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ACOSET: Chi detiene l’acqua… abbia almeno la creanza di non sputarla sui propri clienti!!!.


Uno dei detti che solitamente più di altri viene pronunciato dai miei concittadini è: “U pisci… feti da testa!“.
Prima di raccontarvi quanto mi è occorso, vorrei riportare alcuni punti descritti nella carta dei servizi della Società “ACOSET“!!!

La circostanza più aberrante è quando a Pag. 3 riporta: L’Acoset S.p.A. si basa su un sistema decisionale fondato sulla qualità come fulcro di un coordinato ed organico processo di regolazione. 

Tale esigenza nasce dall’assumere tale sistema come regola di comportamento generalizzato, ovvero di allineare le proprie procedure agli standard di qualità imposti dalla norma UNI EN ISO 9001:2008 ed attivare gli strumenti che permettano il rispetto dei principi della “customer satisfaction”. Fa capo a tali strumenti la carta dei servizi che rappresenta per i Clienti le condizioni migliorative del contratto.

Per uno come il sottoscritto che da sempre si è interessato di qualità nel propria professione, debbo pensare che questa società non sappia neppure di cosa si stia parlando…
Vorrei aggiungere inoltre che lo stesso, risulta essere “formatore” per cui sin d’ora  mi rendo disponibile – in maniera gratuita – nel caso in cui fossi contattato, a spiegare le modalità operative per attuare la gestione di qualità…

Passando al punto  “1.2.3 Continuità” vi è scritto: l’Acoset garantisce un servizio continuo, regolare e senza interruzioni. Qualora si verifichino interruzioni, imputabili a guasti, o a manutenzioni necessarie per il corretto funzionamento dell’erogazione, l’Acoset si impegna a ridurre al minimo necessario i tempi di disservizio. 
E concludo con l’ultimo punto al sottoscritto molti caro…
1.2.2 Imparzialità: L’Acoset si impegna ad agire in-modo obiettivo, giusto ed imparziale!!! 
Quest’ultimo passaggio è fondamentale, per quanto andrò di seguito a rappresentare.

Vi starete chiedendo per quale motivo sto scrivendo un post sull’Acoset…???
Semplice, perché da un mese circa – se pur sollecitati a mezzo telefono, mail, di presenza e infine a mezzo PEC, hanno lasciato una propria abitazione familiare senza acqua, precisamente in località Pedara, Corso Ara di Giove 382 per l’interno fate riferimento alla PEC ricevuta con indirizzo mittente: nicolacostanzo@pec.it!!!
L’ultima telefonata l’ho compiuta proprio stamani, alle 12,30, ma tanto ormai mi sono convinto… telefonare loro non serve a nulla, perché questa società non possiedono alcun sistema di registrazione, verifica e controllo, d’altronde a completamento di quanto riportato, provate a inserire nella loro pagina web – alla voce disservizi – il vostro cognome e numero di contratto, vedrete… comparirà la dicitura: “ERRORE D’INSERIMENTO”!!! 
Ma forse l’errore è da ricercare altrove, sì… in quella abituale metodologia dell’essere strafottenti, in quella dimostrata poca professionalità, nel pensare esclusivamente a ricevere il proprio stipendio e mai a dare il meglio di se, per la società per la quale si opera!!!
Peraltro, se pensate che dopo un mese di lamentele e provando ad inserire i propri dati nella voce verifica stato del tuo reclamo – (anche inserendo altri nominativi di familiari che usufruiscono dello stesso servizio… ) quella pagina indirizza tutti i suoi utenti alla pagina sotto riportata, è tutto che dire… 
Già… da dove dovrei iniziare… forse da quel sistema qualità UNI EN ISO 9001:2008″ totalmente fittizio (o forse come solitamente avviene, posti in ordine in procinto delle visite ispettive dei certificatori esterni, chiamati a verificare tutti i processi di lavorazione… appuntamenti che come ben si sa, sono anticipatamente concordati dalle parti…)???
Anche perché da un punto di vista sostanziale la messa in pratica di quello strumento strategico, si dovrebbe tradurre nella riduzione del rischio di non rispettare quanto promesso ai clienti e nella capacità di tenere sotto controllo i processi tramite la misurazione delle prestazioni e l’individuazione di adeguati indicatori!!!
Ah… dimenticavo, colgo nuovamente l’occasione di offrire i miei servizi – sempre in maniera gratuita – in quanto il sottoscritto è abilitato nella “Gestione della Qualità” di qualsiasi organizzazione che intenda rispondere contemporaneamente sia all’aumento dell’efficacia ed efficienza dei processi interni, che al miglioramento della soddisfazione dei propri clienti.
Riprendendo quindi il punto “1.2.3. (4.5.6.7.8.9………..) Continuità… mi auguro che non si debba continuare a contare fino a un miliardo, prima di avere il piacere di intravedere un vostro tecnico proprio lì, dinnanzi al mio contatore, affinché di risolva il problema del disservizio …
E sì… perché ora viene il punto che più di tutti da al sottoscritto… fastidio: quel mancato adempimento della voce “Imparzialità” 1.2.2!!!
Perché il sottoscritto conosce bene il modo d’agire “clientelare” di questa nostra terra: non per nulla… cerco di contrastarlo ogni giorno, non solo con parole, ma soprattutto con i fatti… già, quei continui esposti presentate presso gli organi di competenza!!!
Ma d’altronde è così che funziona da noi quando si ha una difficoltà… si cerca di affrontarla non procedendo per come è giusto fare, ma iniziando a cercare quale amico possa risolverci il problema!!! 
Si… quell’amico dell’amico che inizia a chiamare un altro amico, il quale  provvederà a chiamare l’amico funzionario di quella società che immediatamente chiamerà il proprio subordinato (anch’egli amico), chiedendogli di risolvere personalmente quel problema, in quanto la richiesta è stata fatta da un suo intimo amico… e finalmente così – tutti gli amici degli amici – saranno  felici e contenti!!!
Certo… non il caso dell’Acoset… e sì… perché: “essa garantisce tutti i suoi Clienti in quanto l’erogazione dei servizi offerti è fondata sul principio di eguaglianza dei diritti dei cittadini-Clienti e nessuna distinzione viene compiuta, affinché si tuteli sempre e in ogni circostanza,  il rapporto contrattuale e la qualità del servizio offerto”.
Che dire… mi auguro quantomeno che questo mio post serva ad ottenere non solo quanto per le vie ordinarie e formali non si è riusciti ad esplicare, ma soprattutto a migliorare tutti quei disservizi, che a vedere l’esempio riportato accanto, erano quasi giornalieri!!!