con qualche giudice a modello “palermitano” che nomina per la gestione delle stesse, propri fedeli amministratori e così… in breve tempo, si potrà assistere, come, un’impresa che fino a poco tempo prima godeva di grande prestigio e interesse, ora, finisca per essere accompagnata, verso quella nota standardizzata procedura di… liquidazione o auto-fallimento!!!
In fin dei conti… è di questo che si tratta, di modificare quelle determinate gerarchie, ai tempi… rappresentate dai famosi “Cavalieri del lavoro” ed ora… nei nostri giorni, dalla Sigenco prima e da Tecnis ora…
La regola è sempre quella…  ogni numero di anni… qualcosa deve modificarsi… e soprattutto chi non paga deve andare fuori!!!
Ciò nonostante, bisogna rimanete fiduciosi… tanto quelle commesse appaltate (in corso o da iniziarsi), sono già state decise a chi affidarle, casualmente al quelle solite società/cooperative rapaci (General-contractor del nord) che adesso, come avvoltoi… si lanceranno in picchiata verso quella “preda” in carne, già… ancora piene e gonfie d’appalti… 
Per le nostre società, attanagliate tra le maglie delle reti della giustizia… non ci sarà alcuna speranza di sopravvivere, mentre ai suoi poveri dipendenti… basterà pazientare, una nuova tessera “colorata” di partito e si ritornerà nuovamente a lavorare… 
Nel contempo le nostre imprese spariscono e con loro muoiono anche le speranze di vedere crescere, libertà e autonomia in questa nostra terra… perché la libertà non consiste nell’avere un padrone giusto… ma nel non averne alcuno!!! 

Quotidianità della corruzione…

Una “sensazione deprimente”… è cosi che la chiama, il procuratore Giuseppe Pignatone, nella conferenza stampa da poco conclusa… 
Già… la “quotidianità della corruzione”… di quelle “borse” ovunque aperte, in attesa di essere riempite… dalle solite “bustarelle”…
Ci sarà mai una fine a tutto questo… o dobbiamo rimanere a contare “quotidianamente” gli arresti delle varie procure???
Siamo stanchi… non ne possiamo più… ogni giorno inchieste, gente corrotta, ovunque malaffare, dipendenti pubblici assenteisti (notizia di poche ore fa… 35 arresti al Comune di Sanremo), concussione, tangenti… 
Il presidente Sergio Mattarella, parlando pochi minuti fa al Quirinale, ai nuovi Cavalieri del Lavoro, ha parlato di “lotta alla corruzione”, condizioni irrinunciabili per la nuova crescita italiana…
Un richiamo alla legalità ricordando che nel nostro Paese, si sta aprendo una nuova stagione, e ha sottolineato, “dobbiamo affrontarla con un di più di consapevolezza delle nostre risorse, e anche con un senso maggiore del bene comune”…
Sono bellissime parole… io ricordo ancora, cosa mi disse da bambino – in una analoga circostanza, – l’allora presidente Aldo Moro sulla legalità… (mi ero ripromesso di scrivere sull’argomento un post… e spero a breve di riuscirci). 
Comunque l’Anas per nome del proprio presidente Armani, ha ribadito la totale estraneità ed ha espresso la piena fiducia nel lavoro della Procura di Roma, con l’auspicio che possa giungere celermente a fare chiarezza sui fatti fin qui emersi…, annunciando inoltre, che la stessa si costituirà in giudizio quale parte offesa!!!
Nelle indagini vi sono pure due nostri conterranei, imprenditori di rilievo (D. Costanzo e C. Bosco), imprese che hanno effettuato e stanno ancora realizzando, considerevoli appalti, non solo in Italia ma anche all’estero…
Non dimentichiamo inoltre che entrambi, hanno ruoli importanti all’interno di due note associazioni e cioè, quella di Confindustria e Ance (Catania).
Oltre gli imprenditori, ci sono tutta una serie di indagini a carico di funzionari dell’Anas (chissà perché questa notizia… non mi sorprende…), sono state arrestare difatti 10 persone tra cui 5 funzionari della stessa Anas ( responsabili del coordinamento tecnico, area progettazione, e ufficio legale), coinvolti anche un ex presidente della Regione Calabria ed anche ex sottosegretario alle Infrastrutture.
Come dicevo sopra, al centro dell’indagine (secondo l’accusa) ci sono queste due importanti società con sedi a Tremestieri Etneo (CT), la Tecnis SpA e la Cogip Infrastrutture S.p.A., entrambe, riferibili ai due imprenditori di origine catanese di cui sopra.
Secondo la procura ci sarebbero probabili pagamenti di tangenti per almeno 150 mila euro… (sarcasticamente… mi verrebbe da dire “pochini”… visto che erano legate all’autorizzazione che era stata richiesta all’Anas per cedere l’appalto da 145 milioni di euro per la costruzione della variante di Morbegno dallo svincolo di Fuentes a quello del Tartano in Lombardia).
Comunque l’indagine è tutt’ora in corso e sono in molti, tra le le forze dell’ordine, ad essere impegnati nelle investigazioni e perquisizioni…
Sono molte difatti le regioni che risultano essere in queste ore, sotto la lente della Guardia di Finanza… dal Piemonte alla Sicilia… già… questa nostra regione che “ininterrottamente” in quella deprecabile elencazione… non manca mai!!!
Diceva bene Piersanti Mattarella: nella capacità di identificare uno sviluppo e di proporre scelte coerenti di carattere produttivo che garantiscano una crescita economica, sociale e civile dell’Isola, c’è anche la risposta essenziale all’eliminazione delle ragioni di fondo del prosperare della mafia nella nostra Regione!!!

Scorciavacche…

Come era logico aspettarsi…  il Presidente dell’Anas, Pietro  Ciucci, a quanti ne chiedevano le dimissioni ha risposto: non ho intenzione di dimettermi per quanto successo nei pressi del viadotto Scorciavacche…

Non ne avevamo dubbi…, però, debbo dire che per la prima volta mi si trova d’accordo…
Si perché credo, sia venuto il tempo di finirla d’incolpare sempre chi si trova in alto… di pensare come dice un detto nostro siciliano… “ca u pisci feti ra’ testa…”. 
In questo caso appunto… cosa centra infatti il Presidente… non è mica lui che soprassiede all’esecuzione dei lavori, come non è certamente lui che ne realizza la progettazione…
Il cedimento a pochi giorni dalla sua inaugurazione è ovviamente un fatto grave ed ha certamente poca importanza a cui oggi attribuire i costi dei ripristini… tanto ormai il danno è fatto!!!
Bisognava pensarci prima, già ancor prima dell’inizio stesso dei lavori!!!

L’errore principale è ben evidente agli addetti ai lavori e cioè che, il più delle volte, la stratigrafia litologica dei terreni indagati si presenta molto eterogenea, con una fitta alternanza di livelli limosi-sabbiosi-argillosi che rendono quindi molto problematica l’individuazione di porzioni di terreno di scavo omogenei, con parametri geo-tecnici compatibili per la realizzazione di rilevati stradali.
D’altronde, uno dei problemi che di solito avviene in questa tipologia dei lavori e che, i certificati di laboratorio ( che attestano ove i campioni, prelevati in sito a seguito dei carotaggi), risultano nella realtà molto spesso discordanti e ciò è dovuto principalmente, alla stratigrafia macroscopica del terreno ( che dovrebbe essere descritta nella relazione geologica ) a conferma della fitta alternanza dei vari livelli litologici.
Inoltre, negli elaborati di verifica per la stabilità, si riscontra che al terreno vengono assegnati parametri geo-tecnici teorici, ascrivibili ai terreni con caratteristiche geo-meccaniche migliori, mentre i valori determinati in laboratorio sui campioni prelevati in sito presentano, nella maggior parte dei casi, valori notevolmente più scadenti.
Da ciò si può dedurre che, se le analisi di stabilità fossero state elaborate con parametri geo-tecnici reali, probabilmente la metodologia progettuale, non avrebbe presentato, valori di coefficienti di sicurezza soddisfacenti e pertanto, quanto progettato, sarebbe stato ritenuto tecnicamente incompatibile o certamente avrebbe dovuto essere modificato, ovviamente  con un aggravio dei costi da sostenere…
Senz’altro, sarebbe stato opportuno quantomeno, da parte della D.L., pianificare gli scavi secondo un’accurata procedura di selezione e caratterizzazione dei terreni alla luce delle risultanze di laboratorio, ed inoltre, sarebbe stato doveroso implementare un piano di controlli del materiale scavato al fine di accertare la compatibilità dei parametri geo-tecnici con quelli di progetto, utilizzati per la verifica successiva di stabilità…

Comunque, ora si scopre, quanto avevo già preannunciato alcuni giorni fa e cioè, di come gli stessi tecnici della ditta ed in particolare quelli dell’Anas, fossero a conoscenza che il tratto di strada stava franando… ed è per questo motivo che ne è stata anticipata la chiusura..
L’inchiesta ora procederà su altri fronti, in particolare su quello della Procura di Termini Imerese, che intanto, ha già sequestrato l’area interessata e che potrebbe condurre ad individuare le responsabilità sia di chi ha progettato, che di quanti ne hanno eseguito e controllato i lavori.
Da quanto finora emerso, sembra che il danno sia quantificabile in €. 200.000 e che questi saranno totalmente a carico dell’impresa che ne ha eseguito l’opera…
Ma come sappiamo bene… cosa saranno alla fine quei pochi euro da pagare… quando si potrà usufruire di eventuali incrementi, che potranno giungere attraverso “Riserve“, “Perizie di variante“, “Quinto d’obbligo“, ecc…, tutte “specialissime” procedure, che hanno quale unico intento quello di rimodulare la contabilità finale dei lavori, con un concreto maggiore esborso di denaro pubblico, per lavori che oltre a non essere necessari, sono il più delle volte inefficaci ed inservibili…

Quando si sapeva costruire…

C’era un tempo in cui le costruzioni duravano millenni…
Era un periodo nel quale, le modalità operative, la tipologia dei materiali, il controllo e quant’altro necessario, se pur tra mille difficoltà e con l’utilizzo di manodopera non sempre professionale in quanto personale facente parte dei considerati servi o ancor peggio schiavi, dimostra comunque ancora oggi, la loro grande capacità costruttiva…
Costruzioni di grande opere di architettura ed ingegneria, vengono ancor oggi studiate, per capirne i segreti e le metodologie utilizzate…
Monumenti, strade, acquedotti, templi, terme, ecc… realizzate completamente a mano, con l’uso prima di blocchi in pietra e successivamente con l’uso dei mattoni… 
Nuove importanti innovazioni tecniche, consentirono di costruire fino al medioevo opere monumentali, attraverso l’uso di nuovi leganti quali quello del conglomerato cementizio ( fatto da una miscela di malta di sabbia, calce e frammenti di pietra e laterizi), e l’impiego di nuove soluzioni architettoniche come l’arco, la cupola, la volta, tecniche giunte fino ai nostri giorni, prima della nascita del cemento armato o di strutture metalliche in acciaio.
Oggi a differenza di quanto avveniva allora, ciò che viene costruito si distrugge in pochi giorni… e non a causa di qualche cataclisma naturale o di chissà quale terremoto o ztunami, ma determinato principalmente dalla incuria umana…
Già, era da pochi giorni ( precisamente dieci ) stato inaugurato, il viadotto Scorciavacche sulla Palermo-Agrigento che proprio nel giorno di Capodanno è crollato…
Non so se ciò possa annoverarsi pienamente nel “Guinnes World Records” ma certamente un record (se pur negativo) rappresenta …
La cosa assurda è che nei Tg nazionali, sono stati intervistati proprio coloro che avrebbero dovuto controllare e parlo ovviamente di miei colleghi, Direttori di Lavori, Direttori Tecnici, Collaudatori, ecc…, che invece di presentarsi pubblicamente a giustificare chiassà quali cause, avrebbero certamente dovuto provvedere affichè quanto successo non potesse accadere…  
Ora l’A.N.A.S. parla di “anomalo cedimento del piano viabile in corrispondenza del rilevato retrostante della spalla del viadotto“, ma vorrei conoscere cosa l’indagine geologica aveva a suo tempo evidenziato e se i parametri geo-tecnici sono stati correttamente applicati in fase di progettazione strutturale…
Per fortuna che quando è avvenuto il crollo non transitava nessuno… almeno non vi sono vittime, e comunque la strada è nuovamente chiusa!!!
Il nostro Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha preteso i nomi dei responsabili… 
Sì… perché in Italia, quando accadono analoghe situazioni, si va subito in cerca dei colpevoli… e di chi deve ovviamente pagare… per tutti…
Io invece vorrei sapere… dei 13 milioni di euro buttati al vento chi provvederà nuovamente ad integrarli… sempre i soliti fessi… e cioè noi cittadini!!!
Il tempo degli errori è finito… pagheranno tutto” ( mi viene di pensare ad un detto siciliano che dice… “curnutu cu ci criri” ) e poi vorrei sapere con quali soldi… forse con quelli degli stipendi???
Adesso tutto passa alla procura di Termini Imerese… la quale ha aperto l’ennesima inchiesta… per crollo colposo sul cedimento del tratto di strada che precede il viadotto Scorciavacche sulla statale 121 Palermo-Agrigento. 
Ora inizieranno ad arrivare tutta una serie di periti per consulenze tecniche e per determinare le cause che hanno prodotto il crollo… quindi sarà trasferito il tutto per il solito dibattimento al Tribunale… con la certa conseguenza di ulteriori aggravi, per costi su consulenze tecniche, legali, processuali, ecc… e così altro che 13 milioni… alla fine questo danno lieviterà di qualche altro milioni… 
Tutti adesso ci verranno a dire che pagheranno il costruttore ed il controllore… ma quando mai… in Italia non paga mai nessuno… gli avvocati ( quelli bravi, con la A maiuscola… ) servono proprio a questo!!!
Il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi ha dichiarato che: c’è chi l’ha costruito male, chi non ha controllato che i lavori fossero fatti a dovere e chi ha dato il via libera alla circolazione… ma vorrei conoscere, proprio da egli in qualità di ministro ( nel periodo del suo mandato), quali provvedimenti di controllo ha provveduto a far adottare per evitare che tali disastri potessero accadere???
IL Consorzio “Bolognetta S.c.p.a.” raggruppamento di imprese tra cui la C.M.C. di Ravenna, la Tecnis e Ccc) è impegnata attualmente in Sicilia in diversi lavori tra cui appunto i viadotti Scorciavacche 1 e 2, ed inoltre sono previste gallerie artificiali, 5 nuovi viadotti, 12 svincoli, oltre interventi di manutenzione adeguamento sismico per ulteriori 16 viadotti esistenti…
Non bisogna inoltre dimenticare quanto già da tempo in corso di realizzazione nella SS 640 (Agrigento-Caltanissetta ) ed il nuovo tratto tra Porto Empedocle e lo svincolo di Imera.
Cosa aggiungere…, aver ascoltato la notizia mi ha profondamente scioccato, ma ciò che maggiormente mi ha meravigliato è aver ascoltato la dichiarazione del portavoce dell’ANAS, il quale ha precisato che la strada appena inaugurata, era stata (proprio giorno 30 Dicembre 2014) chiusa preventivamente… 
Una circostanza questa molto bizzarra… mi chiedo quindi, non è che forse qualcuno ne aveva già evidenziato i problemi e per evitare probabili rischi indesiderati (a quanti avrebbero potuto transitare da quel viadotto), si è preferito chiuderne il tratto, occultandone provvisoriamente il problema, per poi provvedere a rimediare successivamente, appena rientrati dalle festività???
Dopotutto questo modo di fare…  non rappresenta proprio una consuetudine del tutto italiana???  

Un ponte verso l’Oriente…

Dopo che siamo venuti a sapere dalla società Anas, i costi, che ad oggi sono stati pagati, per consulenze, assunzioni, amministratori, progettisti e quanti, che con questo ponte, ci stanno facendo affari d’oro…, ecco che scopriamo che questi, superano i trecento milioni di euro e del ponte neanche l’ombra…
Il governo del Prof. Monti, pochi giorni fa, ha annunciato lo stop alla costruzione, prorogando di due anni i termini di approvazione del progetto…, ma che purtroppo, per i prossimi due anni, peserà sulle nostre tasche… già ormai vuote…
Ed inoltre non bisogna trascurare, che oggi, il nostro Stato, non è nelle condizione di spendere gli 8,5 miliardi di euro previsti per la sua costruzione, considerato i tagli che in questo momento, tutti noi cittadini, stiamo subendo…, ed allora ecco che il Prof., furbescamente, ha lasciato la ” patata bollente ” al prossimo governo…
Ed allora, arrivato a questo punto forse è meglio guardare agli investitori stranieri, in particolare cinesi, i quali considerando l’investimento remunerativo, desiderano sfruttare questa opportunità…
Certo, bisogna stare molto attenti a non farsi influenzare da quell’interessante e colmo fondo sovrano cinese, ma bensì guardare con attenzione a quelle società, che operando nel settore delle costruzioni, potrebbero diventare concorrenti, alle nostre imprese locali…   
La possibilità di eventuali investimenti esteri, debbono essere sempre ricercati e accolti; la possibilità di riuscire in un opera, unica al mondo, deve superare quelle barriere nazionali, che oggi impongono strategie conservative, in particolare attraverso la partecipazione di capitali privati,  
Ritengo che oggi, bisogna essere capaci di realizzare join-venture tra le nostre imprese italiane, quali per esempio l’Astaldi ( che sta per realizzare il terzo ponte sul Bosforo ), e società straniere come la China Communication and Costruction Company o Cccc ( capace di costruire il ponte più lungo del mondo lo Huagzhou e quello di Su Tong Yangtze, rispettivamente lunghi 36 e 32 chilometri). 

Da non dimenticare inoltre, che la realizzazione di quest’opera è stata già aggiudicata, ad un consorzio guidato dalla società Impregilo ed a cui ancora, bisogna dare risposte…

Speriamo che tutto non finisca come sempre ( per come la maggior parte di quelle opere non compiute… ) e cioè dove, i ritardi causati e le decisioni non prese,  siano appositamente create, perché abilmente ci si è accorti, che tra conti, penali, indennizzi e rimborsi, potrebbe essere molto più vantaggioso, non realizzarla quest’opera!!!

Lavori stradali

Vi siete mai chiesti perchè i lavori stradali vengono sempre svolti nei mesi estivi…in particolare ad Agosto???
Qualcuno potrebbe pensare che viste le belle giornate, per eseguire tali lavori è preferibile farli d’estate piuttosto che d’inverno…
Altri invece pensano che bisogna far vedere che in Italia si lavora…che c’è lavoro…e quindi che si lavora!!! Ciò serve in particolare a coloro che svolgono funzioni direttive presso le nostre società autostradali, ovviamente spinti dia inostri politici e da coloro che ovviamente hanno interessi personali sia nel fare eseguire i lavori che per le aziende che ovviamente colgono l’occasione a volo…
La cosa terribile è che purtroppo ci va sempre di mezzo il povero cittadino che si immette in autostrada, non gli viene segnalato alcuna lavoro e quindi nessuna coda… ed invece proprio quando tutto sembra andare per il verso giusto ecco la sorpresa…lavori stradali!!!
Se poi aggiungiamo che vengono svolti i lavori nella assoluta mancanza di sicurezza dei lavoratori… nessuna protezione collettiva e individuale…alla faccia di quanto previsto con il Dlg. 81/08, dei PSC…POS… ecc…ecc…
Ma i controlli dove sono….??? a certo quì si parla di ANAS…guai a toccarne gli interessi…!!!
Comunque questa è la nostra Italia…questo è quanto ci meritiamo…