Come il vento

luomocheleggevalibri:

C’è come una forza strana nel vento,
una spinta propulsiva, umiliante,
un dolore di onda contro scoglio
o di onda che si propaga sulla spiaggia,
nel piacere dell’attesa che volti
dopo l’ennesimo contrasto a tuo favore;
e sei come il vento a volte tu
che il più delle volte ti opponi
alla mia voglia d’incontro
e più che muovermi in avanti
arretro con passi pesanti di statua.
Incosciente, senza dignità,
perpetro e cerco di penetrarti
di aprire un varco come se dentro
vi fossero tutte le possibilità
di muoversi ovunque seguendoti.
So che son scemo, lo so,
conosco quell’attimo in cui
gli alberi si torcono,
le onde si fermano, le foglie vorticano,
il sole pare pane caldo e una breccia si apre
come un portale su un nuovo mondo
fatto di luce e placenta.
So cosa significhi scivolarti dentro,
nutrirti e nutrirsi, legarsi assieme
viaggiare agli stessi nodi…

Non fare che il vento finisca.

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