Aramco in Borsa??? Sì… ma solo in quella saudita!!!

Avevano annunciato la decisione alcuni mesi fa… ed ora la più importante società petrolifera del mondo, ha deciso di andarsi a quotare in borsa… 

Dovrebbe arrivare a giorni un prospetto, per sapere cioè a quanto vendono, a quale prezzo base e soprattutto dove… ma quest’ultimo punto è già conosciuto, solo sulla borsa saudita di “Tadawul”, senza piazzare le quote quindi in alcuna borsa straniera internazionale… 
Dalle informazioni giunte, sembra che privatizzeranno più o meno il 2%… anche se qualcuno diceva che si potesse giungere al 5%.
Ora per quanto le cifre siano grandi… tutto sommato si sta parlando di un investimento che assomiglia più ad una commissione che ad una vera e propria emissione, i sauditi infatti hanno un fondo d’investimento che gestisce quasi 400.000.000 di dollari e sono altresì coinvolti in tutta una serie di operazioni nel mondo…
Quindi, nel tirar su anche soltanto – rispetto alla borsa nazionale  – un controvalore del 2%… statene certi che non ci metteranno molto (il sistema bancario è così fortemente legato a loro, insieme a molti altri sistemi industriali) a vedere le quote di quella commissione sottoscritta da tanti…   
Certo quanto sta accadendo è molto strano, dal momento che attualmente il costo del barile è il più basso dal 2004, ma d’altronde alla “saudi Aramco” interessa poco, dal momento che tutte le spese sostenute per i costi di gestione e d’ammortamento sono stati già da alcuni decenni estinti  e quindi oggi – considerato che i loro costi al barile sono all’incirca sui 2 euro – quanto resto di quella differenza positiva (la vendita attualmente è intorno ai 56 euro al barile) è tutto utile!!!…
Ovviamente per la compagnia (nazionalizzata dal 1982), sarebbe un radicale cambiamento di strategia –  ha confermato il principe ereditario Mohammed bin Salman (leader della società) – ma va detto come la stessa monarchia saudita, a causa del forte calo del prezzo del petrolio, stia cercando ora di affidarsi a nuovi investitori…
Anche se per come riportato sopra, la “Saudi Aramco” riserva soltanto alla borsa saudita l’apertura minima di quella sua ricchezza petrolifera… ma comunque è già un passo avanti nei confronti degli investitori stranieri…
Va detto infatti che quanto sopra aiuterebbe non solo le autorità di Riyadh a continuare a finanziare la loro spesa militare in forte aumento a causa della guerra in Yemen, ma soprattutto i ricavi provenienti dalla vendita in borsa sono fondamentali per finanziare le riforme economiche di “Vision 2030”, che renderà l’Arabia Saudita sempre meno dipendente dal greggio, attraverso investimenti su fonti alternative e cominciare così anche politicamente, a mettere a segno qualche successo, dopo i sospetti e soprattutto le gravi accuse legate all’omicidio Khashoggi!!! 

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