Tribunale di Messina: quanta amarezza!!! Già… perché dopo aver agito per portare legalità dove non c’era, scopro in questi anni come a vincere sia ancora costantemente l’illegalità!!! Parte seconda

Quindi riepilogando, grazie al mancato sostegno da parte dello Stato ecco che una nuova “illegittima” assemblea indetta dai sostenitori di quell’amministratore ormai rimosso, provoca per l’ennesima volta una nuova condizione di instabilità, in particolare tra i vari condomini che ormai non sanno più cosa fare e soprattutto a chi doversi rivolgere…

Nessuno difatti in quel villaggio possiede i 501/millesimi necessari per nominare un amministratore, anche se poi attraverso vari espedienti si continua a provato più volte di rinominare quell’ex Amministratore, determinando così quale conseguenza, quella di costringere gli altri condomini che hanno seguito la strada della legalità a impugnare quelle assemblee che di fatto risulteranno, come tutte le precedenti, illegittimamente indette (vedasi sentenze pronunciate…)!!!

Comprenderete da voi, come grazie ad un semplice per non dire banale (o forse sarebbe più corretto dire “vergognoso”) espediente, ma da quanto ho potuto costatare perfettamente funzionante, quell’amministratore, ripeto… già rimosso dal Tribunale (ed ora rinviato a giudizio), continui ad imporre la propria volontà, intervenendo – secondo anche quanto riportato dalle indagini della Pg di Messina – sia nei c/c bancari che in quelli postali del condominio (sì… quest’ultimo aspetto merita un adeguato approfondimento che faro in seguito…).

Quindi, dopo l’ennesima richiesta presso il Tribunale di Messina, si è riusciti finalmente a far rinominare nuovamente quell’amministratore Giudiziario, il quale però non riesce – come avevo riportato nel precedente post – neppure accompagnato dall’ufficiale giudiziario e dalle forze dell’ordine, ad ottenere la documentazione condominiale, indispensabile anche per indire l’assemblea dei condomini, in quanto tra quei documenti vi è per l’appunto l’anagrafica!!! 

Nel frattempo, quell’ex amministratore che dimostra di conoscere perfettamente le crepe giudiziarie – ora che è stato rinviato a giudizio – ha provveduto a consegnare (o quantomeno ciò è quanto è stato dichiarato a quell’ufficiale giudiziario), tutti gli incartamenti di quel condominio alla propria figlia, la quale è stata, come ci si aspettava d’altronde, querelata da quei condomini (definiti dalla controparte) “resistenti”; quest’ultima, in collaborazione con uno pseudo Presidente dei condomini, indice una nuova riunione condominiale, circostanza questa che poteva essere compiuta dal solo amministratore giudiziario, in quanto amministratore di fatto essendo stato nominato dal Tribunale e soltanto quest’ultimo avrebbe – nel caso in cui avesse ricevuto l’anagrafica corretta di tutti i proprietari – indire una nuova elezione…

Ma da quanto sopra, si è preferito indire una illegittima riunione, attraverso una nomina palesemente nulla, poiché approvata da uno pseudo Comitato dei Condomini, del tutto sprovvisto di poteri deliberativi previsti di legge, in quanto l’approvazione dell’amministratore, non rientra tra i poteri del Comitato, non tenendo conto appositamente che quella nomina per esser valida, necessitava dei 501/millesimi di cui sopra…

Ed allora, ecco la conferma di come per l’ennesima volta, quell’Amministratore nominato dal Tribunale viene lasciato solo, senza poter riuscire a compiere il proprio dovere per il quale è stato demandato, e cioè portare finalmente quella legalità dove ahimè da anni questa non esiste, tra l’altro aggiungerei, anche grazie al consenso di molti soggetti, attualmente responsabili di taluni pubblici uffici, che in questi lunghi anni – da quanto è emerso – poco o nulla hanno fatto in controlli e sanzioni!!!

CONTINUA…

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