“Il Pnrr ai raggi X“, una prima inchiesta partecipata realizzata da Libera, Gruppo Abele, Common e lavialibera.
L’indagine è stata realizzata grazie al lavoro di 115 volontari, dai 20 ai 70 anni, che hanno mappato le informazioni relative al Pnrr, verificando i dati disponibili sui quattro portali istituzionali Italiani.
Domani, ReGis, OpenCUP, il portale dei contratti pubblici di Anac – che a vario titolo dovrebbero garantire trasparenza sull’impiego di tali fondi.
A questa mappatura l’indagine ha aggiunto il monitoraggio dei siti dei 109 capoluoghi di provincia e dei media locali.
Potete scaricare il rapporto realizzato presso il seguente link: https://www.libera.it/schede-2129-il_pnrr_ai_raggi_x: “Il più grande investimento economico dopo il Piano Marshall, che in Italia è pari a 235 miliardi di euro, di cui 191 di origine europea, ci pone infatti di fronte a un bivio: o riusciremo a generare sentinelle civiche diffuse, in grado di esercitare un controllo dal basso circa l’integrità delle procedure tramite cui viene messo a terra il PNRR, gli esiti dei progetti, la coerenza con gli obiettivi dichiarati, oppure c’è il serio rischio che tali risorse finiscano a disperdersi in sprechi, investimenti inopportuni, opacità, opere inutili e persino corruzione e infiltrazione mafiosa”.
Speriamo che non accade – come solitamente scopriamo con il passar del tempo in questo paese – e cioè che dopo essersi rubati gran parte dei fondi, iniziano quelle abituali inchieste giudiziarie che portano sì a condannare quegli eventuali ladri e lestofanti, ma ahimè, non fanno purtroppo recuperare il maltolto che come ben sappiamo, finisce quasi sempre verso noti paradisi fiscali…