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Calcio Catania: dall’entusiasmo sfrenato al distacco moderato, già… un ciclo senza fine.

A differenza degli entusiastici annunci pubblicati da molti giornalisti quando, a inizio campionato il “Calcio Catania” si trovava in testa alla classifica, il sottoscritto ha preferito restare in silenzio… 

Già… osservavo le partite e avevo come l’impressione che la squadra mancasse di personalità e di conseguenza, di un vero gioco.

In mezzo quindi a quell’euforia generale e a quel diffuso ottimismo, che da sempre caratterizza i tifosi del Catania, ho scelto di attendere, sì… per capire se le mie perplessità fossero legate alla circostanza che la squadra fosse stata totalmente rinnovata. 

Chissà mi dicevo, forse dipende dagli innesti dei nuovi acquisti o dalle cessioni che ahimè, mi avevano lasciato interdetto… 

Premetto che, a differenza di quanti oggi si lamentano, il sottoscritto si ritiene abbastanza soddisfatto per quanto fatto dal presidente Pelligra, ovvero per aver investito il proprio denaro in una squadra e, soprattutto, in una città che merita di stare in Serie A. 

Tuttavia, non sono mai stato a favore dell’operato della dirigenza, in particolare durante la sessione estiva di calciomercato, quando con troppa fretta e senza una valutazione obiettiva, di quanto si aveva in casa – giocatori che avevano chiuso la propria stagione in modo più che dignitoso – si era preferito allontanare quei propri tesserati, finendo per rafforzare le squadre avversarie, le stesse che ora competono per la promozione diretta o, quantomeno, puntano a raggiungere i Playoff…

Già… osservando il rendimento che i nostri ex giocatori stanno avendo altrove, non si può fare a meno di rammaricarsi. 

Su quest’ultimo punto, ritengo che sono in molti a doversi sentire responsabili, poichè certamente avrebbero dovuto riflettere meglio, prima di avallare quelle cessioni. Mi riferisco in particolare a Cicerelli, Chiarella e Cianci, che ora in altre squadre, stanno dimostrando tutto il loro valore.

Capisco perfettamente quanto sia complesso costruire una squadra competitiva in vista della promozione ed è proprio per questo che, a differenza di chi si lascia travolgere dall’entusiasmo dopo una vittoria, alimentando aspettative eccessive per le partite successive, ho scelto dall’inizio di mantenere i piedi per terra, evitando inutili illusioni e deliri…

D’altronde, sappiamo bene come l’entusiasmo possa giocare brutti scherzi. E se questo è vero in qualsiasi città del mondo, lo è ancor di più in una piazza come Catania, dove il calcio è vissuto come un’opportunità di rilancio, ma osservando ora gli acquisti e le cessioni di questi giorni, è evidente che qualcosa non abbia funzionato a dovere. 

Non posso sapere quali siano state le motivazioni, ma è chiaro che qualche errore è stato commesso. La programmazione va fatta all’inizio del campionato, non quando si è in corsa, perché a quel punto tutto diventa più complicato.

Inoltre, ritengo che l’unica strada percorribile per una reale crescita della squadra sia quella di puntare sui giovani, investendo in particolare sui tanti ragazzi che giocano nella provincia di Catania (ma non solo), poiché sentono la maglia come un simbolo della propria terra e quondi sono certamente più propensi a onorarla con il massimo impegno.

Aiutare questi giovani a crescere nelle condizioni migliori potrebbe permettere loro di esprimersi al massimo delle loro capacità, ed inoltre, supportati da un ambiente favorevole e da una piazza prestigiosa, questa esperienza potrebbe rappresentare per loro non solo un punto di partenza, ma un trampolino di lancio per la loro carriera, così come avvenuto ora per Castellini….

D’altronde ho sempre pensato che un allenatore bravo sappia far girare la squadra al meglio, senza necessariamente avere a disposizione giocatori dal nome altisonante. Al contrario, un allenatore poco capace, non riuscirà a dare un’identità di gioco alla propria squadra, neppure se avesse la panchina dell’Inter o della Juve.

Su quest’ultimo punto, consentitemi un esempio: qualcuno di voi può lamentarsi del gioco espresso da Eusebio Di Francesco con il Venezia? Oppure di quello di Cesc Fàbregas con il Como? E ancora, cosa dire di Raffaele Palladino con la sua Fiorentina? Già… Quando un allenatore è capace, riesce a ottenere il massimo anche con una squadra di giocatori considerati mediocri. Magari non vincerà tutte le partite, ma chiunque assista a quelle gare non potrà che riconoscere la qualità del gioco e applaudirne il lavoro.

Va detto… le partite si possono anche perdere – d’altronde ci sono gli avversari, e questi vanno rispettati – ma se si è giocato con il cuore e si è dato tutto sul campo, nessun tifoso può permettersi di fischiare, anche se deluso dal risultato, perché l’impegno e la professionalità mostrati vanno sempre riconosciuti!!!

Ecco perché ritengo che nessuno possa pensare di avere la bacchetta magica per cambiare talune situazioni, soprattutto quelle negative che possono verificarsi nel corso di un campionato. Certo, fa male vedere il Catania giocare su certi campi improvvisati, pensando a quando solo pochi anni fa, avevamo uno stadio colmo e temuto da tutti in Serie A.

Ed allora cosa dire? Continuiamo a sostenere il Presidente e la squadra. Alla fine del campionato tireremo le somme: potremo gioire o, in caso contrario, rimandare i festeggiamenti al prossimo anno.

Calcio Catania: sì… forse qualche errore di valutazione, in buona fede, è stato commesso!

Nel mese di novembre ho scritto una missiva al Presidente della Società Pelligra, esprimendo alcune perplessità riguardo alla decisione di lasciar andare certi ex giocatori, forse con troppa leggerezza. Successivamente, durante la trasmissione televisiva Corner, quelle stesse perplessità sono state confermate, alimentando il dibattito su alcune scelte tecniche e strategiche.

In questi giorni, un articolo del quotidiano La Sicilia è tornato sul tema, sottolineando i successi di alcuni ex calciatori del Catania, come Cicerelli, Cianci e Di Carmine, che ora stanno brillando con le loro nuove squadre. Si riconosce che sono stati commessi errori di valutazione, ma l’attenzione deve ora concentrarsi sulle prossime gare e sulle opportunità di mercato che si apriranno a breve.

Il quotidiano avverte: “Sarà un mercato non di rivoluzione, altrimenti si rischierebbe di ripetere gli errori dell’anno scorso. Servono cinque rinforzi, ma è necessario anche alleggerire il gruppo dei fuori rosa”. A questo si aggiunge il caso di Celli, definito un “errore considerevole”: inizialmente escluso, poi reintegrato, ma sfortunatamente subito infortunato.

Un tema altrettanto delicato è il rapporto tra la squadra e la città. Come riportato nell’articolo di Giovanni Finocchiaro, durante un recente evento sponsorizzato da alcuni giocatori (Bethers, Carpani e Raimo), la partecipazione dei tifosi è stata molto ridotta. Questo dato deve far riflettere, perché senza il sostegno della città, si rischia di rimanere soli.

Molti tifosi attendono segnali concreti da parte del Presidente Ross Pelligra. Personalmente, preferirei non puntare su acquisti onerosi, ma vedere in campo giovani promettenti, come il giovane Forti, che ha suggellato il 5-1 contro il Taranto.

Naturalmente, qualche correttivo da parte della società è necessario. Come ricordato nell’articolo: Catania è una piazza che vive di calcio e passione. È fondamentale ritrovare al più presto la coesione necessaria per affrontare le prossime sfide e riportare entusiasmo tra i tifosi.

Calcio Catania: per quanto ancora…???

Mi dispiace dover scrivere questo post, anche perché non voglio sostituirmi a chi opera da sempre in questo settore calcistico (un ambiente che premetto non mi appartiene visto che sono occupato principalmente nell’ambito delle costruzioni e infrastrutture) evidenziando competenze che certamente mancano nello specifico al sottoscritto… 

Questo post – che devia totalmente dagli argomenti a cui solitamente mi dedico sotto il profilo della legalità – nasce da una personale profonda delusione, eguale a quella di chiunque si consideri tifoso e sostenitore della squadra di Calcio Catania (il sottoscritto difatti sa bene di essere ultimo rispetto a chi da sempre segue questa squadra con il cuore e non solo quando gioca in casa, ma anche e soprattutto quando va in trasferta…), perché ritengo sconfortante osservare partite come quelle viste in quest’ultime settimane… 

Innanzitutto vorrei anticipare che questo post non rappresenta una critica, anzi il mio più grande desiderio è riuscire a trasmettere ai giocatori del Catania un semplice messaggio che, se verrà ascoltato in maniera serena (affido queste mie parole non solo a mister Lucarelli, ma rivolgo questo invito anche ai  dirigenti della Società, che potrebbero far sì che ciascun giocatore possa leggerle…) e facendo in modo di valutare questo mio pensiero in maniera equilibrata potrebbe dare una svolta al percorso intrapreso e cambiare definitivamente le sorti di questa squadra, garantendo altresì a ciascuno delle parti in causa di raggiungere grandi soddisfazioni… 

Innanzitutto ci tengo a ringraziare il Presidente Ross Pellegra per quanto sta compiendo, affinché questa nostra squadra risalga presto in quel ruolo sportivo prestigioso che tanto merita…

Quindi grazie Presidente a Lei e ai suoi collaboratori che evidenziano professionalità e preparazione, se pur – come accade nella vita di ciascuno di noi – nel tentare a volte di far il bene si cade in errore; l’importante è comunque comprenderli e ripartire che è per l’appunto ciò che è stato fatto in questi ultimi giorni, attraverso gli acquisti importanti di mercato… 

Eguale considerazione di stima vorrei esprimere a mister Lucarelli che ritengo essere una persona competente, corretta, ma soprattutto capace di assumersi le colpe per una errata impostazione del modulo della squadra e/o per la scelta dei giocatori posti in campo; è evidente a tutti che qualcosa non sta funzionando a dovere e lo si vede ahimè dai risultati!!! 

D’altro canto, non bisogna essere un allenatore per comprendere che in campo non si ottiene quanto si vorrebbe, ma è proprio questo il punto che ritengo fondamentale e che attiene alla responsabilità dei giocatori, quest’ultimi infatti dovrebbero fare in modo di aiutare il loro mister, seguire quanto egli impartisce e non lasciarsi andare a condotte arbitrarie e/o giocate individuali che poi si ripercuoto su tutta la squadra…

Vengo quindi al nocciolo della questione… 

Cari giocatori, non discuto dell’impegno e dell’amore che avete per la mia squadra e comprendo benissimo come molti di voi – come giusto che sia essendo voi soltanto dei semplici “professionisti” – non possieda quell’attaccamento morboso per questa maglia, per come d’altronde potrebbe averlo un calciatore siciliano, ancor più catanese, che se sin da bambino ha tifato con passione questa sua squadra del cuore…

Nessuno vi chiede questo, ma come riportavo sopra, voi siete dei professionisti e quindi come tali avete l’obbligo di rispettare la maglia che indossate!!! Peraltro questa Società ha dato a ciascuno di voi una grande opportunità, non solo rispettando gli impegni contrattuali, ma offrendovi una grande opportunità di crescita e soprattutto di visibilità…

Ed allora, ciascuno di voi a fine partita deve chiedersi se si è meritato questa possibilità o se forse sta soltanto togliendo spazio ad altri che nella squadra dimostrano essere certamente più meritevoli…

Ho visto in Tv le ultime partite giocate di coppa Italia e campionato, sapete cosa mi ha fatto più male??? Vedere con quanta superficialità sono state affrontate, costatare la modalità molle con cui si è scesi in campo; già… si vedeva che si era lì senza alcun ardore, non tanto per se stessi (circostanza quest’ultima che già di per se andrebbe criticata…) ma quantomeno per quei tifosi che con tanto sacrificio (anche finanziario…) avevano fatto in modo di esser presenti e mi riferisco alla trasferta di Rimini…

E cosa dire della partita di ieri contro il Monopoli, veniva da piangere!!! Ho rinunciato tra l’altro a vedermi una partita interessante di serie A (Fiorentina-Inter) per vedere il Catania e man mano che passavano i minuti pensavo: se continua così (ricordo il Monopoli stava giocando in dieci…) pareggiano e cosi dopo pochi minuti è stato!!!      

Ragion per cui non ci vuole molto a capire cosa non vada in questa squadra, semplice… manca l’orgoglio, la fierezza, l’entusiasmo, il fervore di voler vincere a tutti i costi!!! Sono lì su quel campo a fare il minimo sindacale, già… quel compitino loro assegnato, quasi ci stessero facendo un favore, sì… dovremmo pure ringraziarli perché tirano al posto nostro due calci al pallone e debbo aggiungere neppure tanto bene!!!     

Cazz… dovrebbero entrare in campo inferociti, con gli occhi pieni di sangue nei confronti dei loro avversari, dovrebbero uscire con le maglie totalmente sudate sapendo d’avere dato tutto per la causa del Catania, poi naturalmente si può anche perdere, la sfortuna si sa… può metterci del suo, ma scendere in campo per come si è fatto finora è una vergogna e sentire il pubblico fischiare a gran voce dovrebbe quantomeno (se possedessero un po’ d’orgoglio…) farli riflettere!!!

Ed allora rivolgendomi a ciascuno di quei giocatori, vi chiedo mentalmente di rispondermi: vi state meritando l’ingaggio pattuito??? Perché al sottoscritto non sembra!!! D’altronde spiegatemi come è possibile che in queste ultime due partite ho potuto evidenziare (ma vi basterà rivedere le partite…) come nella maggior parte dei contrasto i nostri avversari arrivavano sempre prima e ripartivano immediatamente verso la nostra porta; viceversa la nostra squadra intercettata la palla avversaria, invece di rivolgere la propria azione verso la loro porta, si è fermata per palleggiare in maniera sterile nella propria metà campo: il problema è quindi avere una mentalità vincente sempre, senza pensare anticipatamente a doversi accontentare!!! 

Una vera follia!!! Sì… miei cari giocatori (di questa meravigliosa Catania…), forse non avete ben compreso quanto noi tifosi vogliamo e cioè che non c’importa minimamente di prendere un punto soffrendo maledettamente, noi vogliamo vedere undici leoni in campo e non 22 gattini che non hanno la forza di graffiare!!!

Quindi dalla prossima partita scendete in campo per vincere, giocate quei 90 minuti come se fossero l’ultimo momento della vostra vita, date tutto voi stessi per dimostrare di esserci e di valere la nostra maglia che ricordo tante soddisfazioni ha dato a chi vi ha preceduto, molti dei quali a differenza vostra, si sono dimostrati essere campioni non solo con il Catania, ma anche con altre squadre rinomate!!!

Se viceversa pensate di non valere questa maglia, se pensate che le mie parole vi stanno ferendo, significa che non avete compreso il messaggio che desideravo trasmettervi, allora vi do un consiglio, è meglio che abbandonate l’idea di giocare qui, chiedete celermente alla Società di lasciarvi andare, noi tutti ce ne faremo una ragione, d’altronde come ripeteva spesso mio nonno: siete tutti importanti… ma nessuno è indispensabile!!!

Forza Catania!!! 

       

Catania: Mentre i "Centri commerciali" implodono… altri di nuovi stanno aprendo!!!

Siamo al primo posto in Italia per aree destinate a centri commerciali, eppure con una densità di popolazione per comune minore a quella di 20 anni fa e con una richiesta di mercato inferiore a livello nazionale di ben il 20%, quelli della grande distribuzione, continuano come nulla fosse ad edificare nelle nostre aree urbane… 
Eppure a guardare i  dati, si evidenzia come  in questi anni, la crisi che sta colpendo la grande distribuzione è sempre più profonda e se pur il numero degli italiani che si reca presso quelle strutture rimane pressoché inalterato (grazie alle continue attrazioni che quei centri commerciali propongono, puntando a trattenere i clienti il più a lungo possibile), la percentuale di shopping viceversa, dimostra essere sempre più in diminuzione…
Il cliente d’altronde è ormai molto diverso da quello che un tempo affollava i centri commerciali, parlo  dei primi anni novanta, anche perché in molti oggi preferiscono fare quello shopping online,  sia perché a paragone il risparmio ottenuto è certamente superiore, ma soprattutto perché, quanto scelto e ordinato via internet, dimostra essere più allettante e qualitativamente superiore…
Basti osservare i negozi di classe, che presentano marchi famosi ad esempio d’abbigliamento e/o accessori in quelle pagine web, che presentano altresì sconti del 45% sul prezzo di listino…
Boutique di alta classe che non può essere proposta nei centri commerciali… perché vi è una differenza sostanziale tra i negozi fisici e quelli online ed è il modo in cui vengono proposti e pubblicizzati i prodotti: il negozio punta sull’insieme e sulla quantità venduta, il web punta sulla forza del singolo e sulla sua qualità!!!
Ma poi, volete mettere la differenza tra fare shopping stando comodamente seduti sul divano di casa, senza nessuno che ti assilla per convincerti a comprare prodotti che sappiamo bene, sono lontani dalle ultime tendenze…
A casa, si può pubblicare la propria immagine, per vedersi con quegli abiti addosso… già, si possono anche riportare le misure del proprio corpo, si possono ricevere consigli sugli abbinamenti, vedersi a 360° sul monitor per comprendere ciò che sta meglio su di noi, ed ancora, ottenere suggerimenti su eventuali occasioni, sconti speciali oltre la tradizionale stagione dei saldi, a volte si ha on line un “personal shopper” e poi si possono trovare idee regalo e ricevere messaggi in esclusiva su prodotti particolari… e tutto questo senza bisogno di fare la fila in cassa!!!
E’ evidente a tutti, i centri commerciali stanno implodendo… peraltro, come si dice a Catania: “Unni c’è fudda… c’è mala vinnita“!!!
D’altronde, vi basta osservare i locali all’interno di quelle mega-strutture, in moti stanno chiudendo… 
Se contate quelli chiusi o celati da un tendone che riportano (da mesi…) la dicitura “prossima apertura“, comprenderete quanta difficoltà stanno avendo questi enormi “capannoni” a sopravvivere…
Il sottoscritto ad esempio, si è trovato alcune settimane fa in provincia di Siracusa e avendo deciso di prolungare le vacanze presso un hotel con il centro benessere, ho avuto necessità d’acquistare costumi da bagno, asciugamani, ciabatte e quant’altro per tutta la famiglia e così mi hanno consigliato (era domenica mattina e la maggior parte dei negozi era chiusa…) il Centro Commerciale “I Papiri” alle porte della città Aretusea. 
Beh… da fuori il centro è davvero interessante, ma all’interno la desolazione più totale!!! 
Il 95% dei negozi sono chiusi, sembra uno di quei film di fantascienza, sì… dopo una qualche catastrofe… tipo “Resident Evil”, una scena che fa rabbrividire pensando che un tempo questo edificio, conteneva migliaia e migliaia di clienti, ma soprattutto di lavoratori, ragazzi e ragazze che avevano trovato una opportunità occupazionale e che oggi molto probabilmente sono a casa…
Ma la stessa considerazione potrei farla per altri centri commerciali nella provincia etnea da tempo abbandonati e quei pochi che ancora sopravvivono, vedrete a breve inizieranno a fare i conti con la crisi economica che, secondo gli esperti finanziari colpirà molte nazioni, tra cui proprio quelle del vecchio continente, vedasi difatti quanto sta già accadendo in questi giorni in Turchia!!!
Ma, contrariamente a quanto sta avvenendo in molte città estere ed anche in molte regioni del nostro paese (vedasi ad esempio il Trentino, che ha di fatto bandito lo stop alle costruzione di nuove superfici di vendita sopra i 10.000 metri quadri), da noi, nella nostra città etnea, viceversa avviene il contrario…
Ed allora, mentre quei primi Centri Commerciali pur soffrendo provano per non chiudere a sopravvivere, altri di nuovi, stanno incredibilmente affiorando come funghi!!! 
Ma questa è un’altra storia che proverò a raccontare nei prossimi giorni…

Curiamo la corruzione…

Ci sarà pure un modo per “curare” questi sprechi e questa corruzione, oppure dobbiamo pensare, che l’attuale condizione, andrà avanti così per sempre???
Qualcosa finalmente si sta muovendo, infatti ho letto che è stato preparato un programma chiamato “Curiamo la corruzione” che ha come obiettivo quello d’aiutare il nostro Servizio Nazionale Sanitario, riducendo il livello di corruzione attraverso una maggiore trasparenza, integrità e responsabilità…  
Per raggiungere questo ambizioso obiettivo sono state messe in campo diverse attività, sia di ricerca, sia nella pratica, che mirano ad aumentare la consapevolezza sul fenomeno della corruzione, formando il personale delle aziende sanitarie e ospedaliere ad implementare e a testare strumenti innovativi e modelli organizzativi: s’inizia con 4 Asl pilota: Bari, Melegnano e Martesana, Siracusa e Trento…
Gli interventi normativi e gli strumenti di prevenzione e contrasto che sono stati introdotti all’interno delle strutture sanitarie hanno potuto fare poco contro la corruzione. 
Nell’ultimo anno è stato evidenziato come il fenomeno corruttivo ha coinvolto il 25,7% delle Aziende sanitarie, ma purtroppo la distribuzione non è la stessa su tutto il territorio: come sempre… la maglia nera va al Sud, dove le strutture in cui risulta almeno un episodio di corruzione sono il 37,3% del totale. 
Gli ambiti a rischio corruzione risultano essere quelli degli acquisti e delle forniture, le liste d’attesa e le assunzioni del personale…. a cui vanno aggiunti, raccomandazioni, clientelismo e quant’altro…

Si purtroppo in una Asl su quattro si è registrato almeno un episodio di corruzione solo in questo ultimo anno…
È quanto emerge da una indagine condotta dal Censis sulla percezione dei Responsabili della prevenzione della corruzione di 136 strutture sanitarie.
Si è visto come all’interno di quelle strutture permangono ancora forti differenze tra Regioni, sia nella qualità che nella quantità degli strumenti,  inoltre la stessa indagine ha rivelato come il 51,7% delle strutture non ha adottato alcun Piano Anticorruzione…
Come sempre tra le Regioni con la qualità media dei Piani più bassa c’è  la Sicilia… accompagnata da Calabria,  Campania e Puglia…
La notizia positiva è che il Sistema si sta muovendo per rispondere a questa situazione…
Speriamo che alla fine si giunga a qualcosa di concreto e non delle solite iniziative campate in aria… che hanno quale unico interesse, quello di non produrre alcun reale cambiamento, ma di lasciare tutto così com’è…  
Comunque, per adesso, se pur con forti dubbi… voglio provare a crederci che realmente si vorrà tentare di curarla, questa “infetta” corruzione…
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