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“Perché se diamo il voto è per il posto di lavoro. Se non avevamo bisogno del lavoro 5Stelle votavamo“


E’ con questa dichiarazione il sovraintendente Todaro conclude la propria ricostruzione al procuratore Lina Trovato…
La frase è stata estrapolata da un art. di Sudpress, di Lucia Murabito del 20.03.2015 e precisamente: “Voto di scambio: alla sbarra Lombardo padre e figlio”.
In questa frase, si condensa la reale motivazione per cui ancora oggi, la politica ed i suoi interlocutori, godano, da parte dell’opinione pubblica, di quel consenso, certamente di facciata, nel quale ognuno si propone, nel voler contribuire alla causa della ricerca e raccolta dei cosiddetti “voti elettorali “.
Perchè di questo si tratta, poter barattare quei numeri con qualche posto di lavoro…
Io do qualcosa a te… se tu dai qualcosa a me…
Ci stiamo preparando al toto-elezioni e tuuti – più o meno in silenzio – si stanno muovendo per garantirsi i voi necessari alla propria candidatura…
Ognuno per se… ( questo sembrerebbe il motto… ) ma tutti per uno!!!
Infatti, se pur in questo preciso memento, i vari partiti sembrano essere lontani tra loro – anni luce – a breve, appena giunti alla partenza… ecco che come d’incanto, le coalizioni si focalizzeranno sull’unico obiettivo che è quello di vincere!!!
Dopotutto, lo dicevano migliaia di anni fa i romani, “Do ut des“, è cioè… ,do qualcosa con lo scopo di poter ottenere qualcosa… circostanza che era solitamente associata, ad una pratica di cui oggi ben si conoscono virtù e  vizi, quali sono il voto di scambio e la corruzione…
Si tratta di barattare la propria coerenza attraverso il proprio voto, con la richiesta personale di un favore…
Favore quest’ultimo a cui si resterà per sempre legati… verrà richiesto di ricambiare al momento opportuno, cioè quando meno lo si aspetta, dovete ricambiarlo… quel favore, perché dopotutto, se oggi avete una posizione, un lavoro, andate fieri di quello che siete… ricordatevi che lo dovete proprio a “LUI”… al Vs. unico padrone, a colui che vi ha permesso – senza alcun vostro personale merito – di diventare ciò che sembrate… ma che poi realmente non siete…
Perché Voi… alla fine siete… come direbbe qualche amico palermitano: “nuddu ammiscatu cu nente” inservibili, inutili, incapaci… inconcludenti e inefficienti, se non ci foste… sarebbe la stessa cosa… buoni soltanto a leccare gli stivali, già, come farebbe un cagnolino devoto al suo padrone… eguale!!!
Quindi… per favore… mettetevi a 90° e cercate di fare il vostro dovere… date loro vostro voto… quello di vs. moglie ( e vi va ancora bene… che vi chiedono solo quello… ), dei vs. familiari, dei parenti e degli amici… che tanto prima o poi, anche loro avranno bisogno di un favore… perché la ruota si sa… gira per tutti!!!
La vita infatti è come quella ruota… gira e rigira e nel girare può essere che la lancetta alla fine… indichi proprio te… ora si sa… vincere o perdere fa parte della vita…,  ma vincere con onestà e dignità rappresenta l’unica vera soddisfazione!

  

Un paese corrotto…

Ovunque, in qualunque settore della vita quotidiana, si è circondati da quell’ombra di corruzione, che non rappresenta (come qualcuno vorrebbe farci credere), un comparto ben delimitato o caratterizzato soltanto da certi ambigui individui, ma è l’essenza stessa e la caratterizzazione incarnata, del comune cittadino, che manifesta in tutto e per tutto, le problematiche di questo nostro paese!!!
Già, un paese corrotto che tenta disperatamente di emarginare la corruzione, la malafede, il clientelismo, le raccomandazioni, lo scambio di favori, quei giochi di potere, che ovunque e continuamente ad ogni livello tentano di manifestarsi…
Nessuno, sì…nessuno ne è immune, tutti partecipano, ognuno al proprio livello e quindi se analizziamo e prendiamo traccia, su quanto accade intorno a noi, sperimentando ogni nostra vicenda quotidiana, possiamo ben vedere come le persone che incontriamo, per lavoro, per studio, per conoscenza, anche soltanto attraverso una casuale presentazione, ecco, esaminando quanto ci circonda, ci accorgiamo che stiamo barattando i nostri diritti, con tutta una serie di implicazioni che nulla possiedono quale specifica collocazione, ma che descrivono quel componente tanto comune, meglio definito come ” problema “…
Un problema…, certamente che potrà essere superato, ma che richiede un intervento di sostegno, una richiesta di favore, un contributo volontario, ecc…
Ecco… tu fai un favore a me ed io chissà, forse non oggi, ma un giorno… potrei chiederne uno a te!!!
E’ quindi in un paese nel quale soltanto i più scarsi e/o i cosiddetti furbi ( delinquenti ) vanno avanti e dove quindi l’unico e principale segno di distinzione è dato dal potere economico, cioè da quella ricchezza tanto ricercata che da la possibilità di elevarti sotto il profilo sociale…
Ecco quindi che è per questo che la corruzione si trova a passeggiare con i comportamenti abietti e meschini di quanti operano giornalmente nel malaffare…
Inoltre, se veramente si desiderava che la corruzione potesse essere estirpata una volta e per tutte, bisogna iniziare riformando tutto il nostro sistema, dalla giustizia fino alla applicazione severa delle pene, l’applicazione del rispetto delle leggi e delle regole di civile convivenza, provvedere a riordinare quel giusto sistema meritocratico a scapito di quello clientelare, un’esame di coscienza collettiva che possa sfociare con l’interesse di tutti, a scapito finalmente di quella individuale…
Basta con questi modelli, con quei soggetti che hanno edificato il nostro paese, ponendo a loro servizio, gente mediocre e scadente nei posti di comando…
Basta con tutti questi leccaculi che senza alcuna personalità e piegati a 90° continuano a volerci dare lezioni di moralità… 
Basta dover assistere a sondaggi, ove il nostro paese risulta essere quello in cui spicca il più alto tasso di corruzione, criminalità e malaffare… 
Basta doverci sentirci ultimi per il mancato rispetto di regole e principi che sono alla base di ogni democrazia e che a causa purtroppo della fragilità del nostro sistema di diritto, continua a permettere ad alcuni individui ( speriamo almeno per poco… ) di farsi beffa di noi e di tutto ciò che con grande considerazione chiamiamo ancora legalità…