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Tangenti, già… ovunque tangenti e sempre tangenti per aggiudicarsi quegli appalti!!!

E’ talmente ridicolo quel sistema corruttivo attuato per far circolare denaro a nero che ritengo la sua diffusione, ma soprattutto la mancanza di un serio contrasto da parte delle istituzioni, giustificato da un’unica spiegazione e cioè che esso interessa tutti, già… anche coloro che di fatto dovrebbero controllare!!!

Ed allora, ecco dopo quanto scritto ieri, l’ennesima circolazione di mazzette, in cambio di informazioni su alcune gare d’appalto!!!

Le bustarelle venivano incassate come sempre e cioè in contanti, solo che questa volta a filmare tutto c’erano i finanzieri di Brescia, video che ora fanno parte dell’inchiesta della pm Marzia Aliatis che ha già portato all’arresto di quattro persone tra cui un dipendente di Enel distribuzione. 

Sembra secondo gli inquirenti che quest’ultimo abbia ricevuto somme da una società di Bergamo, affinché quest’ultima potesse aggiudicarsi una gara d’appalto indetta dalla partecipata di Stato. 

L’indagato dalle investigazioni del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Brescia, avrebbe intascato 70mila euro e difatti, grazie alla dritta, la società in questione si sarebbe aggiudicata un appalto di oltre 12 milioni di euro!!!

Sono seguiti inoltre dei sequestri e sette perquisizioni nelle province di Brescia, Milano, Bergamo, Novara e Chieti. 

Come ormai consuetudine, i reati contestati sono sempre gli stessi: associazione per delinquere finalizzata alla corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, alla turbata libertà degli incanti, fino ad arrivare all’accesso abusivo ad un sistema informatico e all’omessa presentazione delle dichiarazioni.

Non per fare polemica, ma questo sistema dell’aggiudicazione degli appalti è così banale nel suo iter, che chiunque, anche il meno esperto, può riuscire ad individuare la percentuale da inserire in fase d’offerta, grazie soprattutto agli addetti ai lavori “infedeli” e ai documenti ricevuti facilmente ispezionabili con strumenti elettronici e informatici…

D’altronde verificare abusivamente i documenti ricevuti dal sistema informatico è una cosa talmente banale che non bisogna essere un hacker per riuscire a visualizzare le offerte trasmesse dalle imprese partecipanti a ciascuna gara d’appalto, come d’altronde eguale è il sistema adottato da molte società, appartenenti solitamente allo stesso consorzio (un vero e proprio gruppo celato che condiziona le percentuali d’offerte e si aggiudica i lavori), affinché dai controlli non si possa comprendere e ancor meno determinare quale società di quel gruppo sia realmente coinvolta in quel sistema illegale, nel caso risultasse l’aggiudicataria. 

Il sistema è fallace, già… lo scrivevo ai tempi di Cantone, ma sicuramente a molti non interessava far saltare il coperchio, perché pariamo di un sistema corruttivo talmente diffuso che da anni foraggia centinaia di migliaia di soggetti e quindi perché rinunciarvi???

E qualcuno ancora oggi, da parte delle Istituzioni, ha il coraggio di parlare in Tv di legalità e contrasto alla corruzione: ma per favore se sono proprio loro i primi a godere di quel malaffare!!!

Biancavilla: bonifica di Monte Calvario, a breve l’avvio dei lavori.

Inizieranno a breve i lavori di bonifica dall’amianto a Monte Calvario nel Comune di Biancavilla, in provincia di Catania. 

L’Urega di Catania ha infatti affidato la storica messa in sicurezza dell’area, sbloccando un’opera da ben quindici milioni di euro finanziata dal governo Musumeci. 

«Dopo anni di abbandono  – sottolinea il presidente della Regione– finalmente si può partire. 

Il governo regionale è riuscito ad attivare un iter che era fermo inspiegabilmente, nonostante una parte dei finanziamenti fosse disponibile. 

Il nostro obiettivo è quello di restituire, così come promesso, il parco alla fruibilità dei cittadini».

I lavori di bonifica e messa in sicurezza permanente dell’area di cava di Monte Calvario, dovuti alla presenza delle pericolosa fibra di amianto detta fluoroedenite, sono stati aggiudicati con un ribasso del 19,26 per cento all’impresa Jonica 2001 di Giarre, sulla base di uno stanziamento complessivo di oltre15 milioni di euro derivante da un accordo quadro sulle bonifiche dei grandi siti inquinati firmato da Regione Siciliana e ministero dell’Ambiente.

«L’instaurarsi di un contenzioso ha allungato un po’ i tempi – spiega l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone – ma oggi ci siamo. 

La media delle gare aggiudicate dagli uffici della Regione, in questi primi tre mesi del 2021, è già superiore a quella ottima del 2020. 

Questo ha effetti tangibili in tutta l’Isola, con l’avvio di cantieri e infrastrutturazione che, passo dopo passo, migliorano la qualità della vita dei siciliani e cambiano volto al territorio. 

A Biancavilla, attraverso l’Accordo quadro voluto dal governo Musumeci, verrà realizzata una bonifica all’avanguardia della ex cava. 

Il sito sarà inoltre oggetto di monitoraggio ambientale e liberato dal degrado oggi esistente. 

Grazie al rilancio di infrastrutture e lavori pubblici innescato dalla Regione, per Biancavilla si chiuderà presto una pagina dolorosa e controversa della propria storia».

Non mi si da neppure il tempo di scrivere… che dopo solo pochi giorni, vengono confermati tutti i miei dubbi!!!

Avevo scritto l’altro ieri un post intitolato “Ho come l’impressione che vi sia qualcosa d’anomalo in talune aggiudicazioni!!!” – http://nicola-costanzo.blogspot.com/2021/01/ho-come-limpressione-che-vi-sia.html – e di oggi la notizia che il Presidente di ANCE Sicilia, Santo Cutrone, ha lancia l’allarme di “Sorteggi e aggiudicazioni sospette, rischio Tangentopoli“!!!

D’altronde come non ricordare Angelo Siino che fu negli anni Ottanta, incaricato da “cosa nostra” di tenere i rapporti con le amministrazioni per le tangenti sugli appalti per poi successivamente divenire collaboratore di giustizia…

Già… un “pentito” eccellente che svelò nelle aule dei tribunali i volti e i meccanismi del potere mafioso; conosciuto difatti come il “ministro dei Lavori Pubblici di Cosa Nostra”, fu colui che per anni gestì per conto della mafia l’affidamento degli appalti pubblici e che frequentava boss del calibro di Provenzano, Riina, Brusca, Bontate ed anche l’ex sindaco Vito Ciancimino…

Egli era in grado di manipolare e gestire quel potere che comprendeva anche i personaggi oscuri di quella nota trattativa Stato-mafia che ha condotto all’espansione degli interessi di Cosa Nostra nel Nord Italia e che è stata la discesa di taluni affaristi settentrionali nei meandri di quelle dinamiche mafiose che hanno altresì modificato la politica del nostro Paese…

Peraltro, va ricordato come dietro alla storia di un’organizzazione criminale vi è quella degli uomini che scelgono di farne parte, dagli affiliati, ai politici, a referenti istituzionali, dirigenti e funzionari collusi anche delle forze dell’ordine: Siino ci ha guidato nella quotidianità di Cosa Nostra, tra grandi mangiate all’aperto e lunghi viaggi in macchina per portare a termine missioni segrete, fino a quegli incontri che orchestrare i destini della nostra nazione. 

La sua testimonianza ci ha mostrato quel lato celato del potere mafioso, già… per così dire divenuto negli anni ordinario e rivelandoci che forse il suo aspetto più grave sia proprio quella percepita normalità con cui questa infezione viene da tutti i miei conterranei considerata e che come ormai sappiamo, affligge tutte le regioni…

Ecco perché non mi ero meravigliato quando alcuni mesi fa il Presidente Cutrone aveva messo in guardia dal rischio di spartizioni degli appalti pubblici, già… milioni e milioni di euro che venivano spartiti fuori dalle sede di gara. 

Certo, resta confermato quanto dal sottoscritto riportato nel precedente post ed ora riproposto dal presidente ANCE e cioè, che vi sono circostanze “curiose” nella fase delle aggiudicazioni delle gare d’appalto ed anche un pericolo concreto sulla trasparenza e regolarità di quelle procedure!!!

Ora vedrete come in questi giorni, tutto cambierà, già… quel meccanismo diverrà finalmente regolare e chi se di ciò non dobbiamo ringraziare tutti coloro che come il sottoscritto, hanno fatto emergere notizie su quel settore degli appalti, che sta creando in taluni funzionari pubblici (infedeli), quella giusta consapevolezza che forse qualcosa a breve potrebbe cambiare…

Sono contento che anche il Presidente dell’Ance si sia accorto che qualcosa non funzionasse a dovere e le sue parole “Avere innalzato le soglie sotto le quali si può procedere con le procedure negoziare (a inviti, ndr) ha inevitabilmente ristretto la concorrenza, specialmente quando poi andando a guardare i verbali saltano agli occhi la presenza spesso degli stessi nomi. Ricevo tante segnalazioni da parte di imprenditori che restano esclusi: dai documenti che inviano si evince come ci siano gruppi di imprese che riescono, con una particolare frequenza, a essere selezionate. O per meglio dire sorteggiate”!!!

E’ tempo quindi che gli organi inquirenti investighino su quel settore dei lavori pubblici: sono convinto che da quelle verifiche potrebbe uscire qualcosa d’importante… 

Sicilia: A cosa si deve quell’immobilismo del comparto "Edilizia" ???

Non lo capisco… o meglio non so a chi dare la responsabilità di questa incapacità, se alla politica, ai nostri governi regionali, che in questi anni hanno dimostrato di governarci in maniera maldestra e corruttiva, alla negligenza di molti suoi uomini, oppure se da alcune stazioni appaltanti, che si dimostrate indolenti nell’aggiudicare quei bandi di gara…
E dire che le risorse finanziarie c’erano, anche se non sono state perfettamente utilizzate… e quelle poche imprese ancora in vita, stanno di fatto sopravvivendo, ritrovandosi sempre più indebitate e soprattutto senza alcuna propria capacità finanziaria!!!
Se si pensa inoltre ai costi da mantenere per continuare ad avere quei requisiti necessari per poter partecipare a quei pochi appalti in circolazione, nei quali sono presenti mediamente dalle 350 alle 500 imprese, comprendere quando difficile se non impossibile sia, aggiudicarsene una…
Il sottoscritto conosce alcune imprese che negli ultimi tre anni, pur partecipando mediamente dalle tre alle cinque gare mensili… non ne hanno vinto alcuna!!!
Sono all’incirca 150 gare… con costi che si aggirano intorno ai 1000 euro ciascuna, inserendo ai costi del personale e delle eventuali trasferte per verificare la documentazione, per cui, 150.000 euro buttati al vento!!!     
Se avessero utilizzato, una parte di quel denaro nelle scommesse di calcio, certamente oggi sarebbero in vincita…
Perché il problema non si riduce soltanto nel partecipare a quelle gare, ma anche in tutte quelle circostanze con cui solitamente ci si trova a confrontarsi, vedasi ad esempio quelle gare sospese o ancor peggio annullate, senza voler aggiungere quelle gare che finalmente ci si era illusi di essersi aggiudicate e che sono state da altri contestate, affinché quella vostra impresa venga di fatto esclusione…
Certo si può ricorrere al Tribunale amministrativo regionale competente, ma comprenderete bene come tutto ciò, farà lievitare non solo i costi sostenuti ma soprattutto i tempi di definizione di quel contratto…
Ormai sono molte le imprese da non essere più interessate al mercato siciliano e indirizzano verso altre realtà, preferibilmente estere, quelle loro strutture…
Sono parecchie le imprese siciliane che hanno deciso di spostare quella loro struttura in paesi come Malta, Albania, Marocco, Romania, Montenegro, Serbia, ecc…, nazioni che oltre a concedere incentivi per quelle società che decidono d’investire lì, promuovono programmi vantaggiosi, in particolare sotto il profilo fiscale, che risultano certamente più favorevoli sotto il profilo fiscale e quindi più vantaggiose, rispetto alle imposte applicate nella nostra nazione!!!
Certo in questi anni, un grande ruolo fondamentale avrebbe dovuto imporlo l’ANCE… ma avendo appreso di quelle inchieste giudiziarie, che hanno di fatto eliminato le gerarchie di comando di quella associazione, comprenderete quanto poco influenti siano diventati agli occhi di questo nuovo governo nazionale, quei suoi ex referenti… 
Nel frattempo… muoiono le imprese e con loro anche i lavoratori, che ormai hanno compreso di essere totalmente indifferenti anche a quella classe politica, alla quale solitamente si sono rivolti…
Il tempo per invertire la rotta è ormai passato e coloro che avrebbero potuto farlo non ne sono stati capaci!!!
Ma forse la realtà è tutt’altra e andrebbe ricercata altrove…
Mi riferisco a tutte quelle società (e nella nostra isola ahimé, sono purtroppo la maggioranza…) che hanno al loro interno dei “soci occulti“, che assicurano in ogni circostanza a quei loro “prestanome” di stare tranquilli e soprattutto “immobili”; perché tanto penseranno loro (a seguito di quella predisposta rotazione programmata…) a far aggiudicare quel tanto indispensabile… appalto pubblico!!!