Finalmente arriva il primo sì in commissione Giustizia per la legge anticorruzione…
Meglio tardi che mai, si è capito che bisognava metterci mano a questa legge, in particolare estendendo le sanzioni penali a quanti operano nel pubblico soprattutto quando l’incaricato incarna in se, la figura di pubblico ufficiale.
Aumenteranno le sanzioni anche per i casi di corruzione propria, quali l’induzione e la messa a libro paga…
Come sempre si spera nella collaborazione di quanti decidano di collaborare, ed in questi casi viene offerto loro uno sconto di pena…
Ancora più importante è l’estensione della punibilità per il falso in bilancio, che a seconda della dimensione dell’impresa e della rilevanza del fatto, sarà sempre comunque perseguibile d’ufficio…
Aumenteranno anche le sanzioni di reati contro la pubblica amministrazione e ci sarà soprattutto un giro di vite sull’associazione mafiosa e sarà vietato il patteggiamento, se non verrà restituito il prezzo del reato…
Il Presidente dell’Autorità anticorruzione ha dichiarato: il Parlamento forse si sta prendendo un po’ di tempo, ma è meglio attendere un mese di più e avere una buona legge, l’importante è che si faccia perché ci sono molte cose su cui intervenire e ci sono tanti temi sul campo… abbiamo la necessità di avere una legge organica, che riguardi gli aspetti processuali, i fenomeni di collaborazione, una legge insomma che preveda anche una buona norma sul falso in bilancio… – conclude Cantone – l’importante comunque è che questa legge venga varata e tecnicamente ben fatta…Di positivo c’è, che finalmente se ne cominciato a discutere… dopo tutte le notizie clamorose di questi anni… dopo tutti gli arresti per corruzione, finalmente qualcosa si muove…
Una goccia in mezzo al mare della degenerazione, dove non si riesce ad estirpare quei processi corruttivi che alimentano in modo esponenziale, i vantaggi per la criminalità organizzata…
Non c’è più tempo e bisogna decidere in fretta quale strategia di contrasto adottare…, cercando di non limitare la propria forza d’urto e soprattutto senza pensare come sempre “all’italiana” e cioè di lasciare qualche espediente, da potersi poi utilizzare – come finora fatto – nei momenti opportuni!!!
Forse a breve, potremmo dire, che il tempo dei “furbetti” è giunto alla fine e soprattutto che chi sbaglia da ora in poi paga…
La corruzione è una nemica della Repubblica e i corrotti devono essere colpiti senza nessuna attenuante, senza nessuna pietà. Dare la solidarietà, per ragioni di amicizia o di partito, significa diventare complici di questi corrotti.
Il presidente Sandro Pertini, nel suo messaggio di fine anno agli Italiani – 1979

