Anche i superiori della caserma "Levante" ignoravano quanto accadeva oppure pur di garantirsi una carriera celere hanno fatto finta di non vedere???

Le vicenda è così tragica che sta prendendo contorni sempre più immondi… 
D’altronde, nel voler riproporre le notizie che da Piacenza stanno di ora in ora emergendo su quella caserma (sapendo già tra l’altro che queste… rappresentano soltanto in minima parte quanto realmente accaduto), sì… non si fa altro che aumentare il fetore di quel letamaio!!!
Ecco perché non ho alcuna intenzione di parlare dell’inchiesta in corso, disseminata da indizi di consapevolezze gravissimi e di cui proprio i superiori all’interno di quell’Arma sembra sapessero ma che non hanno fatto nulla per contrastarle, anomalie peraltro mai denunciate ai vertici, forse perché indirettamente i comportamenti di quegli infedeli colleghi, conducevano ad  arresti importanti, numeri necessari per quei superiori, per puntare a scalare la propria carriera…
Ed allora vorrei raccontarvi una storia scritta alcuni anni fa… 
Mi era capitato una sera di osservare mentre stavo cenando in un ristorante all’aperto alcuni individui, che sapevo di vista essere delle nostre forze dell’ordine…   
Nell’osservarli, m’incuriosiva il vederli guidare auto di lusso, ad esempio uno aveva un Porsche Cayenne, un altro un Land Rover  Evoque.. 
Perdonate questo mio desiderio di prestare attenzione anche a situazioni del tutto estranee… ma d’altronde una macchina del genere – soprattutto a Catania – si nota subito, non siamo mica nel Principato di Monaco o a Zurigo dove certamente è più usuale incrociare macchine del genere, anzi potrei dire, avendoci vissuto per quasi due anni, che questa è una costante ed il più delle volte le auto in circolazione, sono per qualità, certamente superiori a quelle riportate sopra, in quei luoghi infatti queste sono viste come semplici utilitarie, il paragone d’altronde va fatto con auto tipo Ferrari, Bentley, Rolls Royce, Maserati, Lamborghini, Aston Martin, ecc…
Ora, senza nulla togliere che ciascuno di essi possa aver ricevuto un’eredità familiare o forse chissà, l’acquisto rappresenti il piacere personale di un’improvvisa vincita milionaria al “superenalotto”, ma… senza queste condizioni particolari, a chiunque verrebbe il sospetto su come un semplice dipendente pubblico, possa averla acquistata o quantomeno possa di fatto “mantenerla”, ma ciò che risulta strano è come nessuno tra i colleghi si accorga di ciò!!!
Tra l’altro va detto, esiste un reparto specializzato che si occupa di verificare quelle cosiddette “sperequazione finanziaria”, cioè quelle valutazione che vengono fatta tra il patrimonio posseduto e le dichiarazioni rese ai fini dell’imposta sul reddito…
Ed allora vorrei fare con voi due conti, per provare ad acquistare un’auto da 80-100.000 euro (a cui andrebbero sommati peraltro tutti i costi di gestione)…
Innanzitutto l’acquirente dovrebbe avere una disponibilità sul proprio c/c di circa €. 20.000 euro per darli quale anticipo… quindi, decurtando un buon 30% del proprio stipendio (tra i 1.600-2000 €/mese) all’incirca €. 500,00, al solo fine di ottemperare ai costi di acquisto e di esercizio, quell’individuo dovrebbe pagare per altri 15/20 anni, nel frattempo l’auto si sarà svalutata e sarà prossima alla rottamazione!!!
Ora, quanto sopra, quantomeno matematicamente potremmo anche definirla una condizione realizzabile, d’altro canto ciascuno decide di vivere la propria vita come vuole… è ne conosco tanti che sopravvivono a pane e acqua pur di guidare un’auto di lusso!!!
Ma il problema è che ciò non è realizzabile in quanto – nel che nel calcolo di sperequazione – vanno sommati altri oneri…
Ad esempio, il mutuo dell’abitazione o l’eventuale affitto, i costi di distribuzione, i beni di consumo e cosa dire dei costi per il sostentamento dei figli o anche il semplice realizzare le ferie… d’altronde volete mettere, con una auto così non ci si può certo recare se non in una rinomata località balneare!!!
Ecco, basterebbe sottrarre quanto sopra riportato per comprendere in maniera certa, quanto sia impossibile per quei soggetti (ma mi riferisco a tutti coloro che sopravvivono con redditi analoghi o leggermente superiori e siamo di fatto la maggioranza…) acquistare beni così di lusso!!!
Ora, comprendendo quanto sia difficile valutare certe inchieste, ma soprattutto quanto dolorose esse siano, sia sul piano umano che personale, nessun cittadino o ancor meno se “carabiniere”, sì può porre al di sopra della legge!!!
Già è inammissibile che certi reati possano essere commessi proprio da quegli uomini e donne che hanno scelto per loro missione  di sacrificarsi per lo Stato!!!
Mi permetto quindi di chiudere con quanto riportato alcuni anni fa da un magistrato, lo stesso che si era dovuto esprimere su un’inchiesta altrettanto delicata, avendo questa per imputati dei servitori dello Stato: “Non è consentito in uno stato di diritto quale è il nostro, che la sola appartenenza a una categoria sociale oppure a un corpo meritevole qual è quello delle nostre forze dell’ordine, renda immuni da ogni responsabilità e autorizzi persino la commissione di reati, mettendosi al riparo dal subire indagini – Sono soddisfatto che le misure abbiano colpito un numero ristretto di militari, a dimostrazione dell’impegno, della correttezza, del senso delle istituzioni e dello spirito di sacrificio che normalmente pongono nell’adempimento dei loro molteplici e delicati compiti i militari delle nostre forse dell’ordine, verso i quali esprimo ancora una volta, unitamente ai sostituti procuratori tutti, il più incondizionato e alto apprezzamento”!!!
Non posso far altro che associarmi all’apprezzamento e sperare che lo Stato dimostri – almeno in questa vicenda – di imporre il pugno di ferro!!!

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