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Come…??? Sono 70 gli anni di pedofilia emersi da quegli uomini di Chiesa??? No scusate… sono 2018 anni i crimini compiuti sotto il nome di Cristo!!!

La Chiesa cattolica, perseverando in quel suo modus operandi, ha sistematicamente perpetrato abusi sessuali su oltre mille bambini, attraverso quasi 300 dei suoi preti: nel corso di 70 anni, in Pennsylvania, l’ignobile depravazione compiuta a danno dei più deboli, ha potuto evolversi grazie alla complicità dei suoi superiori e al totale silenzio deciso dai suoi vertici!!! 
Un Gran giurì americano ha diffuso un rapporto di oltre 1.400 pagine: il più complesso ed esaustivo dopo quello pubblicato dal Boston Globe che, denunciava la pedofilia talare diffusa in Massachusetts sin dal 2002!!!
Il dossier ha condotto all’incriminazione di due preti: nella maggioranza dei casi i presunti responsabili sono purtroppo deceduti, ed il reato è stato prescritto. 
Uno dei talari incriminati è accusato di aver eiaculato nella bocca di un bambino di sette anni e si è dichiarato colpevole; l’altro ha aggredito due bambini, uno dei due è stato vittime di abusi dagli 8 anni fino ai 16. 
L’indagine del Gran giurì è durata due anni ed è stata condotta in tutte le diocesi della Pennsylvania: esaustiva e particolareggiata riporta decine di testimoni e mezzo milione di pagine di informazioni della Chiesa, contenenti accuse circoscritte contro oltre 300 preti pedofili. 
Ne risulta un quadro agghiacciante e schifoso!!! 
Il clero cattolico e la pedofilia vanno a braccetto da secoli: dal Concilio di Elvira (305 d.C.), quando per gli “stupratores puerorum” fu decisa la sola punizione del rifiuto della comunione, al “Crimen sollicitationis“, approvato nel 1962 da Papa Giovanni XXIII, dopo la prima edizione di Pio XI (1922), che stabilisce l’assoluta segretezza nelle cause di molestie, pena la scomunica, anche per la vittima che avesse intenzione di denunciare il fatto alla giustizia civile: la validità del documento è stata confermata nel 2001 dall’allora cardinale Ratzinger nella lettera “De delictis gravioribus”, diventato per di più Papa (ora… “emerito” del cazz…). 
Un meccanismo perverso incentrato sull’idea improponibile che l’atto pedofilo non sia una violenza perché il bambino, in quanto privo di razionalità, non sarebbe un essere umano… 
Nel dossier risulta che più di mille bambine e bambini vittime di abusi sono identificabili, anche se il numero reale sarebbe riconducibile a migliaia (molte vittime non hanno denunciato vinte dalla paura, in altri casi i loro dati sono andati perduti). 
Futuri adulti traumatizzati per la vita che, alle volte, hanno finito per autodistruggersi, abusando di droga e alcol; il numero di suicidi è decisamente alto.
La pedofilia è l’annullamento della realtà umana del bambino, una violenza efferata e inaccettabile dettata da una reale pulsione omicida. 
Il clero rivendica una propria legislazione e sottrae i preti pedofili alle norme dello Stato: tutti i loro rapporti sociali sono regolati come nel Medioevo e la legge da rispettare è quella, arcaica, della Bibbia. 
Alcuni casi elencati dal Gran giurì producono un orrore ineguagliabile: un sacerdote ha stuprato una bambina di 7 anni in ospedale, dopo che la piccola aveva subito una tonsillectomia; un bambino, dopo aver bevuto un succo di frutta, si svegliò il mattino dopo sanguinante dal retto, completamente incapace di comprendere l’accaduto; un prete costrinse un bambino di 9 anni a praticargli sesso orale, poi gli lavò la bocca con l’acqua santa per purificarlo; un altro “ministro di Dio” abusò di cinque sorelle della medesima famiglia, una vittima è stata violentata dai 18 mesi ai 12 anni. 
Nel 1992 una delle piccole rivelò ai genitori l’orrore subito: la polizia trovò nella casa del prete slip, bustine di plastica contenenti peli pubici, fiale d’urina e fotografie pedo-pornografiche. 
Cosa fece allora la Chiesa? 
Nulla… decise di ignorare le accuse e il sacerdote morì in attesa di processo…
Il procuratore generale della Pennsylvania, Josh Shapiro, afferma: “Lo schema era abuso, negazione e copertura. Come diretta conseguenza della sistematica copertura da parte delle alte autorità ecclesiastiche, quasi ogni caso di pedofilia che abbiamo rilevato è troppo datato per un processo”. 
Il Gran giurì ha chiesto che la prescrizione per i reati di pedofilia sia eliminata, le vittime devono aver più tempo per presentare denuncia. 
Nel dossier si evince che i religiosi anziani accusati furono promossi e i preti pedofili poterono amministrare per 10, 20 e persino 40 anni dopo che i vertici erano venuti perfettamente a conoscenza degli abusi.
Negli Stati Uniti sono tra 5.700 e 10 mila i preti cattolici accusati di abusi sessuali,  poche centinaia sono stati processati, dichiarati colpevoli e condannati: una stima ipotizza che le vittime negli Usa siano 100 mila. 
Che schifo… ed hanno il coraggio di porsi tra noi e Dio!!! 
Ma per favore… Dio li ha rinnegati ancor prima che decidessero di chiamare “Chiesa” quel loro movimento, che doveva ispirarsi ad un suo “ipotetico” figlio!!! 
Ora comprendo meglio perché Egli abbia deciso di resuscitare: per non aver a che fare con nessuno di loro!!!  

Il segreto per stare bene…??? "Lido America"!!!

Si dice che “il piacere è un modo di sentirsi, mentre la gioia è un modo di vivere…”.
Beh… se si vuole usufruire d’entrambi bisogna fare la scelta giusta, per esempio… andare d’estate al Lido America!!!
Come ben sapete non è mia consuetudine fare propaganda (o pubblicità…) ma occasionalmente, quanto cioè in prima persona mi ritrovo coinvolto in qualcosa che trovo interessante, gradevole o professionale… non lesino mai il mio tempo, per portala in evidenza…
Credo di aver avuto circa 24 anni, quando sono stato invitato presso un lido della playa da mio cugino Daniele e dall’allora sua fidanzata Loredana – oggi felicemente sposati da vent’anni, con tre bellissimi figli: Alessandro, Fabrizio e l’ultima arrivata… la piccola Alice) e quella fu la mia unica (e ultima volta) poi… sempre in giro!!!

Quindi, pochi giorni fa, dopo quasi 25 anni, mi sono recato nuovamente in un Lido della nostra Playa… per l’appunto il “Lido America” (è uno di quelli posti alla fine della strada…) e sono rimasto lì, fino a sera…

Gli stabilimenti della “Playa” mi ricordano un po… quei modelli tanto in voga a Riccione, Iesolo, Viareggio, con quelle spiagge dorate e certamente con quel loro modo diverso di fare trascorrere il periodo estivo…

Sì… passeggiare per esempio sul bagnasciuga, buttarsi in acqua… sapendo che questa non è immediatamente profonda… fintanto che non ci si allontana, oppure stare sdraiati sulla sabbia sotto il sole cocente per abbronzarsi o rimanere (come me) sotto l’ombrellone, disteso in quei lettini, lasciandosi accarezzare dalla brezza marina nel più totale relax, al limite, leggendo un libro…

La cosa che maggiormente mi ha sorpreso di questo “lido” è la cordialità dei propri collaboratori e di quanti operano all’interno dello stabilimento…
Questa espressa manifestazione di gentilezza, ho scoperto poco dopo… essere proprio l’essenza stessa dei suoi titolari, che ho avuto personalmente il piacere di conoscere, in modo del tutto fortuito…
L’organizzazione e la sicurezza è perfetta: si può chiedere a chiunque di loro… che in pochi minuti, risolvono ogni nostra richiesta…
Ed ancora, il lido è suddiviso in varie zone: c’è chi si dedica alle lezioni di zumba e chi preferisce farsi accompagnare dai maestri dei balli di gruppo o quelli di latino-americano…
Poi c’è chi è amante dello sport e chi si dedica al proprio corpo… facendo “fitnes” con gli attrezzi di palestra o chi fa sport in spiaggia con lezioni di soft gym o aquagym…
C’è poi chi preferisce l’agonismo e si dedica ai tornei sportivi tra partite a tamburelli o beach volley… biliardino o ping pong, mentre quelli un po’ meno agonisti, ma non meno caparbi, sono lì in quella pista a “scontrare” quelle loro bocce…
Quindi tra arredi giardino, statue, giardini fioriti e bellissime palme, ecco che in quella splendida atmosfera c’è chi si dedica anche a giocare a carte…
Niente è lasciato al caso, in particolare quelli del “miniclub”: tutti i bambini sono seguiti da bravissime animatrici di “Angels of Smile” che ogni giorno si dedicano al divertimento dei piccoli ospiti… con un ricchissimo calendario delle attività che spaziano da lavoretti con materiale riciclato, a workshop con il fimo, pitture, caccia al tesoro, balli in maschera, trucca-bimbo, tatuaggi lavabili e teatro in cui vengono coinvolte anche le mamme.
L’attenzione comunque per i piccoli ospiti passa anche attraverso la presenza di appositi servizi (nursery con fasciatoio, cucinotto con scalda-pappe, frigorifero e microonde) ed anche un ampio parco giochi…

Poi c’è anche chi come me, con… “leggere tendenze alla vita comoda“, preferisce dialogare seduto con qualche amico (ritrovato dopo tanti anni…) con in mano un calice di vino bianco “freddo” e qualche specialità di pesce fresco, preparato dall’ottimo chef di “Menza”.

La bellezza del tramonto… mi ricorda che la mia giornata sta terminando ma non quella del “Lido America”; la struttura infatti si sta pian piano trasformando in un ultimo palcoscenico sotto le stelle, con feste a tema, balli, musica e spettacoli…
Io comunque… prima d’andar via, concludo quella mia bellissima giornata, sorseggiando un ottima “Piña Colada”… preparata dal loro bravissimo barman!!!
Un tempo… quando la vita era davvero dura, si soffriva perché si viveva male; di contro oggi, ci si può permettere di vivere bene, divertendosi e usufruendo di tutte le comodità possibili… si tratta esclusivamente di scegliere: LIDO AMERICA!!!

Ratzinger …ha il coraggio di parlare di Pedofilia ed abusi sui minori…


Quanti di Voi sapevano che il nostro attuale Papa Ratzinger è stato processato per un caso in sede civile in cui è stato denunciato per una lettera del 2001 nella quale ribadiva il contenuto della Instructio de modo procedendi in causis sollicitationis del 1962… ( questo è un documento inviato a tutti i vescovi e soltanto di recente si vorrebbe desecretare, in cui il Vaticano ordinava che un minore qualora avesse dichiarato al suo vescovo di un abuso sessuale da parte di un sacerdote avrebbe dovuto giurare il segreto perpetuo, sotto eventuale pena di scomunica. Ed eventuali documenti comprovanti scandali di questo genere commessi da sacerdoti avrebbero dovuto essere tenuto in un archivio segreto. In essa, l’attuale papa Benedetto XVI, non solo richiama Crimen Sollicitationis, ma dispone che gli abusi sessuali commessi dal clero su minori debbano essere gestiti dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, in quanto di sua esclusiva competenza e per tali vicende soltanto dei sacerdoti possono assumere i ruoli di giudice, di promotore di giustizia di notaio e di patrono (In Tribunalibus apud Ordinarios vel Hierarchas constitutis, hisce pro causis munera Iudicis, promotoris Iustitiae, Notarii atque patroni tantummodo sacerdotes valide explere possunt).

Tutti gli atti di siffatti tribunali debbono poi essere trasmessi alla Congregazione per la Dottrina della Fede e soggetti in ogni caso al segreto pontificio (Huiusmodi causae secreto pontificio subiectae sunt).
Con la lettera confidenziale, l’allora Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, Joseph Ratzinger, oggi Papa Benedetto XVI, ribadiva il diritto della Chiesa non solo di rivendicare a sé la competenza giurisdizionale nei casi di abusi su minori da parte di esponenti religiosi, ma di svolgere le indagini e conservare le prove acquisite nel più assoluto segreto, fino al decorrere di dieci anni dal compimento della maggiore età della vittima. “Casi di questo tipo – conclude la lettera – sono soggetti al segreto pontificio”.

Ratzinger in quel momento abbia agito al di fuori dei poteri propri del Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede per innalzare i tempi della prescrizione. In questo modo ha impedito alla giurisdizione americana di intervenire in sede penale: difatti, tutti questi processi sono in sede civile perché sono andati in prescrizione i tempi dell’azione penale, e questa lettera del 2001, in pieno caos americano, ha spostato avanti – da 16 a 18 di due anni – l’età in cui per la Chiesa Cattolica si diventa maggiorenni anche negli Stati Uniti, e prolungato i termini per la prescrizione da 5 a 10 anni, guadagnando vantaggio sui termini della prescrizione in uso negli States. Per questo Ratzinger è stato denunciato come “individuo”, non come Prefetto, ma come individuo per aver dato quelle disposizioni, e in quanto tale nel processo vi è rappresentato.
C’è insomma un imputato che si chiama Joseph Ratzinger e che è presente davanti alla giustizia americana a titolo individuale”.
E finora che richieste di risarcimento sono state avanzate?
”Su questo processo nessuna. Intanto è stato accertato e accettato dal giudice che ci possa essere richiesta di risarcimento nei suoi confronti. Ancora alla fase della richiesta dei risarcimenti non ci siamo arrivati, siamo nella fase della ‘costituzione’ dell’imputato per iniziare il processo. Che in quanto civile ha un altro significato, chiaramente: anche noi, dovendo chiedere qualcosa non chiederemmo di arrestare Ratzinger, questo è chiaro. Sicuramente, come cose urgentissime chiediamo il ritiro di queste disposizioni e la trasparenza su quello che è accaduto perché, ricordiamoci, quei 4.000 preti riconosciuti dalla Conferenza episcopale americana come colpevoli di aver commesso delle violenze sessuali soprattutto nei confronti di minorenni sono 4.000 che siedono sui banchi della giustizia civile”. Cioè?
In altre parole, non c’è stato un prete denunciato dalle autorità ecclesiastiche alla giustizia civile, hanno praticamente preso quello che è stato già accertato e l’hanno dato come buono senza dire però qual è stata l’attività a partire dal ’62, tutti i dossier che loro hanno e che ancora non sono di dominio pubblico.