Ho come la sensazione che mai come questo periodo ci si è stancati di sentir parlare quei nostri inutili politici…
D’altronde, quelle aspettative, quei cambiamenti desiderati, quelle trasformazioni sociali e istituzionali, quel mutamento del rapporto tra i cittadini e la politica tanto auspicato non c’è stato!!!
In questi lunghi anni hanno modificato le leggi elettorali, aperto le candidature a volti nuovi, ma la partecipazione politica è rimasta inalterata, anzi è andata sempre più a peggiorare…
Si è vero, da un lato ci si informa di più attraverso i social, ed anche se a prima vista sembra che vi sia una partecipazione a quei processi politici in corso, dall’altro, la partecipazione e ancor meno l’uso del voto quale arma di cambiamento non viene neppure utilizzata…
Quindi se da una parte si prende parte alla vita politica esprimendo il proprio disappunto e manifestando la proprie ragioni nei social, dall’altro, si evitano riunioni, comizi, organizzazioni, cortei e quant’altro serva a sostenere quel proprio partito o movimento politico…
Viceversa quanto sopra, viene immediatamente compiuto quando in gioco vi è il proprio posto di lavoro e quindi la propria sopravvivenza, ed allora ecco rivolgere il proprio interesse per quel partito o quel politico che in prima linea partecipa alle loro richieste…
Perché da noi funziona così: a nessuno interessa nulla di quei personaggi e di quel mondo della politico, in generale potremmo dire che vi sia un disprezzo generale verso la cosa pubblica e tutto ciò che ne fa parte, però stranamente, quanto sopra non si traduce quale conseguenza in un rifiuto totale o ad una chiusura ermetica, no… stranamente si lascia a quei politici una porta aperta e già… quando si tratta di coltivare il proprio orticello o dei propri familiari, ecco che improvvisamente quel distacco, quell’indifferenza, si trasforma in vero e proprio sostegno finanziario, partecipazione, mobilità e attività, per quella sopraggiunta richiesta politica in senso stretto e cioè nella volontà di garantire il proprio consenso e quello dei propri familiari/amici…
Ecco quindi che quella partecipazione passa dall’essere invisibile ad una corposità ben delineata, che si esprime attraverso la comunicazione, il convincimento, lo scambio di opinioni con quanti sono ad essi vicini, in famiglia, al lavoro e con gli amici, il tutto per favorire l’amico politico di turno…
Non importa l’ideologia, il colore, il sentimento, lo schieramento, no… ciò che conta segue esclusivamente un solo interesse, quello personale esteso all’ambito familiare!!!
Poi nei fatti, non ci si informa mai di quanto avviene nella politica, non si ha alcun interesse di parlare di politica, non si frequenta durante il corso degli anni alcuna segreteria se non soltanto sotto il periodo di elezioni o per richiedere una qualche raccomandazione…
Non si partecipa come dicevo sopra ad un qualche dibattito politici, si ha di fatto un totale disinteresse nel governo, i suoi interpreti, dimostrando una sfiducia nella politica e in quanti la esercitano, stessa considerazione si ha nei confronti della televisione, dei quotidiani e anche delle testate web da cui sarebbe possibile assumere quell’informazione politica!!!
Il disinteresse è generale e non perché il linguaggio della politica è troppo complicato, ma perché si crede che quanti si dedichino a quella formazione lo facciano solo per ottenere privilegi e benefici economici che in altri settori lavorativi non potrebbero essere raggiunti…
Ed allora ecco che quando si viene chiamati alle urne, la maggior parte dei cittadini dimostra tutta la propria insofferenza, evidenziata principalmente dall’astensione o ancor peggio sfociando in quella grave recrudescenza che abbiamo potuto osservare ahimè in questi giorni!!!
Resto comunque dell’idea che solo attraverso il voto è possibile far sentire la propria voce e difatti il sottoscritto non si è mai astenuto dal compiere il proprio dovere, lasciando la mente sempre libera da qualsivoglia coercizione partitica o di amicizia e potendo esprimere (a volte riguardando quella scelta ammetto d’aver sbagliato, ma purtroppo solo con il tempo ho potuto comprendere l’errore fatto..) in quel momento l’unico voto che ritenevo giusto per il mio paese…
Vorrei altresì aggiungere che questa situazione è insostenibile ed è tempo che quei signori dediti alla politica si soffermino a valutare fino a quando questa difficile condizione possa ancora perdurare, altrimenti prepariamoci tutti a pagarne l’eventuali negative conseguenze!!!