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In attesa di veder premiata la legalità…

Sì… verrà il giorno in cui potrò non dover leggere notizie su corruzione, peculato, concussione, malversazione, abuso d’ufficio, rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio, istigazione alla corruzione, induzione indebita a dare o promettere utilità, e via discorrendo…

Ormai non si contano più i dirigenti, funzionari e i dipendenti pubblici che operando all’interno di quegli Enti condizionano oppure favoriscono  individui ritenuti vicino ad ambienti di “cosa nostra”, sì… quella nota associazione criminale finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, usura, truffa, prostituzione, riciclaggio e ricettazione.

Ecco perché ormai non mi sosprendo di leggere quanto compiuto dalla Direzione Investigativa Antimafia e dei provvedimenti di esecuzione di confisca di beni emessi dai Tribunali dell’isola, nei confronti di quei soggetti infedeli…

Tra l’altro leggevo in queste ore come si sia giunti a quei provvedimenti interdittivi grazie alla verifica dei tenori di vita sproporzionati rispetto ai redditi dichiarati, che si sono – come più volte riportato dal sottoscritto parlando di “sperequazione finanziaria” – incentivati durante il periodo pandemico “Covid19” e che ha visto ahimè molti imprendori svendere le proprie attività per non finire – a causa dei debiti – sotto il mirino della criminalità e quindi dell’usura…

Scriveva Falcone: “La mafia non è affatto invincibile; è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine. Piuttosto, bisogna rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio e molto grave; e che si può vincere non pretendendo l’eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni”.

Sì concordo con quel giudice…, ma nell’attesa che tutto questo marciume finisca, il sottoscritto – stanco da queste continue battaglie – ha deciso per un momento di riposarsi, solo un istante, già… in questa comoda poltrona proverò ad attendere con ansia quelle fiduciose notizie che evidenzieranno come la legalità abbia finalmente vinto contro il diffuso malaffare!!!

Ah… vi prego cortesemente di destarmi, se nel frattempo mi fossi eventualmente addormentato.

Nessun colpevole: tutti assolti!!!

È arrivato oggi pomeriggio il verdetto del processo per i lavori di messa in sicurezza eseguiti sulla carreggiata dell’autostrada A18 dopo la frana di Letojanni dell’ottobre 2015, che secondo la Procura della Repubblica di Messina furono pagati troppo, con costi gonfiati, ed eseguiti male. 

La Prima sezione penale del Tribunale di Messina, presieduta dalla giudice Maria Eugenia Grimaldi con a latere Francesco Torre e Francesca Capone, ha assolto i sei imputati da tutti i reati contestati dalla Procura, facendo così crollare il castello accusatorio che nel 2020 diede il via al dibattimento dopo l’inchiesta avviata nel 2017 che portò l’anno dopo all’applicazione di misure cautelari per due dirigenti del Consorzio per le autostrade siciliane e un imprenditore. 

Il Tribunale ha assolto l’allora direttore generale del Cas S.P., l’ex dirigente dell’area tecnica G.S., l’imprenditore F.M., il geometra A.S., allora responsabile del Cas per la sicurezza delle strade, l’ingegnere F.C. e il geologo G.T., questi ultimi nella qualità di progettisti dei lavori scelti dall’impresa, dai sei capi di accusa con la formula “perché il fatto non è previsto dalla legge come reato”, mentre per tutti gli altri “perché il fatto non sussiste”. 

I reati contestati andavano dal disastro ambientale al peculato, dal falso in atto pubblico all’abuso d’ufficio, fino all’inadempimento in pubbliche forniture. 

A fine gennaio il pubblico ministero Francesca Bonanzinga aveva chiesto la condanna a 7 anni e 10 mesi di reclusione per “…………….”. 7 anni per “……….”, 6 anni e 10 mesi per “…………..”, 5 anni per “……………..”. 

I sei sono stati difesi dagli avvocati “…”.

L’accusa contestava una serie di comportamenti illeciti durante la la fase di progettazione e quella di esecuzione degli interventi di messa in sicurezza dell’area, nonché la realizzazione di una barriera di contenimento del movimento franoso giudicata totalmente inadeguata rispetto al livello di rischio idrogeologico. 

Secondo la Procura i due dirigenti del Cas avevano omesso di esercitare qualsivoglia tipo di controllo nei confronti della ditta incaricata dell’esecuzione dei lavori, sostenendo in luogo di quest’ultima le spese di progettazione dei lavori e permettendo una ingiustificata lievitazione dei costi dell’opera, senza impedire che la realizzazione dei lavori venisse eseguita in maniera inadeguata, con modalità diverse da quelle indicate nel prezziario Anas, tanto che il 25 novembre 2016 si verificò lo sfondamento della protezione con colamento di materiale sciolto misto a detriti e rotolamento a valle di blocchi di diversa pezzatura, che finirono sulla corsia destinata alla circolazione, a causa dell’inadeguatezza della rete, come attestato dal Genio civile il 6 dicembre 2016. 

In sostanza gli inquirenti sostenevano che il Cas avesse consegnato all’impresa “………….” un mandato in bianco senza fornire alcuna indicazione sul tipo di lavori da effettuare e sui costi da sostenere, abdicando a vagliare l’idoneità dell’intera opera ad assicurare effettivamente la messa in sicurezza del tratto autostradale. 

Tesi che non hanno retto in giudizio. 

Tra sessanta giorni si conosceranno le motivazioni della sentenza.

potete trovate l’articolo completo di Andrea Rifatto, pubblicato nella pagina web di Sikilynews al link: https://www.sikilynews.it/cronaca/frana-di-letojanni-sei-assolti-per-i-lavori-di-messa-in-sicurezza-cadono-tutte-le-accuse/16343.

La giustizia, grazie al governo Meloni, compie cento passi indietro!!!

Sono sempre a favore di quei Governi che applicano alla regola la Giustizia!!!

Siano essi di centro, di sinistra o di destra, al sottoscritto non importa, l’importante è che si compiano in maniera corretta tutti quei procedimenti che hanno quale finalità il raggiungimento della legalità, il contrasto alla criminalità organizzata e soprattutto alla corruzione.

Viceversa, quanto sto scoprendo attraverso il nuovo Ministro Nordio, è proprio il disarmo di tutti quei controlli sulla legalità e sulla corruzione…

Una cosa è certa, d’altronde si sta rasentando la follia, basti vedere le modifiche alla legge sull’ergastolo ostativo, l’aumento del tetto del contante cui si somma il progetto di abolire il reato di abuso d’ufficio o il traffico d’influenze illecite al fine di ottenere favori e agevolazioni, grazie al pagamento di denaro…

Ma non solo, si vogliono eliminare per di più le intercettazioni giudiziarie compiute dalla Magistratura, ma si… quasi quasi consiglio – visto che siamo a Natale – l’apertura delle carceri per tutti i detenuti, tanto a cosa serve tenerli lì dentro, rappresentano solo costi per la comunità… 

Ho la sensazione che a breve, se si continua con queste scellerate decisioni, saranno in molti a recarsi a Roma e bloccare questo Paese da scelte errate che portano ad aumentare i rischi di sicurezza per il nostro paese, a causa della direzione intrapresa dall’attuale governo, di voler abbassare la soglia di legalità…

D’altronde osservando quanti inquisiti hanno avuto negli anni gli attuali partiti di governo non mi meraviglio che oggi abbiano diretto le proprie azioni verso i mancati controlli in particolare nella gestione del denaro pubblico…

E quindi, mentre dall’Europa ci viene chiesto – visto le truffe commesse in questi anni – di attenzionare ed elevare gli strumenti contro la corruzione, in particolare per garantire i fondi del PNRR che a breve arriveranno, di contro, l’attuale governo Meloni, sembra indirizzare il proprio programma in maniera contraria…

Qualcuno dimentica che siamo noi cittadini a comandare il Paese e non il contrario: auspico che il governo ravvedi le proprie posizioni, per evitare uno scontro di cui non si è preparati, d’altronde la giustizia, come la sicurezza del Paese, non può essere barattata da finalità politiche o dettate da compromessi degli alleati!!!

Ripugnanti: I dirigenti di Forza Italia in Lombardia e Piemonte fortemente occupati a spartirsi tangenti!!!

Sono 43 gli ordini di custodia cautelare emessi nell’inchiesta della Dda e ben 95 le persone indagate a vario titolo per associazione per delinquere aggravata dall’aver favorito un’associazione di tipo mafioso finalizzata a corruzione, finanziamento illecito ai partiti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, false fatturazioni per operazioni inesistenti, auto riciclaggio e abuso d’ufficio.
Siamo alle solite, basta far passare qualche giorno che si scopre l’acqua calda dove i soliti politici, amministratori pubblici e imprenditori, partecipano ad ogni tipo di associazione a delinquere, pur di aggiudicarsi gli appalti pubblici!!!
Uno schifo… viene il voltastomaco e il bello è dover assistere a come, alcuni esponenti politici di quel partito, in questi giorni di campagna europea, provano a contattarci telefonicamente o tramite messaggi whatsapp, per ricordarci quella loro presenza alle prossime elezioni…
Ora vorrei chiedere ad alcuni di loro… osservando le metodologie applicate dai quei loro colleghi del nord, con quale entusiasmo pensano che possiamo votarli???
L’elenco dice che vi sono due dirigenti di quel partito arrestati, un consigliere regionale, un sottosegretario all’area “Expo” della regione Lombardia, un consigliere comunale milanese candidato alle Europee che sarebbe stato nel libro paga di un imprenditore del settore rifiuti e continuando nell’inchiesta, vi è anche il caso di “istigazione alla corruzione” nei confronti del presidente della Regione milanese, Attilio Fontana, che non è attualmente indagato, ma… caso strano, non avrebbe denunciato la circostanza e per concludere, è stato chiesta alla Camera l’autorizzazione all’arresto per finanziamento illecito del deputato sempre di Fi, Diego Sozzani….
Secondo il gip R. Mascarino, riportando una conversazione intercettata dagli inquirenti dimostra come l’ex consigliere regionale in Piemonte e dal 2018 deputato di Forza Italia, evidenzia come quella elezione in Parlamento aveva come scopo principale quello di procacciarsi nuovi clienti per il proprio studio tecnico, dal momento che lo stesso svolge la professione di ingegnere!!!
Naturalmente nella cerchia, oltre i politici e gli imprenditori, vi erano anche i dirigenti pubblici, tra cui alcuni a libro paga di imprenditori, come uno di questi che avrebbe concesso 5.000 euro al mese, in cambio di essere il favorito negli appalti dell’AMSA…
Certo ora il coordinamento regionale di Forza Italia Lombardia ha disposto la temporanea “sospensione” (quanta delicatezza… non è che li prendono a calci in culo…)  da quelle cariche all’interno del partito… 
A dirlo è proprio il presidente dei deputati di Forza Italia, Mariastella Gelmini, coordinatrice regionale in Lombardia; strano che da un lato non abbia adottato un protocollo di legalità e di contrasto alla corruzione all’interno di quel suo partito… ma nel frattempo parla di linea garantista e difatti prende subito le difese di propri dirigenti colpiti da quei provvedimenti cautelari, che avranno tempo per dimostrare l’estraneità ai fatti che vengono ora loro contestati…
Ma vorrei sapere… ha per un momento guardato i video di quell’inchiesta??? 
Su una cosa comunque sono d’accordo, quel partito ha una lunga esperienza giudiziaria ed è perfettamente preparato su aspetti legali, basti osservare le inchieste nelle quali alcuni suoi referenti sono stati sottoposti e inoltre non dimentichiamoci i molti nomi di molti di quei suoi iscritti, sì… esimi difensori. 
Passano gli anni, ma quei soggetti ripugnanti non vanno mai via, già… ritornano sempre in modo puntuale e nonostante i controlli, le leggi e quant’altro, si ha come l’impressione che la storia non abbia insegnato loro nulla…
Ripugnanti, sì… non mi stancherò di dirlo, veri e propri esseri immondi!!!

Ma perché in Italia vi è una così alta penuria di persone perbene ed oneste???

Non c’è giorno in cui aprendo il giornale o guardando il web, non leggiamo d’indagini compiute da parte delle nostre forse dell’ordine…
Questa mattina ad esempio l’inchiesta presa in esame, si occupava di sanità, in particolare di concorsi e gare truccate, per favorire come sempre quei soliti raccomandati “ignoranti”…
Gli unici d’altronde che in questo paese vanno avanti, grazie alle solite amicizie del papà, del suocero o di qualche altro familiare…
Poi come ripeto sempre… messi alla prova – non dico in competizione… perché in quel caso specifico perderebbero immediatamente – non sanno fare neppure “zero con il bicchiere“, eppure sono proprio questi gli individui che stranamente occupano quei posti di rilievo…
Già… sono come in quel film: “VIENI AVANTI CRETINO!!!“.
Ecco perché hanno sempre bisogno di qualcuno che gli passi il compito… perché non sanno farlo, perché sono impreparati e lo saranno sempre, qualunque cosa nella vita faranno!!!
Ecco quindi che in Basilicata per superare il problema, si sono inventati di truccare il sistema dei concorsi… ed ora in 30, sono finiti ai domiciliari!!!
Cosa dire… ben gli sta, ad essersi venduto alla corruzione!!!
Ancor più da fastidio mi da quel soggetto “lecchino” che, per farsi bello – come d’altronde molti di questo paese, premiati senza possedere alcuna personalità – rivelava sulle attività investigative in corso…
Ed allora vediamo chi sono questi funzionari “leali” delle nostre amministrazioni pubbliche…
Tra gli arrestati troviamo i commissari delle due aziende sanitarie lucane ed in carcere è finito anche il direttore amministrativo dell’Azienda sanitaria di Matera!!!
Inoltre, vi è anche il governatore della regione Basilicata, ora ai domiciliari nell’ambito di una maxi inchiesta della procura di Matera, che lo vede indagato su concorsi e forniture nelle aziende sanitarie lucane e con lui, il direttore generale dell’Asl!!!
La cosa assurda è che nel calderone è finito anche il “responsabile dell’anticorruzione” della stessa Asl…
Tra le accuse abbiamo, falso ideologico per soppressione, truffa aggravata, turbata libertà degli incanti, corruzione e abuso d’ufficio per la gestione di un concorso da dirigente che sarebbe stato truccato per favorire gli amici degli amici…
Ai candidati -secondo l’accusa- sarebbero state fornite tracce dei temi in anticipo e il buon punteggio ottenuto, avrebbe consentito lo scorrimento della graduatoria con assunzione presso altre aziende sanitarie locali…
Sembra che si stia scoprendo l’acqua calda… il sottoscritto ad esempio a giorni uscirà con un post, che credo… appena denunciato presso la nostra Procura Nazionale, farà saltare un sistema ambiguo compiuto all’interno di una struttura pubblica, ma come si dice… diamo tempo al tempo!!!
Bisogna comunque dare merito a quelle rare persone perbene che hanno saputo fare emergere, attraverso la propria denuncia, questo sistema illegale…. 
Gli investigatori si sono trovati dinnanzi a quattro concorsi truccati, in particolare, quello per concorso pubblico per un posto di dirigente amministrativo,  è stato stranamente vinto da tre persone, perché uno è stato il vincitore effettivo mentre gli altri due… lo sono diventati di fatto, grazie all’effetto scorrimento delle graduatorie.
Tra gli scambi di favori è stato arrestato anche un docente di diritto amministrativo dell’Università di Bari, accusato ora d’avere ottenuto incarichi legali in cambio di agevolazioni alla carriera universitaria del figlio di un’altro indagato…
Quasi a dare conferma, su quanto avevo scritto per l’appunto alcuni giorni fa sui figli di papà…
In particolare, questo stesso docente si è offerto di fare da relatore della tesi di laurea di quel “figlio di papà”… che poi lo avrebbe indirizzato per la pratica forense presso un avvocato (ovviamente… un altro “amico”) ed infine, per chiudere il cerchio, lo avrebbe anche supportato nel dottorato di ricerca presso la propria cattedra…
Ripensando a quanto sopra, vi verrebbe da aggiungere: Meglio di così, cosa si vorrebbe ancora… un “Amaro Lucano“???
Ma l’indagine – ha detto il Procuratore capo di Matera, Pietro Argentino, va ancora completata… ed ha assicurato: “non è finita qui”!!! 
Già, purtroppo sappiamo bene che non finisce qui, ne per quanto concerne la regione della Basilicata, ma neppure per tutte le altre regioni di questo paese!!!
Regioni che dimostrano essere egualmente corrotte e dove quotidianamente si evidenzia quanto sia difficile trovare tra i suoi cittadini, persone perbene ed oneste!!!
Ed allora cosa aggiungere: “Vieni avanti cretino”!!!

Associazione a delinquere, corruzione, abuso d’ufficio, truffa e falso… alla faccia delle "misure di prevenzione"!!!

Sull’insuccesso delle “misure di prevenzione”, avete avuto modo in questi anni di leggere pubblicamente, quanto il sottoscritto ha evidenziato…
Per cui oggi, non mi meraviglio di ricevere ulteriori conferme, di cui a suo tempo, avevo esternato forti dubbi e di cui ancora oggi, debbo ricevere riscontri… anche se “qualcuno” all’interno di quei palazzi istituzionali, crede che me ne se dimenticato!!!
Per fortuna che diversamente da queste strutture, a Caltanissetta si è continuato ad operare senza alcun timore reverenziale, difatti, ora comprendo meglio, quando a suo tempo mi venne dalla stessa consigliato… e cioè d’indirizzare per “competenza” il tutto alla Procura di Messina…
Ma io ho preferito soprassedere, in quanto ho estrema fiducia sull’operato della nostra Procura di Catania e ritengo giusto saper attendere i tempi necessari della giustizia, d’altronde si sa… da noi ci sono inchieste ben più importanti che hanno maggiori priorità…
Ritornando al processo per illeciti in corso a Caltanissetta, nella gestione della sezione misure di prevenzione di Palermo, il Gup ha ammesso la costituzione di parte civile della Presidenza del Consiglio dei ministri, dei Ministeri dell’Interno e della Giustizia, del Comune di Palermo e di tutte le amministrazioni giudiziarie delle società destinatarie di provvedimenti della sezione all’epoca in cui era presieduta dal giudice Silvana Saguto, magistrato ora imputato di corruzione!!!
Sono 18 gli imputati per i quali si dovrà decidere il rinvio a giudizio e sono tutti accusati a vario titolo di: associazione a delinquere, corruzione, abuso d’ufficio, truffa e falso!!!
Per chi non ricordasse la vicenda giudiziaria, tra gli imputati del magistrato (Silvana Saguto) vi sono anche il marito, il padre ed un figlio… a cui vanno aggiunti, l’ex prefetto di Palermo (Francesca Cannizzo), un colonnello della Dia e i colleghi giudici Lorenzo Chiaramonte, Tommaso Virga e Fabio Licata…
Certamente una spiacevole vicenda, visti i soggetti coinvolti… e potete comprendere con quante difficoltà sono state condotte quelle indagini e quali pressioni, politico/istituzionali la procura di Caltanissetta (in particolare il procuratore della Repubblica -presso il tribunale di Caltanissetta- Amedeo Bertone e i procuratori  aggiunti Lia Sava e Gabriele Paci e al sostituto procuratori Stefano Luciani), avrà dovuto subire, affinché il caso venisse di fatto “contenuto”!!!  
Perché al “sistema” non fa bene che certe notizie vengano divulgate… anzi solitamente si cerca di “insabbiarle“, d’altronde parliamo di livelli talmente alti, che possiamo considerare quei ruoli “intoccabili”, soggetti la cui immagine professionale ed il ruolo rappresentato, è da considerarsi… inattaccabile!!!
Ed ora, che si è avuta conferma, dell’inefficienza di quei criteri di legalità su cui era fondato il sistema delle misure di prevenzione, a cominciare dalla possibile “incapacità” (o forse è meglio dire… attitudine) di controllo del giudice delegato, alla scelta di quegli uomini posti a custodi delle quote sequestrare/confiscate, per concludersi con la gestione delle attività, più o meno lecite, di quegli amministratori giudiziari, supportati da consulenze varie, affidate a famigliari e amici, beneficiando inoltre di compensi smisurati, rispetto ad una qualsivoglia gestione ordinaria, svolta da un serio professionista (certamente più competente…in quel ruolo) che forse, non avrebbe di fatto consentito negli anni, una gestione improntata alla disonestà!!!
Le imprese a causa di ciò sono fallite e quando lo Stato non c’è riuscito a farle soccombere… ci hanno pensato alcuni suoi dipendenti (certamente loro… creditori privilegiati), ma alla fine ciò che è certo è che il sistema di prevenzione – con questi suoi uomini e donne – è stato totalmente fallimentare!!!
Nel frattempo si attende… ci saranno un susseguirsi di ribaltamenti di quei gradi di giudizio, gli anni scivoleranno nell’oblio e chissà se noi tutti… giungeremo mai a scoprire, qual’era l’equa verità!!!
D’altronde forse è quello che in –accordo di tutte le parti in causa- di fatto si desidera!!! 
Lasciare che tutto si concluda in totale silenzio!!!  
   

Catania e la solita sinfonia stonata!!!

La città… Catania, i soldi spesi per  gioielli, abiti e vacanze… quelli dell’Istituto Musicale “Vincenzo Bellini”, le somme… 14 milioni di euro, gli arrestati… 23 tra funzionari, dipendenti della scuola e persone giuridiche esterne all’Ente pubblico, le accuse per quei reati: peculato, ricettazione e riciclaggio!!!
Ci mancava l’ennesima inchiesta… in questa nostra bistrattata città… 
C’era una volta in cui si era (negativamente) famosi nel mondo… per gli omicidi compiuti in maniera abitudinaria, ora con quella stessa regolare cadenza,  assistiamo a tutte queste inchieste per corruzione, tangenti, riciclaggio, scambio di voti, abuso d’ufficio, appalti irregolari e potrei andare all’infinito, tanto ogni giorno… ne abbiamo una!!!
Sono 23 le persone arrestate (sei in carcere e 17 ai domiciliari) dalla Guardia di Finanza al termine dell’indagine condotta sull’Istituto Superiore Musicale “Vincenzo Bellini” di Catania…
Erano, una vera e propria associazione a delinquere “ufficiale”, dove ciascuno di essi partecipava utilizzando o meglio distraendo illecitamente le risorse finanziarie dell’istituto.
Quando ripeto continuamente che i ladri non vanno soltanto ricercati in quegli ambienti ben conosciuti (mafia/politica/imprenditoria), ma soprattutto tra quegli enti pubblici… non mi sbagliavo, difatti, se andate a ripercorrere le inchieste in quest’ultimo anno e mezzo in Sicilia, potrete costatare come la maggior parte di quei “corrotti” sono inseriti in quegli uffici ed hanno solitamente le camicie dai “colletti bianchi”…
Nei loro confronti è stata compiuta dal gip un’ordinanza cautelare che dispone il sequestro preventivo equivalente di beni per 14 milioni di euro…
Ovviamente quei soggetti, sono stati coadiuvati nella truffa da alcune società commerciali compiacenti, di cui molte di esse… vedrete a giorni faranno come si dice a Catania “il botto” in quanto sicuramente già inadempienti con il fisco…
Fondi e fondi pubblici indebitamente consegnati a favore dell’ex responsabile dell’ufficio ragioneria dell’Istituto, il quale li divideva ai dipendenti suoi complici e alle imprese partecipanti all’illecito…
Quindi… gli indagati con quei soldi andavano in vacanza, acquistavano gioielli, compravano per se e per i propri cari vestiti d’alta moda, mentre le società a sostegno della truffa, aprivano conti correnti, usavano le carte prepagate, provvedevano ad inviare denaro con operazioni di “home banking”, trasformavano gli assegni in prelevamenti contanti, somme che venivano in parte restituite per cassa a compenso di quelle precedentemente incassate illecitamente (dal momento che non vi era stata svolto alcun mero servizio a favore di quell’ente…), così per come concordato quindi, le somme rientravano nella disponibilità di quei “corretti”impiegati… oggi “indagati”…
L’avevo scritto proprio alcuni giorni fa: cambiano i suonatori, ma la musica è sempre la stessa!!!

I nostri Consiglieri comunali sono come i santi… già, possiedono il dono dell’ubiquità!!!

Pensavate che solo Dio e alcuni Santi avessero la facoltà di essere contemporaneamente in ogni luogo, beh… eravate in errore!!!

Si a Catania o meglio al “Comune di Catania”, è accaduto un miracolo…
No, il prodigio se così si può chiamare, non è da attribuirsi alla vicinanza del Palazzo Municipale con la Cattedrale e ancor meno, è da ritenersi causato da una visita (di quei suoi consiglieri) alle spoglie della Santa patrona S. Agata…
Ma c’è qualcuno comunque che accomuna questi poteri di onnipresenza con l’avvicinamento della festa tra pochi giorni… dopotutto, non sono anch’essi reputati a rappresentare questa nostra città???
D’altronde, non è propriamente per l’amore che nutrono per questa città, che hanno deciso di consacrarsi ad essa???
E’ come se ognuno di loro, in quel profuso impegno, si sia di fatto votato a ciascuno noi e non si può certamente dire che quanto compiuto, sia stato fatto principalmente per il vile denaro… perché la ricompensa a cui essi aspirano è molto più nobile… e ripaga ciascuno di essi dalla fatica compiuta…
Azioni svolte quotidianamente con dedizione… già, ciascuno di noi, vedrebbe in quelle… qualcosa d’eccezionale, mentre per loro sono la regola.
Ognuno di quei signori… rappresenta la bontà dell’animo umano, quel volersi dedicare alle necessità dei cittadini, prendendosene non solo cura, ma mettendo da parte i propri bisogni personali e togliendo quel loro tempo, alle esigenze familiari…. 
Ed è per i sopracitati motivi… che hanno dovuto acquisire quella capacità divina o magica, affinché potessero trovarsi contemporaneamente, in due o più luoghi…
Già, per poter compiere quanto necessario, ognuno di essi ha dovuto sviluppare quel potere al meglio, quella necessaria “‘bilocazione”, perché senza di essa, non avrebbero potuto compiere quanto essenziale…
Purtroppo, questa dote soprannaturale, non sempre ha funzionato alla perfezione o per come si sarebbe voluto… 
Vi sono state alcune occasioni, nelle quali, viaggiando nello spazio per una frazione di tempo infinitesima (ad esempio per poter salutare i propri cari), ci si è ritrovati, rientrando (nello stesso giorno e ora…) in un’altra seduta, distante dalla prima sede, senza aver compreso quanto accaduto, ma soprattutto che – in quel preciso momento – si era in due posti diversi!!!
Ed ora, a causa di quell’involontario incidente di percorso si viene accusati di truffa aggravata ai danni dell’amministrazione, abuso d’ufficio e falso in atto pubblico…
Sì, da non crederci… in quella “affannosa corsa contro il tempo”, in quel voler dare completezza ai problemi dei concittadini, in quell’estremo dispendio d’energie esercitato, non si ha avuto la lucidità di intuire che si era stati catapultati all’interno di una curvatura spazio-temporale, che ha portato ciascuno di essi, da prima in un “turbinio” d’eventi e successivamente all’interno di quei consigli, per partecipare in maniera attiva e con grande passione…
Ora a causa di quelle relatività non sempre perfette, si ci è ritrovati coinvolti in inchieste con accuse infamanti, come quelle riportate secondo le quali gli obiettivi a cui si aspirava, erano esclusivamente di carattere economico e che sono state compiute per “procacciarsi un sostanzioso stipendio mensile di circa 1.500 euro netti, in aggiunta ai compensi loro spettanti”…
Mi chiedo… ma dopo quanto fatto, come si può pensare di attribuire a quei soggetti una imputazione così grave…??? Ma… sono senza parole!!!

Ancora fulmini sul Tribunale di Palermo…

Un favore a me ed un incarico a te… ecco con quale semplice modalità, s’alternava la reciproca assistenza, tra alcuni soggetti, all’interno del tribunale di Palermo…
Già, quel perverso meccanismo di proteggere i suoi uomini/donne, era successivamente compensato, nell’assecondare le richieste di quanti, avevano fornito in precedenza proprio ad essi un sostegno (o erano stati partecipi nel caldeggiare quelle cause personali, per le quali, allora, erano necessarie delle assistenze), ed allora, era giunto richiederne (al momento opportuno) una ricompensa, questa data da un incarico, una consulenza, una promozione, un’assunzione, ecc…
Ora che i fulmini hanno colpito il palazzo… si cerca di trovare una soluzione!!!
Il presidente del Tribunale di Palermo, Salvatore Di Vitale, ed il sostituto alla guida della Sezione misure di prevenzione, Mario Fontana, hanno dichiarato di pensare ad un’azzeramento degli incarichi!
Certo è soltanto un’ipotesi, e sono sicuro che tale rimarrà…, perché, se realmente si dovesse valutare l’operato di quanti, hanno amministrato in questi anni…, beh…, penso proprio che questa sezione, possa definitivamente chiudere!!!
Ora ci verranno a dire che, l’inchiesta continuerà, che si farà pulizia, che quanti hanno effettivamente compiuto azioni di corruzione, induzione alla corruzione o abuso d’ufficio, pagheranno… 
Le solite dichiarazioni, che hanno quale finalità quella di far calmare le acque…, di far passare del tempo, ma poi niente accadrà…, tutto rimarrà come sempre… fino al prossimo scandalo… tra qualche anno!!!
Dopotutto, la lista delle persone inquisite… sembra essere abbastanza lunga, ma soprattutto, costituita da personalità eccellenti… (almeno nell’incarico) e quindi diventa impossibile credere di azzerare un sistema, nel quale non si conoscono a tutt’oggi, i limiti di responsabilità, di ognuno di essi…

Certo, il sistema giudiziario non ne fa una bella figura… anzi torna in auge quel detto che dice: la legge non è uguale per tutti… 

Dopotutto si parla di Presidenti di sezione del Tribunale, componenti del Csm e del collegio delle Misure di prevenzione, e via discorrendo…
Sempre i soliti nomi… figli, coniugi, parenti, amici, cambia il sistema clientelare, appartenenti tutti alla medesima “famiglia”, più o meno, lo stesso analogo metodo di quanti sono definiti mafiosi…, 
Dopotutto lì, in quell’associazione, non ci sono altrettanti…, amici degli amici??? 
Ed allora qual’e la differenza…, questa è peggiore, perché qui, sono gli uomini dello stato a tradire… non i delinquenti… quest’ultimi dopotutto hanno scelto di esserlo…, mentre questi di contro, hanno giurato fedeltà alle istituzioni, a quei principi di rettitudine, d’onestà… e non l’hanno mantenuta!!!
Non basta fare chiarezza… qui ci vogliono condanne e pene severe!!!

Non si tratta più di uomini… qui si mette in discussione tutto il sistema giudiziario, quello che permette a certi uomini di salvarsi e ad altri invece… di perdere la propria libertà…

Non se ne può più di intercettazioni distrutte, di processi andati in prescrizione, di pedofili che grazie ad illustri avvocati, continuano come se nulla fosse, di omicida benestanti che non fanno un anno di galera…, qui ormai, ce n’è abbastanza per farlo crollare questo sistema di giustizia e bisogna fare presto…, perché le parole iniziano a non bastare più! 
Riprendo quanto diceva un commentatore alcuni giorni fa…, perché la Gdf e la Polizia tributaria, oltre alle classiche perquisizioni, non indagano sui patrimoni immobiliari e finanziari, che questi giudici, amministratori, consulenti ( e quanti tra loro in veste di familiari, parenti e amici  si sono prestati a fare loro da prestanome…) possiedono…
Verificare quella cosiddetta “sperequazione finanziaria”, che poi “casualmente”, rappresenta di fatto, una delle principali motivazione, sulla quale vengono fondati, i provvedimenti di sequestro e di confisca…
Per cui, se la regola vale per gli altri…, deve valere anche per questi!!!
S’inizi quindi a sequestrare o confiscare,  tutti quei beni, di cui non si può dimostrare, la corretta acquisizione, in particolare quando questi sono stati realizzati attraverso comportamenti illeciti…
Qual’è la preoccupazione, che forse, allargando l’inchiesta a tutti i tribunali dove ci sono le più importanti misure di prevenzione e confisca (come Sicilia, Calabria, Campania, Puglia, Lombardia…), che “gestiscono” “a parole” un patrimonio stimato in circa 30 Miliardi di euro… (altro che finanziaria) si potrebbe scoprire ben altro…
Cioè, che i beni da sequestrare…, ad alcuni soggetti appartenenti a questa famosa “casta”…, potrebbero essere molti di più… di quelli già attualmente posseduti dall’Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati….  
Dopotutto, qual’è la condizione per la quale, le aziende con i loro patrimoni, non solo finanziari (immobiliare/mobiliare), ma soprattutto costituiti da quelle risorse umane, vadano distrutte… e di contro, quelle realizzate in modo truffaldino, vengano salvaguardate… 
Non vorrei continuare a dover assistere alla solita condotta “fuorviante” di questo nostro paese… e cioè dove vi sono…, per la stessa tipologia, due pesi e due misure!!!
I giudici… almeno quelli onesti, abbiano il coraggio di dare il via a quella necessaria e profonda pulizia… costi quel che costi, anche il dover andare contro, i propri colleghi e a quello stesso sistema, a cui da sempre appartengono!!!
Mi sembra doveroso concludere con due frasi di Hunter S. Thompson e di Piero Calamandrei

– Non possiamo aspettarci che le persone abbiano rispetto per la legge e l’ordine fino a quando non insegneremo il rispetto a chi abbiamo affidato il compito di fare rispettare tali leggi.

– “La legge è uguale per tutti” è una bella frase che rincuora il povero, quando la vede scritta sopra le teste dei giudici, sulla parete di fondo delle aule giudiziarie; ma quando si accorge che, per invocar la uguaglianza della legge a sua difesa, è indispensabile l’aiuto di quella ricchezza che egli non ha, allora quella frase gli sembra una beffa alla sua miseria.

Beni confiscati… il presidente si dimette!!!

Si allarga l’indagine sul presidente della sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo per i beni confiscati (giudice Saguto), che ora, dopo essere stata coinvolta nell’inchiesta della procura di Caltanissetta (per corruzione, induzione e abuso d’ufficio), ha deciso, di dimettersi dall’incarico…
Certo con una accusa così grave… non era proprio il caso. che rimanesse ancora lì a gestire quel suo incarico…, dimissioni comunque che adesso, l’hanno destinata ad altro ufficio… 
Io l’avrei sospesa a tempo indeterminato… perché nel dubbio, sarebbe stato preferibile allontanarla, non credo sia nelle condizioni ideali, per poter gestire qualsivoglia pratica giudiziaria!!!
Il presidente del Tribunale di Palermo ha dichiarato che questo provvedimento, mira ad agevolare gli accertamenti in corso, che così, potranno essere condotti in modo sereno e soprattutto per favorire maggiori e dettagliati approfondimenti”, peccato che i provvedimenti giungano sempre a fatto compiuto e soprattutto dopo troppi anni… mi chiedo, ma come mai ora…??? nessuno sospettava nulla…, dormivano tutti o anch’essi partecipavano indirettamente a quella combine…???
Anni ed anni, dove forse sono in tanti a “mangiare” ed ora, come sempre, si fa finta di non sapere…
Sarebbe interessante (ovviamente fino a prova contraria riterrò il giudice innocente…), nel caso in cui il giudice venisse dimostrato fosse colpevole con quanto la procura ha fatto emergere, se la stessa, iniziasse a collaborare con le indagini e facesse i nomi, di quanti con quel sistema, hanno banchettato…
Ho il presentimento che a breve (ultimamente mi capita di non sbagliare mai le mie previsioni… ), anche in un’altra nostra provincia siciliana, salterà fuori qualcosa d’analogo…
Forse in quest’ultima, la circostanza sarà legata ad una differente volontà degli attori…, di quanti hanno preferito proteggerlo quel sistema e ancor più, i suoi uomini “corrotti”, per i quali, non si è provveduto a denunciarne vizi e/o doli, ma ci si è limitati soltanto a non applicare le norme previste…, quelle stesse azioni disciplinari, che sono ora -dopo le denunce- state adottate dal presidente del tribunale di Palermo…
Chissà, debbo forse pensare che la procura di Caltanissetta, abbia al suo interno, uomini più coraggiosi o inattaccabili (sotto tutti i punti di vista… ) o con una migliore predisposizione a voler fare emergere, sempre ed ovunque, la verità, prima di ogni cosa!!! 
Come si dice, “costi quel che costi…”, anche quando, per fare ciò…, ci si scontra con quella familiare compagine, appartenente anch’essa a quella medesima parentela, che prende appunto il nome di “Istituzione”!!!
Diceva Indro Montanelli: il bordello è l’unica Istituzione italiana, dove la competenza è premiata e il merito riconosciuto!!!.