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Un Paese al bivio: le intercettazioni, la giustizia e il futuro della legalità!

Ma siamo sicuri che stringere i tempi delle intercettazioni sia davvero una scelta di civiltà giuridica? O stiamo solo aprendo un varco per rendere più difficile la lotta ai crimini complessi?”.

Oggi voglio parlarvi di un tema che ci riguarda tutti: quello delle intercettazioni . Un argomento che, in apparenza tecnico, nasconde invece una questione profondamente politica e sociale. 

La Camera ha appena approvato – in via definitiva – un provvedimento che limita a 45 giorni (prorogabili solo in casi eccezionali) la durata delle operazioni di intercettazione. 

Una decisione che, secondo alcuni, rappresenta un passo avanti verso una maggiore tutela dei diritti individuali. Per altri, invece, è un colpo mortale alla capacità di contrastare reati gravi e organizzati. Ma chi ha ragione? E soprattutto, cosa significa tutto questo per noi cittadini?

Il testo, di fatto, introduce un tetto temporale alle intercettazioni, fissandolo a 45 giorni . Questo limite può essere superato solo se ci sono “elementi specifici e concreti” che giustifichino un prolungamento, da motivare espressamente. Inoltre, la norma prevede alcune deroghe per i reati di criminalità organizzata o quelli che coinvolgono minacce telefoniche. 

Ma qui sta il nodo cruciale: è davvero credibile che 45 giorni possano bastare per smantellare reti criminali sofisticate o ricostruire trame intricate tessute nel tempo?

C’è chi la definisce: “Una norma di civiltà giuridica”.

I sostenitori della riforma, sostengono che questa modifica non limiterà in alcun modo le indagini. Anzi, sarebbe un passo verso una maggiore garanzia per i cittadini, evitando abusi e intercettazioni prolungate senza un motivo valido.

Già… “una norma di civiltà giuridica”, secondo loro, garantisce spazio sufficiente per indagini preliminari efficaci”, ricordando che, in determinati casi, possono essere intercettati anche soggetti non indagati, purché vi siano elementi concreti.

Insomma, per questi si tratta di un bilanciamento tra sicurezza e diritti individuali , una sorta di patto tra Stato e cittadini per garantire che le indagini non diventino uno strumento invasivo o arbitrario.

Altri viceversa la definiscono: “Un’immunità per i delinquenti”

In effetti, sono in molti a pensarla diversamente. I magistrati e l’opposizione hanno espresso forti critiche. Il procuratore di Napoli Nicola Gratteri , uno dei volti più noti della lotta alla criminalità organizzata, ha parlato chiaro: “Con questa approvazione si chiude il cerchio iniziato con l’abolizione dell’abuso di ufficio. I cittadini non avranno tutela contro abusi e sopraffazioni”.

Difatti, secondo Gratteri, limitare le intercettazioni significa indebolire uno strumento fondamentale per smascherare reati che spesso richiedono mesi, se non anni, di paziente lavoro investigativo.

Anche altri deputati dell’opposizione hanno lanciato un allarme: “Ci sono tanti reati gravi che senza intercettazioni non possono essere individuati e puniti. Quarantacinque giorni sono un periodo del tutto irrilevante. Il governo Meloni sta decidendo di dare un’immunità ai delinquenti” .

E qui arriva il nodo centrale: è davvero possibile combattere la criminalità organizzata, il terrorismo, la corruzione e altre forme di criminalità complessa con un limite così stretto?

Certo, non dobbiamo mai dimenticare l’altra faccia della medaglia e cioè quando i diritti vengono calpestati!

Non possiamo d’altronde ignorare la questione. Le intercettazioni, se usate male, possono diventare uno strumento di violazione della privacy. Non è un mistero che, in passato, ci siano stati casi di abuso: conversazioni private utilizzate impropriamente, vite distrutte da fughe di notizie, indagini basate su interpretazioni distorte.

Per questo, molti ritengono che mettere dei paletti sia necessario. Ma il problema non è tanto il principio – ritengo che nessuno voglia difendere gli abusi – quanto la sua applicazione pratica. Limitare le intercettazioni a soli 45 giorni rischia di regalare un vantaggio ai criminali più astuti: quelli che sanno aspettare, quelli che sanno nascondersi nell’ombra, quelli che pianificano crimini con cura millimetrica.

Ecco che sorge spontanea una domanda: dove si trova il confine tra sicurezza e libertà? Dove sta il confine tra sicurezza e libertà ? Come possiamo garantire che le indagini siano efficaci senza trasformarci in un Paese dove ogni conversazione può essere spiata?

Forse la risposta non sta nel porre limiti temporali rigidi, ma nell’introdurre controlli più severi e trasparenti. Ad esempio, perché non affidare a un giudice indipendente il compito di valutare periodicamente la necessità di prorogare le intercettazioni? Oppure, perché non investire di più nella formazione degli investigatori e nella tecnologia per rendere le indagini più rapide ed efficienti?

Questa legge solleva più domande che risposte, perché da un lato, c’è chi la vede come un passo avanti verso una maggiore tutela dei diritti individuali, dall’altro, c’è chi la considera una resa al crimine, un regalo involontario ai delinquenti.

Io credo che, prima di tutto, dobbiamo chiederci: cosa vogliamo per il nostro Paese? Vogliamo un sistema giudiziario che protegga i diritti di tutti, oppure uno che lasci spazio ai potenti di agire indisturbati?

Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti, discutiamone insieme, perché questa non è solo una scelta politica: è una decisione che riguarda ciascuno di noi, anche se – non essendo stati finora intercettati – non ce ne rendiamo ancora pienamente conto.

A Catania (ed anche nei comuni dell’hinterland) la illegalità è sotto gli occhi tutti, ma l’impressione è quella di stare con l’elefante nella stanza!!!

Già… quell’elefante nella stanza, un’espressione tipica della lingua inglese per indicare una verità che, per quanto ovvia e appariscente, viene da tutti ignorata o del tutto minimizzata!!!

L’espressione si riferisce cioè ad un problema noto ma di cui nessuno vuole discutere oppure ad un particolare elemento di tale problema. 

L’idea di base è che un elefante dentro una stanza sarebbe impossibile da ignorare; quindi, se le persone all’interno della stanza fanno finta che questo non sia presente, la ragione è che così facendo sperano di evitare un problema più che palese!!!

Ed è questo l’atteggiamento tipicamente adottato dai miei conterranei ( e non solo loro…) in presenza dei problemi sociali o dinnanzi a quelle situazioni imbarazzanti, che pur non potendo il sottoscritto accettare, posso viceversa comprenderli, perché fanno parte di quell’ereditato bagaglio interiore che nei secoli si è andato attuando e che vede prevalere quell’odioso costume “omertoso” diffuso soprattutto tra gli strati più popolari e meno socialmente evoluti della popolazione, al quale poi si associa la complicità di quella che viene solitamente definita “borghesia mafiosa”, composta da taluni referenti politico e istituzionali, dirigenziali, imprenditoriali e naturalmente mafiosi… 

L’omertà si sa… è il silenzio adottato dalla popolazione dinnanzi a quelle ambigue circostanze, sarà per interessi di comodo o di tornaconto, oppure provocato da paure e timori che potrebbero provocare ripercussioni personali ed è per questi motivi che in un qualche modo, essi partecipano di fatto – attraverso i loro silenzi – ad incoraggiare tutte quelle azioni illegali!!!

Ed allora ritornando all’elefante, come può essere che nessuno vede quanto accade intorno a loro, nessuno che ne denuncia gli abusi??? 

Permettetemi alcuni esempi… 

Le affissioni pubblicitarie, se ne vedono ovunque, aggangiate in modo selvaggio, sulle recinzioni pubbliche stradali, sui pali dell’energia, nelle facciate di alcuni palazzi senza che questi centrino qualcosa con quelle attività commerciali, ultimamente – sarà stata certamente per concessione del Comune – alcune piazze, rotonde, parchi, etc… vengono pubblicizzati da note società, sicuramente in cambio hanno dovuto eseguire i lavori di ripristino di quell’area a verde (sulle quali avrei molto da dire, alcune certamente fatte bene, altre viceversa realizzate in maniera pacchiana e sul cui progetto ci sarebbe molto da discutere) e soprattutto su quella loro manutenzione disinteressata; viceversa, i cartelli pubblicitari posti lì sono ben curati e, a vista di tutti, ma per quanto riguardava l’oggetto di quello scambio impari, sì… dei i lavori da compiersi per mantenere in condizione decorosa quella (ad esempio) rotonda stradale, beh… evito di pubblicare le foto, perché fanno veramente orrore!!!

Ah… proposito, vorrei ricordare a tutti, in particolare a chi dovrebbe verificare da quegli uffici di controllo, il corretto utilizzo di quelle insegne affisse e soprattutto il pagamento degli oneri previsti che nel caso di una superficie compresa fra 5,50 e 8,50 mq sono soggette a una maggiorazione del 50%, mentre per quelle superiori a 8,50 mq del 100%. La stessa maggiorazione del 100% è prevista per le insegne luminose, mentre per i mezzi pubblicitari con più facce l’imposta è calcolata in base alla superficie complessiva…

Naturalmente debbo aggiungere che l’imposta non è dovuta per le insegne di esercizio di attività commerciali e di produzione di beni o servizi che contraddistinguono la sede ove si svolge l’attività cui si riferiscono, ma queste non devono superare la superficie complessiva di 5 metri quadrati, altrimenti si deve pagare la tassa di affissione, beh… basta farsi un giro, oppure se si preferisce rimanere seduti a prendere il fresco dai condizionatori da quegli uffici, basta mettere sulla pagina del Comune (e quindi dei vari comuni dell’hinterland catanese) un numero “whatsapp” su cui inviare le foto, con la descrizione della via e di una approssimata misura dei quella affissa irregolarità: potete starne certi da quegli uffici di come verrete in pochi giorni invasi da un numero consistente d’immagini, ovviamente illecite!!! 

Ma non solo, cosa aggiungere di tutte quelle strada, piazze, attualmente utilizzate impropriamente come parcheggio per la propria attività, mi riferisco ai noleggi di auto/furgoni, cresciuti in questi anni – subito dopo la pandemia – in modo elevato… 

Certo, ben vengano nuove attività commerciali, queste d’altronde producono ricchezza e soprattutto danno lavoro, ma certamente tutto deve essere finalizzato secondo regole di diritto e senza violazione del codice della strada… 

Ah… a proposito del codice della strada, sarebbe opportuno che da quei Comuni s’intervenisse per ripristinare la segnaletica stradale, mi riferisco a quella orizzontale, composta come tutti sappiamo dalle strisce e le scritte apposte sulla pavimentazione stradale, con funzione non solo di prescrizione ma anche di indicazione al fine di regolamentare la circolazione dei veicoli e delle persone; d’altronde in quest’isola si ha la personale convinzione che essendo “siciliani” si ha sempre diritto di precedenza e quindi ogni tanto è ben far capire a tutti, quali sono le regole e quindi i doveri a cui dover sottostare!!!

Ma non solo, va sistemata anche la segnaletica verticale, in alcuni casi vi è necessità di rimuovere quanto ahimè divelto e che può determinare – in caso d’incidente o di uscita improvvisa dalla carreggiata – una ferita grave o la morte stessa dell’autista… 

Allora, rivolgendomi a tutti coloro che sono addetti al controllo del territorio, dalle figure Istituzionali, ai Sindaci delle citta: cosa facciamo… continuiamo a far finta che l’elefante non esiste oppure iniziamo a cambiare le regole facendo finalmente emergere quei principi di legalità che a quanto pare vengono esclusivamente rivolti (attraverso sterili arresti… ) alla manodopera della criminalità organizzata, con cui tra l’altro, la maggior parte di noi cittadini, non ha alcun tipo di rapporto???  

Quindi, per favore, non andate ripetendo che noi cittadini non vogliamo collaborare, perché sapete bene come nulla di ciò sia vero, quantomeno la regola non vale per tutti, perché c’è chi (come il sottoscritto, ma non solo…) ogni giorno prova a dare il proprio sostegno e a collaborare con le Istituzioni, ma (mi dispiace…) una “mossa” dovete darvela anche voi, già… non potete stare lì, sempre in attesa!!!

Catania: ecco cosa intendevo quando ho scritto che manca controllo sul territorio!!!

Villa Bellini uno dei posti da sempre più frequentati dai catanesi, diviene (potrei affermare senza alcun dubbio, per l’ennesima volta… ) un luogo su cui effettuare violenze a giovani, ma soprattutto ad anziani, solo che la maggior parte di quelle aggressività, non vengono portate alla luce, in quanto la maggior parte di quelle vittime preferisce non denunciare e viceversa, quei pochi soggetti più coraggiosi che hanno presentato degli esposti, non avendo ottenuto nulla, hanno preferito evitare di passeggiare in quel luoghi per non incontrare nuovamente i loro aguzzini…

A quanto sopra va altresì detto che le Istituzioni preferiscono che talune notizie non vengano riportate dai media; già… si cerca di salvaguardare l’immagine della città e chissà debbo credere anche forse gli incarichi ricevuti che certamente da vicende gravi come l’ultima appena compiuta nei confronti di una ragazzina, non premia quella loro professionalità o dovrei dire, evidenzia in pieno quella loro totale incapacità!!!

Tutti noi catanesi sappiamo bene come la Villa Bellini sia da sempre un luogo da cui stare alla larga, il sottoscritto tra l’altro ricorda quando adolescente frequentava quei luoghi, non solo con le “fidanzate“, ma soprattutto nei giorni di “calia” dalla scuola, sì… quel voler marinare con i compagni le lezioni per andare a giocare proprio in quel luogo, frequentato già allora da abituali spacciatori, ma soprattutto da gruppi di ragazzi “quattarioti” che evidenziavano sin da quella loro giovane età, atteggiamenti “spacchiosi” da piccoli criminali… 

Ma il nostro gruppo non era da meno e soprattutto tra noi c’era chi – come il sottoscritto –  sapeva menare bene e difatti per tutto il tempo che siamo stati in quegli spazi verdi, posso confermare che siamo stati lasciati in pace, sì… nessuno di noi ha mai subito toriti o atteggiamenti di bullismo e/o rapine per sottrarci denaro o quant’altro (a quei tempi i cellulari non esistevano…)!!!

Crescendo sono diventato genitore di due ragazze e quando sono diventate “teen-ager” ho consigliato loro di non frequentare quel luogo o quantomeno di non farlo mai da sole ma sempre in compagnia, perché l’ho consideravo “incontrollato”, causa mancata presenza (quantomeno costante…) delle forze dell’ordine o di militari, a cui si sostituiva una presenza saltuaria di qualche custode addetto solitamente all’apertura di quei cancelli esterni a cui si sommava la presenza occasionale di qualche addetti al giardinaggio, ma poi per il resto nulla, neppure un sistema di video sorveglianza!!!

Già… perché qualcuno ha avuto l’intelligenza di far istallare quell’impianto, peccato però – come sempre accade in questa città – nessuno abbia pensato poi di metterlo in funzione: se avessero chiamato il sottoscritto l’avrei fatto gratuitamente e avrei permesso non solo alle forze dell’ordine di visualizzarlo, ma tutti i miei concittadini avrebbero potuto collegarsi con il proprio smartphone ad un sistema a modello “webcam” per osservare in diretta quanto accadeva in quel loro giardino pubblico!!!

Leggere quindi ora di una giovane 13enne violentata giorno 30 gennaio (già… qualcuno aveva preferito non far emergere la notizia di cui si è iniziato a parlare soltanto l’altro ieri sul TG1 della RAI ed è soltanto grazie ai social che la vicenda è stata portata alla luce, viceversa le nostre Istituzioni avrebbero preferito forse insabbiarla, chissà debbo pensare a causa della prossimità con la festa di S. Agata…) in quei bagni pubblici di Villa Bellini a Catania e del ragazzo che l’accompagna che ha provato ad impedire quell’abuso ma che è stato non solo malmenato, ma costretto ad assistere!!!

Ora ditemi, parlo da genitore, cosa dovremmo fare con quei sette componenti del branco (di origine egiziana, ma potevano essere anche catanesi…), quanti tra voi pensano realmente che ora la giustizia farà il suo corso e quali pene verranno riconosciute, ed ancora, chi mai cancellerà dalla mente di quella ragazza, di quel ragazzo e dei loro familiari quell’azione così riprovevolmente subita??? Altro che come ho scritto sabato “Legge del taglione”: https://nicola-costanzo.blogspot.com/2024/02/ma-in-questo-paese-chi-paga.html!!!

E’ facile parlare da quei pulpiti istituzionali fintanto che i loro figli sono protetti da quell’ambiente ovattato e godono quotidianamente di privilegi personali, come autisti, forse dell’ordine, scuole private e quant’altro, viceversa per tutti gli altri figli di questa città, già… per quest’ultimi non vi è alcuna protezione da parte dello Stato e ancor meno ne hanno coloro che debbono affrontare quotidianamente quella diffusa presenza criminale, dovendo risiedere in quartieri ben noti alle nostre forze dell’ordine e  che da sempre vivono – in particolare di notte – con il “coprifuoco”!!!

Controllo del territorio??? Scusate ma se Catania risulta impietosamente al 92° posto tra le città che evidenziamo una migliore qualità di vita, penso che qualcuno – invece di star inutilmente seduto in quelle comode poltrone – dovrebbe chiedersene i motivi??? Già…

Già… si passa da un sistema giudiziario e detentivo non adeguato Ungherese a quello totalmente permissivo e indulgente Italiano!!!

Siamo rimasti tutti indignati nel vedere in tv l’attivista italiana antifascista Ilaria Salis – presso il Tribunale di Budapest – legata con catene a mani e piedi…

Un trattamento certamente disumano nei confronti di una persona detenuta, in particolare perché durante l’udienza non vi era alcun rischio di violenza per i presenti e ancor meno vi fosse un pericolo di fuga…

Un sistema giudiziario e detentivo a dir poco barbaro quello ungherese, certamente non adeguato agli standard europei, d’altronde vorrei ricordare come proprio un rapporto di Amnesty International evidenziava come i giudici ungheresi che dimostravano non essere allineati con il governo in carica, avessero subito in questi anni feroci attacchi da parte di alcuni politici e giornalisti, tanto che ormai nel paese, quelli ancora indipendenti sono rimasti in pochi…

Quindi, corretto far emergere da parte del governo e dai nostri media quanto sta accadendo in quello Stato “europeo”, ma nel far ciò non va accantonato quanto ahimè accade viceversa nel nostro, già a casa nostra, dove la giustizia opera in maniera permissiva e soprattutto indulgente nei confronti di chi uccide,  tortura, infligge dolore, provoca abusi, ma non solo perché alla fine passano anche in secondo piano tutte quelle manifestazioni violente he fanno riferimento ad atti di bullismo, furti, rapine, spaccio, etc… reati per i quali non si viene mai condannati o quantomeno con pene palliative!!!

Nel frattempo si chiede all’Unione Europea e alle varie organizzazioni internazionali d’intervenire nei confronti dell’Ungheria, affinché venga migliorato quel sistema giudiziario e le condizioni all’interno di quei loro penitenziari, ma chi viceversa si chiede cosa bisogna fare nel nostro paese affinché chi sbagli paghi???

Stiamo assistendo proprio in questi giorni a procedimenti penali e all’uso di patteggiamenti per raggiungere accordi tra pubblici ministeri e imputati, affinché si giunga ad una riduzione della pena che il più delle volte non viene neppure scontata, visto che nessun giorno viene mai pagato da quei soggetti, all’interno dei nostri penitenziari!!!

Non entro poi nel merito di chi uccide con crudeltà, basti contare tutti i femminicidi compiuti nel corso dello scorso anno a cui si sommano quelli di quest’anno, ed allora ditemi, a chi dare la colpa di ciò se non ad una giustizia totalmente iniqua e malata, con al suo interno tante di quelle leggi che i nostri bravi avvocati utilizzano per farla franca ai loro assistiti??? 

Peraltro, ciò produce altresì un ambiguo aspetto e cioè che chi può permettersi di pagare un avvocato di fama può sicuramente farla franca e venir prosciolto, viceversa, chi dovrà accontentarsi, il più delle volte verrà incriminato, d’altro canto diceva l’ex emerito Presidente del Consiglio G. Giolitti: “per i nemici le leggi si applicano, per gli amici si interpretano”!!!

Non parliamo poi di prescrizione, burocrazia, tempi, già… sono solo alcune falle della nostra giustizia, le stesse tra l’altro in cui quei nostri azzeccagarbugli riescono ad insinuarsi facendo in modo che il sistema continui così… in modo maldestro!!! 

Ma d’altronde si sa… la giustizia non consiste nel dare a tutti lo stesso, ma a ciascuno il suo!!!

Ratzinger e quel ricordo di mio padre…

Nel pensare al Papa appena deceduto, mi sono venute in mente le parole raccontate da mio padre, quando da ragazzo portò mia madre a Roma e scesi nella grotte Vaticane (situate proprio sotto la Basilica di San Pietro dove sono poste lì quasi un centinaio di tombe papali), mia madre si mise a pregare dinnanzi ad una di quelle urne… 

Ad un certo punto mio padre si girò e osservando quanto stava compiendo in quel momento mia madre si mise a ridere, dicendogli: se solo sapessi chi stai pregando…  

Osservare quindi in Tv le lunghe file a San Pietro per omaggiare Benedetto XVI, come per mio padre mi ha fatto sorridere, ricordando per l’appunto quelle parole espresse…

Si sa, la storia è fatta per essere studiata, ma alla maggior parte delle persone interessa poco e così preferisce continuare a vivere nella più totale ignoranza!!!

D’altronde poco importa ad essi se l’individuo da prendere in esame ha come titolo quello di essere “Papa”.

Quella qualifica d’altronde determina di fatto delle qualità su un qualsivoglia soggetto, quanto poi esse siano reali o presunte questo è tutto da dimostrare, di certo, ciascuno di noi è portato a credere che se una persona è stata scelta per quel ruolo, deve possedere qualcosa di carismatico, ma la storia insegna che non sempre è andata così…  

Infatti, anche un altro antenato di nome Benedetto (non certo di fatto…) precisamente il IX, pronipote di Giovanni XII (su quest’ultimo racconterò di seguito) non brillo certamente per la sua santità: sembra infatti che condividesse uno stile di vita dissoluto; fu tra l’altro famoso per aver venduto il titolo di pontefice al suo padrino, qualcuno ha raccontato per il desiderio di volersi sposare, ma ahimè si pentì presto di quella vendita – poiché non gli fu poi concessa la mano della fanciulla – e così fece ritorno a Roma, per provare a deporre il nuovo Papa, senza riuscirci. 

Pier Damiani (vescovo e cardinale italiano della Chiesa cattolica, proclamato Santo nel 1828) lo descrisse con queste parole: “sguazzante nell’immoralità, un diavolo venuto dall’Inferno travestito da prete”!!!

Riprendendo sul suo predecessore, Giovanni XII, eletto Papa a soli 18 anni, fu celebre per la sua depravazione, tanto si dice aver trasformato il palazzo del Laterano in una vera e propria casa di piacere frequentata da belle donne e ragazzi. 

Ma le accuse non si fermarono a quanto sopra, egli diceva messa senza comunione, ordinava i diaconi nelle stalle, faceva pagare le nomine religiose e gli piaceva fare sesso con un lungo elenco di signore, compresa l’amante di suo padre e sua nipote ed infine, fece accecare il suo consigliere spirituale…

Morì all’età di 27 anni, secondo alcuni per un colpo apoplettico, altri viceversa ( ed è la versione che preferisco…) riferirono che fu sorpreso in flagrante adulterio con la moglie di un oste presso cui alloggiava e che il marito, scoprendo l’adulterio, lo fece volare dalla finestra…

Potrei continuare raccontando di Stefano VI e di Alessandro VI, descrivendovi tutte le nefandezze compiute con varie mogli, figli, nipoti e quant’altro… ma il mio preferito (se così si può definire…) è Bonifacio VIII (Dante lo relegò all’Inferno nel girone dei simoniaci)!!!

Riuscì a convincere il suo predecessore a ritirarsi e solo pochi mesi dopo, lo fece imprigionare conducendolo alla morte, avvenuta dieci mesi dopo e tra le sue tante azioni immorali, fu famoso per aver negato l’immortalità dell’anima e aver autorizzato alcuni sacerdoti alla violazione del segreto confessionale… 

Cosa aggiungere, qualcuno all’interno del Vaticano deve ancora chiarirci il perché di quel ritiro alquanto “sbrigativo”, certamente non dovuto ai problemi di salute (d’altro canto sono passati quasi 10 anni da quel 11 Febbraio 2013), ma sicuramente ai troppi scandali emersi – parzialmente pubblicati in quella inchiesta denominata “Vatileaks”: una serie di  carte segrete scritte dal papa (Benedetto XVI) che mettevano in luce divisioni e contrasti interni sugli indirizzi di governo e sulla gestione della banca Vaticana Ior, come sull’uomo della Gendarmeria Vaticana che aveva portato alla fuga di notizie e di quel povero maggiordomo “infedele” che ahimè nel 2020 moriva improvvisamente a soli 54 anni insieme ai segreti che aveva scoperto… 

Resto quindi dell’opinione espressa nel 2017 http://nicola-costanzo.blogspot.com/2017/07/ratzinger-una-vergogna-per-tutta-la.html o ancor più ribadisco quanto avevo scritto su questo uomo nel 2010 precisamente l’8 Aprile: “Ratzinger …ha il coraggio di parlare di Pedofilia ed abusi sui minori…”!!!

Già… vi basterà digitare nel mio Blog (sulla voce “cerca”) il suo nome e scoprirete come la storia sia andata in maniera completamente diversa da come avevate creduto…

Ovviamente, se dopo aver letto quanto dal sottoscritto pubblicato, rimaneste della vostra opinione, tranquilli me ne farò una ragione: potrete continuare ad incolonnarvi e rivolgere una preghiera sopra quella sua cripta!!! Il sottoscritto nel contempo osservandovi, continuerà semplicemente a sorridere…  

Francesco: La "verità" non può mai essere silenziosa, altrimenti si chiama complicità!!!

Caro Bergoglio, ma come puoi pensare di uscirtene con una frase del genere: “Contro lo scandalo la verità è mite, la verità è silenziosa”!!!
Posso certamente comprendere che quelle parole sono dettate da un momento di crisi della Sua Chiesa e che lei stia provando a limitare i danni causati dalle parole pronunciate da un monsignore che, in una sua lettera, aveva sostenuto che Lei (Bergoglio) fosse a conoscenza dei comportamenti dell’ex cardinale Theodore McCarrick, (accusato ora di pedofilia) e anche d’aver incontrato durante i suoi viaggi in Usa, una funzionaria che rifiutava le nozze ai gay…
Ora, pensare che nel 2018 la Chiesa debba nascondersi o quantomeno proteggersi da quelle infamie ahimè compiute, fa apparire la stessa come lontana da quegli insegnamenti di Cristo e forse più vicini alle intenzioni di quel cosiddetto “Satana”!!!
Quando dice “il giudizio fatelo voi”… sbaglia!!! 
E’ Lei Santo Padre il “Capo della Chiesa” e tocca a Lei prendere quei provvedimenti necessari affinché la nostra Chiesa, quella stessa che Lei comanda, riprenda nuovamente quel giusto percorso per la quale era stata fondata, altrimenti, per come ha fatto quel suo (“emerito” per modo di dire… ) predecessore –il quale era ben a conoscenza di quanto stava accadendo… non per nulla si è dato molto da fare per bloccare in tutti i modi quella verità riprovevole- si dimetta!!!
Oggi mi vergogno di essere cristiano, m’imbarazza sapere che la Chiesa Cattolica, la mia religione… abbia potuto compiere tutte quelle nefandezze…
E dire che il sottoscritto ne aveva parlato, già avevo fatto emergere in tempi non sospetti dei post con i quali attaccavo in maniera chiara quanto compiuto da Ratzinger (http://nicola-costanzo.blogspot.com/2010/04/ratzinger-ha-il-coraggio-di-parlare-di.html ) in particolare quando in suo scritto del 1962 intitolato “Instructio de modo procedendi in causis sollicitationis” invitava tutti i vescovi a secretare eventuali denunce, in particolare ordinava (a tutti gli uomini del clero) che, se un minore avesse dichiarato al suo vescovo di aver subito un abuso sessuale da parte di un sacerdote, egli avrebbe dovuto far giurare ad egli il segreto perpetuo, sotto eventuale pena di scomunica!!!
Ed inoltre, eventuali documenti comprovanti scandali di questo genere -commessi da sacerdoti- avrebbero dovuto essere tenuti in un archivio segreto. 
Già, quell’emerito Benedetto XVI, non solo richiamava tutti a quel “Crimen Sollicitationis”, ma disponeva altresì che gli abusi sessuali commessi dal clero sui minori dovevano essere gestiti dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, in quanto di loro esclusiva competenza e per tali vicende soltanto alcuni sacerdoti potevano assumere ruoli di giudice, di promotore di giustizia, di notaio e di patrono.
Ed infine, tutti gli atti di siffatti tribunali dovevano essere trasmessi alla Congregazione per la Dottrina della Fede e soggetti in ogni caso al segreto pontificio!!!
Caro Papa Francesco, Lei non può fuggire dalle Sue responsabilità, come il sottoscritto, nella qualità di padre, non può sottrarsi dalle proprie!!!
Troppo comodo nascondere la verità o celarsi dietro frasi come quelle da Lei pronunciate!!! 
Così facendo, ciascuno di noi si allontanerà definitivamente da questa “chiesa” deteriorata, putrefatta,  contagiata e marcia, lontana anni luce da quegli insegnamenti di Gesù: “Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio”!!!
Per Gesù quei bambini rappresentavano il capolavoro della creatività del Padre, ancora allo stato del genuino… ed è in quella loro innocenza che si manifesta la vera espressione dell’essere cristiano…  
E’ in quella innocenza, nel fidarsi degli adulti, in quella loro disponibilità, che il Cristo rivede se stesso, in quell’essere figlio che senza discutere, si affida completamente alla volontà del Padre celeste…
E cosa hanno fatto questi suoi figli nel mondo, si sono affidati alla Chiesa, alla preghiera, a quei suoi pastori… e cosa ne hanno ricevuto??? Lasciamo perdere… quelle parole sono talmente vergognose da pronunciarsi che, l’unico pensiero che mi sovviene, è qualcosa che fa riferimento alla “lex talionis”: “occhio per occhi, dente per dente“!!!
Per cui… non è tempo di essere miti, quella verità non può più… essere silenziosa, in quanto ciascuno di noi “VERI CRISTIANI” vuole che emerga, non per far scandalo o per creare nuove scissioni,  ma certamente nessuno, neppure Lei…può pensare di restare in silenzio oppure credere che con la preghiera si risolva tutto!!!
Gesù non vuole le nostre preghiere… in particolare non vuole le vostre, anzi sono certo che quest’ultime gli fanno schifo e non vorrei trovarmi al posto di quanti hanno commesso in questi lunghi anni quegli efferati crimini…
Se esiste una giustizia divina, mi auguro che provveda a punire quanto quegli uomini del clero hanno compiuto nei riguardi di quegli indifesi bimbi…
Ed allora, caro Francesco, riprendendo una sua frase concludo: Signore, grazie per avermi concesso la grazia di discernere quando bisogna parlare da quando bisogna tacere… e se oggi ho potuto scrivere rapidamente questo mio post, è solo perché hai saputo leggere nel profondo del cuore e mi hai trovato degno di poter riportare quanto sopra, accompagnandomi con la tua mano…

Come…??? Sono 70 gli anni di pedofilia emersi da quegli uomini di Chiesa??? No scusate… sono 2018 anni i crimini compiuti sotto il nome di Cristo!!!

La Chiesa cattolica, perseverando in quel suo modus operandi, ha sistematicamente perpetrato abusi sessuali su oltre mille bambini, attraverso quasi 300 dei suoi preti: nel corso di 70 anni, in Pennsylvania, l’ignobile depravazione compiuta a danno dei più deboli, ha potuto evolversi grazie alla complicità dei suoi superiori e al totale silenzio deciso dai suoi vertici!!! 
Un Gran giurì americano ha diffuso un rapporto di oltre 1.400 pagine: il più complesso ed esaustivo dopo quello pubblicato dal Boston Globe che, denunciava la pedofilia talare diffusa in Massachusetts sin dal 2002!!!
Il dossier ha condotto all’incriminazione di due preti: nella maggioranza dei casi i presunti responsabili sono purtroppo deceduti, ed il reato è stato prescritto. 
Uno dei talari incriminati è accusato di aver eiaculato nella bocca di un bambino di sette anni e si è dichiarato colpevole; l’altro ha aggredito due bambini, uno dei due è stato vittime di abusi dagli 8 anni fino ai 16. 
L’indagine del Gran giurì è durata due anni ed è stata condotta in tutte le diocesi della Pennsylvania: esaustiva e particolareggiata riporta decine di testimoni e mezzo milione di pagine di informazioni della Chiesa, contenenti accuse circoscritte contro oltre 300 preti pedofili. 
Ne risulta un quadro agghiacciante e schifoso!!! 
Il clero cattolico e la pedofilia vanno a braccetto da secoli: dal Concilio di Elvira (305 d.C.), quando per gli “stupratores puerorum” fu decisa la sola punizione del rifiuto della comunione, al “Crimen sollicitationis“, approvato nel 1962 da Papa Giovanni XXIII, dopo la prima edizione di Pio XI (1922), che stabilisce l’assoluta segretezza nelle cause di molestie, pena la scomunica, anche per la vittima che avesse intenzione di denunciare il fatto alla giustizia civile: la validità del documento è stata confermata nel 2001 dall’allora cardinale Ratzinger nella lettera “De delictis gravioribus”, diventato per di più Papa (ora… “emerito” del cazz…). 
Un meccanismo perverso incentrato sull’idea improponibile che l’atto pedofilo non sia una violenza perché il bambino, in quanto privo di razionalità, non sarebbe un essere umano… 
Nel dossier risulta che più di mille bambine e bambini vittime di abusi sono identificabili, anche se il numero reale sarebbe riconducibile a migliaia (molte vittime non hanno denunciato vinte dalla paura, in altri casi i loro dati sono andati perduti). 
Futuri adulti traumatizzati per la vita che, alle volte, hanno finito per autodistruggersi, abusando di droga e alcol; il numero di suicidi è decisamente alto.
La pedofilia è l’annullamento della realtà umana del bambino, una violenza efferata e inaccettabile dettata da una reale pulsione omicida. 
Il clero rivendica una propria legislazione e sottrae i preti pedofili alle norme dello Stato: tutti i loro rapporti sociali sono regolati come nel Medioevo e la legge da rispettare è quella, arcaica, della Bibbia. 
Alcuni casi elencati dal Gran giurì producono un orrore ineguagliabile: un sacerdote ha stuprato una bambina di 7 anni in ospedale, dopo che la piccola aveva subito una tonsillectomia; un bambino, dopo aver bevuto un succo di frutta, si svegliò il mattino dopo sanguinante dal retto, completamente incapace di comprendere l’accaduto; un prete costrinse un bambino di 9 anni a praticargli sesso orale, poi gli lavò la bocca con l’acqua santa per purificarlo; un altro “ministro di Dio” abusò di cinque sorelle della medesima famiglia, una vittima è stata violentata dai 18 mesi ai 12 anni. 
Nel 1992 una delle piccole rivelò ai genitori l’orrore subito: la polizia trovò nella casa del prete slip, bustine di plastica contenenti peli pubici, fiale d’urina e fotografie pedo-pornografiche. 
Cosa fece allora la Chiesa? 
Nulla… decise di ignorare le accuse e il sacerdote morì in attesa di processo…
Il procuratore generale della Pennsylvania, Josh Shapiro, afferma: “Lo schema era abuso, negazione e copertura. Come diretta conseguenza della sistematica copertura da parte delle alte autorità ecclesiastiche, quasi ogni caso di pedofilia che abbiamo rilevato è troppo datato per un processo”. 
Il Gran giurì ha chiesto che la prescrizione per i reati di pedofilia sia eliminata, le vittime devono aver più tempo per presentare denuncia. 
Nel dossier si evince che i religiosi anziani accusati furono promossi e i preti pedofili poterono amministrare per 10, 20 e persino 40 anni dopo che i vertici erano venuti perfettamente a conoscenza degli abusi.
Negli Stati Uniti sono tra 5.700 e 10 mila i preti cattolici accusati di abusi sessuali,  poche centinaia sono stati processati, dichiarati colpevoli e condannati: una stima ipotizza che le vittime negli Usa siano 100 mila. 
Che schifo… ed hanno il coraggio di porsi tra noi e Dio!!! 
Ma per favore… Dio li ha rinnegati ancor prima che decidessero di chiamare “Chiesa” quel loro movimento, che doveva ispirarsi ad un suo “ipotetico” figlio!!! 
Ora comprendo meglio perché Egli abbia deciso di resuscitare: per non aver a che fare con nessuno di loro!!!  

Ma siamo certi che qualcuno controlla quei traffici illeciti compiuti con la gestione delle cave e dei rifiuti???

Preg.mo Distretto Minerario…

Si vorrei iniziare così questa mia missiva ad un Ente importante, perché esso tra le sue funzioni (per chi non lo sapesse), tutta una serie di attività quali ad esempio, la vigilanza e il controllo sull’applicazione delle leggi minerarie e l’applicazione di tutte quelle norme riguardanti la sicurezza e la salute dei lavoratori, in questo particolare settore di competenza…
Tra i suoi compiti difatti vi sono:
– ispezioni ordinarie e verifiche di impianti elettrici nelle cave, nelle attività extra-minerarie, nei permessi di ricerca e nelle concessioni minerarie;
– accertamenti di cave abusive;
– rilascio nulla osta esplosivi nelle cave, nelle attività extra-minerarie, nelle concessioni minerarie.
Inoltre l’Ente svolge anche adempimenti connessi ai compiti del Servizio, quali:
– istruttorie delle istanze per il rilascio di permessi di ricerca e concessioni di sostanze minerali di 1° categoria;
– controllo pagamento del canone annuo e superficiario, sui permessi di ricerca e concessioni minerarie;
– istruttoria istanze per il rilascio di autorizzazione per l’esercizio di attività di cava. 
Da quanto sopra si comprende come questo particolare settore, occupi un’interessante comparto nell’economia della nostra regione, sia per il sostanzioso giro economico che realizza, ma anche per il comparto occupazionale che concretizza direttamente, ma anche in virtù dell’indotto che le sue lavorazioni realizzano, ed infine, per quanto concerne i rifiuti, in termini di salute e salvaguardia dell’ambiente per i cittadini…
Ora… – sarà che ultimamente riesco ad anticipare quanto solitamente a breve potrebbe accadere sotto l’aspetto giudiziario – ma certamente, in questi particolari casi, mi è più facile prevedere una qualche prossima inchiesta, a causa della materia messa in campo, che come ben sappiamo è nel mirino di quella associazione criminale, dedita ad accrescere la propria attenzione nei confronti dei traffici illeciti come quello dell’estrazione e dei rifiuti, in particolare di quelli speciali e pericolosi.
Ho l’impressione (ma basti osservare la scarsa attenzione con il quale i media e il web danno notizia su questo argomento) che vi sia una sorta di reticenza, e di conseguenza l’opinione pubblica, assegna a questo fenomeno (di grande portata, ma perfettamente ben celato), poca importanza…
D’altronde, fateci caso… i rifiuti fanno notizia solo quando li troviamo disseminati per le strade, quando si ha difficoltà a smaltirli, quando i siti predisposti alla loro trattamento sono al collasso, quando quegli aggregati sono parte di calcestruzzo depotenziato, ma difficilmente questi vengono fatti emergere, quando la notizia riguarda traffici illeciti o discariche abusive…
Un silenzio tombale… e vi assicuro che serve a poco, anzi direi a nulla, denunciare fatti gravi come quelli a volte individuati e portati a conoscenza delle autorità giudiziarie, poiché – per motivi che al sottoscritto sembrano assurdi – si preferisce solitamente insabbiare quelle attività compiute in maniera illegale…
D’altronde se i dati indicano che in Italia, vengono smaltiti in maniera non corretta o del tutto illecita più di 100 milioni di tonnellate di rifiuti, si può comprendere l’importanza di quel giro d’affari che questo business produce, causando di fatto un danno all’erario quantificato in un migliaio di milioni di euro.
E’ evidente che di fronte a tali cifre, sono in molti a chiudere un occhio e forse anche due… e non c’è quindi da meravigliarsi se quelle associazioni di stampo mafioso, abbiano saputo negli anni infiltrare i propri imprenditori in questo settore, affinché potessero svolgere quanto necessario in un tessuto particolare difficile da controllare, grazie soprattutto alla disponibilità concessa loro, proprio da una parte di quei soggetti istituzionalmente preposti ai controlli di quelle coltivazioni di cave e della loro estrazione o della tutela del ciclo dei rifiuti , realizzando così gravi distorsioni non solo al mercato, ma anche alla libera concorrenza…
Nei miei prossimi post, faro in modo di descrivere in maniera pratica, il “modus operandi” che alcuni imprenditori di questo settore adottano abitualmente…
Resterete sorpresi dalla semplicità delle procedure e di come quotidianamente si riescono a compiere quei traffici illeciti, attraverso le crepe normative lasciate aperte loro, da questo sistema legislativo debole!!!
Non pensiate inoltre che quanto sopra avvenga nel più totale buio della notte…
No all’opposto… il tutto vine compiuto come si dice: “Alla luce del giorno“!!!

Ratzinger… una vergogna per tutta la chiesa!!!

Su Ratzinger credo di aver detto tutto…
Basti riguardare i miei vecchi post, a cominciare dal 2010, precisamente il giorno 08 del mese di Aprile “Ratzinger …ha il coraggio di parlare di Pedofilia ed abusi sui minori…” e successivamente il 4 settembre 2010 “Il diavolo Satana” e quindi, il 23 settembre 2011 con “Papa Ratzinger denunciato alla Corte dell’Aja…” , per poi passare al 28 Maggio 2012 “Che Dio vi perdoni”  a cui seguiranno il 12, 15 e 25 Febbraio 2013 “La Profezia di Malachia…”, “Ratzinger e le Sue verità nascoste…” ed ancora “Relationem… ed il Maligno in casa…”, per giungere l’11 Marzo 2013 “I silenzi di Ratzinger”… 
Quindi cosa dovrei aggiungere di più, quando ciò che avevo espresso in tempi non sospetti, si sta dimostrando reale… e ciò che allora pensavo di quel signore tedesco -diventato incredibilmente Papa- ora finalmente si è andato avverando e si riesce a comprendere finalmente, quella sua necessità di abdicare…
Sono oltre 500 i bambini del coro di Ratisbona che tra il 1945 e il 1992 hanno subito violenze sessuali e non…
Tra quei carnefici vi era anche il fratello del papa emerito, Georg Ratzinger, che secondo un avvocato che ha raccolto le accuse, “sapeva” ciò che accadeva in quello svventurato coro tedesco…
Non solo… il caso ora si sta per ampliare, facendo emergere nuove e ancor più crude verità…
Sono storie terrificanti, dalle quali stanno uscendo tutta una serie di dettagli vergognosi… dove proprio Georg Ratzinger, veniva considerato un “picchiatore”… altro che “buono”!!!
Quanto schifo è stato prodotto in tutti questi anni da quegli uomini di chiesa… peccato che oggi, non vi è per loro, la “santa inquisizione”, quella sì che rappresentava la giusta punizione… infami, mi ripeto… altro che uomini di chiesa, questi sono sadici che hanno perpetrato continue violenze e abusi nei confronti di bambini…
Un’immagine schifosa della famiglia Ratzinger… d’altronde, non dimentichiamoci che se il fratello “emerito”, andava a braccetto da giovane con le “SS” naziste, cosa si poteva pretendere…
Ora certo, tenteranno d’insabbiare la vicenda, di proteggere il fratello dell’abdicato…, usciranno nuove testimonianze, che condurranno a differenti dichiarazioni…
Si sa… pensano al Vaticano che siamo degli sciocchi!!!

Ho già letto alcune dichiarazioni che dicono… “Georg Ratzinger? L’ho conosciuto… un uomo sincero, giusto, competente e comprensivo, al quale ho sempre guardato con rispetto”.
Chissà quanto avranno pagato per ottenere queste falsità…
La chiesa non è questa… e difatti, chissà forse Dio ha voluto mandare un nuovo messaggero… Francesco… basta guardarlo, ascoltarlo, leggerlo… e si comprende come tutto sia ora, completamente diverso…
Speriamo almeno… che non gli facciano fare la stessa fine di Papa Luciani ( Giovanni Paolo I)!!!

La corruzione è familiare!!!

Qualcuno, leggendo in questi giorni di alcune indagini in corso, su vicende di corruzione e abusi di ufficio, avrà pensato che quanto emerso, abbia a che fare esclusivamente con gli indagati e soltanto con loro…
Sembrerebbe infatti, che gli unici colpevoli siano da ricercare in quei nominativi… destinatari dei provvedimenti giudiziari e di cui ora, conosciamo i nomi e abbiamo potuto osservarne le immagini nei vari media, sia locali che nazionali…
Soggetti definiti avidi e meschini, che hanno voluto perseguire a tutti i costi… la strada della ricchezza!!!
E’ come se in quella loro vita fosse mancato qualcosa… in loro, come un tarlo, vi si è insinuata la convinzione che la crescita di un individuo passi soltanto attraverso il possesso, in particolare ciò che si ricerca, sono quei beni di lusso.  
“Avere o non avere… questo è il dilemma, se sia più nobile d’animo sopportare gli oltraggi e i dardi dell’iniqua fortuna, oppure concedere se stessi a quanti si promettono di fare in modo di cambiar questa nostra vita…”!!!
Una cosa è evidente… il denaro corrompe perché il denaro cambia la vita, ed allora perché soffrire, perché dovervi rinunciare… d’altronde se non sarò io l’uomo di quell’azione disonorevole… pensate forse che non ci sarà alcuno, che non si piegherà a quel formale invito???
D’altronde… cosa sarà mai accettare un bel “rolex” oppure una bella auto per la moglie, sapendo che appena la vedrà si dimostrerà ancor più affettuosa, e la stessa cosa faranno i miei figli: ah proposito, il grande vuole la moto, il piccolo uno scooter, mentre la mia signorina… cos’è che mi ha detto, ah sì… vuole farsi un viaggio negli USA… quindi è meglio che mi sbrighi a far aggiudicare quell’appalto a quel mio amico imprenditore, altrimenti qui, restiamo tutti con un pugno di mosche in mano!!!
Per cui, che la corruzione sia familiare è ormai un dato assodato… e rispecchia fedelmente i principi di educazione, che il capo famiglia, marito prima e genitore dopo, ha saputo trasmettere ai propri cari… ecco perché dove ciò che è illecito, diventa lecito!!!
Sono difatti loro, i suoi parenti più stretti i veri artefici negativi di quel suo comportamento… anche senza volerlo direttamente…
Familiari che acconsentono ed il più delle volte impongono – sì, con quella loro manifestazione gioiosa e raggiante – insistono nel far continuare quel proprio capo famiglia, in tutta una serie di azioni illegali…
Perché una moglie che si definisce tale… vedendo il proprio consorte (ad esempio… classico dipendente di una PA o privato che sia) presentarsi a casa, con un auto di lusso, dovrebbe chiedersi – invece che pensare immediatamente a gioire o ad andare in qualche ristorante a festeggiare – in quali modi il proprio consorte l’abbia acquistata, conoscendo bene le condizioni certamente “limitate” del proprio c/c…
Di contro, una moglie e dei figli, che fanno finta di non sapere o ancor peggio, che non chiedono quanto accaduto, dimostrano d’esser peggiori e più “marci” di quello stesso uomo, che per il vile denaro, ha venduto se stesso al diavolo!!!
Ed è questo oggi il vero problema, sono le persone che abbiamo accanto, mogli che di fatto si “prostituiscono” non a letto con qualche amante, ma soltanto per mostrare a tutti, in particolare alle proprie amiche, quel salto di qualità sociale compiuto… (non sanno comprendere che nei fatti, sono rimaste quelle di sempre… semplici donne da cortile!!!).
La stessa cosa vale per i loro figli… e nipoti, tutti messi in fila ad elemosinare; eccoli quindi a fare shopping per avere addosso un qualcosa di firmato (da altri ovviamente… sanno bene che il loro nome non vale un cazzo… e sperano che mostrando l’etichetta impressa di quello degli altri, si potrà innalzare il proprio…) a cui seguono naturalmente moto, macchinine, auto di lusso, viaggi, gioielli e qualche grammo di “coca”… una fila di quegli ambiti di desideri, potrebbe continuare all’infinito, tanto c’è il fesso, che prima o poi, pagherà per tutti…
Lo stesso soggetto che quotidianamente, dietro quella sua scrivania, firma carte improprie, maschera arbitrariamente documenti istituzionali, contribuisce a creare situazioni corruttive, promuove nuove opportunità clientelari, incassa mazzette, riceve tangenti, mette in mostra i regali ricevuti e divide con i colleghi, quanto illegalmente incassato, sperando sempre in cuor suo, che nessuno mai… potrà scoprire quei suoi intrallazzi!!!
D’altronde chi dovrebbe denunciarlo… sono tutti compromessi!!!
Nel frattempo, la bella famigliola, la domenica va a messa, prende la comunione e si confessa pure… già, chissà se al prete nel confessionale, racconta di quelle bustarella, che senza saperlo, sta per sporgere dalla tasca… 
Il tempo è trascorso e non ci si è resi conto che i veri valori, sono ormai andati perduti… barattati da una gestione economica superficiale che ne ha per sempre, condizionato la vita!!!
Chissà, forse le persone di cui parlo sopra, vanno giustificate, perché loro sono nate così… povere, già, povere di tutto, anche di quell’unico valore che non aveva prezzo: la dignità!!!
Una volta ho letto un detto che diceva: c’è solo una categorie di persone che pensa a i soldi più dei ricchi: i poveri. In effetti i poveri non pensano a nient’altro!!! 

Servitori dello Stato…??? Certamente No…

18 Agosto 2016: due poliziotti arrestati e quattro denunciati nell’ambito di un’inchiesta della procura di Sassari con l’accusa di corruzione e peculato…
06 Feb 2017: un poliziotto e due funzionari della prefettura di Savona, sono fra gli arrestati nell’ambito di un’indagine della squadra mobile…
Un giorno dopo, il 07 Febbraio c.a., 2 agenti della squadra Mobile di Milano vengono condannati a 7 anni per ricettazione e concussione, per aver chiesto il pizzo ai borseggiatori; sono stati accusati di avere preteso parte della refurtiva da gruppi di ladri di etnia rom nella zona della stazione Centrale.
02 Marzo 2017: una grande inchiesta coinvolge circa venti carabinieri in servizio nelle caserme della Lunigiana, in provincia di Massa Carrara; i militari sono accusati di essersi macchiati di abusi d’ufficio e violenze personali durante lo svolgimento della professione.
07 Aprile 2017: un maresciallo dei carabinieri è stato arrestato dai colleghi del Nucleo investigativo di Monza. con l’accusa di aver firmato i verbali per la dichiarazione di avvenuta distruzione della droga sequestrata nell’ambito delle proprie funzioni, quando invece lui stesso avrebbe rivenduto la medesima droga ai pusher…
ed ora, di pochi giorni fa… quattro carabinieri sono stati arrestati nell’ambito di un’inchiesta della procura di Massa Carrara su presunte irregolarità nell’operato di alcuni militari dell’Arma in Lunigiana. 
Da quanto appreso 3 carabinieri sono stati posti agli arresti domiciliari, uno in carcere e altri cinque sono stati raggiunti da altre misure cautelari…
Vi ricordate quelli della “Uno Bianca”… pensavamo tutti che si trattasse di una caso isolato, ma se andiamo a rivedere in questi anni, le vicende nelle quali sono stati coinvolti, uomini e donne, delle nostre forze dell’ordine, restiamo basiti!!!
Lo scorso anno, avevo riportato nel mio blog di alcune circostanze strane; ad esempio, mi era capitato d’incrociare di sera in auto o mentre stavo cenando all’esterno di un ristorante all’aperto (in una delle nostre località sul mare), alcuni individui, che di vista, sapevo appartenere alle nostre forze dell’ordine…   
Naturalmente, non era stato intravederli a creare nel sottoscritto dei sospetti, ma ciò che incuriosiva era vederli (in quel preciso frangente) guidare delle auto di lusso, ad esempio Porsche Cayenne, Mercedes SL, Bmw X6,  Land Rover  Evoque, Audi TT, a cui a volte si sono aggiunte delle convertibili che non sto qui ad elencare…
D’altronde scusate, ma una macchina del genere a Catania si nota subito, peraltro, non ci troviamo mica nel Principato di Monaco o in Svizzera, dove è più usuale incrociare macchine analoghe, anzi superiori, perché queste in confronto lì, sono semplici utilitarie… già, il paragone non può essere fatto, quando di fronte ci sono auto di lusso come Ferrari, Bentley, Rolls Royce, Maserati, Lamborghini o Aston Martin…
Ora, senza nulla togliere che ciascuno di essi possa aver ricevuto una eredità familiare o possa aver vinto al superenalotto, da permettergli, non solo l’acquisto di un’auto lussuosa ma soprattutto “mantenerla”…
Il sospetto che comunque il numero così alto di eredità o vincite milionarie, piovute così casualmente dal cielo, viene alquanto naturale…
Ad ogni modo, sappiamo come uno delle procedure adottate dal reparto specializzato di una parte di quelle forze dell’ordine è proprio basato sulla “sperequazione finanziaria”, cioè sulla valutazione che viene fatta tra il patrimonio posseduto e le dichiarazioni rese ai fini dell’imposta sul reddito…
Ora per acquistare un’auto da 80-100.000 euro (a cui vanno sommati tutti i costi di assicurazione, bolli, manutenzione e spese varie quali carburanti, pulizia, riparazioni, ecc…), pur decurtando un buon 30%  del proprio stipendio base (€. 1.600-2000/mese) all’incirca €. 500,00, per ottemperare ai soli costi di acquisto ed esercizio, dovrà pagare ogni mese, per quindici anni quella somma, nel frattempo ovviamente la macchina si sarà svalutata e sarà prossima alla rottamazione…
Ora, quanto sopra, come possiamo vedere potrebbe anche essere realizzato… uno decide di mangiare pane ed acqua e cammina con un’auto di lusso… ma il problema è che nel calcolo di quella sperequazione… vanno aggiunti tutti gli altri costi,…
Ad esempio, pagare il mutuo dell’abitazione, i costi di distribuzione, i beni di consumo, a cui vanno aggiunti, se ci sono, i costi per i figli e dopo quanto sopra, nel periodo di ferie, non è giusto farsi almeno un viaggetto in una qualche località balneare…???
Ecco, basterebbe sottrarre quanto previsto nelle tabelle predisposte e visibili a tutti sul web, che si comprenderebbe come, in maniera certa, sia impossibile per quei soggetti (ma mi riferisco a tutti coloro che possiedono redditi analoghi o leggermente superiori…) acquistare beni di lusso!!!
Ora, pur comprendendo quanto sia difficile valutare queste inchieste, ma soprattutto quanto dolorose esse siano, sia sul piano umano che personale, nessuno cittadino però, può porsi… al di sopra della legge!!!
Ancor di più, se i reati vengono commessi da uomini e/o donne, che hanno scelto, per loro missione… poiché di questo si tratta, di sacrificarsi per lo Stato!!!
Mi permetto quindi di chiudere con quanto riportato alcuni giorni fa da un magistrato, lo stesso che si è dovuto esprimere su un’inchiesta altrettanto delicata, avendo questa per imputati, alcuni servitori dello Stato: “non è consentito in uno stato di diritto quale è il nostro, che la sola appartenenza a una categoria sociale oppure a un corpo meritevole qual’è quello delle nostre forze dell’ordine, renda immuni da ogni responsabilità e autorizzi persino la commissione di reati, mettendosi al riparo dal subire indagini – Sono soddisfatto che le misure abbiano colpito un numero ristretto di militari, a dimostrazione dell’impegno, della correttezza, del senso delle istituzioni e dello spirito di sacrificio che normalmente pongono nell’adempimento dei loro molteplici e delicati compiti i militari delle nostre forse dell’ordine, verso i quali esprimo ancora una volta, unitamente ai sostituti procuratori tutti, il più incondizionato e alto apprezzamento…
Ovviamente… non posso che concordare!!! 

Altro che Vatileaks 2… c’è una Chiesa allo sfascio!!!

Povero Francesco… in tutti i sensi, già…come il santo d’Assisi…

Un papa contro tutti… un uomo che in completa solitudine si trova a dover gestire e lottare, contro quei poteri millenari…
Chi lo conosce sa che è determinato… irremovibile, deciso a realizzare quelle riforme per le quali, forse chissà proprio il destino, l’aveva scelto!!!
Avevamo già letto degli scandali sulla pedofilia e sull’abuso sui minori, sui rapporti sessuali ed omosessuali, sugli intrecci con la criminalità organizzata, sul riciclaggio di denaro sporco per conto della mafia… con operazioni finanziarie realizzate attraverso i propri istituti e celate sotto l’attività di insider trading e/o manipolazione del mercato.

Anomalie che ora sono state ampliate dallo scandalo del patrimonio immobiliare e sugli investimenti realizzati in questo mercato, nel corso di questi anni…

Una gestione, quella del patrimonio immobiliare e degli affitti, che ha dimostrato come all’interno della Chiesa, ci siano oggi dei soggetti fortemente aggrappati al denaro, al lusso, al vizio…
Una chiesa che… dovrebbe essere testimonianza di povertà e che di fatto ha, in alcuni dei suoi uomini, indegni personaggi, che conducono uno stile di vita che dimostra privilegiare lo “status symbol”, l’esaltazione cioè di quella propria condizione sociale raggiunta, ostentazione di ricchezza e di potere…

Vescovi, sacerdoti ed anche dipendenti della Santa sede, approfittatori delle debolezze umane… e favorite in questo, da quel ruolo “innaturale” che le da la presunzione di conoscere il volere di Dio!!!

Uomini che si permettono di vivere in case lussuose… che non si vergognano di mettersi quell’abito talare, personaggi infidi e traditori del proprio ruolo… 
La prego… Francesco… gli infedeli non sono da ricercare in coloro che hanno saputo fare emergere la verità (Lucio Angel Vallejo Balda e Francesca Immacolata Chaouqi) – questa manipolazione… la lasci al nostro paese… che mostra sempre di saper colpire chi… fa bene il proprio dovere (a differenza piuttosto di chi partecipa con i propri silenzi alle collusioni) e che però, a causa di quei modi virtuosi, ci si trova spesso ad essere soli e soprattutto ad essere bollati come “incontrollabili” ( il sottoscritto ne è un chiaro un esempio…) e con il passar del tempo emarginati!!!

Quindi, non ha motivo di sentirsi amareggiato… per non aver potuto pulire i panni sporchi all’interno delle proprie mura… perché non vi è stato tradimento o infedeltà da parte dei due indagati… non sono loro che hanno tradito la Chiesa… ciò che preoccupa, non è il contenuto di quelle carte o di quanto sta emergendo, oppure il modo in cui queste sono state divulgate… quello non è l’aspetto essenziale… anzi forse… è il meno importante… perché ciò che è fondamentalmente grave e da ricercarsi, in quanto è successo… ed è su queste motivazioni che andrebbero rivolte e approfondite le Sue indagini… 

Bisogna colpire principalmente quei “giuda” cardinali, vescovi e quanti altri, che si sono macchiati di colpe certamente ancor più gravi dei due delatori… 

Non cerchi infedeltà dove non esistono… non pensi a complotti esterni… sono finiti i tempi in cui si era timorosi o creduloni… la Chiesa che Lei oggi rappresenta… deve dimostrare se vuole ancora continuare ad esistere, d’essere in grado di fare pulizia nel suo parco… e tra i suoi giardinieri!!! E’ finito il tempo di chiedere… e non vi sono più promesse che potete mantenere… è tempo ora di riforme e bisogna fare presto… perché con quest’ultime situazioni emerse… i fedeli a breve, andranno sempre più allontanandosi, diminuendo ogni giorno, sempre di più…

Resteranno legati a quella chiesa… quell’esiguo numero “timoroso” d’anziani, che continueranno a partecipare regolarmente alle vostre funzioni… ma solo… per quell’umana debolezza interiore, che spinge loro – prima di quell’ultimo respiro di vita – di mettere in salvo la propria anima…

Già… quell’anima, che mentre il suo corpo ancora caldo si prepara al funerale… si trova per quella vita vissuta, nel fondo degli abissi…

Maledetta gioia di un attimo, svanita come un lampo e che li farà bruciare in quel fuoco, lontano da Dio… per sempre! 
Cosa direbbe se potesse parlare quell’anima: ah… se non avessi coltivato quelle amicizie… se avessi pregato di più, se avessi ricevuto più spesso quei sacramenti… forse, non mi troverei in questo luogo di estremi tormenti! 

Maledetti piaceri… maledetti beni!!!

Ho calpestato la giustizia e la carità per avere un po’ di ricchezza in più… ed ora, saranno altri a godersi i miei beni ed io dovrò scontare qui… tutta l’eternità. 
Speravo d’aver più tempo… di poter rimettere le mie colpe e salvarmi… sì finire in grazia; sapevo che rischiavo la dannazione, ma ho preferito continuare a peccare….
Se potessi ritornare in vita, come cambierebbe la mia condotta…
Parole… parole… parole… troppo tardi ormai… perché si sa… l’inferno è una morte senza morte, una fine senza fine…

Una paese infetto!!!

In molti si sono indignati nel vedere il film “La Grande Bellezza” ed oggi a più di due anni dalla sua uscita, ci si chiede ancora se quanto espresso in quella pellicola, fosse realmente la rappresentazione attuale… del nostro paese.

Le immagini meravigliose della nostra capitale… quegli scorci storici fatti rivivere in quelle scene… inserite come sfondo di una vita ordinaria e decadente, nella quale i suoi personaggi dell’alta società, come politici, intellettuali, nobili decaduti, critici, giornalisti, prelati e attori… si trovavano a fondersi con criminali, ciarlatani, dame (di tutti i colori), truffatori, escort, ognuno di essi, personaggi deprimenti di una città, che accumula in se… tutti i peccati del nostro paese.
Un paese avvelenato… una terra infetta, dove esiste soltanto vanità e corruzione!!! 
Uomini e donne che tentano in ogni modo… di divenire potenti, per poi così, imporre e condizionare… la vita degli altri… 
Questi ultimi percepiti come “giullari” di contorno di quella deprimente esistenza, che ormai li attanaglia… conforto provvisorio di quel loro divertimento, svolto da personaggi penosi, che scivolano tra l’indifferenza generale e che sperano però un giorno… di entrare in quella infida corte…

La fatica di una vita per sembrare ciò che non si è… quell’immagine tanto ricercata, fatua e vanesia, puro divertimento di una semplice e frivola leggerezza di un’anima morta…

E’ come quella pellicola… così è il nostro paese!!!
Sì… come la maggior parte dei suoi conterranei… disincantati e disinnamorati della bellezza di questa terra, di questa vita… marchiata e imbruttita da un sistema, che pretende che tutti, abbiano a partecipare, a quel diffuso meccanismo… fatto di connivenza, illegalità, malaffare, corruzione… in una parola: disonestà!!!
Ormai non si capisce più… dov’è quella netta linea di demarcazione, tra il bene ed il male… ed anche coloro che sino a poco tempo fa, pensavamo incorruttibili, ora dimostrano anch’essi d’essere lestofanti!!!

E’ una realtà che noi -ultime persone perbene- mai vorremmo vedere… che sentiamo non appartenerci… anzi è fortemente lontana da quei principi e da quegli insegnamenti, che proprio nel corso della nostra vita abbiamo sempre voluto tenere a distanza….

C’è chi ha mediato… chi si è pentito e c’è chi, è stato ligio a se stesso, a quella propria deontologia, senza sentirsi obbligato a condotte, regole di comportamento imposte… nel rispetto della legge.
Non esiste una città corrotta, come non vi sono esclusivamente scandali nella capitale… perché il malcostume è ovunque, basta uscire da casa…
Pensateci… quando incontrate un conoscente, quando chiedete un favore a un amico, quando v’informate su qualcosa che potrebbe nascondere il vostro reale interesse, quando accorgendovi di un furto, di una rapina, di un’aggressione o di un qualsiasi abuso, restate lì indifferenti o vi girate dall’altro lato, quando non denunciate… ma aspettate che siano gli altri a farlo, quando partecipate con il vostro silenzio ai raggiri altrui… o quando… già… siete voi stessi a commetterle quelle fregature!!!
Non basta soltanto giudicare gli altri… ma bisogna dimostrare -ogni giorno- con i propri comportamenti, dignità ed onestà, manifestando democraticamente per i propri diritti, ma rispettando sempre i propri doveri!!!
Per ogni comportamento sleale commesso nel corso della propria vita per tutti quei comportamenti ruffiani e servizievoli, per le centinaia di volte in cui avete passato il badge del collega per essere servili, per quell’avanzamento immeritato di carriera che avete in tutti i modi ricercato e voluto, per quelle continue raccomandazioni supplicate presentate per i propri figli a iniziarsi dalle scuole elementari, medie, superiori… per poi continuare con l’Università ed il lavoro, per quelle ingiustizie che sapete già d’aver comesso… ecco per quanto indebitamente fatto… pagherete pegno!!!
Per tutto il resto… potete starne certi… avrete giustizia!
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati… – Gesù di Nazareth

Un giro d’affari da 100 miliardi di euro…

Ho appena finito di leggere un libro… s’intitola: la fiera della sanità di Daniela Minerva. 

Un’inchiesta precisa e dettagliata tra le mille contraddizioni di questo nostro strano Paese, dove tra il degrado assoluto, esistono piccole isole di eccellenza scientifica e di buona medicina…
Nel libro, si passa dalle “furbate” del Policlinico di Roma a quelle della Santa Rita di Milano, dalle lottizzazioni in Campania, all’ignavia delle università,
Non viene tralasciata nemmeno la criminalità organizzata e le sue associazioni mafiose in Campania, Sicilia e Calabria… fino ai legami ed alle connivenze corruttive politiche…
Non tutto è però perso…, tra tanta corruzione e malaffare. ecco che qualcosa si salva…, esistono delle isole felici, delle eccellenze medico-scientifiche, portate avanti da quei tanti ricercatori e medici perbene…che si dedicano con passione alla salvaguardia di quanti hanno oggi bisogno delle loro cure…
Poi, c’è pure spazio per quella sanità corrotta, senza valori, dove i giochi di potere, non lasciano spazia alla meritocrazia, ma vengono gestiti dai soliti furbi, che ne hanno fatto di quel sistema il loro fortino… fatto dalle solite meschinità umane, che avvicendano a quei continui interessi privati, i clientelismi per giungere agli abusi ed agli  sperperi…

E poi loro, sempre gli stessi, quell’enorme numero di personaggi che non si riesce – come la peste a debellare – politici venduti, medici truffaldini, imprenditori rapaci, burocrati a servizio del malaffare, forze dell’ordine corrotti, mafiosi e delinquenti per un un giro d’affari da 100 miliardi di euro, tra abusi, truffe e disservizi, ecco chi mette in pericolo la salute degli italiani!!!

Un fenomeno radicato e sviluppato che dura da troppo tempo, uno spazio temporale di quarant’anni che ormai non trova più una giusta collocazione per continuare a dover esistere…
E’ giunto il tempo di troncare questa dilapidazione, prima di pervenire ad un sicuro dissesto economico e finanziario, irreparabile… se gestito con queste metodologie e soprattutto ancora con questi uomini…
Una inevitabile dichiarazione anticipata di fallimento, per un paese che non trova – a differenza di tutte le parole dette in questi anni dai nostri presidenti del consiglio – una corretta soluzione per uscire da questa grave crisi, che ci attanaglia tutti e che non lascia alcuna possibilità per i nostri figli… (o meglio soltanto per quelli di loro… legati in maniera diretta a quel sistema “clientelare”, a cui proprio i loro padri si erano affidati… ed oggi cercano di tramandare ai propri figli “incompetenti”… ).
Verrà a breve il momento in cui questo nostro paese, dovrà dare conto all’Europa prima ed al mondo dopo…
In questa vergognosa declassata classifica BBB+, ormai prossimi per paragone… alla lega eccellenza o per meglio dire a quella dei dilettanti aggiungerei “allo sbaraglio”, con un debito pubblico vicino al 130% ed una contrazione del Pil italiano dell’1,8%… non vedo come, il nostro governo o chi dovesse prenderne il posto,  possa risolvere in breve tempo queste problematiche, continuando a non aver minimamente modificato quei parametri di legalità, di privilegi e di costi della funzione pubblica e di quelli “esosi” pensionistici, che oggi non consentono minimamente, di poter modificare questo stato di cose…

Uomini che odiano le donne…

Uomini che odiano le donne è il primo libro di una trilogia che ha venduto oltre 8 milioni di copie in tutto il mondo, dell’autore Stieg Larsson, che purtroppo, essendo morto nel 2004 subito dopo aver consegnato il proprio manoscritto ad un editore svedese, non è riuscito malauguratamente a godere del successo che il proprio lavoro aveva ottenuto…
Da questo successo ne sono stati tratti tre film, con il nome di “Trilogia Millennium”, che pur non riproducendo perfettamente i libri, sono stati comunque ben diretti e interpretati…
Ora, mentre quella violenza riprodotta descriveva una opera di fantasia, quella a cui stiamo assistendo giornalmente è purtroppo reale!!!
Ogni giorno più di una donna viene abusata, ferita, violentata ed ogni due giorni un’altra viene uccisa…
Ed i loro assassini, non sono quei serial killer che soffrono di malattie psichiche di natura compulsiva e che uccidono persone a lui totalmente estranee e quasi sempre prive di movente, ma legate a traumi della sfera emotiva e/o sessuale e non sono neppure terroristi, che esaltati da motivi religiosi e rivoluzionari, indotti il più delle volte da fini ideologici e politici, uccidono per le ragioni più disperate… 
Oggi invece le vittime femminili di questi omicidi, sono i propri coniugi, partner, fidanzati, e non esiste un limite d’età nel realizzare questi crimini…, anzi sono sempre più in aumento quelli realizzati dai minori!!!   
Non dimentichiamoci inoltre, che molte di queste violenze, perpetrate all’interno della propria abitazione,  non vengono neanche denunciate, in quanto si ritiene ( nelle famiglie a basso profilo sociologico-culturale ) che la violenza familiare non è da considerarsi un reato.
Inoltre a questi, dobbiamo aggiungere i cosiddetti “Stalker”, cioè quei responsabili di comportamenti deliranti alla base dello stalking e cioè di quei comportamenti paranoici, di quelle forme estreme emotive, di chi vive nella paura di vedersi sottratta la persona amata, operando così poco alla volta, quei comportamenti di controllo, diffidenza, possessione, meglio conosciute come sindrome di Otello, dal protagonista Shakespeariano, uxoricida per gelosia!!!
Da non crederci che il nostro paese, che da tutti viene considerato come un paese moderno, dove la libertà è la base della comunicazione e delle convivenza, debba essere condannato dalle Nazioni Unite, per il mancato rispetto di diritti umani, in particolare per quelli meglio conosciuti come “femminicidio”. 
Donne, ragazze e purtroppo e soprattutto adolescenti uccise, dopo essere state torturate da ragazzi che non sanno confrontarsi con proprie debolezze…
“Uomini” se così possiamo ancora definirli, per non voler offendere le bestie, che soffrono di proprie paure, di quel confronto naturale nei riguardi del proprio partner, di quanti li hanno preceduti, di chi potrebbe sostituirli, superarli e con il tempo farli anche dimenticare per sempre…
Uomini che odiano le donne, perché hanno paura delle donne…, hanno paura di ciò che rappresentano, ma principalmente di ciò che loro stessi non sanno essere!!!
Sentono su di loro il confronto, non vedono il rapporto di coppia come una crescita e neanche come un completamento, ma questo viene vissuto come una sfida, in particolare se le donne con cui si confrontano sono più intelligenti di loro, possiedono una spiccata autorevolezza, sono decise nel loro percorso e assumono quelle responsabilità che loro non riescono a mettere in pratica…
Se a queste qualità si aggiungono poi, la bellezza e la sensualità, ecco che la paura prevale sulla razionalità, sul buon senso, sul quel rispetto reciproco su cui è principalmente basato un rapporto di coppia e quindi ecco sfociare l’impeto, l’ira, quella furia cieca sottomessa, che adesso si impone con la forza di dominare attraverso il proprio vigore ed impeto, la grazia e la delicatezza del proprio partner…
E’ saltata ormai ogni forma d’amore, di educazione e di rispetto!!!
Sono purtroppo in molti gli uomini a non sapere che una donna che viene colpita nell’animo, prima di essere colpita sul proprio corpo è già una donna persa!!!
Un uomo che colpisce una donna non è degno di stare in questa nostra comunità…; non si può più   permettere a nessuno di giustificarne i gesti o a perdonarne le azioni commesse.
Adesso basta è venuto il momento che lo Stato si attivi, che trasporti all’interno di una struttura di igiene mentale ( preferibilmente in qualche isola… ben controllata ), questi soggetti malati, certamente per curarli, ma lasciati alla loro più completa solitudine, per poter riflettere così, sui propri crimini commessi!!!