Incredibile, se da un lato le imprese che lavorano stanno chiudendo, viceversa i loro general contractor sopravvivono grazie ad essi…

Sì… è una di quelle tante situazioni subdole che si vengono solitamente a creare nel nostro paese… 
Infatti, se da un lato l’aumento dei prezzi delle materie prime andato sempre più aumentando, accompagnato dall’innalzamento dell’energia sta contribuendo a far chiudere molte imprese, viceversa, proprio coloro che hanno  in questo momento la patata bollente in mano, in quanto titolari dei contratti d’appalto e di conseguenza del rispetto non solo qualitativo, ma soprattutto contrattuale con riferimento ai tempi di realizzo dell’opera, beh… stranamente assistiamo che chi stava operando è quasi al fallimento e chi finora ha guardato gli altri lavorare, stranamente prosegue come nulla fosse… 
Purtroppo gli imprenditori coragiosi di quelle imprese lanciano da parecchi mesi le loro richieste d’aiuto, ma chi dovrebbe ascoltarli e non mi riferisco al governo nazionale che dimostra di non sapere che pesci pigliare, in particolare in questo periodo in cui sono presi principalmente dalla guerra, no… mi riferisco a quei dirigenti che preferiscono non ascoltare e bypassare il problema a chi sta sotto di loro…  
Che siamo giunti ormai al lockdown è sicuro, e difatti sono molte le imprese che stanno decidendo se stare chiudere o restare ancora aperte e soprattutto se continuare a rispettare quei contratti a suo tempo firmati che oggi però – a causa di quanto sopra – non possono essere più rispettati!!!

D’altronde come fa un impresa a pagare le bollette, i carburanti, le materie prime i cui prezzi di sono pressoché raddoppiati ed altri ulteriormente schizzati alle stelle, basti osservare in particolare quanti risultano praticamente irreperibili se non a costi insostenibili come acciao, bitume, alluminio, cemento, calce, inerti e tanti altri ancora e come riportavo sopra a peggiorare ulteriormente la situazione il rialzo del carburante e del gas che sta mettendo in difficoltà non solo chi effettua trasporti, ma anche la gestione stessa delle consegne. 

Ed allora, se un’impresa ogni giorno rimette nel suo operare migliaia e migliaia di euro, come può a fine mese sostenere i costi salariali dei dipendenti, quando tra l’altro quel suo “indifferente” contractor paga le fatture a 90/120 gg??? 
Scusate, ma forrei fare con Voi una semplice considerazione: se in una famiglia ogni giorno il capo va a lavorare per guadagnare 100 euro e a fine giornata per costi sostenuti ne spende 150, mi dite comè fara a fine mese a far quadrare i conti???
La stessa cosa ovviamente vale per le imprese e di conseguenza per lo Stato che vedrete a fine 2022, si ritroverà con un buco finanziario di di oltre 40 miliardi di euro!!!

Ed allora mi viene da pensare che anche quelle opere pubbliche oggi sono a rischio, non solo per l’aumento delle risorse necessarie a coprire l’incremento dei prezzi, ma anche per il mancato incremento dei fondi posti a garanzie su di esse che oggi non sono più certi…

Infatti, prima del Covid-19 eravamo giunti in totale recessione ed ora, dopo una piccola ripresa, grazie ai fondi giunti dall’Europa causa pandemia, siamo ritornati nuovamente in deficit e soltanto un nuovo sostegno dall’Ue potrà salvarci e certamente, le stime di crescita che si prospettavano intorno al 4%, ora possiamo scordarcele… 
Nel frattempo però questo nostro paese dimostra di avere molte analogie con la guerra in corso: difatti, mentre da una parte c’è chi sta morendo, dall’altra… c’è chi sopravvive proprio grazie ad essi, ma vedrete, è solo questione di tempo… 

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